)33. s n ! n 0 n % n '" "0 n )TALY ONLY n " Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Milano
HOSPITALITY CONTRACT
HOTEL DESIGN DIFFUSION
36 Gotland Black Lodge Harlingen Harbour Crane Hotel Torres del Paine National Park Tierra Patagonia Amsterdam Droog Hotel Products/Bathroom
dicembre/gennaio/febbraio december/january/february 2012/2013
36 Direttore responsabile/Editor in chief Carlo Ludovico Russo
Editoriale
5
Franco Mirenzi
News
8 Contract
Luisa Castiglioni,
Direttore/Editor Franco Mirenzi
14 Design
Marta Bernasconi,
24 Fair
Sara Schifano,
Consulente di redazione Editorial consultant Luisa Castiglioni
28 Project
Claudia Sugliano,
32 Hotel
Francesca Tagliabue
Progetto grafico e consulenza artistica Graphic layout & art consultant Franco Mirenzi
42 Art 48 Books Report p
50
Realizzazione grafica/Graphic designer Elisabetta Maffina
Products
56 Bathroom
Maria Catena Caliri
Gotland
72 Black Lodge
Sara Schifano
Contributi/Contributors Barbara Basile Marta Bernasconi Maria Catena Caliri Arianna Callocchia Elviro Di Meo Maurizio Giordano Giulia Marcucci Antonietta Radaelli Claudia Sugliano Sara Schifano Francesca Tagliabue Daniela Zenone
g Harlingen
76 Soggiorno extra-ordinario/A night to be remembered
Francesca Tagliabue
g Patagonia
80 Le forme del vento/The shape of the wind
Maurizio Giordano
Amsterdam
88 La forza delle idee/Power of imagination
Francesca Tagliabue
g Santiago
92 Picnic sotto gli alberi/Picnic under the trees
Sara Schifano
Amsterdam
96 Sapore industriale/Industrial flavors
Francesca Tagliabue
Food truck
104 In movimento/Pizza to go
Antonietta Radaelli
Milano
106 Vista sulla città/A view of the city
Luisa Castiglioni
p Champfèr
110 Nuova anima alpina/A new alpine soul
Luisa Castiglioni
g Kong g Hong
116 Legno protagonista/Wood takes center stage
Francesca Tagliabue
Wien
120 Topazz Hotel
Daniela Zenone
g Healdsburg
124 H2
Maurizio Giordano
Valencia
132 Incastro perfetto/The perfect fit
Francesca Tagliabue
Lisboa
138 Ritorno all’essenza del viaggio/A return to travel basics
Marta Bernasconi
Athens
142 …che lo spettacolo abbia inizio/…let the show begin
Francesca Tagliabue
Zürich
148 “The smile of my home town”
Barbara Basile
Traduzioni/Translations Fiona Johnston
Helsinki
152 Scandic Paasitorni
Arianna Callocchia
Riccione
The elegance g of pure white g 158 Il bianco assoluto dell’eleganza/
Giulia Marcucci
Copertina/Cover: Masterplan for Åndalsnes, in Norway (project Jägnefält Milton)
Montréal
164 The floatingg Spa
Marta Bernasconi
London
170 Canone inverso/The rules have been inverted
Francesca Tagliabue g
Paris
174 Toccare il cielo con un dito/Reach up and touch the sky
Francesca Tagliabue g
Valdobbiadene
178 Il valore dell’immagine/ g The importance p of the image g
Elviro Di Meo
Caserta
184 Il passato nel presente/The past brought g into the present
Elviro Di Meo
DHD Architecture in USA Bradley Wheeler Ufficio traffico/Traffic department Daniela D’Avanzo Ufficio abbonamenti/Subscription office Francesca Casale
Design Diffusion World srl Redazioni/Editorial Offices Direzione, amministrazione, pubblicità Management, Administration, Advertising Via Lucano 3 20135 Milano Tel. 02/5516109 – Fax 02/5456803 www.designdiffusion.com Pubblicità/Advertising DDA Design Diffusion Advertising srl Via Lucano 3, 20135 Milano Tel. 02/5453009 – Fax 02/5456803
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È noto che in Italia e in molte parti d’Europa si concentra la maggior parte di opere d’arte e di archeologia presenti sul globo terrestre; oltre a queste si deve calcolare un’enorme quantità di siti storici e di luoghi esclusivi per le loro bellezze paesaggistiche e architettoniche e per le tradizioni culinarie e artigianali. Le grandi tradizioni artistiche italiane, diffuse nelle città rinascimentali, vivono ancora oggi non solo per soddisfare il turismo, ma anche per alimentare le esperienze maturate nel design, nell’architettura e nella moda. Inoltre molte altre espressioni della vita culturale del nostro continente derivano dalla storia di ogni singola nazione e territorio. Tutto questo dovrebbe essere riconoscibile attraverso la progettazione e la realizzazione dei luoghi dedicati all’accoglienza; gli stessi potrebbero diventare i terminali attraverso i quali far transitare le informazioni sul territorio, organizzare eventi culturali, divulgare intelligentemente tutti gli argomenti qualificanti. In tale modo si potrebbe ottenere una rete molto efficace tra le strutture ricettive, cercando di dare, oltre ai servizi di carattere commerciale, anche quelli rivolti alle attività culturali, coinvolgendo un infinito elenco di generi diventati patrimonio inimitabile e irripetibile.
