Tendenze Nautiche - Ottobre 2017 Numero 17

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Ottobre 2017 - Numero 17

Il viaggio Kelibia, dove si vede l’Italia dalla Tunisia

Salviamo i mari con la

Charta Smeralda La principessa Zahra Aga Khan e lo YCCS in difesa dell’ecosistema marino IL MERCATO DELLA NAUTICA VALE 21 MILIARDI


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Sommario 11

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L’ editoriale di Gianluigi Basilietti

Stili di vita plastificati

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iparare agli errori del passato non è mai troppo tardi, il punto è: ma riusciremo a farlo fino in fondo? Se il tema è quello dei mari di plastica, la risposta è con ogni probabilità: no. Ma tanto vale provarci, di certo qualche giovamento ne uscirà fuori, ma la sensazione è che il problema dell’inquinamento dei mari sia così gigantesco che servirebbe più un miracolo che una Charta. Il problema è di natura culturale, che affonda le sue radici nei nostri stili di vita, sempre più plastificati, sia nell’uso dei materiali, che nel contenuto che si dà al proprio agire. Benvengano le azioni di principesse e organizzazioni, ma occorre ripartire da zero e quindi dai bambini. Insegnare loro un modo di vivere più corretto e rispettoso del mondo in cui viviamo. Si dice che i giovani di oggi siano peggiori di quelli di ieri. Stando a certi risultati credo che si tratti di una falsità. E se i bambini di oggi hanno perso alcuni tratti e alcuni valori è semplicemente perché hanno cattivi maestri. E i maestri siamo noi, gli adulti. Quelli che hanno plastificato oceani e disboscato foreste. Tanto per essere chiari.

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23 Direttore responsabile Gianluigi Basilietti Società editrice BC srl Hanno collaborato Barbara Ferrari, Alexandra Vincis, Francesca Rizzi

Grafica O.G. Registrazione Tribunale Tempio Pausania 21 Marzo 2011 Residenza società Sottopiazza Porto Cervo 07021 Porto Cervo (OT)

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Charta Smeralda FIRMATA A MILANO IN OCCASIONE DI ONE OCEAN FORUM PER VOLERE DELLA PRINCIPESSA ZAHRA AGA KHAN E DELLO YCCS. LA MISSION È QUELLA DI IMPEGNARSI PER RIDURRE L’INQUINAMENTO DEI MARI DEL MONDO


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ceani da salvare. E’ la mission che si è data One Ocean Forum che si è svolto a Milano nei primi giorni di ottobre per iniziativa dello Yacht Club Costa Smeralda e voluto soprattutto dalla Principessa Zahra Aga Khan. La Charta Smeralda, particolarmente sensibile verso i temi dell’ambiente. La due giorni milanese è servita sia per prendere coscienza della gravità della situazione in cui versano i mari del mondo, sia per redigere una Magna Carta in cui stabilire codici e impegni tesi a salvaguardare l’ecosistema marino. E’ da qui che nasce la Charta Smeralda (firmata dalla principessa e dal commodoro di YCCS, Riccardo Bonadeo) che si rivolge a persone che amano il mare e passano tempo sull’acqua per piacere e per attività professionali. Ma si rivolge anche a organizzazioni che promuovono e sostengono le attività marittime. Di seguito vi proponiamo i principi e gli impegni fondamentali contenuti nella Charta, a cominciare da quelli rivolti agli individui, per poi passare, nella seconda parte, a quelli dedicati alle organizzazioni. Principi e impegni per individui: PREVENIRE L’INQUINAMENTO COSTIERO E MARITTIMO Ci impegniamo ad adottare prodotti rispettosi dell’ambiente per la pulizia e la manutenzione delle barche (es. vernici, detergenti); garantire l’adozione di procedure a prova di fuoriuscita; evitare lo scarico delle acque nere (es. le acque di scarico delle toilette) e grigie (es. acque provenienti dai lavelli, dalle docce a bordo e dalla pulizia della barca); impedire che qualsiasi rifiuto finisca nei corsi d’acqua. In caso di fuoriuscita di carburante o petrolio, ci impegniamo a essere preparati a gestire qualsiasi rischio di danno e a minimizzare le conseguenze per l’ambiente. PRESERVARE LE RISORSE IDRICHE Ci impegniamo a preservare l’acqua, controllandone l’uso e cercando opportunità per minimizzarne il consumo, specialmente quando

