Deamina Magazine n.0 Novembre

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editoriale

by giulia deamina

Vi presentiamo con orgoglio il primo numero della rivista di Alta Moda,Lusso e Lifestyle “ Deamina Magazine “. Il nostro impegno per mettere in piedi una rivista di moda nuova, diversa e alternativa oltre il progetto iniziale. L’obbiettivo e una diversa chiave di lettura del mondo della moda, segnalandovi ciò che e innovazione a lusso. Deamina Magazine parla di alta moda nelle passerelle piu importanti di Milano, Parigi, Londra e New York. Interviste esclusive a celebrità e personaggi più alla moda del momento dando un’esclusiva versione della bellezza. Vi auguro buona lettura

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sommario 03 editoriale

46 giulia regain

06 i divi stilisti di alta moda

50 marco ballo chef cook

08 fashion week sydney

54 danilo gioia

10 giuseppe cascella

56 l’arte di star bene con sé stessi

14 azzurra di lorenzo

59 moda e medicina estetica

16 intervita a f. santana

61 repitalo la moda per ogni occasione

20 luca soffiatti stilista e creatore del marchio Mezzo Busto Milano

62 carlo pignatelli

22 nino spirlì scrittore e autore tv

65 sergio bellotti

26 un look personalizzato

68 ugo conti e i suoi successi

28 emanuele viscuso l’artista che

73 jet privati ideali per uomini d’affari

rende omaggio al Made in Italy

33 cosa fai nella vita 36 matteo gatti

n°0 giugno 2013 bimestrale di lusso, moda, lifestyle

Direttore Editoriale Giulia deamina

41 moda e tendenze

ProGetto Grafico ML-Design

42 biagio d’anelli il personaggio

Direzione, redazione e amministrazione:

con Antonio D’Auria

hanno collaborato: Chiara Squaglia, Ernesto Marciano, Andrea Biandrino, Michel Dessì, Dino Candelà, Vaifro Minoretti, Andrea Biandrino, Iuliana Ierugan, Emanuele Paonessa, Cinzia Veneziano, Simona Castanotto corso Vittorio Emanuele 4, 20122 Milano, telefono 02/49529592 direttore@deaminamagazine.com; redazione@deaminamagazine.com

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I DIVI. STILISTI DI ALTA MODA A CARRARA: DALL’ATELIER AL TOTAL LOOK

di chiara squaglia

Volete vestiti unici? Ma non solo, anche un Hairstyle e un Makeup in grado di valorizzarvi al massimo? Non resta che affidarvi alla grande professionalità de “I DIVI”, che vantano un’esperienza pluriennale nel campo della moda per sposi, donna e uomo, offrendo ai propri clienti prodotti originali, adatti ad ogni occasione. misure e realizzeranno l’abito dei vostri sogni. L’ATELIER Il negozio “I DIVI” ha aperto alcuni anni fa a Carrara. Il suo fondatore, Giovanni Balduini, vanta una lunga esperienza nell’ambito dello spettacolo, grazie ad una collaborazione di ben 14 anni in RAI come curatore d’immagine. Giovanni disegna personalmente gli abiti, che vengono creati con stoffe prestigiose completamente realizzate in Italia e si avvale di sartorie lombarde per la confezione. Incorporando tutte queste capacità diverse del mondo della moda, i DIVI sono in grado di offrire tutto il ciclo produttivo che parte dall’ideazione, passa attraverso il figurino e arriva al prodotto finito. Il Total Look di Valerio Da Castagnoli, poi, completa la creazione offrendo il make-up e la migliore acconciatura in grado di soddisfare anche le clienti più esigenti. Grazie alla sinergia dei professionisti del loro team, i DIVI non solo creano capi di abbigliamento di alta moda, ma forniscono un servizio completo basato sulla continua ricerca di nuove tendenze e all’utilizzo di materiali pregiati per offrire prodotti di qualità e originalità. LA SPOSA Per i DIVI l’abito da sposa è stimolo di continua ricerca e innovazione. Per ogni sposa Giovanni e Valerio sono in grado di studiare un look unico e dedicato, senza mai perdere di vista il carattere e la personalità della cliente. Decisa la linea da seguire, i DIVI provvedono a vestire lo sposo in perfetta armonia con l’abito scelto dalla futura consorte e, naturalmente, sono a disposizione anche dei testimoni e di tutti gli invitati alla cerimonia.

IL TOTAL LOOK DI VALERIO A Valerio, come anticipato sopra, spetta il compito di curare l’immagine della donna a tutto tondo. Nel suo nuovo salone, aperto nel 2012 a Carrara, studia ed esegue il make up e l’hairstyle completo di tinta, taglio e acconciatura. “Il mio compito - afferma - è quello di valorizzare la femminilità nei capelli e nel trucco, in base all’ispirazione che traggo dalla persona, rispettando sempre il carattere e la personalità della stessa e in armonia anche con l’abito scelto e realizzato su misura da Giovanni”. Grazie a una ricerca instancabile da parte dei collaboratori e dello stilista stesso, i DIVI realizzano collezioni di alta qualità seguendo le tendenze moderne, mantenendo però sempre la propria originalità. Proprio lo scorso 27 aprile i DIVI sono stati ospiti d’onore al “1° Concorso Internazionale di stile e moda” tenutosi a Pietrasanta (Lucca), che ha visto in gara molti giovani stlisti, e in occasione del quale Giovanni e Valerio hanno ricevuto un importante riconoscimento da parte delle Istituzioni locali. www.idivi.eu

ABITI DA CERIMONIA I DIVI infatti realizzano qualsiasi abito su misura in base alle richieste e ai desideri espressi. Se quindi volete partecipare ad un evento importante e non riuscite a trovare nei negozi l’abito adatto a voi, è sufficiente affidarsi a questi professionisti, comunicare la vostra idea, i loro stilisti faranno il modello e vi aiuteranno a scegliere il materiale. Poi i sarti vi prenderanno le

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TORINO

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di ernesto marciano

ChE VESTITO INDOSSARE? I quATTRO gIORNI DEL SyDNEy FAShION FESTIVAL WEEK-END ChE SI E’ TENuTO DAL gIOVEDì 16 MAggIO AL 19 MAggIO PRESSO IL ROyAL hALL INDuSTRIE, MOORE PARK, SPONSORIzzATO DA ShOP TIL yOu, DROP, [yELLOW TAIL], TONI & guy, NP SET, SALLy hANSEN ALTRI, hANNO RISPOSTO ‘’ELEgANTEMENTE’’ ALLA DOMANDA ChE CI PONE SPESSO DAVANTI IL NOSTRO guARDAROBA. IL SyDNEy FAShION FESTIVAL PuO’ ESSERE DEFINITO uNA CELEBRAzIONE ANNuALE DELLA MODA, DEL DESIgN, DEL BuSINESS. È un notevole sforzo creativo per rispondere al piacere ed alle necessita’ di tutti i soggetti interessati . L’ evento e’ stato una vera festa per le emozioni ed il cuore. Un intrattenimento raffinato con una variegata offerta di prodotti legati alla moda: spettacoli, workshop, seminari di settore, forum condotti da designer affermati ed emergenti, produzioni state-of-the art intrattenimento dal vivo,, bellezza workshop e ancora molto di più. La magica atmosfera del Festival come nella sua tradizione ha continuato anche quest’anno ad ispirare e collegare gli stilisti, gli acquirenti o semplicemente i curiosi allo

scopo di mantenere viva la moda australiana. Un hot spot delle sinergie australiane nel nome della fashion e si puo’ ammettere senza ombra di dubbio che è l’unico evento in questa stagione, legato alla moda, annotato in ogni agenda del fashionista che si rispetti. E’ senza dubbio la condensazione dell’esperienza e dell’energia creativa dell’’industria della moda australiana. Quante volte abbiamo avvertito l’inadeguatezza di un capo d’abbigliamento per una situazione speciale, particolare o semplicemente informale? Ebbene chi ha visitatato i padiglioni di Sydney ha trovato gli spazi giusti per comprendere quali saranno le tendenze del loock femminile per la prossima stagione primaverile ed estiva . Proprio nell’emisfero australe, agli antipodi, dove la gente guarda con il capo all’insu gli Europei si scoprono delle anteprime per l’ estate occidentale 2014 Il Sydney Fashion Festival è una rassegna dedicata alla moda, per molti aspetti più intensa e vibrante delle famose passerelle internazionali occidentali dove la moda è esclusivamente business e dove sembra delle volte che manchi l’anima. Nella fiera della moda Sydneniana si avverte piu’ Glamour e piu’ convolgimento emotivo. Penetrati all’interno dei padiglioni le emozioni, le immagini e la percezione del nuovo ci trascinano, come da ritua-

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le, allo Yellow Tail bar dove ci possiamo rilassare assieme agli altri degustando un pregiato bicchiere di vino, (gli australiani hanno un palato particolarmente raffinato per i vini ed in qualunque occasione socializzante manifestano la loro gioia con il calice tenuto bene in evidenza per sugellarne lo spirito celebrativo), prima di essere attratti fatamente dalla Passerella del Fashion Week end creata per stupire e ispirare con il sensazionale spettacolo messo in scena dagli oltre 100 leaders designers piu famosi d’Australia. Sedersi in prima fila e catturare le ultime tendenze della moda Aussie anche quest’anno è stata un’esperienza fantastica. Nei visitatori prevale l’esigenza di portare nel proprio guardaroba il meglio della moda Aussie. Anzi diventa un bisogno irrefrenabile dopo aver visto lo spettacolo della passerella. Lo spirito della manifestazione non e’ approntato per ospitare i grandi stilisti della moda internazionale. Alla performance regna sovrano l’anticonformismo, qualita’ tipicamente australiana. Un anticonformismo gentile , giovane, tenero, attraente, seducente. Col tempo diventa un piacere unico andare alle esibizioni ed alle manifestazioni di moda australiane ed in particolare il Sydeney Fashion Festival insegna ad amare ed apprezzare l’energia creativa degli australiani. Il fascino della manifestazione e’ stato sugellato da altri ingredienti che ne hanno confermato l’informalismo (scusate il gioco di parole) in contrapposizione alle classiche sfilate ed esibizioni di moda americane ed Europee. L’ importante per gli australiani e’ spendere per un piacere personale, non da esibire. I capi d’abbigliamento per la stagione nuova, anche se creati da stilisti famosi sono a acquistabili a prezzi ridotti, e possono essere esibiti in anteprima rispetto la prossima stagione. Come dire? Il fascino del nuovo e del lusso ad un costo accessibile. All’interno degli stands durante la manifestazione sono stati offerti bonus da utilizzare nell’ Hub di bellezza. Quasi

un invito a focalizzare l’attenzione anche sui capelli e sul viso delle bellissime donne presenti in forza alla manifestazione. Si sono viste bellezze femminili con makeovers e acconciature straordinarie per fantasia e creativita’. Certamente non potevano mancare alla manifestazione i nomi australiani piu’ illustri che operano nei settori dell’estetica. Molte le offerte di bonus anche per gli acquisti all’Hub Vintage per prodotti nuovi creati da stilisti Promettenti. La sensazione piu’ diffusa tra gli ospiti ed i frequentatori del FASHFEST e l’abbandono dal mondo reale e l’ingresso in luoghi sorprendenti e spazi inaspettati. Si chiama Fashion Weekend Sydney. Impettito e’ tornato nella citta’ dell’opera house con jam-packed, good bag, designer, shopping, spettacoli, hub di bellezza, coccole, consigli di stile e bellissimi abiti. Addio al prossimo anno. Mi mancherai!

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I SuCCESSI DEL COnTE

GIUSEPPE CASCELLA gIuSEPPE CASCELLA NASCE A NOCERA INFERIORE PROVINCIA DI SALERNO IL 27 OTTOBRE 1955. SIN DA PICCOLO hA COLTIVATO LA PASSIONE PER IL PRESEPE E CON AMORE E CuRA hA TRASCORSO gIORNI E gIORNI VICINO ALLA COSTRuzIONE DEL PRESEPE DI CASA. quESTA PASSIONE CONTINuò NEL TEMPO, DIVENTANDO ARTE E STILE ARTISTICO. Ancora oggi, come da bambino, si ritrova a perdersi nel dolce incanto della natura montanara per trarre dalla realtà nuove idee scenografiche presepiali. Realizza i suoi capolavori con materiali naturali e li arricchisce con figure pastorali di tipica fattura artigianale napoletana. Oltre alla passione per presepi, il maestro esprime il suo amore per l’arte anche attraverso la pittura e la scultura per cui è conosciuto ed apprezzato non solo in Italia ma anche nel mondo infatti le sue opere sono state esposte. Nel 2002 per Urbino, città che egli ama particolarmente, realizza un presepe da Guiness dei primati con il quale apre la mostra dedicata alla Natività denominata “Le vie dei Presepi”. Egli è anche un pittore, così eclettico da riuscire a passare da una tecnica raffinata e iperrealista fino a raggiungere toni espressionisti. Alcuni suoi quadri sembrano dipinti in un momento di intensa passione, pennellate istintive che si scagliano contro la tela con slancio emotivo e danno vita a paesaggi, marine e fiori talvolta rasentando l’astratto; altri invece esprimono una calma interiore e una profonda riflessione. Nel 2001 è collaboratore della nascita del Corso Sperimentale “Comunicazione e didattica nell’arte”. Nel 2004 diventa socio benemerito dell’Opera, impegnandosi anche ad animare una delegazione dell’Opera e manifestando, nel contempo, la volontà di voler donare alla CASA MUSEO “Vincenzo Piccione d’Avola” un Suo artistico Presepe e una Sua magnifica opera in pittura. Il Consiglio Direttivo dell’Opera accoglie con grande soddisfazione la richiesta del Maestro e, con deliberazione del 3 gennaio 2005, lo incardina ufficialmente tra i soci benemeriti e, successivamente, lo nomina Delegato di zona della Regione Campania, ove risiede.

