RASSEGNA STAMPA DEL 24 AGOSTO 2019

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24-AGO-2019

da pag. 17 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 04/2019:

41.884 63


24-AGO-2019

da pag. 17 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 04/2019:

41.884 63


24-AGO-2019

da pag. 12 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 04/2019: 275.328 63


24-AGO-2019

da pag. 12 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 04/2019: 275.328 63


24-AGO-2019

da pag. 12 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 04/2019: 275.328 63


24-AGO-2019

da pag. 36 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 04/2019: 275.328 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 12 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 04/2019: 275.328 63


24-AGO-2019

da pag. 17 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 04/2019: 198.298 63


24-AGO-2019

da pag. 17 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 04/2019: 198.298 63


24-AGO-2019

da pag. 22 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 04/2019: 198.298 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 10 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 04/2019: 141.030 63


24-AGO-2019

da pag. 10 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 04/2019: 141.030 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 14 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019

da pag. 14 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019

da pag. 15 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 04/2019: 275.328 63


21-AGO-2019 Estratto da pag. 56 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


21-AGO-2019 Estratto da pag. 56 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


21-AGO-2019 Estratto da pag. 56 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Tarquinio

Lettori Audipress 04/2019: 115.356 63


24-AGO-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Tarquinio

Lettori Audipress 04/2019: 115.356 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 16 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 10 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 04/2019:

41.884 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 14 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 18 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 37 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 31 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 39 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 39 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


21-AGO-2019 Estratto da pag. 46 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


21-AGO-2019 Estratto da pag. 46 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 33 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 33 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Norma Rangeri

Lettori Audipress 04/2019:

10.660 63


23-AGO-2019 Estratto da pag. 5 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Claudio Cerasa

Lettori Audipress 04/2017:

25.000 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 04/2019: 141.030 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 18 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


21-AGO-2019 Estratto da pag. 38 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 04/2019:

41.884 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 16 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 16 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 16 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 19 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 04/2019: 198.298 63


24-AGO-2019

da pag. 19 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 04/2019: 198.298 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Norma Rangeri

Lettori Audipress 04/2019:

10.660 63


24-AGO-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Norma Rangeri

Lettori Audipress 04/2019:

10.660 63


24-AGO-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Norma Rangeri

Lettori Audipress 04/2019:

10.660 63


24-AGO-2019

da pag. 3 Quotidiano nazionale

Direttore: Claudio Cerasa

Lettori Audipress 04/2017:

25.000 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


21-AGO-2019 Estratto da pag. 3 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 37 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 37 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 37 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


23-AGO-2019 Estratto da pag. 37 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 21 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 04/2019: 275.328 63


24-AGO-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Norma Rangeri

Lettori Audipress 04/2019:

10.660 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 14 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 15 Quotidiano nazionale

Direttore: Alessandro Sallusti

Lettori Audipress 04/2019:

46.994 63


24-AGO-2019

da pag. 8 Quotidiano nazionale

Direttore: Fabio Tamburini

Lettori Audipress 04/2019: 157.191 63


24-AGO-2019

da pag. 8 Quotidiano nazionale

Direttore: Fabio Tamburini

Lettori Audipress 04/2019: 157.191 63


24-AGO-2019

da pag. 8 Quotidiano nazionale

Direttore: Fabio Tamburini

Lettori Audipress 04/2019: 157.191 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 3 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 04/2019:

41.884 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Claudio Cerasa

Lettori Audipress 04/2017:

25.000 63


24-AGO-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Claudio Cerasa

Lettori Audipress 04/2017:

25.000 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 9 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019

da pag. 9 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


24-AGO-2019

da pag. 16 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019

da pag. 16 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 04/2019:

91.913 63


24-AGO-2019 Estratto da pag. 19 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


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REGIONE

SABATO 24 AGOSTO 2019 CORRIERE DELLE ALPI

sanità: la delibera contestata della regione

«Medici non specializzati c’è il rischio delle cause legali» L’assunzione di 500 camici bianchi appena laureati continua a far discutere L’avvocato Locatelli: «La legge non concede esenzioni per età o inesperienza»

Cristina Genesin PADOVA. Per fronteggiare la ca-

renza di medici negli ospedali veneti, in particolare nei servizi di emergenza, non c’è santo che tenga: o l’assunzione di un esercito di cinquecento neolaureati in Medicina abilitati (ma non specializzati) dopo un corso lampo, o non ci si curerà più. La Regione insiste: avanti tutta («Ho un unico obiettivo: curare i veneti e chi decide di farsi curare in Veneto» è il leit motiv del governatore Luca Zaia). Associazioni di categoria e università, con le scuole di Medicina, replicano con un altolà: troppi rischi per la vita dei cittadini messa in mano a chi non ha né formazione né esperienza sul campo. Ma è solo questo il punto? «Ho letto gli scambi di opinione tra Regione e categoria professionale. È una discussione costruttiva perché stiamo parlando di salute. Ma la questione va approfondita anche dal punto di vista della responsabilità del medico». Chi parla è l’avvocato Lorenzo Locatelli, fino al 2015 presidente (per tre mandati) dell’Ordine degli avvocati di Padova, esperto nel campo della responsabilità medica con oltre 1500 casi nell’ambito civilistico e 300 in quello penale. Avvocato, che cosa vuol dire? «Serve più attenzione proprio nell’ambito relativo al Pronto soccorso. E parlo per la mia esperienza di difensore di medici. Nella mia casistica ho spesso riflettuto sul fatto che al medico di Pronto soccorso, pur avendo un background

«Oltre alla salute dei pazienti bisogna anche sostenere la formazione dei dottori» Medici in corsia, a destra l’avvocato Lorenzo Locatelli

specialistico, sia richiesta una conoscenza professionale a 360°: è il primo interfaccia con il paziente ed è chiamato a riconoscere con immediatezza patologie tra le più varie, non di rado nascoste». La Regione dice che al neolaureato destinato al Pronto soccorso verranno affidati i casi più semplici. «Paradossalmente le patologie più gravi sono quelle che meno preoccupano con riguardo all’errore sanitario e al problema giudiziario. I nostri medici d’urgenza hanno una preparazione che consente loro di affrontare il caso e indirizzare il paziente, una volta stabilizzato, verso il reparto adeguato. La situazione più temibile, invece, è quella in apparenza semplice che, magari, nasconde una patologia grave».

Anche a Padova abbiamo avuto negli anni scorsi casi di questo genere. «Ricorda bene. Alcuni tra i casi giudiziari più complessi per i medici di Pronto soccorso hanno riguardato patologie non riconosciute. Si tratta dei casi che, a volte, nei giornali sono bollati con titoli del tipo “Paziente mandato a casa con un’aspirina muore dopo poche ore”. Ecco, dall’ottica della responsabilità professionale, l’idea di destinare 320 giovani neolaureati a un reparto di primo impatto dovrebbe essere valutata con attenzione e, se decisa, ben regolamentata. L’analisi preventiva dello stato del paziente e l’assegnazione di un codice, il cosiddetto triage, è solo un sommario indizio di semplicità o meno, dovendo sempre subentrare nella va-

lutazione un’analisi clinica che non si può chiedere a un soggetto inesperto. L’incognita aumenta in ambienti periferici, ove il problema è la carenza del riferimento perché il medico è influenzato anche da fattori sistemici quali l’ambiente di lavoro, il gruppo, l’organizzazione». Il nodo è: come risponderà, in caso di errore, il medico non specializzato? «La legge non concede esenzioni per età o inesperienza: prescindendo da responsabilità a monte di altri soggetti, se il medico neolaureato interviene sul paziente e sbaglia, causandone l’aggravamento o la morte, ne risponde. La categoria farebbe bene a riflettere sul fatto che, anche con la celebrata, e non so ancora perché, riforma avvenuta con la legge Gelli nel

2017, il medico è ben lontano da proporsi come soggetto esente da pericoli sui tre fronti della responsabilità: penale, civile e amministrativa contabile». Legge Gelli che è intervenuta sia sulla responsabilità sia sui principi della salute del paziente... «È vero. Esiste, anzitutto, un dovere di sicurezza delle cure che rappresenta una questione cruciale per la sanità e per i nostri amministratori chiamati a gestire la spesa, con un invito a sostenere il “patto terapeutico” tra paziente e sanitario. Ma costoro vanno parimenti rispettati evitando di prendere decisioni a rischio per la salute dell’uno e l’incolumità professionale dell’altro». Sta dicendo che, oltre alla salute del paziente, si dovrebbe pensare anche a eventuali problemi di responsabilità di questi giovani medici? «Sicuramente. Se si è arrivati alla necessità di un intervento per non paralizzare, come ho letto, la sanità, non sarebbe male porsi delle domande a monte. E capire il fondamento del problema. A valle, è chiaro che da un lato c’è l’ovvietà assoluta per cui in emergenza è meglio avere un medico non specializzato che non aver nessuno. Dall’altro, si dovrebbe pensare al piano di sicurezza della cura e all’esigenza non solo di proteggere il paziente ma di sostenere il medico nella formazione e con un progetto di protezione legale e assicurativa». Come vede la contrapposizione tra Regione e Organi di rappresentanza istituzionale? «Sono necessari dialogo e collaborazione tra chi governa e chi siede al vertice delle categorie: spero che si arrivi a un regime di collaborazione. Se la decisione di procedere con l’introduzione di 500 nuovi medici è possibile e irrinunciabile, non si può pensare che i giovani inizino il proprio iter di lavoro in condizioni di contrasto tra istituzioni. Il pensiero, è la mia deviazione professionale, è al primo caso critico che inevitabilmente si presenterà e che sarebbe terribile affrontare con l’alimentazione della polemica». — Cristina Genesin

