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he di cronac

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La storia non è altro

che una serie di scherzi a spese dei morti Voltaire

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di Ferdinando Adornato

QUOTIDIANO • GIOVEDÌ 30 DICEMBRE 2010

DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

Oggi l’annuncio: si conclude nel peggiore dei modi una vicenda sulla quale pesano grandi interessi internazionali

La beffa di fine anno Ennesima figuraccia in politica estera: Lula si tiene Cesare Battisti I giornali brasiliani anticipano la decisione: «È una scelta umanitaria». Ora in Italia protestano tutti: ma la verità è che l’esecutivo non ha saputo (o voluto?) far niente per riavere il terrorista Sciopero solitario sulla Fiat

Lo strappo della Fiom: ultimo atto di una storia lunga mezzo secolo di Gianfranco Polillo

I grandi leader sindacali del passato sono nati risanando le fratture: sarà così anche stavolta? lla fine è stata rottura con la Fiom che urla alla libertà negata e proclama otto ore di sciopero. Dopo Pomigliano d’Arco, anche Mirafiori entra nella storia del sindacalismo italiano nel peggiore dei modi possibile. Con una frattura che passa all’interno del mondo dei lavoratori, visto che tutti gli altri sindacati hanno siglato l’accordo, ma anche con un conflitto nella stessa Cgil, che non sarà facile gestire. Non si faccia troppo conto sulle dichiarazioni di solidarietà di alcuni dirigenti della Confederazione. Fanno parte di un dibattito interno inevitabilmente destinato a divenire più aspro, quando sarà chiaro, dopo il referendum, da quale parte stanno le ragioni. Certo, le nuove regole, che gli altri sindacati hanno sottoscritto, sono meno accomodanti rispetto al passato. Turni più duri, meno pause, una diversa disciplina degli straordinari, lotta più decisa alle forme di assenteismo che si nascondono dietro quei medici compiacenti pronti a rilasciare la certificazione di malattie immaginarie, una maggiore disciplina nell’organizzazione del lavoro. Ma basta questo per qualificare l’accordo «indifendibile e vergognoso»? Di fatto, l’accusa nei confronti delle altre componenti sindacali di essersi trasformati nella stampella del padronato. E poi la difesa intransigente del contratto, come se fosse una carta irriformabile. a pagina 8

A

EURO 1,00 (10,00

BUSINESS E REALPOLITIK

Succede così quando contano solo gli affari

L’immobilismo del governo

Vivacchiare non significa governare

di Maurizio Stefanini

di Francesco D’Onofrio

la decisione in extremis di Lula di lasciare libero Cesare Battisti è un ennesimo rovescio della politica estera di Silvio Berlusconi? In realtà, a guardar bene, no. Nel senso che quando lo scorso 29 giugno il Cavaliere andò in visita dal presidente brasiliano, in realtà di tutto parlano i due, eccetto che del terrorista. Si scambiarono invece battute su donne e calcio, con gli auguri di Berlusconi alla nazionale carioca per il mondiale in cui l’Italia era già stata eliminata: e che risultarono peraltro controproducenti, visto che il Brasile venne a ruota eliminato dai Paesi Bassi. Soprattutto però, con 60 imprenditori italiani al seguito.

È

l termine di questo 2010 e in vista delle decisioni che saranno prese nel corso del 2011, è opportuno soffermarsi per qualche minuto su una questione di fondo, che è al centro della riflessione che l’Unione di centro sta compiendo, soprattutto alla luce della radicale innovazione politica ed istituzionale avvenuta nel contesto delle elezioni politiche del 2008. È molto opportuno che questa riflessione sia seriamente compresa sia dal Partito democratico sia dal Popolo della libertà, perché si tratta della questione di fondo.

A

Parla Alberto Torregiani

«Berlusconi aveva promesso di intervenire: ci ha preso in giro»

a pagina 5

Franco Insardà • pagina 3

a pagina 4

Berlusconi: «Pochi mesi per risolvere tutto»

L’Occidente perdona tutto in nome del denaro

Napoli, un capodanno di fuoco sull’immondizia

Il mercato cinese non vale più dei diritti umani

di Francesco Pacifico

di Wei Jingsheng

ROMA. Questa volta la Bomba di Cavani potrebbe mettere nei guai Napoli. Perché se nella mattinata di domani i cittadini di Chiaiano e di Marano costruiranno sotto il palazzo della Regione una grande statua composta da sacchetti e per la notte del 31 si guarda con terrore ai tanti abitanti che sparano petardi e razzi. E che finiscono sui marciapiedi, occupati in questi giorni da circa mille tonnellate di rifiuti. Ma è emergenza rifiuti anche nel Lazio. a pagina 6 CON I QUADERNI)

• ANNO XV •

NUMERO

253 •

WWW.LIBERAL.IT

o parlato più volte degli errori della strategia di sviluppo economico in Cina dall’era di Deng Xiaoping. La cosiddetta economia del «lasciate che qualcuno si arricchisca per primo» - che è orientata all’export - è in verità una strategia per sfruttare crudelmente i lavoratori mentre si permette a pochi di arricchirsi velocemente; una strategia che condivide i frutti di questo sfruttamento con gli occidentali in un tentativo di comprarli e orientarli. a pagina 12

H

• CHIUSO

IN REDAZIONE ALLE ORE

19.30


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