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L’Opera Praesepium Ars Historiae Populi ringrazia l’insigne Maestro italiano per la fraterna attenzione e per la munificenza nei confronti della nostra attività spirituale e culturale; pertanto il Prof. Vincenzo Piccione d’Avola, preannuncia il prestigioso conferimento al M° Cascella della onorificenza vitalizia di Accademico del Santo Presepio, che gli viene conferita al’ Eventus 2005 (9-11 dicembre 2005, in Sicilia). Nel 2005 partecipa ad una personale a Roma è le sue opere verranno esposte nella sala Macchiavelli riscontrando un enorme successo. Ancora nel 2006 prende parte al Prima Mostra Biennale di Lecce e nel 2008 presente anche per la Seconda edizione. L’opera Giuseppe Cascella ha toccato pressoché tutte le città d’Italia, diffondendola attraverso mostre personali e collettive. La Spagna è fra le nazioni che maggiormente mostra grande ammirazione per le Opere del Pittore ciò nonostante anche al MOME di New York, nei musei Parigi, di Praga, di Tokio e della Cina sono state esposte le sue opere entusiasmando uomini di cultura, arte e politica che hanno fatto di alcune sue opere un capolavoro da ritrovarsi nelle proprie residenze . Da vero artista è socio dell’Accademia Internazionale A.I.A.M. associazione che garantisce l’autenticità delle opere dei propri soci. Con il suo genio entra a far parte anche del l’Accademia delle Belle le Arti. Il maestro Cascella ha ricevuto numerosissimi premi tra cui: PREMIO CITTA DI STOCOLMA BELLANGE ATELJE’ GALLERI nel 2011, XII SALO D’’HIVERN ESART BARCELLONA nel 2011, TOKIO PREMIO INTERNAZIONALE nel 2011,NEW YORK AWARD TO GIUSEPPE CASCELLA CULTURAL ASSOCIATION THE WANDERER NEW YORK nel 2009, ACCADEMIA EUROMEDITERRANEA DELLE ARTI A.C. a Palermo nel 2009, LA GALLERIA MOUVANCES L’ACCADEMIA EUROMEDITERRANEA DELLE ARTI, LE GRAND PRIX INTERNATIOAL DE PARIS POUR SES MERITES ARTISTQUES nel 2011, ART MUSEUM MOMA DI NEW YORK, ART IN THE WORDROSSO D’ARTE IN PISTA PREMIO DE CHIRICO nel 2010, PREMIO INTERNAZIONALE D’ARTE DAVID DI MICHELANGELO LECCE AL VECCHIO TEATRO IL PAI-

SIELLO nel 2010, FESTIVALARTE 2011 LA CHIMERA LECCE, ARTEXPO’ GALLEERY GRAN GALA’ DELL’ARTE PORTOVENERE nel 2010, 1° PREMIO GALLERIA STUDIO ARTE 4 ROMA nel 2010, ARTEXPO’ GALLERY CASALPUSTERLENGO IL TROFEO LA VELA D’ORO nel 2010, STELLA TROFEO LA CITTA DI NEW YORK nel 2010, CLUB HOUS ARTISTI PREMIO SAN GIACOMO 4ª EDIZIONE nel 2012 CONFERISCE IL PREMIO POLLENA TROCCHIA NAPOLI, PREMIO INTERNAZIONALE TOKIO nel 2011, PREMIO LEONE D’ORO PER L’ARTE SIRMEONE nel 2011. Nel 2008 il noto artista Grecò lo contatta per un suo dipinto che in seguito sarà la copertina dell’ultimo suo scritto. Ultimamente riviste d’arti come: EURO ARTE LECCE, NOTIZIARI DELLA ACCADEMIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA ROMA, PREMIO OPEN 2011, SALA BRAMANTE ROMA GENNAIO 2011,ACCADEMIA IL CONVIVIO NUMERO 45 CASTIGLIONE SICILIA, PRIMO PREMIO SPAZIO ARTE 2009, FALEERIA LA CORNICE PADERNO DUGNANO MILANO, RIVISTA AGRIGENTO ART RASSEGNA D’ARTE PRIMA, EDIZIONE GALLERIA PENTART SETTEMBRE 2010 DANIELE RANDINI TEDESCO, ENCICLOPEDIA D’ARTE ITALIANA CATALAGO GENERALE ARTISTI DAL NOVECENTO AD OGGI, GA GIUNTI FRATELLI D’ITALIA RIVISTA D’ARTE FASI FEDERAZIONI SARDE IN ITALIA, ENCICLOPEDIA GRANDI MAESTRI EDIZIONE CENTRO DIFFUSIONE ARTE 2011, AVANGUARDIE ARTISTICHE 2010 1 e 2 VOLUME, CAUSA ARCHIVIO STORICO DELL’ACCADEMIA SANTA SARA 2011 1 EDIZIONE, ARTE OPERE ALTRO ARTE PER LA SOLIDARIETA’, ARTE XXI SECOLO NUMERO 0 MENSILE D’ARTE 2010, ASSOCIAZIONE ARTISTICA CULTURALE DIONYSOS TAORMINA RENDEZ VOUS INTERNAZIONALE 2007, PRESENTAZIONE PAOLO LEVI MONREALE UNA RACCOLTA D’ARTE CONTEMPORANEA ITALINA 2010, ALBO INTERNAZIONALE DEI PITTORI VOL 1. Oggi suo grande interesse e desiderio son i giovani artisti. Infatti con la sua esperienza sta cercando con il suo aiuto di fare emergere i giovani artisti della sua terra.

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D) Dopo tantissimi anni di successo, og gi qual è il tuo sogno nel cassetto? R) c inema, riscattarmi dopo 45 anni di esperienza D) Qual è la cosa più curiosa che ti hanno fatto o regalato i tuoi fan per dimostrarti il loro affetto? R) Mi hanno rubato sempre un cappello ogni qualvolta stavo in televisione per suvenir D) Dacci un’anteprima dei tuoi futuri progetti artistici! R) Farò la biennale di Venezia D) u na nota del passato, meglio il cinema, teatr o o musica? R) c inema D) Hai mai pensato che lavoro avresti fatto se non avessi raggiunto il successo? R) c ertamente il pizzaiolo D) Se potessi tornare indietro, cosa cambieresti o faresti di diverso? R) È il destino che ha voluto che facessi l’artista, non voglio tornare indietro non saprei… D) c hi, secondo te, potremmo definire il tuo “naturale erede”? R) i n questo momento non è in i talia ma a c uba. È una pittrice che sarà grande nei prossimi anni. D) Se potessi realizzare un desiderio per tutti noi, cosa esaudiresti? R) c he tutti siano pr emiati per la lor o capacità artistica. Ho voglia sempre di scoprire il meglio di tutti voi. u n uomo di grande valor e che nonostan te la popolarità e rimasto sempr e un c ontE di nome e di fatto. giuSEPPE cAScELL

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Le borse sono produtti di lusso di altissima qualitĂ tutte in pelle esotiche, prodotte in coccodrillo, struzzo, pitone e lucertola www.victoriampudia.com

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AZZURRA DI LORENZO alla decima edizione del “World of Fashion 2013” Testimonial Claudia Gerini di andrea biandrino

AzzuRRA DI LORENzO è uNA gIOVANE STILISTA DI MODA. Nata a Catanzaro nel 1986, dopo aver concluso gli studi nella sua terra ed essersi diplomata in Maestro d’Arti applicate per la decorazione di ceramiche artistiche a Squillace (CZ), si trasferisce a Milano per una grande passione avuta fin da piccola. Studia Moda presso l’Istituto Burgo, specializzandosi nel disegno, nella modellistica, nella sartoria e nello stesso tempo in grafica digitale tramite utilizzo di software specifici. Inizia così il suo lungo percorso… Azzurra Di Lorenzo matura da subito numerose esperienze come fashion designer sia per l’abbigliamento che per le calzature, lavorando presso aziende dai brand Datch, Puebla e OdM. Dopodichè inizia a svolgere attività di consulenza stilistica e prototipia per le collezioni di calzature per famose case di moda. Oggi con tenacia e dedizione disegna abiti haute couture con cui partecipa a sfilate e concorsi internazionali. Nel suo atelier, inaugurato nel cuore di Milano, disegna e realizza su commissione abiti esclusivi su misura, firmati col proprio marchio AZZURRA DI LORENZO. Già personaggi dello spettacolo li hanno indossati in occasione di diversi eventi e diverse trasmissioni, in onda su RaiUno, TarghetItaly, Video Calabria. Arturo ed altre emittenti. Azzurra ultimamente ha partecipato alla decima edizione del “World of Fashion 2013” al St.Regis Grand di Roma, iniziativa inserita nel calendario ALTAROMA. Special guest la splendida Claudia Gerini che indossa e sfila per Azzurra indossando un abito in pura seta grigio perla, impreziosito da ricami pregiati. La sua collezione ammiratissima e molto apprezzata era ispirata alle foglie.

UFFICIO STILE E ATELIER VIALE SABOTINO, 16 - MILANO (p.ta Romana) mail: azzurradilorenzo@gmail.com

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, a n u t r o f a n u è n o n o s s e c c u s Il o v i t t e i b o n u ma FRANKLyN SANTANA NASCE A CARACAS (VENEzuELA) IL 6 APRILE 1972. MODELLO E ATTORE VENEzuELANO, Ex JuDOKA E quARTO CLASSIFICATO ALLE OLIMPIADI DI BARCELLONA gIOVANILI, FRANKLyN INIzIA LA SuA CARIERA A MIAMI, DOPO uNA SuA LuNgA PERMANENzA NEgLI STATES, quANDO VIENE NOTATO DEL PROPRIETARIO DEL LEVI’S DIVENTANDO COSI IL TESTIMONIAL DELLA CELEBRE MARCA DI ABBIgLIAMENTO. In seguito a questa esperienza e apparso in altre campagne pubblicitarie fra cui quelle della Compagna delle Indie, Cocca Cola e Martini al fianco di Naomi Campbell. Attualmente in Italia sfila per importanti nomi della moda mondiale e partecipa a numerose trasmissioni televisive. In passato a sfilato per grande griff nel campo della moda internazionale: Gianfranco Ferrè, Versace, Armani, Moschino, Calvin Klein, Laura Biagiotti, Missoni, Jean Paul Gaultier e tanti altri nomi di eccellenza delle moda. Conosciuto anche come attore per le sue apparizioni in numerosi film: “Squadra Antimafia” Produzione: TAODUEFILM, “Il Commissario Coliandro” serie Produzione: TAODUE FILM, “I Fratelli Benvenuti” Produzione: Mediaset recitando insieme ad attori come Massimo Boldi e Barbara de Rossi, “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, “Il paziente di lusso” regia di Evaristus Ogbechie (presentato al Festival di Roma e Berlino 2008), “Un papà quasi perfetto” regia Maurizio Dall’Orso Produzione: RAI e attualmente e in onda su Rai 1 la serie televisiva “Che Dio Ci Aiuti”, con protagonista Elena Sofia Ricci.

D) Franklyn nonostante la tua giovane età e il tuo lungo percorso nel mondo dello spettacolo, nonostante la fama internazionale che sei riuscito raggiungere con grandi sacrifici, studiando e allo stesso tempo sacrificando alcune tappe di un ragazzo giovane che dovrebbe pensare al divertimento a questa età, cosa senti di dire ai giovani che vorrebbero intraprendere questa strada verso il successo?

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R) STUDIARE, STUDIARE, STUDIARE. È UN PERCORSO MOLTO LUNGO E NEL QUALE DEVI SVILUPPARE TUTTI TUOI SENSI E UNIRLI ALLA TUA VITA. IL TALENTO E LO STUDIO SONO LA CARTA VINCENTE D) Dopo tantissimi anni di successo, oggi, qual è il tuo sogno nel cassetto? R) PROVARE A FARE DEI PROVINI A HOLLYWOOD, ANZI SONO 5 ANNI CHE NE PREPARO UNO, NATURALMENTE HO L’APPOGIO MORALE DELLA MIA SORELLINA ANASTASIA (CANTANTE AMERICANA). D) Se potessi tornare indietro, cosa cambieresti o faresti di diverso? R) NON CAMBIEREI NIENTE, SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE NATO NEL MIO QUARTIERE SAN MARTIN. LÌ LA GENTE POVERA SORRIDE, SONO POSITIVI ED È

PIENO DI FIORI… E PERCHÈ NEL MIO QUARTIERE HO SEI NONNE… D) Dacci un’anteprima dei tuoi futuri progetti artistici R) PARTO CON UN TOUR MONDIALE 18 DJ, 5 VOCALIST E IL TOUR SI CHIAMA I LOVE FORMENTERA PRODOTTO DIRETTAMENTE DALL’ISOLA, TRA TUTTI MIEI LAVORI AGGIUNGO ANCHE IL VOCALIST. D) Cosa ti senti di consigliare ai bambini? R) DI FARE TANTO SPORT E DI STUDIARE, PER QUESTO MOTIVO MI STO DEDICANDO A UNA MANIFESTAZIONE BENEFICA IL BABY GIRO D’ITALIA EDIZIONE 2013. 1000 KM IN BICI PER SOSTENERE I BAMBINI FARFALLA, PARTENDO DAL CASINÒ DI CAMPIONEPASSANDO PER MELEGNANO, PIACENZA, VIAREGGIO, FOLLONICA, MONTALTO DI CASTRO COM ARRIVO A ROMA, IN VATICANO.

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i t t a i f f o s l uca

io h rc a m l e d re to a re c e ta s li sti

o n a il M o t s u B o z z Me

uN MARChIO DOPO DECENNI DI ESPERIENzA PRODuTTIVA NEL SETTORE FEMMINILE. STIMOLATO DA quELLE CuRVE COSI SINuOSE E STANCO DI VEDERE PROPOSTE POCO FEMMINILI, COSì LO STILISTA LuCA SOFFIATTI hA PENSATO DI DAR VITA AD uNA “VECChIA CORSETTERIA” CON uNO STILE RETRò E uNA quALITà CuRATA NEI MINIMI PARTICOLARI, CON PASSAMANERIA E SETE DuChESSE ITALIANE, DAMASCATI E PIzzI ChANTILLy VARI

“Adoro tutto quello che e retrò, moda e bellezza del passato dove ho fatto crescere l’idea di rielaborare quel “vecchio” stile cosi femminile e seducente. La mia proposta di donna e una donna sensuale, femminile e trasgressiva, decisa a rivalutare la propria femminilità e le proprie linee con un tocco “Vintage Chic”. 20

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SMS DI MICHEL DESSÌ

INTERVISTA A NINO SPIRLÌ

nino sPiRlÌ,

scRitt oRe e a ut oRe tV Cari lettori, vi riporto integralmente l’intervista esclusiva che lo scrittore e autore TV Nino Spirli’ mi ha rilasciato, via SMS, poche ore prima di partire per una delle tante presentazioni del suo “Diario di una Vecchia Checca” in giro per il mondo Allora Nino tutto iniziò da…? Dall’Antigone di Sofocle messa in scena nel lontano 1979, durante il mio ultimo anno di liceo. Da quel momento non ho più smesso né di recitare, né di scrivere. Grazie soprattutto all’incoraggiamento di mio padre. Anche dal tuo libro, si evince questo vostro profondo rapporto... Sì! Mimmo Spirlì ed io siamo stati profondamente legati per tutta la sua vita. E, oggi, dopo la sua morte, la nostra storia è ancora più forte, perché mi tornano in mente e diventano legge tutti i suoi insegnamenti. Grazie a lui, ho imparato ad essere un uomo forte, tenace, ottimista e amante del bello. La nostra complicità non ha mai conosciuto momenti di défaillance. quindi, i tuoi primi debutti sono tutti teatrali? Sì, prima con compagnie amatoriali. Poi, soprattutto dopo le sette stagioni trascorse a Parigi, sempre più “Alte”. Gli anni parigini, passati a lavorare su Goldoni e Pirandello, li considero quelli maggiormente formativi, sia dello stile che del carattere artistico. È lì che ho imparato a “smontare il testo”, fino a trovarne il cuore: operazione necessa-

ria, se si vuole arrivare alla comprensione profonda di un autore e della sua opera. Del tuo cuore ne hai parlato in maniera “spudorata” sul Diario di una Vecchia Checca, il tuo libro, appena uscito... Certo! Non c’è altro modo per parlare dei fatti del Cuore. L’ipocrisia non renderebbe giustizia. Anzi, trasformerebbe le grandi passioni in farse senza fondamento. Il Cuore DEVE amare e non può mentire nel farlo, mentre, spesso, capita che sia la Mente a farlo per lui. E la Mente mente. I compromessi sono propri della Mente che si vende facilmente ai danni della morale comune, annichilendo il significato delle felicità che il Cuore fabbrica senza fatica. L’amore nasce nel Cuore, è spontaneo, è libero, è spudorato. E, dunque, il Diario di una Vecchia Checca? È una autobiografia romanzata di trent’anni di vita di un autore televisivo, attore e regista di teatro, uomo libero che non ha mai cessato di sperimentarsi quotidianamente nel rapporto con la famiglia, col creatore, con i colleghi del lavoro, con gli amanti, con le istituzioni... Un diario

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sempre vissuta sopra le righe. Non lo è? Non sempre e non necessariamente. La mia, pur colorata dalle mie “sciallesse”, resa musicale dai cento bracciali e alleggerita dai miei ventagli, è una vita che poggia su una mascolinità che molti “etero” mi invidiano. Ho un carattere forte che non lascia spazio a sfumature fucsia. Ho troppi interessi, troppe cose da sbrigare, per perdere tempo dietro a cinguettamenti e ammiccamenti da operetta.

spietato, senza veli, sfrontato quanto basta. E che ti ha fatto tornare nella tua Calabria... Già! Il Diario mi ha restituito il senso e la misura delle cose. Durante la scrittura, Roma mi stava già stretta. E, così, all’uscita del libro non ci ho pensato due volte a ripercorrere lo Stivale al contrario con tutte le masserizie e a ritornare “a casa”. Dalla Calabria parto settimanalmente per partecipare alle presentazioni del libro un tutta Italia, e, fra poco, nei più importanti Paesi europei. A giudicare dal numero di copie che vengono vendute, questo diario piace molto. Come ti è venuta l’idea di scrivere questo diario? Il libro nasce dalla necessità di rimettere ordine, con una testimonianza diretta e non censurata, nella percezione del grande bailamme del mondo omosessuale. A causa delle mille e mille stimolazioni, la gente della strada non sa più a chi dare i resti. Chi è l’omosessuale? Come vive? Cosa pensa veramente? Come e chi ama? Ecco, il Diario racconta la quotidianità di una vita, a prescindere del costume sessuale, fino a farla diventare NORMALE. Rompendo quella falsa convinzione che la vita di un gay sia