5 Most of the world’s works of art and the archeological remains are found in Italy and other parts of Europe; but that’s no secret. Add-in the huge number of historical sites and exclusive locations in terms of the beautiful landscape and majestic architecture, its culinary and artisan marvels, and it is clear Italy is unique. The great Italian artistic traditions, found throughout the country’s Renaissance cities, are alive and well – not just to satisfy the tourists, but also to express the experience in the areas of design, architecture and fashion. Moreover, many other expressions of the cultural life in Europe have been extracted from the history of every individual nation and territory. This should be easily recognizable through the design and the creation of the places dedicated to welcome and hospitality; these can also become the terminals to allow the news to transit across the territory, with the organization of cultural events, and intelligently broadcasting relative information. This may lead to the creation of a highly-efficient network that links the hospitality structures, providing the necessary commercial services, promoting cultural activities, involving an infinite list of components that belong to this unique, inimitable and unrepeatable heritage. Franco Mirenzi Immagine tratta da/image taken from Michael John Gorman, Buckminster Fuller Architettura in movimento, Skira Editore
CONTRACT NUOVA VITA 8
Il nuovo San Pietro Palace Hotel a Finale Ligure, in provincia di Savona, ha ripreso vita dopo una lunga fase di ristrutturazione. La costruzione del 1630 era nata come ricovero delle barche dei pescatori per poi divenire, dai primi anni del Novecento, un opificio per la salatura del pesce e successivamente un albergo. Di proprietà della stessa famiglia da cinque generazioni, Gerolamo Tobia & Figli, la struttura è stata inaugurata nella sua nuova veste il 29 giugno 2012, giorno in cui si festeggia San Pietro. Il progetto di ristrutturazione, durato oltre tre anni, è stato realizzato personalmente dall’architetto Valentina Zanetti, figlia della titolare Maria Pia Bogazzi, che ha completamente rivitalizzato il vetusto albergo Miramare. L’ispirazione nacque, nel 2006, da Villa la Pergola, elegante capolavoro architettonico di fine Ottocento, formato da
tre edifici e armoniosamente inserito sulle pendici della collina, affacciato sul golfo di Alassio, edificato dal generale scozzese William Montagu Scott McMurdo nel 1875 e successivamente dimora storica della famiglia Hamilton Dalrymple. Il risultato sono 28 camere matrimoniali classiche e 3 suites dai 40 ai 60 metri quadri, completamente insonorizzate e super accessoriate. Gli arredi sono firmati Flou, il sistema di illuminazione è stato realizzato da Artemide e la cucina è stata concepita da Electrolux. Completano l’offerta il centro benessere, il bar con il bancone che riproduce un affresco del Seicento della Basilica di San Giovanni a Finale Ligure e il ristorante Sottosale. www.flou.com
NEW LIFE The new San Pietro Palace Hotel in Finale Ligure, Savona, has bounced back to life following a long period of refurbishment. The building was originally constructed in 1630 as a shelter for fishing boats. In the early part of the 20th century it was used as a workshop for salting fish and was finally transformed into a hotel. It has belonged to the same family for five generations – Gerolamo Tobia & Figli – and was re-opened on June 29th 2012, on the Feast Day of St. Peter., The restructuring project lasted more than three years; architect Valentina Zanetti, daughter of the owner Maria Pia Bogazzi, personally followed every phase of proceedings that completely
revitalized the ancient Hotel Miramare. The inspiration emerged in 2006 from Villa la Pergola, an architectonic masterpiece from the late 19th century. It consisted of three buildings harmoniously positioned on the hillside overlooking the Gulf of Alassio. It was built by the Scottish general, William Montagu Scott McMurdo in 1875 and was subsequently the historical residence of the Hamilton Dalrymple family. The hotel now contains 28 classical double rooms and three suites between 40 and 60 sq.m., all completely sound-proofed and equipped with every imaginable accessory. The furnishings was supplied by Flou, the illumination system by Artemide and the kitchen fittings by Electrolux. The hotel also boasts a wellness center, a bar with a counter decorated with a reproduction of a 17th century fresco from the Basilica of St. John in Finale Ligure and the restaurant Sottosale. www.flou.com
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CONTRACT
e wengè. I box doccia, personalizzati al centimetro a seconda della configurazione della stanza, presentano ampie pareti in cristallo dello spessore di soli 6 mm con vetro fisso, con porta scorrevole o a battente, ad angolo o a nicchia, trattati con il sistema Clean Glass che impedisce la deposizione del calcare. L’azienda ha fornito alcuni prodotti dell’arredo bagno delle 34 nuove camere Chia Laguna Resort all’interno dello Spazio Oasi. Situato nella zona panoramica del Village, comprende una collezione di room ampie e luminose, suddivise in diverse tipologie abitative con una vista magnifica sull’intero Resort e sul mare di Chia. Teuco Contract Division ha progettato appositamente per le stanze da bagno di questo spazio eleganti lavabi integrati in Duralight® su piani in Duralight® completamente customizzati,
SOLUZIONI CUSTOM
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Il Chia Laguna Resort in Sardegna è la nuova testimonianza della capacità di Teuco di offrire soluzioni estremamente interessanti e competitive al mondo dell’architettura e del progetto. Per la struttura progettata da Sandro Sergi, composta da 3 hotel e da ville private, Teuco ha curato l’arredo completo delle stanze da bagno con i box doccia completi di piatto doccia tutti tailor-made, la rubinetteria custom, i sanitari in ceramica, le due minipiscine Seaside 640 e le vasche Paper e i lavabi C-Size – entrambi in Duralight®, materiale composito in solid surface, brevettato, plasmabile al 100%, facilmente ripristinabile, ideato, prodotto e lavorato in esclusiva da Teuco. Selezionata per l’ADI Design Index 2011, la vasca Paper, disegnata da Giovanna Talocci, può essere dotata del brevetto Hydroline, il primo idromassaggio invisibile in cui le classiche bocchette sono sostituite da incisioni minimali, che permettono anche un sistema di cromoterapia all’avanguardia. C-Size, design Studio Transit, è una collezione di lavabi in Duralight® composta da un’ampia gamma di configurazioni, grazie alla modulabilità del materiale, per adattarsi a qualsiasi tipo di spazio e ambiente. Le stanze da bagno di Chia Laguna Resort sono dotate della versione da appoggio su piano in Duralight®; la collezione è disponibile anche nelle versioni da semi-incasso e con piani di appoggio in legno nelle finiture rovere sbiancato, rovere antracite
box doccia completi e personalizzati al centimetro oltre a vasche Wilmotte. La customizzazione è una peculiarità fondamentale della linea: il versatile sistema di pannellature permette di rivestire le vasche, scegliendo tra l’acrilico e le essenze di rovere antracite, rovere sbiancato e wengè. E per dare libero sfogo alla propria creatività, Wilmotte offre anche la possibilità di poter scegliere pannelli grezzi, da reinventare a proprio gusto. (L. C.; ph: Roberto Patti)
CUSTOM SOLUTIONS The Chia Laguna Resort in Sardinia is the latest example of Teuco’s ability to offer the world of architecture and design solutions that are extremely interesting and highly competitive. The hospitality compound designed by Sandro Sergi consists of 3 hotels and private villas. Teuco was responsible for the bathrooms furnishings, producing tailor-made shower cabins, custom tap-fittings, ceramic bathrooms suites, the two mini swimming-pools Seasiden 640 and the tubs Paper, the C-size basins – both in Duralight®, a patented solid surface composite material; it
can be completely molded, and easily remolded; it was invented, produced and processed in exclusive by Teuco. Selected for inclusion in the ADI Design Index 2011, the bath-tub Paper, designed by Giovanna Talocci, can be fitted with the patented Hydroline, the first invisible hydromassage. In this system the jets have been replaced by tiny slits that are also used to produce an avant-garde color-therapy system. C-Size, design Studio Transit, is a collection of basins in Duralight® that can be used to create a wide range of arrangements, thanks to the versatility of the material. The pieces can adapt to any space or ambience. The bathrooms in the Chia Laguna Resort are equipped with a Duralight ® vanity; the collection is available in the semi-recessed version with a wooden vanity in limed oak, anthracite oak and wengè. The shower cabins are each personalized to the centimeter to suit the dimensions of the room; the thickness of the large glass walls is just 6 mm; the cabin is produced with fixed panes, sliding or side-hung doors, is corner or alcove fitted, and treated with the Clean Glass system that prevents scale deposits.