all’iras di rovigo

Maltrattamenti revocate le misure a 4 indagati ROVIGO. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rovigo, Pietro Mondaini, ha revocato la misura del divieto di svolgere attività professionali di dipendenti in strutture sanitarie a quattro dei nove indagati nell’ambito dell’inchiesta per maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti della struttura assistenziale Iras di Rovigo. Le misure erano state eseguite il 14 agosto scorso dagli agenti della squadra mobile della polizia di Stato che ha condotto le indagini coordinate dalla procura durante le quali erano state riscontrate violenze fisiche, percosse, offese, minacce, atti denigratori e lesivi della dignità umana nei confronti di soggetti non auto sufficienti ospiti della casa di riposo. Sei indagati su nove avevano chiesto la revoca della misura e quattro di loro ora sono autorizzati a tornare al lavoro perché il Gip ha ritenuto non vi fosse l’elemento della ripetitività delle azioni né quello del concorso con gli atti più gravi. Due dei quattro indagati cui è stata revocata la misura sono operatori socio sanitari dipendenti della casa di riposo Iras di Rovigo. Nonostante il provvedimento del Gip, che consentirebbe loro di tornare al lavoro, non saranno riaccolti perché rimangono sospesi come gli altri cinque. Lo ha reso noto il direttore della struttura, Giovanni Avanzi. – BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

traffico a nordest

fognature

l’iniziativa della regione

Weekend da bollino nero in A4 Nuovo sciopero dei casellanti

Stanziati 1,5 milioni per l’area del Garda

Razzismo, finanziati i laboratori formativi

VENEZIA. Ci attende un wee-

kend superaffollato sulle autostrade del Nordest. Le concessionarie annunciano intensi flussi di veicoli soprattutto su A4 e A23. Più tranquilla invece la situazione (bollino giallo) per i tratti di competenza della Cav. A pesare sul weekend ci sarà anche lo sciopero proclamato domani e lunedì 26 da Fit-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Cisal Trasporti e Ugl, che interesserà il personale turnista delle autostrade. Autovie prevede che saranno la A23 Palmanova-Tarvisio e la A4 Venezia-Trieste, le “protagoniste” del week end. Bollino nero oggi, quando sono attesi più di 167mila transiti. La A4 sarà caratterizzata da traffico intenso verso Trie-

ste e da code ai caselli delle località di mare in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto. Verso Venezia, invece, il traffico sarà critico con lunghe code in entrata alla barriera di Trieste Lisert e ai caselli di Latisana, San Stino San Donà. Forti flussi di veicoli anche in A23, verso Palmanova, con code che potrebbero formarsi all’altezza del bivio A4/A23. Più fluida, ma comunque sostenuta, sarà la circolazione in direzione Tarvisio. In A57 ci sarà un elevato numero di transiti verso Trieste, mentre traffico sostenuto verso Venezia. Lo stop ai mezzi pesanti è dalle 8 alle 16 di domani. Domani i flussi saranno intensi (più di 146 mila transiti) in A4 in entrambe le direzioni, con possibili rallenta-

menti ai caselli “balneari” e in entrata a Trieste Lisert. Traffico sostenuto lungo la A23 verso Palmanova e in A57 verso Trieste. I mezzi pesanti non potranno transitare dalle 7 alle 22. Per quanto riguarda le tratte gestite da Cav si prevede traffico intenso. Punti più sensibili saranno come al solito il tratto della A4 tra Padova Est e il Bivio con la A57 ad Arino in entrambe le direzioni, specie verso Trieste e la barriera autostradale di Venezia-Mestre in direzione Venezia. Possibili rallentamenti anche nel Raccordo Marco Polo in direzione di Jesolo. Domani i rientri potranno causare code o rallentamenti soprattutto in direzione Milano. — Ni.Br.

VENEZIA. La Giunta regio-

nale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, ha deliberato un ulteriore contributo di 1, 5 milioni di euro per sostenere l’adeguamento del sistema fognario dell’area gardesana. «Con questo stanziamento continuiamo il nostro impegno in favore delle amministrazioni veronesi – spiega l’assessore –, per completare in tempi rapidi un intervento fondamentale per i Comuni che si affacciano sul lago di Garda. Un impegno, per portare a termine le nuove opere per il collettamento e la depurazione del lago». —

VENEZIA. Laboratori e incontri formativi nelle scuole e percorsi rivolte alle donne, per creare reti territoriali al femminile, che coinvolgano italiane e immigrate. Sono le due iniziative che la Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore ai flussi migratori Manuela Lanzarin, ha dato come obiettivo quest’anno all’Osservatorio regionale antidiscriminazione. Lo stanziamento regionale per dare continuità alle attività dell’Osservatorio e alla rete territoriale delle “antenne” antidiscriminazione ammonta a 100 mila euro. Altri cinquantamila euro sono previsti per amplia-

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re le attività di mediazione linguistico culturale, in particolare nelle scuole, nei Comuni, nelle aziende sanitarie locali e nelle Questure e Prefetture del Veneto. L’Osservatorio, istituito nel 2014, sostenuto dai fondi Fami (Fondo asilo, migrazione e integrazione) e gestito da Veneto Lavoro, ha realizzato sinora 87 laboratori nelle scuole del Veneto per prevenire e contrastare razzismi e discriminazioni su base etnica o razziale, e 18 interventi specifici rivolti alle donne (laboratori da 50 ore ciascuno) per prevenire l’isolamento sociale a cui vanno spesso incontro le donne immigrate. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


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Corriere del Veneto Sabato 24 Agosto 2019

VE

Economia

Banche, il business delle domande Associazione chiede il 7% dei rimborsi Fir, campagna del Movimento diritti europei per istruire le richieste. Bitonci: «Vergognoso lucrarci»

Ex popolari, per istruire le pratiche di rimborso c’è già chi chiede il 7% degli indennizzi. Che una volta partito il Fondo indennizzo risparmiatori delle banche messe in liquidazione - con i suoi trecentomila soci coinvolti e il miliardo e mezzo di euro a disposizione - potesse rivelarsi un buon affare per consulenti senza troppi freni era già stato messo in conto. E il rischio pare essersi già materializzato dopo soli due giorni dalla partenza delle domande (1.900 quelle depositate fino a ieri sera). Succede che gli ex soci di Bpvi e Veneto Banca stiano ricevendo già in questi giorni per posta una lettera del Movimento diritti europei, con sede a Treviso, in via Gualpertino da Coderta 41, che propone di sottoscrivere un contratto d’incarico per l’assistenza alla presentazione delle istanze al Fondo indennizzo risparmiatori. Il tutto, come si legge nella lettera, «in collaborazione con lo studio legale Tlc Lawyers», che a Treviso fa capo a Sergio Calvetti, uno dei legali più attivi sul fronte del crac delle due banche. Una collaborazione strutturata. Tra i documenti allegati alla lettera c’è il modello di contratto che affida al Movimento diritti europei la presentazione della domanda di rimborso al Fir; ma anche la delega a richiedere tutti i documenti bancari per la domanda di ristoro all’avvocato Sergio Calvetti, eleggendo come domicilio lo studio in via Tolpada a Treviso. E il compenso? La lettera di Mde sottolinea «l’assenza di costi anticipati». Ma specifica che «a fronte dell’attività verrà corrisposto il 7% di quanto il risparmiatore effettivamente incasserà a conclusione dell’operazione alle proprie coordinate Iban». Che equivale, come scritto nel contratto con Mde, alla quota d’iscrizione all’associazione per gli anni 2019-’20-’21. Il tutto in una campagna molto ampia: la lettera allega un programma di 29 incontri per raccogliere adesioni. Si comincia il 3 settembre a Cornu-

VENEZIA

Calvetti Sono il legale del sodalizio ma non Trattativa Un incontro a Roma per il Fir. In basso, la lettera di Mde ai risparmiatori prendo nulla: è un da, nel Trevigiano, ma nel solo mente interrogativi. Perché è la contributo Veneto ci sono altri 16 incontri stessa legge di Bilancio 2019 fino a fine ottobre, da Bassano che ha istituito il Fondo di in- spese a San Giovanni Lupatoto, nel Veronese, da Tencarola, alle porte di Padova, fino a Creazzo, nel Vicentino. Ma incontri sono programmati anche a Milano e Roma, in Piemonte, nelle Marche e in Puglia, territori di espansione di Veneto Banca. L’iniziativa solleva ovvia-

dennizzo a stabilire che «la prestazione di collaborazione nella presentazione della domanda non rientrano nell’ambito delle prestazioni forensi e non danno luogo a compenso». E se la percentuale sull’incassato va all’associazione, l’offerta di assistenza sulla presen-

Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Vicenza

«Divieto sbagliato, che provoca elusione Ma vigileremo sulle associazioni-schermo» VICENZA «Un divieto illogico, che favorisce l’elusione. Ma vigileremo su chi opera dietro lo schermo di qualche associazione». Arriva subito alla doppia questione posta dalla vicenda rimborsi, Alessandro Moscatelli, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vicenza. Da un lato lo stop alle prestazioni degli avvocati e il divieto di compenso. Che impone un divieto che rischia di essere assoluto. Perché ci si potrebbe chiedere: ma a chi è giusto rivolgersi per avere consulenza? «Non saprei- è la replica di Moscatelli -. Di certo gli avvocati non lo possono fare, se non gratis» E aggiunge: «Il divieto della legge di bilancio è