A proposito del tuo carattere, si dice che tu diventi brusco quando tratti con le Autorità. è vero? Verissimo! Quando salgo le scale del Palazzo, il Palazzo trattiene il fiato. Sa che le mie richieste sono fondate. Che mi occupo delle necessità della gente comune, di Coloro che non sono rappresentati, a volte, nemmeno da se stessi. La povertà, l’ignoranza, non sanno avere voce. Sono timide. Ed io mi preoccupo proprio di loro. E a nome loro, lotto e ottengo. quando, invece, si parla del tuo rapporto con Manuel, diventi di miele... Il grande amore esiste per ognuno di noi. Manuel, nonostante oggi viviamo vite separate in case separate, resta proprio quello: Il Grande Amore. Ci adoriamo e condividiamo tutto, dal lavoro alle gioie, ai dolori, alle ansie, alle felicità. La nostra forza è il sentimento che condividiamo da oltre quindici anni. Siamo famiglia! E le nostre rispettive famiglie di origine ci amano come se ne facessimo parte per linea di sangue. Io gli boccio le nuove fidanzate, lui si preoccupa per le mie intemperanze amorose. E abbiamo sempre ragione... (Ride) Insomma, Nino Spirlì non si sente mai solo! Poche volte. Per necessità poetica... L’artista ha necessità di crearsi la solitudine per poterne scrivere. Ecco, io, a

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volte, ho necessità di sentirmi solo. Di sperimentare sulle mie carni la tristezza dell’abbandono. Ma dura poco. Squilla il cellulare, suonano alla porta, trilla la chat, ed eccomi di nuovo al caldo dei miei affetti. Ora, come di consueto, una domanda sui progetti futuri MafiaNò! Il grande progetto che ho portato con me in Calabria. Un modo di essere e non un tentativo. MafiaNò

BIOGRAFIA

è condiviso con Associazioni, Singoli ed Istituzioni. È la voglia di coinvolgere i giovani artisti e tecnici in progetti concreti sul territorio. Primo appuntamento, la Personale del giovane pittore Adriano Fida, figlio di una Rosarno fin troppo crocifissa, emigrato a Roma, conosciuto nel Mondo. Secondo appuntamento, il cortometraggio sociale contro l’omofobia interamente prodotto e girato in Calabria, grazie alla disponibilità della Presidenza della Provincia di Reggio Calabria. A seguire, una serie di belle iniziative per la prossima estate della Piana di Gioia Tauro... Altri progetti, il mio secondo provocatorio romanzo; un format televisivo sfizioso; la ripresa di PirandelloDrag a teatro e mille altre presentazioni del Diario di una vecchia checca, dopo Roma, Bologna, Firenze, Palermo, Reggio Calabria, Cosenza, Milano, Napoli, tutta la Calabria, in futuro ci saranno Bari, Catania, Messina, Cagliari e, in Europa, Berlino e Londra... Per il momento…

Nato a Taurianova (RC) da Concettina Amuso e Mimmo Spirlì, 13 luglio 1961, ma romano d’adozione. A detta di tutti, ancora oggi, ha carattere forte, intelligenza marziana, tenacia oltre i limiti consentiti. E’ crudo, diretto, spregiudicato, tenace, sentimentale, passionale, tuttosessuale, espansivo e non perdona. Scrittore audace, comico di talento e autore di format TV e soggetti cine-televisivi. (La Fattoria, Né con te, né senza di te, Forum) Inizia giovanissimo a recitare nelle rappresentazioni delle commedie e delle tragedie greche e latine. Nel 1990 è chiamato a Parigi dal Centre Dramatique National Theatre du Campagnol: la collaborazione durerà fino al 1996. Li definisce gli anni più sensuali. Nel 1995 dirige in teatro Ryoju - “Il Fucile da Caccia” - di Y. Inoue - Tutte donne, per parlare d’amore e morte. Nel 1996 dirige in teatro “L’uomo dal fiore in bocca” - di L. Pirandello - Unica versione autorizzata ad essere interpretata da sole donne: Che fissazione! Il 27 settembre 1997 conosce Manuel Ferrarini. Nel 1999 resta “vedovo” di suo padre, al quale era legato da un legame profondo. Nel 2000 crea il reality tv “La Fattoria” e ne cede i diritti a Rti. Firmerà la puntata pilota, ma non il programma... Sic! Nel 2005 cede i diritti televisivi e cinematografici del racconto “La Capitanessa”, che diventerà la fiction “Né con te, né senza di te” su Rai Uno, nell’autunno 2012. Dal 2001 a 2011 è Autore di “Forum” (Canale 5 e Rete 4). A primavera 2011, torna in scena con “PIRANDELLODRAG”, dialogo platonico ispirato a “La morte addosso” di L. Pirandello. Novembre 2011 è il mese di concepimento del “Diario di una Vecchia Checca”. Attualmente, divide i suoi mesi tra l’Adorata Calabria, Roma e CapoVerde, l’amato buen retiro...

A chi auguri cosa? A tutti di essere tenaci ed ottimisti. A me, di non perdere mai la strada maestra. A chi non mi ama, di non sprecare questo tempo...

Per info: www.ninospirli.it 24

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Un look personalizzato Errato andare da parrucchiere con il santino (immagine ritagliata da una rivista) di dino candelà

quANTE DI VOI SI SONO RECATE DAL PROPRIO PARRuCChIERE CON uN’IMMAgINE RITAgLIATA DA uNA RIVISTA, CON uNA BELLISSIMA MODELLA DAI LINEAMENTI REgOLARI, OPPuRE uNA MODELLA DAL VISO CON FORMA TRIANgOLARE CON uNA CAPIgLIATuRA BIONDO SgARgIANTE, O uN ROSSO FLuORESCENTE, E ChIEDIAMO AL PROPRIO hAIR STyLIST DI ESSERE PRONTA PER quEL TIPO DI LOOK, OPPuRE DITE ChE VI PIACE COSI TANTO ChE VORRESTE AVERE LA STESSA ACCONCIATuRA? Da 20 anni mi occupo di bellezza e credetemi sono diverse le signore o ragazze che si presentano con il famoso santino (gerco professionale nel settore dell’acconciatura) ancora capita tutt’oggi. Ma nel mio caso la prima cosa che dico è: grazie per essere stata cosi carina, ma non serve noi creiamo il tuo look in base alla tua immagine al tuo carattere alla tua persona.

Questo spesso tra i colleghi non avviene per pigrizia, per mancanza di sicurezza, oppure perchè non si vuole contrastare la cliente con il rischio di perderla o rendersi antipatici, ma non funziona in questo modo, non è rispettoso neanche nei confronti della cliente che ci troviamo davanti. Analizziamo la nostra cliente, stile d’abbigliamento, tipo di capello, colore della pelle, lavoro, morfologia, spalle, gambe, ecc... Solamente in questo modo, analizzando dettagliatamente la nostra cliente possiamo dare il giusto consiglio, possiamo tirar fuori il meglio della nostra modella, un taglio nuovo un colore è molto più importante di qualsiasi altro abito che indossiamo, perchè cosi bisogna pensare, i capelli sono l’abito che Dio ci ha donato e non sempre il nostro colore naturale ci sta bene, come avvolte succede con le orecchie o un naso sporgente, capita anche che la cliente richieda il suo colore naturale pensando che le stia bene, non è cosi signora, comunque questo è un altro argomento che approfondiremo prossimamente. Torniamo al nostro discorso, se vi piace un’immagine originale che si adatti al vostro viso alla vostra pelle, al vostro fisico lasciatevi consigliare e lasciate a casa il santino. Vi faccio una domanda , se dovessi farvi un regalo, preferite un abito confezionato o un abito su misura?

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PREMETTO CHE SONO STATO CONTATTATO DA UN’AGENZIA CON CUI COLLABORO PER VARI EVENTI, DOVE è STATO RICHIESTO UN HAIR STYLIS NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA CHE AVESSE UN GRANDE ESTRO PER DARE UNA SVOLTA ALL’ IMMAGINE DEL GRANDE CANTAUTORE ZUCCHERO FORNACIARI. RICORDO CHE DA OLTRE 20 ANNI LA ROCK STAR HA MANTENUTO SEMPRE LO STESSO LOOK, CAPELLI LUNGHI. MA ERA ARRIVATO IL TEMPO DI UN CAMBIAMENTO, NON POTEVO TAGLIARE I CAPELLI A ZUCCHERO, TAGLIANDOGLI SOLAMENTE LE PUNTE ERA UNA COSA INAUDITA CI VOLEVA QUALCOSA CHE LASCIASSE IL SEGNO, SIA NELLA SUA VITA CHE ANCHE NELLA MIA VITA PROFESSIONALE, ALLORA DOVEVO GIOCARMI LA CARTA VINCENTE, O RIMANE CONTENTO, OPPURE NON MI VORRà PIù VEDERE IN VITA SUA. MI SONO CHIESTO CI VUOLE QUALCOSA DI NUOVO, DI DIVERSO CI VUOLE UN TAGLIO GRINTOSO, MODERNO, UN TAGLIO CHE LO RINGIOVANISSE, MA NELLO STESSO TEMPO CHE GLI

STIA BENE, COSì HO DECISO DI CREARE UN LOOK LEGGERO, DONANDO DELLE MORBIDEZZE SULLE LUNGHEZZE. DECISO IL TAGLIO C’è STATO L’INCONTRO CON lui,CI SIAMO PRESENTATI E DEVO DIRE CHE è UNA PERSONA MOLTO GENTILE E CORDIALE MI HA MESSO SUBITO A MIO AGIO, CON QUALCHE BATTUTTA DEL TIPO “ADESSO MI TAGLI LA TESTA”?. IN PARTICOLARE MI RICORDO CHE IO L’hO CHIAMATO SIGNOR ZUCCHERO, LUI MI RISPOSE PREFERISCO CHE MI CHIAMI ZUCCHERO, PERCHè E COME SE CHIAMASSI UNA PUTTANA SIGNORA PUTTANA, QUESTA BATTUTA SINCERAMENTE NON L’HO CAPITA BENE COMUNQUE RIDENDO RISPOSI OK ZUCCHERO, COSI CONTINUAMMO IL NOSTRO LAVORO, IO GLI PROPOSI UN TAGLIO SPECIFICO CHE NON è STATO FACILE PERCHè HA UNA TEXSTURE SEMPLICE ANZ… MA NON PER QUESTO MI SONO SCORAGGIATO, ANzI è STATA UNA VERA SFIDA. PRIMA DI INIZIARE GLI HO SPIEGATO QUELLO CHE VOLEVO REALIZZARE, AVEVO GIà IN MENTE LA SUA NUOVA IMMAGINE LO VEDEVO GIà CON L’EFFETTO FINALE, COMUNQUE GLI HO ISPIRATO COSì TANTA FIDUCIA CHE NON HA VOLUTO NEANCHE LO SPECCHIO DAVANTI, QUESTA è STATA UNA DELLE COSE PIù BELLE CHE RICORDERò PER TUTTA LA VITA. QUANDO HO TERMINATO LA MIA OPERA D’ARTE, ZUCCHERO HA GURADATO PER TERRA , POI MI HA GUARDATO NEGLI OCCHI E MI HA DETTO “MA TUTTI QUESTI CAPELLI DI CHI SONO”? SI è ALZATO DALLA SEDIA E SI è RECATO DAVANTI AD UNO SPECCHIO, QUANDO SI è GUARDATO LA PRIMA ESPRESSIONE CHE HA FATTO è STATA QUELLA DI RIMANERE A BOCCA APERTA nel VERO SENSO DELLA PAROLA, POI MI HA GUARDATO SERIAMENTE E MI HA DETTO “BRAVO, HAI AVUTO CORAGGIO”.

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Emanuele Viscuso: L’artista italiano contemporaneo più conosciuto in America. vaifro minoretti

Il grande artista che rende alto il significato di Made in Italy nel mondo aL DesIGn

IL MONDO INTERO AMMIRA IL MADE IN ITALy. MOLTE PERSONE, CONFIDANDO NELLA SuA SICuRA quALITà, SONO DISPOSTE A FARE ANChE uNO SFORzO PuR DI ESSERE IN gRADO DI ACquISTARE uN ATTRAENTE ARTICOLO DI MARCA ITALIANA. IL MARChIO “MADE IN ITALy” è IL TERzO AL MONDO PER NOTORIETà, DOPO quELLI DI COCA-COLA E VISA. PROPRIO PER TuTELARE LE RAgIONI DI quESTO PRIMATO,

è STATO EMANATO uNO SPECIFICO DECRETO-LEggE, IL Nº 135 DEL 25 SETTEMBRE 2009, ChE CONTIENE L’ART. 16 DAL TITOLO: “MADE IN ITALy E PRODOTTI INTERAMENTE ITALIANI”. Tale marchio è ormai sinonimo di qualità e prestigio e protegge la

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grande la tradizione italiana e il riconoscimento che essa ha in tanti settori. Le aziende con la certificazione “100% Made in Italy” sono, infatti, sottoposte a una serie di accurati controlli atti a certificare che l’intero ciclo produttivo sia totalmente svolto in Italia e che il prodotto abbia tutti i parametri previsti dalle severe normative in materia. Quando si parla di Made in Italy, l’opinione pubblica pensa per prima cosa alle grandi firme della moda, come Valentino, Versace, Armani, oppure alla Ferrari, agli occhi del mondo uno dei capisaldi tra le grandi firme del nostro paese. Però, a ben esaminare, Il made in Italy costituisce un fenomeno anche più complesso che abbraccia diversi settori industriali e attività economiche del nostro sistema, allargandosi dai beni industriali sino ai prodotti agricoli tipici, al turismo e ad altro. Il patrimonio artistico italiano, per esempio. Pare che il 70% dei beni artistici mondiali sia in Italia. E l’arte moderna e contemporanea non è da meno. Tra Futurismo, Transvanguardia e altri movimenti, anche gli italiani moderni hanno avuto da dire al mondo la loro. Ma, se proprio vogliamo fare il nome di un grande e poliedrico artista italiano in perenne rinnovamento e molteplici partecipazioni in vari progetti, troviamo in pole position Emanuele Viscuso che, con le sue creazioni artistiche in vari campi, come scultura, design, musica, cinema e persino urbanistica, e con gli eventi culturali da lui creati e organizzati nel mondo (e persino nello spazio (poi vedremo perché) è ritenuto un genio moderno ed un pilastro internazionale della cultura made in Italy. Viscuso è artista per scelta. Infatti, da grande sognatore a quasi 33 anni, nel 1984, abbandona un sicuro impiego bancario per dedicarsi, senza alcuna sicurezza, alla musi-

ca, all’arte e alla cultura. Allora non sapeva ancora quanto avrebbe arricchito il nostro “Made in Italy”. Semplicemente, fece il passo che sentiva di fare, forse cosciente che quando si crede profondamente in qualcosa, i risultati non tardano ad arrivare. Fu così che l’artista, nato a Palermo la notte di Natale del 1952 da padre sculture e da madre preside di scuola media e musicista, volle unire le due loro arti e divenne scultore come il padre e musicista come la madre. Solo che lo fece totalmente da autodidatta. Aveva già studiato legge, laureandosi a Napoli col massimo dei voti e ora aveva meno tempo per studiare. Si buttò quindi direttamente nella pratica, non come un principiante, ma come fosse un maestro in entrambi i settori. D’altronde era già stato un “maestro” anche nell’abbandonare l’impiego in banca. Non lo fece infatti con una semplice lettera di dimissioni ma con un bel necrologio sul Corriere della Sera, che recitava così: “Cessando di soffrire, dopo lungo travaglio, è passato a miglior vita Emanuele Viscuso, giovane impiegato di banca. Ne piangono la prematura scomparsa, i colleghi e quanti lo conobbero sul lavoro.” Geniale fin dall’inizio della sua carriera, Viscuso continuò a dare applauditissimi concerti della sua meravigliosa musica neo-romantica, a creare quadri, chiamati “Disegni di musica”, e sculture modulari, geometriche e armoniche, chiamate “Musica solida”, compiendo quindi il sogno di fondere assieme le arti del padre e della madre. E solo pochi anni dopo l’inizio della sua carriera di scultore, iniziata nel 1986 con una grande mostra a Miami, la sua grande opera “Onda-Ponte sull’immaginario” era già parte dell’aeroporto intercontinentale dei Milano Malpensa. Non pago di ciò, nel 1992 creò l’azienda “Emanuele Viscu-

