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Luni

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Ameglia

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Il fascino trascorso della “splendida civitas nostra lunensis”

Mappa del borgo

Il nome dell’antica città di Luni compare per la prima volta nella Commedia al v. 47 del Canto XX dell’Inferno, ove Dante, nel presentare la figura dell’aruspice Aronte, indica come monti di Luni la grande catena delle Alpi Apuane sotto cui dimora il popolo di Carrara:

... ne’ monti di Luni, dove ronca lo Carrarese che di sotto alberga,

(Inf XX 47-48)

L’analisi specifica di questo passo è offerta nella scheda -›Massa, Carrara e le Alpi Apuane. Come antica città, Luni è invece bene indicata al v. 73 del Canto XVI del Paradiso:

Se tu riguardi Luni e Urbisaglia come sono ite, e come se ne vanno di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia, udir come le schiatte si disfanno non ti parrà nova cosa né forte, poscia che le cittadi termine hanno.

Si tratta di una citazione davvero molto malinconica quella che Dante è costretto a fare della gloriosa nostra «splendida civitas lunensis»: anche le città sono destinate a passare... Ma l’epitaffio immortale del Sommo Poeta rende comunque all’urbe perduta un onore altissimo, poiché nel gigantesco percorso di ascesa della Divina Commedia è questa, di gran lunga, la citazione lunigianese più “alta”. A Luni si deve la denominazione

dell’intero comprensorio, la Lunigiana Storica, che comprende cinque magnifici bacini: Val di Vara, Cinque Terre, Golfo dei Poeti, Alpi Apuane e Val di Magra. Parliamo di una regione mancata di cui la metropoli patrizia romana ne costituì il cuore indiscusso dalla fondazione (177 a.C.) fino al 1204, anno della traslazione a Sarzana della diocesi locale a causa dell’impaludamento progressivo in cui l’intera piana era purtroppo sprofondata. Le vestigia dell’anfiteatro (I sec. d.C.) possono essere idealmente considerate al centro tra i terrazzamenti e i limoni di Montale, le cave di marmo di Michelangelo e il Museo delle Statue-stele di Pontremoli. La visione che Dante poté avere dei resti della città è probabilmente quella offerta dal colle di Castelnuovo Magra: troppo pericoloso era, al tempo, avvicinarsi alla zona paludosa che costò la malaria, e la vita, al suo grande amico, il poeta stilnovista Guido Cavalcanti (-›Sarzana). Assolutamente da visitare è l’intera area archeologica e le collezioni del suo Museo Nazionale. Nativo dell’area lunense è l’ortonovese Vincenzo da Milano (1902-1968), autore di una ottima divulgazione citata nel lemma “Lunigiana” in Enciclopedia Dantesca.

BIBLIOGRAFIA

Vincenzo DA MILANO, Dante e la Lunigiana, Enti provinciali per il Turismo della Spezia e di Massa-Carrara per il VII centenario della nascita del Poeta (1265-1965), Sarzana, Tipografia Canale, 1966.

Giuseppe BENELLI, Lunezia – La regione emiliano-lunense, La Spezia, Luna Editore, 1999.

Mirco MANUGUERRA, Lunigiana Dantesca, Edizioni del Centro Lunigianese di Studi Danteschi, La Spezia, 2006. AGRITURISMO

L’agriturismo Agriluna è il luogo ideale per trascorre un soggiorno rilassante tra le colline della Val Di Magra e assaporarne l’atmosfera e gli aromi tipici. Dotato di 4 camere doppie con servizi per garantire il massimo comfort ai visitatori. Ogni camera è arredata con mobili di stile e ha un ingresso indipendente.

La cucina dell’agriturismo è basata su ricette tradizionali toscane tramandate da generazioni che conservano la genuinità e il gusto di un tempo, grazie anche all’attenta selezione di ingredienti locali e di prima scelta.

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