Magna Carta La principessa Zahra Aga Khan e il commodoro di Yacht Club Costa Smeralda, Riccardo Bonadeo

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puliamo la barca (quando possibile usare taniche di acqua piovana o per risparmiare acqua). RIDURRE IL CONSUMO ENERGETICO E L’IMPRONTA DI CARBONIO, E ADOTTARE LE ENERGIE RINNOVABILI Ci impegniamo a ridurre il nostro consumo di energia attraverso comportamenti responsabili, e ad adottare buone pratiche di manutenzione che incrementano l’efficienza delle nostre barche. Ci impegniamo a essere informati sulle nostre emissioni di carbonio, e ad adottare soluzioni per ridurle, utilizzando se possibile fonti rinnovabili come alternative energetiche preferite per le nostre barche, e passando ai biocarburanti in alternativa a quelli tradizionali, qualora siano disponibili e sia tecnicamente possibile.

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PROTEGGERE E PRESERVARE L’HABITAT NATURALE E MARITTIMO Ci impegniamo a proteggere e preservare l’habitat naturale e la flora e la fauna marini. Evitiamo di danneggiare l’ecosistema impiegando corrette tecniche di ancoraggio. Ci comportiamo in modo rispettoso in barca a vela e a motore per garantire di non recare disturbo agli animali marini e alla biodiversità marina (es. allevamenti ittici, uccelli, mammiferi). Osserviamo e rispettiamo pratiche di pesca responsabile e sostenibile. Ci impegniamo a non acquistare articoli fatti con specie a rischio (es. corallo, conchiglie). Siamo consapevoli dei rischi delle bioincrostazioni e ci impegniamo a incorporare prassi di gestione management per limitare o evitare incrostazioni di organismi marini nocivi che possano avere un impatto sull’ambiente marino e sulla salute dell’uomo.

MINIMIZZARE L’USO DELLE RISORSE NATURALI, PROMUOVERE IL RIUTILIZZO E FAVORIRE IL RICICLAGGIO Ci impegniamo ad adottare comportamenti che minimizzano l’uso di risorse naturali, prevenire la generazione di rifiuti attraverso l’adozione di un consumo sostenibile, promuovere il riutilizzo di merci e confezioni ove fattibile, e favorire pratiche di riciclaggio (carta, vetro, alluminio, plastica, legno, ecc.) quando è disponibile la raccolta differenziata.

ADOTTARE UN COMPORTAMENTO SOSTENIBILE, ETICO E RESPONSABILE Ci impegniamo a rispettare le leggi, denunciare alle autorità le violazioni delle normative o gli incidenti ambientali, evitando comportamenti non etici e agendo in modo responsabile a riva e in barca a vela o a motore.

ELIMINARE LA PLASTICA USA E GETTA Ci impegniamo a ridurre ed eliminare la plastica usaegetta (es. bottiglie di plastica, sacchetti per la spesa, pellicola di plastica, posate usa e getta, cannucce, bicchierini da caffè in plastica) e a sostituirla con soluzioni alternative e più sostenibili (es. bottiglie ricaricabili).