Moscatelli Disparità evidente il non potersi rivolgere ad un legale

sbagliato. È illogico e incostituzionale: è una disparità che il risparmiatore non possa rivolgersi ad un avvocato mentre lo possa fare ad associazioni, magari meno qualificate, pagando una quota d’iscrizione o, peggio, una percentuale sul ricavato. Così si favoriscono pratiche elusive». E tuttavia il tema degli avvocati che agiscono dietro lo schermo delle associazioni c’è, visto il divieto deontologico di accaparrarsi clienti. «Già in passato - chiude Moscatelli abbiamo inviato al Consiglio di disciplina nomi di colleghi che non hanno operato secondo le regole. Vigileremo anche stavolta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

tazione delle domande al Fir indica espressamente la collaborazione con lo studio legale Calvetti. Si può prefigurare una forma di accaparramento clienti vietata dal codice deontologico degli avvocati? Primo elemento per capire sarebbe vedere se l’associazione Mde ha uno statuto e un organigramma, da chi è retta, se ha una vita propria. Sul dettagliato sito internet (www.dirittieuropei.com) non c’è né l’organigramma né lo statuto. «Ci sono, sì, come l’atto costitutivo. Ma io mi occupo solo degli incontri. Mandi una mail o chiami da lunedì», replica un uomo che risponde al 348/5922622 indicato sulla lettera tra i numeri di riferimento. E Calvetti? «Quella lettera parla di attività professionali legali? Il Movimento, come tutte le associazioni che si stanno muovendo, si sta prodigando per presentare correttamente le domande - dice il legale di Treviso -. Ed è un massacro di lavoro. Secondo me il 50% delle domande sarà rigettato: gli anziani non riusciranno a fare quel lavoro». Ma allora qual è il rapporto tra il Movimento diritti europei e lo studio Calvetti? «Sono il legale del movimento e ho partecipato 12 volte a riunioni su delega del movimento. Stop», replica il legale. E lo studio come viene pagato? «C’è un rapporto di consulenza, ma come studio non veniamo pagati per nulla replica Calvetti -. L’ho specificato che non pretendo nulla. Quello è un contributo all’associazione per i costi di presentazione delle domande. Ci sarà

una decina di persone al lavoro, dovranno esser pagate in qualche modo». Qualche dubbio magari resta ancora. Dice ad esempio il sottosegretario Massimo Bitonci, commercialista di mestiere, che la norma sul Fir ha contribuito a scriverla: «Abbiamo costruito qualcosa che si vede per la prima volta in Europa. E abbiamo cercato di semplificare al massimo le procedure. Pare incredibile che ci si butti a capofitto su una vicenda così. È una norma di carattere sociale, abbiamo convinto l’Europa su questo. È vergognoso che qualcuno cerchi di lucrare su u n rimborso che spetta di diritto a persone truffate». E quindi che consiglio dare a chi non se la senta di far da solo e cerchi una consulenza per presentare correttamente la domanda dietro un compenso corretto? «In linea generale replica Bitonci - di non farsi gestire dal singolo, di farsi consigliare e aiutare da associazioni che hanno seguito la partita e c h e c h i e d o n o u n a q u ot a d’iscrizione e non una percentuale sul ristoro». Pur se la questione rischia di essere un rompicapo senza via d’uscita. Per dire: la vicenda pare essere una di quelle tipiche su cui affidarsi ad un Centro di assistenza fiscale. Ma pure loro sono esclusi. «Siamo una società di capitali, una srl, e non possiamo svolgere attività gratuita. Poi magari a qualche nostro cliente daremo un aiuto. Ma oggi la norma ci impedisce di dare consulenza», spiega Claudio Zaccarin, responsabile regionale dei Caf Cgil. Ma se è così, se davvero una consulenza professionale pagata non è possibile ottenerla, a chi rivolgersi? E la legge non rischia di esser ritagliata su misura delle associazioni? Federico Nicoletti © RIPRODUZIONE RISERVATA

La vicenda ● Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di mercoledì del terzo decreto attuativo del Tesoro, che fa partire i sei mesi per presentare le domande (il termine ultimo scadrà il 17 febbraio 2020),

è entrata nel vivo il Fondo di indennizzo risparmiatori per le banche finite in liquidazione. ● Gli aventi diritto al rimborso del 30% del prezzo di acquisto delle azioni, con un tetto di centomila euro, dovranno presentare la domanda per via telematica sul portale gestito dalla società del tesoro Consap. I rimborsi arriveranno in concreto nella primavera del 2020


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Corriere del Veneto Sabato 24 Agosto 2019

PD

Rovigo

NUMERI UTILI Municipio Questura Prefettura

rovigo@corriereveneto.it

04252061 0425202518 0425428511

VigiliUrbani Carabinieri Polstrada Servizioveterinario

0425204611 042529381 0425426611 3495836327

CroceRossa Capitaneriadiporto Acquedotto Ulss18

0425361388 0426387055 0425363711 04253931

Ulss19 Emergenzainfanzia Radiotaxi TaxiRovigo

0426940111 114 042523900 0425 1812

FARMACIE SanBortolo

042524466

Bocciatalalinea-Dall’Arasullapesca PrimoroundalConsorziodellecoop Provincia, il Consiglio dice no al presidente contrario alla concessione per 15 anni Ma ora necessaria una nuova seduta per determinare la durata dei diritti esclusivi Di sicuro il no alla concessione dei diritti di pesca, per altri tre lustri, ai pescatori della Sacca di Scardovari non è stato votato. Ma non è dato sapere, dopo lo scadere della proroga del 31 dicembre prossimo, per quanto altro tempo ancora i pescatori del Consorzio potranno coltivare i mitili nelle acque del Delta Del Po. Bisognerà attendere un nuovo consiglio provinciale. Non è bastata la seduta di ieri per far scattare automaticamente i diritti esclusivi di pesca per altri 15 anni. Un esito che ha soddisfatto parzialmente i pescatori delle 14 cooperative del Polesine, ieri a Palazzo Celio con una delegazione di circa 100 persone. In aula, sotto la sorveglianza delle forze dell’ordine, buona parte dei consiglieri provinciali (assenti Emanuela Beltrame che ha partecipato solo al summit pre-Consiglio e Fabrizio Borin) c’erano anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari e la consigliera regionale Patrizia Bartelle. Bocciata la linea del no del presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, contrario alla concessione per altri 15 anni dei diritti esclusivi di pesca ma favorevo-

ROVIGO

Protagonisti A sinistra i pescatori guidati dal presidente del Consorzio coop, Luigino Marchesini Sopra, in primo piano, il sindaco di Porto Tolle Pizzoli Accanto al titolo il presidente della Provincia Dall’Ara (Biasioli)

le solo a quella lunga un anno, fino al 2020, in attesa di trovare altre soluzioni per la gestione della situazione col Consorzio delle cooperative di pescatori, come — ad esempio — un affidamento diretto dei diritti al Comune di Porto Tolle. A detta di Dall’Ara era l’unica strada percorribile in assenza di una legge chiara che regolamenta i diritti in questione. Ma i consiglieri, molti della sua maggioranza, hanno votato a favore dei pescatori dopo una diatriba durata mesi col «numero uno» di Palazzo Ce-

Altre firme di sindaci anti-Tugnolo continuano la raccolta firme per chiedere la revoca di Pierluigi Tugnolo. Non si placa lo scontro tra i primi cittadini, soci del Consorzio Rsu, e il commissario liquidatore dell’ente, arrivati ai ferri corti per la nomina dei nuovi membri del Cda di Ecoambiente, la società che gestisce i rifiuti polesani. Una battaglia nata dal rifiuto di Tugnolo di indicare i nuovi amministratori di Ecoambiente, controllata dal Consorzio, che secondo la sua interpretazione giuridica sarebbe avvenuta in modo illegittimo. Nonostante la posizione del commissario sia stata superata con la nomina del nuovo Cda grazie alle dimissioni dell’ex presidente di Ecoambiente Alessandro Palli, i dissapori restano. I sindaci stanno sottoscrivendo la lettera da spedire a Venezia per chiedere alla giunta regionale di rimuovere Tugnolo perché non ha rispettato la volontà dei sindaci. Un’azione che sarebbe stata spinta anche dal Comune di Rovigo, socio di Ecoambiente. (M.B.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

vincia, dall’assessore regionale Giuseppe Pan ad Agricoltura, Caccia e Pesca. La missiva indicava ai consiglieri alcune scadenze come quella del 1 ottobre prossimo, quando le funzioni di caccia e pesca ritorneranno alla Regione e quella del

«Invaso» il palazzo Alla seduta anche una delegazione del settore ittico da cento persone Protesta il 3 settembre

1 gennaio 2020, con la creazione della nuova «Carta ittica» che includerà la gestione delle aree di pesca. A seguito di queste scadenze, la proposta del consigliere Laruccia è stata quella di ritirare la delibera di Dall’Ara, ma l’aula non l’ha passata. «Ognuno voti secondo coscienza — ha dichiarato Dall’Ara — ma va precisato che nel percorso in tutti questi mesi ho sempre ascoltato il parere di tutti e l’idea di andare a bando pubblico che mi è sempre stata attribuita non l’ho mai propo-

Botte all’Iras, revocate quattro sospensioni Ma nessun indagato potrà tornare al lavoro

Caos Ecoambiente

ROVIGO I sindaci polesani

lio. I consiglieri provinciali Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle, che ha la delega alla Pesca in collaborazione con Dall’Ara, Francesco Siviero, Sara Mazzuccato, Valeria Mantoan, Alberto Martello hanno votato contro il diniego. Ilaria Paparella e Antonio Laruccia si sono astenuti mentre Valeria Toso e il presidente Dall’Ara hanno votato favorevolmente. Prima del voto la discussione è durata più di un’ora, con lettura della lettera, inviata a mezzogiorno di ieri alla Pro-

Il giudice ha ritenuto meno gravi le posizioni di due Oss e due inservienti L’ente si oppone «Non le riaccogliamo»: direttore duro Per tutti il rischio licenziamento

Quattro revoche dalla sospensione del servizio e cinque conferme. Queste le decisioni del giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini che modificano quasi metà delle nove misure cautelari interdittive emesse lo scorso 14 agosto a carico di sette operatrici socio-sanitarie dell’Iras e di due inservienti (un uomo e una donna), tutti sospesi dal servizio per maltrattamenti ad anziane ospiti non autosufficienti dell’ente. Revocata la misura a due operatrici socio-sanitarie e ai due inservienti. Respinta invece dal gip, la richiesta di revoca di altre due operatrici, mentre le altre colleghe e non ROVIGO

rebbe il ritorno al lavoro, le due operatrici socio-sanitarie non saranno riaccolte nella casa di riposo, perché rimangono sospese come le altre cinque. Lo ha reso noto il direttore dell’Iras, Giovanni Avanzi. Stessa sorte per i due inservienti, sottoposti a procedimento interno dai rispet-

avevano chiesto nulla quindi per loro la misura è confermata. Per le quattro misure revocate, il gip ha ritenuto non vi fosse l’elemento della reiterazione delle azioni né quello del concorso con gli atti più gravi. Nonostante il provvedimento del gip, che consenti-

