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Grand Hotel Sitea, salotto della grande ospitalità torinese

Grand Hotel Sitea piera genta

DA UN SECOLO SALOTTO DELLA GRANDE OSPITALITÀ TORINESE

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Dal 1925 albergo nel cuore risorgimentale del centro storico di Torino, il Grand Hotel Sitea, teatro di mille avvenimenti tra cronaca, storia e quotidianità, è situato in via Carlo Alberto 35, alle spalle di via Roma e piazza San Carlo, a pochi minuti da Piazza Castello, posizione ideale per chi desidera spostarsi a piedi per visitare i musei o dedicarsi allo shopping di lusso.

Oggi protagonista di questa storia d’ospitalità di charme è la quarta generazione d’imprenditori della famiglia Buratti Lera, che rappresenta il meglio dell’hotellerie subalpina, sotto l’attenta direzione del general manager di lungo corso Fabrizio Musso. E in cento anni di vita le suggestive sale del Grand Hotel Sitea hanno visto grandi artisti, scrittori di fama mondiale, premi Nobel, musicisti, calciatori e personaggi celebri nei più diversi ambiti, da Uto Ughi a Rita Levi Montalcini, da Marcello Mastroianni a Michel Platini, passando per Banana Yoshimoto, Lou Reed e Ray Charles, accolte nell’ovattata riservatezza delle sue stanze. Tanto che nel 2001 il Grand Hotel Sitea ottiene l’ambito riconoscimento di “Locale storico d‘Italia”, diventando membro della prestigiosa Associazione. Oggi questo 5 stelle elegante e lussuoso, che rappresenta il meglio dell’art de vivre torinese, dispone di ben 120 camere singole e doppie di cui 3 Junior Suite e una Classic Suite, luogo ideale per il riposo dopo una giornata di lavoro o di visite. Il Grand Hotel Sitea, col suo stile sobrio e allo stesso tempo raffinato, vi accoglierà con la massima attenzione a ogni dettaglio per rendere la vostra permanenza in quella che fu la prima Capitale d’Italia del Regno d’Italia, dal 1861 al 1865, un’esperienza unica e indimenticabile. Improntato a un‘ospita-

In alto a sinistra il direttore Fabrizio Musso e a destra gli chef Francesco Polimeni e Keniv Gardini e lo chef stellato Davide Scabin lità di gran tradizione e alto profilo, dove quadri di antichi maestri, preziosi arredi d’antiquariato e oggetti di design acquistano una potente valenza decorativa, il Grand Hotel Sitea esprime il suo fascino nella discrezione e riservatezza delle sue atmosfere rarefatte. L‘hotel dispone anche di un centro congressi con spazi attrezzati e di sale eleganti dove organizzare eventi di classe. Ma il vero e proprio fiore all’occhiello del Grand Hotel Sitea è la cucina, attenta ed esclusiva, che lo rende anche un‘apprezzata meta gourmet. Tanto che al ristorante stellato Il Carignano è arrivato in cucina come executive chef il famoso Davide Scabin, coadiuvato dai giovani Francesco Polimeni, classe 1997, da anni chef de cuisine e da Kevin Gardini. Davide Scabin si occuperà col suo estro creativo della ristorazione nella totalità del Grand Hotel Sitea (ovvero il ristorante stellato Il Carignano, il bistrot Carignano Pop), del Royal Palace Suites e del Carignano Banqueting. “Consci dell’immenso capitale umano presente in azienda, cercheremo, insieme al nuovo direttore d’orchestra, di raggiungere nuovi e più ambiziosi traguardi aziendali facendo della nostra ‘torinesità’ un tratto distintivo” racconta la proprietà. “Entrare in una realtà così strutturata, come quella della squadra di Grand Hotel Sitea, è per me sia una sfida a livello organizzativo, sia un’opportunità per poter nuovamente esplodere tutta mia creatività” commenta Davide Scabin. Il team di cucina vuol trasmettere nei piatti sapori riconosciuti, che tutti noi abbiamo nella nostra memoria, partendo dalla selezione di materie prime d’altissima qualità, proposte però in una nuova veste e diversi abbinamenti. Al famoso ristorante “Il Carignano”, che ha attenuto l’ambita stella Michelin nel 2016, la proposta enogastronomica è ispirata alla rinomata cucina piemontese dei Principi di Carignano, ridisegnata attraverso i codici tradizionali del gusto: un’unione di classe fra innovazione e tradizione, perché si innova, si recupera e si evolve una tradizione antica, adattandola alle sfide, alle conquiste e alle esigenze dei nostri tempi. Alla proposta stellata del “Il Carignano”, si affianca, sempre con la medesima filosofia, il Pop Bistrot “Carlo e Camillo”, luogo che concilia raffinatezza, leggerezza e informalità nelle proposte sia per il pranzo e che per la cena o per un aperitivo con eleganti golosità, da consumare anche nel dehors esterno. Boiserie nere e inserti dorati, a ricordare l’eleganza sabauda, alle pareti i ritratti di tante star internazionali che qui hanno transitato: addirittura fu proprio qui che, nel 1935, debuttò per la prima volta a Torino il grande jazzista Louis Amstrong, in quello che fu anche l’ultimo concerto che tenne in Italia, prima dell’entrata in vigore delle leggi razziali. Un locale che oggi vuol costituire un irresistibile richiamo per coloro che amano i buoni sapori, alla ricerca di un contesto conviviale e familiare. Il gusto classico, a tratti raffinato, di Carlo Alberto di Savoia si unisce alla passione per la buona cucina verace del conte Camillo Benso di Cavour con in carta piatti della tradizione come la carne cruda di fassona, il vitello tonnato, l’agnolotto gobbo piemontese al sugo d’arrosto e il carpione di Grissinopoli di vitella piemontese.

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