Magazine Febbraio 2015

Page 1

ANNO 6 - N.1/2015 - PERIODICO DELLA FONDAZIONE COSTRUIAMO IL FUTURO - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO

PRIMO PIANO

Costruiamo il Futuro News - Supplemento a Mediastore Italia - Anno 17 - n.1 - Gennaio 2015 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Conv. in L. 46/2004 - Art.1 Comma 1 - LO/MI Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 - Editore: Frimedia S.r.l. - Stampa: Bellavite - (Missaglia) - Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23, 20821 Meda (MB) -Tel. 0362/600463-4-5 - Fax 0362/600616

Editoriale

Winter School 2015: per fare squadra di Maurizio Lupi

Da anni a luglio promuoviamo, con la Fondazione Costruiamo il Futuro, la nostra Summer School di Sorrento. Un’iniziativa che, nel corso delle sue varie edizioni, ha coinvolto centinaia di giovani. A partire da quest’anno riproporremo l’evento anche durante la stagione invernale. Sono quindi felice di invitarti alla prima edizione della Winter School, che si terrà a Sestriere (TO), presso il Grand Hotel Duchi d’Aosta, i prossimi 20-2122 febbraio 2015. Il programma prevede sei sessioni di lavoro tra venerdì e sabato, ma anche un momento di svago sulle piste sciistiche la domenica. Tutti i dettagli sono disponibili su questo sito www.winterschool2015.it. Un’occasione importante tanto per fare squadra tra le nostre migliori giovani energie quanto per creare opportunità di dibattito, coinvolgendo ragazzi e ragazze che avranno la possibilità di confrontarsi sulle principali tematiche di attualità con alcuni esponenti delle realtà istituzionali, economiche e politiche del Paese. Per tornare a fare una buona politica abbiamo bisogno anche di te. Non possiamo pensare di costruire un futuro migliore per i giovani senza il contributo delle generazioni che quel futuro lo dovranno vivere da protagonisti.

A scuola di politica I giovani si confrontano con manager e politici. Giuseppe Procopio: “Un’occasione per andare a fondo nelle nostre attività” Formare una classe dirigente al servizio delle istituzioni e della società civile e mettere in rete le potenzialità dei giovani coinvolti attivamente nella vita pubblica del Paese. Sono questi alcuni degli obiettivi della scuola di politica organizzata della Fondazione Costruiamo il futuro. E’ la prima edizione della Winter School, che si svolgerà tra il 20 e il 22 febbraio a Sestriere. Si è pensato di riproporre in versione “invernale” l’iniziativa che, solitamente, si tiene a Sorrento nel mese di luglio e che, nelle quattro edizioni organizzategli anni scorsi, ha coinvolto centinaia di giovani provenienti da tutta Italia. Il tema scelto “E’ancora possibile avere fiducia?” fa da titolo ai lavori. Da venerdì pomeriggio a domenica mattina al Grand Hotel Duchi d’Aosta di Sestriere amministratori, giornalisti, imprenditori, parlamentari e ministri si misureranno con le espe-

E’ ANCORA POSSIBILE AVERE FIDUCIA?

SI RINGRAZIA

rienze e le domande dei giovani provenienti di tutta Italia. Si tratta di una scuola, momento di formazione e di giudizio, non di una passerella. “Questa iniziativa è un’occasione per andare a fondo nella nostra attività, prendendo coscienza di cosa significa servire il bene comune e capire quali sono gli strumenti più adeguati per interpretare la politica come servizio alla società - ha detto Giuseppe Procopio, Segretario generale della Fondazione - Sarà di sicuro una grande esperienza formativa, avremo la possibilità di confrontarci con manager e politici di grande levatura”. Sarà possibile seguire i lavori con la diretta Twitter su @winterschool_ aggiornamenti anche sul sito www. winterschool2015.it e sulla pagina Facebook https://www.facebook. com/winterschoolgiovani. Mara Baiguini

ALL’INTERNO

SPECIALE PREMIO

La solidarietà cambia il mondo La Brianza del volontariato: premiate 17 associazioni.

Alle pagine 4 e 5

PRIMO PIANO

Due avvocati e due imprenditori: i nuovi soci si presentano A pagina 2

L’EVENTO

Pupi Avati: “Il mio sì consapevole, dopo 50 anni di matrimonio” A pagina 7


Costruiamo il Futuro Magazine - N.1/2015

2 PRIMO PIANO

Due avvocati e due imprenditori: i nuovi soci si presentano Sei domande per quattro new entry. Le risposte di: Angelo Capelli, Mauro Piazza, Paola Panzeri e Daniele Nava. Tutti con una passione in comune: la politica. Le domande: 1. Come si è avvicinato alla politica? 2. Quale incarico ricopre attualmente? 3. Quindi si occupa di? 4. Se dovesse dare un consiglio al premier Renzi? 5. Esprima tre desideri. 6. Quale iniziativa vorrebbe proporre alla Fondazione?

ANGELO CAPELLI, AVVOCATO

MAURO PIAZZA, IMPRENDITORE

Hobby: lettura, studio e montagna (oggi purtroppo sempre più ammirata e meno praticata)

Hobby: viaggi, letture, buon vino

1. Da Sindaco (2004-2013) mi sono reso conto che per bene amministrare, serve anche una buona politica. Da qui ho cominciato ad assumere politicamente un ruolo più attivo, fino a vincere il primo (ed unico) congresso del Popolo della Liberta, diventando nel 2012 segretario provinciale di Bergamo del PdL. 2. Dal 2013 sono Consigliere Regionale della Lombardia ricoprendo l’incarico di Vice Presidente della III Commissione Consigliare Sanità e Politiche Sociali. 3. In particolare in questi mesi mi sto occupando per conto del Nuovo Centrodestra Lombardo della riforma del SSR della Lombardia, coordinando il gruppo di lavoro NCD che si occupa della riforma, sono il primo firmatario della proposta di riforma di NCD frutto di questo lavoro.

