2008_07_05

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Oggi il supplemento

QUOTIDIANO • DIRETTORE RESPONSABILE: RENZO FOA • DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK CONSIGLIO DI DIREZIONE: GIULIANO CAZZOLA, GENNARO MALGIERI, PAOLO MESSA

MOBY DICK

Parla il cardinale di Hong Kong: non dimenticare i crimini di Lhasa

SEDICI PAGINE e di h DI ARTI c a n o cr E CULTURA

Fa bene Bush ad andare a Pechino. Se non abbandona il Tibet

di Ferdinando Adornato

DOPO LA LIBERTÀ

colloquio con Joseph Zen di Francesco Rositano a decisione del presidente George W. Bush di presenziare alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi cinesi dell’8 agosto è stata accolta con una certa freddezza. Dentro e fuori il Congresso americano. I motivi sono molti, ma il primo è questo: a Washington temono che una scelta così importante sia letta come un’approvazione implicita del modo in cui il Dragone sta gestendo la delicata questione del rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa. Eppure, anche uno come il cardinale Joseph Zen - cinese di Shangai e arcivescovo di Hong Kong, da sempre in prima linea per portare più libertà oltre la Grande Muraglia - approva la scelta del presidente americano. Ed avrebbe diversi motivi per sostenere il boicottaggio: Pechino non l’ha invitato ad assistere ai giochi, preferendo a lui il suo coadiutore per la diocesi di Hong Kong, monsignor John Ton Hon. E in più, tutti i sacerdoti della Cina continentale – sia quelli legati alla Chiesa Patriottica che quelli legati a quella clandestina - vivono sotto il rigido controllo di istituti legati al potere centrale, che impedisce loro di abbandonare il territorio nazionale. Ma a liberal afferma: «Penso che le Olimpiadi siano una grande occasione di fratellanza universale».

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Salvatore o salvato?

9 771827 881004

ISSN 1827-8817 80705

Doveva rimettere in moto un Paese in declino. Si trova invece a difendersi da processi, sospetti e intercettazioni. E, come accadde già con Prodi, dopo appena due mesi il governo scricchiola

alle pagine 2 e 3

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ARRIVEDERCI A MARTEDÌ Come altri quotidiani anche liberal non esce la domenica e il lunedì. L’appuntamento con i lettori è dunque per martedì 8 luglio

Le ragioni e le prospettive dello scontro

La pericolosa guerra tra Giulio Tremonti e Mario Draghi

Il Segretario Usa sulle sfide del XXI secolo

Non siamo in declino. E in Iraq vinceremo

Le critiche dei rettori sui tagli agli atenei

«Così non va, università al collasso»

di Enrico Cisnetto

di Condoleezza Rice

di Francesco Lo Dico

In un Paese ossessionato dal gossip, quello tra Tremonti e Draghi è probabilmente un duello molto più gonfiato dai media di quanto sia reale. In tutti i casi, quello che è certo è che non serve a nessuno.

Ci occupiano del mondo perché dobbiamo, non perché vogliamo. È un modo vitale di pensare, proprio di una Repubblica, non di una potenza imperialista.

«Ci viene chiesto di sommare – dice il nuovo presidente della Conferenza dei rettori, Enrico Decleva – l’aumento inevitabile delle spese obbligatorie ai tagli che vengono ora previsti in crescita per cinque anni.

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pagina 4 SABATO 5 LUGLIO 2008 • EURO 1,00 • ANNO XIII •

NUMERO

126 •

WWW.LIBERAL.IT

• CHIUSO

IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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