The company also supplied some of the bathroom furnishings in the 34 new bedrooms inside the Oasis of the Chia Laguna Resort. Located in the panoramic zone of the Village, it includes a collection of large bright airy rooms, split into a number of different types of accommodation with magnificent views over the entire resort and the Chia sea. Teuco Contract Division has designed elegant built-in vanity basin units specifically for the bathrooms of this hospitality facility – the basins are producted Duralight® and are integrated in tops in Duralight®; the bathrooms are completely customized - shower cabins are individually sized to the centimeter, and the Wilmotte bathtubs. Customization is an original feature of this line: a versatile system allows the architects to face the outside of the bath-tubs, in a choice of acrylic and anthracite oak, limed oak or wengè panels. And to unleash maximum creativity, Wilmotte offers its clients the opportunity of choosing unfinished panels to be decorated and styled as desired. (L. C.; ph: Roberto Patti)
EFFETTO TEATRALE Leader nella produzione di sedie per il contract in Spagna e referente in alcuni mercati europei, Enea nacque nel 1984 con la sua prima partecipazione al salone FIM di Valencia e con la chiara vocazione d’offrire un prodotto contemporaneo di design, sempre per uso commerciale, idoneo per tutti i tipi di spazi: dagli interior domestici agli uffici, dai bar e ristoranti agli alberghi, dagli ospedali alle sale congressi. I mobili dell’azienda spagnola si caratterizzano il design, la robustezza, l’ergonomia e la varietà di collezioni e finiture nel segno dei paradigmi dati dalla versatilità e dalla funzionalità. Prestigiose e fortunate le collaborazioni con conosciuti come Josep Lluscà, Gabriel Teixidó e lo studio Lievore Altherr Molina. Tanti i progetti in giro per il mondo che vedono protagonisti gli arredi del marchio spagnolo, basti considerare che l’esportazione (in particolare in Europa, Australia e Stati Uniti) copre il 60% del fatturato. Due recenti esempi di questo successo internazionale sono il locale Adriano Zumbo Patisserie a Sidney in Australia e il ristorante Jaleo a Washington, capitale degli Stati Uniti. In entrambe le forniture è stato selezionato il sistema di sgabelli Lottus, disegnato da Lievore Altherr Molina, che offre la possibilità di combinare colori e rifiniture in plastica o tessuto, su diverse basi metalliche, girevoli o fisse, in varie altezze. La versatilità derivata dalla combinazione di tutto l’insieme, fa di Lottus una collezione per risolvere una ampia gamma di situazioni, sia nel contract come nell’ambito domestico. L’effetto è sempre e comunque divertente, teatrale e contemporaneo. www.eneadesign.com (L. C.)
A THEATRICAL EFFECT Enea is a leading Spanish company for the production of seating for applications in the contract sector. It was founded in 1984 when it also had its first appearance at the FIM exhibition at Valencia. The company’s primary vocation is to offer a contemporary design product for commercial use, yet suitable for all types environments: from homes to offices, bars and restaurants, hotels, hospitals and conference centers. The pieces of furniture produced by the Spanish company are stylish, strong and ergonomic, and the variety of the collections and finishes spiced with an excellent dose of versatility and functionality make these products truly special. The company has enjoyed a number of prestigious and successful partnerships with well-known creatives such as Josep Lluscà, Gabriel Teixidó and studio Lievore Altherr Molina. The furniture produced by the Spanish brand has been used in a large number of projects around the world; exports (particularly to Europe, Australia and USA) account for 60% of the turnover. Two recent examples of this international success are the Adriano Zumbo Patisserie, a bakery in Sydney, Australia and the Jaleo restaurant in Washington, capital of the USA. For both
of these projects, the architects selected the system of Lottus stools, designed by Lievore Altherr Molina, as it offers the possibility of combining colors and selecting finishes in plastic or fabric; the stools are supplied on a variety of metal bases, swivel or fixed at different heights. The versatility that derives from the combination of all these features transforms Lottus into a collection that can resolve a wide range of requisites, in the contract and domestic environments. And the effect created is always fun, theatrical and contemporary. www.eneadesign.com (L. C.)
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CONTRACT CAOBA Il ristorante Caoba di Madrid, firmato dallo studio N&N, è un vero e proprio luogo di culto della cucina italiana. Il progetto architettonico si è fondato proprio sulla volontà di creare un ambiente internazionale. Il ristorante si estende su due livelli, l’ingresso è caratterizzato dalla zona bar e dal bancone dalle linee sinuose in resina grigia illuminata dalle lampade Buzzi & Buzzi; sullo sfondo spiccano i pannelli realizzati dall’artista messicano Carlos Torres, che creano scenografie dinamiche e vivaci. La luce ha un ruolo fondamentale nel sottolineare la scenografia, in particolare i riflettori wall washer a semincasso Flexi, esaltano i colori delle opere d’arte installate. Il sistema Flexi fa parte della linea TArk, realizzato in AirCoral®, materiale innovativo ideato da Buzzi & Buzzi, promotore di benessere dalle proprietà eco-attive, antinquinanti, antibatteriche e fotocatalitiche. Il sistema, disegnato da Mammini+Candido, è studiato per diventare parte integrante del miuro o del controsoffitto e la sua applicazione crea un effetto di ‘movimento’ delle forme e dei volumi. www.buzzi-buzzi.it (L. C.)
