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CONTENTS DDN Design Diffusion News Direttore editoriale/Managing Editor Carlo Ludovico Russo c.russo@designdiffusion.com Direttore responsabile/Editor Rosa Maria Rinaldi r.rinaldi@ddworld.it Progetto grafico e consulenza artistica Graphic layout & art consultant Franco Mirenzi
Editorial Spot
Realizzazione grafica Graphic designer Antonietta Scuotri Fabio Riccobono a.scuotri@ddworld.it
Annamaria Maffina a.maffina@ddworld.it Production & Talents Luciana Cuomo luciana_cuomo@yahoo.it Inviato speciale/Special correspondent Redazione/Editorial staff Giulia Bruno Manuela Di Mari giulia.bruno.r@alice.it m.dimari@ddworld.it Ecodesign&Reallyitalian.it Production&fashion/lifestyle Claudio Moltani Laura Galimberti c.moltani@ddworld.it l.galimberti@ddworld.it Products & Trends Technology & Research
Bradley Wheeler CoolNewProjects.com Architecture and design in the USA Traduzione/Translation Chiara Omboni, Olga Barmine Hanno collaborato a questo numero: The following contributed to this issue: Francesca De Ponti, Carlotta Russo, Francesca Russo, Julia Ardila Zurek, Evan Joseph, Alan Karchmer, Oskar Landi, Brandon Shigeta, Bruce R. Damonte, Mark Menjivar, Fabrizio Bergamo
Rosa Maria Rinaldi
5 Francia e USA: relazioni di design 10 Le news di DDN
M. Di Mari, C. Moltani, A. Maffina, C. Russo, F. Russo, F. De Ponti, P. Molteni, J.A. Zurek
Report
Tendenze Carte Blanche Speciale Francia
Speciale USA
Product&company Reallyitalian.it
62 Colcom
Claudio Moltani
64 ES Finestra 66 Arredo3
Paola Molteni
70 FMF 72 Effetti&dimensioni
Annamaria Maffina
78 Ronan e Erwan Bouroullec 86 Tendenze a Maison&Objet
Luciana Cuomo
94 Paris Design Week 96 Ilse Crawford, creatrice dell’anno
Luciana Cuomo
Claudio Moltani Claudio Moltani
Luciana Cuomo
100 Metiers d’art et design
Luciana Cuomo
106 La Cité du vin, Bordeaux
Annamaria Maffina
116 Parigi: nuovo flagship store B&B Italia 118 Showroom&progetti: Poliform, Giorgetti, B&B Italia
Carlotta Russo
126 Jeffrey Beers e Scavolini 130 Knoll: nuova musica in Tennessee
Francesca De Ponti
132 Progetti di David Adjaye a Whashington DC e Harlem NYC 144 Los Angeles: Living con sorpresa
Luciana Cuomo
150 Nuova vita per una casa californiana 156 Plaza de Armas, San Antonio, Texas
Paolo Imolesi
160 Superfici multifunzione 168 Storie di eccellenze italiane
Claudio Moltani
Cover
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Luciana Cuomo
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EDITORIAL
FRANCE AND THE USA
DESIGN RELATIONSHIPS Il design in Francia per molto tempo è stato considerato fratello minore della ‘decoration’, ambito in cui i francesi restano veramente insuperabili: scarsa attenzione da parte dei media e un certo snobismo concettuale da parte degli addetti ai lavori. Poi il capovolgimento della situazione: Maison&Objet, Paris Design Week, Chantal Hamaide e Intramuros, imprenditori illuminati come Samuel Coriat, e soprattutto una nuova generazione di progettisti hanno potenziato il design nazionale, trasformandolo in un fenomeno internazionale. È il caso dei fratelli Bouroullec, ritenuti a buon diritto tra i migliori designer del mondo, esposti in importanti musei e richiesti dalle più prestigiose imprese del settore. E proprio a loro dedichiamo la nostra Carte Blanche, che ci rivela il segreto del successo dei fratelli: mettersi e rimettersi in gioco, sempre, con semplicità, mitezza e intraprendenza. Da lì uno ‘speciale’ Francia, che aggiorna il lettore su tendenze, negozi, prodotti, progettisti e produttori dell’ultima edizione di M&O per culminare nella Città del vino di Bordeaux, opera mista di cultura, wine e architettura. Poi, si gira pagina, si passa l’Oceano e si arriva negli USA, cui DDN dedica uno speciale approfondimento sull’evoluzione del mercato statunitense, dove i nostri brands continuano a consolidare la loro presenza con nuovi showroom. La parte culturale del progetto americano esplode letteralmente con il nuovo Museo di Storia Afroamericana (Washington), progettato dall’architetto Adjaye, inaugurato da Obama nello scorso settembre e già ritenuto un capolavoro (in foto). Alcune abitazioni californiane spalancano le porte su un modello di vivere e di abitare la casa in modo libero e raffinato. Infine, il nostro sguardo sul Made in Italy: dalle creazioni di alta moda alla Veneranda Fabbrica del Duomo, dalle figurine pop alle migliori realizzazioni artigianali di settore. Buona lettura For a long time, in