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he di c a n o r c

So che è un segreto perché

lo sento sussurrare dappertutto William Congreve

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di Ferdinando Adornato

QUOTIDIANO • MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

Anche Russia e Arabia Saudita tra i difensori delle violazioni dei diritti umani

L’alleanza degliStati-canaglia Nobel per la pace: Pechino convince 18 nazioni a boicottare la cerimonia di Vincenzo Faccioli Pintozzi

L’intervento alla Columbia del dissidente che ritirerà il Premio a Oslo

on per rubare uno slogan a un’Amministrazione americana andata in pensione due anni fa, ma il mondo ospita realmente degli Stati canaglia. Trattasi di Russia, Kazhakstan, Colombia, Tunisia, Arabia Saudita, Pakistan, Serbia, Iraq, Iran,Vietnam, Afghanistan, Venezuela, Filippine, Egitto, Sudan, Ucraina, Cuba e Marocco. A capo della fila, ca va sans dire, c’è la Cina di Hu Jintao. a pagina 10

«Liu è il simbolo della nuova Cina»

N

di Yang Jianli razie per avermi dato la possibilità di parlare con voi della nuova Cina. Mi sento onorato di essere qui, sono troppo umile per questo onore. Nel corso degli ultimi anni, i

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miei amici della Visual Artists Guild, del gruppo Pen e di Reporter Senza Frontiere hanno sostenuto senza mai mollare Liu Xiaobo, il suo lavoro e Charta ’08. a pagina 10

Il fondatore del sito sarà ascoltato dal tribunale il 14 dicembre: «Questo è un processo politico, io sono solo un giornalista»

MaAssangenonèunterrorista Arrestato a Londra il capo di Wikileaks. È accusato di reati sessuali: in realtà è ormai trattato come una sorta di bin Laden. Ma divulgare segreti e fare stragi non è proprio la stessa cosa… ALLARMI E ALLARMISMI

FINE DELLA RISERVATEZZA

Non sempre diplomazia fa rima con democrazia

È questo il prezzo che la politica paga a internet

di Osvaldo Baldacci

di Francesco D’Onofrio

inalmente hanno preso Julian Assange. Finalmente per lui. E per noi. La comunità internazionale ha la strana capacità di trasformare in martiri coloro che dovrebbero essere semplicemente messi in un angolo. C’è un po’ quella deformazione statunitense di dover per forza personalizzare le cose, dover indicare il “nemico pubblico numero 1”. Che cambia di volta in volta. Da Castro a Gheddafi, da Noriega a Milosevic, da Khomehini a Saddam, e via così come in un eterno film western. Ora è il turno del pallido rivelatore di segrete ovvietà. La vicenda Wikileaks quasi faceva dimenticare Bin Laden. E al terrorista numero 1 è stato spesso paragonato l’hacker australiano. In tutte le cancellerie occidenatali si è scatenata una gara a chi grida più forte contro di lui. a pagina 2

a tempo immemorabile la diplomazia si è dovuta confrontare con il tema del segreto, ma anche con quello “minore” della riservatezza. Non occorre andare con il pensiero ai tempi veramente lontani, nei quali la diplomazia si avvaleva di messi persino, ahimé, animaleschi quali i piccioni viaggiatori, per valutare il rapporto sempre tormentato tra informazione riservata, quale è quella propria della diplomazia, e informazione generalizzata, quale è quella propria della carta stampata. La vicendaWikileaks va vista anche in termini assoluti di novità per il fatto che da qualche tempo siamo entrati nell’era di Internet, forse non sufficientemente percepita anche nei suoi aspetti dirompenti per quel che concerne complessivamente la comunicazione. a pagina 5

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Incidenti alla prima della «Valchiria»

Caos alla Scala: lacrimogeni contro gli studenti

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seg1,00 ue a (10,00 pagina 9CON EURO

I QUADERNI)

L’ex-ambasciatore alle Nazioni Unite

«No, gli Usa non hanno mai spiato l’Onu» Nella mia carriera diplomatica non ho mai visto arrivare né partire un cablogramma nel quale Washington chiedeva cose simili: ormai in Rete si sta combattendo una guerra

• ANNO XV •

238 •

WWW.LIBERAL.IT

Errico Novi • pagina 6

A trent’anni dalla morte di Lennon

Quando «incontrai» il leader dei Beatles Paola Binetti • pagina 8

John R. Bolton • pagina 4 NUMERO

Anche Lissen e Barenboim protestano contro «i tagli alla cultura». E intanto Albertini scioglie la riserva: «Corro con il Nuovo Polo»

• CHIUSO

IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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