SVOLGERE UN RUOLO ATTIVO NELLA PROTEZIONE E NELLA BONIFICA DEL MARE Ci impegniamo ad avere un ruolo attivo nella ricerca e nella promozione dello sviluppo di soluzioni innovative per ridurre il nostro impatto ambientale su oceani, mari e zone costiere e per incrementare la sostenibilità dei nostri


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comportamenti. Ci impegniamo a promuovere queste soluzioni tra le persone che amano l’oceano a trascorrono tempo in mare sia per divertimento sia per professione e ad informare altre organizzazioni della disponibilità e dei benefici di queste opportunità. COLLABORARE E CONDIVIDERE CON GLI ALTRI Ci impegniamo a collaborare con altri individui e organizzazioni (es. autorità locali, comunità aziendali, ONG e la società in genere), e a partecipare ad altre iniziative e programmi destinati a proteggere l’oceano e l’habitat marino per massimizzare il nostro impatto positivo. SOSTENERE LA COMUNITÀ SCIENTIFICA Ci impegniamo a sostenere il progresso della conoscenza scientifica in materia di oceani, mari e zone costiere, offrendo accesso e condividendo i dati e le informazioni raccolti mentre andiamo in barca a vela e a motore in ogni parte del mondo. Accettiamo di sostenere l’Accordo sul clima di Parigi, facendo in modo che le nazioni del mondo mantengano i loro impegni a ridurre le emissioni e ad accelerare il passaggio a un’economia più pulita e con un’impronta di carbonio inferiore. EDUCARE E COINVOLGERE LE NUOVE GENERAZIONI Ci impegniamo a trasmettere alle nuove generazioni i valori e i principi della protezione degli oceani, dei mari e delle zone costiere. Ci impegniamo a partecipare attivamente a programmi e campagne di educazione (es. iniziative di pulizia delle spiagge o programmi contro l’uso della plastica usa e getta) che coinvolgano le generazioni più giovani e le ispirino positivamente con il loro comportamento responsabile. PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA, COMUNICARE E DIFFONDERE LA CHARTA SMERALDA Siamo consapevoli che, sottoscrivendo la Charta Smeralda diventiamo ambasciatori della protezione degli oceani, dei mari e delle zone costiere e ci impegniamo a sensibilizzare gli altri sulla necessità di preservare l’habitat, la fauna e la flora del mare. Ci impegniamo anche a diffondere la Charta Smeralda, i suoi principi e valori ispiratori tra i nostri familiari e amici, marinai e organizzazioni. Principi e impegni per orgnizzazioni: GESTIRE L’ORGANIZZAZIONE CONFORMEMENTE AI PRINCIPI DI SVILUPPO SOSTENIBILE E ALLE POLITICHE DI TUTELA DELL’AMBIENTE Ci impegniamo a gestire la nostra organizzazione conformemente ai principi dello sviluppo sostenibile, e a rispettare le normative, le linee guida e o codici di condotta internazionali, nazionali e locali in materia di tutela dell’ambiente. ADOTTARE UNA POLITICA E IMPLEMENTARE UN PIANO PER L’AMBIENTE AL FINE DI MINIMIZZARE L’IMPATTO

Ci impegniamo ad adottare una politica e implementare un piano per l’ambiente in relazione alle attività strategiche e operative della nostra organizzazione, destinate a minimizzare il nostro impatto ambientale (es. prevenire l’inquinamento, minimizzare il consumo di risorse naturali, gestire i rischi). Questo comprende tutte le operazioni e i processi a riva (gestione delle strutture, gestione degli eventi, acquisti di beni e servizi, ecc.) e tutte le attività marittime (regate, pulizia e manutenzione delle barche, ecc.). Per rafforzare il nostro impegno, valuteremo l’adozione di specifici strumenti di gestione ambientale (es. sistemi di gestione ambientale, linee guida in materia di ambiente, eco-etichette) che offrano supporto e facilitino l’adozione della nostra politica e l’implementazione del nostro piano per l’ambiente. RESPONSABILITÀ E TRASPARENZA Ci impegniamo a essere un’organizzazione responsabile e trasparente in tutte le nostre attività e iniziative. Ci impegniamo anche a valutare, misurare e monitorare l’impatto ambientale in relazione alle nostre attività e a rendere accessibili ai nostri stakeholder queste informazioni. FAVORIRE IL COMPORTAMENTO CHE RIDUCE L’IMPATTO AMBIENTALE Ci impegniamo a promuovere l’adozione di un comportamento che favorisca la riduzione dell’impatto ambientale dei nostri soci e clienti nelle attività marine e terrestri. A tale proposito, ci impegniamo ad adottare e rendere di-


