Modulo 8 1 modalità di realizzazione di una brochure

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Comunicazione Aziendale e PubblicitĂ


Guida alla Creazione di una Brochure

Funzione di una Brochure Una brochure rappresenta uno degli strumenti grafici di comunicazione più versatile e utilizzato da privati e aziende. Una composizione grafica come una brochure, organizzata in più pagine o unità di contenuto, serve a fornire, in maniera graficamente accattivante, una panoramica sulle caratteristiche di un’azienda, di un professionista, di un privato: chiunque può realizzare una brochure per mettere in risalto agli occhi del lettore determinati aspetti delle proprie attività.


Una brochure può essere finalizzata a mettere in evidenza la professionalità e il settore principale di intervento di un’azienda, può servire a mettere in evidenza un evento (un corso professionale, una mostra d’arte, un party di beneficienza, ecc.), può servire ad elencare le caratteristiche di determinati prodotti e/o servizi. Tutte le informazioni desiderate verranno organizzate nella struttura compositiva della brochure in modo da invogliare l’osservatore, attraverso una grafica ben congegnata, a leggere tutti i dati inseriti all’interno.


Bisogna infatti ricordare che l’obiettivo di base nella creazione di una brochure è quello di creare, attraverso gli elementi grafici, un interesse nel lettore nei confronti del soggetto dell’opuscolo.

Una brochure, attraverso la sua grafica e la sua composizione, può comunicare all’osservatore delle specifiche caratteristiche in relazione all’azienda o al privato che l’ha realizzata: una brochure curata e ben strutturata trasmetterà al lettore un senso di efficienza e operatività in relazione all’azienda.


Dal momento che una brochure può benissimo essere creata per rappresentare dei singoli individui, delle aziende, degli eventi, dei prodotti (e molti altri soggetti) potrà essere realizzata o meno in rispetto di un’identità visiva già presente. Ad esempio, quelle aziende che hanno un’identità visiva già strutturata tenderanno ad utilizzarla, anche con leggere variazioni stilistiche, anche all’interno di una brochure: una brochure infatti rappresenta un altro strumento utile alla pubblicizzazione di un identità visiva.


Pertanto attraverso una brochure, gli argomenti, le aziende e le persone a soggetto di essa, verranno piĂš facilmente diffusi e pubblicizzati.

Progettazione di una Brochure Nella progettazione di una brochure, a seconda della sua tipologia e della sua funzione, bisognerĂ considerare essenzialmente i seguenti 5 fattori:


1. Rispetto dell’Identità Visiva - Nel caso di una brochure aziendale, bisognerà da subito definire il suo ruolo all’interno di un’identità visiva già costruita: quindi si dovranno inserire al suo interno gli slogan e il logo aziendale che sicuramente non può essere omesso, se si vuole relazionare la brochure all’azienda stessa. Una volta inseriti gli elementi fondamentali bisognerà stabilire se la brochure condividerà pienamente la stessa palette di colori scelta per l’identità visiva o se saranno apportate delle variazioni. Lo stesso discorso varrà anche per i caratteri di testo: verranno mantenuti i font già scelti per l’identità visiva? La scelta in questo caso può essere dettata


dallo stesso committente della brochure oppure può essere stabilita in base al livello di dinamicità che si vuole conferire alla brochure e a seconda di quanto essa, per i suoi contenuti, dovrà risultare in linea con le caratteristiche primarie dell’azienda. Ad esempio una brochure potrebbe essere realizzata per “pubblicizzare” delle nuove attività o un nuovo progetto aziendale, magari anche in connessione con altre società partner: in questo caso è assolutamente plausibile l’inserimento di elementi grafici di variazione, atti proprio a comunicare


all’osservatore un’innovazione all’interno di un’azienda, magari già conosciuta per la sue attività di base. Inoltre, quando una brochure riguarda l’attività congiunta di due aziende, essa dovrà rappresentare le identità visive di entrambe, dando sempre il giusto peso all’azienda committente, che ha promosso una data attività e quindi la realizzazione della brochure. 2. Tipologia di Contenuto – Come ogni composizione grafica una brochure conterrà forme semplici, immagini, parti di testo, grafici, ecc.


Una volta individuati i contenuti che dovranno essere presenti nelle pagine della brochure, bisognerà stabilire dove e come rappresentarli nella composizione grafica generale, questo in base al livello di importanza da conferire ad ognuno di questi elementi. 3. Valorizzazione dei Contenuti - In base alla tipologia dei contenuti, bisognerà capire in che modo rendere più evidenti e graficamente interessanti, quelle informazioni che dovranno essere recepite come più importanti dal lettore. Una brochure pertanto dovrà comunicare chiaramente all’osservatore una gerarchia delle informazioni, in modo che


quelle più importanti possano essere subito individuate, attraverso una diversa impostazione grafica. 4. Funzionamento della Brochure – Per aumentare la fruizione di una brochure e quindi le sue possibilità di visualizzazione è essenziale considerare dove questa verrà posizionata: è ad esempio destinata ad essere distribuita in locali commerciali specifici? In Uffici Pubblici? Negli Ospedali? Conoscendo l’ambiente e la modalità di distribuzione di una brochure, questa potrà essere progettata con una maggiore cognizione di causa.


