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MAGAZINE
LUCE PER L’ARCHITETTURA GLOBALE
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Trimestrale di architettura e design GR â‚Ź 13,00 - P â‚Ź 12,20 - E â‚Ź 11,50 - A â‚Ź & â‚Ź 16,00 - GPR â‚Ź 12,50 )TALY ONLY â‚Ź 7,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (con.in L. 27/02/2004) art. 1, comma 1, DCB Milano. (TASSA RISCOSSA)
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3TUDIO 2OLF FR :ECC !RCHITECTEN s 3NÂ’HETTA s !LESSANDRO -ASON s $EROSSI !SSOCIATI s .OBUAKI &URUYA .!3#! s ,ORENZ AND +AZ s +AZUMI +UDO (IROSHI (ORIBA #OELACANTH + ( !RCHITECTS s !LESSANDRO -ENDINI s /&8
L ATIONA INTERN E N MAGAZI ECTURE HIT OF ARC IGN AND DES
OF
ARCH
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PHOTO ILARDOTEAM
ELEMENT Sistema di illuminazione miniaturizzato su binario, con sorgenti LED facilmente riposizionabili tramite calamite.
metalspot.com
11 Un fotografo norvegese, Rune Guneriussen, crea installazioni magiche in set naturali, posizionando lampade e oggetti di design in paesaggi selvaggi e incontaminati. Una citazione e una presenza nella natura più silenziosa e inconsapevole, che accoglie una luce onirica e poetica. Quello di Guneriussen è un approccio che punta a rappresentare l’equilibrio tra natura e cultura, in un percorso all’interno del quale la storia si manifesta grazie al dialogo tra le luci. Il punto d’avvio di questo nuovo numero di Dlux è quindi un artista che lavora sovrapponendo due espressioni artistiche, l’installazione e la fotografia. Una modalità multidisciplinare, la sua, che rappresenta al meglio la natura – polifonica e composita – di Dlux, che miscela contenuti di arte, architettura, design e che rappresenta realtà creative polivalenti che sanno far incontrare più discipline. Come il collettivo spagnolo Luzinterruptus che unisce arte, luce e critica sociale oppure Sabine Kacunko la cui opera artistica ingloba e intreccia la biologia, l’architettura e la tecnologia per dar vita a opere multimediali che raccontano la storia dell’umanità e si battono per la tolleranza tra i popoli. Luisa Castiglioni
The Norwegian photographer, Rune Guneriussen, invents magical installations in natural settings, positioning lamps and design articles in wild unspoilt landscapes. It is a reference point and a stunning presence against the silent understated nature; it reflects oneiric and poetic light. Guneriussen’s approach represents equilibrium between nature and culture, on a pathway that narrates history thanks to a dialogue with the lights. The starting point of this latest edition of Dlux is a description of an artist whose work superimposes two artistic expressions – the installation and photography. His is a multidisciplinary method that expresses nature at its best – a polyphonic and composite entity – a mixture of art, architecture, design to represent polyvalent creative realities that can blend several disciplines. Like the Spanish group Luzinterruptus that combines art, light and social criticism; or Sabine Kacunko whose artistic work wraps-around and entwines biology, architecture and technology to produce multimedia projects that tell the story of humanity and the fight for tolerance between peoples.
info CONNESSIONE Tra 36 i progetti presentati al concorso per la costruzione di un ponte pedonale sul fiume Singapore, quello elaborato dallo studio Cox Architecture è stato decretato vincitore ed è stato realizzato a tempo di record. La nuova struttura collega il Business District di Singapore al Bayfront District, e corre accanto a un trafficato cavalcavia per automobili. Il ponte, chiamato non a caso Helix Bridge, è composto da una doppia elica che ricorda quella del DNA. Nella maglia di acciaio sono integrati pannelli di plexiglass azzurro e trasparente, un modo per proteggere la passeggiata dalla pioggia nei giorni di cattivo tempo. Durante la notte, Helix Bridge è illuminato da una serie di nastri a LED che ne accentuano le forme sinuose e lo rendono sicuro e attraversabile 24 ore su 24. Notevole anche il risparmio materiale: per realizzare l’intera struttura, lunga ben 280 metri, è stata impiegata una quantità di acciaio cinque volte inferiore a quella utilizzata per un ponte tradizionale. www.coxarchitecture.com.au (F.T.)
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CONNECTING Of the 36 projects submitted for the competition to design a pedestrian bridge over River Singapore, the plans submitted by Studio Cox Architecture was declared the winner and the bridge was constructed in record time. The new structure connects the Business District of Singapore to the Bayfront District, and runs along a busy motorway overpass. The bridge has been called the Helix Bridge because of its double helical shape that resembles DNA. Panels of pale blue and clear Plexiglas have been integrated in the steel frame and this
system protects the pedestrian from rain when the weather is bad. At night, Helix Bridge is illuminated by a series of LED strip lights that accentuate the sinuous shapes, increasing the levels of security and allowing it to be crossed at any time of the night of day. There has also been a considerable saving in the amount of material used: to complete this structure of length 280 meters, the amount of steel used was five times lower than the amount used in a traditional bridge. www. coxarchitecture.com.au (F. T.)
PROGETTO LUCE ECOSOSTENIBILE Si è da poco svolta la premiazione del concorso ‘Progetto Luce Ecosostenibile’ edizione 2011 indetto da Simes, leader nell’illuminazione architetturale per esterni e impegnata da oltre un decennio nella ricerca e sviluppo di apparecchi a LED ad altissimo rendimento. La giuria presieduta dall’architetto Gianni Forcolini ha assegnato i tre premi, suddivisi in altrettante categorie, scegliendo tra i lavori che meglio rispondevano alla principale finalità del concorso. Vale a dire dimostrare che oggi la tecnologia LED aiuta il progettista a coniugare buona illuminazione, risparmio energetico (con agevole manutenzione degli impianti e lunga durata dei prodotti), rispetto e tutela dell’ambiente grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Ulteriore prerogativa del concorso era che il piano di illuminazione fosse costituito per almeno il 75% da apparecchi ingegnerizzati a LED Simes. Il miglior progetto nella categoria ‘realizzati’ nell’anno 2010, è stato assegnato al team composto dagli architetti Simone Testi, Enrico Mussini insieme ad Achille Mucci ed eseguito dalla R.B. impianti, per il progetto della nuova sede di Ceramiche Refin a Casalgrande. Il premio per il miglior progetto commissionato LED SIMES, ovvero con termini di realizzazione posteriore alla data di chiusura del concorso, è stato vinto dalla Società Parsec per il progetto della barricaia delle Cantine Donna Olimpia a Bolgheri, firmato da Leo Forte. Per la categoria studenti, il riconoscimento è andato all’architetto Gabriele Mura per la tesi di laurea dal titolo ‘Via Domus Aurea. Roma’, uno studio di riqualificazione illuminotecnica del sito storico romano. www.simes.it (M. B.)