France design was considered a poor relation if compared to interior decoration – a sector in which French are unparalleled. This is due to the poor attention paid by media to this field, and to a sort ‘snobbery’ expressed by its main players. The situation has anyway overturned, as proven by important fairs, such as Maison & Objet, Paris Design Week, Chantale Hamaide and Intramuros, or brilliant entrepreneurs like Samuel Coriat and, mostly, by a new generation of designers who were able to strengthen the French design, making it an international issue. As for instance brothers Bourullec, who are rightly considered two of the best designers in the world – their works are exhibited in important museums and sought after by most prestigious companies. Our section ‘Carte blanche’ is actually devoted to them, and tries to unveil the secrets of these two brothers, who have always challenged themselves in a natural, fair, yet very entrepreneurial manner. Hence a special about France, to update readers on the latest trends, shops, products, designers and manufacturers that attended the last edition of M&O. And finally exploring Bordeaux – the city of wine – where the famous drink, culture and exquisite architecture, perfectly harmonize. Further on, DDN magazine ‘crosses the ocean’ and lands in the US: this issue in-depth analyzes the North-American market, where our brands are increasingly developing and growing on the market. The cultural side of American design is indeed booming – as expressed by the stunning Washington-based National Museum of African American History and Culture (NMAAHC), designed by architect Adjaye, and opened by Obama last September and already considered a masterpiece (in the photo). Some Californian villas suggest new – free yet refined lifestyle and living models. Finally, our magazine offers an overview on Italian production: from highfashion, to the Duomo’s Veneranda Fabbrica, to pop stickers and best handicraft. Enjoy the reading.
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LONDON DESIGN FESTIVAL 2016 di Julia Ardila Zurek Durante gli ultimi giorni del mese di settembre, la città di Londra ospita il mondo del design a 360°, mettendo in mostra il suo talento innovativo e creativo, affermandosi come capitale del design mondiale. Sulla scia della Brexit, un voto che ha procurato preoccupazioni per la ‘perdita di peso’ della nazione per quanto riguarda il campo ‘design industry’, il successo di London Design Festival 2016 appare fondamentale ed importante nel conferire al Regno Unito il ruolo di attore principale del settore sulla scena internazionale. L’edizione 2016 ha offerto ai visitatori l’opportunità di sperimentare differenti iniziative, ravvivando la capitale britannica con oltre 400 eventi ed installazioni che hanno rappresentato il cuore della comunità del design inglese e non solo. In una visione d’insieme, nelle pagine a seguire, una selezione degli ‘highlighs’ di questa edizione. The Smile è sicuramente uno dei progetti di riferimento - ed impossibile da non notare - di questa manifestazione: una struttura imponente in legno realizzata da AHEC (American Hardwood Export Council), Allison Brooks Architects e Arup, e installata presso il Chelsea College of Art. Le curve di questo ‘tubo’ lungo 34 metri, che sembra sorridere ai passanti (per questo denominato ‘il sorriso’), mostra in tutta la sua
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imponenza la forza e anche l’elasticità materica di questo legno americano, un legno che AHEC sta sperimentando. The Smile non è un progetto solo da ammirare, infatti è un invito ai visitatori ad entrare e camminare all’interno, attraversando la pendenza della curva, da un’estremità all’altra. Mini Living’s Forests è un’altra installazione che segue l’onda di una tendenza urbana molto diffusa e problematica. Con la sempre crescente scarsità nelle grandi città di alloggi a prezzi accessibili e un’evoluzione degli spazi adibiti all’ufficio, ‘il terzo posto’, ossia quel luogo nel mezzo tra lavoro e casa, acquisisce oggi sempre maggior importanza. Mini Living’s Forests, progetto di Asif Khan, esplora tre interpretazioni del cosiddetto terzo spazio, ognuna concepita come una mini-serra indipendente, realizzata per incoraggiare una specifica attività: relax, connessione e produttività. I tre ‘organismi’ sono abitati da un polmone verde di piante, che aiutano il rilassamento per migliorare la qualità della vita.
