Amedeo Modigliani, FRAMMENTI

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Amedeo Modigliani FRAMMENTI

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Amedeo Modigliani FRAMMENTI

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Introduzione............................. 4 Le sue parole........................... 6 Le parole degli altri.............30 Nota bibliografica................70

A fianco: Amedeo Modigliani, Nudo femminile disteso, particolare, olio su tela, 89 x 146 cm, 1917, collezione privata.


Introduzione Ancora oggi, l’opera di Amedeo Modigliani è (sotto molti aspetti) eclissata dalla leggenda della sua vita dissoluta. Modì, lo sfortunato bohémien, amante delle donne, delle droghe e dell’alcool, estrema incarnazione del rifiuto della condotta borghese, sembra essersi ormai imposto sul raffinato e colto pittore, erede di tanta tradizione classica. E, del resto, tra le testimonianze dei suoi sodali molte sono quelle che vertono sui comportamenti estremi, poche quelle che si trattengono sulle caratteristiche della sua pittura. Senza dubbio, la costruzione di una mitologia dell’artista maudit aveva già avuto avvio quando egli era vivo. Dopo l’improvvisa morte dilagò, anche nella forma del cliché: chiunque l’avesse, bene o male, conosciuto iniziò a proiettare sulla sua figura l’immagine di un personaggio che faceva della totale libertà dalle convenzioni sociali un ideale di vita. Con ogni probabilità si trattò anche di un fenomeno di compensazione che con la biografia del pittore livornese ebbe un rapporto meramente strumentale: molti di coloro che avevano attraversato la bohéme di Montparnasse, si trovarono ben presto a rimpiangere quegli anni e tutto ciò che a essi ruotava intorno. Modigliani era stato un protagonista di quella stagione ed evocando il suo nome si compiva un esorcismo nei confronti dell’orizzonte ordinato che era venuto dopo. Quando però ci addentriamo oltre la corte di fumo dell’epopea parigina e cerchiamo di concentrarci sulla sua arte, ecco che scopriamo come tutto ciò abbia ben poco a che vedere con essa: a conti fatti, quest’ultima ci appare del tutto priva di influenze distruttive. Si tratta di composizioni estremamente controllate, in cui la forma, l’ordine e il senso di responsabilità artistica prevalgono. In esse è possibile rintracciare molti elementi dell’arte del passato, e in particolare dell’arte italiana del Rinascimento, che Modigliani studiò attentamente e verso la quale nutrì dei forti debiti. Ancor di più, sono evidenti la fascinazione 4


Introduzione

per la scultura africana e il lascito di Cézanne: la prima mediata attraverso il contatto con la scultura di Costantin Brancusi; il secondo che consentì all’artista di trovare una sintesi delle altre influenze sulla sua produzione creativa. Fu nell’opera del maestro di Aix-en-Provence, nella sua capacità di unire classicità e romanticismo, che Modigliani vide una strada da seguire. Nel confronto con quella pittura, con il suo approccio cromatico, con i suoi valori costruttivi, egli giunse alla maturazione di una poetica personale, che di quegli stimoli fece tesoro per concretizzare una nuova riflessione formale. Se infatti osserviamo l’opus del giovane livornese, ci accorgiamo ben presto di essere al cospetto di opere che sembrano quasi anticipare di alcuni anni quel «ritorno all’ordine» che segnò l’arte europea dei secondi anni Venti. La sua ricerca si muove verso una pittura che pone al centro del suo essere la rappresentazione della figura umana, in qualche modo una pittura umanista. Come egli scrisse in una lettera a Zborowski del 1919: «L’uomo è un mondo che a volte vale i mondi interi». La sua arte ha un solo soggetto: la figura umana, il suo volto e il suo corpo, ma questa umanità è tutt’altro che trionfante e non è impossibile rilevarvi elementi di rassegnazione e di sofferenza. Ed ecco forse riaffiorare, in una relazione tutt’altro che lineare, quella centralità del dato umano, quella complessa, sofferente, umanità che affollava i caffè e le serate parigine. È allora con la speranza di contribuire alla comprensione di questa complessità umana e artistica, che offriamo al lettore questa selezione di brevi testi.