1. All’Università da giovanissimo: la politica mi ha sempre interessato, mi è sempre parso un impegno civico degno di assorbire il mio tempo e le mie energie. 2. Consigliere regionale di Regione Lombardia per il Nuovo Centrodestra e Vicepresidente del gruppo NCD, Vicepresidente della Commissione Territorio, Componente della Commissione Attività Produttive, Componente della Commissione Antimafia. 3. Innanzitutto da componente delle due Commissioni tutte le competenze che Regione Lombardia ha nel settore delle attività produttive (sburocratizzazione, incentivi alle imprese, formazione), poi gli aspetti legati alla pianificazione del territorio, la legge 12, l’aler, l’edilizia residenziale, le infrastrutture e i trasporti. Presto particolare attenzione al settore delle attività produttive, cercando di trasferire – anche sulla scorta della mia esperienza di imprenditore e come attento osservatore del territorio in cui vivo che è ricco di PMI

Confido di far rimanere competitivo il nostro SSR. 4. Fare le riforme con gli alleati che meglio interpretano lo spirito di modernità che vuole incarnare, portando a compimento un percorso di riforme vero, ma che garantisca la pluralità culturale, sociale ed economica del nostro Paese. 5. Vedere il nostro Paese riformato davvero e nelle parti in cui ne ha maggior bisogno, continuare a far politica con libertà e responsabilità, avere sempre la mia famiglia ed i miei amici, vecchi e nuovi, vicini anche a tirarmi le orecchie quando sbaglio, cosi mi correggo. 6. Favorire momenti di scambio culturale e dibattito ad ogni livello ed in modo capillare. Oggi c’è bisogno di incontrarsi e parlare con la gente.

– le esigenze di questo mondo nei provvedimenti che Regione Lombardia è chiamata ad assumere. Da genitore mi stanno a cuore pure i temi legati alla scuola (quindi anche il sostegno alle paritarie) e alla famiglia. 4. Gli direi di essere un po’ più inclusivo e meno esclusivo, perché la foga di decisionismo e di comando rischia di diventare una grande debolezza e di porre le premesse per uno scenario negativo per

l’Italia. 5. Da imprenditore eliminare l’IRAP, da politico ricostruire il centrodestra, da lecchese tornare a governare la citta di Lecco. 6. La Fondazione rappresenta un’esperienza straordinaria per il volontariato ed è veicolo di cultura politica in senso alto. Guardando verso Lecco potremmo concretizzare qualche iniziativa sul tema del turismo che per il lecchese e il lago è una potenzialità che può e deve essere migliorata.

PAOLA PANZERI, AVV. CON SPECIALIZZAZIONE IN DIRITTO DI FAMIGLIA

DANIELE NAVA, IMPRENDITORE

Hobby: lettura, sport, musica (sopratutto classica. Adoro Chopin)

Hobby: sport e buon cibo

1. La politica è ed è sempre stata una mia grande passione. Ho respirato aria politica sin da bambina. Mio padre, fra i vari incarichi, è stato segretario provinciale lecchese del PSI. Si immagini che a 10 anni distribuivo santini elettorali nelle piazze lecchesi. Ho sempre creduto che il miglior modo di poter cambiare qualcosa, fosse quello di metterci faccia ed impegno. Sono una persona molto pragmatica. Sono per “il fare”. 2. Sono membro della Consulta degli Ordini, dei Collegi e della Associazione professionali della Regione Lombardia, oltre ad essere Consigliere Nazione NCD e Membro del Direttivo Provinciale Lecchese NCD. 3. a) Studiare i problemi relativi all’esercizio delle attività professionali intelluttuali e proporre alla Giunta Regionale studi e ricerche. b) Proporre iniziative tese a qualificare le libere professioni anche nello sviluppo del contesto europeo. c) Promuovere studi per la tutela dei professionisti e iniziative volte a salvaguardare la correttezza e la qualità delle prestazioni nel rispetto delle regole deontologiche stabilite dagli statuti dei rispettivi ordini o collegi. d) Formulare proposte e pareri sugli interventi programmatici e sui progetti di legge attinenti

1. Ho cominciato da ragazzino verso i quindici anni negli ambienti di destra, militando con passione e lavorando dal basso: partecipavo alle riunioni, presidiavo i gazebo nelle piazze, andavo ad attaccare i manifesti. La politica resta soprattutto una passione, la passione di una vita perché prima di tutto resto un imprenditore. 2. Sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata di Regione Lombardia 3. Innanzitutto enti locali, città metropolitana e poi l’applicazione della Legge Delrio che tanti problemi sta creando alle province; quindi gli accordi di programma con i vari enti sul territorio regionale. Partecipo ai lavori della Giunta lombarda affrontando varie questioni che attengono la Presidenza della Giunta stessa. In ogni ambito di intervento tengo sempre ben presente il territorio da cui vengo e la mia esperienza di imprenditore perché la politica - cui presto

all’esercizio delle attività professionali intellettuali ed alla tutela del rapporto fra professionisti ed utenti. e) Formulare proposte per il coordinamento degli interventi dei vari organismi regionali con competenza in materia di libere professioni al fine di realizzare un razionale utilizzo delle risorse. f) Fornire annualmente indicazioni relative alle esigenze della formazione professionale. g) Redigere una relazione annuale di attività da presentare al Consiglio Regionale. 4. Se avessi un consiglio per il Premier Renzi, fosse anche il migliore dei consigli, dovrei partire dal presupposto che il Premier non mi pare persona incline ad ascoltare consigli. Forse, il miglior consiglio che potrei dargli è proprio quello di imparare ad ascoltare consigli, anche quando non provengono dalla sua ristetta “stanza dei bottoni “. Come diceva Benjamin Franklin: “Chi non accetta consiglio non può essere aiutato”. 5. Salute, mantenere quella ricchezza di affetti che mi circonda e riuscire a raggiungere tutti i miei obbiettivi. 6. Vorrei prima ambientarmi nella Fondazione ed avere il tempo di confrontarmi che chi la vive da più tempo di me. Poi, potrò essere pronta a rispodere a questa domanda.

