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ALL’INTERNO L’INSERTO DI ARTI E CULTURA

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QUOTIDIANO • SABATO 4 DICEMBRE 2010

di Ferdinando Adornato

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

De Rita presenta il suo Rapporto annuale: «Il Paese non ha più desideri ed energie. Bisogna riscoprire il senso della comunità»

Arriva la Grande Depressione Impaurita, cinica ed egoista: il Censis fotografa un’Italia fiaccata, che ha tenuto “botta” alla crisi ma adesso non crede più in se stessa. E avvisa: l’era del berlusconismo è finita L’ERA DELLA RESPONSABILITÀ

Il Cavaliere a tutto campo: «Non sono malato e non ho interessi personali»

Leaderismo addio, è il momento del gioco di squadra

Silvio difende l’asse con Putin e si scaglia contro il terzo polo. Risponde la mozione di sfiducia: «Ci vuole un nuovo governo» Il premier garantisce «amicizia affettuosa» alla Russia, liquida Wikileaks come «gossip» e la nuova area dei moderati come “una bufala”. Presentato il documento di Udc, Fli, Mpa e Api firmato da 85 deputati. E Fini assicura: «Dopo il 14 cambierà tutto» Errico Novi • pagina 8

di Enrico Cisnetto

ppiattiti, acquattati, depressi, cinici e narcisi, anzi “narcinici”: ecco la condizione sociale e mentale degli italiani che esce dall’analisi del 44° rapporto del Censis presentato a Roma da Giuseppe De Rita. Un Paese, l’Italia, dove sono evidenti «manifestazioni di fragilità personali e di massa», «comportamenti spaesati», «passivamente adattivi», dove non si riesce più a individuare un dispositivo di fondo morale o giuridico che disciplini comportamenti, atteggiamenti e valori. Si afferma così «una diffusa e inquietante regolazione pulsionale».

idare agli italiani il senso della loro responsabilità». È questo il messaggio politico più significativo dell’annuale Rapporto del Censis, che fotografa con efficacia lo “stato d’animo”- «manca il desiderio» - di un Paese sfiduciato, appiattito, svogliato. Un’analisi molto condivisibile, quella di De Rita, quando considera ormai chiusa la stagione della Seconda Repubblica, e quindi del cosiddetto “berlusconismo”, morti, l’una e l’altro, per ragioni socio-culturali prima ancora che politiche. Il punto nodale è rappresentato dal fallimento del “leaderismo”, che De Rita considera figlio legittimo del “soggettivismo”, inteso come processo sociale “non governato”che per effetto del combinato disposto tra la deresponsabilizzazione prodotta dal leader politico che assicura di pensare a tutto lui, e l’apatia del singolo, mette in crisi la società, sia nella sua accezione di comunità che di polis. L’appannamento della figura di Berlusconi è la conseguenza di questo processo.

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«R

di Riccardo Paradisi

A

Il saggio Il rettore della Cattolica di Milano al convegno della Cei

Anteprime Nelle sale il nuovo film di Allen

Ricucire Nord e Sud, o è la fine

Woody, il nichilista

L’unica via è costruire un “federalismo solidale”

Da Shakespeare alla disperazione

di Lorenzo Ornaghi

di Anselma dell’Olio

i potrebbe temere, per più di un motivo, che anche la riforma istituzionale del federalismo, non diversamente dai passati progetti di riforme costituzionali, sia purtroppo affetta dal micidiale ‘paradosso dell’impossibilità’. Non pochi studiosi hanno sottolineato come risulti del tutto inutile varare leggi quando manca l’essenziale per dare a queste concreto ed efficace compimento. E aumenta la percezione che anche per il federalismo stia ormai scadendo il tempo. a pagina 24

ncontrerai l’uomo dei tuoi sogni è l’ultimo degli intrattenimenti annuali che il prolifico Woody Allen offre ai suoi fan. Con una puntualità da regnanti, il regista ricicla il suo noto nichilismo con un patchwork di nozioni ricavate dalle sue oltre quaranta pellicole. a pagina 21

S

seg1,00 ue a (10,00 pagina 9CON EURO

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