During the final days of September, the city of London opens itself up to the global design community, showcasing its innovative and creative talent and asserting itself as the design capital of the world. And in the wake of Brexit, a vote that brought with it concerns over the loss of Britain’s clout in the design industry— the fastest-growing part of the region’s creative industries—the success of the 2016 London Design Festival is key in upholding the UK’s role as a chief player on the design world stage. This year’s Festival, which took place from September 17-25, offered visitors and Londoners from all walks of life the opportunity to experience inspirational design initiatives, peppering the British capital with over 400 events and installations representing the heart of the city’s design community. For our overview, we’ve selected a few of the Festival’s highlights; we’ll leave it up to readers to decide whether or not it was a success. One of the Fair’s Landmark projects is The Smile, an imposing tulipwood structure by AHEC (American Hardwood Export Council), Allison Brooks Architects and Arup, installed on the grounds of the Chelsea College of Art. The 34-meter-long interactive mega-tube
curves up at each end, effectively “smiling” at passers-by and showcasing the strength and spatial capacity of cross-laminated American tulipwood, a material the Council is experimenting with in large formats. The positioning of ‘The Smile’ itself, which implies a degree of unsteadiness, is an invitation to test its strength, with a single door from the square inviting visitors to enter and walk up the slope of the curve to balconies at either end. Mini Living’s Forests is another landmark installation that taps into an important urban trend. With the ever-growing scarcity of affordable housing in big cities and an evolution in workplace needs as offices go mobile, third places – contact points that lie between work and home—have grown in importance. This project by Asif Khan explores three interpretations of the “third space,” with each greenhouse-like installation designed to encourage a specific activity: relaxation, connection, or productivity, incorporating plants to foster relaxation and improve urban quality of life.
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In apertura, The Smila by AHEC installata presso Chelsea College of Art. A sinistra, due delle strutture che compongono Mini LIving’s Forests by Asif Khan. Opening spread, The Smile by AHEC, installed on the grounds of the Chelsea College of Art. At left, two of the three structures that make up Mini LIving’s Forests by Asif Khan.
DESIGNERSBLOCK
Giunto alla sua 19° edizione, Designersblock è una delle più affermate vetrina d’eccellenza per il design indipendente a Londra. Svoltosi in un edificio industriale ristrutturato sulle rive del Tamigi, la mostra riunisce ed ospita i progettisti, per lo più inglesi, di settori differenti: arredo, illuminazione, product design, tessile, gioielleria, architettura, interactive design e nuovi trends. All’ingresso della manifestazione, Pneumatic Tube Lamp Clock (in basso), firmata dal designer olandese Lambert Kamps, è un’installazione composta da 31 Tube Lamp configurate per creare un orologio digitale di grandi dimensioni che, non solo segna l’ora, ma crea anche un’esperienza affascinante per i visitatori. Attraverso il movimento di un tubo luminescente, Tube Lamp può fornire sia una luce a largo fascio luminoso sia atmosferica. In mostra anche lo studio di design italiano Olive CreativeLab con Sun Memories (a destra), una lampada che emula la luce del sole. Riconoscendo l’importante ruolo che la vitamina D svolge nella nostra vita, questo apparecchio ha un particolare sistema provvisto di un sensore luminoso che
rileva la temperatura e l’intensità del colore della luce del sole e un app per smartphone con interfaccia user-friendly e ‘playlist luce del sole’. verydesignersblock.com Now in its 19th year, Designersblock is the most established and longrunning collective showcase for independent designers in London. Held in a refurbished industrial landmark building on the bank of the River Thames, the show brings together mostly UK-based designers in furniture, lighting, product, textiles, jewelry, architecture, service design, interactive design and new concepts. Greeting visitors at the show’s entrance, the Pneumatic Tube Lamp Clock (left) by Dutch designer Lambert Kamps consists of 31 pneumatic moving Tube lamps that are configured to create a larger-than-life digital clock that not only tells the time, but also
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creates a memorable moment for its viewers. Through the movement of a light-emitting tube in or out of the outer tube by compressed air, Tube lamps can provide both flood and atmospheric lighting. Also on show, Italian design studio Olive CreativeLab has produced Sun Memories (above), a lamp that emulates the light from the sun. Recognizing the important role Vitamin D plays in our lives, and the reality that most people lack sunlight during the winter, the system features a wearable light sensor that captures the intensity and color temperature of sunlight, a mobile app with a userfriendly interface featuring “sunlight playlists,” and finally the lamp itself which reproduces that particular type of daylight within the home. verydesignersblock.com