il mio contributo - sia una “buona” politica, una politica che incida positivamente sulla realtà a partire dalla conoscenza di essa. E la Lombardia è fatta di imprese sane e di lavoratori operosi che sono per me punto di riferimento e le realtà a cui “render conto” del mio operato. 4. Di essere meno sicuro di sé, un po’ più umile; ma soprattutto di dire la verità ai cittadini e alle imprese: non dico sempre, ma almeno il più possibile, cosa che ora non accade. 5. Innanzitutto che questa Europa, che fa di tutto tranne i suoi interessi, cambi completamente passo. Quindi che venga rifondato dal basso un centrodestra italiano che possa tornare a essere forza di governo. Infine che, in tutto questo, possano essere protagonisti i giovani per un futuro di rinascita. 6. Attività volte a far sì che il nostro sistema scolastico sia finalmente raccordato con il tessuto produttivo e imprenditoriale.


3

Costruiamo il Futuro Magazine - N.1/2015 L’INTERVISTA

“I PRIMA GENERAZIONE”

A tu per tu con Martina Colombari. La famosa attrice e modella collabora con la Fondazione Francesco Rava.

“Vi racconto i miei viaggi nell’inferno di Haiti” Modella, conduttrice, attrice. Una professionista dell’immagine, verrebbe da dire, se non fosse che da alcuni anni, nelle interviste Martina Colombari parla molto più dei poveri di Haiti, presso i quali si è recata molte volte come volontaria della Fondazione Francesca Rava, che non del mondo dello spettacolo e della moda. Senza dimenticare che è stata testimonial della settima edizione del Premio Costruiamo il Futuro Monza e Brianza. Abbiamo colto l’occasione e le abbiamo fatto alcune domande sul suo impegno per gli altri, soprattutto se sono meno fortunati. Come è nata la tua collaborazione con la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus? Nel 2007 ho partecipato ad un evento di raccolta fondi della Fondazione Francesca Rava durante il quale venivano proiettati dei filmati sul lavoro che ogni giorno portano avanti ad Haiti. Fino a quel momento avevo prestato la mia immagine per molte buone cause ma nessuna che sentissi realmente mia. Dopo aver visto quei video ho deciso che era giunto il momento di mettermi a disposizione

veramente. Sono andata negli uffici della Fondazione per saperne di più e mi hanno invitato a partire, per vedere con i miei occhi quanto sia difficile la situazione in questo paese del quarto mondo, ma anche quanto sia possibile fare, poco alla volta. Da allora torno ad Haiti uno o due volte l’anno, l’ultima volta è stato lo scorso gennaio in occasione del quinto anniversario del terremoto che sconvolse il paese nel 2010. Come ti hanno cambiata e cosa ti hanno insegnato i viaggi ad Haiti? Il primo viaggio mi ha aperto gli occhi, mi ha sconvolta. Ho visto che esistono davvero bambini e persone che muoiono per malnutrizione, per fame. Ho visto centinaia di morti senza nome accatastati nell’obitorio dell’ospedale generale cui Padre Rick, responsabile dei progetti NPH in Haiti, dà degna sepoltura. Ad Haiti l’emergenza è quotidiana. Ogni viaggio è un pugno allo stomaco. Quali sono i prossimi progetti della Fondazione Rava e come è possibile sostenerli? E’ possibile aiutare i bambini accolti nelle Case orfanotrofio NPH in Haiti e

in altri otto paesi poveri dell’America Latina con l’adozione a distanza (26 euro al mese, meno di un caffè al giorno); si può sostenere l’Ospedale pediatrico NPH Saint Damien, l’unico sull’isola, con il 5x1000, una donazione che non costa nulla ma che salva migliaia di piccole vite. Visitando il sito della Fondazione www. nph-italia.org o chiamando il numero 0254122917, si possono trovare altri progetti da sostenere, come ad esempio la costruzione di una Casa per bambini disabili abbandonati dalle loro famiglie. Hai partecipato alla settima edizione del nostro Premio Costruiamo il Futuro. Che esperienza è stata? Bellissima! Ho avuto modo di ringraziare di persona tanti volontari che mettono a disposizione il loro tempo per aiutare gli altri, di tutte le età e tutte le professioni. Ho incontrato il ministro Maurizio Lupi, che qualche giorno dopo ha voluto partecipare alla nostra iniziativa “In farmacia per i bambini”, Demetrio Albertini e tanti amici della Brianza che saluto. Continuiamo tutti ad aiutare! Fa bene anche a noi. Mara Baiguini

