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he di cronac
Il moralismo è l’atteggiamento che adottiamo verso le persone che non ci piacciono Oscar Wilde
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • MARTEDÌ 4 OTTOBRE 2011
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Anche il Pd si spacca sul referendum. Parisi attacca Bersani: «Non lo ha firmato. Si deve dimettere»
No al Pasticcellum
L’asse Casini-Maroni spiazza il dibattito sulla legge elettorale «Non c’è spazio per soluzioni confuse»: dopo l’altolà del leader dell’Udc e del ministro, cambiano idea un po’ tutti. Berlusconi: «Non me ne occupo proprio». Bossi ai suoi: «Non parlate a vanvera» INDECISIONISMO
di Errico Novi
Non servono nuovi «mostri». Meglio votare
ROMA. Il giorno dopo l’altolà di Casini e Maroni a soluzioni pasticciate per evitare il referendum, la maggioranza cambia rotta. E Berlusconi smentisce il «suo» segretario che da tempo predicava una nuova legge elettorale: «Non ce ne occupiamo». Caos anche nella Lega, con Calcderoli contro Tosi sulla secessione e Bossi che tuona: «Non parlate a vanvera». a pagina 2
di Giancristiano Desiderio opo il Mattarellum e il Porcellum potrebbe arrivare il Pasticcellum. Quindi? Quindi molto meglio andare a votare che combinare un gran pasticcio che per essere modificato avrebbe bisogno ancora una volta di una raccolta di firme pro-referendum (visto che in Italia le leggi elettorali si concepiscono e si fanno solo sotto minaccia di referendum). Davvero non c’è altra soluzione e per capirlo basta fare una considerazione piccola piccola, ma piccola piccola così: per cambiare la legge elettorale serve un accordo politico ma un accordo politico non solo non c’è tra maggioranza e opposizioni ma neanche (e soprattutto) tra maggioranza e maggioranza. a pagina 2
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Parlano Onida e Pombeni
Lo strappo di Marchionne sulla concertazione
Confindustria addio, la Fiat se ne va
Il progetto della Chiesa
«Tempo scaduto, Le Cei non vuole ora la riforma un partito è impossibile» ma un «cantiere» «Questo Parlamento non ha la lucidità per progettare nuove regole. E il Pd non ha alcun interesse per farlo»
Sono le associazioni dei laici che devono fare il primo passo, non i vescovi. Solo così sarà efficace
Francesco Lo Dico • pagina 4
Luigi Accattoli • pagina 5
«L’accordo con la Cgil del 21 settembre non ci piace»: il Lingotto lascia in polemica con le ultime aperture della Marcegaglia
Stoccolma premia Beutler, Hoffmann e Steinman, morto venerdì
Francesco Pacifico • pagina 6
Assegnati gli «immunobel» Vincono tre studiosi dei tumori. Uno era scomparso
Una mossa dal sapore (anche) politico
La via di Torino all’autarchia globale di Gianfranco Polillo
di Maurizio Stefanini l motivo per cui nel 1948 il Premio Nobel per la Pace non fu assegnato fu che il Mahatma Gandhi era stato assassinato il 30 gennaio: due giorni prima della chiusura delle nomination. Ben sei lettere di designazione ne avrebbero fatto il sicuro vincitore, ma il regolamento non prevede premi alla memoria, e così l’unico modo che si trovò per onorarlo lo stesso in qualche modo fu quello di non dare il Premio a nessuno. Un caso diverso dall’attuale.
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Da sinistra, il canadese Ralph Steinman, l’americano Bruce Beutler e il lussemburghese Jules Hoffmann gue a (10,00 pagina 9CON EUROse1,00
I QUADERNI)
a pagina 8
• ANNO XVI •
NUMERO
192 •
WWW.LIBERAL.IT
• CHIUSO
a lettera di Sergio Marchionne a Emma Marcegaglia segna il definitivo divorzio della Fiat da Confindustria. Era stato un lungo matrimonio, durante il quale gli Agnelli avevano esercitato il loro fascino discreto sul mondo industriale italiano. Basti pensare all’accordo sul-
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IN REDAZIONE ALLE ORE
la scala mobile, nel corso degli anni Settanta: quella firma posta in calce al documento da Gianni e controfirmata da Luciano Lama, era destinata a produrre un’indicizzazione dei salari operai oltre il 100 per cento. E l’avvio di un processo inflazionistico senza precedenti. a pagina 7
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