)33. s n ! € n 0 € n % € n '" "0 n )TALY ONLY € n " € Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Milano
HOSPITALITY CONTRACT
HOTEL DESIGN DIFFUSION
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Roma WorldHotel Ripa Zikhron Ya’akov ELMA Korsør Musholm Lille Maison Stéphane Hessel Avelengo San Luis – Private Retreat Hotel & Lodges
ISOLA LOUNGE Waiting room
ISOLA VIDEO Conference
ISOLA ERGONOMIC Sit & Stand
ISOLA SHOP Sample presentation
ISOLA BREAK Coffee break
ISOLA SNACK Meeting – lunch
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SHADE
Ricerca e design nel nuovo sistema finestre e porte finestre SHADE, firmato da Giuseppe Bavuso per Erco. Un progetto di stile innovativo ad alto contenuto tecnologico. Una nuova definizione di estetica ispirata alla massima essenzialitĂ . shade.ercoitalia.it
50 Direttore responsabile/Editor in chief Carlo Ludovico Russo Direttore/Editor Franco Mirenzi
Editoriale
5
Franco Mirenzi
News
6 Books
Luisa Castiglioni,
Consulente di redazione Editorial consultant Luisa Castiglioni Progetto grafico e consulenza artistica Graphic layout & art consultant Franco Mirenzi
Exhibition
Francesca De Ponti,
Contract
Annamaria Maffina,
Project
Francesca Tagliabue, Julia Ardila Zurek
Roma
36 Bellezza non convenzionale/Unconventional beauty
Luisa Castiglioni
3LHD
42 Progettare l’ospitalità/Hospitality design
Francesca Tagliabue
Łódz
54 Ricordo di una manifattura/Memories of an ancient factory
Francesca Tagliabue
Zikhron Ya’akov
60 Dormire nell’arte/To sleep surrounded by art
Francesca Tagliabue
Korsør
64 Vacanze e sport accessibili/Accessible sport and holidays
Luisa Castiglioni
Lille
70 Geometrie perfette/Perfect geometries
Elviro Di Meo
Coventry
78 Questione di location/A matter of location
Francesca Tagliabue
Hong Kong
82 Linguaggio cinematografico/Cinematic environment
Francesca Tagliabue
Ufficio abbonamenti/Subscription office Francesca Casale
Kuala Lumpur
86 La forza della tradizione/The strength of tradition
Antonietta Redaelli
Traduzioni/Translations Fiona Johnston Chiara Omboni
Sydney
88 Funky, nel porto/Funky vibe in the wharf
Francesca Tagliabue
Avelengo
92 Eco-chalet
Luisa Castiglioni
Realizzazione grafica/Graphic designer Fabio Riccobono Antonietta Scuotri Contributi/Contributors Francesca De Ponti Elviro Di Meo Annamaria Maffina Antonietta Redaelli Francesca Tagliabue Julia Ardila Zurek DHD Architecture in USA Bradley Wheeler Ufficio traffico/Traffic department Daniela D’Avanzo
Copertina/Cover: WorldHotel Ripa Roma_ Simone Micheli, Maurizio Papiri. Portraits: Francesca Mandelli D’Agostini
Milano
100 Room Mate
Francesca De Ponti
Barcellona
104 Ospiti, non clienti/Guests, not clients
Francesca Tagliabue
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Design Diffusion World srl Redazioni/Editorial Offices Direzione, amministrazione, pubblicità Management, Administration, Advertising Via Lucano 3 20135 Milano Tel. 02/5456102 – Fax 02/54121243 www.designdiffusion.com
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SOLIDI PER TRADIZIONE.