Due episodi

Tenta furti e scappa Arrestato

LOREO Ieri ha cercato, invano, di rubare al «Bondi market» e in una ditta di costruzioni. Davide De Angeli, 51enne veneziano, è stato arrestato dai carabinieri di Adria per tentato furto aggravato continuato. Il 51enne è stato preso mentre si allontanava dal market, portando con sé attrezzi da scasso poi sequestrati. L’arresto è stato convalidato e per De Angeli è stato disposto l’obbligo di dimora a Venezia. (A.A.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mal di pancia nel Pd, il dirigente si è «congelato»

Raito,vicesegretarioprovincialedemanti-M5S: noall’accordodigoverno,tantimilitanticonme «Ho squarciato il velo del silenzio, ho ricevuto il sostegno di molti militanti che sono d’accordo con me». È quanto afferma Leonardo Raito, vicesegretario provinciale del Partito Democratico che si è autosospeso perché contrario alle trattative col Movimento 5 Stelle per la formazione del governo nazionale. «Ritengo che questa collaROVIGO

Sindaco Leonardo Raito (Polesella)

borazione sia il peggio che potevamo produrre — scrive Raito in una lettera aperta indirizzata a Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd — Possiamo dimenticare così rapidamente gli insulti che i grillini ci hanno rivolto? Sono una forza che fino a ieri è stata alleata della destra più a destra, appoggiando politiche in negazione dei nostri valori fon-

Azzalin Sorpreso, spero ci ripensi e si discuta

damentali». Raito, sindaco di Polesella, prende le distanze dal partito e «congela» la sua partecipazione fino alla fine della crisi politica nazionale. Una posizione però distante da quella di molti altri Dem polesani. «Credo che fino alla fine delle trattative sia necessario sospendere le valutazioni — afferma Graziano Azzalin, consigliere regionale e capo-

sta». Soddisfatto a metà Luigino Marchesini, presidente del Consorzio dei pescatori che ha confermato come la maxi-protesta del 3 settembre sotto la Provincia si farà. «La proposta di attendere le disposizioni della Carta ittica regionale è un’ipotesi che sento da anni, ma non si è mai concretizzata. Preferiamo la concessione dalla Provincia che certezze vaghe per il futuro» ha dichiarato Marchesini. Natascia Celeghin © RIPRODUZIONE RISERVATA

tivi datori di lavoro. In ogni caso per tutti e nove gli indagati, al di là del procedimento penale, il rischio è di essere licenziati. Le misure erano state eseguite dagli agenti della Squadra mobile rodigina, che ha condotto le indagini coordinate dal Pm Maria Giulia Rizzo, durante le quali erano state riscontrate violenze fisiche, percosse, offese, minacce, atti denigratori e lesivi della dignità umana nei confronti di anziane non auto sufficienti della Casa di riposo. L’inchiesta è partita lo scorso maggio, quando alla polizia si presentò una ragazza che aveva appena iniziato il proprio tirocinio all’Iras, spiegando di aver assistito a «comportamenti vessatori» di alcune colleghe nei confronti di sei ospiti della cosiddetta «Area arancione».Un racconto confermato dalle immagini delle telecamere nascoste nelle stanze dalla polizia. Antonio Andreotti © RIPRODUZIONE RISERVATA

gruppo in consiglio comunale nel capoluogo — Capisco sia un passaggio difficile, ma sono rimasto basito dalla decisione di Raito. È un ottimo amministratore e un esponente importante per il partito, spero sia una decisione frutto di una reazione istintiva che possa passare per aprire una riflessione collettiva proficua». Linea ribadita anche dal segretario provinciale Giuseppe Traniello Gradassi. «Siamo in libertà ed è giusto che ognuno faccia quello che si sente — spiega Gradassi — Credo che i principi in cui crede Raito non siano diversi dai nostri». Marco Baroncini © RIPRODUZIONE RISERVATA


32 Provincia

L'ARENA

Sabato 24 Agosto 2019

GARDA- BALDO AMBIENTE. Nuove risorsedallaRegioneVeneto perl’opera fognariadel lago.Nei prossimigiorni Crescoverificherànel dettaglio iltracciato coni vari Comunicoinvolti

Collettore,arriva unaltro milionee mezzo Bottacin:«Riteniamol’intervento fondamentaleperi paesiche si affaccianosulGarda. Bisogna completarlointempi rapidi» Emanuele Zanini

Da Venezia arrivano nuove risorse per il collettore fognario del lago di Garda. La Giunta regionale ha deliberato, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, un nuovo contributo da 1,5 milioni di euro per sostenere l'adeguamento del sistema fognario dell'area gardesana. Il contributo della Regione Veneto è stato concesso, attraverso il Consiglio di bacino veronese, al gestore del servizio idrico integrato, Ags, Azienda gardesana servizi, cui hanno aderito i venti Comuni dell’area, per realizzare le nuove opere per il collettamento e la depurazione del Benaco, secondo quanto previsto nel protocollo d’intesa firmato nel dicembre 2017 tra Ministero dell’ambiente, Regione Veneto e Regione Lombardia per le opere fognarie in ambito gardesano. «Con due precedenti delibere del dicembre 2017 e dell'agosto 2018», precisa attraverso una nota l'assessore regionale Bottacin, «avevamo già messo a disposizione del Consiglio di Bacino Veronese per il servizio idrico integrato, prima 300mila euro e poi 1,5 milioni di euro per il sostegno delle spese di progetta-

zione dell’intervento. Con questo nuovo aiuto superiamo i tre milioni in meno di due anni». L’assegnazione al Consiglio di Bacino Veronese viene disposta in ragione della funzione di governo svolta dal medesimo ente con riguardo al servizio idrico integrato, nonché delle funzioni di vigilanza nei confronti del proprio gestore nel rispetto della convenzione di affidamento. «Con questo stanziamento continuiamo il nostro impegno in favore delle amministrazioni veronesi», aggiunge Bottacin, «per completare in tempi rapidi un intervento fondamentale per i Comuni che si affacciano sul Garda. Un impegno, per portare a termine le nuove opere per il collettamento e la depurazione del lago di Garda, che si estrinseca», continua l’assessore regionale, «non solo con gli importanti aiuti economici quali quello appena deliberato, ma anche con un rapporto di collaborazione e aiuto per l’ultimazione della progettazione e poi per la sua effettiva realizzazione». Il tema rimane caldo, alla luce del progetto definitivo del nuovo collettore – presentato a inizio mese da Azienda gardesana servizi – che differisce non poco da quello preliminare, con 32 chilometri di

Garda

Brochuretascabile perpubblicizzareilmuseo

Condottadeldepuratore sul fondale dellagodi Garda

tubazioni che verranno posate lungo le rive, ventuno lungo la strada Gardesana o le arterie stradali secondarie, mentre tre saranno calate in profondità attraverso la tecnologia «no-dig» (senza scavo a cielo aperto), oltre a due chilometri di tubazioni che passeranno in aree verdi. Parte della nuova opera di collettamento andrà ad interessare parte dei tracciati delle piste ciclopedonali già realizzate nei Comuni dell'alto Garda. Azienda gardesana servizi, che ha ricevuto il sostegno all'opera da parte dei sindaci, seppur con alcune criticità, a inizio agosto ha presentato il piano anche ai

parlamentari veronesi, che hanno in gran parte sostenuto il progetto, sebbene non manchino alcuni deputati perplessi o contrari. «Nei prossimi giorni proseguiremo a verificare nel dettaglio con i vari Comuni soci coinvolti il tracciato del collettore», annuncia Angelo Cresco, presidente di Ags. «Finiremo entro un paio di settimane. Poi», prosegue, «il progetto definitivo verrà votato dall'assemblea dei sindaci. Quindi si andrà a predisporre l'esecutivo, con l'inizio lavori previsto nel corso dell'anno prossimo», quando si potrà capire con maggiore chiarezza se i 220 milioni finora

indicati come spesa complessiva per l'opera, considerando sia la sponda veronese che bresciana, saranno sufficienti o meno. In merito all'ultimo contributo in arrivo da Venezia, Cresco sottolinea come «sia un ulteriore importante tassello di un mosaico che conferma ancora una volta la validità del nostro progetto. Noi siamo pronti. Ora attendiamo le decisioni anche dei colleghi della sponda bresciana. Si tratta di un passaggio fondamentale per concordare tempi e modi per realizzare l'opera. Intanto», ribadisce, «proseguiamo con le verifiche del tracciato con i paesi coinvolti». •

LAZISE-CASTELNUOVO. Due giovani presi dai carabinieri per aver depredato turisti a Gardaland

