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Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita. Konrad Lorenz

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di Ferdinando Adornato

QUOTIDIANO • GIOVEDÌ 27 AGOSTO 2009

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

DOMANDE IMBARAZZANTI/1 QUESTIONI

QUESTIONI IMBARAZZANTI/2

«O la smettete di criticarci, o rivedremo il Concordato»: l’incredibile minaccia del quotidiano leghista apre un grave problema politico e Fini: «Posizioni razziste»

Si sa che il Cavaliere accetta di partecipare a tutte le feste a cui è invitato. Ma quella di Tripoli crea una ferita insopportabile per la dignità internazionale del nostro Paese

Può un partito di governo intimidire la Chiesa?

Può l’Italia andare a braccetto con Gheddafi?

alle pagine 2 e 3

alle pagine 4 e 5

Muore a settantasette anni il popolare senatore fratello di John e Bob. Il dolore di Obama: «Ho il cuore a pezzi»

Addio Ted, l’ultimo della leggenda Kennedy di Pierre Chiartano ed Kennedy, si è spento, martedì sera, all’età di 77 anni, a causa di un tumore al cervello. Il presidente Barack Obama è stato svegliato alle due di notte, ora locale, a Martha’s Vineyard e meno di mezz’ora dopo parlava al telefono con la moglie del senatore, Victoria. «Ho cuore a pezzi» ha confessato l’inquilino della Casa Bianca. A Washington le bandiere sono state abbassate a mezz’asta. Ted era senatore dal 1962, il terzo parlamentare nella storia degli Usa per durata di servizio in Senato. Il «leone liberal» non ruggirà più in difesa dei diritti civili e a protezione

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se1,00 gue a (10,00 pagina 9CON EURO

I QUADERNI)

• ANNO XIV •

della working class americana. Nono figlio di Rose e Joeph, fece squadra con i fratelli John e Bob, coltivandone il patrimonio politico in America. «È morto il patriarca dei Kennedy – ha affermato a liberal il giornalista Usa, Dennis Redmont – in un certo senso, ha portato l’eredità degli altri due sfortunati fratelli molto più lontano di quanto loro avrebbero potuto fare». Dal letto dell’ospedale non aveva perso la lucidità e aveva inviato una lettera al presidente del Senato, in cui chiedeva di essere sostituito. Sapeva che la propria assenza avrebbe tolto un voto a favore della riforma sanitaria di Obama.

e n’è andato un pezzo di storia. Un’icona dell’America. Dei democratici d’America, certo. Ma non solo. Perché Ted Kennedy, come i fratelli John, assassinato a Dallas nel 1963, e Robert, assassinatio a Los Angeles nel ’68, era l’ultimo erede di una dinastia che ha segnato cinquant’anni della vita del Paese. Tra grande voglia di cambiamento, coraggio, ma anche scandali e tanta sfortuna. Quasi una maledizione che ha inseguito una famiglia che ha già passato il testimone a Barack Obama.

a pagina 18

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NUMERO

169 •

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Ma il suo erede si chiama Barack di Enrico Singer

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• CHIUSO

IN REDAZIONE ALLE ORE

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