ad: nerodecò pensare kreativo
3d: claudio pedini.it
DA OLTRE 20 ANNI DIAMO FORMA A SPAZI INIMMAGINABILI
CONTRACT EXHIBITION SHOWROOM
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L’architettura di qualità e il design sono oggi gli elementi primari delle realizzazioni di complessi alberghieri o anche di piccole strutture adibite a bed & breakfast, che sempre più entrano a far parte integrante nell’offerta, assieme a tutti gli altri servizi. L’architettura e il design giocano quindi un ruolo determinante nella ricerca di soluzioni abitative confortevoli e divertenti sotto il profilo delle soluzioni architettoniche e arredative. È un modo molto efficace per comunicare agli ospiti qualche racconto di architettura da vivere direttamente, assimilandone gli spunti più attraenti. Il fine del progetto è quello di mettere in ordine tutti gli elementi che andranno a formare l’opera architettonica, secondo la scala di funzioni richieste, arricchite dalla forza creativa del progettista che la rende unica. Gli ingredienti principali del progetto sono i luoghi, le forme e i materiali: tutti elementi significativi per comprendere la bellezza e la riuscita di una struttura adibita all’ospitalità.
High-quality architecture and design have become the cornerstone of major tourist complexes and small facilities used as bed and breakfast. These features are increasingly becoming part of the offer itself, alongside with other provided services. Moreover, architectural and design choices play a central role when comfort and inventiveness are required. They allow visitors to directly live the facilities, offering unique and authentic guest experiences. The design’s aim is to organize all the parts of the building, in compliance with the requested functions, enriching it with the creativity of the designer who will finally make it unique. Places, forms and materials are the main ingredients of design, crucial to understand the tourist facility from an aesthetic and functional point of view. Franco Mirenzi
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Illustration, Feeder lines, dal libro/ from the book Bergweg, New notational systems for urban situations, Rotterdam 2000
BOOKS SCANDINAVIA DREAMING
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Le campiture generose di colori pastello, il largo uso del legno, le fantasie geometriche (ma senza esagerare) e gli ambienti luminosi che vengono invasi dai raggi del sole. Questa l’essenza dell’interior nordico, o almeno l’immagine che più spesso ne viene condivisa. Ma nonostante le incredibili sfaccettature della progettazione di interni difficilmente siano catalogabili con precise definizioni e stilemi, certamente tutti si trovano d’accordo sul fatto che lo stile del Nord Europa sia unico e affascinante.
Per chi sogna la Scandinavia o per chi vuole prendere ispirazione da abitazioni e locali pubblici di questa terra lontana il libro di Gestalten, con le sue fotografie a grande formato, sarà di certo un volume da sfogliare e da amare. Sebbene i maestri del design nordico abbiano segnato un’epoca, oggi spunti di grande interesse vengono da realtà più piccole o – molto spesso – da studenti e neo-laureati alle scuole di design. Non mancano poi una pletora di nuove aziende che scommettono sulle linee semplici del più puro stile scandinavo: Hay, Ferm Living, Gubi, Frama… Sono solo alcuni dei nomi che hanno portato nuova linfa nel panorama del design contemporaneo. (F. T.) Angel Trinidad e Gestalten, Scandinavia Dreaming, Gestalten.
The generous application of pastel colors, the widespread use of wood, geometric but not overpowering patterns and luminous ambiences bathed in sunlight - this is a brief description of Nordic interiors, or rather, how we envisage this style. Nevertheless, despite the incredible variety of interior designs, it is difficult to classify them using precise definitions and features; everyone agrees that the Northern European style is unique and fascinating. For anyone who dreams of Scandinavia or who is inspired by the homes and public amenities in these distant lands, the book published by Gestalten, with its large photographs, will unquestionably be a book to peruse and love. And even though the Maestros of Nordic design made their indelible mark on
an era, today interesting ideas are now emerging from much smaller realities and frequently from students or recent graduates from the design schools. There is also a plethora of new companies who have opted for the simple lines of pure Scandinavian style: Hay, Ferm Living, Gubi, Frama… just some of the names that have injected new energy into the panorama of contemporary design. (F. T.) Angel Trinidad and Gestalten, Scandinavia Dreaming, Gestalten.
