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01106
ALL’INTERNO L’INSERTO DI ARTI E CULTURA
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • SABATO 6 NOVEMBRE 2010
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Futuro e libertà prepara la convention di domani a Perugia. Napolitano avverte: «Il Paese soffre le incertezze istituzionali»
Cosa farà Fini da grande Si moltiplicano le voci sulle sue dimissioni da presidente della Camera. Ma, se fosse vero, per fare cosa? La politica si interroga sugli scenari che si possono aprire. Sono almeno tre... AVVISO AL NAVIGANTE/1
AVVISO AL NAVIGANTE/2
Ma la Terza Repubblica non può essere leaderistica
Ora l’unica cosa che non può fare è non scegliere
di Enrico Cisnetto
di Luca Volontè
he brutto, il simbolo di Futuro e Libertà. No, il giudizio non è estetico bensì politico. E fa riferimento alla scelta di inserirvi, e per di più in modo molto evidente, il nome di Fini. Ma come, la nuova forza politica nasce dalla rottura con il premier in quanto personificazione della concezione leaderistica e privatistica della politica e persino delle istituzioni, nasce in antitesi al Pdl dal quale il presidente della Camera e i suoi sono stati costretti a uscire per mancata obbedienza al capo, e voi ve ne uscite fuori con un partito che si chiama Fini? Paradossale. Deludente. a pagina 2
nvocare la responsabilità nazionale e giocare nell’attribuire la responsabilità degli errori del passato ai soli avversari è parte dei deliranti vizi della democrazia post-democristiana. Un tempo, sebbene non fosse frequente assumersi le responsabilità sino alle dimissioni, esistevano partiti e un diffuso senso civico che impediva ad un personaggio della politica di eludere i propri errori. Bisogna ammetterlo, nonostante la prestanza politica dei protagonisti, il balletto che Berlusconi e Fini stanno danzando non contribuisce alla chiarezza e, invece, sta facendo precipitare il Paese. a pagina 3
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Dopo il dietrofront di Tremonti sulla nuova Legge di Stabilità
«Primo: salvare i giovani». Draghi lancia la sua finanziaria
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Berlusconi non aprirà la Conferenza di lunedì
Questo governo non tiene famiglia L’esecutivo aveva promesso molto, ma poi ha impoverito i centri vitali della nostra società e li ha abbandonati a modelli morali pericolosi. È da qui che nasce ora l’imbarazzo di tanti cattolici Paola Binetti • pagina 4
La Cina dice no alle proposte Usa in vista del G20
Obama perde anche la guerra delle monete
Il Governatore attacca sulla politica economica: «Il Paese è davanti al bivio tra crescita e stagnazione»
Alla Protezione civile si cambia: arriva Gabrielli
Bertolaso se ne va, ma i rifiuti restano
di Gianfranco Polillo
di Enrico Singer
di Franco Insardà
er Hu Jintao a Parigi tappeto rosso all’aeroporto e l’accoglienza - eccezionale - di Nicolas Sarkozy e di sua moglie Carla arrivati a rendergli omaggio fin sotto la scaletta del jet. Per Barack Obama a Mumbai cecchini sui tetti dei palazzi e noci di cocco tolte dalle palme lungo il percorso presidenziale per evitare qualsiasi incidente. Tra l’uomo che Forbes ha promosso personaggio più potente del mondo e quello appena uscito dalla batosta delle elezioni di Midterm, il confronto è impari.
ROMA. Silvio Berlusconi perde una pedina importante del suo sistema. L’ex uomo dei miracoli va in pensione. Guido Bertolaso dall’11 novembre non sarà più il Capo della Protezione civile e sottosegretario. Al suo posto il suo vice, Franco Gabrielli, ex prefetto dell’Aquila ed ex direttore del Sisde. La notizia è stata data ieri dal premier durante la conferenza stampa a palazzo Chigi. «È una perdita rilevante e importante, che sentiremo» è stato il commento del Cavaliere.
oveva essere una finanziaria minimalista. Un solo articolo di 12 commi, contro le indigeste lenzuolate degli anni precedenti: centinaia di norme ed un numero infinito di pagine. Doveva contenere appena 6 striminzite tabelle con tante cifre e poca sostanza. E invece quel «sogno» si è infranto alla prima verifica. Tremon- Così è nata una ti ha capito che i maggioranza fondi che intenetrasversale va utilizzare per per cambiare sostener ei bilanla manovra ci delle regioni F . P acifico • pagina 8 erano giùà stati spesi e ha cambiato rotta. Proprio mentre Draghi lo esortava: «Bisogna stabilizzare i precari per evitare che la crisi tolga ogni prospettiva futura ai giovani». Insomma, il governatore ha dettato i principi della «sua finanziaria».
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I QUADERNI)
• ANNO XV •
NUMERO
216 •
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