2008_12_19

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ISSN 1827-8817 81219

Il futuro? Lo conoscerete

e di h c a n o cr

quando sarà arrivato. Prima di allora, dimenticatelo

9 771827 881004

Eschilo

QUOTIDIANO • DIRETTORE RESPONSABILE: RENZO FOA

Nonostante le dichiarazioni ufficiali, aumentano gli affari tra Roma e Teheran

di Ferdinando Adornato

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

Il ministro Maroni annuncia: «Il Comune di Pescara è da commissariare»

Sull’Iran Il giorno più lungo del Pd l’Italia Oggi la Direzione dei democratici: quasi un dramma collettivo fa il doppio gioco di Antonio Funiciello

di Emanuele Ottolenghi a visita a Gerusalemme del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha certamente elevato ulteriormente l’intensità e l’intimità dei rapporti bilaterali tra Italia e Israele. Ne siamo lieti. Ma al di là della retorica, delle dichiarazioni, dei gesti e dei simboli che sono tutti indubbiamente molto positivi, c’è un elemento che traspare dalla visita che ci lascia francamente perplessi. Ci auguriamo sinceramente che il governo italiano lo possa chiarire. Rispondendo ai giornalisti dopo un colloquio con la sua controparte, il presidente israeliano Shimon Peres, Napolitano ha sottolineato l’importante ruolo che l’Italia gioca in tema di sanzioni. Dati alla mano, ha affermato che la scrupolosa applicazione delle misure Onu contro l’Iran sono costate care al made in Italy: 22 per cento di esportazioni in meno. Ce ne rallegriamo.

L

ROMA. Non è esagerato sostenere che con i loro concittadini, che rivolgono doil Partito democratico giunge alla riumande a cui è pericoloso replicare con rinione della Direzione di oggi nel pegsposte vaghe e propagandistiche. In perigiore dei clima preventivabili. L’escalaferia il sogno del partito “nuovo”si infrantion di arresti nel centro sud ha imposto ge coi dubbi di migliaia di partecipanti alall’ordine del giorno di quello che era le primarie del 14 ottobre 2007, che temostato annunciato come il “Lingotto 2”, no di trovarsi di fronte ad un’altra Tangenuna verifica della sfida per la trasparentopoli. D’altra parte, la tesi ricorrente seza tanto cara a Veltroni, ma che oggi condo la quale la nuova dirigenza del Pd viene riproposta con una drammaticità è sostanzialmente estranea ai vecchi cenWalter Veltroni oggi riunisce inedita. È in gioco la credibilità stessa tri di potere (locale) dei Ds e della Marla Direzione del Partito democratico del progetto democratico come forza di gherita benché sia sostenibile, non spiega per discutere di questione morale cambiamento dell’Italia. Veltroni l’ha il vero problema politico: l’impossibilità (o capito bene e nella sua relazione cercherà di pronunciare pa- l’incapacità) di Veltroni di guidare il partito. Non è questione di role definitive, che non permettano fraintendimenti sul tema e linea politica, ma di potere reale di interdizione.Veltroni non è orientino un elettorato spaesato, se non già disaffezionato. Ma riuscito a far dimettere né Bassolino né Rosa Russo Iervolino: il segretario democratico si rivolgerà anche a quei quadri diri- sull’onda di questa debolezza arriverà alla Direzione. genti del suo partito sgomenti per quanto avviene e in difficoltà se g ue a pa gi na 2 • s er v iz i a p ag in a 2 , 3, 4 ,5

MENTRE IN IRAQ FALLISCE UN COLPO DI STATO

Questi tre uomini rischiano

s eg u e a pa gi n a 7

Il governo presenta la riforma della scuola di Rossella Fabiani a pagina 6

In ballo l’uso dei fondi europei

Tremonti, scontro con le Regioni sul piano anti-crisi

Vincenzo Lops

Bruno Stano Georg Di Pauli

di Francesco Pacifico

ROMA. «Visto che negli ultimi anni più della metà dei fondi è stata restituita, visto che non sono stati spesi, con la crisi che c’è questi soldi dobbiamo utilizzarli noi. E quindi siamo costretti a scalarveli». Accanto alla lezione di macroeconomia e di buongoverno, Giulio Tremonti ha indirettamente confermato ai governatori che intende attingere dai fondi europei per pagare gli ammortizzatori sociali e le infrastrutture. E si parla di 7 miliardi sul monte che dovrebbe essere gestito direttamente dalle Regioni. Alle quali non resta che rivolgersi alla Corte Costituzionale e aprire l’ennesimo conflitto di competenza. Forse il ministro aveva la mente già impegnata alla cena, che si sarebbe tenuta di lì a poco, con i partner dell’Ecofin.

una condanna ingiusta Vincenzo Lops e Bruno Stano, generali dell’Esercito. Georg Di Pauli, colonnello dei Carabinieri. Domani possono essere dichiarati colpevoli di “omissione di difesa” delle truppe italiane il giorno dell’attacco terroristico di Nassirya. Nessuno parla di loro: eppure sono innocenti... alle pagine 14, 15, 16 e 17

se gu e a p ag in a 8 seg2008 u e a pa a 9 1,00 (10,00 VENERDÌ 19 DICEMBRE • gEinURO

CON I QUADERNI)

• ANNO XIII •

NUMERO

244 •

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IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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