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INSERTO DI ARTI E CULTURA DEL SABATO
NOSTALGIA DELLA POLIS
Ventitré scrittori raccontano il Bel Paese
di Pier Mario Fasanotti
essere apolidi (etimologicamente: senza città) è un’assurda astraziovicoli, le urla e i sussurri, «ruba» dal proprio sentire immagini e storie locali ne, e come tale non ha alcun riscontro con la realtà di ognuno di per poi trasformarle, con l’ausilio - per nulla posticcio o casuale - del frulMilano noi. Ha a che vedere con il passaporto e la burocrazia dellatore immaginativo. Per questa ragione lo scrittore e saggista Filipslabbrata, l’anagrafe. Il timbro dell’appartenenza, a una città o a po La Porta ha scandagliato fondali italiani dando la parola Torino vivace, Roma una regione, è impresso nella nostra mente e nessun liquiagli scrittori. In Uno sguardo sulla città (Donzelli, 123 paincompiuta, Firenze gine, 16,00 euro), ha cercato di individuare quello che do magico può cancellare la carta di identità dell’anidi precipuo permane ancora delle città, invase ma. Chi scrive romanzi o poesie è come se, attiun cadavere, Napoli tragica, Bologna dalla tentazione-obbligo di somigliarsi tutte, mo dopo attimo, ponesse in evidenza quel discretissima, Trieste mai abbastanza italiana... assediate che ormai ha assunto una musicalità lessicale come sono dai centri commerciali, È quanto emerge dal viaggio ricognitivo di cemento e di mente, che si risolvono poi a esseretorica: le radici. Intrisa su ogni pagina c’è la filigrana di un luogo, quello natio o quello adottato. Se vore topos della non-memoria, dell’obnubilamento devadi Filippo La Porta attraverso lessimo indagare sull’intima essenza di Roma, Milano, Toristante sulla spinta del quasi-vivere e del consumare come lo sguardo no, Napoli, eccetera, la tentazione sarebbe quella di porre domandell’agire e dell’essere. Pur tenendo conto di una sordei narratori ta dicondizione de a storici o a sociologi. Ma sarebbe inesatto, o comunque i risultati «controtendenza» che La Porta individua nella «riscoperta di sarebbero approssimativi per difetto. Solo il narratore assorbe il suono dei centri storici e piazze tradizionali».
L’
Parola chiave Città di Sergio Belardinelli Apocalittica Laurie (col suo alter ego) di Stefano Bianchi
NELLA PAGINA DI POESIA
Cosmologia di Romeo e Giulietta di Roberto Mussapi
Così parlò Athanasius Kircher di Mario Bernardi Guardi Solomon Kane e la saga dei Predators di Pietro Salvatori
Nitido e naif… ecco Fellini di Marco Vallora