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The Caoba restaurant in Madrid, designed by studio N&N, is a serious tribute to the culture of Italian cuisine. The architectonic project wished to create an eatery with a clearly international ambience. The restaurant is split over two floors: the entrance contains the bar area and the sinuous counter in gray resin, illuminated by lamps by Buzzi & Buzzi; in the background the panels by the Mexican artist Carlos Torres create lively dynamic scenographies. Light is an essential feature in the design, particularly the Flexi semi-recessed wall-washer fittings, as the illumination exalts the colors in the works of art. The Flexi system is part of the T-Ark line, produced in AirCoral®, an innovative material invented by Buzzi & Buzzi; it has eco-active, anti-pollutant, anti-bacterial and photocatalytic properties that make an important contribution to wellness. The system was designed by Mammini+Candido and studied
to be integrated in walls or lowered ceilings; application of these fittings create an effect of movement that energizes the shapes and the volumes. www.buzzi-buzzi.it (L. C.)
TECNOLOGIA MADE IN GERMANY Incastonato nella splendida cornice del lago di Como, il Grand Hotel Tremezzo regala una vista mozzafiato che spazia dalla punta Balbianello a Bellagio fino a Varenna. E non solo. Gli ospiti delle otto suite del Rooftop Floor hanno ora altre meravigliose immagini ad attenderli. Il Grand Hotel Tremezzo ha infatti scelto per le suite le immagini ad alta definizione e la qualità audio delle TV Loewe. Il Grand Hotel ha installato nelle sue suite anche il server multimediale Loewe Mediacenter, dotato di lettore DVD, dock per iPhone, radio via internet da tutto il mondo e collegamento in rete, con il relativo impianto sonoro, Loewe Subwoofer per bassi potenti e gli eleganti Loewe Universal speaker per diffondere il suono negli ambienti. Il brand Loewe da oltre 80 anni è sinonimo di prestigio e tecnologia all’avanguardia. I suoi prodotti, vincitori di oltre 200 premi internazionali di design, si contraddistinguono per le loro forme essenziali e adattabili in qualsiasi ambiente. www.loewe.it
TECNOLOGY MADE IN GERMANY From the splendid setting of Lake Como, the Grand Hotel Tremezzo provides breathtaking views from Balbianello Point in Bellagio to Varenna… but that’s not all. The guests staying in the eight suites on the Rooftop Floor now have another surpise waiting for them. The Grand Hotel Tremezzo management selected Loewe high definition TV images and audio for the suites. Multimedia servers ‘Loewe Mediacenter’ have been installed in the suites of the Grand Hotel; these systems are complete with DVD reader, an iPhone dock, radio from around the world via the Internet and network links with the relative sound system – Loewe Subwoofer for low powers and the elegant Loewe Universal speakers to diffuse the music throughout the rooms.For more than 80 years, the Loewe brand has been synonymous with prestige and avantgarde technology. Its products have won more than 200 international awards, standing out for their clean simple lines that are the ideal addition to any environment. www.loewe.it
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DESIGN
e inventando una sorta di nuovo alfabeto linguistico, fatto di forme pure e di colore, abbinati con grazia e un pizzico di ironia. Ne sono un esempio i pouf Demographically Speaking di Ministry of Design, che ironizzano sull’evoluzione del melting pot abitativo e culturale di Singapore; i cuscini oversize, ispirati agli elementi acqua, terra, aria, che fanno parte della famiglia Zoo di Ionna Vautrin o la casa tenda per bambini Welcome di Marmelada Estudio, libera interpretazione della lanterna cinese. Tasselli di un percorso creativo che dimostra come ci sia sempre spazio per una re-invenzione. (F. D. P.)
invited were asked to examine this extraordinarily resistant and flexible creation, a wool and viscose mixture that is yarn dyed to guarantee maximum shine and depth of the color palette. A total of 32 concepts were developed and presented in Milan last April, in the Jill Sander showroom. They have now been included in an elegant catalogue that focused on fabrics used in upholstery, by-passing the more traditional applications and inventing a sort of linguistic alphabet, consisting of pure shapes and color, combined with grace and a pinch of irony. An example is the collection of poufs Demographically Speaking by the Ministry of Design, that plays on the evolution of the living and cultural
LO STUPORE DELLA FORMA 14
Hallingdal 65. Questo il nome di uno dei più interessanti e longevi tessuti di Kvadrat, disegnato da Nanna Ditzel nel 1965 e ancor oggi largamente utilizzato nel settore del contract. E questo il nome del progetto con cui l’azienda danese ha voluto celebrare l’attualità del proprio prodotto in occasione del Salone del Mobile 2012, invitando designer di ogni parte del globo – coordinati da Tord Boontje, Ilse Crawford, Søren Rose, Constance Rubini, Hans Maier-Aichen, Jeffrey Bernett e Andre Fu – a confrontarsi con un manufatto straordinariamente resistente e flessibile, fatto di lana e viscosa che vengono tinti prima di essere filati, in modo da avere la massima brillantezza e la massima profondità di colore. Ne sono nati 32 concept, in scena a Milano lo scorso aprile (nello spazio di Jil Sander) e oggi raccolti in un raffinato catalogo, che indagano con grande libertà il tema del tessuto per il rivestimento, sorvolando per lo più sulle applicazioni più tradizionali
AN AMAZING SHAPE Hallingdal 65 – this is the name of one of the most interesting and durable fabrics of Kvadrat, designed by Nanna Ditzel in 1965 and is still widely used in the contract sector. This is also the name of the project the Danish company used to celebrate the continued success of its product during the Milan Furniture Salon 2012. Designers from all over the world were invited to take part – proceedings were coordinated by Tord Boontje, Ilse Crawford, Søren Rose, Constance Rubini, Hans Maier-Aichen, Jeffrey Bernett and Andre Fu. Those
melting pot of Singapore; the oversize cushions, inspired by the elements water, earth and air, that belong to the Zoo family by Ionna Vautrin or the children’s tent-house ‘Welcome’ by Marmelada Estudio, a free interpretation of the Chinese lantern. One step in a creative pathway that illustrates that there is always room for re-invention. (F. D. P.; ph: Angela Moore)
BE OPEN AWARDS BE OPEN, il think-tank creato dall’imprenditrice e filantropa russa Elena Baturina per promuovere la creatività e l’innovazione, ha annunciato lo scorso 21 settembre, in occasione del London Design Festival, i 3 vincitori del premio Be Open Awards. Si tratta di Sonic Landscape, di Alexandra Kharakoz (Gran Bretagna), installazione sonora pensata per il London Millennium Bridge che vuole incoraggiare le persone a usare l’udito come strumento esplorativo dell’ambiente; di Project RE_, di Bernier Samuel (Canada), incentrato sul tema della produzione locale e del riuso, e di Evaporative Cooling Capillary, di Chak Ming Sin (Hong Kong), che propone un metodo sostenibile per regolare la temperature degli edifici attraverso la refrigerazione naturale ispirato ai nidi delle termiti. Tutti e tre i progetti, scelti tra gli oltre 300 lavori arrivati da 47 nazioni da un team internazionale di esperti, lavorano sulla possibilità di migliorare il mondo attorno a noi e “rivelano un mix interessante di coraggio e visione, ambizione ai limiti dell’impossibile stemperata con la giusta dose di praticità” ha sottolineato Patricia Urquiola, presidente della giuria. Obiettivo dell’iniziativa, nata dalla volontà di creare un punto d’incontro tra le menti creative più importanti, è infatti quello di individuare concetti tecnologici e culturali in grado di apportare benefici all’umanità, dando priorità alle proposte che esprimono un’idea creativa concreta e hanno il
potenziale per diventare prodotti indispensabili in futuro. (F. D. P.)