Raffaele Nencini Redazione Crossmedia Group 5



.................. Le sue parole



Le sue parole

“I

o stesso sono in preda allo spuntare e al dissolversi di energie fortissime. Vorrei invece che la mia vita fosse come un fiume ricco d’abbondanza che scorresse con gioia sulla terra.

Da una lettera a Oscar Ghiglia, Roma aprile 1901

Nelle pagine precedenti: Amedeo Modigliani, Nudo sdraiato con le braccia dietro la schiena, particolare, olio su tela, 60,6 x 92,7 cm, 1917, The Metropolitan Museum of Art, New York. A fianco: Amedeo Modigliani, L’ebrea, particolare, olio su tela, 55 x 46 cm, 1908, collezione privata.

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Le sue parole

“N

oi (scusa il noi) abbiamo dei diritti diversi dagli altri, perché abbiamo dei bisogni diversi che ci mettono al di sopra – bisogna dirlo e crederlo – della loro morale.

Da una lettera a Oscar Ghiglia, Venezia 1905

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Le sue parole

“I

l tuo dovere reale è di salvare il tuo sogno.

Da una lettera a Oscar Ghiglia, Venezia 1905

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Nota bibliografica •  Pag. 9: A. Modigliani, Le lettere, a cura di Elena Pontiggia, Milano, Abscondita, 2006, p. 11; •  Pag. 10: Ivi, p. 16; •  Pag. 11: Ibidem; •  Pag. 13: Ibidem; •  Pag. 14: A. Modigliani, Le lettere, cit., p. 18; •  Pag. 15: B. Buscaroli, Ricordi via Roma. Vita e arte di Amedeo Modigliani, Milano, Il Saggiatore, 2010, p. 135; •  Pag. 17: M. Secrest, Modigliani: A Life, New York, Knopf Doubleday Publishing Group, 2011 (trad. it. Modigliani. L’uomo e il mito, a cura di Carla Lazzari, Milano, Mondadori, 2012, p. 183); •  Pag. 18: B. Buscaroli, Ricordi via Roma, cit., p. 140; •  Pag. 19: C. Parisot, Modigliani a Venezia. Tra Livorno e Parigi, Sassari, C. Delfino, 2005, p. 46; •  Pag. 21: M. Secrest, Modigliani, cit., p. 108; •  Pag. 22: Ibidem; •  Pag. 23: J. Modigliani, Jeanne Modigliani racconta Modigliani, a cura di Giorgio e Guido Guastalla, Livorno, Graphis arte, 1984, p. 126; •  Pag. 25: A. Modigliani, Le lettere, cit., p. 26; •  Pag. 26: Ibidem; •  Pag. 27: Ivi, p. 34; •  Pag. 29: Ivi, p. 32; •  Pag. 33: C. Parisot, M. Rosenthal, B. Merlino, Amedeo Modigliani, 1884-1920, Biographie, Canale Arte, 2000 (trad. it. Amedeo Modigliani, 1884-1920. Biografia, a cura di F. Lovece e M. Masell, Bari, M. Adda, 2003, p. 27); •  Pag. 34: B. Buscaroli, Ricordi via Roma, cit., p. 27; •  Pag. 35: M. Secrest, Modigliani, cit., p. 77; •  Pag. 37: P. Alexandre, Modigliani: testimonianze, documenti e disegni inediti provenienti dalla collezione del dottor Paul Alexandre, a cura di Noël Alexandre, Torino, Umberto Allemandi; Anversa, Fonds Mercator, 1993, pp. 28-32; •  Pag. 38: B. Buscaroli, Ricordi via Roma, cit., p. 28; •  Pag. 39: J. Lipchitz, Amedeo Modigliani, Garzanti, Milano, 1959, pp. 2-3;

