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SUPPLEMENTO DI ARTI E CULTURA DEL SABATO
IL DELIRIO DI BORROMINI di Claudia Conforti
Già San Carlino alle Quattro Fontane, oggi considerata un capolavoro, fu giudicata un’infamia. Ma nell’età moderna si moltiplica il numero delle opere ostracizzate: come la torre Velasca o l’Ara Pacis... Ecco perché
Parola chiave: Vino specchio del creato di Sergio Valzania
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80607
ISSN 1827-8817
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Architetture ripudiate dal Seicento a Meier
Maresìa, il Brasile di Stefania Tallini di Adriano Mazzoletti
a storia è costellata di architetture controverse: in genere sono edifici pubblici, carichi di rappresentatività collettiva e contrassegnati da forme inusuali e sperimentali, che vengono percepite come trasgressive e provocatorie, e in quanto tali rifiutate.Tuttavia spesso alle origini del rifiuto, che può trasformarsi in avversione violenta, si intrecciano ragioni diverse, che hanno a che vedere con fazioni politiche, con teorie artistiche, ma anche e soprattutto con invidie professionali: un sentimento di cui generalmente si tace per pudore, ma che brucia l’animo di artisti anche eccelsi. Nel 1638 Francesco Borromini, ormai quarantenne, progetta la chiesa dei Trinitari spagnoli, in un lotto, veramente minuscolo, tra via Pia (oggi via del Quirinale) e via delle Quattro
L
NELLE PAGINE DI POESIA
Mallarmé il suono della voce e il valore del silenzio di Francesco Napoli
Fontane. Il sito è appartato tra i giardini delle ville e dei conventi, ma vicino alla corte del Quirinale e a palazzo Barberini, edificato per la famiglia di Urbano VIII. La chiesa è intitolata a Carlo Borromeo, vescovo della diocesi milanese dalla quale trae origine Borromini che, proprio per devozione al Santo, ha mutato il suo cognome Castelli. Per Borromini è un’occasione decisiva: per la prima volta è responsabile di un progetto che, seppure di dimensioni modeste, gode di ottima visibilità. Esso infatti sorge nel punto nevralgico del rettifilo, tracciato da SistoV, che dal Pincio punta direttamente alla basilica di Santa Maria Maggiore, meta di intensi flussi di pellegrini.
Il romanzo d’esordio di Elvira Seminara di Roselina Salemi Mario Schifano il grande zero di Marco Vallora
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“Quando tutto cambia” di e con Helen Hunt di Anselma Dell’Olio