A TE, ANCELLA DI DIO. IL TUO VOLTO INTRISO DI LACRIME DI SANGUE, AMABILE E DIVINA MADRE CELESTE. L’INDOLENZA E LA CATTIVERIA DEGLI UOMINI TI FANNO TANTO SOFFRIRE, COLOMBA PURISSIMA DI DIO. TU SAI QUANTO IO TI AMI, MADRE DOLCISSIMA DEL MIO SPIRITO; SAI ANCHE CHE LA TUA SOFFERENZA E’ ANCHE LA MIA E CHE NON CESSO UN SOLO ISTANTE DI INTERPRETARE E DIVULGARE I DESIDERATI DI COLUI CHE HAI NUTRITO CON L’AMORE PIU’ GRANDE DI TUTTI GLI AMORI. ECCO, SONO INNANZI A QUESTI TUOI OCCHI STANCHI DI DOLORE PER ESPRIMERTI TUTTA LA MIA DEVOZIONE E LA INCONDIZIONATA DISPONIBILITA’ DEL MIO CUORE E DEL MIO SPIRITO NEL SERVIRTI E NELL’AMARTI, COLOMBA DI PACE E D’AMORE. TUO NELLO SPIRITO E PER L’ETERNITA’. OGGI, 5 GIUGNO 1983.