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so carte da parati trompe l’oeil” e con queste decorazioni riproducenti soprattutto antiche biblioteche, vendute subito in un centinaio di negozi in Italia e all’estero, ricoprì chilometri quadrati di pareti di case, hotel, locali pubblici e uffici. L’artista, nel 1996, confermò la sua genialità con un’idea incredibile: fare la prima mostra d’arte in un aereo in volo. Fu così che nei cieli tra Vienna e Varsavia, a 10.000 metri d’altitudine, tra le 12 e le 13 – ora italiana- del 31 maggio 1996, avvenne lo straordinario happening: il primo vernissage della storia a svolgersi durante un regolare volo di linea. Per i fortunati e divertiti passeggeri del volo Rimini–Riga una mostra di sculture fu improvvisata dall’artista che, in volo verso la Lettonia per organizzare una sua personale, avendo con sé dieci sue piccole opere in legno, sorprese tutti offrendo un’anteprima con tanto di inviti (scritti a mano e consegnati lì per lì ai passeggeri), e con tanto di cocktail e di opere esposte tra i sedili reclinati di una parte dell’aereo con la compiacenza del comandante e delle hostess. A confermare una carriera da Guinness in qualunque cosa facesse, nel 2000 creò una linea di gioielli-scultura il primo dei quali, una spilla, fu donato dal Consolato Britannico a Milano alla Regina Elisabetta in visita ufficiale. Così, mentre la sua prima grande scultura era incredibilmente finita in un aeroporto internazionale, altrettanto miracolosamente la sua prima spilla era arrivata alla Regina Elisabetta. Viscuso però, nonostante lo amassero tutti, regine comprese, restava sempre una persona di grande umiltà e disponibilità verso gli altri. Soprattutto i meno abbienti. Non tutti sanno che a Milano l’artista, pur avendo difficolta a pagare già il proprio mutuo, diede un’abitazione gratuitamente per oltre vent’anni a una vecchina con una pensione minima. Inoltre, per lungo tempo, prestò servizio come volontario all’associazione Vozza, nel reparto neurochirurgia del Fatebenefratelli. il suo definitivo trasferimento negli Stati Uniti avviene nel 2000. Ma perché andarsene quando in Italia ormai aveva fatto tanto e non era certamente uno sconosciuto? Anche lì, semplicemente, fece il passo che sentiva di fare, quasi con la fede di un missionario, sicuro che i risultati non sarebbero tardati ad arrivare. Infatti, a Miami, Viscuso, pur continuando a fare lo scultore, ampliò la sua gamma creativa scrivendo di architettura e urbanistica, tenendo all’università delle lezioni di cinema e divenendo ideatore di eventi. Nel 2006 creò il Sicilian Film Festival, una fortunatissima vetrina internazionale della cinematografia siciliana giunta ormai all’ottava edizione, e nel 2008 creò il Festival Internazionale di Musica d’Organo (F.I.M.O.) che ha luogo in Sicilia da quattro anni. Ma dove Viscuso ha superato perfino se stesso è stato quando nel 2007 riuscì a convincere la Nasa a effettuare ufficialmente un evento sulla cucina italiana. Dove? Nello spazio, ed esattamente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Tutto ciò, oltre a procurargli premi e riconoscimenti (Premio Pepe dell’Accademia Italiana della Cucina, Chiavi della Città di Miami Beach, premio come Ambasciatore di Cultura

della Regione Sicilia), contribuì a fare di Viscuso un personaggio seguitissimo dalla stampa americana e internazionale fino a farlo definire dalla stessa stampa “L’artista Italiano più intervistato in America”. Le sue ultime creazioni? Dal logo della Fondazione Marilyn Monroe al bellissimo tavolo “Andromeda”, creato per De Mura, grande azienda pugliese che promuove nel mondo il migliore design italiano. Andromeda è in esposizione in questi giorni alla Cascina Cuccagna di Milano per il Fuori Salone 2013 di Milano e, per la sua particolare eleganza, è già stato notato da molti buyer internazionali. Poi c’è “Marvel Platter”, il piatto in oro e diamanti più costoso del mondo, creato con lo chef internazionale e amico Walter Martino. Il piatto, da vendere ai ricchi per aiutare i poveri, secondo precise intenzioni caritatevoli dei due creativi, fa venire in mente la Saliera del Cellini, famosissimo pezzo in oro massiccio che il celebre scultore rinascimentale realizzò per Francesco Primo, re di Francia. Offrendo una sostanziosa fetta dei loro guadagni per aiutare i bisognosi, un po’ Benvenuto Cellini e un po’ Robin Hood, Viscuso e il suo amico chef hanno trovato il modo di togliere ai ricchi per, ancora una volta, donare ai poveri. Chi, come il sottoscritto, ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Emanuele Viscuso, non può che trovarsi d’accordo sul fatto che “l’artista italiano più intervistato in America” è in realtà una persona di grande umiltà e una fonte inesauribile di spiritualità in cui intelligenza, spirito e cordialità si fondono in un composto umano unico. E così, come la sua musica parla, le sue parole sono musica e infondono una tranquillità e una serenità tali che anche il più annoiato sull’arte riuscirebbe ad ascoltarlo all’infinito. Anche i suoi scritti sono di una grande spiritualità. E se c’è un pianoforte a portata di mano, le sue mani scorrono sui tasti bianchi e neri come un foulard di seta e le note sembrano non finire mai. Quando la musica termina, apri gli occhi, pensi…era un angelo…no è Emanuele! Un vero peccato che queste mie parole scritte non siano accompagnate dalla sua musica neoclassica! La odo, è intorno a me, mi avvolge in atmosfera di serenità…. Come solo i più grandi artisti possono esserlo, Emanuele è ovunque con le sue note, con la sua musica, la sua musica solida e con tutte le sue muse.

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COSA FAI NELLA VITA

COSA FAI NELLA VITA è il primo talk show psicologico in onda da lunedi a venerdi su Rete Capri (digitale terrestre canale 20) in seconda serata da giugno, condotto da Roberto Salvini e inviata esterna Giulia Deamina con tantissime novità e interviste esclusive ai personaggi più amati del mondo della televisione e dello spettacolo. Ospiti nelle prime puntate: Ugo Conti, Enrico Beruschi, Salvo Nugnes, Chiara Squalia (esperta Meteo), Yuliana Ieragan (conduttrice Sky), Francesco Catona (psicologo) Marika Fruscio (TeleNapoli), Giulia Regain V Jockey più popolare d’Italia, l’avvocato Domenico Chindamo, Melania Della Costa, Yulia Shesternicova (giornalista di inchiesta) Franklyn Santana, Biagio D’Anelli e tanti altri ospiti con tantissime novità.

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i t t a G o e t Chi è Mat PARTE COME MAGAzzInIERE A 17 AnnI, LAVORO uMILE E OnESTO, MA LE AMbIzIOnI SOnO TAnTE E LA “fAME” è TAnTA, quELLA DI ARRIVARE In ALTO. InIzIA A fARE IL VEnDITORE PER VARIE SOCIETà E IL “TALEnTO” COMMERCIALE fA Sì ChE VEnGA InDIVIDuATO DA IMPORTAnTI SOCIETà ITALIAnE, DIVEnTAnDO In bREVE funzIOnARIO COMMERCIALE E, PER uLTIMO, DIRETTORE COMMERCIALE ITALIA

Dopo anni di esperienza, porte in faccia e soddisfazioni, gestisce 250 venditori sul territorio con fatturati importanti, fino a quando…una telefonata da parte di Sky e si ritrova dentro il talent show più accattivante del secolo: The Apprentice, o sei dentro o sei fuori. Inizia con 16 concorrenti avversari e da lì la scalata verso il successo. Arriva in finale e diventa il beniamino del pubblico con, ad oggi, 25.000 fans tra facebook, twitter, linkedin e altri social. È stata dura ed avvincente, con prove da superare fisiche, con un boot camp con tanto di canoa e rapide, fino alla prova con Mokarabia con una selezione di miscele di caffè, scelta del packaging e missione finale, affrontare un buyer - mastino, cercando di vendergli più possibili confezioni per la GDO. Il Boss? Flavio Briatore, determinato a farne fuori tutti tranne uno, il quale avrebbe lavorato per lui con un contratto a sei cifre.

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Niente male, ma l’ obiettivo non è mai stato quello di lavorare per lui, ma di farsi conoscere come miglior Manager nel comparto vendite e gestione risorse umane nel commerciale. E così è stato! Esce dalla trasmissione e inizia a conoscere gente nuova che lo contatta. Inizia a conoscere i meccanismi della televisione, ma rimane sempre ancorato al vero amore: l’industria e il commercio. Conosce Daniele Barbone, fondatore della BP SEC, società di servizi leader nel settore di consulenza ambientale e test di laboratorio, nonché di corsi di formazione per aziende. Si incontrano in una pensioncina 2 stelle a Milano, gente partita da zero che guarda ben altro che le apparenze. I due si capiamo subito, basta lo sguardo e le idee. Daniele prima dell’ incontro, aveva incontrato Fabrizio Fontana, reduce da Zelig, ma con tante idee innovative. Una di queste, fare formazione alle aziende. Dopo tanti anni passati a vendere, ad affiancare agenti di vendita, a dirigere e a verificare numeri e fatturati, Matteo capisce che insegnare, tramandare l’entusiasmo, po-

teva essere qualcosa di vero. Oggi in Italia la formazione manca, soprattutto nelle aziende con i commerciali, ai quali manca l’adrenalina, l’entusiasmo e la passione. Dalla BP SEC nasce la BP Academy, società di formazione su diversi ambiti. I partner sono importanti: Fabrizio Fontana sulla parte leadership, uscito da poco da Zelig e capace nella comunicazione di massa, Klaus Davi sulla parte comunicazione e media, essendo oggi un guru del settore, Alessio Pizzicannella sulla parte gestione delle immagini essendo lui il più importante fotografo delle star, Alex Billico, portento della formazione sul settore on line, oltre che agli altri formatori, ognuno esperto del proprio settore: sicurezza e parte green, smaltimento rifiuti. Insomma, un’accademia centrata sulle aziende e sul loro potenziale da fare esplodere.

Andrea BIANDRINO

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Il futuro inaccessibile di fronte alla crisi economica e alla massificazione del brand: una sfida complicata per tutti quei marchi che non hanno abbassato l’asticella della qualità, cedendo alle sirene delle licenze e dei guadagni facili con le brand extension. E che ora si trovano a competere in uno scenario globale difficile, spesso senza la giusta organizzazione aziendale. Del futuro del lusso inaccessibile e di quelle maison che fanno della loro qualità artiginale il loro primo core value parla Alessandro Masu, titolare del SL Yachting Charter & Management. «Un futuro per il lusso inaccessibile ci sarà sempre, que la nicchia di lusso che vuole continuare ad essere tale, sopravvivrà sempre», spiega Alessandro Masu. «Oggi si sta tornando al concetto del prodotto di lusso più che del brand di lusso, con l’artigiano, quello che ti veste su misura, che conosce vizi e virtù del cliente e sa già cosa consigliargli. Il resto sarà sempre più accessibile e continuerà la massificazione». SL YACHTING “Charter & Management” offre un servizio esclusivo di charter a motore con crociere a breve, medio e lungo raggio, alla scoperta delle località più belle e famose del Mare Mediterraneo. SL YACHTING “Charter & Management” può soddisfare, in ogni stagione ogni desiderio di vacanza, dall’uscita quotidiana al weekend, dalla crociera settimanale o bisettimanale all’incontro di lavoro all’insegna del mare, della velocità, del prestigio e del divertimento. Un servizio di livello professionale, con la possibilità di vivere forti emozioni nel massimo relax e comfort assoluto.

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MODA & TENDENZE CON ANTONIO D’AurIA prodotti tecnici di colorazioni sono privi di ammoniaca. MODA & TENDENzE 2013 Ogni donna deve rispecchiare la propria età e non cercare look troppo eccentrici che la sminuiscano; la moda dell’anno tagli di tutte le misure lunghi corti o medio principalmente colori mediterranei, o biondi o meshate, look facili da gestire anche a casa. uNA gIORNATA CON ANTONIO D’AuRIA Accogliere la clientela rendendola rilassante, analizzare l’abitudine della cliente e le eventuali problematiche del capello della cute e valutare dei colori che possano essere ben gestiti nella quotidianità. COSA SIgNIFICA uNA SERATA DI gALA CON ANTONIO D’AuRIA Indiscutibilmente capello raccolto da valorizzare al meglio, look non troppo classico ai fini di non rendere la persona molto diversa del suo modo di essere. Il team D’Auria ha una sua squadra completa di parrucchieri e di estetiche professionali che seguono il coordinamento durante le sfilate di alta moda.

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il personaggio

O I G BIA NELLI A ’ 1 D 1 F G A L C A D A MUSI ALL è DIVENTATO FAMOSO PARTECIPANDO COME CONCORRENTE NEL FAMOSO REALITy ShOW gRANDE FRATELLO. DOPO SVARIATE STORIE D’AMORE hA DECISO DI ChIuDERE uNA VOLTA PER TuTTE CON IL MONDO DEL gOSSIP PER DEDICARSI ANIMA E CORPO AL CINEMA E AL LAVORO DI DEEJAy NEI LOCALI E DISCOTEChE PIù IN D’ITALIA. BIAgIO D’ANELLI, CLASSE 1983, NON è SOLO uN DJ. È ballerino, attore, personalità televisiva, modello, produttore: insomma, un artista la cui la passione per la musica fa da filo conduttore e lo ha portato a suonare recentemente insieme a nomi del calibro di Tiesto, Sebastian Ingrosso, Crookers, Planet Funk, Pete Tong, Nicky Romero e altri DJ di fama nazionale ed internazionale. Biagio scopre la passione per lo spettacolo già da piccolo: grande fan di Michael Jackson, si esibisce spesso in saggi di balli nella sua città e da adulto ballerà da professionista in alcune trasmissioni televisive. Un incontro casuale lo porterà a partecipare a diversi programmi in tv e online che gli serviranno da trampolino di lancio per

la sua carriera da attore. Quindi, dal Grande Fratello al Grande Schermo. Il cinema è infatti, assieme alla musica, la grande passione di Biagio. Ma, come tutti sappiamo, neppure il Grande Fratello ha la capacità di lanciare nel mondo del cinema tutti i concorrenti che passano attraverso le sue stanze. Alla breve lista di coloro che ce l’hanno fatta invece si aggiunge Biagio D’Anelli. Negli ultimi anni ha partecipato, in pellicole di successo italiane. Pur non avendo abbandonato il lavoro da dj, per il quale è veramente apprezzato, Biagio ha debuttato nel cinema con “Tutto l’amore che ho” per la regia di Angelo Antonucci accanto a due grandi attrici italiane: Barbara De Rossi e Sandra Milio. E nel 2013 sarà protagonista in un film. L’amore per la musica, e in particolare per la dance, invece, è già nei geni, grazie alla famiglia, che gli ha tramandato questo amore: in casa si ascoltavano Cerrone, Earth Wind & Fire, Grace Jones, etc. I vinili di questi grandi artisti faranno parte della collezione dei suoi primi set, quando, con i suoi adorati Technics, muove i primi passi da dj esibendosi in famosi locali del Gargano (attività che continua tutt’ora). Tutto ciò lo condurrà in numerosi locali ed eventi in tutta Italia suonando fra gli altri, al G Party Folies con Giusy Consoli, Tocqueville, The Beach (Milano), e, recentemente, al Soundrome, dove a giugno del 2013 sarà Resident DJ. Da anni organizza inoltre lo Sweet Paradise a Rodi Garganico, un evento annuale dance dove si esibiscono DJ

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del calibro di Francesco Farfa, Joe T Vannelli, Pasta Boys, Ivan Iacobucci, etc…: l’ultima edizione si è svolta su un treno in movimento ed è stata citata da numerosi blog di New York, data la partecipazione della superstar Little Louie Vega, accompagnato da supernomi nazionali come Giusy Consoli, Pierfrancesco Di Stolfo e Biagio D’Anelli, naturalmente.