A PROMOTER OF ECO-SUSTAINABLE LIGHT
(eco-sustainable lighting project), 2011 edition, was held recently. It was organized by Simes, a leading manufacturer of architectural outdoor lights, who has been committed to research on, and development of, ultrahigh efficiency LED fixtures for over a decade. The jury, chaired by architect Gianni Forcolini, awarded the three prizes, for as many categories, choosing from the works that best served the main purpose of the contest – that is, showing that LED technology now helps designers to match high lighting performance, energy savings (achieved, for example, through easily maintained systems and durable products), respect for, and protection of, the environment, through reduced CO2 emissions into the atmosphere. Under the rules of the competition, at least 75% of the lighting surface should be made up of fixtures engineered with Simes LEDs. The prize for the best project in the category ‘products manufactured in the year 2010’ went to the team comprised of architects Simone Testi and Enrico Mussini with Achille Mucci, for Ceramiche Refin’s new headquarters in Casalgrande; the project was carried out by R.B. impianti. The prize for the best LED SIMES commissioned project – that is, carried out following the closing date of the competition – was won by Società Parsec, for the barrel cellar of Cantine Donna Olimpia in Bolgheri, designed by Leo Forte. The prize for the students’ category went to architect Gabriele Mura for the degree thesis titled ‘Via Domus Aurea. Roma’, a technical lighting redevelopment study of the Roman historic site. www.simes.it (M. B.)
The prize-giving ceremony of the competition ‘Progetto Luce Ecosostenibile’
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info CREE: LIGHT + BUILDING 2012 (FRANKFURT) Leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di soluzioni di ultima generazione nel campo dell’illuminazione a LED – dai prodotti di alimentazione ai semiconduttori all’installazione di impianti di illuminazione per esterni e interni –, Cree si pone l’obiettivo di rivoluzionare il settore dei LED per l’illuminazione attraverso lo sviluppo di tecnologie LED eco-compatibili e a risparmio energetico. In seguito all’acquisizione di Ruud Lighting, Cree rafforza la sua offerta dedicata all’illuminazione outdoor e consolida la sua presenza nel mercato europeo. L’integrazione tra le due realtà, da una parte Cree, leader mondiale nel settore dei LED e dell’illuminazione per interni e dall’altra Ruud Lighting, leader nella produzione di apparecchi per l’illuminazione di esterni, segna la nascita di un nuovo punto di riferimento per il settore del lighting. Un’azienda solida che fonda il suo corebusiness sull’avanguardia tecnologica e sullo sviluppo della tecnologia LED, dallo studio di sorgenti sempre più efficienti alla realizzazione di corpi illuminanti dalle prestazioni eccellenti. I prodotti offerti da Cree includono apparecchi LED, LED per l’illuminazione e ad alta luminosità, chip per LED blu e verdi, dispositivi di alimentazione e sistemi RF/wireless. Queste soluzioni trovano applicazione in settori quali l’illuminazione generale e la retroilluminazione, la segnaletica elettronica, i motori a velocità variabile e le comunicazioni wireless. Tra le novità presentate a Light + Building 2012 di Francoforte, Areoblades si pone come la nuova frontiera per l’illuminazione a LED per esterni. Nato dalla collaborazione con lo studio Speirs & Major, Areoblades si caratterizza per un’ottimale gestione del calore, favorendone la dissipazione. La gamma Aeroblades prevede quattro tipologie di soluzioni: due configurazioni di installazione su palo e due configurazioni
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realities – on the one hand, Cree, the world leader in LED illumination and indoor lighting, and on the other, Ruud Lighting, leader in the production of outdoor light fittings – marks the development of a new reference point for the lighting sector. The company is a solid enterprise and founds its core-business on avant-garde technology and the development of LED technology, the creation of increasingly efficient light sources and the realization of high-performance fittings. The products offered by Cree include LED fittings, LEDs for illumination and with high brightness, chips for green and blue LEDs, mains supply devices and RF/wireless systems. These solutions can be used in general and backlit illumination systems, electronic signals, motorized devices with variable speeds and wireless communication systems. The latest products presented at Light a parete e la possibilità di utilizzare da due a sei moduli, a seconda delle esigenze di illuminazione. www.cree.com
The company, Cree, is the world leader in the development and production of the latest generation of solutions in the field of LED illumination – from the mains supply products to semi-conductors to the installation of indoor and outdoor illumination plant. The company’s objective is to revolutionize the sector of LEDs used for illumination. It intends doing this through the development of eco-compatible and energy-saving LED technology. Following the take-over of Ruud Lighting, Cree has increased its product range for outdoor lighting and has consolidated its position on the European market. The integration between the two
+ Building 2012 in Frankfurt, include Areoblades – a new frontier for outdoor LED illumination. Areoblades developed from the collaboration with studio Speirs & Major, and is characterized by the excellent heat management with optimized dissipation. The Areoblades range includes four solutions: two standard versions and two wall-hung installations; between two and six modules can be used depending on the lighting requirements of the ambience. www.cree.com
POOMLIGHTING Creato da Lucente, il marchio Poomlighting si caratterizza per la produzione di lampade concepite per rispondere alle esigenze specifiche del mercato internazionale dell’illuminazione contract. Essenzialità delle forme, alta funzionalità, versatilità e facilità di installazione sono le caratteristiche principali dei prodotti Poomlighting, realizzati secondo logiche produttive che rispettino un target di prezzo competitivo. Il catalogo presenta oltre 50 modelli di lampade, molti dei quali declinati in famiglie, per arredare con un design coerente ambienti differenti. Nelle immagini, Wall, lampada da parete a luce diretta e indiretta con struttura in metallo verniciato; Jaki, in vetro soffiato triplex, e Glen, lampada da parete a luce indiretta con struttura in metallo verniciato nei colori bianco e grigio argentato. www.lucente.eu
Created by Lucente, the brand Poomlighting is identifiable for the production of lamps designed to respond to the specific deamnds for contract illumination on the international markets. Simple shapes, high performance, versatility and ease of installation are the main features of the Poomlighting products, manufactured according to production logics that respect a target of competitive pricing. There are more than 50 models of lamps in the catalogue, many of which families allowing different areas to be furnished with a coherent design strategy. In the shots, Wall, a wall fitting with a painted metal structure emitting direct and indirect light; Jaki in triplex blown glass, and Glen, a wall fitting emitting indirect light with a structure in metal that has been painted white and silver gray. www.lucente.eu
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info
