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INNOVARE CON LA SOSTENIBILITÀ (E NON SOLO)
Il Congresso di Primavera Gipea si è svolto a Lazise il 15 e 16 giugno 2023, aprendo una serie di interessanti finestre sul mercato, sulla situazione internazionale e sulle nuove opportunità per governare in modo etico la complessità. C.C.
Analizzare le prospettive del settore e fare il punto sull’andamento del mercato sono stati i due principali obiettivi del Congresso, preceduto dall’assemblea annuale dei soci di Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive che fa capo ad Assografici) «Sul comparto, nel periodo 2022-2023, ha inciso in particolare l’aumento dei prezzi della carta e delle materie plastiche, in assestamento solo nella prima metà del 2023» ha ricordato la presidente di Gipea Elisabetta Brambilla in apertura, sottolineando come nei settori grafico e cartotecnico, il 2022 sia stato un anno anomalo in cui fatturato e produzione non sono cresciuti insieme, a causa della probabile influenza dell’aumento di costi energetici e materie prime. «Un sondaggio interno al settore condotto a inizio dell’anno - ha aggiunto - rivela che, per il settore etichette, si prevede una crescita del 2% nel primo trimestre e del 4% per il primo semestre, sia per il fatturato che per la produzione».
Largo alla sostenibilità misurabile: il caso “B Corp”
Ad animare il congresso 2023, le riflessioni sul modello B Corp, che amplia il concetto di sostenibilità estendendolo oltre la dimensione ambientale e introducendo elementi di analisi dell’organizzazione, indispensabili all’acquisizione della certificazione.
B Corp punta, infatti, a integrare organicamente i principi di sostenibilità ambientale e sociale nelle attività produttive, anche nel caso di piccole imprese. È il caso di Sales, B Corp dal 2018 e oggi società benefit, che rappresenta un’esperienza emblematica per il mondo etichette. Ne ha diffusamente parlato Domenico Tessera Chiesa, membro del Direttivo Gipea e Managing Director dell’azienda, che con il suo racconto ha permesso di calare il percorso nella realtà di un etichettificio.
«Con il B Corp Assessment, abbiamo scoperto un sistema che ci permetteva di misurare in modo oggettivo gli aspetti legati all’impatto ambientale dell’azienda» esordisce Tessera Chiesa. «Sales non ha un’esigenza diretta di comunicare ai propri consumatori la sostenibilità del prodotto e come piccola impresa ha ovvie difficoltà a concentrarsi su qualcosa che non sia il core business. Per intraprendere un percorso che includa B Corp e altre iniziative sostenibili, serve prima di tutto il commitment della proprietà e una forte propensione all’innovazione.
Abbiamo iniziato mettendo sotto controllo i processi con certificazioni come la ISO 14001 acquisita nel 2002, l’FSC del 2009 ed il progetto Driving Green del 2016, servito per mettere a punto una gamma di etichette maggiormente sostenibili. Siamo stati a lungo visti come alieni, dato che, nel 2002, la sostenibilità di un etichettificio era un tema che nessuno considerava».
Eppure, seguendo una dinamica diffusa che vede i grandi brand guidare la partita delle sostenibilità, le piccole e medie imprese possono giocare un ruolo rilevante, accogliendo nuove sfide, come del resto ha fatto Sales nel 2016, quando il cliente Fratelli Carli ha richiesto di compilare l’assessment B Corp.
«Il coinvolgimento di un cliente importante ci ha permesso di intraprendere un processo che, nel 2018, ha probabilmente fatto di noi il primo etichettificio certificato B Corp al mondo. All’epoca si trattava di uno “standard” ancora poco conosciuto, ma già significativo non solo per le imprese ma anche per i contesti sociali ed economici in cui esse operano. Oggi, nel 2023, le parole chiave del business sono innovazione, pensiero laterale, tutela dell’ambiente, bio-based, cura delle persone: temi trasversali che impongono la ricerca di punti di riferimento esterni all’organizzazione. Questo è uno dei grandi vantaggi del metodo B Corp, che spinge a confrontarsi con revisori e benchmark che permettano di procedere nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità, rigorosamente misurabile, certificata e di impatto sul piano ecologico, sociale ed economico. Va ricordata infatti l’interdipendenza: non basta fare un prodotto di qualità ma serve sensibilità verso il suo impatto, che grazie a B Corp può essere costantemente monitorato con un benchmark che cambia continuamente, diventando sempre più demanding. Sono ben 200.000 le aziende che partecipano agli assesment, di cui solo il 4% diventa B Corp: un metodo che offre l’effettivo quadro della capacità aziendale di produrre valore per sé e per il contesto, ambientale e sociale, in cui opera».