Alcune brochure ad esempio possono benissimo essere destinate ad essere spedite via mail: in questo caso la brochure dovrà essere strutturata per poter essere facilmente allegata ad una email: di conseguenza dovrà risultare sempre accessibile e ovviamente non dovrà contenere degli elementi grafici troppo “pesanti”. 5. Budget – Ovviamente considerare il budget sarà fondamentale nella scelta della carta, dei colori e della tecnica di stampa.


Contesti di Utilizzo e Funzionalità Abbiamo visto come una brochure possa essere resa disponibile al pubblico all’interno di ambienti diversi: le modalità di disposizione delle brochure in un dato ambiente possono influenzare il tipo di composizione grafica da realizzare. In alcuni ambienti le brochure sono ordinate come libri all’interno di scaffalature, in altri le brochure si trovano disposte su un tavolo oppure appese ad una bacheca. Diverse modalità di disposizione generano diverse considerazioni pratiche, nella strutturazione della brochure. Ad esempio quando una brochure è destinata ad essere posizionata (magari impilata insieme a diverse copie) su un tavolo, la copertina di


questa dovrà subito essere strutturata per catturare lo sguardo delle persone. Molto spesso è possibile trovare insieme diverse brochure, di diverse aziende e di diverse prodotti, sul tavolo di una sala d’aspetto, di un ufficio, di un negozio, ecc. … quella che tra le tante attirerà subito lo sguardo sarà sicuramente quella dalla copertina più accattivante. Ovviamente anche l’identità visiva avrà un peso nell’evidenziazione di una specifica brochure in mezzo a tante altre. Pertanto un’azienda ben conosciuta e rinomata dovrà sfruttare e mostrare i suoi tratti distintivi, di identità visiva, anche nella copertina delle sue brochure.


Formato In base alla quantità e alla tipologia di contenuti da inserire, sarà possibile determinare il formato della brochure: vale a dire la dimensione complessiva di tutte le singole unità di contenuto (o pannelli) della brochure. La quantità di contenuti da inserire determinerà ovviamente anche la quantità di unità o pannelli da inserire e di conseguenza anche il tipo di piegatura, apertura e modalità di visualizzazione della brochure.


Ad esempio le seguenti brochure sono state realizzate per richiamare l’aspetto di un libro (tali brochure sono di conseguenza definite come booklet), pertanto sono state strutturate con un’impaginazione atta proprio a richiamare questo tipo di pubblicazione. Ovviamente una strutturazione di questo tipo può adattarsi perfettamente ad un catalogo di prodotti, dove sono tante e diversificate le informazioni da presentare al pubblico.


Esempi di Booklet (brochure strutturate e impaginate come libri)


Diverso sarà invece il caso di una brochure dedicata ad un evento: la quantità di informazioni sarà molto più limitata e si cercherà di sfruttare dei formati atti ad attirare immediatamente le persone, per la loro originalità grafica e stilistica. Questo modello di brochure a tre unità o pannelli rappresenta sicuramente uno dei formati più comunemente utilizzati.


Vediamo ora quali sono i formati più comuni attraverso i quali è possibile creare delle brochure. Generalmente le brochure utilizzate più spesso tendono ad avere una forma rettangolare (o quadrata), con una dimensione massima corrispondente ad un foglio A4 (21x29,7 cm). Spesso troviamo brochure basate su un formato di dimensioni minori (dall’A5 in giù), difficilmente invece troviamo brochure basate su formati superiori all’A4. Questo non vuol dire che realizzare brochure basate su un formato più grande dell’A4 sia sbagliato o sconsigliabile … nulla vieta al graphic designer di proporre delle brochure più innovative, magari


non basate su una semplice piegatura di questo formato classico, com’è ad esempio il caso del modello di seguito, che si stacca completamente dalle normali convenzioni compositive e di piega ed è concepito ad hoc, per una singola occasione e per un unico cliente.


Nella raffigurazione seguente invece sono rappresentati i modelli di piega e visualizzazione più comunemente sfruttati proprio nell’organizzazione del formato di una brochure.

Ovviamente la scelta del tipo di piega più adatto dipenderà dalla quantità e dalla esigenza di divisione interna dei contenuti in singole unità.