A gennaio 2013 è uscito il suo nuovo singolo, “The Sun Goes Up”, prodotto da Kennvad Publishing. La regia del video che accompagna il pezzo è affidata a Barbara De Rossi, alla sua prima prova da regista. Biagio continua a perseguire il suo obiettivo di divertire e far ballare la gente suonando musica house in tutta Italia ed in Europa. “Housemusic forever” è il suo motto.

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Beauty & Class

INTERVISTA AL DOTTOR gIuSEPPE SERPIERI, MEDICO ChIRuRgO SPECIALIzzATO IN FLEBOLOgIA ChE OPERA DA MOLTISSIMI ANNI NEL CAMPO DELLA ChIRuRgIA ESTETICA. FORNISCE CONSuLENzA A NuMEROSE RIVISTE E PERIODICI PER IL gRANDE PuBBLICO DISTRIBuITE IN ITALIA (DONNA MODERNA, ChI, VIVERSANI&BELLI, SILhOuETTE, VOguE, FLAIR, OPTIMA SALuTE, D&T) E COLLABORA CON NuMEROSI STuDI MEDICI A TORINO, MILANO, BOLOgNA, ROMA E BARI. E oggi ha gentilmente risposto a questa breve intervista e ci ha dato dei consigli da seguire e ha parlato di tecniche innovative nel mondo della medicina estetica. Dott. Serpieri, visto lo sviluppo molto rapido nell’ambito della medicina estetica, cai quali metodi possiamo rincorrere? Se vogliamo migliorare e rimodellare la silhouette (a parte le solite cose riguardanti attività fisica e abitudini alimentari), possiamo ricorrere a vari metodi che la medicina estetica ci offre. Per tonificare e ricompattare i tessuti lassi esiste la Radiofrequenza che , grazie al calore sviluppato e trasmesso da placche e manipoli a contatto con la superficie cutanea, stimola la contrazione del collagene, la vascolarizzazione con aumento della ossigenazione dei tessuti e la produzione di fibre elastiche con conseguente miglioramento della compattezza dei tessuti trattati. In che cosa invece consiste la laserlipolisi? La laserlipolisi è una efficace metodica che si pone come alternativa, in molti casi, alla liposuzione tradizionale, nel rimodellamento di zone che richiedono l’eliminazione di accumuli adiposi localizzati che non beneficiano di altri trattamenti non chirurgici. Si tratta di una metodica miniinvasiva innovativa e tecnologica eseguita in anestesia

locale, che consente di eliminare cuscinetti adiposi che si formano nelle regioni trocanteriche (le “coulottes de cheval”), lungo le cosce, nell’interno ginocchia, nelle regioni intorno alle caviglie, sui fianchi, sull’addome, nelle cosiddette “bra lines” e, nell’uomo, in regione mammaria (ginecomastia). Un’altra indicazione è rappresentata da imperfezioni conseguenti a precedenti interventi di liposuzione. L’intervento viene eseguito in anestesia locale, ma comunque in sala operatoria, con dimissione immediata. Bisognerà indossare guaine elastiche per alcuni giorni e sottoporsi ad un ciclo di massaggi o, meglio, di radiofrequenza per accelerare il riassorbimento dei gonfiori postoperatori e per far ricompattare i tessuti. Esiste un metodo meno invasivo della laserlipolisi per eliminare gli accumuli di grasso? Un altro trattamento per cercare di migliorare piccoli accumuli adiposi localizzato e zone di cellulite è rappresentato dalla intralipoterapia con sostanze lipolitiche, capaci cioè di “sciogliere” le cellule adipose, con loro conseguente successivo riassorbimento ed eliminazione per via fisiologica: bisogna sottoporsi a cicli di 8-10 sedute con cadenza settimanale.

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CHE COS’E’ ILOBY È “tutto in uno”, perché ? immaginiamo di poter fare tutto nella comodità della propria camera: shopping, andare al cinema, assistere a qualsiasi spettacolo, andare al casinò, conoscere quello che sta succedendo in qualsiasi parte del mondo e cento nuove opzioni che offriranno al cliente una esperienza indimenticabile. ILOBY è un portale interattivo, il cui marchio è registrato in tutta Europa, che offre informazione, servizi e prodotti, all’utente. Molto facile da usare, intuitivo ed elegante, si usa volentieri con un conseguente aumento delle vendite e delle prenotazioni. COME FUNZIONA? INSTALLAZIONE ILOBY è compatibile al 100% con qualsiasi piattaforma informatica, richiede solamente l’installazione, in ogni camera, di un piccolo computer connesso alla tv e al server centrale, per poter offrire all’Ospite, per mezzo di una tastiera wireless, in forma comoda e innovativa, tutte le ultime migliori innovazioni tecnologiche. Essendo un servizio web-based non richiede l’installazione di alcun software, permettendo l’aggiornamento del sistema in tempo reale e senza nessun intervento on-site. Inoltre si adatta a qualsiasi schermo senza perdere definizione e, caratteristica assolutamente innovativa, è possibile utilizzare tutte le applicazioni contemporaneamente con un unico accesso al portale. UN PASSO VERSO IL FUTURO Evolversi, migliorarsi e sorprendersi assieme a ILOBY. Queste sono alcune delle mete che si potranno raggiungere in poco tempo. L’obiettivo della piattaforma è diventare l’aiuto necessario perché l’azienda faccia il primo passo.

http://news.iloby.it/

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N I A G E R A I L GIU

LA V HOCKEY PIU POPOLARE DEL MOMENTO “UN CONSIGLIO PER LE NUOVE GENERAZIONI DI DJ CHE SONO IL NOSTRO PRESENTE: SIATE UNICI PERCHÈ SARETE I PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO” GIULIA REGAIN, UNA PROFESSIONISTA DEL MIXER, NON A CASO AMBASSADOR PIONEER ITALIA. BELLA, SPIGLIATA, TENACE, LAUREATA IN PSICOLOGIA MA CON LA PASSIONE PER LA MUSICA E LA DANZA. GIULIA RIGHI IN ARTE REGAIN, DJ PRODUCER SEMPRE ATTENTA ALL’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA.

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Come e quando inizia la tua carriera,come ti avvicini alla musica? Inizia perché, senza sapere il perché, mi ero innamorata della consolle e osservavo i dj mentre ioo stavo ore ed ore sotto la consolle a ballare. Poi mi chiesero di fare la LIGHT DJ cioè “giocavo con le luci a tempo di musica” ma mentre ero in consolle osservano sempre il dj come metteva musica e la linea guida che usava per far ballare. Dopo questa fase di osservazione ho comprato la mia prima console pionner con i primi risparmi, ho letto il libretto di istruzioni, mi sono collegata i fili e sola, nella mia cameretta, ho acceso “play” nel cd player e da lì è ricominciata la mia vita “REGAIN”. Come giovane dj hai già viaggiato moltissimo passando da piccoli a grandi club.quale è la dimensione che preferisci? Preferisco i 2 estremi cioè preferisco il palco davanti a più di 5000 persone, cioè i concerti, come quando ho aperto David Vendetta alle isole Mauritus (8000 presenze) oppure a Ferragosto 2012 Santa Margherita (15000, ed,infatti ho scaramanticamente scelto di iniziare questo anno proprio così ad Enna (otre 5000). Oppure la situazione party privati con pochissime presenze super selezionate come di recentemente ho suonato al Party di marchi di alta moda, a Dubai ed in loft a Milano. quale è il tuo genere musicale ? Io lo chiamo “Electronic dance mix house music” perché miscelo più generi musicali, elettronica, progressiv, dance, house, pop con un sound internazionale più americano ed nord europa. Oppure per situazioni più raffinate e d’ascolto prediligo mettere musica ricercata lounge, chillout, nu jazz, rondi veneziani, musica classica, soul e deep. L’aggettivo che ti descrive meglio quale è? Un concept “Ricominciare” (regain) perché sempre in evoluzione e mi piace ripartire dal punto zero per creare ed inventare guardando al futuro. Raccontaci qualcosa del tuo blog. “the perfect mix dj” Il mio blog parla di “mixaggi perfetti” cioè due cose o idee diverse che messe insieme creano un qualcosa di straordinario riferito al mondo della musica, della moda e della tecnologia. www.theperfectmixdj.com

Suoni in tutto il mondo:Dove ti sei trovata meglio? Alle Mauritius dove ho suonato nelle migliori discoteche, concerti dj e passavano ogni sabato sera un mio djset di 1 ora a Radio One prima di David Guetta e dopo David Vendetta. Spesso facevo interviste su giornali,radio e tv…mi hanno trattato come una vera regina e tramite facebook sono ancora in contatto con i fans mauriziani. Un paese incredibile che mi ha stupito, non solo per le spiagge paradisiache. Come si affascina e conquista una massa sulla pista da ballo? Con l’energia che deriva dalla musica, dal carisma e dallo show.

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memories” (prisma records) e Giulia Regain feat Iossa “Cinderella Out (dance and love records). Dal 28 Maggio invece andrà in onda un nuovo format nel mio canale di Youtube “Giulia Regain TV” che si chiamerà “una vita da deejay”. Diciamo che dal titolo avrete intuito di cosa parlerò e svelerò… Come trascorri il tempo libero? quali i tuoi hobby principali? Nel mio tempo libero amo dormire e mangiare sano. Poi sono un amante dei centri termali, massaggi e del mare, diciamo che è il mio modo per rigenerarmi quando sono proprio stanchissima… Però quando ho molto più tempo libero amo studiare e leggere libri spirituali, storici e di marketing o psicologia.

Siamo in un momento storico ed economico abbastanza particolare credo anche dal punto di vista musicale.Cosa ne pensi del futuro della musica? Positivo e questa situazione rende il tutto più stimolante. Però sarebbe il momento di chiedere più tutela e rendere il dj una professione riconosciuta con un albo per dj/musicisti come è del resto in altri paesi del mondo. Progetti per quest’anno. musicali e non soltanto. Radio?Tv? Punto molto alle radio specialmente con l’uscita dei miei 3 dischi nuovi: Giulia Regain & Giovanni Russo feat Adam Clay “Sexy girls” (urbanlife rec.), Giulia Regain & Symondaresh “My

Testimonial principale Pioneer e collaborazioni importanti con Mercedes Benz,Rolex,Campari,Mario Valentino… Raccontaci meglio queste tue esperienze. Una delle mie più grandi soddisfazioni lavorative è proprio lavorare con i brands così importanti. Con alcuni ormai sono anni e devo dire che in questi ambienti così professionali ed esigenti io riesco sempre a tirare fuori il meglio di me. Riguardo a Pioneer spendo una parola in più di gratitudine perché sono anche la loro testimonial ed ambassador dj donna italiana anche se sono stata scoperta prima da Pioneer Portogallo e Spagna mentre suonavo all’estero e vincendo il “Pink Armada Contest” europa nel 2009. Sei una tipa dinamica e intraprendente allo stesso tempo…il tuo estro e la tua creatività quale professione ti avrebbero portato a fare se non la deejay? La Psicologa. E non perché sono “pazza” ma perché mi sono già laureata a Cesena e la mente umana, come la musica, è un viaggio senza fine…

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COOKING SHOW, che Passione

a cura di Iuliana Ierugan

Marco Ballo

proprietario del rinomato ristorante “MARCO” chef cook al tempo stesso

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CON uNA LuNgA TRADIzIONE FAMILIARE, RICORDATE IL RISTORANTE “DA VITTORIO” A SANREMO IN P.zA BRESCA, DOVE VENgONO “COCCOLATE” LE PIù gRANDI STAR DELLA SETTIMANA SANREMESE, “L’ANTICA MADDALENA” DOVE TuTTORA LAVORA LA MAMMA DI MARCO E IL”gIuNChETTO” DI BORDIghERA. L’attuale ristorante di Marco è situato nel Porto di Mentone Garavan, parliamo quindi della splendida Costa Azzurra, a due passi da Montecarlo, crocevia non solo di personaggi ma anche di gusti e palati internazionali. Tutto rigorosamente e orgogliosamente made in Italy, pesce, pasta, olio, vino, tartufo e molto ben presentato. Spesso Marco propone un assaggio di antipasti misti assolutamente da provare. L’atmosfera è davvero piacevole e i tavoli sono ben distanziati e apparecchiati in maniera da poter avere un’eccellente incontro gastronomico. Colpisce la freschezza dei cibi, e in particolate del pesce, in funzione del pescato, e dell’umore del cuoco che ha il vezzo di portare due calzature di colori diversi. D’estate si cena all’aperto in un ambiente tipicamente nautico con vista sul Porto della Marina di Mentone. La conduzione è di tipo famigliare. La carta dei vini soddisfa i palati più esigenti. Il cibo nutre il corpo, l’armonia nutre l’anima. ...ED ECCOMI quI DA MARCO PER VOI... Marco, partiamo un po’ dalla tua storia, raccontaci come nasce la tua passione per la cucina? La passione nasce praticamente dalla tradizione famigliare perché nonno, genitori, mamma e sorella sono tutti nella ristorazione, e nella stessa attività, poi dopo aver lavorato per un periodo insieme, ognuno ha creato il suo locale, come è giusto che sia, infatti anche i miei figli frequentano entrambi l’istituto alberghiero. Segui un orientamento nella scelta dei prodotti e dei cibi? Il prodotto dev’essere fresco innanzi tutto, si cerca di usare prodotti locali, ma dire che, è tutto “locale”, è anche un po’ esagerato, se un prodotto arriva in nottata dalla Spagna o dalla Sicilia comunque va bene, l’imporante che sia giusto, fresco e del Mediterraneo assolutissimamente, meglio se a km 0. Mi chiedevo come nascono i tuoi piatti? I piatti sono semplici, gli ingredienti devono essere freschi, le verdure di stagione naturalmente, abbiamo la fortuna di avere parecchie verdure locali, dal carciofo,

alla trombetta, agli asparagini selvatici ai cuori di bue, l’assemblaggio poi è semplice: pesce e verdura, pesce crudo e verdura cruda, zucchine col gambero, fagiolini col polpo ecc, ecc. Se dovessi consigliarci come scegliere del pesce fresco come potremmo fare? Marco: Guardare se il pesce sbatte, se boccheggia ancora ed è ancora vivo, se invece ha l’aria stanca, si vede da tante piccole cose, dal riflesso della pelle, e soprattutto dalla squama, e naturalmente dalla fiducia in chi fornisce il pescato! Spiegaci l’importanza dell’uso dell’abbattitore che viene sempre usato nella ristorazione L’abbattitore è un attrezzo molto importante, sopratutto obbligatorio, che si usa più che altro per abbattere il prodotto che viene servito crudo per il problema dell’Anisakis, questo parassita che imperversa nel Mediterraneo. Sarebbe bene usare questo attrezzo non solo per il pesce, perché la flora batterica si crea anche in prodotti come le lasagne al forno, il pomodoro, e nel caso di moli molti altre alimenti. Sei appena stato in Toscana a insegnare la cucina a persone che vengono da lontano e da altre culture per apprendere la dieta mediterranea. Parlaci di quest’esperienza.. Ho avuto la fortuna di conoscere questa fantastica signora russa Belonika, che si occupa di un blog di cucina, e che mi ha invitato a partecipare a questi corsi, che tiene periodicamente in Toscana o in Francia, con gruppi di signore appassionate di cucina italiana, che partecipano alla lavorazione dei prodotti non solo per frivolezza ma con una grande passione, è un’esperienza molto divertente e molto bella. Sappiamo che la cattiva alimentazione di molti paesi crea vittime , mentre è stato scientificamente appurato che la cultura della dieta mediterranea permette una miglior qualità della vita e una maggior longevità. è vero. Diciamo che noi lo sapevamo e non l’avevamo mai detto. Gli americani ci hanno detto che la dieta mediterranea è il miglior regime alimentare, avremmo potuto dircelo da soli, senza aspettare che ce lo dicessero, comunque è cosi! ma pur essendo mediterranea non si deve eccedere con certi prodotti, il troppo fa sempre male, occorre bilanciare tutto con la giusta misura, se ad esempio mangi troppi crostacei sale il colesterolo se mangi tanta pasta rischi il diabete, e poi più il prodotto è fresco, più è di casa e meglio è. 51

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ROMBO STuFATO CON VERDuRE POMODORINI OLIVE E PINOLI TOSTATI INREDIENTI: -rombo (1kg circa) -pomodorini -carciofi o zucchine trombette (secondo la stagione) -olive taggiasche -pinoli tostati -vino bianco -olio extra vergine -aglio -profumi (rosmarino,timo,maggiorana,alloro) -limone Prendere il rombo e pulirlo, metterlo in una teglia con i pomodorini,le zucchine leggermente sbollentate, le olive, pinoli precedentemente tostati in padella, vino bianco,olio,aglio,profumi,e carciofi precedentemente saltati in padella con olio sale vino bianco e maggiorana. Grattuggiare sul pesce la scorza di un limone e mettere in forno per 30-35 minuti a 180째.