APERITIVO CON VISTA SU BEIRUT
A DUE PASSI DAL MARE È opera degli architetti associati del 3s studio di Savona il recupero e la conversione della vecchia strada ferrata che univa Albisola Superiore e Celle Ligure, in Liguria. La ferrovia, inutilizzata da diverse decine di anni, è stata trasformata in una passeggiata pedonale con percorsi naturalistici e punti panoramici; la galleria – dove un tempo correvano i treni – è diventata invece uno spazio multifunzionale, dove organizzare mostre d’arte ed eventi culturali. “Abbiamo progettato una passeggiata urbana – raccontano i progettisti – senza snaturare l’identità di un’area che, per uno strano paradosso, si è mantenuta perché rimasta in stato di semiabbandono per quarant’anni”. Gli interventi più importanti sono stati il risanamento della copertura in laterizio della galleria e la pulitura degli stessi mattoni. Lo spazio interno è stato rivestito con pannelli di acciaio cor-ten accostati l’uno all’altro in modo da vedere la roccia scavata della montagna. Nell’intercapedine tra la parete rocciosa e i pannelli sono stati inseriti gli apparecchi per l’illuminazione, proiettori diversi che sfruttano fonti a LED. La passeggiata è stata messa in sicurezza e ripavimentata; nuove piante, tra cui alte palme e cespugli tipici della macchia mediterranea disposti in apparente disordine, rendono ancora più piacevole il progetto. Proprio nelle macchie di verde sono stati inseriti altri proiettori LED che sfruttano il potere riflettente delle pareti rocciose a picco sul mare creando suggestivi giochi di luce. www.3s-studio.com (F. T.)
A STONE’S THROW FROM THE SEA The associated architects of Studio 3s, based in Savona, was responsible for the recovery and the conversion of the old rail track that originally joined Albisola Superiore and Celle Ligure, in Liguria, on the West Coast of Italy. The track has not been used for decades but has now been
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transformed into a pedestrian walkway with lanes through nature and panoramic vantage points: the gallery was once crossed by trains and has now been converted into a multi-functional space ideal for hosting art exhibitions and cultural events. The architects explained ‘We designed an urban lane without altering the identity of an area that strangely has been protected because it has been abandoned for forty years”. The most important interventions included the repairs and painting of the brick ceiling of the gallery. The interiors have been lined with Cor-ten steel panels, placed side-
by-side to allow the excavated mountain rock to show through. The lighting fittings – projectors with LED sources – have been installed in the space between the rock face and the panels. The track was resurfaced and decorated with plants – tall palm trees and Mediterranean scrub bushes – positioned in an apparently random arrangement to inject a touch of glamour to the project. Additional LED projectors have been installed among the leaves of the plants to exploit the reflective power of the rock face that drops to the sea creating suggestive lighting effects. www.3s-studio.com (F. T.)
.PSLAB è uno studio con quattro basi operative tra Europa e Medio Oriente che disegna e crea prodotti illuminotecnici. La progettualità dei designer è molto attenta al luogo e, tra i lavori più recenti, figura uno dei più famosi club di Beirut, che è stato reinventato attraverso l’ideazione e produzione di prodotti custom, fondamentali per definirne il nuovo design. Iris è il nome del cocktail bar e ristorante inaugurato nel 2011, che nasce da un progetto di totale ri-creazione del leggendario White, già celebre locale open-air della capitale libanese. .PSLAB in particolare ha progettato su misura i sistemi di illuminazione, interpretando un mood singolare e distintivo, che si potesse identificare con il più famoso rooftop nel centro della città. La forma lineare e stretta del locale richiedeva una soluzione per interrompere lo spazio e per rapportarsi con il panorama circostante. Lo studio ha deciso di intervenire con più modalità, dunque l’intervento si esprime in diversi livelli spaziali di lampade in acciaio nero. In parte viene esaltata questa linearità così come l’effetto prospettico, per mezzo di un sistema di illuminazione su barra centrale. Ulteriore elemento chiave è la successione di apparecchi illuminanti a forma di V rovesciata con lampadine bianche. Grazie a questo approccio singolare all’illuminazione, il progetto crea un punto d’incontro tra rigore e sensibilità, accostando a forme rigide e assertive la più tradizionale sagoma delle lampadine a bulbo, che generano un ambiente intimo e caldo. www.pslab.net (M. B.)
A COCKTAIL BAR OVERLOOKING BEIRUT .PSLAB, a firm with four offices in Europe and the Middle East, designs and manufactures technical lighting products. The place-conscious designers’ latest works include one of Beirut’s best-known clubs, reinvented by devising and manufacturing custom-made products, which are key to the new design. Iris, the cocktail bar and restaurant opened in 2011, is the fruit of a project aimed at totally recreating the legendary open-air club, White, in the Lebanese capital. In particular .PSLAB custom-designed the lighting systems, interpreting a peculiar, distinctive mood harmonizing with the best-known rooftop in the city centre. The linear, narrow shape of the club required a solution to interrupt space and relate to the surrounding scenery. The studio decided to approach the project in different ways, which has resulted in several space levels of black steel lamps. Such linearity and the perspective effect
WINDFALL Il cristallo ha un appeal quasi magico. Affascina attraverso la sua gamma di colori brillanti che creano un gioco di luci attraverso la rifrazione. La più grande sfida, da sempre, rimane la massimizzazione della luminosità dei fasci di luce, la loro definizione e la loro coesione. Anche Clarissa Dorn e Roel Haagmans coltivano da tempo il loro amore per la luce e il cristallo quando nell’estate del 2004 fondano la società Windfall a Monaco di Baviera, per aprire nuove strade nel design dei lampadari di cristallo. Il designer olandese è conosciuto sulla scena internazionale per i suoi lampadari dal design classico / orientale ideati per la Moschea del Sultano Quabos in Oman e la Grande Moschea ad Abu Dhabi. Clarissa Dorn porta con sé la sua lunga esperienza nel mondo dell’arte, nella progettazione d’interni e nel management. Il loro primo progetto a quattro mani, Scarlett, una cascata di cristallo avvolta da un cilindro di organza colorata e trasparente, ha grande successo. Poco tempo dopo nasce il loro secondo progetto, Hellbob, dando vita anche a un nuovo concetto di illuminazione applicato ai candelieri di cristallo: una sfera di cristalli fatta su misura con la tecnica di arricciatura Windfall. I primi grandi progetti sono commissionati da architetti come KCA, David Chipperfield, SHH di Londra e Paul Steelman Designs di Las Vegas. Nel 2006, Windfall inaugura la serie Classic With a Twist con Balance, un lampadario
are in part enhanced through a lighting system on a central bar. The series of lighting fixtures shaped like an overturned V with white bulbs is also a key ingredient of the project. This peculiar approach to lighting translates into a blend of rigour and sensitivity, strict, assertive forms harmonizing with the more traditional shape of light bulbs, thereby providing a cosy, warm ambience. www.pslab.net (M. B.)