STORIE DI ARCHITETTURA Un progetto architettonico è per sua essenza anche un racconto, lo sostiene Michele De Lucchi. Architetto, designer e personaggio coltissimo, tra le pagine della nuova pubblicazione di Skira racconta le idee che stanno alla base di alcune sue opere. Come sintetizza bene nel prologo: “Negli anni e sulla mia pelle ho capito che i progetti sono questo. Non sono solo bei disegni, elaborati modelli, raffinati abbinamenti di materiali, eleganti combinazioni di colore. Sono concetti. Sono storie da raccontare, avvincendo il lettore con una trama e con argomenti appositamente modellati per quella specifica necessità. Perché tutte le necessità nascono da un desiderio, più o meno ineluttabile, ma fondamentale per alimentare la voglia
di sperimentare e conoscere”. Storie, riflessioni e narrazioni che catturano l’attenzione permettono ai lettori di capirne le idee, i concetti e i percorsi seguiti durante la progettazione. Se la creazione è un momento privato, attraverso i testi De Lucchi riesce a mettere a disposizione di tutti il suo pensiero, permettendo così alle persone di giudicare con più strumenti a disposizione le sue opere. Senza tecnicismi, ma con una prosa scorrevole che parla di osservazione della natura e della società, Michele De Lucchi apre un’inedita porta sul suo mondo e sulle sue personali visioni. (F. T.) Michele De Lucchi, Storie di Architettura, Skira.
According to Michele De Lucchi, an architectonic project is to all intents and purposes a story that unfolds as it develops. De Lucchi is an architect, designer and extremely well-read; he describes the ideas behind some of his works in the new book published by Skira. His prologue is straight and to the point: ‘Over the years, from my own experience, I realized just exactly what the projects are. They are not just wonderful designs, models that have been processed, elegant combinations of materials, striking colorways… They are concepts. They are tales to be told; they enthral the reader with a plot and topics that have been shaped for that specific purpose. Because every requirement emerges from an unmet need; it is unavoidable and essential to drive the desire to experiment and understand”. Stories, opinions and descriptions that capture the attention allow the readers to comprehend the reasoning behind the ideas, the concepts and the pathways taken during the design phases. If the creation is a private moment, through his writings De Lucchi manages to present his thought train to everyone, allowing readers to interpret his works using a range of available instruments. Without being overly technical and using prose that flows smoothly, Michele De Lucchi describes his observations of nature and society; he opens an original door on his world and his very personal visions. (F. T.) Michele De Lucchi, Storie di Architettura, Skira
CODICE MENDINI Il volume è un’opera completa, che presenta in maniera inedita la produzione e il pensiero di Alessandro Mendini. Personalità poliedrica, Mendini ha saputo innovare i canoni estetici del design, creando pezzi che sono entrati a far parte della storia del disegno industriale – la poltrona Proust, gli oggetti per la tavola di Alessi, i vasi-scultura in vetro soffiato di Venini – oltre ad aver diretto alcune tra le più prestigiose testate di settore italiane, da Domus a Casabella. Il libro Codice Mendini, scritto da Fulvio Irace, è una sorta di atlante utile a capirne il modus operandi. L’individuazione di nove temi (o regole, come le definisce lo stesso Mendini) compongono un percorso denso di parole e immagini che fornisce al lettore le chiavi di accesso per comprendere il linguaggio di questo progettista. Ogni capitolo è sempre riassunto graficamente da un manifesto autografo di Mendini e, pagina dopo pagina, quello che ci si domanda è: “cosa farà domani questo mostro sacro dell’architettura e del design?”. (F. T.) Fulvio Irace, Codice Mendini. Le regole per progettare, Electa.
THE DESIGN HOTELS BOOK 2016 L’edizione 2016 del volume The Design Hotels™ mette in mostra 296 degli alberghi più straordinari del mondo. Lo fa attraverso fotografie di forte impatto, descrizioni da parte degli albergatori e dello loro scelte architetturali e di business. Il marchio fondato nel 1993 rappresenta e commercializza centinaia alberghi indipendenti in tutto il mondo, fornendo loro una piattaforma internazionale di visibilità e scambio. Uno stimolo alla riflessione progettuale e all’innovazione in architettura. Esplorando il mondo in un libro. (L. C.) The Design Hotels™ book 2016, Gestalten.
