IllustrArte, Claude Monet

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CLAUDE MONET LA RIVOLUZIONE DEL COLORE



CIAO, MI CHIAMO CLAUDE MONET, E QUESTA È LA MIA STORIA.

FORSE AVETE GIÀ SENTITO PARLARE DI ME: SONO UN PITTORE MOLTO CONOSCIUTO. MA ANDIAMO CON ORDINE, VOGLIO RACCONTARVI PROPRIO TUTTO. SONO NATO A PARIGI IL 14 NOVEMBRE DEL 1840, I MIEI GENITORI ERANO DEI COMMERCIANTI. QUANDO AVEVO CINQUE ANNI, CI TRASFERIMMO A LE HAVRE, UNA PICCOLA CITTÀ NEL NORD DELLA FRANCIA, NELLA REGIONE DELLA NORMANDIA. LÌ TRASCORSI IL RESTO DELLA MIA INFANZIA E TUTTA LA MIA ADOLESCENZA.


RICORDO CHE DA BAMBINO AMAVO TRASCORRERE IL TEMPO ALL'ARIA APERTA: A LE HAVRE C' ERA UNA CAMPAGNA BELLISSIMA, E POI C' ERA IL MARE E LE SCOGLIERE ERANO MOLTO ALTE, MI PIACEVANO TANTISSIMO! INVECE ODIAVO LA SCUOLA E TUTTE LE SUE ASSURDE REGOLE, MI SEMBRAVA DI STARE IN UNA PRIGIONE. PER FAR PASSARE IL TEMPO IN CUI ERO COSTRETTO A STARE NEL CHIUSO DELLE AULE, DISEGNAVO: DISEGNAVO OGNI COSA, MA PIÙ DI TUTTO RICORDO CHE MI DIVERTIVO A RITRARRE I VOLTI DEI PROFESSORI SUI MARGINI DEI LIBRI. SENTIVO DI ESSERE BRAVO E, UN PO' PER GIOCO, INIZIAI A DISEGNARE CARICATURE DEGLI ABITANTI DI LE HAVRE: RACCONTARLO OGGI SEMBRA INCREDIBILE, MA FURONO MOLTO APPREZZATE, E SI PUÒ DIRE CHE QUELLI SIANO STATI I MIEI PRIMI SUCCESSI IN CAMPO ARTISTICO.




COSÌ, FINITA LA SCUOLA, DECISI DI TRASFERIRMI A PARIGI PER STUDIARE PITTURA. AH, PARIGI! CHE CITTÀ MERAVIGLIOSA! PURTROPPO PER ME, A QUEL TEMPO C' ERA ANCORA IL SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO, E RICEVETTI UNA CARTOLINA CHE ORDINAVA DI PRESENTARSI AL DISTRETTO PER L'ARRUOLAMEMENTO. ACCETTAI IL MIO DESTINO E L' ESERCITO DECISE DI SPEDIRMI AD ALGERI, IN ALGERIA, CHE A QUEL TEMPO ERA UNA COLONIA FRANCESE. RAGAZZI... NON AVEVO MAI VISTO NIENTE DEL GENERE! I PAESAGGI ERANO.. ERANO... C' ERA UNA LUCE PAZZESCA E IL DESERTO E I CAMMELLI E RAGAZZE MERAVIGLIOSE. RIPENSANDOCI ADESSO, TOLTE LE FATICHE DELLA VITA MILITARE, NON ERO PER NIENTE SCONTENTO DI VIVERE IN AFRICA, E QUASI QUASI MI DISPIACQUE QUANDO IL PERIODO DI LEVA FINÌ E DOVETTI TORNARE IN FRANCIA.


