L’intelligenza è caratterizzata
di e h c a n cro
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da una naturale incomprensione della vita
Henri Bergson
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • MARTEDÌ 9 MARZO 2010
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Il Quirinale si lascia andare a un amaro sfogo: «In una democrazia rispettabile non si dovrebbero compiere atti estremi»
Meno male che Giorgio c’è Può sbagliare come tutti: ma in un sistema ormai dominato solo da faziosità e arroganza, Napolitano è l’unico riferimento di equilibrio super partes.Perciò attaccarlo è un errore capitale COME CAMBIA LA CARTA
di Errico Novi
Un nuovo equilibrio costituzionale
ROMA. Tra Tar e Consulta, una nuova incertezza pesa sulle regionali: ci sarà o no la lista BoninoPannella? A cancellarla non sarebbe un tribunale, ma un clamoroso gesto di eutanasia su cui oggi si esprimeranno i radicali.
ROMA. Prendete Napolitano. Immaginatelo il giorno in cui sarà nel suo seggio, per votare alle Regionali del Lazio. Provate a pensare l’animo con cui lascerà andare la scheda nell’urna. In quell’istante il presidente della Repubblica conserverà ancora intatta la sua fede nalle nostra democrazia? È probabile di sì, ma solo per un motivo: perché Giorgio Napolitano ha un superiore senso delle istituzioni, temprato dal dolore per gli errori commessi e riconosciuti, dal rispetto della propria missione, da una cultura politica antica. Se non fosse per tutto questo d’altronde, il Capo dello Stato avrebbe già seguito l’implicito invito dei dipietristi e si sarebbe dimesso. Ma la verità è che Napolitano dà l’impressione di essere l’unica figura politica responsabile in un contesto fatto di arroganza e faziosità: da questo punto di vista, l’unico vero simbolo «anti-sistema».
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di Francesco D’Onofrio a vicenda del decreto-legge relativo alla presentazione delle liste elettorali deve essere inquadrata nelle questioni di fondo concernenti gli equilibri costituzionali.
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IL CAOS NEL LAZIO
Se Pannella dà la linea al centrosinistra di Marco Palombi
L’autonomia di Bankitalia e la candidatura alla Bce
Chi vuole “bruciare” Mario Draghi? Doppiezze mentali e politiche
di Giancarlo Galli
“Bipolari da legare”: sul Quirinale Pdl e Pd perdono la testa
Mario Draghi è «ufficialmente» il candidato di Tremonti e Berlusconi alla presidenza della Bce. Ma la vera domanda è: per vincere o per perdere?
Per Berlusconi fino a ieri, assieme alla Consulta, il Capo dello Stato era il principale avversario. Oggi è una specie di eroe.
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Il Pd dice di non volerlo attaccare, ma sabato sarà in una piazza che considera un vero tradimento la sua firma al decreto Antonio Funiciello e Riccardo Paradisi • pagine 4 e 5
A Ginevra il Summit sui diritti umani
La lunga strada dell’Afghanistan Parla la prima candidata donna alla presidenza: «I talebani sono ancora forti, serve il vostro aiuto» • Massouda Jalal pagina 12
Il realismo “bellico” di Kathryn batte il fanta-Cameron: e per la prima volta trionfa una donna
Iraq, una democrazia da Oscar È grazie ai “soldati della Bigelow” che oggi a Baghdad vince il voto di Alessandro Boschi
Il successo delle elezioni nel cuore del mondo islamico
L’Iraq dalle pallottole alla democrazia
andata come alle Olimpiadi di Vancouver. Finale di hockey su ghiaccio: Canada batte Usa. Agli Oscar, la canadese Kathryn Bigelow ha strapazzato l’ex marito statunitense James Cameron. Un film tradizionale, a basso costo, di modesta diffusione, sui soldati americani iracheni, ha battuto il suo rovescio: il kolossal Avatar.
è ancora chi confonde le elezioni con la democrazia. Ma i numeri, se non accompagnati da vera coscienza democratica in termini di cultura, di prassi e di pensiero, altro non rappresentano se non una suggestione di democrazia. In questa chiave va letto il laboratorio Iraq.
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I QUADERNI)
• ANNO XV •
di Mario Arpino
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NUMERO
46 •
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