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in copertina
Speciale
emmy awards 2014 Festival di venezia Life style
antonio vandoni Speciale calcio
fabio quagliarella
charlÈne di monaco
la Principessa riceve la più alta Onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia
foto ufficiali
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editoriale
by giulia deamina
È con grande orgoglio che pubblichiamo il nuovo numero sempre più ricco di personaggi internazionali del calibro della Principessa Charlène di Monaco che è stata insignita dell’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Stella d’Italia dal Presidente della Repubblica italiana. Ringraziamo quindi l’ambasciata italiana del Principato di Monaco che ci ha fornito le foto ufficiali dell’evento. Ma non solo dei Reali che abbiamo voluto parlarVi. Non mancano gli eventi dell’Emmy Award di Los Angeles e numerosi personaggi che fanno parte del nostro panorama artistico e perché no calcistico. Infatti abbiamo avuto il piacere di intervistare il grande attaccante Fabio Quagliarella. Un ringraziamento speciale lo attribuiamo infine ai Nostri lettori, affezionati e sempre più numerosi, senza di Voi tutto questo non potrebbe esistere. Grazie di cuore e alla prossima!
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sommario 03 editoriale 06 in copertina Principessa Charlène di Monaco 08 Emmy Awards 2014 12 Daemon Hillin 18 Amal Azhari 20 Renzo Arbore in concerto 22 Festival del cinema di Venezia 26 Luca Larenza 30 Marco Barachini 32 Martina Marts 34 Hotel Excelsior Victoria
47 Vip Master 48 Joe T Vannelli 50 Beppe Convertini 54 George Leonard 58 Fabio Quagliarella 62 Dino Baggio 64 Mostra di Dario Fo 66 Premio Sinfonie d’Autore 70 Patrick Pugliese 72 D’Auria Hair Designer
36 Sindaco di Giffoni 38 Antonio Vandoni 42 Mitch, di Radio 105
n°4 settembre 2014 bimestrale di lusso, moda, lifestyle
Editore Giulia deamina Direttore responsabile: Michele Laddaga Progetto grafico ML-Design web Up srl Thomas Robuschi hanno collaborato: Marinella Cucciardi, Giovanni Mussini, Danilo Gioia fotografi: Fabrizio Smisci (Fotografo dei Vip) si ringrazia per la collaborazione Ufficio stampa Valery Busi, Ruggero De Franco, Press Agent Daniele Spadaro, Ufficio Stampa AM Live Led di Alessandro Riva, Salvo Nugnes e l’ufficio stampa Agenzia Promoter Direzione, redazione e amministrazione: corso Vittorio Emanuele 4, 20122 Milano e-mail: direttore@deaminamagazine.it; redazione@deaminamagazine.it
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In copertina
La Principessa Charlène di Monaco ha ricevuto la più alta onorificenza italiana dell’Ordine della Stella d’Italia foto ufficiali
a cura di Marinella Cucciardi foto ufficiali: si ringrazia l’ambasciata italiana del Principato di Monaco S.A.S. la Principessa Charlène di Monaco è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Stella d’Italia dal Presidente della Repubblica italiana. L’onorificenza è stata consegnata - alla presenza di S.A.S il Principe Alberto di Monaco - dall’Ambasciatore d’Italia, Antonio Morabito, nel corso di una solenne cerimonia, che si è tenuta all’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco. Hanno partecipato le più alte Autorità monegasche, importanti personalità italiane e significativi rappresentanti della comunità italiana residente a Monaco. Con questa onorificenza l’Italia ha voluto valorizzare le azioni e le iniziative umanitarie e filantropiche promosse dalla Principessa. Nel corso del suo intervento, l’Ambasciatore Antonio Morabito ha enfatizzato “la generosità, l’umanità e l’autenticità che contraddistinguono la Principessa Charlène, nonché la sua semplicità e, al contempo, la grande capacità di riuscire a rappresentare la modernità e l’eleganza cosmopolita della monarchia monegasca”.
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Ha poi rivolto alla coppia reale le congratulazioni per il lieto evento della futura nascita di un erede, affermando che è “una grande gioia condivisa questa lieta attesa della famiglia regnante, a cui rinnoviamo i nostri più cari e sentiti auguri”. Proseguendo nel suo discorso ha sottolineato che “gli Italiani hanno amato sin da subito la Principessa Charlène e questo forte sentimento è stato testimoniato anche durante i viaggi ufficiali delle LL. A.A. a Roma e Firenze. È in questo contesto che “l’Italia ha voluto riconoscere e dare merito alle azioni e alle iniziative promosse dalla Principessa Charlène a livello internazionale sui temi di tutela dell’infanzia e dei valori dello sport” e ringraziarla allo stesso tempo “per il suo amore per l’Italia, la sua cultura e il suo patrimonio artistico”. Numerose sono le iniziative sostenute dalla Principessa ricordate in questa speciale occasione. La Fondazione “Princesse Charlène de Monaco” sostiene la pratica dello sport come mezzo di educazione e crescita dei giovani, con lo scopo principale di attuare misure di prevenzione contro l’annegamento, di allertare l’opinione pubblica sensibilizzandola riguardo i pericoli dell’acqua, e di insegnare ai bambini a nuotare. La Fondazione “Princesse Charlène de Monaco” punta all’altruismo e ai valori dello sport, la disciplina, il rispetto di sé e degli altri, il piacere dello sforzo, lo spirito di squadra. Mediante borse di studio, la Fondazione sostiene giovani dotati di un grande potenziale, ma che non hanno sufficienti mezzi economici per realizzare i loro progetti sportivi. L’Ambasciatore ha ricordato anche “l’Associazione “MONAA”, che ha lo scopo di informare l’opinione pubblica internazionale sull’autismo e di fornire appoggio a progetti medico-scientifici e a varie associazioni, dando un sua forte testimonianza per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica mondiale su tali tematiche”. Da parte sua la Principessa Charlène ha particolarmente apprezzato il riconoscimento dell’Italia e ha voluto
foto ufficiali
trasmettere, tramite l’Ambasciatore, un sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica e al Governo italiano. L’Ambasciatore Morabito ha quindi definito la giornata memorabile non solo per la solennità dell’onoreficenza riconosciuta alla Principessa, ma anche perché la visita storica dei Principi di Monaco e di tutte le massime autorità del Principato all’Ambasciata italiana ha significato un’importante testimonianza dell’elevato livello dei rapporti italo-monegaschi e un apprezzamento dell’azione svolta dalla rappresentanza italiana a Monaco. Una conferma del grande impegno messo in questi quattro anni di mandato per “rafforzare le già eccellenti relazioni e rilanciare il livello, lo spessore e i contenuti dei rapporti italomonegaschi e valorizzare appieno la presenza italiana nel Principato e l’azione delle aziende italiane, promuovendo iniziative e manifestazioni culturali ed economiche, per sponsorizzare l’immagine e la realtà dell’Italia”. Inoltre ha messo in evidenza gli eccezionali rapporti bilaterali che esistono tra i due Paesi e che registrano oggi uno slancio nuovo e un’intesa piena, in particolar modo per quanto riguarda “i progressi compiuti dal Principato nel campo della trasparenza sia a livello interno, che internazionale, con l’avvio di un più pieno ed aperto dialogo con le istituzioni politiche, economiche, finanziarie e fiscali. Questa volontà di collaborazione si è tradotta in iniziative ed azioni che si estendono a tutti i settori di comune interesse, ponendo così le condizioni necessarie per vedere realizzate, in un futuro prossimo, le importanti iniziative avviate. A conclusione della cerimonia, l’Ambasciatore ha ribadito che “è in un tale contesto di eccezionali rapporti bilaterali che si inserisce oggi l’alto riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica italiana alla Principessa Charlène”, aggiungendo con una certa fierezza che “per me è un grande onore consegnare a S.A.S. Principessa Charlène l’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Stella d’Italia”.
foto ufficiali
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Speciale Los Angeles
Emmy Awards 2014, gli Oscar della tv
Si è conclusa la 66ª edizione degli Oscar Emmy Awards a Los Angeles, in California. Gli importanti premi americani per la stagione televisiva che si è conclusa quest’estate. Vengono assegnati dall’Academy of Television Arts and Sciences, un’associazione che comprende attori, registi, sceneggiatori e addetti ai lavori di vario genere. La cerimonia è stata presentata da Seth Meyers, sceneggiatore e attore del Saturday Night Live. 8
Il premio principale, quello per la migliore serie drammatica, è andato per la seconda volta a Breaking Bad, l’amatissima serie di Amc che si è chiusa la scorsa estate e che ha sbancato, dopo aver vinto già l’anno passato: Breaking Bad in tutto ha vinto cinque premi, di quelli più importanti della sua categoria. L’Emmy per la miglior serie comica è stato vinto per il quinto anno consecutivo da Modern Family, di Abc, che ha vinto tre premi in totale. Bryan Cranston di Breaking Bad e Julianna Margulies di The Good Wife sono stati premiati come miglior attore
protagonista e migliore attrice protagonista in una serie drammatica, mentre Jim Parsons (di nuovo) e Julia Louis Dreyfuss hanno vinto il premio come miglior attore e miglior attrice in una serie non drammatica. Il canale Netflix ha vinto due Emmy (Miglior Guest Star femminile in una serie non drammatica e Miglior Casting in una serie non drammatica). Il Colbert Report di Stephen Colbert ha vinto per la seconda volta l’Emmy per miglior programma di varietà. In una serata cosi importante un omaggio di sorrisi e pensieri pubblici sono stati dedicati al attore Robin William, mancato poco tempo fa.
Ecco i vincitori della 66ª edizione degli Emmy Awards, gli Oscar della tv SERIE NON DRAMMATICHE Miglior serie non drammatica: Modern Family Miglior attrice protagonista in una serie non drammatica: Julia Louis-Dreyfus, Veep Miglior attore protagonista in una serie non drammatica: Jim Parsons, The Big Bang Theory Miglior attrice non protagonista in una serie non drammatica: Allison Janney, Mom Miglior attore non protagonista in una serie non
drammatica: Ty Burrell, Modern Family Miglior guest star femminile in una serie non drammatica: Uzo Aduba, Orange Is The New Black Miglior guest star maschile in una serie non drammatica: Jimmy Fallon, Saturday Night Live Miglior sceneggiatura per una serie non drammatica Louie - “So Did The Fat Lady” (Louie C.K.) Miglior regia per una serie non drammatica Modern Family - “Vegas” (Gail Mancuso) 9
Speciale Los Angeles
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Speciale Los Angeles
Intervista esclusiva al produttore americano Daemon Hillin
Daemon Hillin insieme a Joel David Moore attore di “Killing Winston Jones”. Ha interpretato numerosi film tra cui “Avatar”.
Benetone Hillin Entertainment è una società di produzione internazionale con uffici a Los Angeles, Stati Uniti d’America, e Bangkok, in Thailandia. È stata costituita nel 2011 da una partnership tra Benetone Films, la più grande azienda di servizi di produzione della Thailandia, e Daemon Hillin, un produttore con sede a Los Angeles. Nel 2011 nasce la Benetone Films allo scopo di sfruttare le capacità di ripresa di americani e asiatici per creare filmati commerciali per il pubblico internazionale. L’azienda ha prodotto quattro film di vari generi, che comprende due progetti diretti da Cameron Romero, figlio di icona orrore George Romero, intitolato “Auteur” e “Radicale”, “A Stranger in Paradise” che ha avuto una versione teatrale Made in USA da Freestyle Digital Media, e la produzione recentemente ha concluso il film horror sopranna12
turale “Pernicious”, diretto da James Cullen Bressack in uscita nelle sale nel 2014. Il 14 gennaio 2014, Benetone Hillin Entertainment ha annunciato la firma di Gordon Bressack, tre volte lo scrittore Emmy Award-winning di spettacoli come Pinky & The Brain e Animaniacs, per un film live action, “Oliver Storm e la maledizione del Tesoro di Sinbad”, in programma per la versione 2015. Il film sarà girato interamente in Thailandia, e sarà scritto da Gordon Bressack e suo figlio, James Cullen Bressack. Trovare un equilibrio unico di creatività e business savvy, Daemon Hillin ha rapidamente guadagnato una reputazione come produttore indipendente emergente con una comprovata esperienza di produzione di film degni di nota in tutto il mondo. Più recentemente, Daemon ha collaborato con i fratelli Narula di base di Thailandia Benetone Films per formare Benetone Hillin Entertainment. Daemon serve come presidente della produzione e supervisiona l’intera produzione della nuova società internazionale. Uno di questi film è appunto “Pernicious” un film horro, nominato agli Emmy Emily O’Brien (Febbre d’amore), Ciara Hanna (Power Rangers) e Jackie Moore (100 Fantasma Street). Una passione per la produzione che ha portato Daemon in Thailandia nel 2011, dove ha prodotto “A Stranger in Paradise” con Colin Egglesfield, Stuart Townsend e la candidata all’Oscar Catalina Sandino Moreno. Il thriller d’azione è impostato per la distribuzione teatrale nel primo trimestre del 2014 attraverso Freestyle Releasing. Altri titoli che Daemon ha prodotto includono “Uccidere Winston Jones”, con l’Oscar a Winner Richard Dreyfuss, Danny Glover, Danny Masterson, Jon Heder, Aly Michalka e Tyler Labine così come il Cameron Romero diretto “Auteur”, interpretato da Tom Sizemore. Daemon tantissimi festival internazionali e tantissimi premi, ricordi il tuo primo festival del cinema? Il mio primo festival del cinema era da spettatore a un festival del college. Un’emozione stranissima, mi ha reso nervoso, perché il mondo del cinema era così estraneo a me in quel momento. il cinema americano e il cinema asiatico creano un connubio perfetto dal punto di vista mediatico? Ho la sensazione che la fusione dei due stili cinema crea una prospettiva unica, che interesserà direttamente il pubblico. Così molti film al giorno d’oggi sono influenzati dalla cultura asiatica.
A breve uscirà nelle sale cinematografiche in tutto il mondo Pernicious. Parlaci di questa esperienza. Pernicious è stato il secondo film che ho fatto in Thailandia. È stato davvero il mio primo horror. Abbiamo avuto un grande cast e il nostro equipaggio tailandese era incredibile; Li ho visti lavorare in inondazioni e pioggia e non si lamentavano una volta. Pernicious inizierà il suo circuito di festival di questo settembre in Arizona per approdare poi fino all’Australia per il Monster Festival. Quale sarà il prossimo festival internazionale del cinema dove sarete presenti? Saremo molto probabilmente a Berlino. Qual È il messaggio che desiderate far arrivare ai telespettatori attraverso le vostre produzioni? Un buon film può essere il rimedio per rilassarsi e star bene. quanto c’È di vero in una sceneggiatura?