Bulgarialmercato perrubare Giàdieci arrestatiin tre mesi Leultimemanettesono scattate tregiornifa perun tentatofurto Oramai non servono altre conferme: il mercato settimanale del mercoledì a Lazise è meta di batterie di bulgari, approdate in riva al lago, per compiere furti. Basta leggere gli articoli pubblicati sul nostro giornale per capire la gravità di questo fenomeno: i carabinieri di Lazise hanno già effettuato una decina di arresti da giugno sempre a carico di cittadini di nazionalità bulgara. Si tratta di «trasfertisti» in quanto provenienti da province italiane anche ben distanti da Verona. I militari dell’Arma hanno già preso le misure necessarie per reprimere questo fenomeno con la presenza di militari in abiti civili tra le bancarelle del mercato. Così com’è accaduto mercoledì mattina quando si sono insospettiti della condotta di Marilena Stankoa, 40 anni, con residenza dichiarata dalla donna a Ravenna. La bulgara girava tra gli stand senza alcun inte-

resse per la merce esposta. Tutte le attenzioni della donna erano rivolte alle borse delle turiste in visita al mercato. I carabinieri se ne sono accorti e hanno iniziato a pedinarla fino a quando l’hanno vista all’opera. La Stankoa ha prima avvicinato una turista, ha nascosto lo zainetto della straniera con la sua borsa da spiaggia e subito dopo, ha infilato la mano nella sacca. I militari in abiti civili si sono subito mossi per bloccarla ma poi la donna si è data alla fuga, facendo perdere le sue tracce in un primo momento. È stata poi rintracciata e arrestata dai carabinieri. Una volta portata in caserma, la quarantenne è stata perquisita e dal reggiseno sono spuntati 550 euro, ritenuti dai carabinieri il bottino di altri furti commessi sempre quella mattina. In quelle ore, altre due turiste hanno denunciato il furto dei portafogli ma non è stato possibile ricondurre i due colpi alla

Icarabinieri diLazise conla refurtivarecuperata dallabulgara

quarantenne perchè, una volta rubato il portafoglio, i ladri li buttano nell’immondizia o nel lago, trattenendo solo le banconote. Al termine della direttissima di giovedì, il giudice Sandro Sperandio ha accolto il patteggiamento a dieci mesi di reclusione, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di firma dai carabinieri di Ravenna per la Stankoa. FURTIAGARDALAND. I milita-

ri della stazione di Peschiera hanno arrestato due giovani di 25 e 31 anni a Gardaland domenica. I due sono stati

sorpresi dal personale di vigilanza mentre rubavano uno zainetto vicino all’attrazione «Mammut». Gli stranieri sono stati poi sottoposti a perquisizione una volta arrivati i carabinieri e sono stati trovati in possesso di cellulari e altri oggetti pari ad un valore di 1.670 euro, tutti rubati ad altri frequentatori di Gardaland. I due sono stati arrestati e processati per direttissima. Al termine, il giudice ha disposto per A.Y. l’obbligo di presentazione alla polizia mentre per E.A.C. la custodia in carcere alla luce dei suoi precedenti penali. •

Rivoli

Giochi piattitipici emusica Musicadal vivo,giochi diuna volta,tradizionipopolari.E tantavogliadistare insieme in allegria,cenando anchein compagniadivecchi o nuovi amici.Sono i cardinidella «Festadifine estate»che si svolgeoggi,a partire dalle18, nelgiardinodell’ex scuola primariadiRivoli divenuta casa delleassociazioni pervolontà dell’amministrazioneguidata dalsindaco Armando Luchesa. Lafestaèorganizzata dall’associazioneCarnevale beneficoRePiedon eRegina Scarpetta,che inquestacasa hasedeinsieme adaltri gruppi edèattivadurante l’anno nel proporreiniziativevolte a recuperareevalorizzare anticheusanze ememorie. Inoltre,l’appuntamento gode delpatrocinio delComune di Rivoli,checrede inquesto generedimanifestazioni ele sostienecome può. Durantela serata,tra unagaradi bussolottieunpiattogustoso, unacanzoneper i grandie intrattenimentoper i piccini,ci saràuno spaziodedicato al progettoregionalemaratona di lettura«Il Venetolegge». C.M.

L'unionefala forza.Sei facciatecon fotoa colori, descrizionieinformazioni in italiano,tedesco eingleseper incuriosireechiamare tuttia visitarequelconcentrato di cultura,usanze etradizioni custoditonelleampie e luminosesale delMuseo territorialedellago diGarda affacciatosulcortile del municipiosullungolago Regina Adelaide15.«Per promuoverlo evalorizzarloabbiamo fatto un nuovopasso», annuncia l'assessoreallaCulturaIvan Ferri.«Abbiamocreato una brochuretascabile, funzionale mamoltodettagliata, che descriveciòchecustodisce.La sitroveràall'Ufficio informazionied accoglienza turisticainviadel Donatoree nellestrutturericettive di Gardaepaesi limitrofi».I testi sonoquelli scrittidal professor GianluigiMielenel2015, con qualchepiccolavariazione curatadagliAmici delmuseo, i volontarichelo seguonoedalla bibliotecaria.«Miele hafatto moltoperavvicinare anchei giovanissimia usanzee tradizionidelBaldo Garda», sottolineaFerri. Inprima paginasiprecisa chetuttoil materialeesposto èstato raccoltoepazientemente catalogatoper decenni dal professorLuigiBertamè. «Èlo studiosogardesano cheha dedicatola vita allaricerca

Brevi BARDOLINO GARASUIPEDALÒ DELL’ASSOCIAZIONE «QUALUNQUE» Oggi alle 15 nello specchio d’acqua davanti al Parco di Villa Carrara Bottagisio si terrà la Wanda’s Cup, gara sui pedalò. Parte del ricavato delle iscrizioni verrà donato in beneficenza. In caso di pioggia la gara si svolgerà domani. S.J. RIVOLI ESCURSIONEGUIDATA NELL’ANFITEATRO MORENICO Oggi il gruppo Ctg El Vissinel organizza un’escursione guidata nell’anfiteatro morenico, passando nel territorio delle Zuane tra vecchie corti e contrade. Ritrovo alle 16 davanti alla chiesa, rientro alle 19. Contributo: 2 euro. C.M. GARDA CONCERTO DEITRIBUTOITALIANO INPIAZZADEL MUNICIPIO Questa sera in piazza del municipio è stato organizzato il concerto dei Tributo Italiano che propone musica italiana. L’appuntamento è fissato alle 21. La partecipazione è libera e gratuita. B.B.

Repertialmuseodel lago etnograficanelproprio paese, lavorodacui èscaturitoquesto ricchissimoMuseoche ora disponediunostrumento cartaceo,chemetteremoanche online,ampliato earricchito rispettoalle precedentiversioni», continuaFerri. «Questoscrigno di testimonianzestoriche,visitato nel2018daben3184 persone, perla metàstranieri, lomerita». Visitatorichelascianosempre commentipositivi.«La brochure è statarealizzata con lapreziosa collaborazionedel personaledella bibliotecacomunale Pino Crescini diGardaediIvonneRagnoli Bertamè,moglie delprofessor Luigi»,evidenzia Ferri. «Propriolei èlareferentedegli Amicidel museo,12volontari, 10 diGardae 2diTorri,grazie aiqualipossiamo garantirel'apertura intuttele stagioni».Il museo finoalla fine di settembreèapertovenerdì, sabatoedomenica dalle16,30 alle19,30, eilsabato anchedalle 10alle 12.Informazioni ainumeri 0456208401o 0456208428. L'ingessoèlibero. B.B.

CAPRINO

«Aperibaldo» incantina Degustazione ecanzoni Oggi altra tappa di «Aperibaldo», l’esperienza del territorio e la degustazione dei prodotti dell’associazione Marchio del Baldo costituita da 28 aziende e associazioni concessionari del marchio rilasciato dall’Unione montana Baldo-Garda. Alle 18.30 l’appuntamento è alla Cantina Bronzo e azienda agricola Quadrifoglio di Caprino, in via De Gasperi: i proprietari accoglieranno gli ospiti tra i vigneti e la corte per una serata dedicata alla degustazione unita alla proposta culturale a cura di Baldofestival. Ci sarà una degustazione guidata dei vini prodotti dall’azienda, a cura del sommelier Nicola Mirandola, docente all’Istituto alberghiero Carnacina di Bardolino, abbinati a prelibatezze divise in tre portate. Ad arricchire la proposta l’intervento musicale di Claudio Moro alla chitarra e Giuliana Bergamaschi alla voce che eseguiranno canzoni ispirate al vino. Il costo della serata è di 15 euro a persona. Nessaria la prenotazione, tramite la pagina Facebook Marchio del Baldo. Info: 328.0966228. • C.M.


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Nordest

BAGNO NOTTURNO NEL RIO, TURISTE ESPULSE Una multa 450 euro per ciascuna e l’ordine di allontanamento da Venezia. È il prezzo pagato da due norvegesi beccate dai vigili mentre facevano il bagno di notte in canale

Sabato 24 Agosto 2019 www.gazzettino.it

Crisi, tutte le grandi opere a rischio Le dimissioni del premier Conte stanno creando una fase `Zaia spera nelle elezioni subito: «Ma ve lo immaginate un Pd di stallo, dall’alta velocità ferroviaria ai Giochi di Cortina che ci dà l’autonomia?». Sulle Grandi Navi Toninelli rassicura `

LO SCENARIO VENEZIA Probabilmente l’unico argomento che sarebbe rimasto in naftalina anche senza la crisi del governo gialloverde è l’autonomia, visti i tira-e-molla dei pentastellati sul regionalismo differenziato. Il dato di fatto, però, è che le dimissioni del premier Giuseppe Conte dopo la mozione di sfiducia della Lega, per quanto poi sorprendentemente ritirata, lasciano in stallo non pochi temi. Le Grandi Navi a Venezia. La gestione delle dighe mobili del Mose. Le stesse Olimpiadi, visto che il Cio tornerà in Italia tra poche settimane e rischia di non trovare un esecutivo. E pure la Tav veneta, che non è detto “corra” da sola. Di qui la domanda: meglio un nuovo governo in modo da non lasciare in un cassetto i temi che interessano al Veneto o meglio le elezioni anticipate? Al riguardo le opinioni sono differenti a seconda degli orientamenti politici. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, vorrebbe le elezioni subito: «Ma ve lo immaginate un Governo con il Pd che ci dà l’autonomia? Lo stesso Pd che l’autonomia me l’ha impugnata?». Tra parentesi: l’ex parlamentare dem Simonetta Rubinato si è stupita dell’assenza della Regione Veneto ieri al meeting di Rimini dove si è discusso di regionalismo differenziato con i presidenti di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Sicilia e Provincia Autonoma di Trento: «Perché - ha chiesto - nessuno ha rappresentato la voce di 2,3 milioni di veneti che hanno fatto da apripista alla discussione anche per le altre regioni ordina-

BISATO (PD): «UN EVENTUALE ESECUTIVO GIALLOROSSO DOVRÀ RIPRENDERE IL FILO DELLA RIFORMA DEL REGIONALISMO»

I nodi

`Grandi navi a Venezia, si

aspetta la decisione del ministro Toninelli per portarle fuori dal bacino di San Marco e dal canale della Giudecca

sempre opposti. La Tav è in mano al Governo ma abbiamo perso 14 mesi. Sui Pfas il ministro Costa non ha messo i limiti zero come invece abbiamo fatto noi in Veneto. Quanto alle dighe mobili di Venezia ancora non si sa chi pagherà i 100 milioni all’anno per la gestione quando il Mose sarà finito, di sicuro non li caccerà la Regione». In realtà sul fronte del Mose manca ancora il decreto del presidente del Consiglio dei ministri: è vero che il ministro Danilo Toninelli ha nominato l’ufficiale dei carabinieri Gaetrano De Stefano, ma in base allo Sblocca cantieri ora serve un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, un Dpcm che ancora non c’è e, con le dimissioni del premier Giuseppe Conte, è tutto da vedere che arrivi.