ROMBO AL FORNO CON CARCIOFI,POMODORINI E PINOLI TOSTATI

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IntervIsta a DanIlo GIoIa DANILO gIOIA 47 ANNI MILANESE Ex PROFESSIONISTA DI CICLISMO Su STRADA IN STORIChE SquADRE COME ATALA, gIS gELATI, ITALBINIFICA NAVIgARE E PROFESSIONISTA ANChE IN MOuNTAIN BIKE CON BIANChI, MAPEI, VINNER PER ANNI TRA I MIgLIORI ANChE A LIVELLO INTERNAzIONALE DI CDM E PER 2 ANNI IL MIgLIOR BIKER IN ITALIA OggI IDEATORE E CONDuTTORE DEL PRIMO TALK ShOW DEDICATO AL MONDO DELLA BICICLETTA. Danilo Gioia è il creatore del primo Canale Televisivo tematico dedicato al mondo della bici nella storia televisiva e del ciclismo, un canale h24 nato nel 2011 su piattaforma satellitare Europea e in italia su Sky. Un progetto innovativo e unico nel mondo per un settore di grandi numeri e dove Danilo ci vive da oltre 35 anni. Una grande carriera agonistica con 23 anni di gare e una grande carriera televisiva dal 2003 ad oggi. Con Bike Show il Talk Show è alla sua 11ª stagione con la produzione e conduzione su Canali Nazionali di prestigio, ma negli anni anche 4 stagioni da opinionista su Eurosport con il commento tecnico di grandi gare. È anche l’autore del progetto scuola e ciclismo, progetto che sta sviluppando la Fci in abbinamento con il Ministero della Scuola e Cultura. MA ANDIAMO A CONOSCERE MEgLIO ChI è DANILO gIOIA: quanto è importante per te ad oggi dopo oltre 20 anni da ex professionista il mondo del ciclismo? Per me il ciclismo è molto importante, è da quando ho

nove anni che fa parte della mia vita, prima agonisticamente con grandi soddisfazioni, poi a livello manageriale con un mio Team ed infine televisivamente con il mio Talk Show e con l’ideazione del primo Canale Tematico al mondo dedicato alla bici creato nel 2011, poi ne è nato un altro ma sempre dai miei progetti e dalle mie idee e non di chi lo ha aperto, anche se loro si spacciano per quelli che hanno avuto l’idea , comunque tutta la documentazione riferita ai signori dimostra che hanno utilizzato il mio materiale, purtroppo queste sono le cose brutte che capitano quando ti prendono progetti e idee e poi le spacciano per loro, ma questo non è il mondo del ciclismo ma quello imprenditoriale. E cosa rappresenta per te ? 37 anni di ciclismo e di biciclette rappresentano tanto, una passione nata da piccolo guardando la tv e vedendo i grandi Campioni che poi sono diventati i miei idoli. Io avevo come idolo Giuseppe Saronni, grande Campione e grande grinta agonistica, in casa avevo tutte le sue foto i suoi poster e il mio sogno era di arrivare a correre da professionista e con lui, bè una parte del mio sogno quella più grande l’ho realizzata arrivando al professionismo a 21 anni e potendo correre in gruppo con il mio idolo , purtroppo non in squadra insieme ma da avversario. Comunque emozioni bellissime e uniche che rimangono tutta una vita. Poi da piccolo a 8 km da casa mia abitava un altro grande Campione Gianni Motta anche lui era un mio idolo e lo è tutt’ora, grande Campione e grande persona. Sei un personaggio pubblico e conduci la conosciutissima trasmissione Bike Show il Talk Show, oltre ad esserne l’ideatore, hai un grande pubblico nazionale, cosa rappresenta per te? Il pubblico è importante, è come quando corri e hai i tifosi, ti danno forza , stimoli e ti fanno capire se la strada che stai percorrendo è quella giusta, senza pubblico e senza

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mia passione calcistica. Cambiamo tema, la tua vita sentimentale adesso come è? Sposato da quasi 20 anni un figlio di 17 anni una vita di famiglia tranquilla nonostante ai giorni odierni è sempre più difficile avere una famiglia per il costo della vita e del momento economico generale molto difficile. Sei innamorato ? Se non lo fossi sarei divorziato.

tifosi le soddisfazioni non sono le stesse. Cosa hai imparato di più nella tua carriera di professionista? Ma nella carriera agonistica ho imparato cosa sono i sacrifici, l’impegno, la mentalità di non mollare e perseguire i propri obiettivi piccoli o grandi che siano. Ho incontrato soddisfazioni e difficoltà che comunque ti insegnano a crescere e a diventare più forte. Poi nel campo televisivo invece stò imparando e migliorando, è un’altra cosa , però mi piace mi diverte e soprattutto è nel mio settore quello della bici quindi so di cosa parlo. Però da quando conduco il programma guardo i grandi presentatori e li ammiro e mi piacerebbe diventare come loro nelle conduzioni dei programmi, il mio preferito è Gerry Scotti il più spontaneo e naturale e bravissimo. hai mai pensato di guardare oltre il mondo del ciclismo anche se fa parte di te da 38 anni? Se si può dire? A livello lavorativo spazio soprattutto nel mondo del ciclismo, ma ho fatto molte altre esperienze fuori dal ciclismo e non rinuncio a conoscere anche altri settori o mondi lavorativi, l’importante però è una cosa, fare sempre il lavoro che mi piace e che mi da soddisfazioni, poi i sacrifici non pesano quando fai questo. Nelle mie esperienze ho fatto anni anche nel florivivaismo, nello spettacolo con eventi e nel commercio aprendo reti commerciali anche non mie ma per conto terzi.

Sei un marito pentito? O soddisfatto delle scelte che hai fatto? Be dopo quasi 20 anni di matrimonio sarei un masochista a dire che non sono soddisfatto, come in tutte le famiglie ci sono alti e bassi, ci sono problemi, bisogna saperli affrontare insieme come una squadra e pedalare nella stessa direzione senò non si va avanti. oggi in una famiglia i problemi sono molti di più e non è facile e non cè niente che aiuti a incentivare la creazione delle famiglie ma mi sembra tutto il contrario, stiamo vivendo un periodo generale difficile a livello mondiale per quanto riguarda i valori e il rispetto. hai ancora qualche sogno nel cassetto? Se ce lo puoi svelare Bé i sogni e i progetti ci sono e anche ambiziosi, quelli non devono mai mancare come gli obiettivi per realizzarli. Bé il primo è quello di far ripartire il Canale H24 Tematico che purtroppo per fatti che è meglio che non cito è stato chiuso a fine 2012, spero di trovare imprenditori che sostengono il mio progetto. Poi ne ho altri ma in questo momento sono concentrato su quelli descritti. Nel realizzare i propri progetti o sogni bisogna avere anche la fortuna di trovare persone che credono e investono in te. Se devi scegliere tra bicicletta, il pallone e un grande amore, cosa sceglieresti ? Posso sceglierne due su tre? Comunque la bicicletta è un grande amore… lascio fuori il pallone per ora!

Se dovessi scegliere da tifoso tra il ciclismo e il calcio visto che sei un grande estimatore del Milan, cosa sceglieresti? Le scelte sono le cose che in una passione non ci devono essere, comunque sceglierei prima il ciclismo che è stata ed è la mia passione e il mio lavoro e poi il Milan che è la

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l’Arte di star bene con Sé stessi

a cura di Francesco Catona

“Ho vissuto, in questi ultimi anni, una serie di contrasti relazionali. In sostanza, i miei rapporti con la mia famiglia, in particolare con i miei genitori, sono tesi e conflittuali. Dopo un periodo di tranquillità e di convivenza mi ritrovo a soffrire e a sentirmi infastidita dalle parole e dai giudizi di mio padre… vorrei andare sempre d’accordo ma a volte mi chiedo se forse sono io quella sbagliata, poco incline a ricevere critiche… Eppure non penso di avere un brutto carattere e sono molto disponibile verso di loro ma arriva un punto in cui devo stare da sola. Ho anche pensato di andare a vivere per conto mio, un passo che forse è arrivato il momento di fare. Vorrei capire se la solitudine è una condanna o una risorsa.” Grazie Luana Sono tante le persone che odiano la solitudine e cercano in ogni modo di fuggirla… Soltanto in pochi riescono ad apprezzare i momenti in cui ci si trova da soli, senza nessuno che ci faccia compagnia. Ma questo è il pensiero comune… i saggi ragionavano in modo diverso, avevano un altro modo di avvicinarsi alla solitudine: non la consideravano una condanna da scontare, anzi, per loro isolarsi voleva dire ritrovare se stessi, la propria vera natura. Come scriveva Schopenhauer: “Si può essere in perfetto accordo solo con se stessi. Ciò non potrà verificarsi né con l’amico né con l’amante, poiché le differenze di individualità e di stati d’animo provocano in ogni caso delle divergenze. La vera e profonda pace del cuore si potrà trovare soltanto nel più profondo isolamento.” Le parole del filosofo ci dimostrano che soltanto quando siamo soli possiamo manifestare realmente ciò che siamo. Né con il partner né con gli amici e neanche con la famiglia possiamo essere in tutto e per tutto d’accordo

e quindi il nostro comportamento sarà sempre adattato alla mentalità di chi abbiamo di fronte. Le differenze individuali che ci sono tra noi e le persone che ci sono vicine creano quasi sempre delle divergenze, influenzandoci e facendoci assumere atteggiamenti e comportamenti che forse non sono in piena sintonia con il nostro vero modo di essere.

Il malessere torna quando ci allontaniamo da noi stessi, dal nostro modo unico di rapportarci alla vita. Spesso presi dagli impegni e dalle necessità di ogni giorno ci dimentichiamo dei nostri bisogni profondi. In questi momenti può accadere di percepire un sottile senso di disagio, un malessere inspiegabile che si accende al nostro risveglio. Non dobbiamo avere paura di questa sensazione. Solo grazie a lei possiamo accorgerci che ci stiamo allontanando dalla nostra vera natura.

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ANIMA italiana, STORIA europea ed ESPERIENZA globale: queste le fondamenta della nostra azienda, le caratteristiche che da oltre quindici anni, applicate a una cucina straordinaria e un servizio impeccabile, ci hanno permesso di portare l’arte culinaria italiana ovunque, e ci hanno reso una fra le aziende di catering e banqueting più affermate ed apprezzate, senza mai tralasciare la nostra forza nell’esprimere anche la cucina internazionale. Il nostro lavoro costante è quello di recepire le NECESSITÀ delle aziende, studiare le POSSIBILITÀ che meglio le rispecchino, e realizzare L’EVENTO AZIENDALE PERFETTO. Per soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti, fanno parte del Gruppo Convivium: CONVIVIUM WEDDING: Per rendere indimenticabile il giorno più bello. CONVIVIUM KOSHER: Attenta alla cucina e alle tradizioni ebraiche. LA FABBRICA DI IDEE: gli allestimenti che fanno di ogni evento un’opera d’arte. Questo il nostro valore aggiunto: niente di standardizzato, ma un servizio creato su misura con e per Voi. Italian spirit, European history and global experience: these are the basis of our company, the characteristics that for over fifteen years, put into an extraordinary cooking and an impeccable service, let us bring the italian culinary art everywhere, and have made us one among the most successful and appreciated catering company, without never neglecting our strenght in the International cooking too. Our work is recognizing client needs, studying the best way to reflect them, and realize the perfect business event. In order to satisfy also particular necessity of our client, are part of Convivium also: CONVIVIUM WEDDING: to make Your Day unforgettable CONVIVIUM KOSHER: careful to Jewish traditions and cooking LA FABBRICA DI IDEE: arrangements that make every event a work of art This is our added value: notthing standard, but a service customized with you and for you.

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Fin dal primo momento dell’intervista con Marinella Cucciardi ho percepito subito che è una persona solare, estroversa, estrosa e sportiva. Ama tutti gli sport di relax: yoga, streching e pilates. La (bella)Napoletana con caratteri mediterranei aveva cominciato a lavorare come modella e speaker televisiva in canali locali e shooting fotograἀci . Anche vivendo appieno la sua città ἀn da subito la sentiva stretta, trasferendosi a Roma, dove iscrivendosi a circoli di tennis e club esclusivi ha cominciato il suo background nelle pubbliche relazioni. Per cinque anni ha lavorato all’Ufficio Stampa del Ministero degli Affari Sociali in Via Veneto. In un viaggio di piacere ha incontrato il suo compagno attuale che ha fatto scattare in lei la decisione di lasciare Roma per trasferirsi tra Milano e la Costa Azzurra, cambiando completamente lavoro e abitudini, perfezionando le lingue inglese e francese per immergersi nel mondo del Real Estate di lusso . Entusiasta e contenta di vivere all’estero in un ambiente fashion e con una clientela internazionale, ha sviluppato appieno le sue capacita’ di comunicazione anche come testimonial di spot e televendite immobiliari insieme all’attore milanese Guido Nicheli (il cummenda) nell’Azienda per cui lavora. Per ἀdelizzare la sua clientela organizza party esclusivi a Cannes, Crociere ed eventi glamour e di prestigio. Viaggiando molto per lavoro, si deἀnisce “la ragazza con la valigia” dice che coglie il meglio delle citta’ perché riesce ad organizzare appuntamenti di business e di piacere. Molto sensibile alla beneἀcenza, per 10 anni ha sponsorizzato i calendari del fotografo Enrico Ricciardi con modelle d’eccezione a sostegno della Charity. Molto legata alla famiglia che sente quasi tutti i giorni al telefono, appena può corre nella sua città a godersi appieno le Terme di Ischia e la villa con piscina della sorella a Capri e salutare tutti i nipotini.

