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he di cronac
Il più certo modo di celare
agli altri i confini del proprio sapere, è di non trapassarli Giacomo Leopardi
9 771827 881004
di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2010
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
La votazione finale sul testo rinviata al 30 novembre. Polemiche sulla mancanza di copertura finanziaria
La Gelmini non passa l’esame Occupazioni e scontri in tutta Italia: gli studenti salgono sul Colosseo e sulla Torre di Pisa. Alla Camera maggioranza battuta sulla riforma che slitta. Il ministro: «Se cambia, la ritiro» POLIZIA E STUDENTI
«Non indica alternative alle discariche»
Il Paese in cui Poveri noi, i giovani non anche la politica sanno più che fare va per tetti
Il Quirinale boccia il decreto sui rifiuti
Chi sono e cosa vogliono gli studenti
“Flash mob” & insicurezza: anatomia di un movimento
Gualtiero Lami • pagina 10
Il premier punta ancora sulla fiducia: ma è inutile
Si renda conto che non governa più. E si dimetta erlusconi vuole l’appoggio esterno dell’Udc dopo il voto di fiducia previsto per il 14 dicembre. Noi, per la verità, non sappiamo se ci sarà ancora un governo Berlusconi a cui dare l’appoggio esterno dopo il 14 dicembre. In ogni caso, anche se ci fosse, non capiamo perché mai gli dovremmo dare un appoggio esterno. Se Berlusconi uscisse trionfatore dal voto di fiducia non avrebbe bisogno del nostro appoggio esterno. Se lo vuole, e ce lo chiede con un così largo anticipo, evidentemente è perché questa larga e trionfale maggioranza non pensa di averla. Che fare se Berlusconi dovesse avere un vantaggio di un paio di voti, quelli che bastano per non essere giuridicamente costretto a dimettersi ma molti meno di quelli che sono necessari per governare davvero? Dalla anticipazione di questo stato di fatto nasce l’ipotesi : governare con l’appoggio esterno dell’Udc. Ma perché mai l’Udc dovrebbe dare questo appoggio esterno? A prima vista sembra che un buon motivo ci sia: il Paese ha bisogno di essere governato e le elezioni anticipate non sono una buona cosa per il Paese. segue a pagina 10
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seg1,00 ue a (10,00 pagina 9CON EURO
di Achille Serra
di Giancristiano Desiderio
n tanti anni di servizio nelle Forze di Polizia e presso il ministero dell’Interno, non ricordo nessun’altra manifestazione di protesta con un esito così grave: l’assalto e il tentativo di irruzione in un palazzosimbolo delle istituzioni del Paese. Due giorni fa siamo giunti a questo, con il Senato assediato dagli studenti inferociti e gravi difficoltà per impedire loro l’ingresso. Fortunatamente, il tempestivo ed efficace intervento delle forze dell’Ordine - costato il ferimento di diversi agenti - ha impedito degenerazioni ulteriori, ma la prossima volta potrebbe andare diversamente. È bene tenerlo presente prima di pronunciarsi sull’accaduto, soprattutto se si ricoprono ruoli politici o, peggio, se si hanno delicati incarichi istituzionali. segue a pagina 3
l momento è delicato e bisogna stare con i piedi per terra. La protesta degli studenti è campata in aria, ma proprio per questo il governo e l’opposizione farebbero bene e meglio se offrissero uno spettacolo più degno dei loro rispettivi ruoli. In particolare, Pier Luigi Bersani da una parte e il ministro Gelmini dall’altra è bene che non facciano scuola con i loro comportamenti mediocri: l’idea del segretario Pd di salire sui tetti della Sapienza non è stata, per contrappasso, all’altezza della situazione e da parte sua il ministro vola basso e si mostra ingiustificatamente saccente quando dà dello “studente ripetente” a un Bersani che, invece, come ha dimostrato con la pubblicazione del libretto universitario su Facebook si è laureato con 110 e lode. segue a pagina 3
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Il testo dell’esecutivo, per il Colle, contiene un limite di sostanza (dove finiranno i rifiuti?) e uno tecnico (i poteri sono distribuiti male tra Regione e Province)
di Rocco Buttiglione
DESTRA E SINISTRA
La protesta che scorre per le piazze e sale sui tetti non ha nulla in comune con gli anni ’70. Chiede certezze e teme un avvenire che si ferma al prossimo week end Riccardo Paradisi• pagina 4
Al via l’incontro fra Putin e la Merkel
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Nel mirino l’iniziativa che fece “fuggire” Air France
L’Europa vacilla, Mosca «Alitalia, falsa cordata» Baldassarre a giudizio flirta con Berlino di Gaia Miani
di Pierre Chiartano ister Volodja è arrivato in Germania. Sicuramente viene a lucidare gli ori della principesca ambasciata russa di Berlino, e a parlare d’affari con la Merkel, forte ormai di un’incoronazione al comando della Cdu ma con qualche problema nel Paese. Nell’agenda anche E.on, la società tedesca di energia che dovrebbe entrare nell’orbita del gigante russo Gazprom. a pagina 8
l presidente emerito della Corte costituzionale Antonio Baldassarre è stato rinviato a giudizio per aggiotaggio. Ai tempi della vendita di Alitalia ad Air France, secondo l’accusa, mise in campo una cordata inesistente per far fallire la trattativa che il governo Prodi stava legittimamente per concludere con la compagnia di bandiera francese. a pagina 7
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I QUADERNI)
• ANNO XV •
NUMERO
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