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•  Pag. 41: H. R. Lottman, Amedeo Modigliani, prince de Montparnasse, Paris, Calmann-Lévy, 2005 (trad. it Amedeo Modigliani, principe di Montparnasse, a cura di Guendalina Carbonelli, Milano, Editoriale Jaca Book Spa, 2007, p. 46); •  Pag. 42: M. Secrest, Modigliani, pp. 108-109; •  Pag. 43: L. Survage, Ricordo di Modigliani, in Jeanne Modigliani racconta Modigliani, a cura di Giorgio e Guido Guastalla, Livorno, Graphis arte, 1984, p. 190; •  Pag. 45: P. Alexandre, Modigliani, cit., p. 65; •  Pag. 46: L. Survage, Ricordo di Modigliani, cit., p. 190; •  Pag. 47: Ibidem; •  Pag. 49: P. Alexandre, Modigliani, cit., p. 65; •  Pag. 50: B. Buscaroli, Ricordi via Roma, cit., p. 126; •  Pag. 51: C. Dorignac, La storia, la vita e l’arte di Jeanne Hébuterne, André Hébuterne, Georges Dorignac e Amedeo Modigliani, in Christian Parisot (a cura di), Modigliani e i suoi, cit., pp. 2-3; •  Pag. 53: F. Mauroner, Acquaforte, Atti dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Udine, triennio 1951-1954, s. VI, vol. XII, Arti Grafiche Friulane, Udine 1955, pp. 304-344; •  Pag. 54: B. Buscaroli, Ricordi via Roma, cit., p. 124; •  Pag. 55: M. Secrest, Modigliani, cit., p. 186; •  Pag. 57: J. Modigliani, Jeanne Modigliani racconta Modigliani, cit., p. 126; •  Pag. 58: G. De Chirico, Il meccanismo del pensiero, a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco, Torino, Einaudi, 1985, p. 281; •  Pag. 59: P. Alexandre, Modigliani, cit., pp. 28-32; •  Pag. 61: M. Secrest, Modigliani, cit., p. 185; •  Pag. 62: B. Buscaroli, Ricordi via Roma, cit., p. 135; •  Pag. 63: P. Alexandre, Modigliani, cit., pp. 28-32; •  Pag. 65: A. Soffici, Varia. Amore letterario. Ricordo di Modigliani, in «Gazzetta del Popolo», Torino, 16 gennaio 1930, poi in id., Ricordo di Modigliani, in AA.VV., Ricordi di vita artistica e letteraria, Vallecchi, Firenze 1965, pp. 123-125; •  Pag. 66: U. Brunelleschi, Modigliani, in «Perle. Rivista trimestrale di Turismo Arte Letteratura», VI, n. 4, dicembre 1930, s.p.; •  Pag. 67: H.R. Lottman, Amedeo Modigliani, cit., p. 238; •  Pag. 69: C. Augias, Il viaggiatore alato, vita breve e ribelle di Amedeo Modigliani, Mondadori, Milano, 1998, p. 303.

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Cura editoriale: Maria Rees, Raffaele Nencini Grafica e impaginazione: Giulia Raineri Š2018 C&T Crossmedia Srl Via di Santo Spirito, 11 Firenze www.ctcrossmedia.com info@ctcrossmedia.com


In copertina: Amedeo Modigliani, Ritratto di Jeanne HĂŠbuterne, particolare, olio su tela, 91,4 x 73 cm, 1919, The Metropolitan Museum of Art, New York. In quarta di copertina: Amedeo Modigliani, Cariatide, particolare, acquerello, 43,1 x 26,4 cm, 1913, collezione privata. A fianco: Amedeo Modigliani, Anna Achmatova, particolare, inchiostro su carta, 1911, collezione privata.


“N

oi (scusa il noi) abbiamo dei diritti diversi dagli altri, perché abbiamo dei bisogni diversi che ci mettono al di sopra – bisogna dirlo e crederlo – della loro morale.

8,00 euro


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