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MODA E MEDICINA ESTETICA

DUE MONDI DELLO STESSO PIANETA di Cinzia Veneziano

CINzIA VENEzIANO INTERVISTA A MASSIMO COSTA, SEgRETARIO gENERALE DI ASSOMODA E AuTORE DI IL TEMPORARy ShOP Dott. Costa, cos’è la moda? La moda, come ben sappiamo, è un fenomeno molto interessante dal punto di vista culturale. Come aveva osservato George Simmel, all’inizio del secolo breve, nella moda si realizza un apprezzabile compromesso fra due tendenze innate nell’animo umano: il desiderio di imitazione e di uguaglianza da un lato e il desiderio di differenzazione dall’altro. Attraverso la moda, infatti, ciascuno di noi può entrare nell’ambito della cerchia sociale che predilige e, nel contempo, può differenziarsene facendo valere la propria unicità. Evidentemente la moda, e i consumi ad essa connessi, possono bene guidarci nella comprensione degli orienta-

menti della cultura contemporanea. Svincolata dalla funzione originale di copertura del corpo, la moda, vale a dire la scelta dell’abbigliamento più bello e dunque intesa come ricercatezza estetica.. Dunque la moda potrebbe essere anche uno strumento di studio psicologico? Se ci trasferiamo nella nostra epoca, sembra utile soffermarsi su quelle che sono le motivazioni della moda. La riflessione ci porta a considerare che la moda non è soltanto un fenomeno frivolo e salottiero, ma è in realtà lo specchio del costume, dell’atteggiamento psicologico dell’individuo, della sua professione, dei suoi orientamenti sociali e politici. La moda e l’arte si sono spesso incrociate e contaminate l’un l’altra? A mezzo secolo di distanza Elsa Schiaparelli e Jean Paul Gautier vengono fortemente influenzati dall’arte surrea-

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Etica e Moda, perché? La moda oltre ad essere estetica deve essere etica. Non deve solo rendere le persone più belle, ma anche migliori. L’abito che indossiamo racconta chi siamo, quali valori abbiamo, con quali modalità ci rapportiamo con il mondo circostante. Per questa ragione la moda ha una importante responsabilità sui giovani, perché può renderli più consapevoli dell’impatto e delle conseguenze delle loro scelte. Non dimentichiamoci che siamo tutti coinvolti, in prima persona, nel trovare soluzioni alternative, migliori, rispetto alla gestione disattenta, e spesso spregiudicata, del nostro pianeta negli ultimi decenni. La moda italiana ha la possibilità di guidare, e comunque di partecipare attivamente a una trasformazione responsabile della società. I beni presenti sul mercato hanno sempre più un valore simbolico e comunicazionale, pertanto i consumatori sono alla ricerca non solo di soddisfacimenti materiali ma anche di gratificazioni emotive ed affettive.

lista, mentre numerosi artisti si sono ispirati alla moda, così come grandi designer si sono ispirati all’arte: basta pensare ad Armani e Missoni. Pensiamo anche al rapporto tra la moda e il teatro, a quello tra la moda e le città. Ancora più denso e costante è il rapporto tra cinema e moda, che potremo definire “la settima e l’ottava arte”. Quante icone del cinema sono diventate testimonial della moda in un intrecciarsi di decenni, simboli e tendenze socio-culturali. La moda ha sempre avuto nella storia una forte capacità di ascolto della società e nel contempo una notevole influenza sui costumi. Questo potere può essere utilizzato per portare la moda, e anche il lusso, ad una dimensione etica sia dal lato produttivo, sia da quello dei comportamenti di consumo. Sotto il primo profilo si tratta di valorizzare la sapienza dei mestieri e la capacità artigianale nel rispetto dei territori e dei lavoratori; mentre per quanto riguarda i comportamenti di consumo occorre che le persone – e i giovani in particolare – diventino sempre più consapevoli delle loro scelte di acquisto. La moda, il made in Italy, dovrebbe assumere un ruolo determinante nel diffondere valori positivi, oltreché altissima qualità, nel mondo.

Dunque è importante sviluppare progressivamente i valori legati ad un consumo responsabile, che da tempo sono emersi nonostante alcune oggettive difficoltà legate alle dinamiche dei consumi di moda? Da questo punto di vista si registra una comunanza di vedute e di basta pensare al trench, che nascere sui campi di battaglia per poi vivere sulle passerelle. Scaldare i militari e poi vestire le fashion victim. La storia del trench, il cappotto pensato per le trincee di guerra (“trench”, in inglese, significa trincea) è intricata e appassionante come quella di un romanzo. I suoi protagonisti? Gabardina di cotone, maniche raglan, doppio petto e lunghezza oltre il ginocchio. Elementi portati alla perfezione da tanti stilisti e soprattutto da Burberry, il marchio che l’ha reso famoso.

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E LA MODA PER OGNI OCCASION SALVATORE GENTILE nasce nel 2009 dopo un percorso di studi che non ha nulla a che fare con la moda, ma il tutto e dettato della passione, lo porta a creare un marchio nazionale REPITALO insieme al fratello Daniele Gentile. il prodoto viene subito aprezzato nel settore e riscuote subito un enorme successo. Il marchio dopo il lancio viene inseritto nei vari eventi milanesi di tale importanza e di prestiggio nazionale. REPITALO nasce della voglia di promuovere in Made in Italy ,infatti tutta la produzione dei capi aviene in italia ,uttilizasndo i miglior tessuti e le migliore maiestranze nazionali passando sempre attraverso un lavoro di ricerca di stile e design, infatti repitalo confeziona dei capi che si distinguono dai tagli e dai particolari, i capi diventano portabili in qualunque occasione.

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Pignatelli, la sensualità H

La p assione di Ho LLy w o o d , L’o ma ggio mae st oso offe r t o in p as s er e LLa c on pr ot a gonist a indi scusso Lo st i Le e L’e Leganz a de L Lusso , ma anc He Lo sc and a Lo e La finzione di un mond o ama t o e odia t o , g ra c e Ke LLy e aL fr e d Hit c Hco c K, eL iz abe t H t ay Lor e r ic Har d b ur t on, g r e ta g arbo e Jo Hn g i Lb erg . i n sce n a a LLa f ab br ic a de L V apor e, ne LLa c ap i t a Le de LLa mod a, uno sp e t t a c o Lo af f ascin an te e r affin a t o , d a Van t i ad un p ar te r r e e sc Lusi Vo p e r L’e Ven t o c He apr e ufficia Lme n te La m i Lano f as Hion w ee K 2014. Carlo Pignatelli regala emozioni uniche, un defilè infinito e ottimamente curato, con una musica piacevolissima a scandire le uscite e i vari mutamen ti che trasformano la passerella di volta in volta in

un’amosfera diversa per accogliere le creazione dello stilista, il punto di forza di Pignatelli esplode in un collezione cerimonia che racchiude, in tutto il suo splendore, quell’estetica scintillante dei capi di alta sartoria dalla linea pura di classe retro. La donna di Carlo Pignatelli Couture, femminile e raffinata, alla ricerca dello stile che ha il sapore del sogno, protago nisti assoluti i tessuti, che ricreano quel pensiero superbo del lusso artigianale con una limpida filosofia degli anni d’oro. Plissè e ricami jewellery a disegnare la silhoutte, la scala di colori raffinata ed essenziale Black&White, Avorio, Off White e la piacevo le sorpresa in un verde brughiera, con un abito che lascia tutti estasiati, cosi come una mastodontica corone di piume che ha incantato il parterre impreparato a cotanto estro. Ricercatissimi i materiali e le texture, sui tessuti si alternano gli “effetti speciali” del Jaquard stellato e del Damier degradè, accanto ai pizzi laccati e imprimè, ai rasi e alle duchesse glacè, impreziositi da cristalli e pietre, allo Shantung uni to alla Bajadera. L’uomo di Carlo Pignatelli Ceri -

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tà Hollywoodiana in passerella di emanuele paonessa

monia invece ama indossare abiti caratterizzati da sartorialità e sperimentazione, autentico best sel ler della linea, il Blazer con maxi righe unito al gilet doppiopetto. Grande fascino nelle camicie con ricercatezza e cura dei particolari, con ricami, pietre preziose e tra fori laser per un eleganza unica. Dunque una collezione eccellente “Un ritratto sontuoso dell’epoca vittoriana, segno riconoscibile di stile e raffinatezza con un tributo a due capolavori classici del presente e del passato, Anna Karenina e Messaggero d’Amore”.

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SERGIO I T T O L BEL Qui di seguit o una breve interv ista rilasci atami da SERGIO BELLOTTI poco prima di lasciare Boston per andare a New York dove è stato invitato (dal Console Genera le d’Itali a, Natali a Quintavalle, il Dirett ore dell’Ist ituto Italian o di Cultura, Riccardo Viale, il Dirett ore dell’ICE, Pier Paolo Celeste, il Dirett ore dell’EN IT, Eugeni o M⁄nani) a rappre sentare l’Italia, con il gruppo SPAJAZZY, insieme Ÿ altri insign i person⁄gi, nell’am bito dell’Ita lian National Day FESTA DELLA REPUBBLICA 2013 YEAR OF THE ITALIAN CULTU RE IN THE US June 2, 2013)

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l’intervista

di Vaifro Minoretti

Vaifro: da Bari a Boston un bel viaggio… Sergio: si ma non è accaduto OVERNIGHT come si dice da queste parti. Bari, la mia città natale, dopo le avventure liceali, i primi gruppetti rock in cantine insonorizzate con i cartoni delle uova e qualche lezione di batteria, arrivati i vent’anni inizio’ a starmi stretta. La prima “America” fu Torino, dove trovai una città ricca di possibilità per un giovane che era disposto a tutto pur di poter vivere “suonando”…. la sua passione. Sale da Ballo dove ero il più giovane dei musicisti e dei clienti di almeno 30 anni. Night clubs dove si finiva alle 4 di notte per poi ritrovarsi al bar con tutti i colleghi a “briochare” sino alle 7... insomma la vera palestra. Poi mi capitò la vera occasione della mia vita: le navi da crociera. Suonare, girare il mondo, imparare le lingue e iniziare ad esplorare altre realta... Come dire? Un sogno a colori e con tanto di piscina, stipendio e tanto divertimento. Con la nave arrivano gli USA ma sopratutto la possibilità economica di poter risparmiare e provare la carta BERKLEE College. Il Berklee College è la scuola dove sei docente, giusto? Sì, dal 2.000 e cioè dopo due anni dall’aver completato i corsi con specializzazione in Performance. Ma come ci sei arrivato? Attraverso una borsa di studio, ricevuta a Parigi, durante un’audizione con il celebre vibrafonista e allora vice direttore, Gary Burton. Beh, complimenti! una borsa di studio e poi la docenza. Non è da tutti! E’ stato duro ambientarsi negli States? Durante i primi anni a scuola ho cercato di lavorare talmente tanto sia sui banchi di scuola che di sera nei locali che non ho avuto tantissimo tempo per pensare al distacco dalla amata Italia o dalla famiglia. Negli USA se vuoi lavorare 25 ore al giorno lo puoi fare. Ed io mi sono subito immerso nella realtà, devo dire: molto meritocratica. Dopo soli 3 anni avevo già realizzato un CD (Spajazzy) con la partecipazione di Mike Stern (chitarrista di Miles Davis e che vanta una discografia e carriera live di tutto rispetto). Assieme al mio collega Tino D’Agostino, abbiamo portato il progetto Spajazzy in giro per il mondo e grazie alle recensioni di riviste come jazzTimes e Downbeat (5 stelle ndr) continuiamo a lavorare qui negli USA e in Europa, sia in clubs, che Festival, ma anche per eventi privati dove il Jazz “Made with Italian Components but assembled in the US” è molto gradito e richiesto. quindi fate un genere a cavallo tra il Jazz e? Credo che il nome la dica lunga e poi dalla nostra versione di Estate (ndr Bruno Martino) sino alla recente “Coltranapoli” (composta da Bellotti) il sound Made In italy traspare in tutti i brani, anche quelli di matrice piu’ Electric-Fusion Americana.

In realtà parte sempre tutto da una melodia e poi il resto evolve in maniera naturale. E altre collaborazioni? Insegnare alla Berklee e vivere a Boston (che poi dista solo 4 ore di auto da NY) significa essere davvero nel cuore della scena americana o almeno quella della East coast. Ci sono tanti concerti e poi le famose jam session serali dove gli artisti di un certo calibro vanno ad esibirsi solo per “il piacere di farlo”. Senza contare che alla Berklee abbiamo stages (seminari) quasi ogni settimana con grossi nomi. Già da studente mi capitò, per esempio, di accompagnare il grande chitarrista di NY Wayne Krantz (Brecker Brothers, Billy Cobham, etc). Nel 2006 ho avuto la fortuna di essere stato chiamato a sostituire Vinnie Colaiuta (batterista di Sting ndr) per la crociera Smooth jazz capitanata dal grande Bob James. Lì in soli 10 giorni ho suonato con Tom Scott, Dan Siegel, Bob James e il grandissimo Robben Ford. Inoltre con Mike Stern ho appena registrato tre nuovi brani (di cui due mie composizioni) che assieme al co-leader del gruppo , Tino D’Agostino, faranno parte del nuovo “Spajazzy” dal titolo “Al Dente. Il CD e’ prodotto da Steve Hunt (tastierista sui dischi storici di Allan Holldsworth) che suona abitualmente con noi dal vivo qui negli USA ma anche, per gran parte delle date, oltreoceano. E a Boston quanto suoni? Vedo sul tuo sito web che sei almeno 6 volte all’anno in giro per il mondo. In effetti viaggio parecchio, ma con gli impegni didattici e di famiglia cerco di limitarmi a delle trasferte di 10-15 max. Questo mi lascia il tempo di esibirmi con WejazzUp, ogni settimana, nello storico “Slades” di Boston, dove siamo stabili dal 2007. Una vera palestra per me e per i miei studenti, alcuni dei quali vengono dall’ Italia per un’esperienza a 360 gradi. Lezioni, jam sessions e ascoltare, masticare tanta musica. Ma il tempo per gestire il tuo negozio dove lo trovi? Mi sembra una struttura grande e vedo in cartellone tante attività anche lì. 247drums (24/7 negli USA vuol dire 24h sette giorni su sette ndr) l’ho aperto nel 2001. Per fortuna (e scelta) è ubicato a pochi metri dalla mia abitazione e quindi riesco a gestirlo piuttosto agevolmente con l’aiuto di personale qualificato. Funziona perche’ posso contare del supporto prezioso dei miei colleghi alla Berklee e dei miei studenti, nonché del parco clienti ormai in piedi in questi primi 12 anni di attività. A parte il commercio, cerco di mantenere uno spirito di ritrovo e scambio culturale, infatti ogni sabato abbiamo sempre tanta gente che viene semplicemente a trovarci,scambiar due chiacchiere,conoscere colleghi e perché no? Bere un bell’espresso fatto “on site”. Inoltre una volta al mese ospitiamo workshops (master class) con grossi nomi della percussione mondiale. Abbiamo avuto Mike Mangini (Dream Theater), Skip

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Hadden (Weather Report), Dave Mattacks (Paul McCartney) e tanti altri. Cosa prevedi nel futuro di Sergio Bellotti? Preferisco prevedere poco e semplicemente coltivare le oppurtinita’ che mi si presentano. Non avevo previsto neanche la meta’ di quello che faccio oggi. Il grande John Lennon diceva “ Life is What Happens to You While You Make Plans”. Di sicuro sento molta energia positiva e desiderio di cambiamento e nuovi stimoli ma anziche’ dire quello che ho in mente di fare, preferisco concentrarmi sul farlo. A quando in Italia? Nel 2013 ci sono venuto già 3 volte ed a Settembre (dopo un weekend al Drumming Lab di Parigi) sarò in commissione al concorso internazionale patrocinato dalla Percussive Arts Society Usa in Italia (www.italypas.it). 5 giorni sull’adriatico in cui oltre a fare da giuria per le nuove promesse del drumming nazionale e non, mi esibiro’ live e condurrò delle master classes. A Novembre prevedo un’altra venuta in Svizzera e Italia per altri concerti e appuntamenti didattici. Avrò anche delle date per delle convention nel mondo finance e da calendarizzare, una serie di eventi privati in Russia, dove l’interesse per la musica jazz Electric-Fusion con nomi internazionali, è molto richiesta. In ogni caso, si può sempre consultare il mio sito www.sergiobellotti.com grazie Sergio, è sempre un piacere poterti incontrare e intervistare. Piacere mio! Sono io che ti ringrazio! Sono le persone come te che promuovono il Made in Italy con passione e impegno e che ci fanno uscire dal clichè pizza e mandolino… che desidero incontrare! Non dimentico come ci siamo incontrati, vedere degli arredi di artigiani toscani e umbri a casa di amici è stato come respirare una boccata di ossigeno, di storia e cultura, che fanno da sempre grande l’Italia nel mondo. Ti dirò di più, a breve avrò modo d’incontrare Renzo Arbore, anche lui invitato a NY (ndr FESTA DELLA REPUBBLICA 2013 YEAR OF THE ITALIAN CULTURE IN THE US) e che ha promosso il talento italiano, come pochi. Vaifro: Una cosa mi sento di dire su Sergio, quello che ti rende grande, oltre al fatto che insegni nella migliore scuola di musica al mondo (!!!!) ed alla tua poliedricità come artista e imprenditore (con il negozio 247Drums)….. è la tua umiltà! Spero che questo sia motivo d’ispirazione per molti.

