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INSERTO DI ARTI E CULTURA DEL SABATO
“Il discorso del re” di Tom Hooper
PAS DE DEUX ALLA CORTE D’INGHILTERRA di Anselma Dell’Olio
on era un grosso azzardo prevedere che Il discorso del re avrebbe fatto ve fare un discorso importante alla British Empire Exhibition a Wembley; per l’alincetta di candidature per l’Oscar. Colin Firth, già vincitore per quelora duca di York, è una catastrofe, un’esperienza penosa per lui e per il pubsto film, domenica scorsa a Los Angeles, del Golden Globe, era blico in sofferente ascolto. La prospettiva dell’ascesa al trono era sempliMagistrali già il favorito per il premio a miglior attore protagonista cemente un incubo per l’interessato. (Non per il lucido padre, scettiprima ancora di essere nominato per la statuetta più ambita. La co sull’erede.) La famiglia aveva provato a guarire Bertie con i Colin Firth e Geoffrey notte di domenica 27 febbraio, sapremo chi sarà incoronamiglior logopedisti di Londra, senza risultati percepibili. Rush nell’interpretare to re per un anno. La storia di Giorgio Vl d’Inghilterra, Il titolo inglese, The King’s Speech, ha un doppio sipapà d’Elisabetta II, poco conosciuta all’estero, vagnificato.Vuol dire sia il discorso del re, sia la pail rapporto tra il balbuziente Giorgio VI, le la pena di essere raccontata per la sua unirola del re, in senso letterale. Dopo l’esperienalla ricerca disperata della guarigione, versalità. Può sembrare strano che i cittadini di za traumatica a Wembley, Elizabeth, duchessa e il suo logopedista. una repubblica possano riconoscersi nel percorso di diYork va in incognita a conoscere un logoterapeuun principe della corona, cresciuto nella bambagia con ta australiano di cui sente parlare, tale Lionel Logue, atSono l’anima di un film castelli, carrozze e camerieri personali; eppure è così. Albert tore fallito e senza titoli di studio, come estremo tentativo impeccabile sotto tutti per aiutare il marito. È impossibile immaginare questo film con Frederick Arthur George Windsor era il secondogenito di Giorgio i punti di vista attori diversi. Colin Firth (Albert/Giorgio VI, perché il nome di batteV. L’erede al trono era il fratello maggiore Edward. Albert, Bertie per simo ricorda troppo le origini teutoniche della famiglia regnante) secongli intimi, era timido e balbuziente, un impedimento grave anche per i codo noi è il miglior primo attore in attività oggi. muni mortali. Nel 1925, all’alba della radiodiffusione internazionale, Albert de-
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