100% Design Alla sua 22esima edizione, l’exhibition rimane il cuore commerciale del London Design Festival, ospitando marchi nazionali e internazionali con nuove idee per il comparto domestico, ufficio e sistemi costruttivi, oltre a fungere da trampolino di lancio per brand meno conosciuti. Protagoniste 2016 sono state le categorie Interiors, Workplace, Kitchen&Bathroom, Design&Build e Emerging Brands, focalizzate sul tema Experience e su come il design possa diventare strumento di guida e miglioramento del nostro quotidiano. Inoltre, debutta proprio quest’anno LuxuryMade, la sezione che propone novità provenienti da oltre 50 brand di lusso, tra cui Cassina, Poltrona Frau e Lasvit. Nell’ambito della tipologia Workplace, Framery (nella pagina accanto, in basso) ricorda la cabina telefonica di un tempo, ora concepita per risolvere i comuni problemi di rumore degli ambienti di lavoro open space. Disegnata da Samu Hällfors e Pekka Toivola, questo piccolo spazio insonorizzato si presta per telefonate private, conversazioni tra due persone o partecipazioni a videoconferenze, ma soprattutto quando è necessaria una particolare concentrazione. Tra le altre proposte, una delle ‘etichette’ più eccentriche del Regno Unito, Mineheart, firma la lampada a sospensione formata da tante piume, che rievoca reminiscenze di un’eleganza un po’ rétro. Mentre, dalla categoria Emerging Brands arriva il primo prodotto dello studio con base a Lisbona Se7e Life: Berço (sopra) – ‘culla’ in portoghese -, una sedia a dondolo realizzata a mano in legno con morbide cuscinature, pensata per meditare o creare, può essere adattata sia alla posizione stabile che ondulatoria. 100percentdesign.co.uk
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Now in its 22nd edition, the show remains the commercial heart of the London Design Festival, presenting national and international brands with ideas for the domestic, office and built environments, while also serving as a springboard for smaller brands. This year’s edition, featuring Interiors, Workplace, Kitchen & Bathroom, Design & Build, and Emerging Brands, focuses on the theme of ‘Experience’ and how design can be a tool to guide and improve the way in which people interact, live and work. And making its debut in 2016 was LuxuryMade, a new show presenting novelties from 50 luxury brands including Cassina, Poltrona Frau and Lasvit. In the Workplace category, Framery (opposite page, bottom) is a modern take on the age-old phone booth, conceived to solve the common noise problems that arise with an open plan office. Designed by Samu Hällfors and Pekka Toivola, the soundproof booth is meant for making private calls, participating in conferences or one-on-one conversations, and above all, having a quiet space to focus on demanding tasks. Next, one of the UK’s most eccentric design brands, Mineheart, has designed these glamorous feathery pendant lamps (left) featuring luxurious jet black or pristine white ostrich feathers reminiscent of elegant feather boas and decadent hats of days gone by. And from the Emerging Brands category comes the first product by Lisbon-based design studio Se7e Life, Berço (above), or baby cradle in Portuguese, a handmade adjustable rocking chair made of solid wood and a sponge cushion. Designed for meditation, creation, and personal growth, the seating object can be adapted to both a stable and rocking position. 100percentdesign.co.uk
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DESIGNJUNCTION
Trasformare la zona di King’s Cross in un vero e proprio incubatore di creatività attraverso una piena immersione nel mondo del progetto, mostrandone la completezza di gamma, dal mobile all’illuminazione, dalla moda al tessile: è stato l’obiettivo centrato da designjunction, proficua alternativa alla fiera prettamente commerciale. Con un mix di designer emergenti e aziende consolidate, il tutto espresso in molteplici forme – mostra, vendita, installazione, evento -, questa piattaforma del design, alla sua sesta edizione, offre un punto di vista fresco e vibrante. Eccone alcuni esempi. In collaborazione con The Conran Shop, Sony ha lanciato i nuovi altoparlati Life Space UX Glass (in basso, a sinistra), un apparecchio a forma di lanterna, posizionabile in ogni angolo della stanza, dotato di illuminazione e suono estremamente nitido grazie al vetro organico: la vibrazione del vetro è simile a quella delle corde vocali, e ricrea un’asperienza naturale unica, mentre i LED, ospitati all’interno del cilindro, aggiungono suggestioni luminose a quelle sonore. In risposta alla crescente urbanizzazione che trascura gli spazi verdi ma chiede soluzioni innovative al design, il duo Atelier 2+, ha creato Greenhouse (in basso, al centro) per Design House Stockholm, elemento che mette la natura ‘sul piedistallo’: piccolo abbastanza per essere posizionato in casa, ma largo a sufficienza per accogliere un giardino in miniatura, la serra freestanding in legno di frassino abbraccia la filosofia svedese incoraggiando a tenere in casa le piante. Fatta a mano nel Regno Unito, la lampada a sospensione Pitch, di Vitamin, ha un cappello in alluminio che fa perno su una calotta interna, in modo da poter essere orientato e direzionare così il fascio luminoso a piacimento; contemporaneamente, la rifrazione esterna crea effetti colorati suggestivi che sottolineano i contorni della
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silhouette. Nell’ambito del design di gioielli, spicca invece lo studio con base a Londra One We Made Earlier, (in basso, a destra) che realizza collane fatte a mano, divertenti e peculiari, mixando materiali insoliti, spesso resine e Corian, per formare composizioni armoniche in varie nuances, a forma geometrica e di grosse proporzioni, grazie al forte spessore della corda con cui sono intrecciate e alle varianti di colore. thedesignjunction.co.uk
