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he di cronac
Ciò di cui ha bisogno l’uomo è la memoria dell’asino. Che mai scorda dove mangia Sofocle
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE 2011
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Opposizioni e forze sociali sul piede di guerra contro l’esecutivo. Casini: «Questo è un insulto agli italiani»
Il governo ridolini Ormai la manovra cambia ancora. E l’Europa: dov’è la crescita? La Lega ci ripensa: adesso le pensioni non si toccano. E invece torna in ballo l’aumento dell’Iva. La maggioranza è indecisa su tutto e paralizza il Paese mentre l’Ue ripete: «Rilanciate l’economia!» SENZA UN’IDEA
IL NODO PREVIDENZA
Presidente, l’Italia non è una barzelletta
State attenti, il welfare sta esplodendo
di Francesco Pacifico
di Giancristiano Desiderio
di Gianfranco Polillo
apete da quanto tempo il governo è alle prese con la manovra economico-finanziaria che dovrebbe salvarci dalla crisi? Da tre mesi tondi tondi (tanto per tenerci stretti). Alla fine di maggio, quando c’era appena stato il primo turno delle amministrative, l’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi (si fa per dire) cominciò a far circolare le misure in esame. Poi, dopo i ballottaggi e dopo i referendum, venne il giorno della resa dei conti e il ministro Tremonti, che una volta in Europa era considerato autorevole, dovette acconciarsi sotto lo spettro della cosiddetta “collegialità”. Quella è ormai passata alla storia (anche qui si fa per dire) come la manovra economica numero 1 del 2011. a pagina 2
ono soprattutto due le cose che all’estero non si comprendono: la scarsa attenzione ai problemi della crescita e la generosità del sistema pensionistico italiano. Problema, quest’ultimo, capace di evocare un disagio sociale che non è solo italiano. In Francia il tentativo di elevare l’età di pensionamento determinò proteste feroci e scontri di piazza. In Italia, invece, l’età di pensionamento aumenterà, con l’allungamento della vita media in modo automatico. Giorno dopo giorno: verrebbe da dire e senza ulteriori interventi legislativi in grado di scatenare la piazza. Eppure il problema non è risolto. Non è risolto perché la spesa previdenziale continua a crescere senza sosta. a pagina 4
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ROMA. Ogni giorno ha la sua manovra. Se quella di martedì era «equa» (Berlusconi dixit), quella di ieri non lo era più: via l’intervento sulle pensioni, dunque. E (forse) dentro un punticino in più di Iva. Dire che il governo e la maggioranza non sanno più che pesci prendere è un eufemismo. Forze sociali e opposizioni insorgono contro l’ennesimo giro di valzer: «Un insulto agli italiani», dice Casini. Insomma, si ricomincia: e così oggi in Senato arriverà la quarta manovra in tre mesi. Aspettando la prossima.
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La crisi del Pd secondo De Giovanni e Marramao
«Compagni, rottamate il partito degli affari»
a pagina 2
Tremonti accantonato definitivamente
Arrivederci Giulio, superministro senza coraggio
Le difficoltà crescenti di Bersani, tra questione morale e ritorno al mattarellum
Ad Arcore l’avevano messo in un angolo, ieri lo ha sostituito Sacconi: cade una stella che non ha avuto la forza di sganciarsi al momento giusto
Franco Insardà • pagina 6
Maurizio Stefanini • pagina 5
Oggi il vertice per decidere strategie e alleanze per ricostruire la Libia
Parigi insiste: ora truppe di terra Il figlio di Gheddafi starebbe trattando con i leader del Cnt di Enrico Singer ella bozza del documento finale del vertice che Sarkozy ha organizzato per oggi a Parigi, la proposta d’inviare una forza di peacekeeping in Libia sotto la bandiera dell’Onu è tra parentesi quadre. È una formula che, nel linguaggio diplomatico, significa che non c’è accordo e che proprio questo è il punto più delicato da affrontare. a pagina 12
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gue a (10,00 pagina 9CON EUROse1,00
I QUADERNI)
• ANNO XVI •
Il conflitto politico con i Paesi del Golfo
Il bilancio di quarantadue anni di potere
Serve una primavera della Lega Araba
Costa troppo l’eredità del Raìs
di Mario Arpino
di Daniel Pipes
atteggiamento verso la guerra in Libia, le varie “primavere”, le rivolte in Bahrein e Yemen, la stessa questione israelo-palestinese, trovano diversa considerazione presso le due organizzazioni multinazionali della regione. segue a pagina 12
ggi, primo settembre, Mu’ammar alQadhdhafi (questa è l’esatta traslitterazione del suo nome) avrebbe festeggiato 42 anni di governo, il che lo avrebbe reso il capo di Stato al potere più longevo al mondo. a pagina 15
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NUMERO
169 •
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IN REDAZIONE ALLE ORE
19.30