Questo è basato sul progetto. Alcuni script sono basati sulla verità e gli altri sono solo frammenti di verità. Penso che i grandi script possono essere influenzati da entrambi. Lavori insieme a grandi nomi nel settore, tantissimi gli attori sul set, qual È il rapporto che si crea tra produttore e l’attore? Si arriva a passare un sacco di tempo con gli attori, mentre stiamo girando. La maggior parte dei rapporti lavorativi si trasformano in amiciazia poi. ti piacerebbe essere protagonista di un tuo film? Assolutamente no. Chi e il tuo attore preferito ? Jeff Bridges è uno dei miei preferiti, insieme a Cate Blanchett. Ci sono tanti altri attori che io rispetto, non c’è abbastanza spazio in questa pagina per contenere la mia lista. 13
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Speciale Cannes
Amal Azhari, Stilista Designer. Il bello è la sua vocazione. il suo motto è “Bellezza e perfezione”
Oltre a essere un designer dell’alta moda, la stilista reinventa un modello di Medio Oriente ideale, quello dell’arte e della cultura di Marinella Cucciardi foto: Xavier Giraud
Il suo nome è Amal Azhari, signora di colori, designer di moda internazionale, nata e cresciuta in Libano,dove ha sviluppato un’innata passione per la moda. Mantiene sempre le radici nella sua città nativa, un microcosmo di scambi artistici e culturali, un piccolo pianeta a se stesso, pieno di emozioni, dove la nostra artista si è impregnata di vita, di luce notturna, di scene artistiche e di un sistema di espressione emanati da un accattivante ed eterno Beirut. Ma la testa è sempre pronta ad avventurarsi nei quattro angoli del globo in cerca di ispirazione. È sposata con un architetto, che la sostiene e l’appogggia in tutto quello che lei fa, ha 3 figli . Dopo sei anni di studi alla Business & Marketing Academy con un Master in Relazioni internazionali e Diplomazia, per circa dieci anni ha fatto esperienza nel campo della comunicazione. Nel 2005 ha fondato la Amal Azhari Couture con un solo dipendente per iniziare a disegnare e progettare borse da sera, tuniche a fascia alta e caftani. Il lancio del suo marchio che porta il suo nome, è stato un successo immediato, la signora dei colori impone il suo stile; la sua firma porta la maestosa raffinatezza d’Oriente, con l’eleganza e il lusso dell’Occidente, per un connubio perfetto che si riflette in ciascuno dei suoi modelli di caftani, di tuniche per il giorno e per la sera, di borse e pochette. I tagli fluidi della seta, i ricami e le decorazioni che ricordano antiche tradizioni, ma soprattutto la sua passione per i colori vivaci e accattivanti, sono i punti di forza di collezioni che seducono e affascinano. Dal 2006, Amal Azhari presenta le sue collezione in occasione della Fashion Week a Parigi, facendo conoscere in campo internazionale tutte le sue creazioni, aumentando ogni anno la sua fama. Amal Azhari è l’esempio di come il talento superi l’immaginazione. Ogni stagione estiva, la stilista affronta tutti i rischi nella progettazione per creare collezioni sempre nuove e diver16
se da quello che già offre il mercato della moda. Le sue collezioni sono uniche e stravaganti, coloratissime e allo stesso tempo con sfumature delicate. I suoi capi sono presentati in showroom a Parigi, Londra, Saint Tropez, Juan les Pins, Madrid, Los Angeles, nonché in Brasile, Dubai, Arabia Saudita e Libano. Il bello è la sua vocazione, Amal Azhari, è indubbiamente una stilista designer alla ricerca della bellezza e della perfezione. La sua ultima collezione intitolata WIND, è come un vento che arriva dal Sahara per soffiare il suo calore e suonare la sua musica accattivante, sollevando le dune di sabbia e le tuniche create da Amal Azhari. Ispirati da toni occidentali e dalle note orientali, le tuniche e i caftani hanno linee semplici e pulite, con tagli leggeri, colori e decorazioni sofisticate e tessuti raffinati, realizzati espressamente in India e in Medio Oriente. Amal Azhari ha recentemente presentato la collezione WIND e SPLASH con una sfilata sulla mitica terrazza del Fouquet’s all’Hotel Majestic di Cannes, in un’atmosefra di perfetta armonia creata dalle mani di una vera alchimista dei colori. La sfilata, seguita da un rifresco, è stata organizzata dall’Agenzia MayAgency Advertising and Communication di Maya Haraghi e la serata è stata animata dal dj libanese Mike Tohme. Le bellissme modelle, indossavano gioielli della marca
Reminiscence, avevano il viso completamente truccato con colori varipinti , hanno sfilato per un parterre di prestigiosi ospiti internazionali del mondo dell’arte, della moda, della cultura e della stampa. Come hai deciso di passare dalla comunicazione alla moda? Questa passione viene all’improvviso o pensi che sia qualcosa che si ha già dentro senza saperlo? Ho deciso di passare dal campo della comunicazione a quello della moda dopo che mi sono sposata, le mie responsabilità come moglie e madre erano diventate più esigenti e mio marito mi ha incoraggiato a perseguire una carriera in un mondo per il quale ho una passione fervente, così ho deciso di divenatre designer di moda. Fondamentalmente ho questa passione dentro di me, poiché deriva dalle mie aspirazioni e immaginazione. Non è che prima non avessi questa passione in me, ma piuttosto che ho sentito questo forte gusto per la moda e la progettazione e ho voluto seguirla e assecondarla sempre di più. Da dove nascono le ispirazioni per una nuova collezione? Le mie ispirazioni vengono quasi da ovunque; anche idee molto piccole in cui mi imbatto in una giornata qualunque. Io sono un’acuta osservatrice delle cose intorno a me, quindi anche una cosa apparentemente insignificate 17
Speciale Monaco vare nuove idee. Credo che una persona di successo non dovrebbe mai smettere di migliorare e aumentare il proprio successo. Penso di essere solo al primo gradino nella scala del successo e mi propongo di ottenere sempre di più. Ciò che ho già realizzato è davvero molto soddisfacente per me e mi incoraggia a perseguire più successo e a fare ancora di più in un campo che ammiro sinceramente. Le tue modelle hanno sfilato con dei visi bellissimi tutti dipinti, vuoi inviare qualche messaggio oppure è solo per distinguersi? Durante l’ultima sfilata della Collezione Splash a Cannes, in Francia, le modelle avevano il viso completamente truccato, ma era solo per la sfilata, non c’era nessun messaggio dietro a questo make-up. Cerco sempre di trovare nuove idee per le mie Sfilate per renderle sempre più uniche e straordinarie. Volevo che fossero funky, trendy e moderne e ho tratto l’ispirazione dalle bambole russe.
per la strada potrebbe catturare visivamente la mia attenzione e ispirarmi. Amo le variazioni dei colori e ho una forte passione per i cavalli e i colori del mare e forse questo deriva dalle mie radici, sono infatti cresciuta vicino al mare a Tripoli, nel nord del Libano, dove la mia famiglia aveva un resort vicino al mare. Le variazioni dei colori e la la loro vivida combinazione mi ispirano molto. Viaggiare molto e entrare in contatto con culture diverse, mi ispira molte idee e catturo un sacco di idee per i miei disegni. Leggo molto e diversi generi di libri, altra fonte di ispirazione per me. Ti ho visto recentemente in una lussuosa sfilata di moda all’Hotel Majestic di Cannes, credi che sia importante non fermarsi mai e far conoscere il tuo marchio sempre di più agli stranieri? Certamente, penso che sia molto importante mantenere lo sforzo che assiduamente sto affrontando per assicurarsi che i miei progetti, continuino ad essere della stessa alta qualità e che diventino più famosi anche a livello internazionale. Più i miei progetti sono conosciuti nel mondo e dagli stranieri, più aumenta la mia responsabilità e perseveranza per aggiungere nuove ispirazioni alle mie creazioni e tro18
In quali occasioni si indossano i tuoi caftani? I miei Caftani possono essere indossati in varie occasioni che vanno dal casual al formale, dal momento che includono sia decorazioni readyto-wear e più formali che sono adatti per ricevimenti e matrimoni o anche per giornate alla spiaggia. Inoltre si adattano a diverse fasce di età che vanno dalle giovani donne sui venti/trenta anni, alle signore più mature sui sessanta anni o più. Credo che tu non sia ancora presente in Italia, è un paese che hai visitato? Si, certo, sono stata in Italia perché ho un showroom che presenta le mie creazioni. Siamo curiosi di saper se per caso potresti presentare una tua collezione magari al Fashion Week di Milano nel futuro? Si, forse. Sei una donna impegnatissima come fai a conciliare il tuo lavoro di mamma, moglie e viaggiare tantissimo per il tuo lavoro? Fondamentalmente faccio del mio meglio per gestire il mio tempo tra famiglia e lavoro, badando che i bisogni di ciascuno siano soddisfatti. La mia priorità è sempre la famiglia, ho tre figli e viaggio molto, cosi’ loro si devono adattare a questo. Cerco sempre di mantenere l’equilibrio tra la famiglia e il lavoro, per rispettare i diritti e le esigenze di tutti e dare il massimo dell’attenzione e della dedizione.
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Speciale Monaco
Renzo Arbore e la sua orchestra in concerto a Montecarlo Uomo instancabile, comunicativo e con tanta grinta di Marinella Cucciardi (foto e articolo)
Renzo Arbore con la sua orchesta italiana è uno dei più grandi ambasciatori della musica italiana all’estero. Cantante, clarinettista, cineasta, attore e presentatore radiofonico, è soprattutto un grande nome del jazz e dello swing e della musica tradizionale napoletana. Nel 1991 fonda L’Orchestra Italiana, composta da quindici grandi strumentisti, in compagnia dei quali ci ripropone i vecchi successi di Roberto Murolo e Renato Carosone, con arrangiamenti originali in cui jazz, swing e blues si mescolano in modo innovativo, con lo scopo di diffondere nel mondo la canzone napoletana classica. 20
Ha saputo circondarsi dei migliori solisti, mandolinisti e girare il mondo per oltre quarant’anni, rendendo omaggio ad alcune delle più grandi personalità musicali italiane. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla musica e con la sua orchestra itinerante rappresenta al meglio pezzi di storia italiana all’estero. Ultimamente alla Salle des Etoiles allo Sporting di Montecarlo, apre il concerto dedicando la prima canzone a Roberto Murolo e quando canta” Malafemmena” dietro scorrono le immagini di Totò. Inoltre cita spesso Luciano de Crescenzo che lo ha ispirato, infatti sta scrivendo un libro intitolato “Decrescenzeide” dedicato a tutti gli aneddoti e fisiologia di vita di Luciano de Crescenzo. Look colorato e allegro infatti sul gilet porta piccoli cornetti rossi per portafortuna. Uomo di palco, intrattenitore, barzellettiere, instancabile e comunicativo, racconta ironici aneddoti di vita, recuperati in giro nei suoi viaggi, e non dimenticherà mai un cartello di un botteghino in cui c’era scritto “Renzo Arbore esaurito non insistete”. Al concerto ballavano tutti, questo dimostra che la sua forza, la sua energia e le note della musica italiana rivisitata a modo suo, conquistano il mondo. Ha dimostrato un grande segno di amicizia, salutando affettuosamente e dedicandogli la sua tanto amata “Tanto pe’ cantà”, all’Ambasciatore Italiano Antonio Morabito nel Principato di Monaco, coinvolgendo tutto il pubblico presente che si sono uniti coralmente. Dovrebbe essere un esempio per tutti noi. Un uomo senza tempo che non molla mai! Sicuramente un modello a cui ispirarsi. 21
Speciale Venezia
Carlo Verdone alla 71ª Mostra del Cinema di Venezia riceve il premio Bresson e lo dedica a suo padre Mario e a Sergio Leone di Marinella Cucciardi (foto e articolo)
Il presidente dell’Ente dello Spettacolo Don Ivan Maffeis e Monsignor Enrico Solmi consegnano il premio Bresson a Carlo Verdone. Nel ringraziare tutti i presenti visibilmente commosso esordisce cosi: “mi chiedo ancora adesso se io veramente merito questo premio, perché dire Bresson vuole dire elevarsi a una grande spiritualità. Ho fatto e continuo a fare onestamente il mio lavoro, quindi non so, ci sono degli autori che sono più importanti e più profondi di me, perché riescono ad andare più in fondo attraverso i loro filmati, io vorrei andare più a fondo però la commedia limita in qualche modo, però nello stesso tempo, a volte, può raccontare un dramma meglio di un film drammatico. Inoltre noi non possiamo fare a meno della commedia. Io sono veramente commosso, lo dico sul serio, io in genere non mi emoziono 22
mai, sono abbastanza solido, ma oggi per me é una giornata molto particolare perché penso che mio padre sarebbe stato molto felice nell’essere qui e vedere che il figlio c’è l’ha fatta. Sono tanti anni che lavoro ma questo premio è un riconoscimento enorme lo dedico con tutto il cuore a mio padre per il quale, ho una venerazione perché è stato un grande educatore, un uomo che mi ha spinto a studiare e a guardare il bello, il profondo e il vero talento. Ho avuto sicuramente un grande padre!” Continua a raccontare con la sua ironia e simpatia che lo distingue, mi viene in mente una coincidenza incredibile, una cosa molto spiritosa, mentre sistemavo la biblioteca di mio padre, pensate diciottomila volumi, riguardavo la bacheca del cinema francese mi arrivano sotto mano proprio quelli di Bresson, erano tanti, al che ho esclamato una frase sciagurata mentre mi chiedevo ma quanti sono questi Bresson buttiamone qualcuno, e mio fratello diceva no, quelli no, sono quelli che ha scritto papà. Allora mi sono detto Bresson sarà stato contento che ho riordinato con estrema cura e mi ha perdonato, proprio 3 giorni dopo infatti mi arriva la splendida notizia del premio. Parlando poi del suo ruolo di giurato dice che è una giuria molto eterogenea ognuno però ha le sue idee, andiamo abbastanza d’accordo, c’e molto rispetto l’uno per l’altro, i giurati hanno idee sul cinema molto solide, molto indirizzate e quindi sono degli ottimi intellettuali, per me è molto gratificante ascoltarli quando esprimono le loro dichiarazioni, le loro riflessioni su un film, anch’io imparo da loro e spero di dire delle cose buone, delle cose sensate, delle cose equilibrate, e spero anch’io di essere ascoltato. Per adesso c’e armonia, staremo a vedere man mano che andiamo verso la fine, dovremo tirare un pò le somme e vedere cosa succederà, certamente ci sono tante differenze tra noi, però il bello di una giuria è anche questo, ognuno ha i suoi gusti, chi ama più un cinema, chi è più flessibile, chi più severo etc… Io mi trovo a giudicare dei film di una mostra importante,
e sicuramente bisogna premiare un grande talento, quindi io devo essere un pò inflessibile perchè se non sono inflessibile non sono un buon giurato, devo però essere molto sicuro di quello che dico, quindi se poi qualcuno riesce a convincermi, a farmi cambiare idea, io divento una persona flessibile in quel momento perché lui mi sta dicendo qualcosa di più intelligente che mi fa riflettere, quindi sono pronto a cambiare il mio parere. Inoltre parlando dei suoi progetti futuri: “sto preparando un progetto corale e confrontarmi con i giovani e vorrei trattare un argomento che francamente nessuno ha mai trattato. Alla premiazione e alla consegna del premio ricorda che innanzitutto è chiaro che devo ringraziare L’Ente dello Spettacolo, la rivista e tutti voi che mi avete sostenuto. Voglio dedicare questo premio a delle persone che sono state e sono per me molto importanti, se non ci fossero state loro nella mia vita, io non sarei qui a ricevere questo premio. Il primo ringraziamento a mio padre Mario, è stato sicuramente il migliore dei Verdone. Il secondo ringraziamento va sicuramente a Sergio Leone, non era soltanto un grande regista, è stato un uomo che mi ha capito, e mi ha dato la possibilità di esordire, senza di lui io non starei qua, perché lui aveva capito che io dovevo dirigermi e interpretarmi, mi ha detto: “ho l’impressione che devi fare tutto da solo, io ti faccio da aiuto regista i primi due giorni, poi vai avanti tutto da solo’’. Devo ringraziare perchè non lo menziono mai Franco Rosetti, regista senese che è stato il primo ad avere avuto il coraggio di prendermi come assistente alla regia, era un film commerciale divertente. Io dopo il centro sperimentale ho avuto tante porte in faccia, nessuno mi ha detto vieni a lavorare con me, tutti mi dicevano ti faremo sapere, ho passato un anno e mezzo terribile, nessuno mi prendeva neanche come volontario, e lui fu l’unico a prendermi nel suo set. Inoltre Felice Colaiaco perché insieme a Franco Boccioni, che è morto, era della vecchia Medusa Film, la quale ha finanziato il film” Un sacco bello”. A tutti loro va il più grande ringraziamento! L’Ente è stato veramente molto coraggioso, mi sembra anche che sia l’inizio di un era di possibilità, hanno pensato di dare anche un’occhiata a chi produce film antidepressivi, a un regista che cerca di essere un ansiolitico per il pubblico. Non tutti i miei film sono sullo stesso livello è ovvio, che la qualità non può essere sempre la stessa, però sicuramente alcune commedie mi sono venute particolarmente bene. Grazie per la sensibilità e l’idea all’avanguardia che avete dimostrato, anche a nome di tutti i miei colleghi, perché noi che produciamo commedie, certe volte, ci sentiamo un pò messi da parte, invece ci avete dimostrato che se fatto bene il nostro lavoro ha una funzione molto importante. 23
Speciale Venezia
Parata di Star alla 71ª edizione del Festival di Venezia di Marinella Cucciardi (foto e articolo) Il più atteso di tutti Al Pacino che sul Red Carpet tra applausi autografi, sorrisi e simpatia è stato senza dubbio il più acclamato. Presente con due film “Maglehorn” in concorso e “The Humbling” fuori concorso. Ospite la Top Model e attrice Madalina Diana Ghenea.