The 2016 edition of The Design Hotels™ handbook presents 296 of the world’s most extraordinary hotels. The book contains countless photographs of enormous impact, descriptions given by the hotel managers, and their architectural and commercial choices. The brand was founded in 1993; it represents and promotes hundreds This book is complete and it gives an original presentation of the production and thought process behind the works by Alessandro Mendini. A polyhedral character, Mendini modernized the esthetic rules, creating pieces that are now firmly part of the history of industrial design – the Proust armchair, tableware by Alessi, sculptural vases in blown glass by Venini. He also spearheaded some of the most important Italian design journals – from Domus to Casabella. The book ‘The Mendini Code’ written by Fulvio Irace, is a sort of guidebook that will reveal his modus operandi. The identification of nine themes (or rules, as described by Mendini himself) defines a pathway heavy with words and images that provide the reader with the key to unlock the understanding the designer’s language. Each chapter is graphically summarized with Mendini’s autograph and, page after page, the question that springs to everyone’s mind is: “what will this Maestro of architecture and design do in the future?” (F. T.) Fulvio Irace, Codice Mendini. Le regole per progettare, Electa.
ARCHIFLOP Pubblicato da 24 ORE Cultura, il libro a cura di Alessandro Biamonti raccoglie, divisi per sezioni tematiche, una selezione di circa 25, più o meno noti, fallimenti architettonici disseminati per tutto il mondo. E si propone come una ‘guida semiseria’ ai più clamorosi casi di errore nell’ambito della costruzione. Dopo aver affrontato il concetto di fallimento e di rovina nella storia culturale della civiltà umana, il volume presenta i progetti falliti in base alla causa del flop, che può essere dovuto a previsioni ottimistiche rispetto agli utenti finali del progetto o a fattori di natura economica o all’impatto estetico surreale, talvolta agghiacciante dell’opera o, ancora, ai luoghi di intrattenimento dove a un certo punto la festa è finita. Infine un ultimo capitolo, Adesso ci pensiamo noi!, è dedicato al progetto di un nuovo scenario urbano che prende spunto da un caso importante di abbandono, la torre Galfa di Milano, edificio spettrale in disuso dal 2006, per la quale viene qui proposta una rifunzionalizzazione in parco urbano verticale. Schede sui singoli progetti, curate da Silvia Maria Gramegna e Oxana Nosova,
of independent hotels from around the world, providing them with an international platform of visibility and exchange. The book can be described an opportunity to reflect on design and innovation in architecture. Readers can explore the world in a book. (L. C.) The Design Hotels™ book 2016, Gestalten. box pop-up a cura di Ruggero Biamonti, una ricca documentazione fotografica, una mappa illustrata e un glossario semiserio, che inizia con il termine ‘abuso edilizio’ e termina sintomaticamente con ‘Tutela paesaggistica’, aiutano il lettore a orientarsi tra le città fantasma della Cina, gli ecomostri del Sud Italia e i grotteschi residui di luna-park americani. Sfogliando le pagine di questa insolita guida architettonica, rivolta anche ad una nuovissima categoria di turisti (gli esploratori urbani), si ha così modo di scoprire realtà come Gibellina nova, in provincia di Trapani, ricostruita ex-novo in un altro luogo dopo la sua completa distruzione a seguito di un terremoto e oggi città deserta abitata da mastodontiche opere d’arte; o come la centrale nucleare Crymska, in Crimea, iniziata nel 1982, entrata nel Guinnes dei primati come il reattore nucleare più costoso al mondo e mai terminata. Non si tratta di una lista di errori da denunciare: piuttosto, un invito a riflettere su come sia impossibile, per un progetto, progettare il proprio futuro. Sbagliando, d’altra parte, s’impara. (F.D.P.) Alessandro Biamonti, Archiflop. Storie di progetti finiti male, 24 ORE Cultura.