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Nelle Filippine primo resort tutto ecologico

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orgerà nelle Filippine un resort ecologico progettato non solo per limitare l'impatto sull'ambiente, ma per dare un contributo positivo alla salute degli ecosistemi. Chiamato Nautilus, il complesso si estenderà per 27mila metri quadrati sull'isola di Palawan. Il progetto, scrive l'architetto francese Vincent Callebaut che lo ha ideato, persegue “un eco-turismo a tre zeri: zero emissioni, zero rifiuti e zero povertà”. Il resort sarà costruito al 100% con materiali riutilizzati e riciclati già presenti nell'arcipelago.

sponibili le migliori tecnologie e le soluzioni più innovative per minimizzare l’impatto ambientale (es. pulizia e manutenzione delle barche, servizi di pompaggio della acque di scarico per raccogliere e trattare le acque nere e grigie provenienti dalle barche, gestione dei rifiuti). COLLABORARE E CONDIVIDERE CON GLI ALTRI Riconosciamo l’importanza della collaborazione con altre organizzazioni e ci impegniamo a condividere idee, soluzioni innovative e best practice con i nostri stakeholder e partner. SOSTENERE LA COMUNITÀ SCIENTIFICA Riconosciamo l’importanza della comunità scientifica nel fornire prove scientifiche per la tutela degli oceani, dei mari e dell’ambiente costiero. Ci impegniamo a promuoverne le attività e iniziative e a so-

stenerla nella raccolta di dati e informazioni. EDUCARE, COMUNICARE E COINVOLGERE NUOVE GENERAZIONI Riconosciamo l’importanza della ocean literacy e ci impegniamo a contribuire ad educare e informare i nostri soci e clienti sull’importanza della tutela dell’ambiente marittimo. Più specificatamente, ci impegniamo a coinvolgere le generazioni più giovani con programmi e campagne di educazione dedicati. PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA,COMUNICARE E DIFFONDERE LA CHARTA SMERALDA Ci impegniamo a promuovere la consapevolezza, comunicare e diffondere la Charta Smeralda e i suoi principi tra i nostri soci, clienti, partner e ogni altra organizzazione con cui collaboriamo.


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E TU? NATO DALLA MAGICA MATITA DI ROBERT TRENT JONES, IL PEVERO DETIENE UN RECORD ANCORA IMBATTUTO SULL'EUROPEAN TOUR: IL VINCITORE DELL'OPEN D'ITALIA DEL 1978 , IL SUD AFRICANO DALE HAYES, VINSE CON 5 COLPI SOPRA IL PAR DOPO I 4 GIRI REGOLAMENTARI.

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Nel corso della conferenza Our Ocean di Malta, della Commissione europea, raccolti 6 miliardi di euro per finanziare 36 progetti

Mare di plastica Una foto choc di come sono ridotti i nostri mari. L’immagine è stata ripresa dal sito green.it

Plastiche e microplastiche soffocano i mari del mondo

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ceani da salvare. Ormai la mobilitazione è mondiale e lo dimostrano i vari impegni che arrivano da ogni latitudine. L'ultimo quello che giunge dalla conferenza internazionale Our Ocean che si è volta a Malta e organizzata dalla Commissione europea. Al termine della due giorni è emerso un impegno preciso da parte dei partecipanti, giunti da vari Stati, che si è tradotto in 6 miliardi di euro che vengono messi sul piatto della tutela dell'ecosistema marino. Un risultato che