Transforming London King’s Cross into an immersive design and creative hub showcasing everything from furniture to lighting, fashion to textiles, designjunction offers a worthwhile alternative to the commercial trade show. With a mix of emerging designers and consolidated brands displayed in a variety of formats including exhibitions, retail, installations and events, the show, now in its sixth edition, offers a vibrant and refreshing look at design. In collaboration with The Conran Shop, Sony has launched the Life Space UX Glass Sound Speaker (bottom left), a lantern-like device that fills every corner of the living room with warm illumination and crystal clear sound made possible through organic glass. The glass’ vibration resembles that of human vocal chords, creating a uniquely lifelike sound experience, while the LED housed within the cylinder adds ambient lighting to a music-filled room. And in response to increasingly urban environments that neglect green spaces and call for innovative design solutions that incorporate plants, designer duo Atelier 2+ has created Greenhouse (bottom, center) for Design House Stockholm to offer urban dwellers nature on a pedestal. Small enough for indoor use but large enough to house a miniature garden, the freestanding ash timber ornament embraces the Swedish approach to nature, encouraging bringing plants into the home. Handmade in the UK, the Pitch Pendant light (below) by Vitamin comprises an aluminum shade poised on an internal dome that can be posed to guide light in any direction. Meanwhile, the bands of the outer shade create varying tonal strips of color and a clean silhouette that works well on its own or hung in a cluster format. And as a standout in the jewelry category, London-based studio One We Made Earlier hand makes bold yet playful necklaces (bottom right) by mixing unusual materials, usually resin and Corian, to form balanced compositions with striking geometric designs. Strung onto a chunky black, red, or blue-hued cord, the necklaces feature oversized black or white beads interrupted by a primary color. thedesignjunction.co.uk
Soft Walls (top right), comprises a series of hanging dividers made of a tonal palette of Kvadrat Divina fabric and solid oak wood that add an acoustic and aesthetic warmth to any small or shared environment. London-based experimental design duo Rive Roshan designed the dividers in response to a mass migration of creatives and entrepreneurs into shared work spaces. Next, the Sottovolto rug (left), designed for Italian brand Portego tells the story of Venetian architecture, reproducing reflections, geometries and altered colors inspired by Venice’s infamously flooded porticos. The bold-hued pieces, which are handspun by Italian craftsmen using a tufting technique on a vertical loom and extremely tactile New Zealand wool, evoke typical Venetian imagery and the unmistakable colors of a continuously evolving city influenced by the neighboring lagoon. Representing Scottish craft and design, Jennifer Gray has created the tessellated Surface Tiles and
LONDON DESIGN FAIR
Dopo dieci lunghi anni, Tent London e Super Brands London ritornano uniti, presso l’Old Truman Brewery, con il nome di Design Fair. L’edizione di quest’anno vanta tre piani espositivi per ospitare 250 designer e studi indipendenti, 200 brand e 15 gallerie/vetrine per altrettanti collettivi di differenti paesi: questo la rende la manifestazione più internazionale del festival. Appesa sopra l’area café si trova Soft Walls (in alto, a destra) un’installazione che comprende una serie di strutture divisorie, realizzate con tessuto Kvadrat Divina e legno massello di rovere, che rendono questa zona pubblica molto accogliente. Il duo londinese Rive Roshan ha progettato i divisori per le postazioni dell’area di coworking per garantire privacy a singoli o gruppi di creativi all’opera. Il tappeto Sottovolto (sopra), realizzato per il marchio italiano Portego, racconta la storia dell’architettura veneziana, riproducendo riflessi, geometrie e colori ispirati ai portici rovinosamente inondati dall’acqua. I lavori caratterizzati dai colori audaci, che sono trattati a mano da artigiani italiani utilizzando una particolare tecnica su un telaio verticale ed utilizzando lana della Nuova Zelanda, evocano il tipico immaginario veneziano con i ‘suoi’ colori inconfondibili di una città in continua evoluzione influenzata dalla laguna vicina. Rappresentando il design e l’artigianato scozzese, Jennifer Grey ha firmato la superficie tassellata di Surface Tiles e Condiment Set (a destra), unendo estetica e funzionalità. Realizzate in Jesmonite e attraverso tecniche che alternano il digitale e il ‘fatto a mano’, il set comprende piastrelle e accessori per la tavola. londondesignfair.co.uk
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Ten years in the making, Tent London and Super Brands London return to the derelict-chic Old Truman Brewery as the London Design Fair. This year’s edition boasts three floors exhibiting 250 independent designers and studios, 200 global brands, and 15 country gallery showcases, making it the most international trade fair of the festival. Hanging above the main café area of the Fair,
Condiment Set (above) with both beauty and function in mind. Cast in Jesmonite and made through techniques that alter between the hand-made and the digital, the set includes surface tiles, 3D pinch pot condiment holders, grinding spheres for salt and pepper, olive picks, olive pick holders, and decorative pyramids that create a playful yet functional ‹landscape› for the surface of a dinner table. londondesignfair.co.uk
Design: Simone Micheli
Materiale: acciaio colorato