che si adatta ai più diversi progetti d’illuminazione ed è particolarmente avanzato per quanto riguarda la dispersione fluttuante della luce.
Glass crystal has an almost magical appeal. Its fascination stems from the infinite range of brilliant colors that create extraordinary lighting effects through refraction. The major challenge has always been to
maximize the brightness and luminosity of the light beams, their definition and their cohesion. For some time, Munich-based designers Clarissa Dorn and Roel Haagmans have also been cultivating their love for light and glass; in the Summer of 2004, they founded the company Windfall to open new horizons in the design of glass chandeliers and lamps. The Dutch designer is renowned on the international scenario for the classical / Eastern style chandeliers that have been invented for the Mosque belonging to Sultan Quabos in Oman and the Great Mosque of Abu Dhabi. Clarissa Dorn maximizes her profound experience in the world of art, in interior design and in management. Their first joint project, ‘Scarlett’, a cascade of crystal surrounded by a tube of colored transparent organza, has enjoyed immense success. A short time later, their second project, Hellbob, was developed and gave rise to a new illumination concept that has been applied to glass candelabras: a glass ball that was custom-made using the technique
of curling glass that originated with Windfall. Their first major projects were commissioned by architects such as KCA, David Chipperfield, SHH in London and Paul Steelman Designs in Las Vegas. In 2006, Windfall inaugurated the series ‘Classic With a Twist’ with the product ‘Balance’, a chandelier that adapts to a wide range effects created through the fluctuating dispersion of the light rays.
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info SPAZIO QUERINI Di recente apertura il nuovo Spazio Querini a Udine in un edificio del centro storico della città. Il progetto è di Sideprogetti, per il gruppo Arteni S.p.A con la collaborazione di Inside per tutto l’aspetto illuminotecnico. Un concept store innovativo e di ricerca, che propone la vendita di abbigliamento moda uomo e donna. Gli spazi sono stati progettati con sapiente utilizzo dei materiali e delle finiture. Le soluzioni di illuminazione sono state realizzate su misura esclusivamente per questo spazio: sul soffitto sono stati alloggiati alcuni binari per l’elettrificazione della lampade Join, una calotta metallica sorretta da un magnete in neodimio, soluzione ingegnosa che permette una massima direzionalità ai punti luce. All’ingresso, chiaramente visibile anche dalle vetrate esterne, il grande lampadario Octopus, citazione classica dal grande impatto scenografico che si adatta perfettamente agli interni di prestigio. Un raffinato intreccio di 16 sottili bracci in acciaio inox che si dipartono da un elemento decorativo centrale in ottone per questo lampadario che ha la forma di un grande candelabro: i punti luce, posti al termine di ogni braccio, sono a led o alogeni a bassa tensione. La luce diventa infatti parte integrante e complemento dell’arredamento per fornire nuove emozioni che passano attraverso moda, cultura e passione: il cliente infatti entrando nel negozio viene conquistato da questi spazi morbidi, elegantemente ricavati da una sapiente ristrutturazione. (V. B.)
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New Spazio Querini was recently opened in a building in the old town of Udine. Designed by Sideprogetti, for Arteni S.p.A, in collaboration with Inside (technical lighting project), it stands out as an innovative, research-oriented concept store selling men’s and women’s fashion wear. The showroom is the fruit of brilliantly used materials and finishes. The lighting solutions were specially developed for this store: the ceiling accommodates a few cables for electrifying the Join lamps, metal caps supported by neodymium magnets, which translates into easily swivelled light spots. The big Octopus chandelier stands at the entrance and can also be clearly seen from the exterior windows; reminiscent of the classic style perfectly suited to the prestigious interiors, it has a spectacular impact. The 16 thin, finely twisted stainless
steel arms branch off from one central decorative brass part for this chandelier, which is shaped like a big candelabrum: the light spots, which are found at the end of each arm, are either LED lights or lowvoltage halogen bulbs. Hence light becomes an integral part of, and is complementary to, the furniture, with a view to arousing new feelings, as filtered through fashion, culture and passion: any customer who enters the shop is fascinated by these soft spaces, smartly obtained from skilful renovation jobs. (V. B.)
PH – POUL HENNINGSEN È una mostra spettacolare quella che il museo Koldinghus, situato nel suggestivo castello della città di Kolding nello Jutland, dedica al designer danese Poul Henningsen e alle sue straordinarie invenzioni luminose. Pioniere del design danese, Henningsen (1894-1967) sin dagli anni Venti si dedicò al lavoro sulla luce elettrica, allo scopo di trovare un’illuminazione intelligente, che potesse migliorare la qualità di vita nelle case e negli spazi pubblici. L’architetto pensava che l’eccessiva luminosità del bulbo dovesse essere modificata, resa più morbida. Per questo, elaborò, nel corso degli anni Trenta, un intero sistema di illuminazione, detto sistema PH, dalle sue iniziali, sigla con cui egli era conosciuto a Copenaghen. In effetti Henningsen, proprio attraversando un giorno in tram la capitale danese, si rese conto, osservando dalle finestre gli interni delle case, dell’importanza del posizionamento della luce e del fatto che, se l’illuminazione non costava molto, richiedeva comunque cultura. Nel 1925 il designer iniziò la collaborazione con la fabbrica di lampade Louis Poulsen – marchio acquisito da Targetti –, con la quale Henningsen lavorò alla progettazione di quelle per la sezione danese dell’Exposition des Arts Décoratifs di Parigi, dove fu premiato con la medaglia d’oro per le lampade a sospensione PH. Si trattava di sei tipi diversi, con dieci varianti di lampade a luce diffusa, quelle che oggi alla mostra gravitano nel buio dagli altissimi soffitti della suggestiva sala delle rovine del Castello Reale, simili a misteriosi pianeti. I corpi luminosi di Henningsen sono “macchine per ottenere il massimo di luce riflessa”, attraverso un sistema di schermi incastrati gli uni agli altri, che impediscono l’abbagliamento, ma fanno giungere la luce dov’è necessaria. La magnifica, imponente Artichoke (Carciofo), progettata nel 1958 per il ricostruito padiglione Langelinie di Copenaghen, ha una struttura complessa di 12 file di foglie color rame, ognuna con 6 foglie che si sovrappongono, distribuendo così la luce sulla massima superficie possibile. Provenienti dal Fondo Louis Poulsen, molte lampade mai esposte in precedenza arricchiscono questo significativo, importante omaggio al pioniere danese della luce e del design. www.holdinghus.dk (C. S.)
