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Molte volte più nelle cose piccole che nelle grandi si conoscono i coraggiosi

di e h c a n cro

Baldassarre Castiglione

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QUOTIDIANO • MARTEDÌ 28 SETTEMBRE 2010

di Ferdinando Adornato

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

Il Cavaliere vuole un voto in Aula, ma non la fiducia. E il Pd pensa a una mozione contro il leader leghista

Berlusconi indeciso a tutto

J’accuse di Bagnasco alla maggioranza: «Basta liti personali» Il premier prepara (e chiede di votare) il discorso di domani ma ancora non sa come andare avanti. I finiani chiedono un vertice per decidere insieme. Bossi provoca: «I romani sono porci» A PROPOSITO DELLE RISPOSTE DI PDL E LEGA ALLE CRITICHE DI MONTEZEMOLO

L’INTERVENTO PIÙ ATTESO

Le riforme? Non basteranno le parole

Ma la politica non è Cosa Vostra

di Giancristiano Desiderio he cosa conta di più in politica: le parole o le azioni? La risposta immediata sarebbe le azioni, non c’è dubbio. Tuttavia, è difficile negare che le parole della politica siano importanti. Anzi, a volte le parole sono forse anche più importanti delle azioni. Per esempio: domani il presidente del Consiglio avrà modo di pronunciare il suo atteso discorso al Parlamento. Le sue parole saranno solo parole o anche azioni? La risposta determina il valore del discorso con cui Silvio Berlusconi cercherà di raccogliere i 316 voti che gli servono per andare avanti e non far andare indietro il Paese. a pagina 2

C

di Riccardo Paradisi mberto Bossi e la sua Lega, secondo la fondazione Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo, sono solo chiacchiere e distintivo federalista. Di «fatti concreti per il paese» se ne vedono davvero pochi. Anzi Bossi deve essere considerato degno rappresentante di «una classe politica screditata, di cui gli italiani hanno piene le tasche». Un leader «corresponsabile di 16 anni di non scelte, che hanno portato il Paese a impoverirsi materialmente e civilmente». E la Lega risponde: «Montezemolo è un cittadino comune, le sue parole quindi non valgono nulla». a pagina 4

La denuncia del direttore di AsiaNews

U

Parla Carlo Sangalli

«Aiutare subito piccole e medie imprese» Per il presidente di Rete Italia «non è più tempo di parole. Servono interventi urgenti: il Paese non può più aspettare» Franco Insardà • pagina 3

A fine settimana l’Ecofin sarà chiamato a rivedere le regole dell’Euro

Berlino lancia la sfida del debito

Il genocidio silenzioso Macabri festeggiamenti in Cina per i 30 anni della legge sul figlio unico: una vergogna che ha già provocato 400 milioni di aborti forzati di Bernardo Cervellera

ROMA. La lettera inviata da Wolfang Schauble ai suoi colleghi ha il sapore della dichiarazione di guerra. Come ha svelato il Financial Times, il ministro delle Finanze tedesco ha scritto ai colleghi per avvertirli che la Germania non permetterà sconti sulla riforma del patto di stabilità e sulle sanzioni contro i Paesi indebitati oltre il lecito. Oltre a multe pari allo 0,2 del Pil Berlino propone ritorsioni per chi ha un passivo superiore al 60% del Pil.

he inizi un periodo di passione è certo. Che duri solo una settimana è da vedere. Stiamo, infatti, parlando di un argomento quanto mai spinoso: che investe gli equilibri finanziari e monetari dell’intera Europa. Che avrà riflesso sui grandi nodi valutari e quindi sulle possibilità di sviluppo dell’intero Pianeta.Vietato sbagliare, quindi.

a legge cinese sul figlio unico ha ormai trent’anni. Essa è stata varata nello stesso periodo in cui Deng Xiaoping lanciava le quattro modernizzazioni, che hanno permesso al Paese di fare passi da gigante nello sviluppo economico. Secondo i capi del Partito il controllo sulla popolazione è l’ennesimo “successo”della Cina e come tale viene sbandierato in tutti i congressi internazionali. La legge ha infatti bloccato la nascita di 400 milioni di bambini e ha permesso un maggiore arricchimento delle famiglie, una riduzione delle spese statali sulla sanità e gli alloggi, una programmazione del futuro con meno incognite. Eppure non sono poche le voci in Cina che definiscono la legge del figlio unico un vero fallimento che mostra ormai le sue crepe. La legge proibisce alle coppie di avere più di un figlio (ne possono avere due le famiglie contadine se la prima è femmina, o le minoranze etniche) e punisce con gravi sanzioni chi viola il divieto.

a pagina 8

a pagina 9

a pagina 14

L

La Germania chiede sanzioni dure per chi sfora il 60% di Francesco Pacifico

EURO 1,00 (10,00

Perché non rischierebbe soltanto l’Italia

La Merkel non può “provocare” tutta Europa di Gianfranco Polillo

C

CON I QUADERNI)

• ANNO XV •

NUMERO

188 •

WWW.LIBERAL.IT

• CHIUSO

IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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