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Venezia Festival del cinema esposizione fotografica dedicata a Sophia Loren un icona del cinema italiano che quest’anno festeggia i suoi 80 anni di Marinella Cucciardi (foto e articolo) In occasione della 71ª Mostra del Cinema di Venezia é stata allestita un ’esposizione fotografica a La Biennale nello storico Palazzo del Cinema, sul Lungomare Marconi, al Lido di Venezia dedicata a Sophia Loren intitolata “Ieri, Oggi, Sophia”. Si possono ammirare i migliori scatti realizzati sui set cinematografici e ammirarla in in tutta la sua bellezza e sensualità. 25
Alta moda
Luca LARENZA uno sguardo di tendenza
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È un bohemien cosmopolita l’uomo vestito da Luca Larenza, designer casertano, amante della moda e dello stile. A soli 30 anni il suo non è un percorso come tutti gli altri, non è alimentato dalla convenzionalità istituzionale di scuole di settore, bensì da un’esperienza diretta con quel mondo che lui ha sempre preferito alla teoria. Da ragazzo si lascia conquistare dall’arte dei graffiti e catturato dalla sinuosità delle forme e da una spiccata sensibilità al colore. Dopo gli studi in giurisprudenza si trasferisce a Madrid per frequentare un Master in Fashion Management e nella capitale spagnola entra nel mondo delle multinazionali di moda. Dopo la proficua collaborazione nata con Angelo Fusco, fonda di lì a poco il omonimo marchio dedicato al menswear. Nel 2011 è “WHO IS ON NEXT? Uomo”, nato in collaborazione con Pitti Immagine Uomo, Altaroma e L’Uomo Vogue, a puntare l’attenzione sul brand e Luca Larenza è tra i finalisti del concorso. La maglieria e i capospalla hanno consacrato l’identità del marchio, sinonimi di una visione stilistica che sta evolvendo verso una più dinamica e diversificata proposta moda.
Luca veste l uomo che vive la modernità dei suoi tempi portando con sé la ricercatezza di una tradizione sartoriale rivisitata in chiave contemporanea. Una passione, quella per la maglieria e la moda maschile, che prende vita nel cuore della nostra Italia, nelle piccole realtà artigianali della Campania, dell’Emilia e del Piemonte, nella qualità pregiata di tessuti e filati, in quella minuziosa attenzione al dettaglio e nella predilezione a un cromatismo non urlato che ben si sposa con l’armonia delle forme. Un abbigliamento “emozionale”, come traspare dalle campagne di comunicazione che ne fanno da specchio. Emozionale perché nasce dal connubio di un passato che riporta in auge le radici di un’artigianalità dal sapore classico e che insieme si fonde ad uno spirito innovativo e di ricerca che filtra l’immagine dell’uomo nel suo vestire quotidiano. “L’ispirazione non dà preavvisi”, scriveva Gabriel García Márquez. È un mondo che ingloba altri mondi, fatti di luoghi-non luoghi sospesi tra realtà e finzione. E Luca Larenza si muove tra queste suggestioni per alimentare il suo estro. Tutto può suggerire un’intuizione, basta saper guardare. Può essere la strada, con il suo crogiolo di volti e stili in fugace movimento o l’irrazionalità onirica di un sogno; un viaggio, una città; l’affascinante drammaticità chiaroscurale di un dipinto del Caravaggio o l’emozione di un film d’altri tempi. L’ispirazione vera e propria nasce, però, in quei luoghi familiari che esprimono l’essenza della sua vita e del suo lavoro. La frenesia metropolitana del suo atelier milanese e la dimensione rassicurante delle sue origini, di quella villa di famiglia immersa tra antichi castagni e fonti naturali nella nativa Roccamonfina, sono i tasselli che, intersecati, definiscono la filosofia del marchio. UN SOGNO DIVENTATO REALTA, TANTISSIME LE PASSERELLE EUROPEE, TANTISSIMI I SUCCESSI.
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Alta moda La creatività è una costante. Sicuramente durante l’anno ci sono viaggi, libri, vecchi film o idee che possono in un certo senso ispirarmi. Ad un certo punto metto insieme tutto ed inizio a fare la mia “ricerca”, seleziono le materie prime, butto giù qualche bozzetto e assisto gli artigiani nella realizzazione dei primi prototipi. Spesso cambio le cose in corso d’opera. Non sono mai tranquillo fino al giorno della presentazione. Cosa ha ispirato la tua ultima collezione? Il Mediterraneo, il Sud, la Costiera Amalfitana con i colori delle sue barche consumati dal sole. Credi che i giovani designer siano influenzati dai grandi stilisti o, invece, non corrano il rischio di essere trascurati? I giovani designer che riescono ad avere successo sono certamente quelli dotati di un’identità forte e di idee proprie. Le “copie” non vanno avanti. Per non essere trascurati bisogna creare degli argomenti validi, delle basi solide. Quanto influiscono le tue emozioni e la tua quotidianità sulle tue creazioni? Moltissimo. Mi ritengo molto fortunato per questo, vedere una collezione realizzata mi fa rivivere tutti i momenti e le emozioni che mi hanno accompagnato durante i mesi della preparazione.
Quale credi sia oggi il senso dell’espressione “Made in Italy”? Il senso del Made in Italy è quello di garantire al cliente finale un’autenticità vera del prodotto (italiano al 100%) che parte dall’etica. Non valgono gli “escamotage”. Un prodotto realizzato a basso costo all’estero in paesi che non tutelano in alcun modo i diritti dei lavoratori (molte volte minorenni) e stirato o etichettato in Italia non può fregiarsi dell’etichetta Made in Italy. Purtroppo è una tecnica spesso usata dai grandi marchi e il consumatore viene così ingannato. Mi descrivi il processo creativo nella realizzazione delle tue collezioni? Non c’è un vero e proprio “inizio” del processo creativo. 28
Quali sono i suoi progetti futuri? Spero di riuscire a dedicare più tempo ai viaggi. Mi piacerebbe molto conoscere l’Asia, ho iniziato a distribuire il marchio in Giappone e vorrei conoscere la loro realtà. Pensi che la moda stia peggiorando ? No. La moda si evolve, al pari della società e delle altre forme d’arte. La crisi che stiamo vivendo non è altro che una forma di selezione naturale. Che la qualità paga. In tutte le sue accezioni. La qualità del lavoro; la qualità di un capo o di un accessorio, che si tramanda da padre in figlio; la qualità di una persona. Fuggite dalle cose (e soprattutto dalle persone) di bassa qualità.
Luciano Barachini
Luna S.r.l. Via Vicarese, 284 56010 Vicopisano Pisa Italy - info@lucianobarachini.com
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Alta moda
Il Designer Marco Barachini
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La moda italiana, famosa in tutto il mondo, è esclusivo appannaggio delle grandi firme e dei grandi stilisti che propongono una nuova e personalissima visione della moda, dimostrando che, anche in tempo di crisi, nel mondo della moda c’è sempre posto per designer di talento. Il brand Luciano Barachini ne è la conferma della passione e del talento da generazione a generazione, dal padre Luciano nonché fondatore dell’azienda Barachini nel 1973 al figlio Marco, portando avanti la collezione elegante che veste una donna di classe per ogni occasione, trasformando la propria scarpa in un vero gioiello. Marco quando ha capito che la moda sarebbe stata il suo futuro e quando ha scoperto questa passione? Diciamo che la moda ti strega piano piano e non ti fa capire che ti sta rendendo dipendente. Sono cresciuto tra campionari e fiere, ma la mia formazione deriva da studi Economici Aziendali per cui la laurea mi avrebbe indirizzato verso altri lidi. All’inizio della mia avventura aziendale mi dedicavo soprattutto ai bilanci, poi il prodotto finisce per stregarti ed è così che piano piano sono arrivato a gestire le collezioni. Quanto è lunga la strada che va dall’idea alla scarpa finita? È un percorso lunghissimo. Pensi che la scarpa nasce dopo circa sei mesi di ricerca e sviluppo, tre mesi di vendita e tre/quattro mesi di produzione. Da quando si pensa alla scarpa a quando questa andrà in negozio passa più di un anno. Ecco perché dobbiamo essere bravi a cogliere degli spunti, delle tendenze, che possano funzionare molto tempo dopo. Ci svela quali saranno i look per l’autunno/inverno? Il nero la farà ancora da padrone. I dettagli oro saranno presenti in tutte le collezioni, ma attenzione a non abusarne… presto potrebbero stancare. Si può ancora ricordare come si è sentito quando ha visto per la prima volta per strada una signora sconosciuta che indossava le “Sue” scarpe? Ogni volta è una grande emozione. Non tanto per le star, quanto per la gente comune. Sapere che una persona ti ha scelto tra così tante alternative è motivo di grande soddisfazione, soprattutto se per comprarle ha anche fatto dei sacrifici. Come vede la moda italiana di oggi rispetto a ieri? Io vedo ancora tanta creatività e credo che si manterrà in eterno. Noi ovunque andiamo nel nostro paese siamo circondati dal bello. Chi può dire di avere bellezze uniche e
diverse tra loro come Venezia e Firenze, Roma e Pompei, il mare e le montagne. Il bello porta ispirazione. Siamo e saremo sempre avanti a tutti in questo. Quali sono le fiere di moda e le mostre che considera interessanti? Scarpe è sinonimo di Micam. Chi fa questo lavoro non può prescindere dal presentare le proprie collezioni al Micam. Poi ci sono molte altre fiere di settore che possono essere considerate più di nicchia, di ricerca. Però la regina si trova a Milano. Le vostre creazioni sono indossate da tantissime donne del mondo dello spettacolo, quanto è importante la scarpa giusta per una donna? Si vive di dettagli e la scarpa è il dettaglio per eccellenza. Quindi è fondamentale. Cosa può consigliare alle nostre lettrici per una serata di gala? Sono di parte, ma sicuramente un sandalo gioiello. L’eleganza è sempre premiata e non è mai fuori luogo. 31
Alta moda
Martina Marts creatrice di moda per un brand “non convenzionale”. Il suo slogan? Non passare inosservate! di Marinella Cucciardi
Matina Martz è un creatrice di moda francese, sin da subito si È fatta notare per il suo raffinato senso estetico. La sua tecnica e creatività sono una scommessa sicura per il futuro della moda. Dopo aver lavorato per Dior, vuole vivere la propria esperienza indipendente lanciando cosi il suo marchio nel dicembre 2011, realizzando il brand che porta il suo nome. 32
Il suo sogno si realizza più velocemente del previsto grazie a incontri meravigliosi, e creativi quindi percorre velocemente la strada dell’imprenditorialità. Il marchio sia maschile che femminile, ready-to-wear su misura, per donne che amano distinguersi e mostrarsi. La collezione femminile é per abiti da sera, mentre la collezione casual é sia maschile che femminile. Ha iniziato cosi’ a far parlare di sé, lavorando tagli originali, per un brand “non convenzionale”. Le piace sorprendere i suoi clienti, ha creato due linee di abbigliamento, realizzando un esprit free-dressing, con tessuti e tagli mai visti. Propone abiti di jeans, pantaloni con quattro ampie tasche laterali di cotone, piccoli top e scelta di tessuti finemente lavorati in colori tenui. La gamma “sera”, offre abiti da cocktail, abiti da sera e pantaloni e gonne. I clienti possono abbinare il loro abbigliamento con accessori e gioielli. Lo slogan? Non passate inosservate! Il marchio è stato esposto in diversi eventi di moda. Ha sfilato quest’anno per un evento di beneficenza e caritativo vicino agli Champs Elysees con altri designer promettenti. In attesa di prossimi eventi, è possibile trovare il marchio sul sito http://matinamartz.wordpress.com/ Matina Martz e sulla pagina Facebook Matina Matz per scoprire tutti i nuovi progetti e le creazioni . Inoltre, uno dei progetti è un tour della Francia per presentare il brand e le sue creazioni.