On September 21st 2012, during the London Design Festival, BE OPEN, the think-tank created by the Russian entrepreneur and philanthropist Elena Baturina to promote creativity and innovation, announced the 3 winners of the Be Open Awards: the Sonic Landscape, by Alexandra Kharakoz (Great Britain) – a soundbased installation designed for London’s Millennium Bridge to encourage people to use their hearing as an instrument for exploring the surroundings; Project RE_ by Bernier Samuel (Canada) that focuses on the theme of local production and re-use, and the Evaporative Cooling Capillary by Chak Ming Sin (Hong Kong), a project that presents a sustainable method for regulating the temperature of buildings through a natural refrigeration system inspired by termite hills. All three projects were selected by an international team of
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experts from 300 designs submitted from 47 countries. They are all geared to improving the world around us and they ‘reveal an interesting mixture of courage and vision, bordering on the impossible with just the right dose of practicality’ according to Patricia Urquiola, president of the jury. The objective of the initiative, based on the desire to forge a link between the most important creative minds, was to identify technological and cultural concepts that will benefit humanity, giving priority to the proposals that
express a true creative idea and that may have the potential of becoming indispensable items in our future world. (F. D. P.)
DESIGN ITALIAN CONTRACT
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Le collezioni Emu dedicate al contract arredano da molti anni hotel e locali in tutto il mondo. Le proposte che l’azienda fondata nel 1951 in Umbria realizza per la collettività, mercato che riveste da tempo un ruolo di primo piano per il marchio, comprendono un’ampia gamma di soluzioni, adatte sia per un utilizzo outdoor che indoor. Resistenza, versatilità, ma anche praticità, comfort, stile e cura del dettaglio sono le caratteristiche che da sempre l’azienda privilegia nella realizzazione dei propri arredi completamente made in Italy. In occasione dell’edizione 2012 di Equip’Hotel, Emu ha presentato a Parigi le proposte per l’arredo degli spazi esterni e interni dedicate all’hospitality. Tra queste, una delle più interessanti è sicuramente MIA, una collezione dalle linee essenziali e rigorose, disegnata dall’architetto francese Jean Nouvel per incontrare gusti ed esigenze trasversali. Funzionali e resistenti, adatti sia per uso esterno che per uso interno, tavoli, sedie, sgabelli e poltroncine sono stati realizzati pensando alle necessità di chi lavora in ambienti pubblici, senza però rinunciare all’eleganza del design. MIA infatti fa parte della Linea Advanced, che raccoglie le collezioni nate dalla collaborazione con alcuni dei nomi di spicco del design internazionale, sintesi perfetta tra estetica e funzionalità, già scelte da numerosi hotel in tutto il mondo. Tra questi Arik Levy, che ha realizzato la colorata collezione in acciaio Pattern; Christophe Pillet, che ha disegnato la collezione Round; Patricia Urquiola con la collezione Re-Trouvé; Paola Navone e la collezione Ivy. Nuova veste per la sdraio Bahama, un classico della produzione Emu del 1978 rilanciato nel 2013 con materiali moderni e nuove colorazioni. Comfort e dimensioni importanti sono invece le peculiarità di Snooze, riedizione in chiave moderna della storica seduta Siesta, già prodotta da Emu negli anni Ottanta, realizzata dallo studio Chiaramonte-Marin. http://me.emu.it/
The Emu collections have been used to furnish hotels, restaurant, bars and clubs around the world for many years. The company was founded in 1951 in Umbria and its contract products include a wide range of options that are suitable for indoor and outdoor use. For some time the contract sector has assumed greater importance for the company, thanks to the resistance, versatility, practical use, comfort, style and quality of the products – characteristics that have always been a common denominator in all of these wholly Made in Italy collections. During the 2012 edition of Equip Hotel in Paris, Emu presented its indoor and outdoor items dedicated to hospitality. One of the most interesting developments is MIA, a collection of furniture with clean stylish lines
designed by the French architect Jean Nouvel to satisfy a wide range of tastes and requirements. Functional and resistant, ideal for use indoors and outdoors, the tables, chairs, stools and armchairs have been created for people who work in public services, with no compromise in terms of elegance and style. MIA belongs to the company’s Advanced line that includes the collections that developed from the collaboration with some of the leading designers on the international scenario. The products express the perfect combination of esthetics and function, and have already been selected by numerous hotels around the world. The designers include Arik Levy who created the brightly-colored collection in steel Pattern; Christophe Pillet, who designed the collection Round; Patricia
Urquiola invented Re-Trouvé; Paola Navone penned the collection Ivy. The successful sun-bed Bahama has been given a makeover; this classic piece produced by Emu in 1978 was launched again in 2013 with modern materials and new colors. Comfort and large-scale are the special features of Snooze, a modern retake on the historical chair Siesta, first presented by Emu in the Eighties, and produced by studio Chiaramonte-Marin. http://me.emu.it/
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DESIGN LESS IS MORE
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Chi ha amato Dovetusai (raffinata collezione di oggettistica creata da Fabio Cocchi e Luigi Rotta nel 1992), sarà felice di sapere che da poco i suoi fondatori, assieme ad Alessandra Mauri, hanno dato vita a una nuova realtà imprenditoriale che opera nel campo del design. Si tratta di Pianoprimo: marchio che propone oggetti e complementi d’arredo (tra cui anche tessile per la cucina e per la tavola) caratterizzati da una chiara predilezione per le linee sobrie e per l’uso dei materiali della tradizione, tra cui in particolare legno, vetro e ceramica. Il tutto senza rinunciare a piccole, ma significative, concessioni a quel gusto del divertissment e dell’ironia che ha sempre caratterizzato le creazioni del marchio. Non è un caso che Dovetusai sia stato tra i primi a produrre i pezzi dei Droog Design e di Marcel Wanders, e che oggi Pianoprimo proponga le spiritose creazioni di Foekje Fleur van Duin for Middle Kingdom o di Foglinen. Sede della nuova avventura è una palazzina milanese di inizio Novecento, in piena Zona Tortona, che ritrova nuova vita grazie a un recupero attento e rispettoso. Al suo interno, e precisamente al primo piano, sia apre uno spazio bianco e rarefatto, in cui le creazioni di Fabio Cocchi e Luigi Rotta (tra cui, soprattutto, brocche, vasi e candelabri in vetro) prendono vita accanto a pezzi d’autore realizzati dalle migliori firme del design internazionale. E in cui una raffinata selezione di marchi come Areaware, Brave Brown Bag, Gubi e Pappelina completa una proposta eclettica ma del tutto coerente, chiaramente ispirata a quell’idea del total concept che ha fatto grandi negozi come Arform e De Padova. (F. D. P.)