Published by 24 ORE Cultura, this book by Alessandro Biamonti gathers about 25 well or less known architectural flops all around the world. It is intended as a semi-serious guide to all resounding mistakes in the building sector. After facing the theme of the collapse and failure in human culture, the book presents failed projects, split into different flops. As for instance flops due to too optimistic forecasts, if compared to the final users or to economic reasons or surreal, sometimes awful, aesthetic result or, entertainment areas, where the party finally finished. The last chapter entitled ‘Leave it in our hands!’, is devoted to a new urban scenario inspired by an abandoned area of Milan, the Torre Galfa, a ghost building left abandoned since 2006, to be reconverted to a urban vertical park. Projects data sheets are edited by Silvia Maria Gramegna and Oxana Nosova, while the box pop-up by Ruggero Biamonti. The books is equipped with a rich photo gallery, an illustrated map, and a semi-serious dictionary starting with the term “unauthorized building”, and finishing with “Landscape protection”, that help the reader to better understand Chinese ghost-cities, horrible buildings in south Italy, or neglected American amusement parks. Reading this original architectural guide, addressed to a new category of tourists (the so-called urban explorers), you can discover places such as Gibellina nova in the province of Trapani, a city that was totally rebuilt in a new location after an earthquake demolished it, that has now become a desert city full of pieces of art. Or, for instance, the Crymska nuclear power plant started in 1982 – according to Guinness World Records, the most expensive in the world – and that was never finished. Therefore, not a mere list of mistakes to denounce, rather a call for reflection on the fact that future cannot be designed in the projects. After all, you can only learn by making mistakes. (F. D. P.) Alessandro Biamonti, Archiflop. Storie di progetti finiti male, 24 ORE Cultura.
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EXHIBITION HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO
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A Palazzo Reale di Milano la mostra sui tre grandi artisti dell’ukiyoe, Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) e Kitagawa Utamaro (1753-1806) dal 22 settembre 2016 al 29 gennaio 2017. L’esposizione con circa 200 silografie policrome e libri illustrati provenienti dalla collezione del Honolulu Museum of Art è organizzata dal Comune di Milano insieme a MondoMostre Skira e curata da Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università degli Studi di Milano. La mostra mette in luce da una parte le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità dei singoli artisti, dall’altra il mercato dell’immagine dell’epoca che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda. Scorci di ponti, cascate, quartieri di Edo, di Kyoto e delle province più lontane, insieme ai volti, all’eleganza dei kimono e alla sensualità delle donne più belle dell’epoca dipingono il quadro di una società e accompagnano l’osservatore nei luoghi e nelle località frequentati dai tre maestri e dai loro contemporanei. Furono queste immagini a divenire punto di riferimento estetico per tutti gli
artisti successivi: i fotografi giapponesi e occidentali affermatisi in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento si rifecero ai colori, alle inquadrature e ai soggetti dell’ukiyoe per i loro scatti da proporre agli stranieri, confermando quelle immagini come ‘l’immagine del Giappone’ oltreoceano che conquistò e sconvolse il mondo artistico europeo, in particolare nella Parigi di fine Ottocento, trasformando e rivoluzionando la modalità pittorica degli impressionisti. Ciò che Monet, Van Gogh, Degas, ToulouseLautrec scoprirono nelle silografie giapponesi erano una freschezza e una semplicità di forme e colori che ricercavano da tempo. Un fascino che tale continua a perpetuarsi ancora oggi nella nostra attrazione per questa cultura e l’apprezzamento di tutta quella produzione grafica contemporanea che da quest’arte fluttuante è scaturita, dai manga agli anime, dal tatuaggio fino ai gadget più commerciali, ma anche nel continuo richiamo da parte di artisti contemporanei giapponesi e stranieri nelle loro opere di temi e qualità delle stampe dell’ukiyoe. (L. C.)