Handmade Italian Jewelry www.nhero.it info@nhero.it 33
Lusso
I 180 anni dell’Hotel Excelsior Victoria di Sorrento con i Lunare Project
Gran serata di galà, per i festeggiamenti dei 180 anni di attività dell’Hotel Excelsior Victoria, l’albergo racchiuso in uno scrigno di storia e di bellezza, scelto dalla nobiltà e dal grande tenore Caruso, situato nel cuore del centro storico di Sorrento, nell’elegante Piazza Tasso. 34
Lo storico e lussuoso hotel, l’Excelsior Victoria, l’albergo fondato della famiglia Fiorentino nel 1834, giunta ad oggi alla quinta generazione, immerso in un vasto parco, con una splendida ed incomparabile vista sul mare, la celebre terrazza, le camere inondate di luce, gli spazi comuni che sembrano proiettare l’ospite nella “Belle Epoque”, il piacevole angolo bar, la stupenda sala ristorante dove poter pranzare e cenare, degustando tutti i piatti e le specialita’
della Penisola Sorrentina, con un grandioso parco di alberi di arancie e limoni ed un enorme e raffinata piscine centrale. Per i festeggiamenti dei 180 anni memorabili dell’Excelsior Victoria, la serata è stata aperta ad un raffinato ed elegante aperitivo targato Lunare Project, con un ingresso esclusivamente in lista su invito, nei giardini dell’hotel, con l’organizzazione di noti e professionisti Pr, e organizzatori: Bene-
detta Cerrelli, insieme con Manuela Giaccari. La serata in festa elegante con “Lunare Project” Roberto Barone, Radio Capri, Lupo di mare, radio Yacht Sunsation, con Guest la DJ Miluna. Professionalità e sensibilità un mix di successo, “Lunare Project” (la griffe della musica). Afferma Roberto Barone: siamo appena rientrati dalla bellissima Ibiza, felici del successo riscontrato, la nostra musica viene definita “Luxury Music”, perché può suonare in un baretto, come può suonare in un grande evento come l’Excelsior Victoria; ma come può suonare anche in store di moda, come i seguenti eventi dei noti stilisti: Salvatore Ferragamo, Max Mara, Francesco Scognamiglio lo stilista di talento che ha vestito l’attrice Nicole Kidman. Le prossime date con i nostri successi saranno un “Top Secret”, ma riveleremo qualche data, che sarà dal 10 settembre e saremo anche ospiti sulla nave MSC, la nostra musica che si farà sentire). Per i festeggiamenti dell’Excelsior Victoria radio Capri ha omaggiato, regalando il loro cd, con su un pezzo remixsato di una delle canzoni più belle di Lucio Dalla. Si ringrazia per la collaborazione la Senatrice La Manna e l’ufficio stampa Valery Busi. 35
Life style
Intervista al sindaco di Giffoni, dove si comunica la storia del noto Film Festival
Sindaco Paolo Russomando, ci vuole dire un po’ la storia di Giffoni, e la nascita del Festival?: Il Festival di Giffoni, è nato 44 anni fa, da un’idea straordinaria di Claudio Tubitosi, cinofilo e direttore artistico della manifestazione dell’evento, che ha immaginato di poter mettere in campo questa iniziativa culturale qui a Giffoni. Grazie a questa inizitiva culturale conosciuta in tutto il mondo soprattutto per questa idea dei ragazzi, di tanti giovani che si trovano a Giffoni, si confrontano tra di loro, c’è un interscambio culturale tra tanti Paesi provenienti da tutte le parti d’Italia. Svolgiamo qui a Giffoni 250 giornate di attivita in Italia e nel mondo, questo per noi è un motivo di grande forza, ospitare questo evento e proprio per questo da Giffoni Film Festival è stato cambiato in Giffoni Experience, proprio per rappresentare questa esperienza straordinaria che hanno fatto i ragazzi qui a Giffoni. Quindi si svolge tutto intorno ad un pubblico giovane? Ci sono 3500 giurati che arrivano da 60 Paesi, ma abbiamo richieste per 30 ed anche 40 milla persone quest’anno, che è un anno importante, il tema e “be different”, abbiamo avuto uno straordinario risultato in questo anno perché finalmente siamo riusciti a sbloccare 20 milioni di euro di fondi fers, per realizzare un villaggio che potrà ospitare ancora più ragazzi di quelli che ospitiamo oggi che si chiama Giffoni Multimedia Valli, proprio li dal segno al sogno è 36
rappresentato tutta la storia di questo grande progetto e abbiamo voluto proprio attraverso cartelloni rappresentare al mondo chi ci sta guardando. Ricordo che ci sono 250 giornalisti accreditati da tutto il mondo, abbiamo avuto la presenza di tantissime celebrità, attori e registi di fama internazionali, tante star che restano affascinate da questo Festival. Se devo dire una frase su questo Festival, direi che è un Festival necessario alla rappresentazione dei giovani e delle loro idee innovative cinematografiche. Quindi è un Festival di qualità ? Sì, poi ci sono tanti dipartimenti che abbiamo costruito nel corso degli anni, ora c’e’ anche un dipartimento “Innovation Up” sulle nuove tecnologie anche al servizio della cinematografia, ce lo racconta anche la nostra buona e affidabile Consigliera Comunale Maria Volpe. Stiamo puntando molto sui “troni”, abbiamo praticamente tutte le riprese di quest’anno che sono fatte attraverso questi troni, c’è una parte del Festival che è concentrata solo su questo tipo di attività. Abbiamo diciamo un atteggiamento molto forte che guarda al futuro, soprattutto ad una scommessa sui giovani, anche sui nuovi lavori.
Quindi Giffoni è storia? Giffoni è storia, è cultura, ma soprattutto futuro. troviamo a Giffoni tanti giovani e non solo, anche tutto uno staff organizzativo all’altezza di una manifestazione così bella, troviamo soprattutto un Sindaco così giovane e innovativo che induce giovani a procreare progetti sempre di più puntando in alto ? Sono onorato di essere Sindaco di questa città, anche perché Giffoni si caratterizza come la città dei giovani, quindi avere un Sindaco giovane alla guida di una “città dei giovani” è un connubio perfetto! Sono primo cittadino da ormai 8 anni, e abbiamo sempre avuto un buon approccio ai problemi e alle difficoltà. Il sogno nel cassetto che ho è vedere realizzato il progetto “Giffoni Multi Media Valle” , che può costituire gli Studios della produzione della nostra città che spero possa dare l’immagine di un mezzoggiorno che si rinbocca le maniche e guarda il futuro e costruire nuovi progetti. Si ringrazia La Senatrice La Manna e l’ufficio stampa Valery Busi per la collaborazione. 37
Life style
Speciale Radio Italia
Intervista esclusiva al Direttore artistico Antonio Vandoni
Antonio Vandoni è il Direttore Artistico Musicale di Radio Italia Solo Musica Italiana e Radio Italia TV. Dal 2010 ha curato anche la direzione Artistica di più di 400 eventi musicali live dall’Auditorium interno e nelle Piazze di tutto il mondo a New York, Toronto, Montreal, Buenos Aires, Santiago del Cile, Montevideo, Melbourne, Germania (Campionati del Mondo di Calcio 2006), Pechino (Olimpiadi 2008), Johannesburg (Campionati del Mondo di Calcio 2010), Polonia/Ucraina (Campionati europei di calcio 2012), Londra (Olimpiadi 2012). 38
La sua carriera radiofonica ha inizio nei primi Anni 90 come responsabile della promozione radiofonica e televisiva, locale ed internationale per la Dischi Ricordi (U2, Depeche Mode, Gianna Nannini, Antonello Venditti, Fabrizio De André, Marco Masini, Gino Paoli, Pierangelo Bertoli). In seguito è responsabile della promozione radiofonica e televisiva local per la BMG Ariola (Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Pino Daniele, Luca Carboni, Giorgia, Gigi D’Alessio, Samuele Bersani, Daniele Silvestri). Fino al 2010 è Responsabile dei Rapporti con le Case Discografiche per Radio Italia solo musica italiana e Video Italia e dal 2002 al 2010 è in giuria del Premio Video Clip Indipendente del Meeting delle Etichette Indipendenti M.E.I. Ospite come opinionista musicale al Festival di Sanremo (Rai1) nel 2005, ad Amici (Canale 5) e ad X Factor (Rai 2) nel 2008, 2009 e nel 2010, anno in cui ha registrato 5 puntate di casting di X Factor (Rai 2) con Mara Maionchi. Nel 2011 e nel 2013 è Giurato alle Targhe Tenco e nel novembre 2011 è docente al Master della Comunicazione musicale all’Università Cattolica di Milano. Dal 2011 è docente ad Area Sanremo che determina i 2 Giovani partecipanti del prossimo Festival di Sanremo Dal 16 Aprile 2012 cura la nuova Area Musica Italiana nel sito www. affaritaliani.it con sezioni dedicate alla musica live, recensioni, interviste, classifiche, news, etc. Nel 2012 e’ stato inoltre Direttore Artistico del Festival di Musica Italiana che si è svolto al Teatro Christ The King Center Middle Village di New York e sarà giurato per i finalisti di Superstage del M.E.I (Meeting Etichette Indipendenti) a Faenza. Da Settembre 2012 fa parte dell’autorevole panelist di Usonghttp://www.usong.it, un importante portale nato per individuare nuovi autori ed artisti e nuove canzoni da proporre agli ad-
considerando che la stessa dai più viene considerata quale strumento di compagnia. Quale segreto ha per smuovere questo concetto ma sopratutto essere diversi delle altre radio? L’idea geniale che ha avuto 32 anni fa il nostro Editore Sig. Mario Volanti è stata quella di creare una radio completamente diversa da tutte le altre. Una radio di solo musica italiana, dove la gente che voleva ascoltare solo le canzoni che poteva capire e cantare testi in italiano. Se poi si considera che quest’intuizione l’ha avuta negli anni in cui le radio e il mercato proponevano solo musica straniera, è certamente stata un’idea geniale, se non folle... Il mio lavoro è consequenziale a quest’idea, basta rispettare la linea editoriale, seguire il gusto dei nostri ascoltatori e stare attento anche a quello che il mercato discografico propone. Siete presenti ogni anno al Festival di Sanremo, lo trova cambiato rispetto al passato? Radio Italia segue da quando è nata il Festival di Sanremo che è cambiato molto negli ultimi dieci anni. Il Festival è sempre più un programma televisivo, dove si prediligono schemi ed esigenze televisive, più che per le canzoni. Per la prossima edizione, però, grazie alla Direzione Artistica e la conduzione di Carlo Conti (che viene dalla radio...) confido, anzi sono certo, che si tornerà a dare più importanza alle canzoni e agli artisti. detti ai lavori della discografia italiana ed internazionale. Dal mese di Marzo ad Agosto 2013 ha collaborato con il portale libero.it con una sua rubrica musicale. Il 3 ed il 14 Novembre scorso era in giuria nella semifinale e finale in diretta nel programma “Io Canto” (su Canale 5). Il 23 Febbraio scorso era ospite a “Domenica In” su RAI 1 come opinionista del Festival di Sanremo 2014. Ha partecipato inoltre come Presidente di giuria e direttore Artistico e docente per una serie di importanti Festival canori, concorsi e contest televisivi. Infine collabora come consulente musicale e manager per diversi artisti e band emergenti. Una carriera, quella di Antonio Vandoni, cominciata proprio all’interno dello staff di Radio Italia 25 anni fa. Rientrato a Radio Italia nel 2000 come responsabile dei rapporti con le case discografiche, ampliando ulteriormente i suoi incarichi, grazie all’editore dell’emittente radiotelevisiva, Mario Volanti, che lo ha poi nominato direttore artistico musicale. Accanto a Radio Italia, Antonio Vandoni ricopre il suo ruolo anche per Radio Italia TV, che è visibile in buona parte del mondo, nonché sul Digitale Terrestre. Radio Italia è tra i Network più ascoltati in Italia e grazie allo streaming sul suo visitatissimo sito web, è seguita in tutto il mondo. La dinamicità di una radio non è cosa facile da creare, anche
C’è qualche artista dal passato che gli piacerebbe vedere sul palco il prossimo anno? Sì, Alberto Fortis, un grandissimo artista che secondo me ha ancora molto da dire. E poi tutti quegli artisti che a Sanremo ci sono andati, ma adesso per loro scelta strategica non ci vanno più, tipo Carmen Consoli e Giorgia. Mi piacerebbe anche vedere su quel palco Edoardo Bennato che non ha mai partecipato come concorrente, ma solo come ospite e meriterebbe una consacrazione e più attenzione mediatica. È recente la notizia che in America le radio “solo web” hanno battuto per totalità di ascolti le radio in FM. Le web radio sostituiranno le radio locali? Secondo me sì, anche se non nel prossimo futuro. L’Fm è ancora troppo radicata negli standard europei e non siamo ancora strutturati per sostituirlo con solo una rete web. Fin da ora, tramite l’Iphone e altri apparecchi è possibile ascoltare web radio a casa, in ufficio e persino in spiaggia senza avere il computer acceso. L’audio può essere amplificato attraverso stereo portatili. Le web radio hanno più libertà delle radio FM? 39
Life style
Speciale Radio Italia
Certamente le App sono un mezzo per ampliare le possibilità di fruizione su altri supporti audio, ma come detto, mi piace pensare che servono per allargare il bacino d’utenza, in piena libertà certo, ma non di sostituirlo.
Italia è da tempo presente, anzi è da tempo leeder delle utenze dei Network radiofonici, su tutti i Social e il nostro sito web è visitatissimo, grazie all’immensa offerta di contenuti che propone.