Anyone who loved ‘Dovetusai’ (the elegant collection of articles created by Fabio Cocchi and Luigi Rotta in 1992) will be delighted to learn that its founders, in collaboration with Alessandra Mauri, have created a new entrepreneurial reality in the design division. It is called ‘Pianoprimo’: a brand of articles and furnishing accessories (including kitchen and table textiles) with a
clear preference for elegant lines and the use of traditional materials – such as wood, glass and ceramic. However, the tradition does not jeopardize the inclusion of tiny but extremely important and delightfully ironic features that are a constant in all of the brand’s creations. It is no coincidence that Dovetusai was one of the first to produce the pieces by Droog Design and Marcel Wanders; following on from that, Pianoprimo presents the quirky
creations designed by Foekje Fleur van Duin for Middle Kingdom or Foglinen. The headquarters for this new adventure are located in an early-20th century building in the center of Milan’s Tortona district. It has been revitalized thanks to the accurate sympathetic refurbishment. Inside, on the first floor, a white rarefied space unfolds, in which the creations by Fabio Cocchi and Luigi Rotta (including the glass jugs, vases and candelabras) come to life
alongside design pieces produced by many top names in international design. These are complemented by an elegant selection of brands such as Areaware, Brave Brown Bag, Gubi and Pappelina. The range is eclectic and clearly inspired by the idea of a total concept that was behind the recognized success of stores such as Arform and De Padova. (F. D. P.)
The first edition of the Istanbul Design Biennial drew to a close on December 12th. It was organized by the city’s Foundation for culture and the arts (IKSV) in collaboration with some of Turkey’s most important companies. The theme this year was imperfection. The biennial was split into two exhibitions, Musibet and Adhocracy, organized at the Istanbul Modern and at the Galata Greek Primary School, supervised by Emre Arolat and Joseph Grima respectively; a number of additional events were arranged in other locations across the city. The initiative involved designers, students, professionals, companies and institutions, and demonstrated how Istanbul is a city sensitive to design geared to the development of the economy, cultural exchange and improvements in the quality of life. http://istanbuldesignbiennial.iksv.org (A. C.)
ISTANBUL DESIGN BIENNIAL È terminata lo scorso 12 dicembre la prima edizione della Istanbul Design Biennial, organizzata dalla Fondazione per la cultura e le arti della città (IKSV) in collaborazione con alcune delle principali società turche dedicata quest’anno al tema dell’imperfezione. La biennale si è articolata in due mostre, Musibet e Adhocracy, allestite all’Istanbul Modern e al Galata Greek Primary School, curate rispettivamente da Emre Arolat e Joseph Grima, oltre che in una serie di eventi collaterali organizzati in diverse location della città. L’iniziativa, che ha coinvolto designer, studenti, professionisti, aziende e istituzioni ha mostrato una Istanbul come città sensibile al tema del design per lo sviluppo dell’economia, degli scambi culturali e della qualità della vita. http://istanbuldesignbiennial.iksv.org (A. C.)
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DESIGN EUROPEAN HOME RUN
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Design e Vienna sono due concetti imprescindibili: la capitale austriaca è infatti legata ad una stagione creativa straordinaria a cavallo tra Ottocento e Novecento, quando fu la culla del modernismo. La sua struttura urbana sfodera un vasto, variegato repertorio di stili e motivi architettonici di quegli anni, mentre i musei conservano opere d’arte, legate a quel periodo. Se i designer viennesi hanno continuato queste gloriose tradizioni, il loro lavoro fino a oggi non si era mai concretizzato nella creazione di souvenir prettamente viennesi, ispirati all’anima della città; a questo ha rimediato il concorso European Home Run a cui hanno partecipato studi di design, provenienti da sei paesi europei, DING3000 dalla Germania, BIG-GAME dalla Svizzera, Ionna Vautrin dalla Francia, Studio Formafantasma dall’Italia, Héctor Serrano dalla Spagna e PearsonLloyd dal Regno Unito. La giuria, composta da Alice Rawsthorn, critica di design dell’International Herald Tribune, Ewa Esterhazy, direttrice del MAK Design Shop di Vienna, Galit Gaon, curatore del Design Museum di Holon in Israele, Gregor Eichinger, design e architetto di Vienna, Norbert Kettner, direttore dell’Ente per il Turismo di Vienna, ha scelto fra i lavori, prendendo in considerazione la qualità della realizzazione concreta, la presenza di un accento viennese inconfondibile e la fattibilità, soprattutto riguardo alla possibilità di produrre gli articoli a Vienna. Gli oggetti elaborati sono stati esposti al Design Shop del Mak, il Museo Austriaco di Arti Applicate, nell’ambito del Vienna Design Week 2012. Vincitore è stato lo studio Formafantasma di Andrea Trimarchi e Simone Farresin, due designer italiani, formatisi a Eindhoven, dove risiedono e collaborano con la Design Academy. Il loro progetto, le ‘Carte da Gioco Vienna’, ha raccolto i maggiori consensi perché “è qualcosa di utile e attraente allo stesso tempo… le carte uniscono i valori dei loro designer e la cultura e la storia di Vienna in una scelta intelligente e sofisticata”. Reinventando qualcosa, che è stato
