2008_12_13

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ISSN 1827-8817 81213

L

a pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d’animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia

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BENEDICT SPINOZA

9 771827 881004

QUOTIDIANO • DIRETTORE RESPONSABILE: RENZO FOA

Un governo “decisionista” che non decide e una sinistra divisa e senza idee

Attenti, cominciamo a somigliare alla Grecia

di Ferdinando Adornato

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

“DIGNITAS PERSONAE”: IL TESTO DEL DOCUMENTO VOLUTO DA RATZINGER Diritti dell’embrione, procreazione assistita, clonazione, pillola abortiva. Il Vaticano presenta al mondo il suo manifesto di bioetica. Una vera e propria “summa morale” con una grande novità: la Chiesa accetta la fecondazione artificiale nell’ambito del matrimonio

di Enrico Cisnetto tene, Italia. Più che all’Argentina – come paventato lo scorso 3 dicembre dal ministro del Welfare, Sacconi – l’Italia rischia di assomigliare alla Grecia di questi giorni. Se ci si pensa bene, infatti, le similitudini sono impressionanti: un grande passato dietro le spalle, una crisi economica che si sta dimostrando devastante, un governo di centrodestra di impronta decisionista ma che non riesce a imporre misure radicali, una sinistra spaccata che non si pone e non è percepita come reale alternativa. Si potrebbe andare avanti ancora molto, ma la similitudine più inquietante è stata sottolineata da un osservatore solitamente molto misurato.

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La Carta della vita

s eg ue a pag ina 11

Giustizia, Napolitano blocca Berlusconi Napolitano e Berlusconi litigano sulla “inviolabilità” della Carta a proposito della riforma della Giustizia. Poi Alfano: slitta tutto.

alle pagine 12, 13, 14 e 15

di Errico Novi a pagina 7

Roma tra pioggia e disorganizzazione

Accolte molte richieste italiane. Sarkozy: «Un risultato storico»

Povero Alemanno, naufragato nel Tevere

Clima, appuntamento al 2020 L’Europa trova la mediazione: dodici anni per ridurre il Co2

di Gabriella Mecucci

di Riccardo Paradisi l veto minacciato dal presidente del Consiglio to della produzione di energia con fonti alternatiitaliano Silvio Berlusconi al vertice dell’Uniove entro il 2020. Ci sarà infatti una maggiore flesne europea non è stato necessario. Infatti, sibilità, specie per quel che riguarda i settori indumalgrado qualche pessimismo di giovedì – si striali. Nodo a cui l’Italia era particolarmente intemeva di non poter raggiungere l’intesa per le teressata, temendo la penalizzazione di alcune resistenze di alcuni Paesi – alla fine, come era del importanti industrie italiane da parte delle misuresto prevedibile, l’accordo per il via libera al re inizialmente proposte dall’Europa e stimate dal pacchetto clima ed energia da parte del Consiglio governo ben al di sopra all’1 per cento del Pil rid’Europa è stato raggiunto. Grazie anche alle lispetto alle cifre fornite dall’Europa che erano al di mature che la presidenza francese dell’Unione sotto di queste stime. ha apportato durante la notte. Un fatto “storico” Il più soddisfatto di tutti è naturalmente Silvio Il ministro Frattini secondo il presidente della Commissione euroBerlusconi che rivendica il successo di una posiha condotto le pea Josè Manuel Barroso che ha sottolineato cozione tattica che non avrebbe avuto paura usare il trattative sul clima me sia stato varato un accordo ambizioso nonodiritto di veto: «Siamo stati ascoltati in ben quinstante la crisi economica. Anche se la crisi ha pedici casi sulla difesa delle industrie manifatturiere sato in sede di trattative sull’applicazione del pacchetto 20-20- di cui non si parlava nel testo originale». s egue a pag ina 2 20 che prevede l’obiettivo di riduzione del 20 per cento dei SERVIZI A PAGINA 2 E 3 consumi e delle emissioni e il raggiungimento del 20 per cen-

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seg2008 ue a p•agEiURO na 9 1,00 (10,00 SABATO 13 DICEMBRE

CON I QUADERNI)

• ANNO XIII •

NUMERO

240 •

WWW.LIBERAL.IT

rmai Ugo Vetere è un sindaco dimenticato, ma un tempo anche lui ebbe i suoi splendori capitolini, sepolti però nel 1985 da una delle rare nevicate romane. Sotto 15 centimetri di neve la Capitale finì in panne e il primo cittadino andò dritto alla sconfitta elettorale. Se continua così, infatti, il sindaco Alemanno può far la fine del suo ormai lontano predecessore. A leggere quello che è successo a Roma fra ieri e l’altro ieri sembra di scorrere un bollettino di guerra: tombini che tracimano e allagano quartieri, sottopassi ridotti a laghi (in uno ha trovato la morte una donna), l’acqua che già sommerge l’Isola Tiberina.

O

• CHIUSO

s eg ue a pag ina 11 IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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