è andato ben al di là delle più rosee aspettative, tanto che inizialmente si era stimato di raccogliere un miliardo e poco più a favore dei 36 progetti da attuare per la tutela degli oceani. La Commissione europea dal canto sua aveva stanziato 550 milioni e questo potrebbe aver fatto da propulsore per Governi, Paesi, mondo finanziario, fondazioni e organizzazioni internazionali, stimolati e chiamati in causa al punto da voler recitare pure loro un ruolo da assoluti protagonisti nella lotto all'inquinamento. E così il contributo offerto è stato “spettacolare”, come ha evidenziato il commissario

europeo all'Ambiente, Karmen Vella. Il mostro da combattere si chiama plastica e microplastica ed è quella che sta strangolando gli oceani. Mostro che si combatte con la riduzione dell'uso e col riciclo, che in questo caso chiama in azione soprattutto la grande industria. A Malta hanno annunciato anche la creazione di nuove Aree protette marine che coprono più di 2,5 milioni di chilometri quadrati. Fra i progetti ce ne sono anche per affrontare il cambiamento climatico e la pirateria, per combattere la pesca illegale e per sviluppare la blu economy sostenibile.


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STUDIO DELOITTE ELABORATO PER NAUTICA ITALIANA

Il mercato della naut

Incremento dell’8% nel 2016, per l’anno in corso è previs dell’11%. L’Italia si aggiudica il 49% degli ordinativi del mo

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econdo i dati elaborate da Deloitte, per il 2016 il mercato mondiale della nautica delle nuove imbarcazioni vale circa 21 miliardi di euro, registrando un incremento del +8% rispetto al 2015 (19 miliardi di Euro). La stima 2017 per il mercato nautico mondiale di nuove imbarcazioni da diporto (consegne) vale 22.9 miliardi di Euro, con una crescita del +11% rispetto al 2016. Considerando le diverse tipologie di imbarcazioni, nel 2016 il mercato degli entrobordo e sterndrive è ancora il più importante e vale 12,3 miliardi, crescendo del +12%; il mercato degli outboard e inflatable vale 6,2 miliardi (+6% rispetto al 2015), mentre il mercato delle imbarcazioni a vela mantiene il valore di 2,2 miliardi.

Il Nord America è il più importante mercato per gli entrobordo e sterndrive (38%), e outboard e inflatable (67%), mentre l’Europa come mercato rappresenta il 23% del valore per gli entrobordo e stendrive e il 46% per il mercato delle imbarcazioni a vela. Nel 2017 il portafoglio ordini di superyacht (oltre i 30 metri di lunghezza) vale 314 unità - esclusi gli ordini on hold e “ghost”- dei quali il 46% sono nuovi ordini. I superyacht a motore rappresentano oltre il 92% del totale: 291 ordini, con una crescita del +10,2% rispetto al 2016. Nel 2017, rispetto al resto del mondo, l’Italia si aggiudica il 49% del totale degli ordini dei motor-superyacht, percentuale che scende al 34% se si considera la stazza lorda. Il mercato dei superyacht a vela nel 2017 conta un porta-


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tica vale 21 miliardi

sta una crescita ulteriore ondo per i motor superyacht

Lamberto Tacoli Il presidente di Nautica Italiana commenta i dati della ricerca

foglio ordini di 23 unità di cui 9 sono rappresentati da nuovi ordini. “E’ molto importante per Nautica Italiana presentare questo studio, elborato da Deloitte, dove l’industria italiana dei superyacht è protagonista - ha commentato il presidente Lamberto Tacoli -. La nostra leadership è confermata e tengo a sottolineare la percentuale di crescita dei nuovi ordini rispetto all’incremento del portafoglio complessivo (+11.5% contro +7%); un dato che rivela ancora una volta la vitalità dell’industria nautica. Per la prima volta lo studio riporta il valore globale della produzione cantieristica italiana e ulteriori implementazioni saranno introdotte nei prossimi anni grazie al nostro progetto Market monitor, elaborato con Deloitte”.