The Koldinghus museum, located in the charming castle of the city of Kolding, Jutland, hosts an impressive exhibition on the Danish designer, Poul Henningsen, and his amazing light creations. A pioneer in Danish design, Poul Henningsen (1894-1967) began his groundbreaking work in electric lighting as early as the 1920s. His aim was to use intelligent lighting to improve the quality of life in the home and in public spaces. According to the architect, the sharp glare of the electric light bulb had to be modified, tamed. Out of this basic idea an entire lighting system, System PH, named after his initials, under which he was known in Copenhagen, grew up in the course of the 1930s. Actually, as Poul Henningsen was going through the Danish capital by tram one day, he realized – watching home interiors from windows – the importance of the position of light and the fact that, if lighting did not cost that much, it required culture anyway. In 1925 the designer started working with the lamp manufacturer, Louis Poulsen – a brand taken over by Targetti –; for them, Poul Henningsen worked on the design for the lamps of the Danish section of the Exposition des Arts Décoratifs in Paris, where he won the gold medal for his pendant lamps, PH. They comprised six different types, with ten diffused lighting versions, the ones now moving in the dark at the exhibition, from the ultrahigh ceilings of the charming ruin hall of the Royal Castle, looking like mysterious planets. Poul Henningsen’s lighted bodies are “machines designed to get the maximum amount
of reflected light”, through a system of screens fitted into each other, which prevent dazzling, while allowing light to get where needed. The magnificent, imposing Artichoke, designed in 1958 for the rebuilt Langelinie pavilion in Copenhagen, has a complex structure of 12 rows of coppercoloured leaves, each with 6 leaves on top of each other, thereby distributing light on the largest possible surface. Borrowed from the Louis Poulsen Fund, many lamps which had never been exhibited before extend this meaning, as a major tribute to the Danish pioneer of light and design. www.koldinghus.dk (C. S.)
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info KUBIK Balestra Berlin è un gruppo interdisciplinare in continua evoluzione le cui energie creative confluiscono principalmente (ma non solo!) in progetti di light design. Nel 2006 si appropriano a Berlino di un’area urbana inutilizzata, riempiendola di luce e suono. Come per incanto, un non luogo si trasforma nel luogo d’elezione della party community internazionale. È così che nasce KUBIK, un concetto sinestetico con cui si possono creare momenti indimenticabili di aggregazione sociale: installazioni luminose, vere e proprie architetture variabili e temporanee a cielo aperto, le cui pareti, formate da taniche d’acqua illuminate a Led, reagiscono al suono della musica elettronica minimale galvanizzando le audience. Le taniche sono i mattoni – da impilare, appendere al soffitto o far galleggiare sull’acqua – e al tempo stesso i pixel, che consentono di realizzare un programma luminoso individuale, di diversa forma, colore, intensità. Spingendosi oltre i limiti della tecnologia luminosa e del suo utilizzo, Balestra Berlin ha messo a punto dei programmi che con l’aiuto di un sensore registrano il colore, il movimento e il suono per far sì che l’installazione sia sempre intonata al mood della audience. Dopo aver realizzato e diretto 4 KUBIK club a Berlino, Lisbona, Barcellona e Amburgo con i più acclamati DJ del mondo, il gruppo continua a illuminare con KUBIK prestigiosi eventi in tutto il mondo: l’ultimo appuntamento in Australia, al festival musicale di Melbourne 2011. Il 2012 sarà tutto dedicato a costruire un network di artisti della luce: la prossima sfida di Balestra Berlin è quella di affermarsi come punto di riferimento per la realizzazione di progetti creativi in campo luminoso. www.balestraberlin.com (B. B.)
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Balestra Berlin is an interdisciplinary group in continual evolution; its creative energy flows mainly into lighting design projects (but that’s not all!). In 2006. the group took over a disused area of Berlin and filled it with light and sound. Like magic, a non-place is transformed into the place to be for the international party scene. What resulted was KUBIK, a synesthetic concept that can be used to create unforgettable moments of social aggregation: luminous installations, real pieces of variable and temporary open-air architecture. The walls have been created from tanks of water illuminated with Led lighting; they react to the sound of minimal electronic music to galvanize the audience. The tanks are like bricks – they can be stacked, they can hang from the ceiling or float on water; they are also pixels that create an individual luminous program, of different shapes, color and intensity. Extending beyond the limits and uses of luminous technology, Balestra Berlin created programs with the use of a sensor that registers color, movement and sound to ensure that the installation always reflects the mood of the audience.
After having produced and directed the 4 KUBIK Clubs in Berlin, Lisbon, Barcelona and Hamburg and engaged the world’s top DJs, the group continues to use KUBIK to illuminate prestigious events across the world: the latest appointment was in Australia at the 2011 Melbourne Music Festival. In 2012, the company will focus on constructing a network of lighting artists: the next challenge facing Balestra Berlin will be its consolidation
a reference point for creative projects in the field of lighting technology. Further information will be available from March on the website www.balestraberlin.com (B. B.)