utilizzato per secoli nei caffè viennesi, Trimarchi e Farresin hanno citato le grandi icone del design viennese, Otto Wagner e la facciata della sua Cassa di Risparmio, il motivo del quadrato girato a 90° di Joseph Hoffman, l’impagliatura della sedia Thonet n°14, la bomboniera, disegnata da Oswald Haerdtl nel 1925, ma anche i camerieri dei celebri caffè cittadini. Il premio del pubblico, con oltre 33.000 votanti, ha invece scelto il divertente ‘Pop-up Vienna’ dello spagnolo Héctor Serrano, raccolta di attrazioni viennesi, realizzata su una sottile lamiera di ottone con verniciatura in argento: una confezione piatta che, aprendosi, può essere raddrizzata sollevando le pareti, rivelando la magia della capitale austriaca. (C. S.; ph: Ionna Vautrin project © Charles Negre)
Design and Vienna are two inextricable concepts: the Austrian capital is associated with a season of extraordinary creative flair between the end of the 19th and the start of the 20th centuries, at the dawn of modernism. Its urban structure reveals a vast variegated repertoire of styles and architectonic motifs typical of those years, with the museums exhibiting the works of art associated with those specific eras. Despite the fact that the Viennese designers have continued with these glorious traditions, their work to date had never created souvenirs of Vienna that were inspired by the city’s soul; this was resolved by the competition ‘European Home Run’ that saw the participation of design studios from six European countries: DING3000 from Germany, BIG-GAME from Switzerland,
Ionna Vautrin from France, Studio Formafantasma from Italy, Héctor Serrano from Spain and PearsonLloyd from the UK. The members of the jury included Alice Rawsthorn, design critic with the International Herald Tribune, Ewa Esterhazy, manager of the MAK Design Shop in Vienna, Galit Gaon, curator of the Design Museum of Holon, Israel, Gregor Eichinger, designer and architect from Vienna, Norbert Kettner, manager pf the Vienna Tourist Board; they selected the projects, taking into consideration the intrinsic quality, an unmistakable Viennese influence and the feasibility of production, particularly with regards the possibility of manufacturing the articles in Vienna. The items were displayed at the MAK Design Shop, in the Austrian Museum of Applied Arts, during the Vienna
Design Week 2012. The winning design was submitted by studio Formafantasma run by Andrea Trimarchi and Simone Farresin, two Italian designers who trained in Eindhoven. They live in The Netherlands and work with the Design Academy. Their design for ‘The Playing Cards of Vienna’ enjoyed greatest consensus because “it was simultaneously useful and attractive… the cards combined the creativity of the designers with the culture and history of Vienna in an intelligent sophisticated ensemble”. In their review of something that has been a fixture in the Viennese coffee bars for centuries, Trimarchi and Farresin refered to the great icons of Viennese design, Otto Wagner and the façade of his Savings Bank, the motif of the picture rotated through 90° by Joseph Hoffman, the straw mending
of the chair known as Thonet No.14, the casket designed by Oswald Haerdtl in 1925, and the waiters in some of the city’s renowned coffee bars. More than 33,000 members of the public voted for the delightful ‘Pop-up Vienna’ by Spanish designer Héctor Serrano, a collection of Viennese attractions, produced on a thin sheet of brass with a coating of silver; the flat pack can be assembled or popped-up to reveal the magic of the Austrian capital city. (C. S.; ph: Ionna Vautrin project © Charles Negre)
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DESIGN RIVESTIMENTI INNOVATIVI Dopo oltre vent’anni di attività nel settore dei pavimenti in resina e cemento, dei rivestimenti per pareti esterne e piscine, la giovane azienda bresciana HD Home Design by Chimica Italia ha voluto esplorare il possibile utilizzo in ambito domestico di alcuni fra i materiali più antichi e grezzi tipici del settore dell’edilizia, come il cemento e la resina. Con il nuovo marchio HDmore è stata così presentata una linea di complementi d’arredo basati su forme geometriche elementari e rivestiti con il nuovo processo HD Light Cement®. Si tratta di un metodo di verniciatura a base di cemento micronizzato applicabile a oggetti e arredi che crea l’effetto tipico del cemento armato, anche se la leggerezza del rivestimento è quasi identica a quella di una verniciatura. All’inizio di quest’anno l’azienda ha poi presentato, con il nuovo marchio Geopool®, un rivestimento continuo nato per ricoprire come una pelle gli ambienti esterni più esposti all’umidità, come piscine, terrazzi, vasche e camminamenti esterni; trattandosi di un tipo particolare di malta fluida, esso permette di unire i vantaggi del materiale cementizio rigido a quelli del materiale sintetico flessibile. www.accadi.net (M. B.)
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INNOVATIVE COATINGS With twenty years’ experience in the sector of resin and cement flooring materials, coatings for outside walls and swimming-pools, the young Brescia-based company HD Home Design by Chimica Italia decided to explore the possible use of some of the oldest and economical building construction materials in the domestic environment. Under the new brand, HDmore, the company presented a line of furnishing accessories based on elementary geometric shapes that have been coated with a new process called HD Light Cement®. This process coats surfaces with a layer of material based
on micronized cement; it can be applied to articles and furnishings and creates a finish typical of reinforced concrete, even though the coating is as light as a layer of traditional paint. At the start of this year, the company also presented a new brand Geopool®, a continuous coating designed to cover external surfaces exposed to humidity – swimming-pools, terrazzos, pools and outdoor footpaths. It is a special type of mortar that combines the rigidity of cement with the flexibility of a synthetic material. www.accadi.net (M. B.)
