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Col di Lamo omaggia le donne
Col di Lamo
GIOVANNA NERI OMAGGIA LA FIGLIA DILETTA E LE DONNE MODERNE CON UN ELEGANTE BRUNELLO
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Giovanna Neri, per tutti Gianna, elegante e ricercata produttrice montalcinese, ha voluto dedicare una suggestiva selezione di Brunello di Montalcino alla figlia Diletta e a tutte le giovani donne cosmopolite e intraprendenti: “E a loro dico: credete in voi stesse e nelle vostre capacità – esclama Gianna - siete il futuro!”.
andrea cappelli
Col di Lamo è una creatura fortemente voluta da Gianna che, pur con una laurea in Giurisprudenza in tasca, ha sentito forte il richiamo della passione per la produzione dei grandi vini di Montalcino, trasmessale dal padre Giovanni che nel 1971 acquistò qui una vasta proprietà. Così questa donna forte, tenace, intelligente e sempre positiva inizia nel 1997 l’avventura di Col di Lamo, nome del più antico podere che si trova all’interno della tenuta: d’origine alto medievale, già proprietà dell’ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, fu probabilmente un ricovero per i pellegrini lungo la via Francigena e luogo di posta per il cambio dei cavalli. Nel 2003 Gianna imbottiglia la sua prima produzione artigianale di Brunello, della quale colpiscono i colori dell’accattivante etichetta che richiamano il sole e la terra con l’arancio delle albe e dei tramonti e il verde delle viti e delle colline toscane, uniti a un leggero e delicato profilo di donna, creativamente studiata con lo scopo di far riconoscere il tocco femminile di questi vini. Col di Lamo, che dal 2015 si avvale della consulenza enologica di un vecchio maestro del Sangiovese che risponde al nome di Maurizio Castelli, è una delle aziende emergenti più interessanti e innovative del “Continente Montalcino” proprio perché Gianna trasmette ai suoi vini non solo un suo particolare stile, ma anche l’amore che solo una donna, una madre può donare, seguendo in prima persona tutti i processi produttivi per una piccola produzione, d’assoluta qualità e ricercatezza. I suoi sono vini di terroir, Brunello classici dall’elegante austerità, che si mescola a una certa delicatezza e bevibilità, trasmettendo uno stile particolare con in sottofondo una bella aria di famiglia. E sempre dal 2015 è operativa la nuova cantina,
un concept architettonico di circa mille metri quadrati inserito nel declivio naturale delle colline coltivate a Brunello che la circondano, per la quale Gianna ha mantenuto il suo particolare arancione, colore che trasmette molta positività. Oggi Col di Lamo è una realtà di ben 80 ettari, che declinano nelle dolci colline della Valdorcia, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, di cui 9,5 a parco vigneti - 6 a Brunello, 1,5 a Rosso di Montalcino e 2 a igt con Sangiovese e altri vitigni autoctoni -, il resto a seminativi. I grappoli di Sangiovese grosso per il Brunello “A Diletta”, che vede la luce esclusivamente nelle migliori annate, come la prima, l’intrigante 2016, provengono da 2 ettari di vigneto con un’età media di oltre vent’anni esposti a nord-est, situati nella parte più alta dell’anfiteatro di terreni aziendali, a circa 300 metri sul livello del mare, allevati a Guyot e coltivati con metodi naturali in regime biologico certificato su un suolo argillososabbioso per una bassissima resa di soli 40 quintali all’ettaro. La vendemmia è manuale, così come la selezione delle uve e la vinificazione è portata avanti con metodi tradizionali, cioè fermentazioni con lieviti autoctoni selvaggi, nessun controllo delle temperature, grandi estrazioni, lunghe macerazioni sulle vinacce e frequenti rimontaggi scalari. Completata la fermentazione, il vino passa in una botte grande da 50 ettolitri di rovere di Slavonia dove riposa più di 36 mesi per finire l’affinamento in bottiglia per circa 6 mesi. Produzione estremamente limitata di circa seimila bottiglie all’anno, il Brunello di Montalcino “A Diletta” si presenta alla visiva di un bel rosso rubino intenso con leggeri riflessi purpureo granati. Al naso spiccano profumi di frutta rossa, dalla prugna alla mora poi sentori di piccoli frutti rossi maturi, affiancati da eleganti note balsamiche di macchia mediterranea e sottobosco, timo, ginepro, lentisco, nonché eteree nuances floreali di viola. Di gran bevibilità, al palato il sorso è lungo e sapido, fine e succoso, mostrando un’intrigante acidità con tannini setosi. Già stato molto apprezzato dai più prestigiosi critici enogastronomici nazionali e internazionali, questo grande rosso farà sognare i wine lovers almeno per i prossimi vent’anni! “Fai della tua vita un sogno, e di un sogno una realtà”: la citazione da “Il piccolo principe” di Antoine de SaintExupéry, che campeggia sulla targa all’ingresso della cantina, è l’esatta trasposizione della realtà di Gianna e del suo Brunello Col di Lamo, che vuol essere un inno alla gioia di vivere.