FUNNEL + VIRTUS Funnel è il primo prodotto a sospensione di Buzzi & Buzzi. Disegnato dall architetto Fabio Rotella, Funnel è realizzato in Coral®, il materiale innovativo che permette di dare vita a forme inedite fondendo tecnica e design. La lampada aggiunge alle caratteristiche biocompatibili del Coral® la tecnologia Led, ottenendo alte rese a basso consumo. Funnel, come tutta la linea in Coral®, può essere realizzato anche in AirCoral®, il nuovo materiale eco-attivo in grado di purificare l’aria. L’altra novità di Buzzi & Buzzi è Virtus, apparecchio da parete per esterni, realizzato in DurCoral®, nuovo materiale hi-tech e antivandalico prodotto da Buzzi & Buzzi, che si caratterizza per la capacità di resistere alle abrasioni, al gelo e alle intemperie. Coral® è un materiale innovativo formato da minerali naturali e da elementi aggreganti che lo rendono estremamente resistente alle temperature elevate e agli shock termici, ma allo stesso tempo resistente agli urti e ai graffi. Inalterabile nel tempo, il Coral® può essere decorato con qualsiasi tipo di pittura, all acqua o sintetica, adattandosi al gusto e alle necessità del progettista. Si tratta di un prodotto ecologico, molto vicino al concetto di bioarchitettura, inerte e quindi completamente atossico ed anallergico. Anche in caso di incendio, non sviluppa fumi tossici e grazie alla superficie estremamente liscia ha una repellenza naturale alla polvere che azzera la necessità di manutenzione. www.buzzi-buzzi.it
Funnel is the first suspension lamp by Buzzi & Buzzi. Designed by Architect Fabio Rotella, Funnel has been produced in Coral®, an innovative material that can be molded into unusual shapes that combine technology and design. This lamp adds the biodegradable characteristics of Coral® with Led technology, to achieve high output with low consumption. Like the entire range of products in Coral®, Funnel can also be produced in AirCoral®, the new ecologically-active material that can purify the air. Another new product from Buzzi & Buzzi is Virtus, an outdoor wall-fitting produced in DurCoral®, a new high-tech and vandal-resistant product by Buzzi & Buzzi, characterized by resistance to scratching, frost and the elements. Coral® is an innovative material created with natural minerals and binders that produce a substance that has high resistance to high temperatures and thermal shock, but is also resistant to impact and scratching. With high durability, Coral® can be decorated with all types of water-based or synthetic paints to suit the designer’s tastes and requirements. It is an ecological product that comes close to being a
concept of bio-architecture; it is inert and consequently non-toxic and anti-allergenic. Even in the event of fire, no toxic fumes are developed and thanks to its smooth surface, it naturally repels dust settling, eliminating the need for cleaning. www.buzzi-buzzi.it
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EDUCATIVO
EDUCATION
Si è conclusa lo scorso mese di dicembre l’iniziativa organizzata dal Centre Pompidou di Parigi a sostegno dell’organizzazione francese per la lotta all’AIDS. Il museo di arte contemporanea ha deciso di commissionare una colorata installazione per trattare in maniera fuori dal comune il tema della prevenzione. L’installazione di Bryan Mc Cormack è stata realizzata lungo tutto il percorso della scala mobile d’accesso alla struttura (che si trova in facciata, come tutte le altre parti di servizio secondo l’innovativo progetto firmato Piano-Rogers). Si trattava di una “galleria” di condom colorati, un tunnel arcobaleno per parlare in maniera fuori dal comune della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. La vera ambizione di Mc Cormack era però quella di trasformare i preservativi in oggetti totalmente slegati dalla loro funzione, effetto raggiunto grazie alla ripetizione dello stessa forma migliaia di volte e attraverso l’organizzazione di un percorso sensoriale, fatto di immagini ma anche di luci e suoni. www.bryanmccormack.com (F. T.)
Last Decmber, an initiative run by the Pompidou Center in Paris drew to a close. It supported the French organization to combat AIDS. The famous museum of contemporary art decided to commission a colored installation to examine the topic of prevention from an unusual angle. The work by Bryan Mc Cormack was installed along the escalator shafts that provide access to the building. These are located in the façade along with all of the other service facilities in the innovative project by Piano-Rogers. It actually presents a series of colored condoms, a rainbow tunnel to kick-start a discussion on the prevention of sexually-transmitted diseases. Mc Cormack’s idea was to transform the condoms into items that had nothing to do with their real function; the effect was achieved by repeating the same shape thousands of times and through a sensorial pathway of images, lights and sounds. www.bryanmccormack.com (F. T.)
N BUILDING In Giappone, l’amore per la tecnologia e i nuovi sistemi di comunicazione sembra essere più radicato che in tutto il resto del mondo. A Tachikawa, un distretto di Tokyo, un intero palazzo è in realtà un enorme codice QR (Quick Reponse, un sistema che può essere letto dagli obiettivi degli smartphone e che permette di accedere a informazioni di vario tipo) tramite cui è possibile collegarsi a un sito web che dà informazioni sulla zona. Si tratta del futuristico N Building, un palazzo di cinque piani progettato da Naoki Terada + Teradadesign Architects. La scelta di realizzare il codice QR è giustificata dal fatto che spesso gli edifici a destinazione commerciale sono coperti da cartelloni pubblicitari e insegne, che ne nascondono completamente la facciata; la scelta di trasformare la facciata stessa in un sistema di comunicazione evita che questa sia invasa da altri segnali. www.teradadesign.com (F. T.; ph: Yuki Omori)
In Japan, the love for technology and new systems of communication would appear to be more deeply-rooted than in the rest of the world. In Tachikawa, a district in Tokyo, an entire block is a actually an enormous QR facility (Quick Response, a system that can be read by the smartphone lenses providing a wide range of information); it is possible to connect immediately to a website with all the latest news and information on the local zone. The futuristic N Building is a five-floor building designed by Naoki Terada + Teradadesign
Architects. The decision to produce the QR code was justified by the fact that commercial buildings are often covered with advertising billboards and signs that completely hide the façade; the choice to transform the facing of the building itself into a system of communication avoids the invasion and overload of other signs and signals. www.teradadesign.com (F. T.; ph: Yuki Omori)
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info
Oltre alla diffusione di musica radiofonica in modulazione di frequenza, grazie alla modalità wireless, Wood legge file musicali da dispositivi elettronici esterni: la fonte musicale potrà quindi essere un cellulare, un lettore mp3, un computer portatile, etc. Sarà sufficiente accostarli alla lampada e questa ne ridiffonderà la musica, ad alta fedeltà, nell’ambiente. Wood è disponibile in cinque modelli: da parete, da tavolo, a sospensione e da terra (in due altezze). Due le modalità wireless, in versione home e contract. Wood è distribuito da FDV Group che ha siglato anche un accordo più ampio con Check Up inerente la licenza del pacchetto tecnologico denominandolo “Dual Inside Sensai Technology”. www.sensai.it
SENSAI WOOD Wood è il primo prodotto che integra la tecnologia Sensai – ideata e brevettata grazie alla sperimentazione tutta italiana di Check Up – per offrire in un unico oggetto d’arredo un’esperienza duplice: luce+suono. Il risultato, progettato dallo studio Decoma Design, è una lampada emozionale che irradia luce, basata su tecnologia Led sia a luce bianca sia RGB, e diffonde musica grazie a un diffusore sonoro omnidirezionale integrato e a un ricevitore radio FM o mediante un dispositivo remoto MP3. La struttura in legno massello di Wood – realizzata in noce naturale o frassino sbiancato (ma anche in finitura wengé) – agisce come un’ideale cassa acustica per la diffusione del suono. La sua forma – un ovale rastremato e orientato all’esterno – permette all’amplificatore audio integrato di classe D, ad alta efficienza, di propagare il suono a 360°, permeando l’ambiente in maniera omogenea.