Milan’s Palazzo Reale is the host venue for an exhibition of three leading ukiyo-e artists: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) and Kitagawa Utamaro (1753-1806) between September 22nd 2016 and January 29th 2017. The exhibition of approximately 200 polychrome xylographs and illustrated books originating from the collection of the Honolulu Museum of Art was organized by the Milan City Council with MondoMostre Skira and project manager Rossella Menegazzo, lecturer in the History of Eastern Asian Art at the University of Milan. On the one hand, the exhibition highlights the unusual techniques, the skills and the eccentricity of the individual artists, on the other, it turns the spotlight on the image market of that period that demanded precise images of items, places and faces of well-known people, events and famous personalities. There are views of bridges, waterfalls, districts in Edo, Kyoto and more distant provinces, along with the faces, the elegance of the kimonos and the sensuality of the most beautiful women at that time – they present a picture of their society and accompany the observer to the places frequented by the three Maestros and their contemporaries. These images have become the esthetic reference points for all of the artists who followed; Japanese and Western photographers established in Japan
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in the second half of the Nineteenthcentury were all inspired by the colors, the vision and the subject matter of ukiyo-e. The images were presented to foreigners, to confirm ‘the image of Japan’ on the overseas markets; they conquered and stunned the European artistic world – in particular, Paris at the end of the Nineteenth-
century where they transformed and revolutionized the painting techniques of the Impressionists. In the Japanese xylographs, Monet, Van Gogh, Degas and Toulouse-Lautrec, among others, absorbed the freshness and simplicity of the shapes and colors they had been looking for. The allure is still evident today in our attraction for this
fascinating culture and the appreciation of this contemporary graphic art form. It can be observed in the manga comic characters to the souls, from tattoos to the most commercial gadgets, and in the ongoing inspiration in the works by contemporary Japanese and foreign artists and their creations that reflect the themes and the quality of ukiyo-e. (L. C.)
EXHIBITION
core theme in the works by Carol Rama (1918-2015). In the past, her explicit depictions of nudity and human anatomy have been subjected to severe criticism and censorship. However, today, just a short period after the artist’s death, these are now recognized as the core of her creations, to such a degree that they are now the mainstay of an itinerant personal exhibition dedicated to her work. The exhibition is entitled ‘Passion according to Carol Rama’; it was developed by MACBA of Barcelona in collaboration with MAMVP Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. It has previously traveled extensively around Europe and has now reached GAM – The Gallery of Modern and Contemporary Art of Turin, the artist’s
LA PASSIONE SECONDO CAROL RAMA Avvicinarsi a un tema come quello della sessualità e affrontarlo apertamente non è facile, specie per una donna. Preconcetti e giudizi affrettati potrebbero pregiudicare un intero lavoro, tacciandolo di volgarità o troppa spregiudicatezza. Un erotismo sfrontato e non censurato è stato spesso il fulcro delle opere della pittrice Carol Rama (1918-2015). Le sue rappresentazioni esplicite di nudità e parti anatomiche sono state in passato oggetto di critica e censura ma oggi, a poca distanza dalla morte dell’artista, sono state riconosciute come fulcro del suo lavoro tanto da essere il tema
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portante di una personale itinerante a lei dedicata. La mostra La passione secondo Carol Rama è stata ideata dal MACBA di Barcellona in collaborazione con il MAMVP Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris ha viaggiato in giro per l’Europa e ora approda alla GAM – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Torino, nella città natale dell’artista, fino al 5 febbraio 2017. L’esposizione è un’occasione unica per vedere oltre 2000 opere di Carol Rama, dipinti di grande immediatezza dove i
colori e le forme trasportano quasi in un universo parallelo e visionario, nel quale non esistono regole e ogni perversione è concessa. (F. T.)
PASSION ACCORDING CAROL RAMA It is never easy to start talking about sexuality and debate it openly, particularly where women are concerned. Preconceptions and hasty judgements can compromise an entire project, contaminating it with vulgarity or excessive bias. Unabashed and uncensored eroticism is a frequent
birthplace. Open to the public until February 5, 2017, this exhibition gives a unique opportunity for visitors who will enjoy more than 2000 works by Carol Rama. They are spontaneous paintings with colors and shapes that transport us into a parallel and visionary universe, where there are no rules and where every perversion is permitted. (F. T.)