IL MINISTRO

AUTONOMIA Il maxi gonfalone del Veneto esposto a Roverè (Verona) dopo il referendum del 2017

Protezione civile

Danni per maltempo, arrivano 12 milioni Rimodulato il piano degli interventi commissariali da parte del dipartimento di Protezione civile nazionale: in seguito agli eventi atmosferici che hanno interessato il Veneto a partire dall’ottobre dello scorso anno, saranno realizzati 63 nuovi interventi per un totale di 12.078.613,99 euro a disposizione dei territori colpiti. «Una risposta rapida e concreta alle nuove, numerose richieste dei territori devastati da Vaia che conferma la capacità di rimetterci in piedi con le nostre forze – commenta il Presidente Luca Zaia –. Oggi, grazie al lavoro di migliaia di persone, professionisti e

volontari che ringrazio di cuore, le nostre montagne stanno rinascendo». «Sono centinaia i cantieri aperti e molti altri continueranno ad esserlo – sottolinea il Commissario – perché abbiamo messo in moto una macchina imponente, con uno sforzo enorme, dimostrando che sappiamo usare bene le risorse che ci vengono assegnate, anche quando le scadenze sono strette e le condizioni non semplici». Complessivamente, gli interventi del piano del commissario rimodulati sono 121 per un importo complessivo di 95.363.627 euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

rie?». Eppure, a inserire l’autonomia nel decalogo per l’eventuale formazione di un governo con il Pd, è stato proprio il M5s. E anche Alessandro Bisato, segretario regionale dei dem, citando i temi veneti che devono entrare nell’agenda di un eventuale accordo di governo giallorosso (sostegno alle piccole e medie imprese, riduzione del cuneo fiscale, ambiente) ha citato l’autonomia: «Va ripreso il filo conduttore di una riforma complessiva del regionalismo, senza preclusioni ideologiche o richieste impossibili”.

`Inquinamento da Pfas e

tutela della salute, il ministro dell’Ambiente doveva definire il limite delle sostanze perfluoroalchiliche negli scarichi

LO STOP Tant’è, la crisi di governo rischia di rallentare, se non bloccare tutto. Il presidente Zaia lo riconosce: «Sul tappeto ci sono tanti problemi da risolvere. E non solo l’autonomia. Sulla Pedemontana il Governo poteva essere parte attiva ma si è defilato già ai tempi di Renzi e poi i Cinquestelle si sono

`Giochi invernali 2026, in

settembre un nuovo sopralluogo del Cio. E la Regione Veneto lamenta i pochi fondi stanziati dal Governo

A confermare che la crisi di governo «complica» una serie di problemi sul tappeto è lo stesso ministro pentastellato alle Infrastrutture e ai Trasporti, Danilo Toninelli. Che ha citato espressamente un caso veneto, quello delle Grandi Navi a Venezia su cui peraltro è in dissenso sia con il sindaco Luigi Brugnaro che con il governatore Zaia. «La folle crisi di Governo causata dalla Lega ha scritto Toninelli su Facebook complica la soluzione di vari dossier, ai quali stiamo lavorando con impegno e risultati concreti dopo anni di immobilismo. Tra questi, importantissimo quello sulle grandi navi a Venezia. In ogni caso, sappiate che non molliamo. La Autorità di Sistema Portuale ha in mano il pallino e un pieno mandato politico dal Mit per portare i risultati concreti che ci aspettiamo. Stiamo parlando dei primi spostamenti dei “palazzi del mare” dalla Giudecca già a partire da settembre. Non arretriamo di un millimetro quando si tratta di fare il bene del Paese». I commenti seguiti al post sono stati per la maggior parte pesantissimi nei confronti del ministro. Alda Vanzan © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Grazie Zaia», la Lega tappezza il Veneto di manifesti LA POLEMICA VENEZIA Uno dei primi manifesti si è visto a San Vendemiano, il Comune del governatore del Veneto, e pareva una iniziativa molto local visto che si citavano le Colline del Prosecco divenute Patrimonio dell’Umanità. “Grazie Zaia”, la scritta su una gigantografia del presidente. Poi sono comparsi analoghi manifesti in montagna, e lì la scritta era: “Le Olimpiadi a Cortina”. Sempre con il fotone del governatore, sempre con il ringraziamento a caratteri cubitali. Adesso, tutto il Veneto è tappezzato. E il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, è partito all’attacco: «Il presidente dica da dove vengono tutti questi soldi».

LA RICHIESTA «A parte il fatto che vedendo quei manifesti autoreferenziali sembra di stare nell’Iran dell’Ayatollah Khomeini, con un gigantismo iconografico che tocca le vette dell’idolatria - scrive Zanoni in una nota - c’è davvero da chiedersi cosa ci sia nel dietro le quinte di questi mega cartelloni. A occhio e croce, non credo di andare molto lontano se dico che questa cam-

ZANONI (PD) CONTRO IL “GIGANTISMO” DEL GOVERNATORE «MA CHI PAGA?» CIAMBETTI: «UNA NOSTRA IDEA»

OLIMPIADI E PROSECCO Il governatore veneto Luca Zaia

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pagna è costata attorno al milione di euro. Ha pagato tutto la Lega? La stessa Lega che con sentenza definitiva dovrà restituire allo Stato 49 milioni spariti nel nulla? Il Carroccio salviniano dove trova i soldi per questa pubblicità milionaria quando ha questo debito nei confronti dei cittadini?». Secondo l’esponente dem si tratta inoltre di «pubblicità politica ingannevole, visto che la candidatura olimpica è andata in porto non per merito di Zaia ma attraverso un lavoro che si è svolto all’interno del Cio. Sull’altro fronte, quello Unesco, Zaia e la Lega farebbero meglio a ringraziare i contribuenti veneti che hanno pagato 823 mila euro, di tasca loro, per elevare le Colline del Prosecco al rango di Patrimonio dell’Umanità».

Zanoni contesta anche «l’utilizzo, da parte del sito web leganordligaveneta.org, dei simboli delle Olimpiadi 2026 e dell’Unesco a scopi di propaganda». Nel sito, consultato dopo la diffusione del comunicato di Zanoni, non risultano simboli Cio o Unesco. «Neanche nei manifesti», dice, nei panni di commissario della Lega di Treviso, il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti. Che spiega: «L’idea è stata nostra, del movimento della Lega». E dice che, in questo periodo, i manifesti 6x3 costano pochissimo: «Abbiamo speso 17mila euro di cui 4000 per i manifesti per Belluno con il solo riferimento alle Olimpiadi. Ne abbiamo fatti in tutto una cinquantina». (al.va.) © RIPRODUZIONE RISERVATA


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.ROVIGO

... Sabato 24 Agosto 2019

La Voce

PALAZZO CELIO Il presidente finisce sotto sui diritti esclusivi di pesca. E Siviero lascia il ruolo di vice

Dall’Ara perde la maggioranza Una nota dell’assessore regionale Pan crea subbuglio. Alla fine 5 voti contrari e 2 astenuti Luca Crepaldi

ROVIGO - Il presidente della Provincia di Rovigo, Ivan Dall'Ara ha perso per strada la maggioranza a Palazzo Celio sulla vicenda dell'assegnazione dei diritti esclusivi di pesca. Hanno votato contro al diniego di proroga della concessione chiesta dal Consorzio cooperative pescatori del Polesine Roberto Pizzoli (Porto Tolle), Francesco Siviero (Taglio di Po), Valeria Mantovan (Porto Viro), Alberto Martello (Canaro) e Sara Mazzucato (Adria). Si sono astenuti, di fatto condividendo quanto dichiarato dai cinque colleghi, Ilaria Paparella (Villadose) e Antonio Laruccia (Trecenta). A votare “sì” Valeria Toso (San Martino di Venezze), peraltro parte dell’opposizione, insieme al presidente Dall’Ara. E come ciliegina, Siviero ha annunciato, coerentemente, che rimetterà il mandato di vicepresidente della Provincia. Il tutto tra gli applausi di almeno una sessantina di pescatori che si erano assiepati nel loggione della sala consigliare. La tensione, all’inizio dei lavori, era palpabile. E si è capito subito il motivo: una nota dell’assessore regionale alla Pesca, Giuseppe Pan, arrivata d'urgenza a mezzogiorno, diretta al presidente Dall'Ara, al sindaco di Porto Tolle, Pizzoli, a Zaia e agli assessori regionali Bottacin e Corazzari. Nella lettera l’assessore regio-