a dual experience: light and sound. The result designed by studio Decoma Design, is an emotional lamp that emits light based on Led technology – white and RGB; it also diffuses music thanks to an integrated all-round sound diffuser and an FM radio receiver or a remote MP3 device. The structure of Wood is, as
its name suggests, natural oak or limed birch heartwood; a wengè-stained version is also available. Th e lamp acts as the perfect loudspeaker for the diffusion of the sound. Its shape – a tapered oval that is oriented to the outside – allows the high efficiency integrated sound amplifier (Class D) to propagate all-round sound uniformly in the rooms. In addition to the diffusion of radiophonic music in FM, thanks to the wireless mode, Wood can read music files from external electronic devices: the source of the music may be a cellphone, an MP3 reader, a portable computer etc. The device must simply be placed close to the lamp and the sound will be diffused clearly in the rooms. Five models of Wood are available: a wall fitting, a table lamp, a suspension lamp and two standard lamps with shafts of different lengths. There are two wireless modes – home and contract. Wood is distributed by the FDV Group that has signed a broader-reaching contact with Check-Up, relative to the license for the technological package called “Dual Inside Sensai Technology”. www.sensai.it
Wood is the first product that integrates Sensai technology – invented and patented thanks to the all-Italian experimentation of Check Up – to offer a unique furnishing item that provides
DALL’ARMADIO AL TAVOLO Con un tocco di fantasia l’architetto e interior designer giapponese Toshihito Okura ha saputo trasformare una semplice gruccia in un’originale lampada da tavolo dallo stile home-made. Racconta il progettista: “Ho realizzato la lampada White Flare semplicemente combinando alcuni oggetti che avevo a disposizione, un semplice appendiabiti di plastica, una rivista di moda e un pezzo di filo di ferro. Ho utilizzato dei piccoli LED per renderla funzionante: da quando questa tecnologia è stata disponibile sul mercato le possibilità di inventare lampade di diverse forme è notevolmente aumentata”. Un’idea divertente, all’insegna del riciclo creativo. www.to-studio.co.jp (F. T.)
FROM THE WARDROBE TO THE TABLE With a touch of imagination, the Japanese architect and interior designer Toshihito
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Okura transformed a coat-hanger into an original ‘home-made’ table lamp. He explained: “I produced the lamp ‘White Flare’ simply by combining some items I had available to me – a plastic coat-hanger, a fashion magazine and some iron wire. I added some tiny led lights: since these light sources were developed, it has been
possible to invent lamps of all sorts of shapes and sizes, previously considered impossible”. A delightful idea for creative recycling. www.to-studio.co.jp (F. T.)
CAFFE STREETS Un locale giovane e alla moda, ma che serve solo caffè artigianali e si ispira ai bar anni Sessanta del quartiere newyorkese del Greenwich Village. Il Caffe Streets si trova a Chicago; lo spazio, progettato da Norsman Architects Ltd., è ravvivato da soffitto, boiserie ed arredi realizzati in legno zebrato. La vera particolarità del locale però sono le luci da illuminazione stradale (quelle attualmente installate a Chicago) che dominano il bancone. Una scelta fuori dagli schemi, per giocare con l’esterno all’interno! www.norsmanarchitects.com (F. T.)
This young trendy spot only sells handroasted coffee; it has been inspired by the Sixties-bars of New York’s Greenwich Village. Caffe Streets is located in Chicago and was designed by Norsman Architects Ltd.; the decoration includes ceiling, shelving and furnishings in striped zebra wood. One captivating feature is the use of real fittings of Chicago’s street lighting installed above the counter. It is highly unusual – injecting the outside world indoors! www.norsmanarchitects.com (F. T.)
MINIMAL CHIC Una struttura in metallo leggera, che non nasconde la fonte di illuminazione a incandescenza, ma che la trasforma in assoluta protagonista. Questa l’essenza della lampada Luxor, disegnata dallo studio di design parigino Pool, disponibile in finitura near lucida nelle versioni a pavimento e a sospensione. work.poolhouse.eu (F. T.)
Its light metal frame does not hide the incandescent light source, but transforms it into the absolute protagonist. This is a brief description of the lamp Luxor, designed by the Paris-based design studio, Pool. It is available with a near-gloss finish as standard and suspension lamps. work.poolhouse.eu (F. T.)
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info
the old cast iron bath. John Harrington used all his skills – acquired during long working years as antique furniture restorer – to adapt Regency and Victorian period pieces according to his own idea of contemporary interior decoration. The king size bed is cushioned between two halves of a Victorian mahogany piano, which not only acts as bedside cabinets, pull-out wardrobe and iPod/iPad docking station – but at the push of a button a minibar arises. Great care and precision has been taken in concealing sockets and modern appliances with speakers hidden behind ornate picture frames. “The 350 sq ft space over two levels – said John Harrington – has been created to provide guests with the ultimate, luxurious journey. I want everyone to feel special and rejuvenated. It has been a
QUANTE CAMERE? UNA SOLA Il The Harrington è un sontuoso hotel che consiste di una sola camera. Il progetto e il design globale sono il frutto di un’idea e quindi l’opera di John Harrington: due anni di lavori, in totale, per arredare, decorare, perfezionare ogni minimo dettaglio. Non c’è niente di ordinario o di comune nell’arredamento, a cominciare dall’ingresso che avviene attraverso una porta rivestita in foglia d’argento per poi passare nell’atrio sormontato da uno spettacolare lampadario composto con 300 cristalli. Al primo piano, la camera da letto toglie il respiro: sembra di essere in un cappella (l’edificio risale al 1800 e lo stile vi si adegua) con un soffitto a cassettoni che sono stati rivestiti con alcune migliaia di foglie d’argento. Una bella finestra dai vetri stagnati lascia trasparire un magica luce diffusa sul vecchio modello di vasca da bagno in ghisa. John Harrington ha usato tutto il suo knowhow, acquisito in lunghi anni di lavoro come restauratore di mobili antichi, nell’opera di inserimento degli stili Regency e Victorian in quella che era la sua idea di un arredamento contemporaneo. Il letto, a misura King Size, è alloggiato fra due metà di un pianoforte in mogano vittoriano che non solo funzionano come comodini e per appoggiarvi vestiti o l’iPod e l’iPad, ma rivelano anche, a sorpresa, schiacciando un bottone, un minibar nascosto. Attrezzature tecniche e altoparlanti sono celati dietro quadri e ornamenti vari dell’arredo. “Lo spazio di 350 metri quadrati su due livelli – commenta John Harrington – è stato creato per offrire agli ospiti il massimo possibile di un soggiorno in un’idea di lusso confortevole e contemporaneo. È stato un progetto difficile perché ero coinvolto emotivamente e ho dovuto fare tutto, dal progetto iniziale all’aspetto finale, ma la positiva reazione degli ospiti ha giustificato pienamente il lavoro svolto”. www.theharrington.co.uk (P. R.)
