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he di cronac
Affari? È abbastanza semplice: si tratta di fare soldi con i soldi di altre persone
Alexandre Dumas
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2011
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Gianni Letta si giustifica: «Siamo pronti a qualunque soluzione, in cinque giorni la situazione è precipitata»
Tutto l’Occidente in tilt
Crollo generale delle Borse. Tremonti: «Ristrutturare la manovra» Sul governo (oggi in Parlamento) si abbatte il ciclone del -6,6% di Piazza Affari. Berlusconi dice: «Faremo presto e bene». Ma ogni ministro ha un’idea diversa. Tutto rinviato al cdm del 18 agosto di Riccardo Paradisi
ROMA. Bisogna ammettere
Un’immagine dei drammatici scontri di Londra
UN MODELLO IN CRISI
La lezione di Londra: quando la democrazia non può più «spendere» di Gianfranco Polillo urn baby, burn: “brucia ragazza, brucia” era il grido che echeggiava nei grandi ghetti neri dell’America di qualche anno fa. Ma sembra sia passato un secolo. Anche allora saccheggi, devastazioni e razzie. Le immagini di quel periodo, diffuse dalle televisioni di tutto il mondo, mostravano giovani – prevalentemente di colore – che uscivano dall’inferno dei negozi, dati alle fiamme, con grandi televisori, lavatrici e altri elettrodomestici caricati sulle spalle. a pagina 4
B
che Berlusconi è davvero sfortunato. Peccato solo che poi ci vada di mezzo l’intero Paese. Ieri, s’era appena seduto davanti alle parti sociali, aveva appena promesso «faremmo presto e bene» che la Borsa di Milano ha chiuso le contrattazioni con un drammatico 6,6%: record europeo di rosso in una gionrata comunque drammatica su tutte le piazze occidentali. Il guaio è che nel governo le idee su come fare «presto e bene» non sono univoche, tanto che oggi in Parlamento difficilmente verranno presentate decisioni definite: tutto è rinviato a un cdm straordinario convocato per giovedì prossimo. A giustificare le incertezze, ci ha pensato Gianni Letta: Gianni Letta: «In questi cinque giorni tutto è cambiato, occorrono scelte rapide e coerenti. Stiamo valutando tutte le possibilità e tutte le ipotesi». Obiettivo: «Ristrutturare la manovra», come ha spiegato Tremonti. Anche se nessuno sa come. a pagina 2
Il premier, fra Tremonti e Letta, al centro del tavolo con le parti sociali
Parla Nicola Rossi
Le misure in discussione
«L’Europa Patrimoniale si salva solo o pensioni? se l’Italia ritorna Ecco l’elenco in pista» delle incertezze «Ciampi ha ragione Bossi non vuole toccare a lanciare l’allarme: l’Ue la previdenza, il premier è in pericolo se Paesi non vuole intaccare come il nostro non beni e finanze. Tutte si allineano ai virtuosi» le divisioni voce per voce Errico Novi • pagina 5
Gualtiero Lami • pagina 3
Ahmadinejad e Gheddafi chiedono una risoluzione contro Cameron
Tripoli e Teheran bloccano l’Onu I due regimi impediscono la discussione sulle violenze in Siria di Massimo Fazzi
Il Qatar a fianco dei ribelli in Libia
rottesco. Non ci sono altre parole per descrivere quello che è successo ieri nella riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza dell’Onu. I rappresentanti di Tripoli e Teheran hanno chiesto di votare una risoluzione contro Cameron e l’uso della polizia a Londra. Con ciò, di fatto, impedendo la discussione prevista sulle violenze in Siria. a pagina 15
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I QUADERNI)
• ANNO XVI •
La libertà si è affacciata tra i siriani
Se il mondo arabo Non basterà la forza scarica il Colonnello... a salvare Damasco di Mario Arpino
di Samir Khalil Samir
di qualche giorno fa la notizia che il Qatar ha fatto giungere a Misurata, con propri aerei da trasporto, armi e munizioni per i ribelli. Tutto ciò malgrado la risoluzione decisamente della Nato contro l’ingresso di armi in Libia. a pagina 13
lla fine, dopo tutto quello che è successo alcuni giorni fa ad Hama, la maggiore parte dei Paesi europei e gli Stati Uniti hanno avuto finalmente una reazione indignata. C’è voluto il massacro perché l’Occidente si risvegliasse. a pagina 14
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