Palazzo Celio I consiglieri provinciali e il presidente Ivan Dall’Ara durante la seduta di ieri pomeriggio nale ricorda che dall’1 ottobre anche l'organizzazione delle attività di acquacoltura esercitate dagli imprenditori ittici torneranno alla Regione. Per questo motivo a Palazzo Balbi si è iniziato a redarre la Carta ittica regionale, che costituirà lo strumento fondamentale di pianificazione delle attività di pesca e di acquacoltura nelle acque interne e marittime interne della Regione. La Carta dovrebbe essere finita a fine 2020, per poi iniziare l’iter di approvazione. La richiesta di Pan è che la Provincia applichi una eventuale proroga “nella salvaguardia del preminente interesse pubblico e nella prospettiva di un quadro di riferi-

mento normativo in fase di definizione nei termini indicati”. Che tradotto significa non più della fine del 2021. In base a questa novità, Laruccia ha chiesto che si ritirassero entrambi i punti all'ordine del giorno, per poter redigere una proposta con più cognizione di causa e più aderente a quanto disposto dalla Regione. La proposta è stata respinta, ed è iniziata la girandola delle dichiarazioni di voto. A iniziare la Mantovan, che ha parlato di “diniego ingiusto”auspicando “coraggio e responsabilità del consiglio in favore del Consorzio”. Un appello che non ha trovato sponda nella collega di opposizione Toso, la quale ha par-

lato di “illegalità della proroga di 15 anni, poiché il parere dell'avvocatura dello stato non si basa sui diritti esclusivi di pesca”. Si sono astenuti, come detto, Laruccia poiché la sua posizione era per un ri-

tiro dei punti all’ordine del giorno; e Paparella, che nel sottolineare che il ruolo del consigliere provinciale è quello di salvaguardare il lavoro, ha ribadito le troppe contraddizioni tra i pareri

portati. Pizzoli, in un intervento molto accorato ha chiesto che si mettesse agli atti un documento che avvalora la proroga per 15 anni ex lege. Mazzucato, anche lei contraria al diniego, ha spiegato come si chieda di votare una delibera nella quale si parla di “consolidata giurisprudenza senza nemmeno conoscere quale sia”. Quindi Siviero, che ha sottolineato come ci si trovi di fronte “a un bene concesso al territorio e quindi al Consorzio per 15 anni affinché sia competitivo rispetto alle altre realtà. Non facciamoci scippare l’unica industria della Provincia”. E pure Martello ha votato no: “Ci adopereremo per trovare la quadra, bisogna garantire gli investimenti a lungo termine del Consorzio”. Dall’Ara ha chiuso ribadendo con forza come il parere dell’avvocatura dello stato non abbia risposto sui diritti esclusivi di pesca ma sulle concessioni demaniali. “E nonostante la dirigente non fosse d'accordo, ho comunque voluto portare all’ordine del giorno una proroga di un anno” ha sottolineato il presidente. Ora si prevede una nuova proposta che dovrà essere portata in consiglio provinciale, magari con un confronto regionale e con i pescatori, come chiederà in consiglio regionale Graziano Azzalin, per trovare una soluzione definitiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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L'ARENA

Sabato 24 Agosto 2019

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ALLARME. Lavicenda diSimon Gautier,il giovanefrancese che siera smarritoin Cilentoe cheè statoritrovatomorto novegiorni dopo aver lanciatolarichiestad’aiuto

Emergenze, la montagna veronese è isolata IlBaldo elaLessinia, nelle zonediscarsa densità abitativa,sonosenza coperturatelefonica Eilsoccorsoalpinoe speleologicoè indifficoltà Vittorio Zambaldo

La vicenda di Simon Gautier, il ventisettenne francese che si era smarrito il 9 agosto nel Cilento lanciando, dopo essersi ferito alle gambe, il suo ultimo messaggio di aiuto ai soccorritori che hanno potuto trovarlo cadavere solo dopo nove giorni, riporta la drammatica attualità della copertura telefonica per chi esce anche solo dalle zone di maggior densità abitativa. La montagna veronese, Baldo e Lessinia, ma anche i fondovalle pur raggiunti da strade e infrastrutture, sono purtroppo ancora oggi a un livello infimo di copertura sia per la telefonia a voce sia per la trasmissione dati e la connessione internet. Basta mettersi in viaggio anche in auto tra Verona e Bosco Chiesanuova per scoprire quante volte la conversazione venga interrotta dalla caduta della linea: i vaj che sono l’unico collegamento fra i paesi della Lessinia sono zone d’ombra anche per le trasmissioni radio, non solo per i telefoni. «C’è gente che rischia la vita. Non si si può viverre isolati completamente come accade a chi si avventura a piedi da Giazza al Carega, per esempio o quando vado in auto da Badia Calavena e Bosco e la conversazione telefonica mi si interrompe almeno una decina di volte, ma mi capita anche sulle colline della Valpolicella, senza essere nella Foresta di Giazza», attacca il

Entroil 9settembre

Lasoluzioneradicale: mappaturadellearee Lacopertura telefonicadelle areedimontagna èun problemaannoso el’Unione nazionaleComuni, comunitàed entimontani (Uncem), presiedutadaMarco Bussone, hadecisoper unasoluzione radicalevistol’immobilismo delloStatoedeigestoridelle reti.Ha avviatola mappatura delleareenon copertesututto ilterritorio nazionale chiedendodi segnalarele zone scopertedatelefonoe trasmissionedati.

C’ÈTEMPO fino al9 settembre perinviarele comunicazioni scaricandoil modulo dal sitodi Uncemel’invio può essere fattodachiunque, enti locali, cittadini,associazioni, imprese, indicandoil Comune,il toponimodiun luogo,il nome di unborgo,la via, lastrada, l'area, ilnome diun rifugio, le coordinategis,la zona dovei telefoninonprendono edove glioperatori ditelefonia

consigliere regionale Stefano Valdegamberi. È una questione annosa che ben conoscono anche i gestori dei rifugi in quota: «Capisco che per i gestori di rete di telefonia mobile non sia conveniente la copertura di zone in cui il traffico è limitato, ma in questi casi intervenga lo

devonoinvestire. «Puoiindicarne anchepiùdiuno», siavverte sul sitoUncem,«precisando dove vorrestile imprese installassero nuoviripetitori, nuovestrutture, gliopportuni impianti».

LAMAPPATURA realizzata da Uncemcon le «zone bianche» d’Italiaverrà inviata agli operatori ditelefoniamobile,all’Agcom, ai parlamentari,algoverno, alle regioni.«Abbiamosempre detto chenonpotertelefonare èuna emergenzagraveche viene prima dellamancanzadifibraottica e wifiper internet», hadettoil presidenteBussone, «perchéè primadituttounaquestione di sicurezza,inmontagna enonsolo. Lecompagnietelefoniche ci diconodi coprire il95 per cento dellapopolazione.Peccatoche il restante5per centoviva sul 15 percento delterritorio, percentualeche raddoppiacon le areesoprai 1.500 metri di altitudine.Ègravissimoche nessunose neoccupi». V.Z.

Stato e se anche qui dovesse esserci latitanza io propongo che utilizzando il Fondo Comuni di confine la Regione Veneto si accordi con i gestori di rete per creare un numero adeguato di ripetitori per garantire il servizio. Assicuro che molte persone scelgono le località turistiche o di sog-

InterventodelSoccorso alpino:spesso è complicatodall’assenza dicampo

giorno anche in base della garanzia di avere la possibilità costante di comunicare con i propri cari. Vale per gli anziani ma anche per i giovani e il digital divide, lo svantaggio per connettersi, è oggi un criterio discriminante per una seria politica di sviluppo di un territorio», ribadisce il consigliere Valdegamberi, che attacca: «Il caso del turista francese morto sul Cilento dopo la drammatica telefonata, in Lessinia sarebbe stato ancora più grave, perché non avrebbe avuto neanche la possibilità di quell’ultima telefonata». Conferma la difficoltà di operare in montagna anche Roberto Morandi, responsa-

bile della stazione di Verona del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas): «Purtroppo riusciamo a radiolocalizzare una chiamata se l’utente è sotto copertura traffico dati, altrimenti con la sola copertura telefonica si riesce al massimo a fare una triangolazione delle celle che ha un raggio di 5 chilometri, che in montagna sono tantissimi. Basti pensare che per ispezionare un’area di 100x200 metri impieghiamo circa due ore. Su una zona così vasta la ricerca diventa impossibile», ribadisce. Attualmente alcune regioni hanno sviluppato una tecnologia che invia la chiamata tramite sms a una centrale

operativa che individua immediatamente le coordinate con la precisione al metro. Il problema è sempre la copertura, perché in montagna a volte si riesce ad agganciare una sola cella telefonica e il raggio di localizzazione diventa ancora più grande. «Come Soccorso alpino raccomandiamo agli escursionisti l’utilizzo di GeoResQ, un’applicazione che si scarica gratuitamente su smartphone e per i soci Cai è anche di utilizzo gratuito, mentre per gli altri ha un canone di 25 euro all’anno», spiega Morandi, «ne abbiamo sperimentato in diversi casi l’utilità. Finché c’è copertura dati trasmette costantemente e

SANT’ANNAD’ALFAEDO. Vittimadiun mortale incidente nellacavità sulCorno d’Aquilio: unevento dolorosissimo

Vandalicontro lacroce che ricorda latragediadiMarisa BollaCastellani Presa a sassate la foto incastonata in una croce. Stava esplorando la Spluga della Preta Il gioco è quanto di più stupido si possa immaginare: prendere a sassate la foto ricordo in porcellana, incastonata in una croce e che ritrae Marisa Bolla Castellani, una giovane morta tragicamente nell’esplorazione della Spluga della Preta, sul Corno d’Aquilio. Un vandalismo gratuito e odioso che non si è accontentato di rompere l’immagine, ma ha spinto gli autori anche a scavalcare il recinto che delimita l’area consacrata della chiesetta per spezzare la croce in rosso ammonitico, o meglio il moncone che ancora restava. Infatti nel 2009 un altro atto vandalico aveva dimezzato l’asta della croce e il gruppo, affiliato alla Federazione italiana escursionisti che si occupa dell’area e della sua conservazione, l’aveva risistemata riducendola in al-