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Considerato il nucleo del London Design Festival, oltre che uno dei più importanti musei al mondo, il Victoria and Albert è sicuramente il punto d’incontro per eccellenza della settimana del design londinese, attirando un gran numero di visitatori grazie alla sua vasta collezione permanente così come per l’importante offerta di installazioni temporanee, integrate a conferenze, workshop e performance. Lungo il centro della gallerie Tapestry (all’interno del museo) compare Foil (in basso, foto Ed Reeve) il lavoro firmato dall’imprenditore/ designer Benjamin Hubert, che incorpora 50.000 pannelli metallici individuali che emulano l’iconico rasoio Braun 360 e il suo meccanismo, un’installazione di 20 metri di lunghezza. All’interno di una serie realizzata per esplorare la matericità del marmo, il designer francese Mathieu Leanneur ha utilizzato una lastra di marmo nero lucidato a mano per creare Liquid Marble (sotto, a sinistra), dando origine ad una visione surreale del mare e imitando sia le increspature dell’acqua sia i suoni originati. Ma ancora, appesa sulla scala di sei piani nell’ala ovest del museo, il duo inglese Glithero ha modellato The Green Room (in basso a destra, foto Julia Ardila), un’installazione cinetica incentrata sul passare del tempo. vam.ac.uk
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As the official hub of the London Design Festival, and one of the world’s leading museums, the Victoria and Albert serves as a valuable meeting point for design week, attracting a plethora of visitors through its vast permanent collection as well as its specially commissioned large-scale installations, supplemented by talks, workshops and performances. Running down the center of the V&A’s dimly lit Tapestry galleries, Foil (bottom, photo by Ed Reeve), by award-winning design entrepreneur Benjamin Hubert, incorporated 50,000 individual metallic panels emulating the iconic Braun 360-degree rotating shaver head. London-based Hubert blew up the mechanical details to create the 20-meter-long revolving ribbon installation. And as part of a series exploring the materiality of marble, French multi-disciplinary designer Mathieu Leanneur used one vast slab of handpolished black marble to create Liquid Marble (below left, photo by Ed Reeve), creating a surreal vision of the sea and mimicking the look and feel of rippling water. Finally, dangling inside a six-story stairwell in the west wing of the museum, British-based design-duo Glithero fashioned The Green Room (below right, photo by Julia Ardila), a kinetic installation centered around the passage of time. This dramatic piece explores the concept of time through the careful arrangement of layers and lengths of color-block tones of neon-orange, pink and purple silicone cords that shift and blend, creating a constantly evolving visual experience for viewers. vam.ac.uk
HOME IS DESIGN di Francesca De Ponti foto Julia Ardila Zurek Grande successo per l’evento Home is Design, a cura di DDN, che ha animato la London Design Week rendendo protagoniste le cucine Scic e Fendi. Ve lo raccontiamo attraverso queste immagini e una breve chiacchierata con Lorenzo Marconi, CEO dell’azienda. Great success for the Home is Design event organized by DDN, which animated London Design Week, shining the spotlight on the kitchens by Scic and Fendi. We will illustrate the event in images and a short conversation with Lorenzo Marconi, CEO of the company.
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Indagare quel complesso insieme di valori (tra cui tradizione, abilità artigianale, sperimentazione e innovazione) che ha sempre reso grande il Made in Italy. Parlando di cultura della qualità in modo attuale e contemporaneo, instaurando parallelismi con il mondo del food e l’universo dell’arte. Questo il tema della serata che si è svolta il 22 settembre presso Global Luxury London, il flagship store di SCIC, anche produttore delle cucine Fendi. E che ha lanciato lo spazio come un punto di incontro tra i migliori professionisti del settore, qualificandolo come un centro di elaborazione del gusto e delle tendenze. In scena: la produzione di un brand che, da oltre cinquant’anni, si impegna a proporre collezioni che affascinano un pubblico colto ed sofisticato di ogni parte del mondo, perché imperniate su un’estrema cura del dettaglio e su alti valori formali. Cucine che forniscono soluzioni di alta gamma per il mercato residenziale e per il contract, meticolosamente realizzate in Italia secondo principi che potremmo definire slow tech. L’evento, che ha avuto il patrocinio del Royal Institute of British Architects (RIBA), e ha visto il connubio tra l’Italian Design Agency (IDA) e la Camera di Commercio e Industria Italiana per il
Regno Unito, ha avuto come protagonisti il famoso chef Danilo Cortellini (in collaborazione con il marchio I Cook U It) e ha accolto una performance live dell’artista Giovanni Bressana, impegnato a lavorare sul ‘volto’ di Lady D. Ha dunque riscosso un grande successo di pubblico, tracciando una linea che unisce design, cibo e arte in nome di quel lifestyle evoluto che si ritrova ad ogni latitudine. www.scic.it www.fendi.com/it/casa To explore that complex system of values (including tradition, crafting skill, experimentation and innovation) that makes Italian design great; to address the theme of the culture of quality in a relevant and contemporary manner, establishing parallels between the world of food and the universe of art: these were the themes of the event that took place on the evening of September 22nd at Global Luxury London, the SCIC flagship store, manufacturer of the FENDI and SCIC kitchens. The space was launched as a meeting ground for the top professionals in the field, to serve as a centre for the development of tastes and trends.
