he di cronac
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E chi muore senza portare nella tomba almeno una pedata ricevuta in dono da un amico? William Shakespeare
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • MERCOLEDÌ 18 MAGGIO 2011
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Il Cavaliere sempre più cupo: ha ottenuto solo 28 mila preferenze contro le 53 mila del 2006
Chi non cambia è perduto Un terremoto: come nel ‘93. Il voto dice che nulla può restare come prima Il Pdl minimizza. La Lega, per ora, reprime l’ira. Il Pd esulta e finge di non vedere che è ostaggio della sinistra radicale. Ma gli italiani hanno lanciato un segnale chiaro di svolta: guai a ignorarlo Pdl Dopo il ballottaggio la resa dei conti 1 Terzo Polo 2 Andare oltre E adesso Tre ore di riunione: Berlusconi, costruiamo il Carroccio dà prima che sia una vera i 15 giorni al premier troppo tardi alternativa Casini: «La nostra vera sfida di Rocco Buttiglione
di Giancristiano Desiderio
Berlusconi ha politicizzato queste elezioni, in modo particolare quella di Milano, invocando una specie di giudizio di Dio. Negativo per lui.
Letizia Moratti commentando la Caporetto berlusconiana di Milano ha detto: «Serve una fase nuova». Certo, se si perde bisogna pur cambiare.
si misurerà alle politiche. Oggi decideremo insieme la posizione sui ballottaggi» Marco Palombi • pagina 2
Lega 3 Abbandonare l’illusione di poter vivere di rendita
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Il riformismo vincesoloaTorino. Il resto è la solita zuppa estremista
di Errico Novi
di Riccardo Paradisi
C’è una rarefatta eppure percepibile sensazione di panico, a via Bellerio. Mai vista. Inattesa. E impossibile da spiegare con il mero conteggio dei voti.
Che “loro” abbiano perso, come dice Bersani, è sicuro. Che abbia vinto il Pd, purtroppo per lui non è vero.
Pd
Retroscena di una sconfitta
Milano ha spezzato il patto di ferro tra Silvio & Umberto La capitale del Nord non sopporta più accordi segreti di potere sulla propria pelle
da pagina 2 a pagina 5
Giancarlo Galli • pagina 6
Allarme terrorismo: disinnescati due ordigni
Grande attesa per il discorso al mondo arabo di domani
Elisabetta in verde
La tela di Obama
Dopo cento anni un Windsor a Dublino
L’incontro con Abdullah di Giordania
di Maurizio Stefanini
di Antonio Picasso
l sovrano d’Inghilterra va in visita in Irlanda, c’è una guerra sanguinosa in Libia, l’Italia festeggia l’Unità Nazionale, e l’Inter non è riuscita a confermare lo scudetto vinto l’anno prima: di che anno stiamo parlando? Sì: è questo che sta trascorrendo, 2011. Ma è anche cent’anni fa: il 1911. Le differenze: nel 1911 all’Unità Nazionale mancano ancora Trento e Trieste. a pagina 10
l ruolo della Giordania è cardinale nella ripresa del processo di pace tra israeliani e palestinesi». A leggere il Jordan times di ieri, si ha la percezione che la visita del re di Giordania, Abdallah II, a Washington possa cambiare le sorti del Medioriente. Il sovrano ashemita si è confrontato con il presidente Obama, dopo che, nei giorni precedenti, aveva visto Biden e Clinton. a pagina 12
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seg1,00 ue a p(10,00 agina 9CON I QUADERNI) • ANNO XVI • NUMERO 95 • WWW.LIBERAL.IT • CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19.30 EURO