GLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE Comunicare sembra un’operazione banale e semplice; in effetti tutti i giorni comunichiamo tantissime volte e in alcuni casi nemmeno ce ne accorgiamo. Il processo comunicativo però nasconde molti elementi e fattori che lo caratterizzano; grazie a due schemi andiamo ad analizzarli uno per uno. L’immagine seguente rappresenta il processo comunicativo completo di ogni suo elemento.
Analogamente spostiamo lo schema astratto del processo comunicativo in una situazione più comune.
Andiamo ora a spiegare tutti gli elementi usando come esempio la figura di cui sopra. Emittente È il soggetto che emette il messaggio; esso è spinto dal bisogno di comunicare qualcosa(messaggio) a qualcuno(ricevente); l’utilità finale della sua comunicazione sarà rappresentata, in caso di comunicazione andata a buon fine, da una risposta che soddisferà il bisogno che l’avevo spinto a comunicare (feedback). Nell’esempio sopra riportato l’emittente è il ragazzo che,dopo aver telefonato ad una sua amica, senti l’esigenza di comunicare e ottenere informazioni sul tempo atmosferico.
Ricevente È il soggetto a cui è rivolto il messaggio e subisce l’azione di riceverlo; però il ricevente è tutt’altro che un elemento passivo nell’atto comunicativo; esso infatti inizia il suo compito al momento della ricezione del messaggio; egli deve comprenderlo e interpretarlo, ed essendo queste azioni proprie del ricevente, l’emittente non le potrà prevedere. Dalla rielaborazione e comprensione del messaggio il ricevente produrrà la risposta (feedback). Nel nostro esempio il ricevente è rappresentato dalla ragazza che riceve il messaggio originario dell’emittente, lo elabora e dopo aver capito che l’amico sta parlando del tempo atmosferico del posto i cui si trova, crea una risposta in cui è contenuto un feedback positivo; la ragazza infatti parla del tempo atmosferico del suo paese. Canale Il canale è il mezzo attraverso il quale il messaggio viaggia dall’emittente al ricevente; il canale è diverso per i due soggetti, ricevente e destinatario. Per esempio il ragazzo per comunicare usa la propria voce che passa attraverso il telefono e giunge, sempre per via telefonica, alla ragazza che utilizza l’udito per coglierlo. Codice Mettiamo il caso che i due ragazzi siamo di nazionalità diverse e utilizzino solo lingue diverse; la comunicazione molto probabilmente non sortirebbe l’effetto desiderato poiché il destinatario non utilizza lo stesso codice dell’emittente e viceversa; il codice quindi è un insieme di regole che ci permette di esterne rare i nostri pensieri per poterli comunicare. Gesti e linguaggi sono dunque codici che devono essere conosciuti da entrambi i membri del processo comunicativo per renderlo efficace; la lingua italiana è il codice utilizzato nell’esempio. Codifica e decodifica La codifica è il momento in cui l’emittente, dopo aver scelto un codice adatto alla situazione, trasforma le sue idee in messaggi concreti e significativi per il destinatario. La decodifica è invece il procedimento contrario; il ricevente ottiene il messaggio e usando le regole del codice utilizzato, ne coglie il significato. Dietro la decodifica si nasconde però una grossa insidia; il ricevente difatti può cogliere perfettamente il significato inteso dall’emittente oppure può non coglierlo in parte se non addirittura per nulla. Negli ultimi due casi, molto probabilmente il feedback risulterà negativo. Nell’esempio queste due operazioni si svolgono correttamente e l’emittente ottiene una risposta positiva. Feedback Eccoci giunti ad uno dei punti cruciali del processo comunicativo. Il feedback rappresenta la risposta del destinatario durante la comunicazione; l’emittente può ricevere un feedback positivo che significa una comunicazione corretta, con codice, codifica e decodifica giusti; ne è un esempio la risposta della ragazza al ragazzo nell’immagine precedente; un feedback negativo invece fa intendere all’emittente che qualche elemento del processo non è corretto e che quindi deve modificarlo; proviamo a pensare ad un professore che spiega una lezione; gli alunni annuiranno alle cose capite ma storceranno il naso nei confronti delle cose che non sono state intese; la richiesta di ripetere di un alunno o gesti eloquenti dello stesso, permettono al professore di capire che bisogna modificare qualcosa; ripetere con esempi diversi, usando altre parole può permettere al professore di portare a termine il suo compito. Contesto Il contesto è semplice ed è rappresentato dal luogo o il momento in cui avviene la comunicazione; esso può modificare la percezione del messaggio; pensiamo per esempio alla frase, “questo va bene”; detto così, sappiamo solo che c’è qualcosa che va bene,ma non sappiamo cosa; se invece inseriamo questa frase in una situazione quotidiana possiamo capirne il significato; per esempio mentre un commesso mostra diversi articoli ad un cliente che ne sceglierà uno. Molte volte i contesti possono essere diversi, molteplici; questo può creare un problema nella codifica dei nostri
messaggi nel caso in cui i contesti richiedano comportamenti diversi. Le situazioni in cui si trovano i due ragazzi compongono il contesto. Messaggio È il tema centrale, il contenuto della nostra comunicazione; è l’idea, il pensiero che è stato codificato per essere reso noto ai nostri interlocutori. L’informazione però non è contenuta solamente nel messaggio ma bisogna tener conto della contestualizzazione del messaggio e della sua lettura mediante tutti gli elementi del processo comunicativo. Altrimenti servirebbe solo un messaggio per compiere una comunicazione. Nel nostro esempio i messaggi sono due e sono i due enunciati dei ragazzi che una volta contestualizzati e decodificati permettono di intenderne il significato. Esistono infine due elementi un po’ marginali che sono il rumore e la ridondanza; il rumore è comunemente ciò che può infastidire una comunicazione e quindi può alterare l’eventuale ricezione del messaggio, che può quindi essere frainteso; la ridondanza invece è quando si esprime lo stesso messaggio o contenuto in più modi; per esempio la frase “vieni qua” può essere accompagnata da un gesto della mano che rafforza il messaggio stesso, rendendolo più chiaro. LE MODALITÀ DELLA COMUNICAZIONE La comunicazione può avvenire in tre diverse situazioni: - La modalità interpersonale: In questa situazione emittente e destinatario sono la stessa persona; è il caso di rielaborazioni e ragionamenti di un individuo
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La modalità emittente-destinatario: In questo caso un emittente si riferisce ad un solo destinatario; nel momento della risposta emittente e destinatario si invertiranno i ruoli.
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La modalità emittente-destinatario (2): In questa situazione l’emittente si riferisce a più di un destinatario contemporaneamente; basti pensare ad una conferenza o ad un concerto.