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SUPPLEMENTO DI ARTI E CULTURA DEL SABATO
ATTRAZIONE FATALE di Pier Mario Fasanotti
La critica lo snobba ma non i lettori. Che si narri di Roma antica, dell’Africa di fine Ottocento o della Firenze di Lorenzo de’ Medici, è un genere letterario in continua ascesa. A colpi di migliaia di copie vendute...
Parola chiave Cattedrali di Sergio Valzania
9 771827 881301
80517
ISSN 1827-8817
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Il boom del romanzo storico
Le nove vite di Steve Winwood di Stefano Bianchi
splorare le inclinazioni e le passioni dei narratori è operazione quasi indebita. È certo però che non passa inosservata la propensione di molti di loro a buttarsi, oggi, sul romanzo storico. Le ragioni possono essere due. La prima: a occuparsi dei battibecchi della coppia ambientati nel presente sono rimasti i giovanissimi, coerenti a quel continuo parlottio attorno a vicende privatissime, spesso banali, che è tipico della nuova generazione. Non hanno grande successo di pubblico, eppure molti editori pare che scelgano spesso in base a criteri anagrafici. Salvo rare eccezioni, non raggiungono le tremila copie. Eppure si continua ad ammiccare a un pubblico ventenne, che forse non c’è o, se
E
NELLE PAGINE DI POESIA
Walt Whitman, l’America e la fede come premessa di Filippo La Porta
c’è, si rivolge ad altri prodotti data anche una forte concorrenza televisiva sui temi giovanili o giovanilistici. A chi interessa più se Caterina spasima per Giacomo e Giacomo la tradisce via sms con Valeria? La seconda: da oltre dieci anni gli italiani hanno scoperto il fascino del giallo. Questo genere, logorato anche in questo caso dalla tv, offre più cloni che altro. Ed ecco che si affaccia la tentazione del romanzo storico. Carlo Lucarelli, l’autore che ha rinnovato il thriller italiano, ha appena pubblicato L’ottava vibrazione (Einaudi Stile Libero, 456 pagine, 19 euro).
Il pianto antico di Lorenzo Viani di Mario Bernardi Guardi Cinema: “In Bruges” e “Certamente, forse” di Anselma Dell’Olio
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Guido Reni e il ritmo del segno di Olga Melasecchi