INCONTRI B2B PROSSIMA INIZIATIVA
MISSIONE USA-ITALIA 13-20 NOVEMBRE 2016
UNA SELEZIONE DEI MIGLIORI STUDI DI ARCHITETTURA DEL NORD AMERICA RICONOSCIUTI A LIVELLO INTERNAZIONALE
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CONTRACT RESIDENCES BY ARMANI/CASA
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Design, eleganza e funzionalità. Sono i concetti fondamentali su cui si basa lo sviluppo della collezione Armani/Dada, nata dalla partnership tra il Gruppo Armani e il Gruppo Molteni per esprimere attorno all’ambiente cucina l’eccellenza e la perfezione dello stile Armani. La collaborazione tra i due gruppi si propone di portare nel mondo la semplicità e l’eleganza dello stile italiano. Un obiettivo perseguito con successo, come dimostrano alcune significative e recenti realizzazioni in ambito contract, tra le quali l’arredamento di 308 appartamenti con cucine Checkers, custom made nel progetto Residences by Armani/Casa a Miami, in Florida, grazie alla partnership con Dezer Development e The Related Group. La torre di 60 piani firmata da César Pelli con i 308 appartamenti si trova a Sunny Isles Beach, a nord di Bal Harbour. Le 308 cucine Checkers sono disponibili in cinque diverse soluzioni compositive definite da finiture e dettagli personalizzati. Le strutture e le ante delle basi in laccato lucido, le ante dei pensili in vetro con profili in metallo sono disponibili in cinque palettes di finiture e di colori a seconda della richiesta del cliente finale. Schienali in vetro retro verniciato e top in marmo. (L. C., ph: Davide Lovatti)
Florida, thanks to the partnership with Dezer Development and The Related Group. The 60-storey condo containing 308 apartments designed by César Pelli is located at Sunny Isles Beach, north of Bal Harbour. The 308 Checkers kitchens for the complex are available in five different arrangements defined by finishes and personalized details. The clients can select their preferred kitchen arrangement from a range of five colors: the doors of the base units have a high gloss lacquer finish, the doors of the wall-hung cabinets are glass with metal trim. The backsplashes are back-coated glass and the counter tops are marble. (L. C., ph: Davide Lovatti) Design, elegance and performance – these are the basic concepts behind the development of the Armani/ Dada collection. The partnership was formed between the Armani Group and the Molteni Group to express the excellence and perfection of the Armani style through kitchen design. The collaboration between the two groups
aims to bring to the world the simplicity and the elegance of Italian style. They have successfully satisfied this objective, demonstrated by some important and recent developments in the contract sector – for example, the installation of Checkers kitchens in 308 apartments. These were custom made for the project Residences by Armani/Casa in Miami,
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CONTRACT MORELATO_BLAKES RESTAURANT
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Morelato, ebanisteria italiana con sede a Verona, ha firmato un’importante fornitura per il Blakes Restaurant a Londra nel cuore di Kensington, uno dei quartieri più esclusivi della capitale britannica. Il ristorante, firmato da Anouska Hempel, si caratterizza per l’ambiente sofisticato ed eclettico. Il design che si respira nel Blakes Restaurant riflette lo spirito di Morelato: la cura del particolare e la ricercatezza dei materiali uniti allo stile italiano. Morelato ha infatti fornito diverse soluzioni realizzate e personalizzate appositamente per il Blakes: tavoli, sedie, poltroncine, poltrone bar e sgabelli bar. Per la loro creazione sono state utilizzate essenze pregiate e dettagli unici. I tavoli, proposti in diverse misure, per esempio hanno nei piani rotondi inserti in radica di acero e legno ebanizzato; la base invece tornita in acero massello presenta piedi a zampa di leone scolpiti e intagliati interamente a mano. Le sedie e le poltroncine della sala ristorante sono in legno di acero massello con inserti torniti in legno nero a contrasto. Per la zona bar Morelato ha invece realizzato sedute con struttura e braccioli sagomati interamente imbottiti e con gambe tornite in legno nero. Gli sgabelli presentano in più un poggia piedi in ottone massello. Tutti questi elementi conferiscono un tocco di classe e raffinatezza all’ambiente. (L. C.)