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hanno dimostrato un ottimismo promettente. I visitatori hanno manifestato una reale capacità d’investimento, un reale desiderio d’innovare e di progredire, e ancora più importante, Equip’Hôtel ha saputo rinnovare e accompagnare questo movimento del mercato con una nuova dinamica estremamente positiva”. I visitatori sono stati il 3,3% in più rispetto al 2010 di cui il 18,4% del totale provenienti dall’estero (+9% rispetto al 2010). Oltre 500 relatori alle conferenze e tavole rotonde di 20 nazionalità diverse e 352 chef presenti di cui 70 stellati. La prossima edizione si terrà dal 16 al 20 novembre 2014 a Paris Porte de Versailles. www.equiphotel.com
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EQUIP’HÔTEL 2012 L’edizione appena trascorsa di Equip’Hôtel si è confermata come motore propulsivo per la filiera HORECA in un clima dinamico e creativo. Dall’11 al 15 novembre 2012 si sono dati appuntamento alla fiera parigina 1600 espositori e 110647 operatori dell’hôtellerie e della ristorazione. La percezione positiva di ottimismo verso il futuro che si è respirata in fiera è confermata da Corinne Menegaux, direttore del salone: “Equip’Hôtel 2012 è stata un’eccellente edizione. Gli operatori si sono dati appuntamento in fiera e
The recent edition of Equip’Hôtel confirmed the event’s role as a driving force for HORECA in a dynamic and creative environment. In Paris, between November 11-15 2012, 1600 exhibitors and 110,647 operators in the Hotel and Catering sector took part in the event. The positive optimism for the future was clearly perceptible in the exhibition grounds and this was confirmed by Corinne Menegaux, the exhibition’s director. “Equip’Hôtel 2012 was a fantastic edition. The operators got together and demonstrated promising optimism. The visitors indicated their orientation to a real investment drive, a tangible desire to renew and accompany this shift in the market with new extremely positive energy”.Visitor numbers were up 3.3% with respect to 2010; 18.4% of the total were from abroad (up 9% on 2010). More than 500 speakers from 20 countries took part in the conferences and the round tables; 352 chefs were present, with 70 of them star-rated. The next edition has been scheduled for November 16-20 2014 in Paris Porte de Versailles. www.equiphotel.com
FLYING ROOM Nell’ambito di Equip’Hôtel Massimo Mussapi ha presentato il progetto Flying Room: un nuovo concept di camera di hotel rivista secondo principi progettuali universali, adottabili da qualunque albergo. La Flying Room ha come oggetto il layout, tutti gli arredi e tutti gli elementi tecnici di una camera standard. Per usare le parole dell’architetto il progetto: “si cala nella vita reale per rendere più leggero il soggiorno degli ospiti e il lavoro dell’albergatore, proponendo principi di progettazione universali che possono essere adottati in modo trasversale da qualunque hotel, a prescindere da tipologia, categoria, posizionamento, stile, e garantendo totale libertà di interpretazione ai progettisti. Perché è ‘la camera per tutti’ (the Room For
All) che annulla la distinzione fra disabili e normodotati, quella cosa terribile, considerata invece molto civile, che prevede camere diverse per i ‘diversi’. E che sono i ‘diversi’ per primi a rigettare, giustamente. Grazie allo sviluppo di elementi tecnici e di arredo progettati specificamente per uso alberghiero da produrre su scala industriale, Flying Room è un progetto strategico, perché permette a molte aziende di entrare nei progetti dei grandi studi, nei capitolati dei contractor internazionali e delle grandi catene alberghiere di tutto il mondo”. Abbiamo chiesto a Massimo Mussapi di raccontarci le sue impressioni sulla fiera parigina e di condividere alcune riflessioni sul mondo dell’ospitalità.“Equip’Hôtel è il salone dell’ospitalità di Francia, cioè della nazione che ha inventato e diffuso l’ospitalità a livello mondiale, quindi ho sentito il dovere di portare una proposta che abbia una visione internazionale, e questa è stata l’occasione ideale per presentare in anteprima assoluta la Flying Room, un concept di camera d’albergo che, mi viene da ironizzare, è ‘rivoluzionario’ in quanto propone soluzioni di puro buonsenso e di grande concretezza, di cui c’è un immenso bisogno in questo momento. Bisogna liberarsi degli stereotipi, vecchi e nuovi e cercare il senso vero che c’è nelle cose. In fin dei conti, che cosa vuole veramente il cliente? Grande igiene, familiarizzare subito con un ambiente che gli è del tutto estraneo e ignoto; soluzioni pratiche alle sue esigenze di viaggiatore, un ambiente gradevole e un magnifico sonno ristoratore. Quello che vuole l’albergatore invece è che la sua azienda produca profitto con costanza a lungo nel tempo, che poi vuol dire ridurre le spese, razionalizzare la gestione, e disporre di validi e durevoli argomenti di vendita. Ma penso anche ai progettisti, che devono poter contare su parametri progettuali e prodotti sicuri e affidabili”. Questo progetto si manifesta come un’unione consortile di aziende che si riconoscono nei suoi contenuti e obiettivi, che aspirano a essere un punto di riferimento nel contract alberghiero, e per farlo investono in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, non solo in pubblicità. www.mussapi.com
At Equip’Hôtel Massimo Mussapi presented the project Flying Room: a new hotel concept, reviewed according to universal design principles that can be applied to any hospitality structure. Flying Room contains the same layout, furnishings and technical elements as the standard hotel bedroom. In the words of the architect, the project: “is based on real life to improve the quality of the guest’s stay and the work of the hotelier, by suggesting principles of universal design that can be used by any hotel, irrespective of the type, category, position, style, while guaranteeing complete freedom of interpretation to the designers. The Room For All manages to eliminate the distinction between the disabled and the able-bodied guests; it does away with the so-called civilized idea of ‘special needs’ rooms, that are immediately rejected by those whose needs they set out to satisfy. Thanks to the development of technical elements and pieces of furniture that have been designed specifically for the hospitality sector and destined for industrialscale production, Flying Room can be considered to be a strategic project because it allows many companies to be part of the projects managed by large studios, to be listed in the supplies of the international contractors and the world’s major hotel chains”. We asked Massimo Mussapi to give us his impressions of the Parisian exhibition and share some of his thoughts on the world of hospitality. “Equip’Hôtel is the French exhibition dedicated to hospitality; and as we all know, the French were responsible for the invention and diffusion of hospitality around the world. Consequently, I felt obliged to present a proposal that had an international vision, and this was the ideal opportunity for presenting Flying Room for the first time. This project is the concept of a hotel bedroom that, ironically, is ‘revolutionary’ in that it is based on common sense, something that we badly need at the moment. We need to get rid of the stereotypes, old and new, and look for the true meaning of the things that surround us. At the end of the day, what do guests really want? Cleanliness and hygiene, comfort and ease in unfamiliar surroundings;
practical solutions to satisfy the needs of the travelers, a pleasant environment and a magnificent revitalizing sleep. The hotelier wants his establishment to return profits in the long term – and he can do this by reducing costs, rationalizing management and presenting valid, cutting edge arguments to support the reasons for booking. However, I was also thinking about the designers who have to be able to rely on design parameters and safe reliable products”. This project involved a consortium of companies that mutually recognize the content of the production and the corporate objectives; they aspire to become the reference points in the hospitality contract sector, and to do this they invest in the research and development of the products and not just in advertising. www.mussapi.com
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