LA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA

Martina Colombari tra i bambini di Haiti

La Fondazione Francesca Rava aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, tramite adozioni a distanza, progetti, attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini, volontariato e rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), organizzazione umanitaria internazionale, che dal 1954 salva i bambini orfani e abbandonati nelle sue case orfanotrofio ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina. NPH è presente da 30 anni in Haiti, dove da prima del terremoto del 2010, il 70% della popolazione non ha lavoro, 1 bambino su 3 muore prima dei 5 anni, 1 su 2 non va a scuola, con 3 Case orfanotrofio, 3 ospedali, 32 scuole di strada, 2 centri per bambini disabili, il centro produttivo e di formazione professionale Francisville – città dei mestieri, ricostruzione di case per centinaia di famiglie. Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus Tel. 02 54122917 - www.nph-italia.org - facebook.com/ fondazionefrancescarava Per donare: Iban IT 39 G 03062 34210 000000760000 o con carta di credito sul sito www. nph-italia.org

Cercavo un block-notes della “Machiavelli” e mi son venuti tra le mani alcuni fogli, con delle annotazioni del 2004 e 2005. Queste, in realtà, erano delle proposte “di peso”, per una persona “di peso”, pur valendo essa 70 kg. circa. Collegando quanto ritrovato con quello che vorrei farvi sapere oggi, ho valutato che il “prima generazione” è un essere strano. In quanto di essere si tratta, fatto di cose in fieri, prima che fatte. Un’”intuitista”. Mi spiego. Il “prima generazione” è un imprenditore, così chiamato da quelli che se ne intendono, che si butta su un progetto o un oggetto oppure un affare, nei quali vede gli sviluppi “a Sogno”. Di solito, non ha una lira in tasca. La qualcosa, più il sogno, gli mettono addosso il sacro fuoco del combattente all’arma bianca. L’ultima cosa che costui vede, sono gli ostacoli e di ogni ordine e grado. Pecca di “intuizione”. Qui vorrei far capire a quanti, che non siete voi, per carità, snobbano i “prima generazione”, tacciandoli anche per materialisti, egoisti, affamatori del popolo, di falcemartelliana memoria. Vi garantisco, che così è stato fin da subito, quando cioè ho passato la barricata mettendomi a fare impresa. Mi è caduto il mondo addosso! A nessuno interessavano più tutte le belle cose apprese nei quindici anni da “dipendente”, pardon, da prestatore d’opera, ancorchè manager, durante i quali avevo praticato quanto imparato a scuola, in famiglia e, giorno per giorno, sul campo. Pensate, mi sono perso e per tentare di capirmi e capirci, ho frequentato diversi corsi di conduzione dell’azienda e del personale. Alt, tutto a mie spese, si, dell’azienda che con mia moglie abbiamo iniziato in cantina con ben 250 mila lire, anche se quelle di 50 anni fa. Nonostante ciò, aiuti nessuno. Tutto impiantato su “acquisto” di danaro, regolarmente rimborsato, con i tassi correnti, i quali per circa due anni anche risultavano il 28%/A del capitale ricevuto. Questo nostro caso, è capitato a tantissimi e noi tutti sempre testa in giù, maniche assenti ormai, fronte sudata, fiducia quasi sotto i tacchi, crisi petrolifera, guerra del Golfo, scioperi sindacalistici,riunioni e convegni inutili gestiti da burocrati senza arte ne parte, tutti ne sanno più di te, devi fare così e vedrai, ecc. ecc. Pensate, uno di questi signori ad un convegno di quelli che devono aprire la mente ai tapini, sostenne che l’attraversamento, di Lecco in galleria, mentre lo stavano costruendo, sostenne, dicevo, che avrebbe tolto non oltre il 30% del traffico in superficie mentre io avevo letto esattamente l’opposto su ‘Il Sole 24 ore’ qualche mese prima. Oggi toglie il 90% di quel traffico. E’ che ci hanno talmente abbattuti convincendoci di essere brutti, piccoli e neri, tanto che mi è mancato il coraggio di ribellarmi e sbugiardarlo, con quel documento. Pensate che “quelli” cioè quelli che non sapendo fare, insegnano e non sanno neppure insegnare, fanno i consulenti, come declamava un Preside di facoltà della Cattolica, mio carissimo amico, “quelli” dettano legge e creano difficoltà anche a “prime generazioni”, come Caprotti, Del Vecchio e, guarda guarda, Silvio Berlusconi. Al “prima generazione” non servirebbe il conto economico, non servirebbe il budget scritto, non servirebbe alcunché di burocratico per realizzare il Sogno e con utile per tanti: è tutto nel suo computer personale e incorporato. Solo che bisogna e si fa, consumando energie vitali. Se poi pensi ai collaboratori … se si potesse farne a meno ! Eppure uno positivo, servirebbe a decuplicare il fatturato. A molti è capitato e capita, ma sempre in mezzo boschi di spine e notti insonni. Qui inserisco un consiglio ai collaboratori sempre ed è di fu Benito M.: credere , obbedire, combattere ! … Si fa tutto molto meglio ed in fretta. Questo ammonimento, lo leggevo sulle pareti delle case negli anni ’40, quando in bici andavo a scuola a Treviso. Si è capito chi è “l’imprenditore di prima generazione”? Il suo “dentro” è intrasmissibile :provare per credere. Ma che godimento dall’attraversare il guado, al “quotidiano”, senza soluzione di continuità. Bello, bello perché il primo ringraziamento và al Padre Eterno. Giuseppe Machiavelli