Questi dati stanno ancora una volta a dimostrare la vitalità dell’industria nautica italiana


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Costa Smeralda, Sardinia The Island of Longevity

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Elegant, warm and inviting, Cervo Hotel is the heart of Costa Smeralda’s most exclusive village, Porto Cervo. The hotels’ restaurants and bars offer the chance to savour the essence of the ‘piazzetta’ life: the legendary marina, the glamorous boutiques and world-famous events. hotelcervocostasmeralda.com

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Like a precious gem in a unique setting, luxurious and exclusive, the Pitrizza is a hidden refuge of natural beauty, with breathtaking views of the bay and a swimming pool carved out of rock. pitrizzahotel.com

From crystal-clear tourquoise water, pristine beaches and untouched nature to healthy Mediterranean cuisine, ancient tradition and culture: the Costa Smeralda has it all. Discover the exclusive Sardian destination and take your first steps toward a longer life.

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Nel 2016 l’Italia raggiunge un valore della produzione cantieristica pari a 2 miliardi di euro, di cui il 90,4% è rappresentato dagli entrobordo e sterndrive, il 6.5% dalle imbarcazioni a vela e il 3,1% dagli outboard e imbarcazioni pneumatiche. Per il 2017 la stima della previsione di crescita del valore della produzione nazionale è di circa il +13% (2,3 miliardi). “Il market monitor insight 2017 conferma la crescita del mercato della nautica da diporto anche per il 2016 trainata dall’industria nautica italiana che registra un incremento significativo attestandosi con un valore della produzione pari a 2 miliardi di euro”, ha affermato Luca Petroni, chair-

man di Deloitte Financial Advisory Italy. L’Italia conferma ancora la sua leadership nel settore delle nuovi costruzioni: è il principale produttore a livello europeo, secondo al mondo dopo gli Usa. “Il mercato della nautica da diporto – ha notato Tommaso Nastasi, partner del Business Advisory di Deloitte FA Italy - dopo il crollo degli ultimi anni, sta attraversando una fase di recupero importante con una previsione attesa +11% per il 2017. La sfida per gli operatori italiani è quella di ampliare e diversificare il bacino geografico della clientela finale”. “Il successo dell’industria nautica Italiana è rafforzato dall’88% dell’export della produzione cantieristica – ha commentato Lorenzo Pollicardo, segretario generale di Nautica Italiana –. Inoltre, l’analisi della produzione cantieristica italiana ha dimostrato come i superyacht a motore, di lunghezza dai 20 ai 50 metri, i maxi rib, e le imbarcazioni a vela d’eccellenza sono i settori più performanti.” Armando Branchini, vicepresidente di Fondazione Altagamma, cui Nautica Italiana è affiliata, ha dichiarato: “L’opportunità – ma anche l’imperativo categorico – è conquistare la clientela più sofisticata ed abbiente, che continua a crescere del 7,2% all’anno nel mondo intero. Come sta facendo l’industria di alta-gamma nel suo complesso”.

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Nautica Italiana Sopra il Versilia Yachting 2017, sotto a sinistra Luca Petroni, chairman di Deloitte Financial Advisory Italy


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Nuovo Codice nautico, Ucina: serve semplificare Apertura del ministro Delrio

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udizione in Senato di Ucina Confindustria nautica in merito alla revisione del Codice della nautica. “Nell’ultimo anno e mezzo, Ucina Confindustria nautica ha svolto un ruolo di coordinamento fra le associazioni e le amministrazioni per l’elaborazione della bozza di testo di riforma scaturita dal lavoro dei 12 tavoli tecnici concluso nel novembre 2016, tavoli ai quali Ucina ha partecipato, in rappresentanza di tutta la filiera della nautica da diporto, quale unica associazione di categoria accreditata”, si legge in una nota della stessa Ucina. “In seguito il testo condiviso, licenziato a inizio gennaio, ha subito radicali modifiche che lo hanno trasformato rispetto alla versione originaria”, ha spiegato Maurizio Balducci, nel suo intervento d’apertura in commissione. “Quello che dobbiamo ricordare è che il nostro mercato ha già pagato duramente, durante in questi anni di