Dicono che il futuro sarà il mondo web, Radio Italia passera anche sul web? Cosa ne pensa al riguardo? Tranne il discorso dell’FM, che come detto per ancora un po’ di tempo non verrà sostituito dal web, internet è il presente non è il futuro. La piattaforma sul web di Radio
Il concerto di Radio Italia nel cuore della metropoli milanese di Piazza Duomo, che vede ogni anno tantissimi artisti di fama nazionale e internazionale, rimarrà solo in Italia o pensate di esportarlo anche all’estero dato i numerosi ascolti? Negli ultimi 15 anni abbiamo fatto concerti di musica italiana in tutto il Mondo (Cina, Brasile, Canada, Nord e Sud America, Europa, Sudafrica...) e non escludo che ne faremo altri, vista l’enorme richiesta di musica italiana che riceviamo ogni giorno. Cosa ha fatto poi “catapultare” in maniera energica nel mondo musicale e artistico in genere? Mi piace la musica in generale. Amo questo lavoro perché mi piace vedere realizzato il sogno di giovani artisti, contribuendo al loro successo. Era così anche quando facevo il discografico. Io non so cantare e non conosco una nota musicale, ma intuisco il potenziale commerciale della musica e mi piace valorizzare il talento altrui. Spesso è presidente di giuria in vari concorsi nazionali di canto, cosa manca ai giovani di oggi? Personalizzazione delle loro voci o delle canzoni che propongono. Spesso si rifanno o imitano addirittura a cantanti che hanno già successo. È il peggior errore. E poi manca l’umiltà di dover fare la famosa “gavetta”, non c’è più la disponibilità a fare quel percorso artistico, che è obbligato. Che consiglio darebbe a una band emergente che vuole farsi notare in Italia?
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fare tutto il percorso, fatto di esperienze, di sacrifici, porte in faccia e pazienza, tanta pazienza. Scrivere canzoni, o cercare quelle più adatte a loro, sale prova, provini, live, tanto palco... Chi è il suo cantante preferito? Ne ho diversi che metterei in cima tra i miei preferiti: Jovanotti, Tiziano Ferro, Cesare Cremonini e Tiromancino. Oltre la musica, quali sono le sue passioni? Viaggiare e giocare a calcio (portiere). Qual è il suo motto nella vita? Parlo poco, ma ascolto molto.
Le band ultimamente hanno sempre più considerazioni da parte degli addetti ai lavori. Consiglio, tenacia e umiltà. Non bisogna mollare mai, crederci nel proprio progetto senza volare troppo alti e lavorare.
Per i nostri lettori e gli ascoltatori di Radio Italia si sente di trasmettere qualcosa? Fate della musica un’esigenza fisiologica.
Quale sono i passi che un artista emergente dovrebbe seguire per arrivare al successo? È banale dirlo, ma come detto bisogna necessariamente 41
Life style
Intervista esclusiva a Mitch, di radio 105
Come ogni numero abbiamo modo di parlare con alcuni personaggi amatissimi del pubblico delle emittenti radiofoniche, in questo in particolar modo abbiamo il piacere di intervistare uno dei speaker radiofonici piu amati di Radio 105. Mitch, pseudonimo di Giovanni Mencarelli, conosciuto anche come “Mitch Dj” o “Dj Mitch” (nato a Desio, 25 febbraio 1980), disc jockey, musicista, showman e speaker di Radio 105, dove attualmente è tra i co-conduttori di “Tutto esaurito”. Mitch muove i primi passi nel mondo della radio lavorando per Radio Seregno, piccola emittente di Seregno. Nel 2003 viene inserito da Claudio Cecchetto nella giovanissima emittente radiofonica e televisiva Hit Channel divenendo autore e conduttore con Francesco Facchinetti del programma “Fuori Sinc”. Nel 2008 approda a Radio 105 con “Tutto esaurito” insieme a Marco Galli, Pizza. Nel maggio del 2009 il varietà “Tutto esaurito” risulta la trasmissione più ascoltata nel prime-time, record assolu42
to per una emittente privata. Nel 2012 il Gran Premio della Comunicazione Radiofonica omaggio a Lelio Luttazzi, premia “Tutto esaurito” come programma assoluto e consegna le Cuffie d’Oro al team che si è dedicato con impegno e dedizione al mondo dell’entertainment multimediale. Nel 2014 il programma come da dati-auditel-radio risulta battere ogni record di ascolti e si consacra consecutivamente dal 2009 il programma più ascoltato con più di un milione e 400 mila ascoltatori. Mitch produce canzoni dal 1998, quando aveva 17 anni, facendosi soprannominare GioMenca. Natale 2006 realizza la cover in versione rap del celebre brano “No controles” degli Olé Olé, cantato con la protagonista del film Francesca Lodo. Per poi essere scelto da Carlo Vanzina come brano da utilizzare nel film “Olé”. UN PERCORSO FATICOSO MA PIENO DI SODDISFAZIONI, TANTI FANS E TANTISSIMI SUCCESSI. RACCONTACI UN EPISODIO DEL TUO PERCORSO CHE TI HA EMOZIONATO PIÙ DI TUTTI Radiofonicamente l’emozione più grande è arrivata quan-
do in qualche occasione ho sostituito il mio mentore, il grande capitano al timone di “Tutto esaurito”. Un brivido che è durato per tutte le 3 ore. Musicalmente è stato salire sul palco del Trl per Mtv dopo Jax e Neffa. All’epoca erano i Due Di Picche, cantare dopo la loro performance è stata una sicuramente una data emozionante grazie anche al calore della gente che riscaldava la piazza di Milano. HAI LAVORATO CON STAR INTERNAZIONALI COME SNOOP DOGG E TANTI ALTRI NOMI IMPORTANTISSIMI NEL SETTORE. TI INSPIRI A QUALCUNO NEI TUOI SHOW? CHI È IL TUO IDOLO? Seguo molti artisti e sin da piccolo molti mi hanno fanno compagnia nei momenti più duri e di difficoltà, sono serviti sicuramente a farmi da linea guida anche artisticamente però non mi sono mai abbondato completamente a lodare una persona. So con certezza che ognuno ha alti e bassi nella vita, potrei rimanerci male se un mio idolo poi non dovesse essere come io immagino sia, quindi per non rimanere deluso se sono fans di qualcuno cerco di non conoscerlo umanamenteo. Aspetto diventi in mito come Michael Jackson prima.
PROGETTI IN CANTIERE? Sto lavorando a diverse produzioni musicali e a un progetto cinematografico che mi vedrà in altre vesti. COME VIVE MITCH FUORI DAGLI SCHERMI? QUALE SONO I TUOI HOBBY, LE TUE PASSIONI? Adoro la musica passione e lavoro, creo suono, studio e poi amo i gatti e passo ore a giocare con il mio micio Ercole. In primavera divento un “pensionato” perché mi appassiono di giardinaggio e pianto ortaggi frutti lavoro la terra come i facevano i miei nonni nelle campagne. Loro per necessità, io per passione. DA POCO HAI REALIZZATO UN GRANDE PASSO NELLA VITA PRIVATA, UN MATRIMONIO DA FAVOLA, UNA MOGLIE MERAVIGLIOSA COME LINDA LUCHETTA, UNA CARRIERA CHE TANTI VOREBBERO... COME RIESCI A DIVIDERE LA VITA PRIVATA DALLA CARRIERA, SOPRATUTTO IN UN SETTORE COME IL TUO? Grazie per il matrimonio fiabesco, sarà per il castello sarà per la storia d’amore che dura da 16 anni ma io del prin-
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Life style Ricordiamo la sua carriera
cipe non avevo proprio nulla se non un vestito di Pignatelli che mi dava un tono di altezza reale. Al fianco di un grande uomo c’è sempre una grande donna. Sono stato fortunato, ho sposato una compagna attenta alle miei dinamiche lavorative, mi conosce da anni e sa condividere con me gioie e dolori. Non è gelosa e capisce quando ci sono i momenti in cui non ho vita sociale e quando invece intervenire. QUANTO È IMPORTANTE L’AMICIZIA NELLA TUA VITA? Gli amici sono una parte importante della vita, ho voluto infatti condividere un momento così importante come il matrimonio con le persone che mi sono state vicino in questi anni. Gli amici non sono quelli di Facebook, sono quelli con cui ti scambi sogni e pensieri e di cui ti fidi, puoi anche non sentirli per molto tempo ma se ti cercano tu ci sei e tu hai bisogno loro corrono. UN CONSIGLIO AI GIOVANNI CHE VOREBBERO INTRAPRENDERE UNA CARRIERA NEL SETTORE, COSA TI SENTI DI TRASMETTERE? Non fatevi rubare i sogni, insistete credeteci lottate soffrite e sarete premiati. PRIMA DI RINGRAZIARTI PER LA TUA DISPONIBILITÀ, UN’ULTIMA DOMANDA: COME TI VEDI TRA VENTI ANNI? Padre di uno splendido bambino/a il resto è tutto in una scatola chiusa che non sono curioso di scoprire ora. 44
2008-2009: realizza i progetti discografici M&S World e Su Le Mani con una serie di Remix ed inediti. Reinterpreta grandi successi della musica italiana come “Rock’n’Roll Robot” di Alberto Camerini riadattandolo in Punk hip hop Robot. (Nel testo ci sono numerosi riferimenti ai cambi generazionali e alle innovazioni). 2009-2010: scrive insieme a Giuseppe Povia il brano “Insegui i sogni tuoi”, un inno a non perdere mai la speranza nell’inseguire i propri sogni. 2010: grazie alla sua spiccata capacità di comunicare con i giovani viene scelto dal ministro della gioventù Giorgia Meloni per un progetto contro la droga. Il nuovo singolo “Boom Boom”, che divenne colonna sonora per una serie di video sociali realizzati da Gaetano Morbioli, di cui successivamente è uscita anche una versione remix presentata in occasione dell’apertura nella serata milanese di Bob Sinclar. Nelle sue produzioni musicali si avvale di collaborazioni eccellenti con personaggi del calibro di Anna Tatangelo, Giuseppe Povia, Alberto Camerini e il giovane Daniele Stefani. 2011: si consacra il primo italiano a duettare con la star internazionale Snoop Dogg. L’occasione è la versione italiana del brano “CLOSER”, successo internazionale di Ekow (figlio della leggenda Stevie Wonder). 2012: esporta nel mondo il progetto N-Trigue dove è dj e produttore del brano “Roll Me Like Dice” insieme a Snoop Dogg Produce e remixa per l’Italia il brano per il Fitness Sambabamba di Davis J e Raf Marchesini. Produce il gruppo XAXA con il brano House commerciale “Donna Italiana”. 2013: collabora come autore e rapper alla realizzazione del primo disco dei Freeboys, la band formata da giovani ragazzi delle trasmissione tv Io canto e presente nella nuova edizione di X Factor e Party Mega è il singolo dell’estate. Come produttore compone il brano del trio comico di Colorado Okea, la canzone è un ballo di gruppo e si chiama “Falappa Dance”. 2014: produzione del singolo e direzione artistica per cantante cubano Leo Diaz con il brano “Ven Conmigo”. Incide 2 album con il progetto Mitch e Squalo e svariati singoli tra cui un singolo con la star Snoop Dogg: Mitch e Squalo - MS World (Cama Records, 2009) Mitch e Squalo - Su le Mani (Cama Records, 2010) Mitch e Squalo - Closer Remix Ekow feat Snoop Dogg & KylianMash (Hi-Klass, 2011) Mitch dj - Sambabamba remix fitness Zumba (Saifam, 2012) N-Trigue ft Snoop Dogg Mitch dj Roll Me Like Dice (oceanilight productions, 2012) Xaxa “Donna Italiana” (Saifam, 2012) Freeboys ft Mitch - Party Mega (Beat Sound 2013) produzione disco e singolo Mitch & Grillante feat. Okea Falappa Dance - (DANCEANDLOVE SRL 2013) Leo Diaz con il brano Ven Conmigo (DANCEANDLOVE 2014) Nel 2003 iniziò la sua collaborazione assieme al suo attuale collega Squalo e a Francesco Facchinetti nel canale televisivo Rtl 102.5, all’ora chiamato Hit Channel RadioTelevision. Nello stesso anno, con Francesco Facchinetti collabora al programma “Bella di CD RAI” ed appare anche in programmi come “L’isola dei famosi”. Nel 2004 con il collega Squalo ha intrapreso la carriera del Webjay sul canale internet Rosso Alice: è infatti autore e conduttore del programma “Crazy Street”. Nel 2008 ha scritto e condotto il programma Your Space su di un canale di Sky. Nel 2009 è ospite ed opinionista a Scalo 76 programma condotto da Lucilla Agosti su Rai 2 Nel 2010 fa delle apparizioni a X Factor (Rai 2). Nel 2012 conduce un programma televisivo di intrattenimento dal titolo iLIKE 105 sul canale 170 di Sky ILIKE.TV, insieme a Squalo ed Ylenia di Radio 105. Nel 2013 conduce ed è autore del primo programma televisivo di intrattenimento social dal titolo Senza Rete.
Vip Master 2014, The Show Must Go On
a cura di Giovanni Mussini
Mario e Patrick Baldassarri ancora una volta hanno fatto Bingo. Gli organizzatori della 24ª edizione del Vip Master di Milano Marittima sono soddisfatti, la manifestazione a sopo benefico si è chiusa con soddisfazione degli sponsor, degli artisti partecipanti e del pubblico presente. Anche quest’anno numerose le adesioni dei Vip, Alba Parietti,Anna Falchi, Valeria Marini, Costantino Vitaliano, Franco Causio, la velina Irene Cioni, Antonella Salvucci, Alessandra Barzaghi, Roberta Giarrusso, Salvo Sottile, il grande tennista Nicola Pietrangeli, DolceNera, Gianni Rivera, Arrigo Sacchi che racchetta in mano si sono sfidati sui campi del tennis club di Milano Marittima davanti ad un nutrito pubblico arrivato di proposito per vedere da vicino i beniamini dello sport,della tv,della canzone italiana e dello spettacolo. Storico padrone di casa già dalla prima edizione, Piero
Chiambretti, che in veste di Giudice ha commentato i vari incontri tirando frecciate al vetriolo soprattutto alla Valeriona Nazionale e ad Alba Parietti impegnate in un duello all’ultima racchetta, madide di sudore per l’afa e per gli sforzi nel tentativo di colpire la palla. Ho sempre presenziato a questa importante manifestazione della Riviera Romagnola commenta Pierino, se non partecipo (Mario Baldassarri mi spara ndr) ho seguito tutte e 24 le edizioni e sarò presente anche l’anno prossimo ma vorrei che il Vip Master venga spostato altrove commenta sorridendo. Piero, soddisfatto dello share della tua recente trasmissione supermarket su italia 1? Piero Chiambretti :”Preferirei parlare d’altro anche perché è finita da tempo,era una prova,come prova bene, ma io non sono mai soddisfatto di ciò che faccio e ad Ottobre dobbiamo migliorare. Pier Silvio Berlusconi è soddisfatto del risultato raggiunto? Direi di si anche perché ci ha riconfermato per l’edizione autunnale. Dopo Pierino incontriamo Salvo Sottile conduttore di linea gialla su La7 che di tennis non ne mastica parecchio. 45
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È la prima edizione per te quella di quest’anno? Sì, per me è la prima! Durante l’anno giochi a Tennis? No, corro e faccio altre cose ma non gioco a tennis. Ormai è ufficiale, Urbano Cairo ti ha riconfermato anche per la prossima stagione de La7. Sì, in effetti abbiamo intenzione di fare altre cose insieme, quest’estate stò facendo questo programma che si chiama “In Onda” poi vedremo che succederà a settembre, stiamo studiando altri format sia di cronaca che di approfondimento per l’autunno prossimo. Silvio Berlusconi è stato assolto dalle accuse sul caso Ruby, cosa ne pensi? È una sentenza clamorosa, quello che fa impressione è che in primo grado era stato condannato a 7 anni e in secondo è stato assolto, o c’era qualcosa nei magistrati che lo hanno condannato o in questi che l’hanno assolto.
