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ISSN 1827-8817 00903

di e h c a n cro

La vita può essere capita solamente all’indietro, ma va vissuta in avanti

Soren Kierkegaard

9 771827 881004

di Ferdinando Adornato

QUOTIDIANO • VENERDÌ 3 SETTEMBRE 2010

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

La gigantografia della ragazza iraniana esposta al Campidoglio

Sakineh, finalmente si sveglia anche l’Italia

Davanti all’ambasciata di Roma centinaia di persone per salvare la giovane donna e difendere i diritti umani. Adesioni non solo politiche: anche Totti e Prandelli firmano l’appello

Santolini, Baldacci e Salvatori • pagine 18 e 19

Successo diplomatico di Obama e di Hillary Clinton. Si chiude con la volontà di un’intesa l’incontro di Washington

La pace è fatta. A parole Passo in avanti tra Netanyahu e Abu Mazen: «Siamo disposti a concessioni reciproche» Appello del Papa e Shimon Peres: «Ci vuole un accordo che tuteli i diritti dei due popoli» Il Senatùr ha cambiato idea (e strategia?)

Il dibattito sulle tesi di De Rita

Bossi: «Serve il federalismo, non le elezioni anticipate»

Cattolici, vi propongo una Rete

Il leader della Lega chiude le porte alle urne. Ma sulla pace nella maggioranza: «Evoluzione benigna? Io sarei più cauto»

di Rocco Buttiglione

di Vincenzo Faccioli Pintozzi

L’ironia del Quirinale sull’interim allo Sviluppo

Napolitano: «Non c’è ancora un ministro? Lo dirò in giro» Il Capo dello Stato incalza l’esecutivo: «Serve una vera politica industriale». E poi scherza un po’ amaramente... a pagina 6

Il leader dei centristi alla festa dell’Api

Casini: «Se si vota subito noi andiamo da soli» «Secondo me, l’intesa per una legge elettorale alla tedesca è possibile anche con chi oggi vuole i collegi uninominali» a pagina 7 seg1,00 ue a p(10,00 agina 9CON EURO

iù delle parole, come sempre di prammatica, potrebbero avere un senso i segnali fisici. I sorrisi sono il pane della diplomazia, ma il pollice alzato con cui Abu Mazen ha salutato una frase particolarmente apprezzata di Bibi Netanyahu fa pensare a un seppur minimo cambiamento di rotta. Poi corroborato dalla frase con cui il presidente dell’Autorità palestinese ha condannato gli attentati contro i coloni israeliani avvenuti negli ultimi due giorni: « Non possiamo consentire a nessuno di fare qualcosa che mini la vostra e la nostra sicurezza», ha detto guardando Netanyahu. Che ha risposto, prima di entrare nel vivo del colloquio a porte chiuse, sottolineando: « Una pace vera tra israeliani e palestinesi può essere raggiunta solo con concessioni reciproche dolorose da entrambe le parti».

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I QUADERNI)

LA MEDIAZIONE SUL TAVOLO

Simulazione di un trattato possibile di Enrico Singer ochav Hashachar e Kyriat Arba. Per molti sono soltanto i nomi, anche difficili da pronunciare, che identificano i luoghi degli ultimi due attentati compiuti dai terroristi di Hamas per sabotare i colloqui di pace di Washington. A Kyriat Arba sono stati uccisi quattro israeliani martedì, a Kochav Hashachar ne sono stati feriti due il giorno dopo. Ma questi villaggi sono molto di più di un piccolo punto sulla carta geografica. Sono due dei 121 insediamenti ebraici in Cisgiordania, il territorio che dovrebbe diventare - con la Striscia di Gaza - il futuro Stato palestinese. Sono, forse, anche i più carichi di simboli, perché Kyriat Arba - dove vivono 1200 ebrei - è alle porte di Hebron, la più grande città araba del West Bank.

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a pagina 2

• ANNO XV •

NUMERO

171 •

a pagina 4 WWW.LIBERAL.IT

• CHIUSO

el suo articolo su Corriere della Sera di martedì, Giuseppe De Rita ha messo subito in evidenza il punto decisivo della questione cattolica in Italia. Esso non riguarda tanto il che cosa vada fatto ma il come. Dopo la fine della Democrazia Cristiana il cattolicesimo italiano ha vissuto, vogliamo dirlo, una lunga stagione felice. Era un po’ come se fosse saltato un tappo che, nel momento in cui rappresentava in modo praticamente monopolistico la presenza politica dei cattolici, la contemporaneamente mortificava, non dava alle tante realtà che compongono quella presenza uno spazio vivo e attivo di protagonismo. È stato il cardinal Ruini a cogliere nella crisi della Dc anche una opportunità, liberando questa creatività di base e richiamandola non ad una unità politica ma ad una coerenza sui valori e ad un progetto culturale. Negli anni Novanta la presenza cattolica è cresciuta in tutti gli ambiti della società italiana. a pagina 20

N

a pagina 6

IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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