4

Costruiamo il Futuro Magazine - N.1/2015

VII° EDIZIONE PREMIO COSTRUIAMO IL FU

La solidarietà cambia il mondo La Brianza del volontariato: premiate 17 associazioni. Domenica 16 novembre la showgirl Martina Colombari, Demetrio Albertini e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi hanno consegnato i contributi economici alle associazioni di volontariato che sono state selezionate come vincitrici della settima edizione del Premio Costruiamo il Futuro nella provincia di Monza e Brianza. Anche quest’anno è aumentato il numero di realtà incontrate e contattate grazie al dialogo con sponsor e patrocinatori, istituzioni, parrocchie e il passaparola con tutti gli amici della Fondazione, oltre alla diffusione capillare del materiale informativo e alla sua promulgazione a mezzo stampa. “L’iniziativa del Premio Costruiamo il Futuro è giunta quest’anno alla settima edizione in Provincia di Monza e Brianza e siamo molto orgogliosi del traguardo raggiunto – ha detto

ASD SULBIATESE, ASD AZZURRA ORATORIO DI ALBIATE, GINNASTICA PROCARATE ASSOCIAZIONE ITALIANA PARKIN

Francesco Sangiorgio, vicepresidente della Fondazione – Le tante realtà attive sul territorio ritengo che rappresentino una risorsa concreta per far fronte a numerose necessità, in particolare verso i soggetti più bisognosi. È per questo che continuiamo a credere nel progetto del Premio, certi della bontà di questa iniziativa. Nelle sette edizioni abbiamo donato 230.000 euro solo in pro- CROCE BIANCA DI BIASSONO vincia di Monza e Brianza, premiando 99 realtà non profit, consegnato 14 forniture di materiale sportivo e 21 medaglie d’oro ai volontari”. Il metodo di lavoro continua ad essere quello iniziale, andando a visitare e a conoscere personalmente tutte le realtà. Le segnalazioni, infatti, sono state effettuate anche da soggetti esterni che hanno riconosciuto utile l’attività svolta dai ASSOCIAZIONE DUE SPICCIOLI DI AGRATE BRIANZA amici e conoscenti. Mara Baiguini

COOPERATIVA MILLEMANI DI BERNAREG

LA SCUOLA DI ITALIANO PER STANIERI “IL CENTRO” DI DESIO

ASSOCIAZIONE GENITORI IN-OLTRE D

ASSOCIAZIONE SPORTIVA 2008 LAZZ

I TESTIMONIAL: Demetrio Albertini e Martina Colombari con Maurizio Lupi Da sinistra: Elena Centemero, Demetrio Albertini, Lino Iemi, Martina Colombari, Annibale Colombo, Maurizio Lupi, Francesco Sangiorgio e Raffaello Vignali ORATORIO SAN CARLO DI SEREGNO

IL PUBBLICO PRESENTE ALLA PREMIAZIONE

LA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANT


5

Costruiamo il Futuro Magazine - N.1/2015

L FUTURO - PROVINCIA MONZA E BRIANZA

TRE DI CORNATE D’ADDA

LAZZARETTO SEREGNO

CASCINA SAN VINCENZO DI CONCOREZZO

ASSOCIAZIONE LA VECCHIA CANONICA E VILLA BRASCA DI MEZZAGO

ASSOCIAZIONE NINO BAMBINA DI MONZA

DEL PREMIO

AREGGIO

ASSOCIAZIONE AVA DI ALBIATE

ASSOCIAZIONE TU CON NOI DI MONZA

GNO

TTANTISTICA PAVAN FREE BIKE DI MONZA

CONTRIBUTI

I NUMERI

ARKINSONIANI DI MONZA

20

5

VOLONTARI PREMIATI

17

2

e4

OLTRE

MILA EURO

ASSOCIAZIONI PREMIATE

MEDIA COINVOLTI

7

FORNITURE

7EDIZIONI

110

SPONS0R

ASSOCIAZIONI INCONTRATE

11

e 74

PATROCINI

TOTALE DONAZIONI DI TUTTE LE EDIZIONI I VOLONTARI: Renato e Rosella dell’associazione UN SORRISO IN PIÙ di Lentate Sul Seveso , Maria Pirola dell’associazione AVULSS di Agrate Brianza, Daniele De Cesaris dell’associazione SPORTIVA HOCKEY Seregno, Matteo Pollastri dell’oratorio San Luigi di Biassono

480

MILA EURO

FORNITURE SPORTIVE


Costruiamo il Futuro Magazine - N.1/2015

6 PRIMO PIANO

700 studenti. A scuola di vita Grande successo per la prima edizione del Premio letterario Eugenio Corti. Ad aprile saranno premiati i ragazzi vincitori del concorso.

Da sinistra: Andrea Rivali, Francoise Livì, Giovanni Santambrogio, Giuseppe Procopio e Andrea Vitali

Gli studenti presenti in sala

Settecento studenti hanno partecipato, lo scorso novembre, al seminario introduttivo della prima edizione del “Concorso letterario Eugenio Corti”, promosso dalla Fondazione Costruiamo il Futuro, che si è svolto nell’auditorium della BCC a Carate Brianza. I ragazzi hanno potuto ascoltare la testimonianza e dialogare con il noto scrittore Andrea Vitali e il poeta Alessandro Rivali, intervistati dal giornalista Giovanni Santambrogio. La parte più storica e riferita allo scrittore Eugenio Corti è stata trattata da Francoise Livì professore emerito alla Sorbona di Parigi. Gli studenti, provenienti da 21 istituti secondari di secondo della provincia di Lecco e Monza e Brianza, hanno seguito con molta attenzione le esperienze di scrittura dei due relatori. Particolare interesse ha suscitato l’intervento di Vitali che, da circa un anno, ha lasciato la profesione di medico di base per seguire una comunità di malati psichici. “Un personaggio nasce dall’osservazione dell’ordinario - ha detto lo scrittore bella-

