V EDIZIONE SUMMER SCHOOL
attualità
VIII edizione premio - MONZA BRIANZA
Giovani e politica
“Scuola: è giusto cambiare. Oggi si deve imparare dal lavoro”
Non profit: segno positivo a cui guardare
L’evento è andato in scena a Sorrento dal 25 al 27 settembre. Tra i relatori, Tony Capuozzo, Paolo Del Debbio e Beatrice Lorenzin.
Gabriele Toccafondi, Sottosegretario all’Istruzione, ci spiega l’importanza dell’alternanza istruzione - lavoro introdotta dalla nuova riforma.
I vincitori del Premio Costruiamo il Futuro. Premiate 16 associazioni e due volontari.
A pagina 3
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Alle pagine 4 e 5
Costruiamo il Futuro News - Supplemento a Mediastore Italia - Anno 17 - n.11 Novembre 2015 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Conv. in L. 46/2004 - Art.1 Comma 1 - LO/MI Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 - Editore: Frimedia S.r.l. - Stampa: Bellavite - (Missaglia) - Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23, 20821 Meda (MB) -Tel. 0362/600463-4 - Fax 0362/600616
ANNO 6 - N.3 /2015 - periodico della fondazione costruiamo il futuro - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO
Il presepe: simbolo di libertà
“Il preside di Rozzano dice che la scuola è laica? La scuola è pubblica e nella nostra vita pubblica c’è Natale, il presepe e i nostri canti”. Ho commentato con questo tweet l’assurda vicenda, purtroppo non isolata, di un dirigente scolastico che dice di voler tutelare i non cattolici vietando che tra le pareti di una scuola possano vedere un Presepe o ascoltare parole come “Astro del ciel, pargol divin…” oppure “Tu scendi dalle stelle…”. La scuola è laica è argomento, oltretutto, ipocrita, perché fintamente imbevuto di neutralità e invece impregnato di laicismo, di un preciso orientamento culturale che l’Europa conosce da almeno due secoli. Non sto qui a spiegare che se non ci fosse il cristianesimo non esisterebbe neanche il con-
cetto di laicità, né che la sua versione francese è carica di un anticlericalismo che, ad esempio, non c’è nella sua applicazione americana (chi volesse approfondire può rileggere il bellissimo “Discorso alla città di Milano” del nostro arcivescovo, il cardinale Angelo Scola, del 6 dicembre 2012). Io voglio sottolineare due cose: primo, perché ho usato l’aggettivo “pubblica” e, secondo, perché non sono andato a manifestare davanti a quella scuola, come invece altri politici hanno fatto. La scuola è pubblica e il cristianesimo è un fatto pubblico, intimamente personale ma non privato, pubblico proprio perché risponde alla domanda più vera di una persona: che senso ha vivere? Il cristianesimo, come diceva Benedetto
XVI ai deputati inglesi, ha il diritto, se non il dovere, di stare sulla scena pubblica con tutta la ricchezza della sua tradizione, della storia del suo contributo a una convivenza più umana. Diceva Papa Ratzinger: “Senza il correttivo fornito dalla religione, infatti, anche la ragione può cadere preda di distorsioni, come avviene quando essa è manipolata dall’ideologia, o applicata in un modo parziale, che non tiene conto pienamente della dignità della persona umana. Fu questo uso distorto della ragione, in fin dei conti, che diede origine al commercio degli schiavi e poi a molti altri mali sociali, non da ultimo le ideologie totalitarie del ventesimo secolo. Per questo vorrei suggerire che il mondo della ragione e il mondo della fede – il
mondo della secolarità razionale e il mondo del credo religioso – hanno bisogno l’uno dell’altro e non dovrebbero avere timore di entrare in un profondo e continuo dialogo, per il bene della nostra civiltà”. Per questo ho difeso il diritto di fare il presepe in quella scuola. Per questo stesso motivo non accetto che il Presepe diventi una bandiera, né di una parte politica, né una nuova armata militare o culturale che sia. Il Natale è una possibilità di incontro offerta a ciascuno di noi, una proposta alla libertà di ogni uomo che ha la sua credibilità nella vita di chi lo accoglie. Buon Natale! MAURIZIO LUPI
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