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i s s e c c u s i i t t u t i t n o c diugo

la il pallone, a tavola e n o u b la r e pe pubblico la passion n ot to ino al suo ic v tantuono, r a a b A st i n d o c S im on a C a st a voglia n a r g L’amiciizia a n u arriera e brillante c

Due minuti con Ugo Conti e si ha l’impressione di conoscerlo da sempre. Presente nella quasi totalità delle pellicole di Diego Abatantuono, molte delle quali girate da Gabriele Salvatores, Ugo ha interpretato sia ruoli drammatici, sia comici. L’elenco dei film cui ha preso parte è lunghissimo, partendo dal mitico “Eccezzziunale...veramente”, passando per “Marrakech Express”, “Mediterraneo”, “La Scorta”, “Il barbiere di Rio”, “Nirvana”, “I mostri oggi” - solo per citarne alcuni, non facendosi mancare neanche qualche partecipazione a fiction come “Il giudice Mastrangelo” e “Don Matteo”; ha calcato il palco in teatro e si è esposto al giudizio popolare, partecipando al reality show “La Fattoria”. Ugo si cimenta con la sua band musicale, la Ugo’s, e ha persino scritto un libro, “Sembra Facile”, edito da Feltrinelli, che racconta un percorso interiore, scorci di vita a due, la tenacia di voler diventare genitori. Gli chiedo quanti contatti abbia il suo blog (www.atavolaconugo.com), visto che sta spopolando, e lui mi guarda stranito e pensoso... “E che ne so?”- esclama - “io lo faccio per passione, in effetti non ho mai controllato i numeri”. Parole che stimolano a indagare oltre, stuzzicarlo sui nuovi gourmand che spuntano come funghi, insomma, a fargli abbandonare l’atteggiamento pacato, gentile e professionale, farlo infervorare un po’! Il mio obiettivo pare fallire miseramente, finché non parte alla strenua difesa del bucatino, ecco, ci siamo: “Stanno sperimentando delle assurdità, mischiano lo spaghetto con gamberi, zucchine e pezzi

di copertone e lo spacciano per alta cucina (corruga la fronte, ndr). Non bisogna mai scordarsi che la cucina è cultura, oltre che gioco, convivialità, amore...perciò amo tanto il mio blog, voglio condividere le mie ricette con gli altri, fargli capire che questa Italia che sembra divisa e in frantumi su tutti i fronti è, invece, ancora unita da un reticolo di tradizioni che bisogna a ogni costo mantenere vive. La cucina italiana è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, non esiste novità che possa sostituire piatti regionali rappresentativi come il risotto alla milanese, una cacio e pepe, un maccheroncino alla Norma”! Mi ha convinta, signor Conti, da oggi ha una follower in più (sorride, ndr), per smaltire tutte le calorie delle sue ricette, però, serve fare un po’ di movimento, so che lei ha un rapporto “intenso” con il calcio, ce ne parla? “Ah, ma certo! Lo sa tutta Italia che sono un tifoso sfegatato del Milan, anzi, se vuol saperlo, già a dieci anni me la cavavo bene anch’io... Milanista, sì, ma con una particolare ammirazione per le squadre spagnole, non le squadre in se’, intendo che apprezzo e condivido il loro modo di fare, gestire e affrontare le cose. Mi spiego meglio... Ben trenta anni fa, Johan Cruijff, olandese che giocava nel Barcellona, ha iniziato a spargere semi i cui frutti sono spuntati sette, otto anni addietro. Lo spirito di squadra, il desiderio di costruire una cosa bella, la passione, hanno fatto in modo che la macchina funzionasse perfettamente, tanto che i suoi componenti sono ancora tutti a bordo in qualità di tecnici”. Mi trova d’accordo, evito di dirgli per chi faccio il tifo io,

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ma non posso non pensare con mestizia che quello che era il “mio” capitano, è ora all’estero invece che nella dirigenza della squadra... Ugo (mi concedo un tu), scusa, te l’avranno fatta mille volte la domanda su te e Diego... “Sei stanco di parlare di lui?”, gli chiedo sorniona. “Macchè, a me fa piacere! Non c’è Totò senza Peppino, noi siamo amici nella cosiddetta vita reale, ormai abbiamo lavorato insieme talmente tante volte, che siamo praticamente simbiotici, ci intendiamo al volo! Diego è una persona fantastica sotto tutti i punti di vista, e ti assicuro che è poliedrico! Tra l’altro, ti avviso che ci risiamo! Abbiamo fatto ancora un film insieme, in uscita per la RAI in ottobre”. Scusa, ma le donne? Hai avuto o vorresti avere una partner di lavoro in particolare? “ Quasi quasi è difficile anche da dire, se io ti dico Monica Bellucci, tu che pensi? Immediatamente ti fai l’idea che io stia parlando di bellezza, e la sua è innegabile...Invece devi sapere che Monica ha mille altre qualità, è intelligente, fa squadra, si diverte, lavora duramente”. Beh, l’idea che mi son fatta è che lei adori stare a contatto con la gente... Questo, il cinema non lo consente; pensa di tornare in teatro? “Guarda” - e si illumina, buttando gli occhi in su, come a ripescare ricordi dolci- “a me il teatro piace moltissimo, specie nelle forme che comprendono la commistione di diverse arti insieme, diciamo spettacoli come il musical.

Ho apprezzato tantissimo Peter Pan, per esempio. Comunque non hai torto, io ho bisogno del contatto con le persone. Non escludo di fare ancora teatro, per il momento curo tantissimo il blog, vado in giro a suonare con la mia band, insomma, ho bisogno di dare e ricevere energia, per poter continuare a fare questo lavoro”. Me ne vado pensando che, mentre chiacchieravo con Ugo Conti, per un attimo ho scordato di trovarmi lì per lavoro e non per diletto. Ha la dote naturale di metterte le persone a proprio agio, non credo lo faccia per “mera” educazione. Avrei voluto chiedergli milioni di cose, si vede che ne ha, di aneddoti da raccontare. Di tempo meno, considerati gli impegni, dunque non mi resta che ringraziare per aver avuto l’opportunità di conoscerlo...e di farvelo conoscere un po’ di più!

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La società Caimi International è una realtà nel settore Pavimenti, Rivestimenti e Arredobagno l’azienda nasce per diffondere sui mercati nazionali ed internazionali le proprie tipologie di prodotti. La professionalità e la competenza dell’Azienda, sono consolidate dal costante lavoro e dallo sguardo sempre attento all’evoluzione dello stile contemporaneo del Design e dell’Architettura supportati dalla qualità del servizio, la preparazione professionale delle risorse umane e la soddisfazione del cliente. Tra i punti di forza dell’azienda, lo showroom di oltre 2000 mq situato nella verde Brianza a metà strada tra 2 importanti centri urbani Milano e Como, un’ampia area espositiva con una sezione completamente dedicata al benessere con ampia scelta di saune, minipiscine, vasche e box doccia idromassaggio, dotate di terapie alternative, quali cromoterapia e aromaterapia. La Caimi International, nella figura del suo Presidente, Gianni Alberto Caimi, è molto attiva non solo sul ramo professionale dell’Azienda, ma anche sotto il punto di vista della beneficenza, oltre che nell’appoggio e sponsorizzazione di nuovi giovani talenti, tra cui, ultimi come data, “i Bloggers” che lanceranno in anteprima “il Ballafrutta”, il nuovo tormentone dell’estate presso l’ultimo piano della torre superlusso di 14 livelli, la residenza V33, in Via Volturno in zona Garibaldi Isola, anche grazie appunto alla location messa a disposizione per l’occasione da Altitalia Real Estate insieme alla Caimi International. Il sodalizio nasce diversi anni fa grazie dal comune denominatore della professionalità, della soddisfazione al cliente, ma anche all’organizzazione di party ed eventi esclusivi in location ogni volta diverse, in ultima data, appunto, il debutto in società della giovane e brillante figlia, Federica che ha festeggiato i suoi 18 anni, proprio allo Sky lounge, 13° piano della residenza V33.

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refined travel hotel A Limbiate, nel cuore della Brianza, è il nuovo AS Hotel Limbiate Fiera del gruppo lombardo AS Hotels. La posizione è strategica: sulla Monza-Saronno, a pochi minuti dal centro di Milano e Como e dal vicino Autodromo di Monza; perfetto per raggiungere gli aeroporti e il polo fieristico di Milano Rho-Pero. La struttura offre 183 camere (business, junior, suite e family) arredate in stile moderno, funzionale e completo e un Centro Congressi con ingresso riservato e articolato su sette sale modulari sullo stesso piano, per il massimo della praticità logistica. Tutte le sale sono attrezzate con tecnologie all’avanguardia, illuminate da luce naturale, e adatte a ospitare dalla piccola riunione al grande evento aziendale fino a 400 persone. Molto originali le proposte post meeting per attività di incentive e team building: dalla degustazione e conoscenza dell’Aceto Balsamico tradizionale di Modena a “Le Nez du vin” per giocare con il vino e i suoi profumi. Ma anche proposte sportive nella cornice ricca di fascino e storia del vicinissimo Autodromo di Monza con tour del circuito, simulazione pit-stop ... e molto altro ancora

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JET PRIVATI: IL SERVIZIO IDEALE PER GLI UOMINI D’AFFARI E PER CHI VUOLE VIAGGIARE IN ASSOLUTO RELAX di Andrea Biandrino I JET PRIVATI SONO PIù RAPIDI, PIù COMODI E POSSONO RAggIuNgERE MOLTE PIù DESTINAzIONI DELLE COMPAgNIE DI LINEA E ChARTER. Code al check-in e all’imbarco, lunghe attese per i bagagli, ritardi e scioperi oltre al ridimensionamento delle flotte di alcuni top carrier del mercato. Un volo in business class assicura un maggiore comfort rispetto a uno in economy, ma i tempi sono gli stessi, e spesso sono troppo lunghi per le esigenze degli affari, a fronte di un prezzo niente affatto low cost. È questo uno dei motivi principali del successo dei jet privati, che permettono di presentarsi all’aeroporto anche solo 15 minuti prima della partenza, naturalmente imbarcandosi da un terminal lounge privata prettamente dedicata a questo tipo di voli. Eloquente lo slogan di Jetprivati.it, società entrata sul mercato da un paio d’anni, che permette di prenotare, via web velivoli privati a prezzi competitivi: un jet personale, dai valore al tuo tempo. Dopo il forte calo registrato nel 2008 e 2009, nel 2011 e 2012 il mercato delle compagnie di jet privati ha ricominciato a crescere anche in Italia, rispettivamente del 3% e del 4%, sia pur senza raggiungere i livelli pre-crisi. L’offerta è diversificata e si rivolge a una platea di potenziali clienti sempre più ampia. Si va dalla multiproprietà alle carte prepagate, ai contratti, ai viaggi spot per affari o piacere. Ma il vero terreno di sfida, sul quale si dovranno battere

le compagnie nei prossimi anni, è quello del contenimento dei prezzi. «Proponiamo un sistema che permette di conoscere in tempo reale i costi e la disponibilità del velivolo. Il cliente compila la sua richiesta nel form on-line, e noi siamo in grado di preventivare il costo entro 15 minuti dalla richiesta in base all’urgenza del volo che sia di business o leisure», spiega Renzo Pisu, general manager. Un esempio? Per spostarsi in giornata dal centro di Lugano al centro di Hannover e ritorno, visto che non ci sono collegamenti diretti, con i normali voli di linea occorrono circa 10-12 ore, inclusi trasferimento in aeroporto, parcheggio auto, check-in, controlli, transito, ritiro bagagli e uscita dallo scalo d’arrivo; senza contare il rischio di eventuali ritardi, scioperi, perdita di bagaglio. «Con Jetprivati.it oggi è possibile volare il giorno stesso con un aereo privato da Lugano a Hannover, in meno di 2 ore per tratta, al costo di 2.300,00 euro/ora volo per velivoli da 4 posti». Oltre alla modalità pay per fly, pensata per chi ha impegni improvvisi, difficilmente pianificabili in anticipo e non frequenti, c’è la possibilità di seguire un programma Jet Card, pensato per chi prevedere di viaggiare da 25 a 50 ore all’anno: si possono acquistare pacchetti di ore volo a prezzi vantaggiosi trasformando il servizio di noleggio nella disponibilità garantita di un jet personale. Pisu sottolinea le opportunità che la crisi delle grandi compagnie apre alle società di jet privati: «Una grande quantità di voli viene eliminata o ridotta drasticamente, 73

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e il cliente trova difficoltà a spostarsi con voli di linea diretti a orari ottimali». Tutto questo senza dimenticare la qualità plus della azienda: il Ceo Renzo Pisu, manager di lungo corso nel settore business aviation privata ha ampliato la gamma a disposizione dei clienti puntando su velivoli di grande lusso. Ora la flotta comprende tutta la fascia dei medium jet, come il Citation Excel da 8 posti, fino ai long range in versione VIP, come il Falcon 7X, il Gulfstream 550 e l’Airbus 318 Elite corporate da 18 posti per voli non stop oltre le 9 ore di autonomia. I prezzi vanno da 3.000 mila euro ora/volo per i velivoli light jet fino agli heavy jet da 6.000 euro ora volo; per i velivoli più grandi si arriva a 12.000 mila euro ora/volo. A disposizione anche i nuovi velivoli in versione charter, da 19 a 50 posti, per i tour operator con necessità di viaggi per gruppi incentive, tours musicali, eventi sportivi, formula uno, voli per diplomatici e governativi. Il mercato della business aviation in generale è ancora poco strutturato, e sono in molti a scommettere sulle sue potenzialità di crescita. Non per niente l’European business aircraft association prevede che, entro il 2025, l’aviazione executive avrà una quota fra l’11 e il 14% del traffico europeo, contro il 6,9% del 2005. Il panorama delle compagnie italiane ed europee di jet privati si caratterizza per l’estrema frammentazione: una decina di piccoli opearatori dispone di mini-flotte da uno a cinque aerei. La tendenza globale, come prevedibile, è l’esplosione del mercato Asiatico, specialmente in Cina e India. Il recente Singapore Airshow ha sancito il trend: la brasiliana Embraer conta di vendere jet executive per un valore di quasi 50 miliardi di dollari nel continente nei prossimi dieci anni. Secondo stime recenti, in Asia sono ben 23mila gli individui considerati dai produttori poten-

ziali acquirenti, con asset investibili di almeno 30 milioni di dollari. Mentre, per la rivista americana Forbes, i miliardari nella sola Cina sarebbero 150. Per questo tipo di clientela non basta più viaggiare in prima classe, anche se esclusiva: la vera esigenza è quella di non perdere tempo in lunghe procedure di imbarco e check-in e viaggiare comodamente e velocemente con un aereo privato di extra lusso, da personalizzare in base ai propri desideri. I mercati orientali di India ed Emirati Arabi, Russia e tutto il centro Asia stanno crescendo anno dopo anno, soprattutto alla ribalta del grande mercato del lusso mondiale. Con l’aumento della ricchezza cambiano le necessità e ora nel paese asiatico è in corso una vera espansione per le aziende di interior design specializzate negli arredi degli aerei privati. Quello che chiedono i ricchi dei paesi del Bric non è solo avere un jet privato, ma averlo il più VIP possibile: da qui nasce la necessità di rivolgersi ad aziende che dapprima si occupavano solo di interior design classico, ma che negli ultimi tempi si stanno specializzando negli arredi di lusso per gli aerei privati. A tutto ciò si si aggiunge che la Aerion Corporation ha annunciato l’intenzione di ridare vita all’industria supersonica dell’aviazione d’affari, realizzando un Supersonic Business Jet, in grado di raggiungere la velocità di Mach 1,5, pari a 1.840 km/h, con una portata massima di 4mila miglia e 12 posti a sedere (ma c’è chi dice che potrebbero diventare 50). Permetterebbe di volare da Parigi a New York in poco più di quattro ore. Il mercato top, insomma, sembra non conoscere crisi. Per ora l’Europa, con i suoi 3mila velivoli sul mercato, rimane il secondo dopo quello nordamericano (11mila velivoli). Ma il sorpasso asiatico non si farà attendere.

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