Morelato, an Italian cabinet-maker with headquarters in Verona, has signed an important supply contract for Blakes restaurant in the heart of London’s Kensington district, one of the most exclusive areas in the British capital. The restaurant was designed by Anouska Hempel and oozes a sophisticated and eclectic atmosphere. The design ambience in Blakes Restaurant reflects the Morelato spirit: care for details, luxury materials and Italian style. Morelato provided a number of different solutions, produced and personalized specifically for Blakes: tables, chairs, armchairs, bar seats and stools, all in precious hardwoods and decorated with unique details. The tables are available in several different
measurements, for example, and are embellished with inserts of maple burr and ebonized wood, inlaid in the round table tops; the bases in turned maple heartwood has lion’s claw feet that have been completely hand-carved. The chairs and armchairs in the
restaurant hall are also maple heartwood with contrasting black wood inserts. For the bar area, Morelato produced seats with completely padded frames and armrests and black wood turned legs. The stools also fitted with a brass
footrest. All of these features combine to give the ambience a touch of class and elegance. (L. C.)
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CONTRACT TERRAZZA CLUB 10
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L’Hotel Principe di Savoia di Milano è sinonimo di eccellenza nel settore hospitality. Fiore all’occhiello è la Spa Club 10, la cui terrazza al decimo piano offre una vista incomparabile della città di Milano. Gli arredi outdoor di Rever In & Out Solutions sono state scelti per arredare la terrazza: tavolini Snack, dalla struttura in acciaio verniciato con piano quadrato o tondo e tre gambe centrali che ne esaltano il design; Tessa, sedute in acciaio verniciato impilabili e leggere; infine i lettini S[am]bed dal design lineare ed elegante, che coniugano le funzioni di un lettino prendisole con quelle di una chaise-longue dallo schienale reclinabile, garantendo il massimo comfort grazie all’imbottitura integrata in Tecnorev a densità differenziata. Punti di forza di Rever sono la purezza geometrica, l’utilizzo di materiali di pregio e l’eccellenza di lavorazione, il tutto Made in Italy dalla progettazione alla realizzazione degli stessi. L’insieme di questi elementi permette agli arredi Rever di creare quell’atmosfera di benessere e lusso estremo che si conviene a un ambiente di prestigio quale la terrazza Club 10. “Il concetto cardine della linea outdoor di Rever è realizzare prodotti da esterno con lo stesso comfort dell’indoor. Le imbottiture in Tecnorev garantiscono la massima comodità, i tessuti esterni sono drenanti ed idrorepellenti, ideali per ambienti outdoor. C’è stata piena sintonia con la direzione dell’Hotel Prin-
cipe di Savoia, e non possiamo che essere felici di arredare una location simbolo del lusso milanese” – ha commentato Matteo Recrosio, amministratore di Rever Srl. (L. C.)
Milan’s Hotel Principe di Savoia is synonymous with excellence in the hospitality sector. Its pride and joy is the Spa Club 10, with its terrazzo on the tenth floor offering an incomparable view over the city of Milan. The outdoor furnishings by Rever In & Out Solutions decorate the terrazzo: Snack tables with their dipped steel frames, with square or round table tops and three central legs to exalt the design; Tessa, lightweight, stackable chairs in dipped steel; and finally the loungers S[am]bed, with their
linear elegant design, combine the performance of a sun-lounger with the features of a chaise-longue; the reclining backrest guarantees maximum comfort thanks to the integrated padding in differentiated density Tecnorecv. The strong points of Rever are its geometric purity, the use of precious materials and manufacturing excellence; absolutely everything is Made in Italy – from the design to the production. The combination of these elements allows the Rever furnishings to create the atmosphere of wellness and extreme luxury that are essential for a prestigious ambience such as Club 10. “The basic concept behind the outdoor line of Rever is to produce furnishings that provide the same degree of comfort
as pieces used indoors. The padding in Tecnorev ensures maximum comfort; the cover fabrics are water-repellent and designed to allow water to rapidly drain away, making this range ideal for use outside. There is total harmony with the management of the Hotel Principe di Savoia, and we are delighted to have been contracted to furnish a facility that symbolizes Milanese luxury” – stated Matteo Recrosio, director of Rever Srl. (L. C.)
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