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mobydick ALL’INTERNO L’INSERTO DI ARTI E CULTURA

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di Ferdinando Adornato

QUOTIDIANO • SABATO 18 DICEMBRE 2010

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

Il premier continua a prendersela con Casini e Fini annunciando «altri otto acquisti». Il Pd è disposto a rinunciare alle primarie

Tutti pazzi per il nuovo Polo Berlusconi soffre la sfida e dice: «Unirò io i moderati». Bersani propone un patto politico ai centristi ignorando Di Pietro. E nel mondo cattolico si apre un importante confronto Qualche osservazione su etica e bipolarismo

UN PROGETTO CHE UNISCE

Perché la Chiesa deve essere soddisfatta e non preoccupata

Un nuovo sistema, una nuova nazione di Francesco D’Onofrio

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di Ferdinando Adornato lla metà degli anni Novanta, la Cei prese atto della fine dell’èra politica fondata sull’«unità politica dei cattolici» e, con grande intuizione strategica, dovuta alla lucidità di Camillo Ruini, trasformò quella che poteva essere una secca perdita d’influenza del mondo cattolico sulla politica e sulla società italiane nell’inizio di una nuova, ancor più feconda stagione di espansione culturale. Il “Progetto culturale”, lanciato per l’appunto in quegli anni da Ruini, ebbe il merito di aprire un dialogo con il mondo laico non più solo sui temi sociali, ma anche e principalmente sui temi antropologici, guadagnando all’orizzonte del “primato della persona” e della “difesa del diritto naturale” aree intellettuali e politiche con la quale mai prima di allora la comunità ecclesiale era entrata in sintonia. La stessa esperienza di liberal, l’impegno di Giuliano Ferrara e del Foglio, le riflessioni di Marcello Pera presidente del Senato, sono solo alcuni tra i più evidenti frutti di quel “nuovo inizio”. segue a pagina 2

a decisione concernente il coordinamento parlamentare dei soggetti politici che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia al governo Berlusconi, è stata vissuta sui principali mezzi di informazione come un evento politico di grande rilievo e, di conseguenza, fortemente capace di caratterizzare il prosieguo stesso della legislatura. Anche se in misura radicalmente diversa per i diversi partiti sottoscrittori della mozione di sfiducia, è infatti di tutta evidenza che il successo parlamentare del governo Berlusconi ha rappresentato l’insuccesso di quanti avevano puntato su una crisi del governo in carica, destinata ad aprire, in quanto tale, una nuova fase politica. La nascita del nuovo Polo rappresenta, semmai, un punto di approdo politico rispetto alle attese del passato, anche recente, e un punto di partenza rilevante per il futuro stesso dell’Italia. a pagina 5

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Parla il presidente Acli, Andrea Olivero

«Pdl e Pd non bastano più» «Seguiamo con attenzione la novità che si è creata nella nostra politica. I vescovi hanno il diritto-dovere di intervenire sui valori, ma sarebbe davvero assurda un’indicazione stringente di tipo partitico» Franco Insardà • pagina 3

Il ministro in Senato difende la polizia sugli scontri di martedì

Via al fondo salva-Stati, ma solo all’unanimità e in casi estremi

Anche Maroni attacca: scarcerazioni sbagliate

Il diktat di Berlino sull’Europa da salvare

di Riccardo Paradisi

di Enrico Singer

l ministro dell’Interno Roberto Maroni difende l’operato delle forze dell’ordine durante gli scontri dello scorso 14 dicembre e polemizza con le scarcerazioni dei giovani fermati. «Rispetto ma non condivido la decisione dei magistrati» dice nella sua relazione in aula al Senato. Una posizione che il ministro della Giustizia Alfano approva e traduce con l’invio degli ispettori in Tribunale per una valutazione degli atti. Una sfida alle toghe, secondo l’Associazione nazionale magistrati: «Siamo di fronte a un’indebita interferenza nello svolgimento dell’attività giudiziaria che rischia di pregiudicare il regolare accertamento dei fatti e delle responsabilità dei singoli». a pagina 6

capi di Stato e di governo dei Ventisette, riuniti a Bruxelles, hanno dato il via libera al Fondo permanente salva-Stati. E l’Europa, almeno quella della moneta comune, somiglia sempre di più al modello Merkel. Niente automatismi, nessun paracadute pronto ad aprirsi per sostenere i Paesi-cicala che non rispettano le regole e poi pretendono che i virtuosi paghino per loro. Anche questa volta Angela è stata inflessibile e nella modifica all’articolo 136 del Trattato di Lisbona che introduce la possibilità di attingere al nuovo fondo è stato aggiunto un breve inciso - «se ciò si renderà indispensabile» - che attribuisce, appunto, al futuro Esm il carattere di uno strumento eccezionale. a pagina 8

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• ANNO XV •

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246 •

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