Griglia di riferimento interna per Brochure In base al formato scelto, il tipo di piega dovrà essere delineata in base ai contenuti che si dovranno rappresentare all’interno della brochure. Se ogni unità di contenuto in una brochure prevede l’inserimento congiunto di parti di testo e immagini ampie, scegliere delle singole unità strutturali di piccole dimensioni, non renderà di certo giustizia ai contenuti da inserire. Pertanto quando la brochure è destinata a contenere testi ricchi e immagini da osservare nella loro totalità, spesso è bene scegliere un formato di piega come la “piega singola”, “a tasca” o “ad altare” …


se poi la brochure è destinata a contenere contenuti numerosi, allora la scelta ricadrà sul modello booklet. Pertanto solo in base al formato di riferimento e in base ai contenuti da inserire sarà possibile progettare la griglia della brochure, che evidenzierà la singole unità e la relativa piega e modalità di visualizzazione.

Solo attraverso la griglia sarà possibile posizionare e organizzare i contenuti in maniera ottimale.


Generalmente quando un’unità o pannello è destinata a contenere un’immagine, il testo da inserire in questa stessa parte dovrà occupare uno spazio minore e pertanto dovrà essere di minore importanza rispetto all’immagine: in ogni brochure le immagini tendono generalmente ad occupare più spazio, rispetto agli elementi di testo. Di conseguenza volendo far risaltare un testo, l’unità in cui questo dovrà essere inserito non dovrà avere immagini importanti in evidenza. In base a tali norme fondamentali, nell’organizzazione della griglia generale, dovremmo cercare di rispondere alle seguenti domande:


 In ogni unità o pannello dovranno essere inserite insieme immagini e parti di testo? 

Ci saranno pannelli contenenti solo testo e/o solo immagini?

 Vogliamo inserire un particolare ritmo compositivo in accordo al tipo di piega scelto?

In quest’ultimo caso è importante considerare la relazione tra le singole unità o pannelli componenti la brochure: se in molti casi la copertina viene concepita come unità grafica indipendente anche in una brochure, le unità interne sono, in moltissimi tipi di piega (ad es.


singola, tripla, ad altare, ecc.) sono destinate ad essere visualizzate tutte insieme. Pertanto nella progettazione di quelle unità destinate ad essere visualizzate insieme, in un unico colpo d’occhio, sarà possibile inserire forme visive sviluppate su piÚ pannelli, come ad esempio avviene nel seguente esempio:

Brochure a piegatura tripla


I pannelli interni mostrano nell’intestazione una forma grafica atta a comunicare un senso di unità tra le singole parti di testo

Un’organizzazione di questo tipo non solo contribuisce a differenziare i contenuti interni da quelli esterni, ma determina una connessione di contenuto tra quei pannelli uniti attraverso una stessa forma grafica, sviluppata al loro interno.

Allo stesso modo una distinzione singola tra questi pannelli, anche se destinati ad essere visualizzati insieme, indurrĂ il lettore a considerare


in maniera differente le diverse unitĂ , individuandone subito le variazioni di contenuto, com’è il caso del seguente esempio.

Brochure a piegatura tripla

In questo caso i pannelli interni sono stati realizzati con una grafica atta a differenziarli singolarmente: ad ogni pannello interno


corrisponde un contenuto diverso. Gli elementi di omogeneità in questo caso sono inseriti attraverso le forme ondulate dell’intestazione e attraverso la tipologia di font, che rimane la stessa in tutti i pannelli.

Sistema di Brochure Nella progettazione di una brochure, bisognerebbe sempre considerare il rapporto di quest’ultima con quegli altri opuscoli precedentemente realizzati per la stessa azienda/prodotto o privato.


Ogni singola brochure insieme ad altri opuscoli, realizzati sempre per conto dello stesso committente, deve risultare sempre ben distinguibile e, allo stesso tempo, mantenere degli elementi di continuitĂ con le precedenti formulazioni grafiche.

In questo caso può essere utile l’utilizzo di una particolare strutturazione della copertina: nella realizzazione di piĂš brochure per uno stesso cliente è possibile mantenere una stessa struttura compositiva in ogni copertina, variando ovviamente colori, contenuti, caratteri di testo.


Mentre la copertina comunicherà un senso di continuità e di appartenenza delle varie brochure ad una stessa azienda, la parte interna potrà essere diversificata a piacimento.

Risorse Online Infine nella realizzazione di una brochure, data l’enorme diffusione di questo strumento di comunicazione grafica, è possibile avvalersi dell’aiuto e dei suggerimenti di quei siti online che offrono (gratuitamente e/o a pagamento) modelli base di griglia su cui organizzare i proprio contenuti specifici.


Specialmente nelle prime elaborazioni, template base e starter kit completi (template di brochure+carta intestata + businesscard) come quelli forniti attraverso i seguenti link, possono rappresentare una buona forma di esercizio per imparare a gestire diversi formati e diversi tipi di piega. Siti di Riferimento http://www.smiletemplates.com/last-added/brochure-templates/0.html http://www.hp.com/hho/smb_hp_create/brochures_presentations.html http://www.stocklayouts.com/Templates/Free-Templates/Free-SampleTemplates.aspx


FINE LEZIONE


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