In the spotlight: the production of a brand that for sixty years has been committed to offering collections made to fascinate a cultured, sophisticated clientele in every part of the world, based on meticulous attention to detail and superior formal values. Kitchens that provide upscale solutions for the residential and contract markets, painstakingly manufactured in Italy following principles that we might define as slow tech. The event, under the patronage of the Royal Institute of British Architects (RIBA), a collaboration between the Italian Design Agency (IDA) and the Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom, featured the famous chef Danilo Cortellini (in collaboration with the brand I Cook U It) with a live performance by artist Giovanni Bressana, working on the ‘face’ of Lady D. The event was a success, attracting a large number of people, and tracing a line that tied together design, food and art in the name of that sophisticated lifestyle that may be found at every latitude. www.scic.it www.fendi.com/it/casa
In queste pagine, esterno e interni del Global Luxury London, flagship store di SCIC (azienda produttrice delle cucine Fendi) che, durante il London Design Fsetival, ha ospitato l’evento Home is Design curato da DDN. In alto, a sinistra: Giovanni Bressana, performer della serata, con Simonne Chevalier, manager dell’artista. On these pages, outdoor and indoor views of Global Luxury London, the flagship store by SCIC (the company that produces the Fendi kitchens) which, during the London Design Festival, held the Home is Design event organized by DDN. At top, left: Giovanni Bressana, performer for the evening, with Simone Chevalier, the artist’s manager.
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FOCUS ON SCIC L’universo di Scic viene raccontato da Lorenzo Marconi, CEO di una realtà internazionale che punta alla diffusione di un prodotto Made in Italy, che si distingue per qualità e funzionalità. ”Dal 1963 produciamo in Italia, nella sede di Viarolo a Parma, dando vita a sistemi d’arredo innovativi, sempre all’avanguardia per originalità e cura del dettaglio. Il costante sviluppo dell’azienda ha permesso la crescita di uno staff tecnico di interior designer, architetti e tecnici capaci di sviluppare i progetti più ambiziosi e assistere il cliente in tutte le fasi di sviluppo, dalla presentazione alla realizzazione di ogni dettaglio e soluzione tecnica. La competenza acquisita in oltre 50 anni di attività, abbinata ad una capillare rete di rivenditori in Italia e all’estero, ci ha permesso di progettare e consegnare le nostre produzioni in oltre 40 paesi del mondo. Il target di Scic è alto e medio alto. Progettiamo per una clientela esigente che pretende la massima funzionalità dell’arredo unita ad un gusto estetico moderno ed elegante. Clientela che ama immergersi in un ambiente domestico accogliente e bello. Inoltre seguiamo e soddisfiamo le esigenze più esclusive e ricercate per i clienti Fendi Casa Ambiente Cucina, acquisiti grazie all’importante collaborazione con il Gruppo Luxury Living. Scic reinterpreta ed esporta la qualità e i valori del Made in Italy mantenendo il carattere inconfondibile del segno italiano. L’arredo così si declina in diverse linee e finiture per soddisfare le diverse esigenze di realtà internazionali. Scic esporta in tutto il mondo e oggi l’export corrisponde circa al 75% del fatturato. La percentuale è indubbiamente rafforzata dagli showroom diretti posti nelle capitali strategiche (tra cui Londra e Shanghai, inaugurati negli ultimi anni) e pensiamo sia destinata a crescere grazie alla prossima apertura di due nuovi showroom a Dubai e a Miami, immersi nelle corrispettive aree Design District. Scic si avvale della forza di tre uffici di progettazione diretti che collaborano quotidianamente con la sede di Viarolo. Posizionati a Londra, Shanghai, Dubai e Miami, questi centri di studio coordinano i progetti contract rivolti in tutto il mondo e in particolare nelle aree della Florida, Emirati Arabi e Cina. Tra le principali realizzazioni citiamo le Château Fendi Residences di Miami e Zorlu Center di Istanbul, realizzati in collaborazione
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con il brand Fendi Casa. Per soddisfare la crescente richiesta e le esigenze dei grandi developer in Italia e nel mondo proponiamo un’offerta completa che comprende cucina, zona living, bagno, armadi e vari complementi d’arredo sia per il settore residenziale sia per quello ricettivo. Per il futuro Scic continua a guardare ad un total living dell’ambiente casa rivolto ai mercati di tutto il mondo ponendo sempre in primo piano quella particolare progettazione legata all’antica e preziosa artigianalità italiana che distingue il brand di Parma per qualità e selezione dei materiali. Così il marmo, la pelle e i tessuti, tipici materiali lavorati nelle botteghe artigiane, prendono vita nei modelli di Scic con la stessa cura del dettaglio che veniva eseguita un tempo dai maestri dell’arte del manufatto. Si stanno inoltre delineando molti nuovi progetti che nascono dalla collaborazione tra il team creativo interno all’azienda e gli studi di architettura con cui Scic collabora. Oltre a una sempre più proficua e importante collaborazione con Fendi Casa nello sviluppo del progetto Ambiente Cucina e sistema armadi”.
