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Ponzanello

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Fosdinovo

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PONZANELLO (MS)

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Il buen ritiro dei vescovi-conti di Luni

Presso la residenza di Ponzanello, definita propriamente una piccola Castelgandolfo di Lunigiana, la Storia narra della costrizione imposta dall’imperatore Arrigo VII al vescovo-conte di Luni, Gherardino Malaspina. Accadde che alla morte di Antonio Nuvolone da Camilla, avvenuta nel 1307, nel capitolo di Sarzana si verificò uno scisma a causa della divisione degli elettori nelle due fazioni dei Bianchi e dei Neri. Al successore ufficiale, Gherardino Malaspina, esponente di parte Nera, una fazione di canonici di fazione Bianca e tendenza ghibellina, riunita giusto presso la residenza vescovile di Ponzanello, oppose l’elezione di un altro Malaspina, quel Guglielmo frate minore che si ritrova negli Atti della Pace di Castelnuovo nel ruolo di referente di Dante per parte

Mappa del borgo

vescovile. Il 9 maggio del 1312 è alfine Gherardino a beneficiare della solenne conferma operata da papa Clemente V, ma il 23 febbraio dell’anno successivo, rifiutandosi, nella sua qualità di Comites, di fornire i contingenti feudali ad Arrigo VII, fu da questi messo al bando dell’impero segnando così la fine dell’epopea secolare dei vescovi-conti di Luni. Da allora prese inizio in Lunigiana una «serie di vescovi-marchesi [...] che è chiara testimonianza della crescente influenza malaspiniana nella direzione della diocesi». L’atteggiamento estremistico di Gherardino si attirò lo scherno impietoso di Dante nella potentissima Epistola ai Cardinali (Ep XI), ove è indicato lui solo, il «Lunensem ponteficem» (Ep XI 15) quale uomo libero da cupidigia e da lussuria… L’evidente focalizzazione di simili accu-

se lascia intendere che Dante avesse di questo personaggio una profonda conoscenza maturata nel corso di uno dei suoi ripetuti soggiorni lunigianesi. Qui siamo probabilmente nel 1314, l’anno dell’Epistola di frate Ilaro (-›Bocca di Magra) e del viaggio di Dante a Parigi (-›Lerici). Le vestigia del castello residenziale vescovile e lo splendido borgo medievale ci narrano ancora in maniera discreta di queste presenze antiche. Tra le case raccolte del borgo storico c’è da visitare un piccolo museo dedicato al pittore e scultore Nazzareno Micheli da Sarzana (1937-2003), artista che ha meritato l’alta considerazione del Centro Lunigianese di Studi Danteschi.

BIBLIOGRAFIA

Augusto Cesare AMBROSI, Castelli e fortezze di Lunigiana, S. Lazzaro di Savena, Fotometalgrafica Emiliana, 1989.

Mirco MANUGUERRA, Lunigiana Dantesca, Edizioni del Centro Lunigianese di Studi Danteschi, La Spezia, 2006.

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