crisi, le scelte politiche sbagliate”, ha aggiunto. “Si tratta innanzitutto – è stato sottolineato dalla delegazione – di recuperare il riferimento all’Archivio telematico delle unità da diporto” già legge dello stato dal 2012 ma ancora non operativo per la mancanza dei decreti attuativi. “Vanno inoltre ripristinate le importanti semplificazioni già validate a livello tecnico, in particolare quelle per l’iscrizione per le unità da diporto, per quelle a uso commerciale, quella a favore delle navi iscritte al registro internazionale, sulla locazione finanziaria, per gli adempimenti dei cittadini italiani residenti in paese comunitario, per le unità provenienti da bandiera estera, per l’uso della targa prova, sul titolo professionale, sulla corretta definizione della figura professionale del mediatore del diporto, sul ricovero a secco di natanti, sull’assistenza e traino per imbarcazioni e natanti in mare, per l’adeguamento alla direttiva 2013/53/Ue necessaria per rendere effettiva la tu-

tela dell’immissione dei prodotti sul mercato”, hanno evidenziato. E ancora: “Vanno discusse e approvate tutte le semplificazioni già licenziate dal tavolo tecnico di lavoro sulla regolamentazione della disciplina in materia di sicurezza delle unità da diporto e della navigazione da diporto, ivi comprese quelle commerciali”. Infine, è stato detto, che si rende necessario eliminare “gli appesantimenti burocratici introdotti relativamente alle scuole nautiche e centri di formazione, alla portualità turistica, all’ormeggio nelle aree protette”. Ucina ha dunque chiesto con forza al Parlamento di fare prevalere le ragioni di una politica di sviluppo e di far proprio il lavoro scaturito dai tavoli tecnici. Ampia apertura è arrvata dal ministro Graziano Delrio alle integrazioni al testo di riforma del Codice della nautica. Lo rende noto la stessa Ucina esprimendo in un’altra nota grande soddisfazione per le parole del titolare del dicastero delle infrastrutture e dei trasporti.


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Viaggio a Kelibia “perla� della Tunisia

di Gianluigi Basilietti

Immense distese di sabbia bianca, il mare turchese e una vivace cittadina che guarda Pantelleria


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Tra mare e città Immense distese di sabbia caratterizzano il litorale di Kelibia, citttadina che si trova a due ore di pullman da Tunisi, nel nord del Paese

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all’aeroporto di Tunisi dista due ore di pullman. La strada per arrivare non è la migliore, ma quando arrivi a Kelibia hai una certezza: il viaggio è valso la pena. Siamo sulla costa, nei pressi di Capo Bon, se scruti l’orizzonte intravedi Pantelleria. Il mare turchese è splendido, ma a colpire sono le immense distese di sabbia, tanto fina da sembrare borotalco. Insomma, un pezzo di Maldive nel nord dell’Africa. Kelibia non è una delle mete più note e gettonate della Tunisia, insomma, non

è famosa come Djerba, ma forse è più bella. Di sicuro è unica. La città conta poco meno di 60 mila abitanti, è una tipica cittadina in stile arabo, con tanto di moschea e mercato dove a farla da padrone sono le spezie, ma non mancano di certo gli ortaggi e la frutta. E poi le olive, si trovano dappertutto. Anche grazie agli italiani, che in questa terra hanno avuto una grande influenza, sia appunto nella coltivazione delle olive, che nell’artigianato, in particolare nella lavorazione del legno. E sono tanti gli italiani che anche oggi hanno deciso di vivere qui, in questo posto ba-


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ciato da un clima meraviglioso e da un mare unico. A tutto questo su aggiunge anche una fiscalità favorevole rispetto al Belpaese e ciò non guasta mai. Insomma, Kelibia è una di quelle mete che sfuggono ancora al turismo di massa, ma non a chi cerca un angolo di mare incontaminato e selvaggio, dove è facile incontrare colonne di cammelli e dromedari camminare in mezzo alla spiaggia e la vita in città non è certo frenetica. Nonostante il vivace porto commerciale dove ogni giorno transitano navi e viaggiatori in abbondanza. Kelibia è una classica meta estiva, ma trascorrerci una settimana in ottobre è senz’altro cosa meravigliosa, si scoprirebbe una terra forse ancor più affascinante che se la visitasse sotto il sole di luglio. Da non perdere una visita alla fortezza bizantina del VI secolo, da lassù la vista è spettacolare, con l’Italia sullo sfondo che si intravede e un po’ si immagina, ma intanto si sta in una terra bellissima.