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HOW MANY BEDROOMS? ONE The Harrington, an opulent boutique hotel, is comprised of one bedroom. The project as the overall design are the fruit of an idea, and thus John Harrington’s work: it took two years to furnish, decorate and improve even the smallest detail. There is nothing ordinary
about the furniture; this is the case, for example, with the entrance, which is through a silver foil covered door; you then enter the lobby, which is enhanced by a scene-stealing chandelier with 300 crystal-cut glasses. Upstairs, the bedroom is just breathtaking: you feel as if you are in a chapel (the building dates from the 19th century and the style has been adjusted accordingly), with a barrelled ceiling covered with a few thousands of silver foils. A beautiful stained glass window lets magic diffused light shine on
hard project because I was so emotionally involved and had to do everything from concept to installation, but the finish and guests’ reactions have fully justified it”. www.theharrington.co.uk (P. R.)
MARIE CHRISTINE VOLTERRANI Dalla paura e dall’attrazione per l’elettricità è nata la vocazione per la luce di Marie Christine Volterrani, architetto milanese, di mamma francese e babbo toscano, doppia eredità di cui lei va fiera; dopo esperienze di lavoro nel settore del design nello studio Mendini ora, con il suo studio Spaziomistral, sviluppa idee all’avanguardia per ambienti di ristorazione. Ma nel piccolo atelier-show room in via Tadino 5, Marie Christine porta avanti un’altra avventura, il suo progetto-luce, la creazione di lampade da tavolo e da appendere, creazioni singolari, poetiche e piene di fantasia. “Sin da piccola – racconta – giocavo con la luce, mettendola dietro a oggetti trovati per caso, pur avendo il terrore per la corrente, ed ancora oggi fatico ad avvitare una lampadina”. Forse per questo la giovane donna, dalla criniera fulva, per le sue opere ricorre alla tecnologia LED, scoperta, cercando di ottimizzare i consumi all’interno degli spazi commerciali. Le sue piccole sculture, create spesso con materiali di recupero, come fogli di metacrilato, e il rame cotto, molto duttile, a cui fa aderire la cellulosa, sono forme ispirate da emozioni e destinate a dare emozione, che si illuminano con punti e nastri a led. La prima lampada, e un po’ il simbolo del progetto smartLED, è stata Foglia, una foglia gigante dalle nervature luminose, poi la fantasia, sempre vicina alla natura e agli animali, come gli amati gatti, si è sbizzarrita con Matita, Cocciled, Bulbomarghe, Luna, Quadrifoglio. Fra i lavori più concettuali, Labdaled, Labdaled women, Labdaled men e la lampada Chiccolight, reinterpretazione di un chicco di caffè a dimensione fiabesca, da appendere a parete o soffitto. La filosofia di Marie Christine Volterrani è volta all’eco-design, alla rivisitazione funzionale di oggetti e materiali di qualsiasi genere ed epoca. Nascono così i suoi affascinanti pezzi unici, che sfruttano risorse rinnovabili e tengono conto della tutela dell’ambiente e della sostenibilità economica. A renderli speciali è l’estro creativo, come nell’installazione Scarafaggi - egout.led, una lampada provocatoria con cui, dice l’artista, “mi piace immaginare una luce vitale intorno e dentro questi animali, di solito rifiutati, a simboleggiare che negli scarti della società possiamo ancora leggere un futuro, un rinnovamento”. www.smartled.it (C. S.)
Fear of and attraction for electricity led Marie Christine Volterrani to develop a talent for light. A Milanese architect born to a French mother and a Tuscan father, she is proud of her double origin; after working in the design industry, for the Mendini practice, she established her own studio, Spaziomistral, to develop groundbreaking ideas for restaurants. However, in her small atelier/showroom in via Tadino 5, Marie Christine is also working
on another project, namely her own light project, creating table and hanging lamps, peculiar, poetic, imaginative works. “Since I was a child – she said – I had been playing with light, placing it behind objects found by chance, although I was scared of current; indeed, I still find it hard to screw in a bulb”. This may be the reason why, for her works, the young, tawny haired woman relies on LED technology, trying to optimize consumption in commercial places. Her little sculptures, often made with recycled or reused materials, including methacrylate sheets and baked, extremely malleable copper, to which she makes cellulose adhere, are forms inspired by emotions and meant to arouse emotions, lighting up with LED spots and strips. Foglia, a giant leaf with lighted ribs, was the first lamp, somewhat as a symbol of the smartLED project; later she gave full play to her imagination – always close to nature and animals, like beloved cats –, with Matita, Cocciled, Bulbomarghe, Luna and Quadrifoglio. Her most conceptual works include Labdaled, Labdaled women, Labdaled men and the Chiccolight lamp, a fairy-tale reinterpretation of a coffee bean, hanging from the wall or the ceiling. Marie Christine Volterrani’s philosophy is aimed at promoting eco-design, functionally revisiting objects and materials of any type and age. This translates into her charming single pieces, which involve tapping renewable resources, protecting the environment and supporting economic sustainability. Her creativity is what makes them special, like in the provocative lamp, Scarafaggi - egout. led: “I like thinking of vital light around and in these animals, which are usually rejected, to suggest that social misfits can still be connected with a future and renewal”. www.smartled.it (C. S.)
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