01008
di e h c a n cro
La famiglia perde ogni libertà e
bellezza quando si fonda sul principio dell’io ti do e tu mi dai Henrik Ibsen
9 771827 881004
di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • VENERDÌ 8 OTTOBRE 2010
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
La tragedia di Avetrana impone di fermarsi a riflettere sul rapporto sempre più difficile tra generazioni diverse
L’orrore della porta accanto Troppe volte, al Sud come al Nord, si muore “di famiglia”: perché? Lo zio: «L’ho violentata dopo averla uccisa». E la figlia dice: «Deve pagare». Ora però Sarah non merita dagli italiani una commozione retorica, ma il coraggio di riconoscere le cause della barbarie UNA SOCIETÀ MALATA
di Gabriella Mecucci
C’è un nuovo muro tra adulti e ragazzi: e non basterà Facebook ad abbatterlo
omicidio in famiglia è il più comune: quasi un terzo del totale di questi crimini avviene fra le pareti domestiche. In pratica ne accade uno ogni due giorni. Il 60 per cento delle vittime sono donne, mentre gli autori sono quasi tutti uomini. Il movente più comune è quello passionale. Il brutale assassinio di Sarah Scazzi sembra riassumere tutte queste caratteristiche. «L’ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era già morta»: è questa l’agghiacciante confessione dello zio, Michele Misseri. segue a pagina 2
L’
di Paola Binetti ifficile non sentirsi profondamente coinvolti nella vicenda di Sarah Scazzi, una bella ragazza di 15 anni, dalla vita apparentemente normale. Una famiglia affettuosa, un impegno serio a scuola, un giro di amiche simpatiche con cui condividere quella naturale voglia di evasione che a 15 anni si materializza nei sogni ad occhi aperti che accomunano i giovani di tutti i tempi. Eppure ad Avetrana poco più di un mese fa si è consumato l’ennesimo delitto in “famiglia”, una vera e propria tragedia che anche attraverso la narrazione mediatica sta prendendo la forma di una piaga sociale contagiosa e progressiva. segue a pagina 3
D
Parla Francesco Alberoni
«L’ha uccisa perché «La figlia e la madre oggi le ragazze non si sono parlate. sanno ribellarsi» E questo è assurdo» «A volte l’emancipazione espone le adolescenti al rischio sempre più forte di essere preda di atti di violenza da parte degli adulti»
«I ragazzi sono invasi dai media, ma questo li ha resi più soli. Tra loro e i grandi c’è un fossato e non ci sono strutture per riempirlo»
Riccardo Paradisi • pagina 4
Errico Novi • pagina 5
Perquisita la sede, indagato il direttore
«Ora bisogna privatizzare l’azienda»
Dossier su Marcegaglia, bufera sul «Giornale»
Fini da Santoro: «Via i partiti dalla Rai»
di Marco Palombi
di Alessandro D’Amato
ROMA. La procura di Napoli ha messo sotto inchiesta il direttore e il vicedirettore del Giornale, Alessandro Sallusti e Nicola Porro, per aver costruito dossier contro Emma Marcegaglia e averne minacciato la pubblicazione se la presidente di Confindustria non «avesse smesso di attaccare il governo». La sede del quotidiano e le case dei due giornalisti sono state perquisite e perciò Sallusti ha annunciato di voler denunciare i Pm.
ROMA. «Fuori i partiti dalla Rai, è arrivato il momento di privatizzare l’azienda». Gianfranco Fini sceglie l’acerrimo nemico di Silvio Berlusconi, ovvero Michele Santoro, per lanciare un segnale “programmatico”su un tema che il presidente del Consiglio ha a cuore quasi più della giustizia, e per ovvi motivi. Insomma, per Fini è arrivato il momento di togliere il servizio pubblico dall’ingerenza della politica.
a pagina 7
a pagina 10
EURO 1,00 (10,00
CON I QUADERNI)
• ANNO XV •
NUMERO
Parla Pierpaolo Donati
196 •
WWW.LIBERAL.IT
• CHIUSO
Assegnato il premio per la Letteratura: oggi quello per la Pace
Il Nobel a Vargas Llosa, finalmente un premio giusto Stoccolma per una volta coniuga grandezza e popolarità celebrando l’autore della «Zia Julia e lo scribacchino» servizi da pagina 18 a pagina 21
IN REDAZIONE ALLE ORE
19.30