In mostra, all’interno dello showroom londinese, durante la serata inaugurale, le creazioni dei designer (dal basso verso l’alto): Gala Rotelli, con le bottiglie in vetro Oggetti Sospesi e i piatti Frammenti; Luca Saperdi, con i vassoi It’s Stone; Salvatore Spataro, con i piatti BaroquEAT. On display, in the London showroom, during the inauguration, from bottom to top, the creations by designer: Gala Rotelli, with the Oggetti Sospesi glass bottles and Frammenti tableware; Luca Saperdi, with the It’s Stone trays; Salvatore Spataro, with the BaroquEAT tableware.
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FOCUS ON SCIC The world of Scic is described by Lorenzo Marconi, CEO of an international company dedicated to the diffusion of a product Made in Italy, and distinguished by its quality and functionality. “We have been manufacturing in Italy since 1963, in our headquarters at Viarolo in Parma, creating innovative furniture systems that have been consistently at the forefront in terms of originality and attention to detail. The company has grown uninterruptedly and progressively built a technical staff of interior designers, architects and technicians capable of developing the most ambitious projects and assisting the client in every phase of the process, from the presentation of the project to the construction of every detail and technical solution. The expertise we have developed in over 50 years, combined with our widespread retail network in Italy and abroad, has allowed us to design and deliver our productions to over 40 countries around the world. Scic’s target is the high and medium-high range. We design for a demanding clientele that expects maximum functionality from its furniture, along with a modern and elegant aesthetic taste. This clientele likes to feel welcomed in a warm and beautiful domestic environment. We also satisfy the most exclusive and refined requirements of the Fendi Casa Ambiente Cucina customers, whom we have acquired by virtue of our important collaboration with the Luxury Living Group. Scic exports its products around the world and today, exports account for nearly 75% of our sales. This percentage has without a doubt been reinforced by our showrooms located in strategic capital cities (including London and Shanghai, inaugurated in recent years) and we believe it is destined to grow with the upcoming inauguration of a new showroom in Miami, at the centre of the Miami Design District. Scic can rely on the strength of three design offices that work directly and daily with our headquarters
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in Viarolo. Located in London, Shanghai and Miami, these research centres coordinate the contract projects around the world and in particular in Florida, the Arab Emirates and China. The major projects we have completed include the Chateau Fendi Residences in Miami and the Zorlu Center in Istanbul, in collaboration with Fendi Casa. To satisfy the growing demand and the requirements of the major developers in Italy and around the world, we offer a complete range that includes the kitchen, living area, bathroom, closets and various accessories for both the residential and hospitality sectors. For the future, Scic continues to envision a total lifestyle for the home, addressed to markets around the world. In addition to our new kitchen models, we are working on new collections of closets and bathrooms that focus attention on that particular approach to design rooted in the ancient and refined Italian crafting tradition that distinguishes our brand, based in Viarolo, which prizes quality, attention to detail and the selection of materials. We have many new projects underway that are the product of the collaboration between the company’s creative team and the architectural firms that work with Scic. Not counting the important and prolific collaboration with Fendi Casa for the development of the Ambiente Cucina project and closet systems”.
Momenti del party celebrativo di Home is Design. In alto, al centro, foto di gruppo con Lorenzo Marconi CEO Scic (in cravatta scura), alla sua sinistra, Gokhan Ayaydin, Francesca Russo, Marketing Manager DDN, Roberto Radici, artista. Al centro, da sinistra: Enrico Cattaneo, designer, con Lorenzo Marconi; John Paul Nunes, Head of Education Project di RIBA, durante il suo speech; Aydin Ayaydin con il figlio Gokhan e lo staff dello showroom. In basso, da sinistra: Giovanni Bressana al termine della sua performance; Francesca Russo (di spalle), Camilla Menozzi, public relations Scic, e Francesco Santilli, CEO e co-founder IDA. Moments of the party celebrating Home is Design. At top, centre, a group photo with Lorenzo Marconi CEO Scic (with the dark tie), at his left, Gokhan Ayaydin, Francesca Russo, Marketing Manager DDN, Roberto Radici, artist. At centre, from left: Enrico Cattaneo, designer, with Lorenzo Marconi; John Paul Nunes, RIBA Head of Education Project, during his speech; Aydin Ayaydin with his son Gokhan and the showroom staff. Below, from left: Giovanni Bressana at the end of his performance; Francesca Russo (turned away), Camilla Menozzi, public relations for Scic, and Francesco Santilli, CEO and co-founder of IDA.