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Nuove parole: vini di benvenuto

COME UTILIZZARE CONCETTI NUOVI PER PRESENTARCI

WINE COMMUNICATION

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di riccardo gabriele Il mondo del vino necessita di un profondo rinnovamento al suo interno. Questa è una riflessione che sto maturando da circa un anno e, nel mio piccolo, mi sto adoperando per studiare a fondo questo mondo e le prospettive.

Sicuramente uno degli aspetti che si deve andare ad approfondire per cercare di migliorare riguarda non solo la comunicazione in termini complessivi, ma anche le piccole cose. A partire dalla terminologia che utilizziamo per descrivere alcuni nostri prodotti. Mi vorrei quindi soffermare su una particolare categoria di vini: quelli che tutti noi chiamiamo VINI BASE (o in alcuni casi entry level). Siamo abituati a definire alcuni prodotti in questo modo per far comprendere, crediamo in maniera migliore, che si tratta di quei vini che si producono per introdurre all’azienda. Ma se ci pensiamo bene, definirli base e d’ingresso, automaticamente porta a farli considerare come qualcosa di minore rispetto alla produzione complessiva. Se pensiamo ai vini di fascia alta, ai top wines o quanto altro, ci accorgiamo che noi stessi penalizziamo nel linguaggio in nostro stesso lavoro. Come fare allora? Sono partito proprio dall’idea del viaggio. I nostri vini sono infatti un percorso che accompagna alla conoscenza dell’azienda, del produttore, di quella parte di territorio. Necessariamente dobbiamo introdurre le persone che si avvicinano a bicchiere di vino e a un’etichetta che, anche per prezzo, possono essere un primo e importante approccio. Ecco che allora, riflettendo e studiando alcune parole, mi sono focalizzato sul termine BENVENUTO. Questa parola, infatti, nasconde una semantica positiva e d’accoglienza, che ha anche una facile traduzione in inglese, lingua commerciale per eccellenza e utile strumento nel dialogo con l’estero: WELCOME. Ecco, quindi, che ho iniziato a sperimentare un approccio comunicativo che andasse in questo senso. Le degustazioni e le presentazioni possono iniziare quindi coi vini di benvenuto (welcome wines), che accompagnano a una prima conoscenza dell’azienda. Una “stretta di mano”, un modo piacevole per parlare con eleganza anche di prodotti che molto spesso hanno gradevolezza e suscitano interesse da parte di coloro che si avvicinano all’azienda. Bisogna cominciare a pensare che tutto il frutto del lavoro debba esser valorizzato al massimo possibile e che tutti i vini raccontano una storia, un percorso, che parte dal nostro benvenuto in azienda per arrivare fino a un “Ciao, ti aspettiamo ancora!”. Per suggerimenti, non esitate a scrivermi a rg@pr-vino.it

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