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Al termine delle premiazioni di Rito davanti alla stampa e alle numerose tv presenti per l’occasione, la serata prosegue alla discoteca Pineta, nel pieno centro della movida Romagnola, dove è stato allestito il buffet per gli artisti. Ci avviciniamo a Dolcenera che seduta su un divanetto vicino a Salvo Sottile si diverte a commentare la giornata appena trascorsa sui campi e noi ne approfittiamo per fargli qualche domanda. Soddisfatta di aver partecipato al Vip Master? Più che soddisfatta, soddisfatissima. Il tuo brano niente al mondo, definito la hit dell’estate, stà girando nei migliori network radiofonici italiani,come nasce la tua passione per il canto? Pensa che da bambina io non volevo fare la cantante, ho iniziato a 5 anni a suonare il pianoforte e poi intorno ai 14 anni ho iniziato ad intonare le prime canzoni, mi esercitavo intonando your song di Elton John ed è stato in quel momento che ho scoperto il mio talento e la mia voce.
Come sei diventata una cantanate di successo? Chi è il santo in paradiso che ti ha raccomandato nel mondo della musica? Nessuna raccomandazione, è tutto merito del sudore della mia fronte e soprattutto nessuno mi ha mai regalato nulla, mi sono sempre messa in gioco facendomi vedere nelle manifestazioni canore pià importanti, fino ad arrivare a vincere sanremo giovani che purtroppo in quegli anni era snobbato dagli addetti ai lavori. In seguito ho partecipato al primo reality televisivo musicale, diciamo il capostipite dei reality di adesso che anch’esso non ha valorizzato il mio stile canoro perché non veniva preso in considerazione. Adesso accogliamo Amici, XFactor e The Voice con benevolenza ma prima i reality erano visti malissimo. Qundi io mi sono beccata tutta questa fase negativa all’inizio che nel tempo fortunatamente si è trasformata in positività aiutandomi nella mia crescita professionale e che mi ha portato ad essere oggi una cantante di successo. Ringraziamo Dolcenera e ci tuffiamo nella ressa di gente che mentre noi usciamo è in coda per entrare nella discoteca più in voga della Riviera, consapevoli del fatto che l’anno prossimo torneremo per essere partecipi della 25ª edizione del Vip Master. 47
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JOE T VANNELLI HOUSE FOREVER
di Dan Mc Sword foto: Angelo Lanza Joe T Vannelli è il dj italiano superstar per antonomasia, capace di suonare in tutto il mondo e collaborare con i più grandi nomi della musica elettronica, da Giorgio Moroder a David Guetta e Little Louie Vega. Il suo programma radiofonico “Slave To The Rhythm” resta il radio-show italiano dedicato alla musica house più ascoltato al mondo. E’ stato il primo italiano ad aggiudicarsi i Dj Awards, uno dei premi internazionali di categoria più importanti al mondo. Le tue novità per questa estate? “La mia nuova compilation discografica Supalova Future Djs, sedici brani con artisti quali Maceo Plex, Mark Knight e Hot Since 82. Tante serate in giro per il mondo, da Mikonos a Ibiza. Senza fermarsi mai”. Che cosa rappresenta per te la musica? “L’unica arte che ti fa muovere. Cibo per la mente, cibo per l’anima”. I tuoi hobby? “Non ho hobby particolari, mi mancherebbe il tempo 48
per coltivarli. A meno di considerare un hobby il fitness, al quale mi dedico quotidianamente con un personal trainer al Virgin Classic di Milano. Tenersi in forma e fare vita sana non è un passatempo, serve a garantirsi una miglior qualità della vita”. La tua formazione musicale? “Sin da giovanissimo ero un programmatore ed un disk jockey radiofonico, quindi ho subito avuto una mente molto aperta dal punto di vista musicale: classica, Lucio Battisti, Stevie Wonder, Philipp Glass, Daft Punk, la disco e la house music: questi ultimi due generi mi hanno davvero dettato la cosiddetta strada maestra”. Il dj non utilizza quasi più i dischi in vinile, ma più comode chiavette usb. Vantaggi e svantaggi? “Le chiavette sono molto pratiche, soprattutto se si lavora all’estero come me e si devono prendere tanti aerei. Non corre il rischio di perdere la borsa dei propri dischi. Certo il vinile resta più caldo, un dj che li mixa conserva un fascino ed un carisma tutti suoi: quello che conta, alla fine, resta la capacità di un deejay di emozionarsi ed emozionare il pubblico che gli sta di fronte”.
Che cosa intendi per lusso? “Uno stile di vita sobrio e soprattutto sano. Ognuno di noi ha diritto ad elevare i propri standard, la qualità della vita non deve costituire una frase fatta ma una possibilità concreta per ognuno di noi”. Il tuo sito internet? “www.joetvann elli.com, dove si trovano tutti i link ai miei profili socials”. Si ringrazia per la collaborazione Press Agent Daniele Spadaro www.spadaronews.co.uk 49
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BEPPE CONVERTINI
BELLO ATLETICO SENSIBILE CHE AMA I BAMBINI E CI RACCONTA LA SUA ESPERIENZA VISSUTA IN PRIMA PERSONA PER UNA MISSIONE UMANITARIA IN SIRIA di Marinella Cucciardi Beppe Convertini modello, conduttore, autore, speaker radiofonico e attore comincia la propria carriera da modello calcando le passerelle dei più grandi stilisti a Milano, Parigi, New York, diventando testimonial di vari marchi nazionali ed internazionali. Lavora nei periodi successivi in alcune produzioni televisive, radiofoniche, teatrali e cinematografiche. Debutta sul grande schermo con il film “Belle al bar” di Alessandro Benvenuti e con Eva Robin’s, e in televisione con il Festivalbar su Italia 1, con Gerry Scotti e Federica Panicucci. Al teatro antico di Taormina con “Il passerotto” con Leopoldo Mastelloni. Successivamente è inviato del programma “Chi c’è...” c’è su Rete 4 condotto da Silvana Giacobini. Ottiene una parte nel film “Il cielo in una stanza” di Carlo Vanzina con Ricky Tognazzi ed Elio Germano. Dal 2000 al 2003 interpreta un ruolo nella soap opera “Vivere” su Canale 5. Nel 2004 è il protagonista del film “Il fidanzato ideale” diretto da Claudio Bozzatello e distribuito dalla Eagle Pictures. Nell’estate 2004 conduce “Estate sul 2” su Rai 2 con Maria Teresa Ruta. Conduce il programma radiofonico “Gente della notte” su Rai Radio 2 nel 2006. Lavora nella fiction “Fratelli detective” diretta da Rossella Izzo con Enrico Brignano in onda su Canale 5 nel 2012. In tournée teatrale per due stagioni con “Sex in the City” di Luca Biglione interpreta il ruolo di Mr Big. Successivamente partecipa alla Festival del Cinema di Venezia con il film “Secondo tempo” fuori concorso e al Festival 50
del cinema di Taormina con il film “Baci salati”. A teatro ritorna nel ruolo di Chuck nella pièce teatrale “Off” per la regia di Enrico Maria Lamanna. Autore, attore, regista e produttore nello spettacolo teatrale “Ars Amandi” in tournée nei musei e svariati teatri per tutta la penisola. È testimonial della campagna Indifesa di Terre Des Hommes, in difesa delle bambine schiave domestiche, contro lo sfruttamento e la violenza sulle minori in Italia e nel mondo. Successivamente inaugura nel 2013 a Palazzo Ducale di Martina Franca la sua mostra “Un girotondo di Pace... sulla via di Damasco”, racconto fotografico della sua missione umanitaria nel campo profughi Siriano ad Aarsal nell’autunno 2013. Dal 4 all’11 marzo 2014 ha esposto al Mad Zone a Roma. Come è nata l’idea di una missione in Siria? Dopo aver fatto la campagna foto, video e radio “Indifesa” come ambasciatore per Terre des Hommes in difesa dei diritti dell’infanzia, ho deciso di scendere in campo per vedere con i miei occhi toccando con mano il dramma dei bambini orfani profughi Siriani.. Il mio contributo è stato ben poca cosa rispetto ai momenti straordinari che loro mi hanno regalato!! Il mio desiderio era essere utile fattivamente, tornando ho chiesto già di ripartire più volte.
Eri al corrente dei rischi che potevi incontrare? Nel giorno d’arrivo nella Terra dei cedri un doppio attentato kamikaze a Beirut, con tanti morti e devastazione, mi ha dato subito l’idea che questa missione umanitaria per Terre Des Hommes sarebbe stata molto rischiosa, considerando che il mio viaggio sarebbe proseguito per Aarsal al confine con la Siria dove le truppe di Assad bombardano i profughi siriani che tentano la fuga in Libano. Diversi posti di blocco non solo a Beirut completamente militarizzata e con carri armati in assetto di guerra ma su tutto il percorso che mi ha portato in questa no man’s land (terra di nessuno) al confine con la Siria nel centro di prima accoglienza allestito da Terre Des Hommes dove arrivano migliaia di bambini, molti di loro orfani di entrambi i genitori, martiri di una condizione senza senso qual è la guerra. I ragazzi mi mostravano le foto dei loro genitori morti sotto le macerie di una casa distrutta dalle bombe, chi è stato costretto a indossare la divisa e impugnare un mitra, chi mi raccontava di aver visto il proprio fratello morire in combattimento. Gli adolescenti che ho conosciuto sembravano molto più grandi perché la guerra li ha fatti crescere più in fretta e nei loro occhi si puo’ vedere l’orrore di tutta la tragedia Siriana. Che tipo di supporto hai dato alla popo51
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lazione? Il mio tempo l’ho dedicato ad aiutare gli uomini e gli straordinari volontari e cooperanti a caricare e scaricare aiuti e a costruire dei rifugi che li possano riparare dal gelo e dalle intemperie dell’inverno perché nelle tende ovviamente senza acqua, luce e riscaldamento è durissima sopravvivere. Ma soprattutto l’ho dedicato ai bambini giocando a girotondo, nascondino e studiando insieme la matematica e l’inglese. Cosa ti ha lasciato nel cuore? Una grande dignità e compostezza nel racconto di ogni memoria vissuta se pur nel dolore. Nel dramma sono stato rapito dalla gioia e dalla tenerezza dei più piccoli che mi hanno regalato con i loro sorrisi dei momenti indimenticabili, dandomi più di quello che io ho potuto fare per loro. I gesti dicevano più di mille parole, alcune volte è bastato davvero uno sguardo o una carezza per sentirsi parte di loro... ero emozionato quando facevano a gara per stringermi la mano o per darmi un bacio, in quel momento pensi di aver perso del tempo nella tua vita dietro alla futile quotidianità. Mi hanno accolto come se fossi una persona speciale solo perché ho dedicato loro il mio tempo, sentire il loro affetto e vederli gioire e divertirsi mi ha riempito il cuore. Nulla più mi spaventava a quel punto, nè le bombe nè i kamikaze perché mi sono sentito “vivo” come poche volte nella vita. Porterò nel mio cuore i loro sguardi e i loro 52
sorrisi e ogni giorno che passera’ avrò sempre un pensiero per i miei cuccioli Siriani... Con il sostegno e l’adozione a distanza la vita di un bambino può cambiare per sempre? Il sostegno e l’adozione a distanza puo’ migliorare la vita di un bambino assicurandogli cure mediche, acqua potabile, cibo e istruzione. L’aiuto a distanza è per una vita migliore, ma pur sempre molto difficile. Le parole di Madre Teresa di Calcutta sono emblematiche: “Quello che noi facciamo è una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Hai fatto una mostra a Roma dove hai esposto tutte le foto per raccogliere fondi , sono generosi gli italiani? Gli italiani sono un popolo molto generoso e attento alle difficoltà altrui. Nell’italiano sono presenti una grande umanità e un vero senso dell’ospitalità unici al mondo... Hai fatto diverse interpretazioni teatrali, televisive e cinematografiche, quale ti affascina di più? Ognuna di loro ha segnato una parte della mia vita ,sono le tue creature che hai cullato e coccolato nel corso della carriera. Ricevo delle emozioni molto forti sopratutto quando sono a contatto diretto con il pubblico su un palcoscenico teatrale o presentando in una piazza o audito-
Elisabetta Pellini e Beppe. Sotto Donatella Vergari, segretario generale di Terre Des Hommes Italia
Beppe e Jennipher Rodriguez
è un’espressione che varebbe la pena fare solo per l’amore. Che tipo di sport pratichi per avere un fisico così atletico? Mi piace andare a cavallo e nuotare. Amo trascorrere intere giornate a giocare a beach volley come mi diverto a giocare a tennis e in inverno vado in palestra. Segui anche un’alimentazione corretta? Mangio di tutto e di più, adoro la cucina ed il buon vino italiano.
rium un tour musicale o un festival del cinema. Hai dei figli? Non ho figli. Ho 4 nipoti: Vitalba, Donato, Davide e l’ultimo arrivato di solo 6 mesi Alessandro e 2 bisnipoti Giorgia e Andrea, figli della mia prima nipote Vitalba. Sono meravigliosi e sono la mia famiglia con le mie sorelle Maria e Anna e naturalmente mia madre. Ognuno di loro è una parte di me. Donato ha studiato a Milano per 4 anni, vivendo a casa mia, un’esperienza molto bella ma di grande responsabilità... il mestiere del papà e della mamma sono i più difficili al mondo ma credo non ci sia un’emozione più grande di quella di essere padre. Hai tatuaggi? Amo vederli sugli altri ma non mi piace l’idea di imprimere un qualcosa di definitivo sulla mia pelle per sempre,
Ogni tanto ritorni a casa nella tua città natale Martina Franca in provincia di Taranto a salutare amici e parenti? Le mie radici sono lì, parte di me è lì ed una parte del mio universo e delle mie radici martinesi le porto sempre con me. Tutta la mia famiglia vive nella città che mi ha dato i natali, il mio mondo è lì, sento un’attrazione sempre più forte per la mia terra e ci torno spesso e volentieri per sentirmi a casa, una sensazione che mi dà la casa dove sono nato e dove tuttora vive mia madre. Hai progetti lavorativi imminenti? Sono impegnato con il mio spettacolo teatrale “Ars amandi” parole, immagini e musiche d’amore che porto in tournée nei musei italiani; si apre con una visita guidata, poi segue il recital e dulcis in fundo un cocktail enogastronomico. E poi sono nel programma “Che ci faccio qui” su Rai Radio 2. 53
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GEORGE D R A N O E L f g dal musica alla George Leonard, personaggio di spicco da diversi anni, È conosciuto per il suo particolare modo di vestire, segno di una grande ricercatezza nella scelta degli abiti, per l’eleganza ma sopratutto per la sua ironia nel mondo dello spettacolo, viene denominato per questo “Il Principe George”. Ex concorrente del Reality piu discusso di Mediaset “Grande Fratello” (edizione 2010 ndr), attualmente impegnato come DJ e nel mondo del fashion system in nume54
rose campagne pubblicitarie per grande griffe italiane. Una vita perfetta, popolarità, bellezza e un grande amore. Pensi che manchi qualcosa? Sono un’infelice perenne… sono sempre alla ricerca di nuove avventure per l’arricchimento della mia parte interiore… Ogni piccola occasione che si presenta nella nostra vita, se sfruttata bene e con positività, può rivelarsi un ponte d’ingresso per altrettante situazioni favorevoli. Potrebbe condurci oltre ciò che minimamente immaginiamo.
