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he di cronac
Confusione è una parola che abbiamo inventato per un ordine che non comprendiamo Henry Miller
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • VENERDÌ 15 APRILE 2011
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Alfano contestato a Berlino, rinuncia a parlare. L’Avvenire contro il governo
L’avviso di Napolitano «Valuterò la prescrizione breve prima del voto al Senato» di Errico Novi
ROMA. La crisi italiana irrompe sul viaggio di Stato del finitiva in Parlamento». Come dire: non aspetterò il mo-
Cartelli contro Alfano all’Ateneo di Berlino
presidente Napolitano a Praga. Sollecitato dai cronisti a proposito della legge sulla prescizione breve, il presidente ha spiegato: «Valuterò i termini di questa questione quando saremo vicini al momento dell’approvazione de-
mento della firma ma mi mmuoverò prima. Cresce, intanto, la polemica. Per l’Avvenire si tratta di una legge che risolve i problemi del premier, non quelli della giustizia. a pagina 6
Nulla di fatto al vertice dell’Alleanza malgrado il drammatico appello degli insorti libici: «Se non intervenite, ci massacrano»
Il mondo litiga,l’Iran si muove La Nato boccia le richieste anglo-francesi: gli attacchi non cambiano. Cina e Russia protestano contro l’intervento: così Ahmadinejad punta a trasformare Bahrein e Yemen in suoi protettorati di Pierre Chiartano
Un attualissimo discorso del premier inglese
battimenti, gli aiuti umanitari non possono partire. Ma fino quando la soluzione politica non è definita, i combattimenti serviranno per determinare i futuri confini di un Libia divisa. Ma divisa sembra anche l’Europa, dove prevalgono ancora gli interessi nazionali su quelli comuni. Questa in estrema sintesi è la situazione. Mentre a Misurata le forze ribelli, che resistono all’assedio, contano i missili che martellano la città. a pagina 2
Basta immigrazione di massa. Ora ci serve la qualità di David Cameron n anno fa, in piena campagna elettorale, un messaggio circolava forte e chiaro: le cose devono andare diversamente. Le persone chiedevano un governo che non fosse solo capace di finire sui giornali e curare gli interessi del proprio partito, ma fosse in grado di lavorare efficacemente in una prospettiva di lungo periodo e nell’interesse dell’intero Paese. Esattamente quello che stiamo facendo. Ovviamente tagliare la spesa pubblica non è mai popolare, ma è giusto dare un indirizzo chiaro alle nostre finanze pubbliche. La gente chiedeva un governo in grado di fidarsi delle loro richieste. E il mio governo lo sta facendo, consegnandogli una serie di nuovi poteri in grado di farli uscire dai lacci e lacciuoli della burocrazia. a pagina 10
U
Esce «Habemus Papam», film su un uomo in crisi
ROMA. Se non cessano i com-
Dissacrante Moretti ma non è più di sinistra
Mentre si allenta la tensione con la Francia sui permessi
Allarme dei servizi: in arrivo quindicimila profughi Ma il ministro Maroni ora getta acqua sul fuoco: «La fase più acuta delle crisi è passata»
di Anselma Dell’Olio
Riccardo Paradisi • pagina 5
Parla il politologo libanese Saad Kiwan
«La Siria sta precipitando. E finirà come a Tripoli» «Il paese si consuma tra i dissidi nel regime e il conflitto religioso con la popolazione»
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al suo debutto con Io sono un autarchico del 1976, l’autore principe del cinema italiano ha fatto undici lungometraggi. L’ultimo, Il caimano, la dolente e comica agiografia di Berlusconi, risale al 2006. Per due anni ha fatto il direttore del Festival di Torino, poi l’attore in Caos calmo. Astuto gestore della propria immagine e del proprio lavoro, il modo in cui ha giocato a nascondino con Habemus Papam, la sua nuova opera, rasenta il perfezionismo. Allora, dopo averlo visto il nuovo nel silenzio per una canonica ora e tre quarti, si può dire innanzitutto che funziona.
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a pagina 8
Martha Nunziata • pagina 4 I QUADERNI)
• ANNO XVI •
NUMERO
73 •
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IN REDAZIONE ALLE ORE
19.30