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he di cronac
Tutti siamo d’una stoffa
nella quale la prima piega non scompare mai più
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Massimo D’Azeglio di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • GIOVEDÌ 13 GENNAIO 2011
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Il premier attacca la magistratura aspettando la decisione sul legittimo impedimento
Il giorno della Consulta Berlusconi: «Quale che sia la sentenza, il governo non rischia» ROMA. Il premier sembra sereno: nismo giudiziario che, come ho detdi Errico Novi quale che sia la sentenza dei giudito anche alla cancelliera Merkel, si ci della Corte Costituzionale sulla legittimità del legittimo è trasformato in potere giudiziario esorbitando dal suo alveo impedimento «il governo non rischia». Anzi, Silvio Berlu- costituzionale». Per concludere: «Sono totalmente indiffesconi - in Germania per un vertice con il Cancelliere Angela rente al fatto che ci possa essere un fermo o meno dei proMerkel, va persino oltre: «I magistrati fanno parte dell’ano- cessi, che considero ridicoli, su fatti per i quali ho avuto momalia italiana. L’ho detto alla Merkel e sono intenzionato a do di garantire che sono inesistenti, giurando sui miei figli e dirlo anche alla televisione». Berlusconi ha poi ricordato, ri- sui miei nipoti». Gli zibellini sono chiamati a pronunciarsi ferendosi alla norma all’esame della Corte, che «io non l’ho sullo scudo che, al momento attuale, fermerebbe i procedimai richiesta; è un’iniziativa portata avanti dai gruppi parla- menti per i casi Mondadori, Mills e Mediaset. Ovvero per falmentari». «Spiegherò agli italiani - ha aggiunto il presiden- so in bilancio, corruzione e truffa. a pagina 6 te del Consiglio - di cosa si tratta, della patologia di un orga-
Sempre più duro il confronto sul futuro dell’azienda di Torino. E il Cavaliere: «Se vince il no, la Fiat fa bene ad andarsene»
Mirafiori, ultima chiamata
Oggi e domani i lavoratori della più famosa fabbrica italiana decideranno il loro destino. Abbiamo girato a cinque “esperti”il quesito del referendum. Ecco come voterebbero... 1 Gianfranco Polillo 2 Savino Pezzotta Dichiarato il coprifuoco nella capitale Questa è solo Basta proclami: Tunisi in fiamme. la dura legge Marchionne rispetti E l’Europa chiede dei nuovi mercati di più chi lavora «più rispetto per i dimostranti» di Gianfranco Polillo
di Savino Pezzotta
Com’è il mondo visto da Saigon o da Vientiane, per non parlare di Pechino o Shangai? Sicuramente diverso dalle affabulazioni di quella parte della sinistra italiana che ha trovato nella Fiom il suo profeta.
I sì vinceranno, perché i lavoratori sono persone «ragionevoli». Ma Marchionne dovrà riflettere sulle percentuali e smetterela con i proclami di questi giorni a proposito dell’addio all’Italia.
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Giorgio La Malfa
La rivoluzione post-industriale è già cominciata
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Gianni De Michelis
Luigi Paganetto
«Una picconata «La vera sfida? alla concertazione, È sull’innovazione, finalmente!» non sui diritti»
di Gabriella Mecucci
di Riccardo Paradisi
di Franco Insardà
«I paesi del Terzo mondo, quelli che una volta ci vendevano le materie prime con le quali davamo vita alla nostra industia, oggi producono in proprio, ecco la rivoluzione», dice Giorgio La Malfa.
«Marchionne ha il merito di dare il primo colpo di piccone alla demolizione della concertazione: quel plumbeo sistema di regole introdotto nel ’93 da Ciampi», dice l’ex ministro Gianni De Michelis.
«L’eventuale vittoria dei sì al referendum sarebbe solo il primo passo di un nuovo progetto industriale: la vera sfida è sull’innovazione», dice l’economista Luigi Paganetto.
Secondo i testimoni, la polizia spara ancora sui manifestanti e ci sarebbero nuove vittime. Aggredita anche la troupe del Tg3. Fallisce il sogno del Maghreb moderato
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Enrico Singer • pagina 10
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