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he di cronac
Il futuro è come il paradiso: tutti lo esaltano ma nessuno ci vuole andare adesso James Baldwin
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di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • VENERDÌ 28 OTTOBRE 2011
DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK
Exploit delle Borse mondiali che ”festeggiano” la decisione Ue di incrementare di 1000 mld il Salvastati
Berlusconi riunifica i sindacati Di nuovo insieme: sarà sciopero contro i licenziamenti facili Monito di Barroso: «Ora mantenete la parola». Ma Bossi già litiga con Tremonti perché si è defilato dall’accordo. Bugia del premier: «La Merkel si è scusata». Ma lei: «Non è vero niente» Parla Natale Forlani
VISTO DALL’ITALIA
VISTO DAGLI USA
Ma Bruxelles non ci ha chiesto di far pagare i soliti noti
L’Europa ha un problema: l’Unione non esiste
di Rocco Buttiglione
di John R. Bolton
roviamo a dare una valutazione equanime delle misure proposte dal governo nella sua lettera alla Commissione Europea. Ci limitiamo, per questa volta a tre punti nodali: il Mezzogiorno, il mercato del lavoro ed il pubblico impiego. Il punto di vista che adottiamo è quello della economia sociale di mercato che è il punto di riferimento non solo del Partito Popolare Europeo ma anche del modello sociale europeo. Prima di entrare nel vivo della questione dobbiamo però fare una osservazione preliminare. La lettera è firmata dal premier ma non è stata approvata dal Cdm. segue a pagina 7
atrogenesi è una parola che deriva dal greco che descrive come le condizioni di un paziente possano peggiorare a causa dei trattamenti medici che ha ricevuto. E “iatrogenesi” è esattamente la patologia che oggi affligge l’Unione Europea a causa delle sprovvedute politiche fiscali della Grecia combinate con la mancanza di volontà, da parte dell’Ue, di affrontare la realtà. Ora i leader europei si stanno impegnando per mettere in pratica un altro accordo a breve termine, simile a quello Rube-Goldberg, che possa evitare il collasso delle finanze (o persino dei governi) degli Stati membri. a pagina 6
P
«Nuovo patto sociale per rilanciare il Paese» «È un errore continuare ad andare a chiedere sacrifici solo ai lavoratori a reddito fisso. Sono diventati capri espiatori»
I
Riccardo Paradisi • pagina 4
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di Francesco Pacifico
Parla Fiorella Kostoris
ROMA. Un successo, Berlusconi l’ha ottenuto: dopo anni di rottura tra i sindacati da ieri Cgil, Cisl e Uil sono tornati uniti. Uniti nel minacciare uno sciopero generale contro i licenziamenti indiscriminati in cui si fa riferimento nella lettera d’intenti che il premier ha sottoscritto all’Europa. D’altra parte, nel governo non tutto fila liscio: Bossi ieri se l’è presa con Tremonti, colpevole di non aver firmato la lettera all’Europa. Ma anche dall’Europa non arrivano grandi hurrà: il presidente della Commissione, Barroso, ha auspicato che alle promesse «seguano fatti concreti». a pagina 2
«Non manterranno alcun impegno» «Flessibilità in uscita? Resterà solo un’intenzione: in Italia queste idee sarebbero anche utili, ma chi le promuove è in minoranza» Errico Novi • pagina 5
Il Papa ad Assisi alla Giornata di dialogo per la pace nel mondo
Dopo l’alluvione, in Liguria si cercano ancora i dispersi
«Verità contro Violenza»
Viaggio nell’Italia in rovina
«La religione non sia motore di odio»
Alle Cinque Terre, distrutte dall’incuria
di Vincenzo Faccioli Pintozzi
di Marco Ferrari
incontro di Assisi spinge a una riflessione sulla pace e sulla violenza, anche di matrice religiosa. Ma è anche e soprattutto una spinta al “cammino verso la verità”, facendosi «carico insieme della causa della pace contro ogni specie di violenza distruttrice del diritto». Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso che ha pronunciato a conclusione della mattinata di interventi delle varie personalità religiose e non, radunati per la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. Il pontefice ha sottolineato che nel mondo attuale la pace è messa a rischio da due tipi di violenza: «Quella che fa uso della religione e quella che deriva dall’assenza di Dio». a pagina 10
na costa sfigurata, privata della sua bellezza, che sembrava eterna. Così appaiono dal mare Monterosso e Vernazza. L’Italia che si sgretola, che non regge l’urto delle piogge: dalle Cinque Terre a Pompei emette un solo grido d’allarme. I battelli salpano dalla banchina della Spezia con regolarità, due la mattina e due il pomeriggio. Non sono carichi dei soliti turisti americani avidi di sentieri di agavi ma di pacchi di pasta, medicinali, pane e bottiglia d’acqua. Raggiungono un paradiso perduto, le Cinque Terre. Sembra di essere tornati indietro di centocinquant’anni quando la ferrovia non esisteva e le strade collinari erano solo mulattiere sconnesse e dissestate. a pagina 8
L’
gue a (10,00 pagina 9CON EUROse1,00
I QUADERNI)
• ANNO XVI •
NUMERO
U
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