OGNI DUE ANNI, NELLA CAPITALE VENIVA ORGANIZZATO IL SALONE, UNA GRANDE MOSTRA DI PITTURA E SCULTURA. GLI ARTISTI ACCORREVANO DA TUTTO IL PAESE PER POTERVI ESPORRE I PROPRI LAVORI! MA NEL 1863, LA GIURIA CHE DOVEVA SELEZIONARE LE OPERE RIFIUTÒ QUASI 3000 QUADRI! TRE-MI-LA! SCOPPIÒ UN GRAN PANDEMONIO: A PARIGI NON SI PARLAVA D'ALTRO! PER CALMARE LA SITUAZIONE, IL NOSTRO IMPERATORE ISTITUÌ UNA MOSTRA PARALLELA CON LE OPERE CHE ERANO STATE SCARTATE DAL SALONE UFFICIALE: IL FAMOSO "SALONE DEI RIFIUTATI"... PARTECIPARONO ALCUNI ARTISTI CHE BEN PRESTO AVREI IMPARATO AD AMMIRARE, COME EDUARD MANET. IO ALL' EPOCA ERO MOLTO GIOVANE, E RIMASI FOLGORATO DALLA SUA PITTURA: NESSUNO AVEVA MAI DIPINTO COME LUI, MA PURTROPPO IL PUBBLICO NON APPREZZÒ LA NOVITÀ DI QUELL'ARTE.



ÉDOUARD MANET

COLAZIONE SULL'ERBA OLIO SU TELA, 208 X 264 CM 1862-1863, MUSÉE D' ORSAY, PARIGI.

AL SALONE DEI RIFIUTATI DEL 1863 IL DIPINTO DI ÉDOUARD MANET, COLAZIONE SULL'ERBA, CAUSÒ UN ENORME SCANDALO: PER SETTIMANE, TUTTI NE PARLARONO. IMMAGINATEVI LA SCENA: ANCHE SE ERA ISPIRATO A DUE IMPORTANTI MODELLI RINASCIMENTALI, QUESTO QUADRO RAFFIGURAVA UNA DONNA NUDA IN MEZZO A DUE UOMINI VESTITI IN ABITI MODERNI. A QUEI TEMPI, IN PITTURA IL NUDO ERA ACCETTATO SOLO SE AMBIENTATO IN UNA SCENA MITOLOGICA O LETTERARIA, MA ERA CONSIDERATO INDECENTE SE PROPONEVA UN' IMMAGINE CONTEMPORANEA. INOLTRE, TUTTI EBBERO DA RIDIRE ANCHE PERCHÉ IL DIPINTO IGNORAVA LE REGOLE DELLA PITTURA DELL' EPOCA: NON CI SONO MOLTE SFUMATURE DI COLORE, MA VIOLENTI CONTRASTI TRA LUCE E OMBRA; E NON RISPETTA LA PROSPETTIVA: LA DONNA NEL RUSCELLO È DECISAMENTE SPROPORZIONATA RISPETTO ALL'AMBIENTE.


CLAUDE MONET

COLAZIONE SULL'ERBA OLIO SU TELA, 418 X 150 CM E 248 X 217 CM 1866, MUSÉE D' ORSAY, PARIGI.

EPPURE, QUESTE LIBERTÀ A ME PIACQUERO MOLTO; RICONOBBI SUBITO NEL QUADRO DI MANET UN ESEMPIO DA SEGUIRE PER L' USO DELLA LUCE; E NELLA PRIMAVERA DEL 1865 INIZIAI A DIPINGERE UNA MIA COLAZIONE SULL'ERBA. L' OPERA ERA MOLTO PIÙ GRANDE DI QUELLA CHE POTETE VEDERE ORA MA POICHÉ A QUEI TEMPI NON NAVIGAVO PROPRIO NELL' ORO… LA DOVETTI DARE IN PEGNO AL PADRONE DI CASA, IN CAMBIO DI ALCUNI MESI DI AFFITTO NON PAGATI, MA QUANDO DIVERSI ANNI DOPO POTEI FINALMENTE RICOMPRARLA, BEH... ERA AMMUFFITA IN VARI PUNTI, PERCHÉ ERA STATA A LUNGO IN UNA CANTINA, E L' UNICO MODO PER SALVARE LE PARTI INTEGRE FU DI TAGLIARLA IN PIÙ PEZZI.




Mi chiamo Claude Monet e sono un pittore. Modestamente, sono abbastanza conosciuto, per via dei miei dipinti all'aria aperta: li ho eseguiti con quella tecnica per potermi concentrare sulla luce e sul colore. Le altre cose mi interessano molto meno. Comunque, se la volete conoscere, questa è la mia storia.

ISBN 978-88-85702-01-1

9 788885 702011


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