nese - per trent’anni ho avuto sottomano una fetta di umanità che ho osservato da medico. Senza l’ambulatorio alcuni dei miei personaggi non sarebbero mai nati. Quando scrivo non sono fedele alla realtà, ma è da lì che parte lo stimolo. Il mio obiettivo è solo raccontare, non fornire indicazioni etiche ma, se posso darvi un consiglio, ragazzi, mollate un po’ il cellulare e prendete in mano la penna”. Per il poeta Rivali, che ha suscitando grande simpatia tra i ragazzi, esperienza opposta con grande attenzione e attinenza alla realtà. Dopo aver raccontato come si è avvicinato alla poesia ha invitato gli studenti a leggere la grande letteratura: “Un ’esperienza che ti migliora e può cambiarti la vita”. Al termine della lezione i ragazzi hanno posto svariate domande ai relatori. I ragazzi potranno presentare ai giurarti del concorso letterario, dal tema“Cerco una storia”, elaborati di gruppo, realizzando una mostra, un elaborato musicale o un cortometraggio, oppure singolarmente pre-

sentando una poesia o un racconto breve. Gli studenti che realizzeranno gli elaborati più meritevoli riceveranno premi in denaro per le scuole di appartenenza (da utilizzarsi per attività formative o acquisto di materiale didattico) e la possibilità di pubblicare i propri lavori. La cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio “Eugenio Corti” si terrà ad aprile. Il Premio vuole essere un’occasione per gli studenti di avvicinarsi al mondo della narrativa e della letteratura attraverso la scrittura. Inoltre intende rendere omaggio allo scrittore di Besana Brianza, Eugenio Corti, scomparso il 4 febbraio 2014. Il progetto è promosso in collaborazione con Ares Edizioni e Associazione “Eugenio Corti” e con il Patrocinio di Università Cattolica del Sacro Cuore, Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, Associazione Culturale Internazionale “Eugenio Corti”, Fondazione Il Cavallo Rosso, Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza e Provincia di Lecco. Mara Baiguini

PREMIO COSTRUIAMO IL FUTURO - PROVINCIA DI LECCO E ERBA Aprirà il primo marzo il bando della XIII edizione del Premio Costruiamo il Futuro, iniziativa rivolta a tutte le associazioni no profit e di volontariato sociale e sportivo operanti in provincia di Lecco e nel Comune di Erba. Il Premio Costruiamo il Futuro desidera essere innanzitutto un riconoscimento di valore ed un aiuto concreto alle associazioni, si rivolge infatti a tutte quelle realtà che realizzano iniziative di fondamentale importanza per il paese dove operano o per le persone di cui si occupano, ma che sono troppo piccole per partecipare a bandi provinciali o regionali, basati su progetti specifici. In 12 edizioni in provincia di Lecco e sette in provincia di Monza e Brianza abbiamo

donato 480.000 euro a 170 associazioni e consegnato 74 forniture sportive. “In questi anni abbiamo incontrato centinaia di realtà associative fatte di persone straordinarie che - ha detto Giuseppe Procopio, Segretario generale della Fondazione - con grande semplicità e gratuità dedicano parte del loro tempo al servizio del bisogno di chi gli sta accanto. Per questo siamo grati alla gente che mostra come un modo più umano di trattarsi gli uni con gli altri sia possibile e conveniente, la loro testimonianza ci rinnova anno dopo anno l’entusiasmo nell’impegno a sostenere la loro iniziativa attraverso il Premio Costruiamo il Futuro”.

Le segnalazioni devono pervenire, entro il 30 aprile 2015, alla sede della Fondazione all’indirizzo Costruiamo il Futuro - via Garibaldi, 50 - 23891 Barzanò (LC), oppure via e-mail all’indirizzo premio@costruiamoilfuturo.it. Il modulo d’iscrizione e il regolamento sono disponibili sul sito www.costruiamoilfuturo.it. Una volta inviata la segnalazione la segreteria della Fondazione provvederà a fissare un incontro per conoscere e capire a fondo le iniziative e l’opera dalle associazioni candidate. Per informazioni chiamare il numero 039.5969259

Riforme Istituzionali: LUNEDÌ l’Italia che verrà. 23 FEBBRAIO ore 20.30 Quale modello AUDITORIUM per la Lombardia? DEL COMUNE

Intervengono: Daniele Nava, sottosegretario alle Riforme istituzionali, agli enti locali, alle sedi territoriali e alla programmazione Lorenza Violini, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano Gian Mario Fragomeli, membro della VI commissione parlamentare (Finanze) Roberto Scanagatti, presidente Anci Lomabrdia (è stato invitato)

DI MERATE, piazza degli Eroi, 3


7

Costruiamo il Futuro Magazine - N.1/2015 L’EVENTO

“Il mio sì consapevole, dopo 50 anni di matrimonio” Circa mille persone hanno partecipato al’incontro con Pupi Avati, Costanza Miriano, monsignor Rino Fisichella e Maurizio Lupi.

