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SUPPLEMENTO DI ARTI E CULTURA DEL SABATO
di Mauro Canali embra proprio che gli storici debbano cominciare a prendere in seria considerazione l’ipotesi di anticipare, nelle loro ricostruzioni, la data d’inizio della cosiddetta «guerra fredda», che in genere si fa risalire alla tarda primavera del 1947, al discorso tenuto a Harvard il 5 giugno 1947 dal segretario di Stato americano Marshall, o tutt’al più, per quanto riguarda l’Italia, al viaggio di De Gasperi negli Usa nel gennaio precedente. Appare evidente, come alcuni recenti lavori avevano cominciato a suggerire, e ora come conferma anche il nuovo lavoro di Mirella Serri, I profeti disarmati (Corbaccio, 228 pagine, 18,00 euro), che anche il periodo dei governi ciellenistici, considerato un periodo di concordia nazionale, - fino a divenire una sorta di riferimento mitico a una «età dell’oro» in cui si seppellirono tutte le ragioni ideologiche che potessero turbare il clima collaborativo dei partiti usciti dalla Resistenza - fu, al contrario, una guerra fredda camuffata che in definitiva riproduceva le tensioni che, seppure ancora sotterraneamente, agitavano i rapporti tra i due più grandi paesi vittoriosi, l’Urss e gli Usa. In Italia, la posta in gioco era rappresentata naturalmente dalla conquista dell’egemonia politica. Il Pci, forte del prestigio che gli derivava dal ruolo svolto nella lotta al regime fascista e nella Resistenza per la liberazione del paese, e dall’autorevolezza che gli forniva il sostegno dell’Urss, a sua volta circondata da un indiscusso prestigio per il ruolo primario avuto nella sconfitta del nazismo, cercò, con una battaglia condotta su tutti i fronti, di assumere la leadership politica e sociale del paese, mantenendo strettamente legato al suo carro in posizione subordinata un Psi sin troppo remissivo. Così remissivo da far ipotizzare a estesi settori del suo gruppo dirigente la più o meno immediata fusione coi comunisti.
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Il libro di Mirella Serri su “Risorgimento Liberale”
Mario Pannunzio, Luigi Einaudi, Ernesto Rossi, Gaetano Salvemini, Nicolò Carandini, Mario Ferrara… Erano i “profeti disarmati” che diffusero un’idea nuova di democrazia: antifascista e anticomunista. Come piace a noi…
I NONNI DI LIBERAL 9 771827 881004
81101
ISSN 1827-8817
Parola chiave Peccato di Sergio Valzania Buena Vista Social Club dieci anni d’emozioni di Stefano Bianchi
NELLE PAGINE DI POESIA
Il canto d’amore di Ungaretti di Leone Piccioni
La vera sfida dopo il Grande Crac Giancarlo Galli Dalla Baader-Meinhof all’Uomo che ama di Anselma Dell’Olio
Scoprendo in ritardo Mauro Manfredi di Marco Vallora