Come hai vissuto l’esperienza dentro la casa del Grande Fratello?Lo rifaresti? Esperienza che mi ha portato a capire che sono sempre il migliore fra tanti! SI lo rifarei certo… Io unico concorrente! Da alcune fonti circola la notizia che potresti essere uno dei concorrenti de “l’Isola dei Famosi”, cosa ne pensi del mondo dei reality? Partecipare ai Reality penso che sia è un buon metodo per farsi conoscere da tutti per le proprie qualità artistiche, se non hai nulla da mostrare è meglio stare a casa. Attualmente stai suonando nelle discoteche più rinomate sia in Italia che all’estero come dj. Sei sempre stato appassionato di musica? Sono stato sempre un culture della bella musica, incominciando a sentire a solo 2 anni il “Re del Pop” Michael Jackson fino ad arrivare a tatuarmelo sulla pelle. Perché se la mia passione è così grande per la musica tutto lo devo a lui e a grandi artisti come Boy George, Prince, “The Boss” Bruce Springsteen e Madonna. Ci poi svelare alcune piccole anticipazioni sul tuo nuovo disco? Il disco non è un disco sempice, ma una parte della mia vita, un percorso che mi incido nel cuore, questo è per me il “Mio” disco… “BAILA”. Essenza di adrenalina spagnola a 360°. Video davvero effervescente con la regia di Alex Bufalo tutto interamente in Fluo Visual. REMIX Francesco Molinari Produced by SlideRecords e Distribution Europe Kiver. Hai lavorato insieme ai grandi dj e case discografiche, ti ispiri a qualcuno? E chi è il tuo idolo? Tutti son più grandi di me anche perché non mi sento nessuno, quindi ogni volta che conosco DJ o Singer, cerco di imparare la loro metodica e il loro lato artistico e umano cosicché da ingrandire il mio bagaglio culturale. Musica, moda e televisione sembrano tre settori diversi ma in realtà sono collegati. A quale ti senti più legato? Senza dubbio quello della musica, senza togliere nulla alla moda e alla televisione che sono tuttora miei pallini lavorativi! Tutti conosciamo “Il Principe” come una persona un po’ eccentrica, che in un modo o in un altro fa sempre parlare di sé, come vivi fuori dai riflettori? Io non vivo fuori dai riflettori infatti se un giorno veniste a casa mia potreste subito notare appena entrate che è piena di luci e riflettori. Chi si riposa è perso…bisogna stare sempre sul pezzo!
Le tue passioni? Fare l’Amore… è l’unica cosa che mi fa sentire vivo! Certo, poi mi piace andare a cavallo, giocare a tennis e fare free climbing, ma la mia passione più alta rimane sempre la prima! AMARE & FARSI AMARE. la popolarità può incidere e magari prevalere sulla vita privata? Per esperienza personale penso che la vita privata debba essere lasciata fuori da quella lavorativa. Quindi lavoro a destra, famiglia a sinistra. Progetti futuri? Molti, ma tra i più importanti quello delle prossime uscite di altri singoli, come “DAME” e l’intero Album “KAOS POSITIVO”. E sarete sempre i primi sapere tutte le mie nuove News. prima di lasciarti hai un messaggio per i nostri lettori? Un uomo sta affogando nell’oceano. Arriva una barca e cerca di aiutarlo, ma l’uomo risponde dicendo “non abbiate paura, andate, Dio mi salverà”. Arriva la seconda barca, sempre con l’intenzione di salvare l’uomo che stava affogando. Ma l’uomo risponde ancora dicendo la stessa frase “non abbiate paura, Dio mi salverà”; ed anche la seconda barca se ne andò lasciando l’uomo nell’oceano. L’uomo mori affogato e andò in Paradiso. La prima cosa che fece fu di andare da Dio chiedendo perché non lo avesse salvato. Dio gli rispose subito: “Ti ho mandato due barche, stupido”. Dio ci aiuta sempre, solo che a volte non capiamo come ci sta aiutando. Andate con Dio! ESSERE ORIGINALI CI SI NASCE, VOLERLO ESSERE È UN DIFETTO. 55
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lusso - moda - lifestyle
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Speciale calcio
TUTTI I SUCCESSI DELl’AMATO FASHION PLAYER
FABIO QUAGLIARELLA Fabio Quagliarella nasce il 31 Gennaio 1983 a Castellammare di Stabia, in Provincia di Napoli, terra natia di grandi campioni dello sport e porta d’ingresso della splendida costiera sorrentina
Si può affermare, con tutta tranquillità, che il suo primo amico del cuore sia stato il “Super Santos”, simbolo del calcio giocato nei cortili e pietra angolare dei sogni di tanti ragazzini che ambiscono a diventare giocatori di calcio. Si può anche affermare che, per Fabio Quagliarella, il sogno cominci a realizzarsi nel lontano 1988, quando, alla tenera età di 5 anni, fu notato dal sig. CIRO BENVENUTO che, dopo averlo visto calciare nel cortile di casa sua, credette in quel bimbo e decise di portarlo a giocare nella squadra del quartiere, la S.S. Annunziatella. Il Sig. Benvenuto dirà di lui: “Riusciva già a calciare di collo pieno tenendo il pallone raso terra”. Nel 1990 arriva la prima occasione, la S.S. Annunziatella si incontra con la prima classificata del campionato regionale pulcini, la Pro Juventude è un vero derby; ambedue le squadre, infatti, giocano sul campo Spinelli di Castellamare di Stabia. Alla fine del primo tempo la S.S. Annunziatella perde con un 58
parziale di 3 a 0; Benvenuto decide di lanciare in campo Fabio Quagliarella, il più piccolo tra i suoi, ha solo 8 anni contro una media di 11 anni degli altri giocatori è la svolta della partita, Fabio segna una tripletta e porta la squadra della S.S. Annunziatella a vincere la partita con il risultato finale di 5 a 3. La sua prestazione convince i dirigenti della Pro Juventude a puntare sul giovanissimo Quagliarella e il passaggio nel 1991, Fabio passa alla Pro Juventude dove trova un nuovo Mister, Dante Portelli, che lo seguirà personalmente negli anni a seguire, anche quando lascerà la squadra. Nel 1992, durante una gara della categoria pulcini, Aniello Bardella, dirigente della Junior Gragnano, vede Fabio giocare e rimane particolarmente attratto dalla bravura di quel ragazzino, tanto che, a fine stagione, nel Giugno del 1993, fa sì che Fabio si trasferisca alla Junior Gragnano. Il campo del Gragnano, dove Fabio fa registrare una media goal strabiliante, circa 50 goal a stagione, che lo porta a conquistare, nel 1995, il “Pallone d’oro” come miglior giocatore della Campania. Nel giro di pochi anni Fabio è diventato l’oggetto del desiderio di molte squadre italiane: Parma lo richiede per un provino, poi è il turno della Juventus e del Vicenza; proprio quando è a Vicenza arriva una nuova significativa svolta: Gaetano Musella, ex attaccante del Napoli degli anni ’80, comunica
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Speciale calcio
alla famiglia Quagliarella che vi è un concreto interesse del Torino per Fabio. Una settimana dopo aver sostenuto i provini per la squadra granata arriva il sì dei dirigenti: il 03 Luglio del 1997, all’età di 14 anni, Fabio è un giocatore del Torino. Ma dopo anni di sfide in campo nel 1993 arriva il suo primo contratto da professionista nella squadra torinese. Esordisce in Serie A il 14 Maggio del 2000, quando un Torino, oramai retrocesso, dà spazio ai suoi giovani migliori. Ma Fabio, appena maggiorenne, approda alla Fiorentia Viola, in serie C2, appena fondata dalla famiglia Della Valle. Ma fine stagione trasferisce Fabio nella squadra del Chieti, che milita in serie C1. La stagione nel Chieti è esaltante; le giocate di Fabio portano il Chieti vicinissimo ai playoff di categoria e al record di punti della squadra nelle serie di appartenenza. La stagione successiva l’Udinese cede la metà del suo 60
cartellino alla Sampdoria, che diretta da mister Walter Novellino, conduce un campionato esaltante. Nel frattempo, a fine stagione, Udinese e Sampdoria si giocano alle buste l’intera proprietà del cartellino del giocatore, la spunta l’Udinese e Fabio diventa un giocatore della squadra friulana del patron Pozzo. In due stagioni all’Udinese Quagliarella colleziona 73 presenze e 25 goal, tantissimi spettacolari, che lo consacrano definitivamente come grande attaccante sia in campo italiano sia in campo europeo. Fa così bene che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, lo vuole come tassello fondamentale per la costruzione della sua squadra: il 30 Agosto del 2009 Fabio Quagliarella esordisce con la maglia azzurra del Napoli. Una stagione, quella nel Napoli, che porta ancora una volta Fabio in doppia cifra tra i cannonieri italiani, non accadeva tra i giocatori del Napoli dalla stagione 2000/2001 con Nicola Amoroso, e soprattutto porta il Napoli alla qualificazione all’Europa League. Nonostante la bella stagione l’idillio tra Fabio e la società si spezza e così, a meno di un anno dal suo passaggio alla squadra partenopea, il 27 Agosto del 2010, diventa una giocatore della Juventus. La prima parte della stagione, con l’allora allenatore mister Del Neri, è superlativa, Fabio entra nel migliore dei modi negli schemi della squadra, 17 presenze e 9 goal all’attivo, il 21 Dicembre 2011 al 71° minuto di Catania - Juventus; oltre al campo trova un nuovo allenatore: Antonio Conte. La stagione 2011/2012 con allenatore Antonio Conte lo porta a vincere il suo primo campionato, con la Juventus imbattuta in campionato, e la Supercoppa Italiana battendo in finale proprio il Napoli. La stagione successiva mister Antonio Conte lo fa esordire in Champion Leauge, l’esordio è subito bagnato dal goal pareggiando i conti contro il Chelsea e sfiorando la vittoria colpendo all’ultimo minuto di gioco la traversa. La stagione di Champion per Fabio è esaltante: 7 presenze e 4 goal all’attivo. In campionato, nonostante il poco utilizzo, 27 presenze, segna 9 goal e contribuisce a portare il secondo scudetto consecutivo alla Juventus, trionfo che si completa nell’agosto del 2013 ribadendo la vittoria dell’anno precedente in Supercoppa Italiana. Nuovo successo in campionato nella stagione 2013/2014 con la conquista del terzo scudetto consecutivo con la
maglia della Juventus. L’avventura di Fabio con la maglia bianconera termina il 18 Luglio 2014 con il clamoroso passaggio della punta stabiese ai cugini granata. Era doveroso ricordare una carriera così prorompente e piena di successi, se possiamo dirlo esemplare. Tantissime esperienze calcistiche, tantissime vittorie. Un momento che ti ha emozionato di più nella tua carriera? Sicuramente il goal ai mondiali 2010 in Sud Africa. È stata un’emozione fortissima che non dimenticherò mai. Un calciatore del tuo calibro, che ha tutto quello che si può desiderare, bellezza, notorietà e posizione economica, è il massimo della soddisfazione professionale che si può desiderare o pensi che manchi qualcosa? Con grande sincerità non guardo molto all’esterno della mia professione. Penso di essere un bravo professionista e di dare sempre il massimo nel mio lavoro.
Come vivi fuori dal campo? Come una persona normale. Ho i miei amici con cui passo la maggior parte del tempo e la mia famiglia. Come sei nella tua vita personale? Discreto o esuberante? Assolutamente discreto. Sono una persona che ama la propria privacy. Dal calcio alla moda come la vivi questa esperienza? È solo un gioco. Sono un calciatore professionista ed è solo questa la mia professione Hai già pensato quando la tua cariera calcistica sarà al termine, cosa farai? Mi piacerebbe molto allenare una squadra giovanile.
Si ringrazia per la collaborazione Ufficio Stampa AM Live Led di Alessandro Riva.
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S peciale calcio
dino baggio
al “Memorial gianmichele capettini”
Un torneo di calcetto notturno con 24 squadre in campo a scopo benefico e una raccolta di fondi destinata alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi: tutto questo è stato il “Memorial Gianmichele Capettini”, ospitato dal centro sportivo comunale di Balossa Bigli (pv). Musica, buona gastronomia e la presenza nella serata delle premiazioni del calciatore Dino Baggio, vice campione mondiale con la Nazionale italiana a Usa ’92 e giocatore di indimenticato successo con le maglie di Inter, Juventus, Parma e Lazio, prima di finire la carriera in Inghilterra. Dino Baggio è giunto in Lomellina per ricordare l’amico Gianmichele, immaturamente scomparso e suo compagno di tante avventure sportive e venatorie, accolto dalla vedova Lina, dai sindaci Angelo Chiesa di Mezzana Bigli, Giovanni Maggi di Sannazzaro, Giuseppe Fassardi di Villa Biscossi, dal presidente del Lions Club Riva del Po (benemerita associazione che ha sponsorizzato il torneo) 62
ingegnere Luigi Franchioli, dai tanti volontari delle varie associazioni di Mezzana Bigli, Balossa Bigli e Sannazzaro che hanno ben operato in piena sinergia per oltre un mese per la buona riuscita dell’evento. Dino Baggio, nelle interviste condotte dal giornalista Paolo Calvi, ha ricordato la figura umana di Gianmichele Capettini e ha rinnovato il ricordo della preparazione ai Mondiali americani, avvenuta proprio nella vicina Casoni Borroni, ospite di Gianmichele, quando alternava footing, sedute muscolari e battute di caccia con gli altri compagni di Nazionale, Roberto Baggio ed Angelo Peruzzi. La serata è stata seguita da un vasto pubblico che ha degnamente siglato, con la sua presenza, uno degli eventi sportivi più importanti dell’intera estate della provincia pavese.