Nella foto in alto: il pubblico presente. Nelle foto sotto: alcuni momenti dell’evento

“Il segreto è raccontare quello che è accaduto a me, le persone si ritrovano nella mia esperienza e mi sentono vicino”. Con queste parole il regista Pupi Avati spiega il feeling che riesce ad instaurare dopo pochi minuti con chi lo ascolta. E’ quello che è accaduto anche il 28 novembre con il pubblico che lo ha ascoltato, circa mille persone, durante l’incontro “Famiglia: una bella avventura” organizzato dalla Fondazione Costruiamo il Futuro, che ha avuto come relatori, oltre al Maestro Avati, la giornalista e scrittrice Costanza Miriano, monsignor Rino Fisichella e Maurizio Lupi. “Quando ci siamo sposati io e mia moglie – ha spiegato il regista Avati – abbiamo scommesso di riuscire a stare insieme per sempre, ma non sapevamo nulla di cosa significasse il matrimonio. Io facevo il venditore della Findus, un giorno sono tornato a casa e le ho detto che avrei voluto fare il regista. Mi ha lasciato fare. Ho fatto dei film di assoluto insuccesso poi il vento è cambiato e da bruttarello, quale ero e sono, ho iniziato ad essere molto corteggiato. Una mattina, rientrando

alle 4 dalla serata precedente, mia moglie mi ha accolto con uno schiaffo e mi ha detto ‘so tutto’. Dopo quel giorno tornavo a casa solo il giovedì, per vedere i miei figli, poi ho capito che, a causa del mio egoismo li stavo privando di un padre. Dopo 8 mesi, ho lasciato la donna con la quale avevo una relazione, sono tornato a casa chiedendo a mia moglie di perdonarmi. E’ iniziato così un periodo di ricostruzione di un rapporto nella consapevolezza, mi sono accorto di essere tornato per mia moglie e non per i miei figli”. Dopo aver raccontato del periodo più buio della sua vita, Pupi Avati ha spiegato, con le sua abilità di attore oltre che di regista, cosa significa per lui sua moglie. “E’ la persona più importante, è l’hard disk su cui sono scritte tutte le mie giornate. Mi ha visto nelle cose belle e nelle più orrende, la vita senza di lei per me sarebbe impossibile. Quest’estate, dopo 50 anni di matrimonio, mi sono risposato, in una piccola chiesa di campagna, ho detto di nuovo sì ma questa volta con la consapevolezza di sapere il vero significato del matrimonio che deve

Da sinistra: monsignor Rino Fisichella, Costanza Miriano, Maurizio Lupi e Pupi Avati

essere raccontato da chi ne ha esperienza. Troppo spesso sento alla televisione parlare di matrimonio persone che non hanno saputo resistere, si sono sposate tre volte oppure non lo hanno mai fatto”. Anche il Ministro Lupi ha confermato quanto detto da Avati, sposato da molti anni e padre di tre figli ha detto: “Rispetto alle testimonianze della vita non si possono fare teorie”. Notevole successo anche per la scrittrice e giornalista Costanza Miriano, autrice del libro “Sposati e sii sottomessa” che ha suscitato molto scalpore e critiche, che ha spiegato il significato del titolo: “E’ chi sta sotto che regge il mondo, la donna deve essere le fondamenta della sua famiglia. Sono cresciuta con l’idea che, una vota sposata avrei diviso tutto a metà con mio marito invece la prima scoperta che ti porta a fare il matrimonio è che non è così. Uomini e donne non parlano la stessa lingua, ma è importante non fidarsi solo di se stessi ma imparare ad ascoltare gli altri”. Mara Baiguini

La cena soci Alla presenza di più di 200 persone tra soci e amici della Fondazione Costruiamo il Futuro, lunedì 15 dicembre, presso l’Antico Ristorante Fossati di Canonica, il neo segretario generale, Giuseppe Procopio, ha illustrato le attività organizzate dalla Fondazione nel 2014. Gli ambiti sono sempre: charity, sfida educativa, ricerca e formazione. L’intenso anno è iniziato con l’incontro “L’imprevisto della vita. Dentro le cose, verso il Mistero” svoltosi a Barzanò con la partecipazione di monsignor Massimo Camisasca, Giacomo Poretti e Maurizio Lupi, che aveva richiamato circa mille persone. E’ seguito l’incontro, a Sesto San Giovanni, per parlare di infrastrutture con Roberto Maroni, Giorgio Squinzi e Maurizio Lupi. Suc-

cessivamente la presentazione della ricerca “Con-Correre per competere. Le reti d’impresa tra territorio e globalizzazione” tenutasi a Lecco, con Paolo Preti e Raffaello Vignali. A maggio si sono svolti i due momenti dedicati alla charity, con la dodicesima edizione del Premio Costruiamo il Futuro a Lecco, e a novembre per la settima edizione in provincia di Monza e Brianza. 300 sono stati invece i partecipanti per la tradizionale Summer School di Sorrento e 700 studenti presenti al seminario della prima edizione del Premio letterario Eugenio Corti. Gran finale, il 28 novembre, sempre a Barzanò, con mille presenze, per l’incontro “Famiglia: una bella avventura” con Pupi Avati, Costanza Miriano, monsignor Rino Fisichella e Maurizio Lupi.


