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Questa è la regola negli affari: «Fatela agli altri, perché loro la farebbero a voi» Charles Dickens

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di Ferdinando Adornato

QUOTIDIANO • MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2009

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

Il capo delle guardie assassinato era in realtà il suo “controllore” che si era opposto alla repressione violenta dell’Onda

Ahmadinejad, aria di golpe I pasdaran accusano Usa e Gb per la strage: «Reagiremo con la forza». Ma in realtà l’attentato favorisce il dittatore che ora punta al potere assoluto e annuncia: «Non trattiamo sull’uranio» LO STUDIOSO AMERICANO INSISTE

di Vincenzo Faccioli Pintozzi

«Khamenei vivo? Le foto sono un falso»

Sono bastati 210 seggi per rimettere tutto in discussione. Ieri a Kabul, la Commissione elettorale afgana, patrocinata dall’Onu e istituita in seguito ai reclami per le presidenziali del 20 agosto, si è espressa in favore di un futuro ballottaggio tra Karzai e Abdullah.

Quello in corso in queste ore, nell’Iran di Mahmoud Ahmadinejad, ha tutta l’aria di essere una sorta di golpe. All’arma bianca, nel senso meno nobile del termine: perché la carneficina degli oppositori, questo presidente la fa utilizzando lo scudo del terrorismo internazionale. Se è infatti quasi impossibile credere alle versioni ufficiali - che parlano di un gruppo sunnita appoggiato da Usa, Gb e servizi segreti pakistani - è fondamentale chiedersi a chi possa giovare la decimazione dei vertici militari del Paese. È la risposta è abbastanza semplice: è il presidente iraniano a tirare un respiro di sollievo per la prematura scomparsa dei militari fedeli a quell’altro grande scomparso che è Ali Khamenei. Tutto questo aiuta anche a comprendere il vertice del “5+1”in corso fino a domani a Vienna, dove l’inviato di Teheran ha dichiarato: «Noi con l’arricchimento dell’uranio andiamo avanti». E tanti saluti alla mano tesa di Barack Obama - tornato al centro di una propaganda contraria - e un grazie di cuore alla Russia di Putin. Che non soltanto fa finta di credere a Teheran, ma invia calorosi aiuti.

a pagina 16

a pagina 2

di Michael Ledeen Sono convinto che le foto fatte circolare dal regime iraniano che ritraggono Khamenei, Ahmadinejad e il presidente senegalese Wade siano false. Credo che un incontro del genere non sia mai avvenuto e che il regime (nel panico) abbia “truccato” le fotografie. a pagina 3

L’ONU: KARZAI SOTTO IL 50%

Intanto in Afghanistan si andrà al ballottaggio di Antonio Picasso

UNO STRANO FENOMENO DI MASSA Un megafilm, decine di libri, ansie collettive via Internet: milioni di persone temono che la profezia dei Maya sulla fine del mondo possa essere vera. È una sorta di “nuovo millenarismo” all’inizio del Ventunesimo secolo…

Chi ha paura del 2012?

alle pagine 12, 13, 14 e 15

Il testo integrale del discorso del Pontefice al rappresentante della Ue presso la Santa Sede

Parla Feltrin, politologo del Nordest

Ratzinger “avvisa”l’Europa

«Ma alla fine non so se Galan terrà duro»

«Sono a rischio le basi stesse del suo modello di civiltà»

di Franco Insardà di Benedetto XVI

CITTÀ

DEL

VATICANO. Si-

gnor Ambasciatore, sono lieto di riceverla e di accreditarla come Rappresentante della Commissione delle Comunità Europee presso la Santa Sede. Le sarei grato se volesse esprimere a S.E. il signor José Manuel Barroso, appena rieletto a capo della Commissione, i miei voti cordiali per la sua persona e per il nuovo mandato che gli è stato affidato. a pagina 6 se1,00 gue a (10,00 pagina 9CON EURO

Ora di religione islamica: in Germania l’attuale Papa era favorevole

Il contrasto tra Bagnasco e Martino di Luigi Accattoli a proposta di un’ora di islam nelle scuole di Stato ha provocato grande dibattito e l’impressione di un “no” della Chiesa che in verità è solo un invito alla prudenza: a bilanciare l’obiezione del cardinale Bagnasco c’è non solo il parere favorevole del cardi-

L

I QUADERNI)

• ANNO XIV •

NUMERO

207 •

nale Martino ma anche la memoria dell’atteggiamento possibilista del cardinale Ratzinger e dell’arcivescovo Kasper quando la questione fu discussa in Germania. Atteggiamento confermato poi in un’occasione particolare da Papa Benedetto. segue a pagina 11 WWW.LIBERAL.IT

• CHIUSO

ROMA. «Mi sembra molto complicato pensare a Galan alla testa di una Grosse Koalition con il Partito democratico e l’Udc. Siamo in una situazione molto fluida, difficilmente si arriverà a una rottura all’interno del Pdl veneto». Paolo Feltrin, professore di Scienza dell’amministrazione dell’università di Trieste, non crede a grossi sconvolgimenti rispetto alla candidatura leghista alla guida della Regione. a pagina 4

IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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