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Le facce di Kelibia Non solo mare e spiagge, ma anche mercati e la vita al centro della città che scorre lenta. Sopra, la vista dall’alto che racconta l’estensione dell’agglomerato urbano


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pagina a cura di FRANCESCA RIZZI

Dario Noseda salpa a novembre con la sua vela Star

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Un parco eolico nell'Atlantico Energia per tutto il pianeta

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n'immensa distesa di pale eoliche, grande quasi come l'India, piazzata nell'Oceano Atlantico settentrionale potrebbe produrre ogni anno l'energia sufficiente per l'intera umanità. Realtà o fantascienza? Lo hanno indagato i ricercatori dell'Università di Stanford, in California, che nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences hanno pubblicato uno studio che dimostra che, almeno in teoria, con l'energia di un parco eolico installato a chilometri di distanza dalla costa si potrebbe alimentare con fonti rinnovabili il mondo intero. Ora, passare dalla teoria alla pratica non è facile: infatti, la distesa di turbine eoliche tenderebbe nell'oceano per 3 milioni di chilometri quadrati, le dimensioni dell'Argentina circa (che comunque ricoprirebbe solo il 4% dell'intera area occupata dall'oceano Atlantico). Aldilà delle reali possibilità di realizzazione del progetto, una cosa è certa: sul nostro pianeta c'è una enorme quantità di energia pulita disponibile ed è quindi necessario investire sempre più in tecnologie capaci di sfruttarla.

Fukushima, cesio radioattivo nella sabbia fino a cento chilometri dall'impianto

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d oltre sei anni dal disastro nucleare di Fukushima, l'orrore sembra non avere fine. Il cesio radioattivo prodotto dall'incidente della centrale nucleare nel 2011, è stato ritrovato nella sabbia di otto spiagge, lontane circa cento chilometri dall'impianto. Questo è quanto rivelato da un recente studio statunitense condotto dai ricercatori della

Woods Hole Oceanographic Institution, in collaborazione con la Kanazawa University nipponica ed apparso su Pnas, che ha scoperto che i materiali radioattivi si sono accumulati lentamente nella sabbia e nelle acque sotterranee fino a quasi un centinaio di chilometri di distanza dalla costa giapponese, probabilmente trasportati lungo le coste dalle correnti oceaniche.

alperà a novembre la vela di classe Star di Dario Noseda, velista di Mandello del Lario, in provincia di Lecco, che attraverserà l'oceano Atlantico. La Star, ex classe olimpica, lunga sette metri e larga un metro e mezzo, salperà da Tenerife, in Gran Canaria, alla volta delle Bahamas: quasi tremila miglia in solitaia per un totale di 20-30 giorni di navigazione. “Ormai attraversano l’oceano Atlantico anche in vasca da bagno, non capisco perché non si possa farlo con una vela di classe Star”, ha dichiarato il velista. La prima volta in bara quando aveva sei anni, Noseda ha vissuto ai Caraibi, dove ha lavorato come istruttore di vela nei villaggi e guidato grandi catamarani. In Europa, invece, ha regatato con tutti i monotipo, specializzandosi sulla Star.

Al principe Alberto di Monaco laurea honoris causa in Ecologia Marina

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onferita a Palermo la laurea honoris causa in Ecologia Marina al principe Alberto di Monaco, che in una lectio magistralis tenuta alla Scuola Politecnica di viale delle Scienze, ha ricordato come "gli oceani siano oggi la nostra sfida" aggiungendo che "Le soluzioni sono le aree marine protette, per le quali mi batto da anni e che si dimostrano sempre più efficaci. Certo, il primo passo è la lotta ai cambiamenti climatici, che comporta la dismissione delle energie fossili". Il principe dal 2006 si dedica con la sua fondazione alla protezione dell'ambiente.


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