Costruiamo il Futuro Magazine - N.1/2015

8 IL COMMENTO DI MAURIZIO DAL MAS

Scelte imprenditoriali in periodi di crisi “È nella crisi che il meglio di noi affiora …… Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. …… Chi attribuisce le proprie sconfitte ed i propri errori alla crisi, violenta il proprio talento e mostra maggior interesse per i problemi piuttosto che per le soluzioni …. Così io vedo il mondo! Queste penetranti parole non sono mie, ma di Albert Einstein che alla fine degli anni venti così illustrava la sua visione della crisi economica descrivendola come un’opportunità di crescita per i “veri” imprenditori, che riuscivano a “superare sé stessi”. Da sempre, quindi, il termine “crisi”, è sinonimo di cambiamento e, a tal proposito, non può sfuggire il fatto che, nella lingua cinese, crisi e opportunità si possano tradurre con la medesima parola. Nei periodi di crisi, la benzina che alimenta il motore del cambiamento, della crescita e della capacità di affrontare e risolvere le contingenze giornaliere sta tutta nell’abilità, insita negli imprenditori di successo, di individuare le risposte vincenti soprattutto di fronte alle scelte difficili. Quando le alternative sono una migliore dell’altra, per quanto complesse, la scelta diventa facile; quando invece una alternativa presenta dei lati positivi sotto un profilo ma l’altra è migliore sotto altri o, peggio ancora, quando entrambe le alternative lasciano spazio solo ad ipotesi non gradite, allora si parla di scelte difficili ed emotivamente complesse. E sono queste, purtroppo, le situazioni che, quasi sempre, l’imprenditore si trova ad affrontare, in questi ultimi periodi. Si pensi al tipico esempio in cui l’imprenditore si trova di fronte al bivio: da una parte cercare di riportare in profitto l’azienda mediante un’operazione di ristrutturazione, concentrandosi sulle attività più redditizie, abbandonando dei rami d’azienda e delle opportunità di mercato ma anche riducendo costi, soprattutto di personale; dall’altra continuare a “resistere” con la propria struttura attuale. In un contesto come quello descritto, nel gergo economico si usa la metafora di “tagliare i rami secchi” ma, personalmente,

Maurizio Dal Mas penso sia molto più appropriato e vicino alle reali emozioni provate dagli imprenditori il paragone con il medico, quando si trova nella difficile situazione di dover informare il proprio paziente di dovergli amputare una gamba per salvargli la vita. Spesso quello che si tende a fare in questi frangenti, è individuare la risposta nell’opzione considerata più sicura, cercando la soluzione con un approccio squisitamente razionale (con l’ausilio, magari, di strumenti informatici e fogli elettronici) anche se, in un contesto caratterizzato da forti incertezze, anche questa strada non sempre è premiante. Ho visto molti “budget” e “business plan”, costruiti sulla carta che prevedevano (matematicamente), in pochi anni, forti riduzioni dell’indebitamento aziendale ed un costante miglioramento della redditività, scontrarsi poi con una realtà fatta di perdite sempre maggiori e situazioni finanziarie incagliate. L’errore iniziale in cui involontariamente spesso si cade è la convinzione che “valori” e “princìpi” insiti nell’azienda , come la “qualità del servizio”, l’”esperienza”, la “fidelizzazione di clienti e dipendenti” siano simili agli elementi scientifici (come la lunghezza, massa e peso) e per tanto facilmente misurabili. Sempre più influenzati da culture anglosassoni, si tende a rite-

nere che il pensiero scientifico e razionale contenga la chiave per risolvere tutte le problematiche aziendali; ma il mondo imprenditoriale è diverso dal mondo della scienza, non sempre tutto è misurabile e quantificabile. Ricordo, ancora oggi il “caso di studio” universitario (degli anni ‘80), che raccontava di un’azienda americana di patatine i cui dipendenti commerciali visitavano giornalmente tutti i pub e ristoranti della propria zona. Spesso le visite si concludevano senza alcun ordine commerciale ma avevano permesso di creare particolari legami fidelizzando il cliente finale. Il nuovo management aziendale, ritenendo di aumentare la redditività riducendo le spese del personale, dell’auto, della benzina ecc., impose (al minor numero di venditori) una visita al mese ai propri clienti. Così facendo, però, ruppe quello strano e magico legame che si era venuto a creare attraverso le visite giornaliere tra i venditori (o, meglio, tra il marchio aziendale) ed i propri clienti ottenendo il risultato opposto, rispetto a quello sperato. Al posto di un rapido incremento dei profitti, la società, in brevissimo tempo, ebbe un crollo del fatturato che la portò alla cessazione dell’attività. Il nuovo management aveva dimostrato di non aver tenuto conto di una variabile che non era misurabile: in altre parlare le aziende sono fatte di numeri ma anche di persone, valori, princìpi che non sono facilmente quantificabili. Il dilemma dell’imprenditore nel dover prendere le corrette decisioni che lo portano a superare la crisi, sta proprio nel cercare ed individuare ogni volta, il giusto equilibrio tra il lato razionale (fatto di “numeri” che, alla fine, comunque, devono tornare) ed il lato irrazionale ed emotivo, fatto di “principi” e “valori” su cui, magari, per anni si è fondata l’azienda. Ho ancora impresso nella mente l’immagine di quell’imprenditore che, chino sulle carte, continuava nervosamente a rigirare fra le sue grosse mani i fogli con i grafici ed i tabulati in Excel che gli indicavano chiaramente una strada mentre il suo istinto, altrettanto chiaramente, gliene suggeriva un’altra. È faticoso, da cinque anni a questa parte, ogni giorno, per mille volte al giorno “superare sé stessi senza essere superato” . Maurizio Dal Mas

ALL THE NEWS, ALL THE MARKETS TESPI MEDIAGROUP RACCHIUDE UN POOL DI QUATTRO SOCIETÀ, DI CUI TRE CASE EDITRICI SPECIALIZZATE NELL’INFORMAZIONE B2B (FRIMEDIA, EDIZIONI TURBO E SPORT PRESS) E UN’AGENZIA DI COMUNICAZIONE (BLOSSOM COMMUNICATION). ATTRAVERSO LE VARIE TESTATE, IL GRUPPO FORNISCE STRUMENTI DI COMUNICAZIONE RIVOLTI AGLI OPERATORI DEI SETTORI: ENTERTAINMENT, TECHNOLOGY, SPORT E FOOD. LA READERSHIP COMPLESSIVA DEL GRUPPO SUPERA I 400MILA LETTORI/MESE.

Corso della Resistenza 23 • 20821 Meda-Milan (Italy) +39 0362 600463/4 - www.tespi.net


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.