Fabrizio Smisci Fotografo Dei V.I.P.
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Arte
Apre la mostra pittorica di Dario Fo alla Milano Art Gallery: presente Vittorio Sgarbi e tanti altri vip
È stata inaugurata martedì 2 Settembre, la straordinaria mostra pittorica del Premio Nobel Dario Fo, curata dal Prof. Vittorio Sgarbi, allestita presso la prestigiosa “Milano Art Gallery - Spazio Culturale” (via G. Alessi 11, fine Corso Genova, Milano). All’evento hanno partecipato, oltre al curatore e a numerosi giornalisti e media, anche tanti nomi di spicco del panorama attuale, come Marco Columbro, famoso attore e conduttore televisivo, che durante la serata ha affermato “Dario Fo è stato il mio grande Maestro”. Infatti, tra il 1976 e il 1977, Columbro è stato il suo “Arlecchino in cerca di padrone”, un furbo Zanni politicizzato, protagonista di un testo di Artuso Corso. La personale “L’arte dell’ironia”, organizzata dal manager Salvo Nugnes, presenta i dipinti che raccontano l’amore per l’arte di Fo, dagli esordi fino ai giorni nostri. Ma non solo. Assieme ai suoi quadri, si possono ammirare foto, materiale di scena e video tratti dalla sua brillante carriera teatrale. Tra oli, disegni, acquerelli, litografie, bozzetti di scena sono oltre ventimila i pezzi raccolti e conservati, frutto del geniale talento innato del Maestro, con una produzione davvero eterogenea e copiosissima, di alto livello. 64
L’itinerario creativo di Dario Fo è contraddistinto dal rapporto stretto e sinergico tra teatro-pittura, con un continuo gioco di rimandi. Fo è arrivato al disegno per estendere e tradurre il nobile linguaggio del proprio corpo, per dargli forma stabile e nel contempo per mettere e trasportare sulla scena il proprio corpo, esternando il progetto racchiuso nelle sue opere e nel suo peculiare stile espressivo. I soggetti raffigurati appaiono sciolti e svincolati da legami, in assoluta libertà. Il Maestro spiega “Il corpo è fatto per agire, per muoversi. È fatto per raccontare, con ognuna delle proprie parti. Parlerei di influenza in ambito scenico e no soltanto scenografico. Perché, il disegno, la pittura, mi consentono di predefinire molto di più, che le mere strutture ambientali oppure le entrate e le uscite degli attori”. Descrivendo la sua formazione artistica a Brera, risalente al primo dopoguerra e i rinomati personaggi di cui è stato allievo, rivela “Achille Funi era un insegnante straordinario, Carrà era molto simpatico, Aldo Carpi, il direttore, una personalità di eccezionale apertura mentale. Mi capitava ogni tanto di assistere alle lezioni di Marino Marini. Una volta riuscì a farmi accettare nell’atelier di Manzù, ad impastare creta. Davvero stavamo vivendo un momento irripetibile per la storia civile e culturale del nostro Paese. Non solo dentro le stanze dell’accademia, ma anche fuori, nei bar e nelle trattorie di Brera, ci si trovava a discutere e fare progetti”. Le creazioni di Fo si potranno ammirare fino al 24 Settembre alla Milano Art Gallery e, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 nel contesto delle grandi mostre “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi, presso Palazzo Falier, nel capoluogo veneto.
Per festeggiare le donne del mondo, vi portiamo DAMA, la prima Tequila di lusso creata dalle donne per le donne
Los Angeles
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Il Caffé dei Vip
Il Premio Sinfonie D’Autore V Edizione Maiori - Costa D’Amalfi un premio alle Eccellenze di Marinella Cucciardi foto di Cerzosimo
Luana Ferraioli organizzatrice dell’evento
Si é svolto il Premio “Sinfonie D’Autore” nel suggestivo anfiteatro al Porto Turistico della Città di Maiori sulla Costiera Amalfitana. Un’unica serata per celebrare personaggi della Musica, della Moda, dell’Arte, della Cultura e dello Spettacolo condotta da Laura Freddi. Rivolgo alcune domande all’ideatrice e organizzatrice di grandi eventi Luana Ferraioli, Presidente dell’Associazione Culturale Lune Crescenti. Come è nata l’idea di questo evento? Portare le bellezze della mia Terra fuori confine attraverso la premiazione delle sue Eccellenze in diretta tv, da uno scenario unico al mondo come la Costa d’Amalfi è 66
stato il raggiungimento di un obiettivo che avevo da tempo e sono felice di aver potuto concretizzare. Il Premio Sinfonie d’Autore nasce da un amore incondizionato che mi lega alla moda, alla musica e all’arte in tutte le sue forme e declinazioni. Premiare chi ha dato voce alla propria “sinfonia” interiore, al proprio talento, alle proprie passioni è l’obiettivo di questa manifestazione. Sinfonia è un mettersi a nudo... regalare un pezzo significativo della propria vita, artistica e professionale. Da anni il Premio si svolge nelle località turistiche più belle della “Costiera Amalfitana”, dichiarata dall’Unesco nel 1997 Patrimonio dell’Umanità. Perle come Amalfi, Positano, Maiori hanno accolto la manifestazione nelle sue varie edizioni dal 2010 sino ad oggi. Sono onorata di poter associare alla bellezza del mio ter-
Il Prof. An tonio Gio rdano (a d premiato estra) dall’Ass. a ll’Ambiente Adriano Be llacosa (a sinistra)
Premia
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ritorio la celebrazione di grandi nomi del nostro panorama artistico-culturale. Ogni anno viene trattato un tema di spessore sociale in particolare quest’anno hai deciso di dedicarlo a quello della “Violenza sulle donne”? So di avere un grande strumento di divulgazione e informazione e cerco di sfruttarlo al meglio toccando temi sociali importanti e invitando personalità che possano lanciare un messaggio di solidarietà e speranza. Tra gli ospiti il cantautore Edoardo Vianello, il prof. Antonio Giordano ricercatore e direttore dell’Istituto Sbarro di Philadelphia, il ballerino Gabriele Manzo, Gianluca Capozzi, la soprano Elisabetta Vilni, la cantante Luna Palumbo reduce dal successo di “The Voice of Italy”.
Laura Freddi e La Stilista Roberta Biagi
Tante le griffe made in Italy che hanno scelto anche quest’anno di essere presenti alla kermesse: soprattutto tanti giovani talentuosi come la giovanissima Roberta Biagi, stilista di un brand oramai internazionale, Laura Mancini che dal quadrilatero della Moda ove ha sede il suo show room ha scelto di lanciare in Costiera Amalfitana la sua prima Collezione“Pret à Couture”, la linea Versace V19.69 abbigliamento sportivo con la presentazione del Beachwear 2015. Immancabile la moda Positano con la storica Brunella Boutique Positano e l’accessorio sartoriale “Magie di Tricot, pezzi unici come unico è il contesto che li rappresenta”. Da sempre il Premio sostiene e dà voce anche a chi ha fatto di quella “Sinfonia” interiore una vocazione, una ra67
Il CaffĂŠ dei Vip
sfilata Roberta Biagi
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Sfilata Brunella Boutique Positano&Access Sartoriale Magie Di Tricot
Sfilata Roberta Biagi
Versace V1969 Beach wear Collection
Sfilata Laura Mancini
gione di vita e che regala “la vita” come “Trame Africane Onlus” . I Premi realizzati quest’anno dall’artista Sasà Sorrentino hanno raffigurato una “Libellula”, simbolo di libertà per tutte le donne maltrattate mentre come riconoscimenti di merito sono state consegnate delle Pergamene in creta della poliedrica artista Maria Teresa Kindjarsky D’Amato. Presenti alla manifestazione i vertici istituzionali della Provincia di Salerno, il presidente Antonio Iannone, l’Assessore all’ambiente Adriano Bellacosa, il Sindaco di Maiori Antonio della Pietra, il Commissario Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo della Costiera Amalfitana l’Ing. Elisabetta Romano, il Responsabileil dr. Montanino l’arch. Angela Pace Commissario straordinario Ente Provinciale del Turismo di Salerno. La serata oltre ad essere trasmessa in diretta in Eurovisione SKY ha avuto anche risonanza a livello internazionale con programmi come Fashion Tv International. Grande visibilità dunque per il territorio e gli sponsor ma anche per artisti emergenti.
Top Model Vanja E Matteo Armillotta Per La collezione Beach wear Versace V19.69
Come poter partecipare alla prossima edizione? Basta collegarsi al sito www.sinfoniedautore.com e mandare una propria presentazione all’indirizzo lunecrescentim@gmail.com. Sono felice di dar voce e visibilità ai giovani talenti e soprattutto dare l’opportunità ad una nuova griffe di moda di sfilare in uno scenario unico come la nostra Divina Costiera. Credits:Make Up Ortensia Tropeano, acconciature Gruppo Cat, abiti Vallette e delle cantanti “Ferdinand Atelier”.
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Il personaggio
patrick pugliese, da dongiovanni a papà premuroso di Danilo Gioia Moto Team di Padova. Poi ho praticato surf da onda in giro per il mondo. Dalle gare fino ad arrivare a disegnare biciclette, specialmente MTB? La passione mi aveva spinto a progettare un telaio che ho prodotto dal ’95, che aveva il carro posteriore curvo in modo da assorbire gli urti. La grande soddisfazione è stata vederlo copiato e presentato da uno dei padri della MTB americana e successivamente vedere che in coppa del mondo era sempre sul podio negli anni successivi. Quali sono state le tue soddisfazioni con la MTB? Gli amici, l’avventura, fondare il marchio Elray nel ’95 e produrre tante bici sempre innovative, come faremo quest’anno in fiera a Padova. Chi erano i tuoi idoli? John Tomac, Ned Overend, e in Italia Danilo Gioia. Ooggi posso dire che sono onorato di aver trovato la sua collaborazione nello sviluppo del marchio e nelle future gare. Ti ringrazio per il complimento. Oltre che esperto di modelli di MTB sopratutto anni ’90 tu sei intenditore dei grandi campioni di quegli anni? Sì, oltre ad averli incontrati nelle gare di quando ero agonista, spesso andavo da turista a vedere le prove di coppa del mondo. Bassano, Marostica, gli anni degli albori della MTB avevano un sapore speciale. Ciao Patrick, allora iniziamo questa intervista parlando di te ragazzino prima di diventare un personaggio dello spettacolo, tu da ragazzino praticavi sport e avevi una grande passione giusto? Sì da ragazzo ho corso in mountain bike anche i campionati italiani, raggiungendo pochissime vittorie ma diversi piazzamenti! È uno sport molto duro ed atleti come Dario Cioni e Marco Bui erano impossibili da battere allora! Correvo per la Merlin Oscar 70
Come è avvenuto il passaggio dal mondo delle MTB allo spettacolo? Mio padre si occupa di spettacoli e in fondo, da ragazzo più volte avevo pensato di voler fare l’attore per “rimorchiare” di più. Ero alla 24 h di finale nel ’99 a presentare le nuove ELRAY: una troupe di Montecarlo mi ha proposto di fare le interviste per il capodanno del 2000, così è avvenuto il mio cambio di lavoro.
E come è stato l’impatto con il GF ? Il GF l ho fatto perché la tv di Monaco era fallita nel 2003 e ritrovatomi disoccupato a Roma a casa di un amico, nella ricerca di qualsiasi tipo di lavoro c’era stato anche un provino per il GF fatto per caso. Che esperienza è stata per poi volerla rifare? È stata un’esperienza magnifica! L’ho rifatta per lavoro come concorrente quindi la seconda volta è stato più difficile e meno spontaneo. Nel 2004 era una vera vacanza tra amici. Il secondo GF ti ha fatto conoscere una persona importante per la tua vita giusto? Sì, il destino assurdo! Mai avrei pensato di potermi innamorare lì dentro, invece ho conosciuto Martina e oggi siamo una famiglia! E guardiamo Disney con Leone, nostro figlio! Il ruolo di papà? Bellissimo! Ho sempre desiderato essere papa! Penso di aver avuto questa vocazione sin da piccolo! Ho accudito tanti amici! L’esperienza di striscia la notizia? Dopo l’exploit del GF è stato un lavoro molto prestigioso in linea con il successo ottenuto. Cinque anni divertenti
Quale è il programma Tv che avresti voluto fare? Ho in ballo la produzione di programmi tv come vorrei farli, per cui incrociamo le dita. Come sarà il tuo sogno futuro? Voglio starmene con mio figlio, avere un po’ di terra e crescerlo sano nel verde mentre la mia compagna cucina le verdure che crescono nell’orto! La mountain bike oggi per te? Una grande passione. Mi piace l’evoluzione che ha avuto con il carbonio le ruote da 29 e le 11v. Seguirò la coppa del mondo del 2015 Cosa consiglieresti ai giovani di oggi ? Di fare MTB unita al surf e al motocross, e di allenarsi con la bici da corsa. La famiglia e i genitori. Progetti futuri? Un po’ di Tv e un po’ di MTB. Ho ripreso le redini della Elray ed ora sto lavorando insieme a un gruppo affiatato di persone, tra cui Danilo Gioia, Massimo Poli, Gip delle Iene. Mi piacerebbe renderlo il miglior marchio in Italia per la costruzione di biciclette da coppa del mondo. Grazie Patrick e in bocca al lupo per tutto. Crepi e grazie a voi 71
Beauty&class
Tendenza moda ricca di dettagli, di particolari, tipologie di donne differenti che si amalgamano in una collezione che strizza l’occhio al fascino delle Dive del cinema, rendendolo attuale per tutto. colori: si parte con una tonalità fredda di base come il sabbia per scaldarlo e illuminarlo con riflessi dorati e ramati. Anche per questa stagione i colori virano al rosso ramato, nocciola e ambrati. tagli: il ritorno del bob, corto o medio corto, molto morbidi sulle sommità della testa ma dai contorni precisi. I ciuffi sono laterali e seguono il contorno del viso, creando un allure di fascino e mistero. Tagli medio lunghi e sbarazzini per gestirli a casa. Pieghe: ogni taglio ha la piega che meglio valorizza, dal liscio assoluto arricchito dalle extension, alle onde larghe e morbide d’ispirazione cinematografica. Gestibili anche personalmente.
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