Lacroce divelta

tezza, nella convinzione che presto si sarebbero dovuti di nuovo rimboccare le maniche per riparare l’ennesimo vandalismo. Il 20 luglio 1964 Marisa Bol-

la, moglie del capospedizione Luigi Castellani, rimaneva vittima di un mortale incidente nel terzo pozzo della Spluga della Preta. Fu un evento dolorosissimo per tut-

Lafotografia danneggiata

Illuogo presodi miradaivandali

to il gruppo di speleologi e che lo stesso Attilio Benetti, fondatore della Società amici della natura, che aveva organizzato la spedizione, ricordò sempre con molta tristezza:

era stato il primo a tentare di soccorrere la ragazza, rischiando la vita lui stesso, perché la scala a corda da cui era precipitata Marisa per 81 metri si era sganciata dall’at-

tacco principale, trattenuta solo da un piolo incastrato in uno spuntone di roccia. Il gruppo di amici e il marito Luigi Castellani, grande esploratore che divenne poi il primo delegato della VI zona, alla sua istituzione nel 1971, del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, vollero porre una croce in pietra con incise commosse parole al bordo della dolina di crollo che circonda l'inghiottitoio dell'Abisso e si dedicarono alla costruzione della chiesetta intitolata a San Benedetto da Norcia, patrono degli speleologi. Dal 1965 di croci attorno alla Preta ne sono state sostituite almeno quattro, qualcuna rovinata dal gelo o dal vento, altre colpite dalla stupidità umana, per gioco, per incoscienza, talvolta accompagnata da un elevato tasso alcolico. È accaduto nuovamente: «Pazienza, ce ne faremo una ragione», hanno commentato i rappresentanti del gruppo, «ma una ragione se la dovrà cercare anche chi si è permesso questo inutile e insensato sfregio, perché ancora una volta risistemeremo sia la croce sia la foto di Marisa», promettono. • V.Z.

per noi soccorritori è fondamentale anche sapere da dove uno è partito per poter immaginare quale direzione potrebbe aver preso. Se la copertura non c’è, rimane lo storico del tracciato finché è stato possibile il collegamento e anche questo è utile a fornire indicazioni per accelerare la rintracciabilità del disperso». In attesa che anche in Italia si arrivi a una copertura decente su tutto il territorio nazionale, le indicazioni sempre valide solo di non avventurarsi da soli, o nel caso non fosse possibile, di lasciar detto la meta e la località di partenza indicando orari di uscita e di rientro. •

Lupi Lamanza sbranata sulsentiero Più di 28 mila persone raggiunte e 3.000 interazioni, oltre a 136 commenti e 87 condivisioni. Sono i numeri fatti registrare nelle prime sette ore di pubblicazione sulla pagina Facebook dell’Arena dalla notizia della predazione da lupo a Malga Porto di Sotto, amministrativamente nel Comune di Crespadoro (Vicenza) ma i cui proprietari sono di Selva di Progno e che si trova in linea d’aria a circa 200 metri da contrada Pagani, la più alta abitata della nostra provincia. Notizia che ha visto coinvolti 170 adolescenti delle diocesi di Verona che si trovavano a passare sullo stesso sentiero. Alcuni animatori si sono parati davanti alla carcassa invitando i ragazzi a non voltarsi e a proseguire.


8 Economia

L'ARENA

Sabato 24 Agosto 2019

RISPARMIO. Èattivo ilportale perrimborsarechihaacquistato azionie obbligazioni conun «pregiudizio ingiusto»

ExPopolari,èpartitalacorsa agli indennizzi per 1,5 miliardi Domande d’indennizzo, istruzioni per l’uso. L’altro ieri, c’è stato il battesimo del fondo per i risparmiatori truffati dalle banche. Un rito breve per chi, come le associazioni che da quattro anni tutelano gli ex correntisti della Bpvi, di Veneto Banca e degli istituti di credito del centro Italia, si è presentato preparato. In dieci, quindici minuti massimo, come abbiamo testato sul sito, si può espletare la pratica. Puntuale come da annuncio del ministero (Mef) dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo mercoledì sera, dal 22 agosto e per i prossimi 180 giorni è infatti formalmente possibile chiedere e ottenere i rimborsi previsti dal Fir, il Fondo indennizzo ri-

Proceduramolto veloce(15minuti) epagamenti automaticiperchi haunreddito sotto35milaeuro

Vademecum

sparmiatori. Il portale online c’è e le prime istanze sono partite già di buon’ora. Probabilmente l’unico cavallo di battaglia comune del governo Cinque Stelle- Lega, per alcune migliaia di azionisti e obbligazionisti veronesi delle ex popolari venete (200 mila in tutta Italia i cittadini «prosciugati», di questi 35 mila sono vicentini), il ristoro, parziale, è finalmente realtà. Sul piatto c’è un miliardo e mezzo di euro, stanziato nell’ultima legge di Bilancio attingendo ai conti dormienti e che sarà assegnato di qui ai prossimi sei mesi. Un’attribuzione automatica per il 90% degli aventi diritto, ovvero chi rientra nei parametri del reddito imponibile inferiore ai 35 mila euro e del patrimonio mobiliare inferiore ai 100 mila. I moduli, come detto, si compilano e si inviano solo a mezzo web. Computer o smartphone alla mano, il primo passo è planare sulla piattaforma fondoindennizzorisparmiatori.consap.it. Una volta lì, c’è da effettuare la re-

la euro, per un milione e 100 mila totali, a sostegno dell’azione di assistenza legale. Da riempire ci sono poi le voci sulla data, la quantità e il costo di acquisto di azioni per le quali l’indennizzo è determinato nella misura del 30% - e delle obbligazioni compensazione del 95% - entro un massimale di 100 mila euro ciascuno. Tutto, naturalmente, dovrà essere certificato. I risarcimenti saranno istruiti in ordine di presentazione, corrisposti attraverso bonifico bancario o postale secondo i piani di riparto approvati dalla commissione tecnica del Mef fino ad esaurimento delle risorse, con precedenza ai pagamenti di importi sotto i 50 mila euro. • G.A.

BorsaItalianadel 23agosto2019 prezzo variaz. variaz. chius. chius. anno

Azioni

valoria52sett. min max

A A.S.Roma ................................. A2A ............................................. Acea ........................................... AcotelGroup ........................... Acsm-Agam .............................. Aedes ......................................... Aedes18-20warr .................. Aeffe .......................................... AeroportodiBologna ............ Alba ............................................ Alerion ....................................... Ambienthesis ........................... Amplifon ................................... AnimaHolding .......................... Aquafil ....................................... Aquafilwarr ............................. Ascopiave .................................. Astaldi ....................................... ASTM ......................................... Atlantia ..................................... AutMerid .................................. Autogrill .................................... Avio ............................................ Azimut ....................................... B

0,5130 1,563 17,500 2,740 1,775 1,195 0,0028 1,520 11,700 N.R. 2,670 0,3900 23,14 3,182 6,890 0,6900 4,015 0,6500 29,38 22,73 29,10 8,500 12,100 15,960

0,39 -0,89 -1,24 -4,20 — -1,65 — -2,94 — — — 0,52 -1,87 -1,79 -0,43 — -0,50 -0,91 -2,39 -1,86 -0,34 -1,51 -0,66 -2,30

-2,47 -0,16 33,79 -26,3 -27,9 — — -45,6 -20,6 — -9,18 5,41 20,46 -23,8 -43,8 -77,5 38,48 -62,3 63,77 22,01 14,57 -4,76 -7,35 11,03

0.477 0.569 1.400 1.641 11.187 17.900 2.648 3.690 1.658 2.476 1.082 2.292 0. 0. 1.503 3.040 10.675 15.076 2.580 0.324 13.582 2.652 6.900 0. 2.668 0.428 15.389 17.398 22.641 7.139 10.531 9.393

2.979 0.408 23.787 4.635 12.682 3. 4.243 1.763 31.595 24.761 32.523 9.711 14.626 18.034

BCarige ..................................... BCariger .................................. BDesio-Br ................................ BDesio-Brr ............................... BFinnat ..................................... BIntermobil ............................. BProfilo .................................... BSardegnar ............................ B&CSpeakers ......................... B.F. ............................................. BancaFarmafactoring .......... BancaGenerali ......................... BancaIfis .................................. BancaMediolanum ................. BancaSistema ......................... BancoBPM .............................. Basicnet .................................... Bastogi ...................................... BBBiotech ............................... BE ................................................ Beghelli ..................................... BialettiIndustrie ..................... Biancamano .............................. Biesse ........................................ Bioera ........................................ BorgosRisp ............................. Borgosesia ............................... BPERBanca .............................. Brembo ..................................... Brioschi ..................................... BrunelloCucinelli .................... BuzziUnic r ................................ BuzziUnicem ............................ C

0,0015 50,50 1,895 1,800 0,2900 0,1450 0,1510 7,180 11,200 2,740 4,545 26,36 12,810 6,480 1,204 1,737 4,440 0,9560 58,00 0,9450 0,2330 0,2560 0,2300 9,975 0,0782 1,050 0,5000 3,048 8,300 0,0794 29,26 12,640 18,455

— — -1,30 1,69 — — 0,33 -0,55 — 0,37 -1,20 -0,08 -1,00 -1,67 -0,33 0,06 2,54 2,14 -1,02 0,53 -0,85 -0,78 -0,43 -2,87 0,77 -11,02 — -0,85 -1,60 -1,49 -1,15 -0,32 -0,81

-83,2 -42,6 -10,6 -11,3 -17,6 -38,2 -27,1 11,49 -5,08 9,60 -11,6 14,51 -40,3 6,58 -39,6 -15,0 12,98 1,92 -0,51 3,73 -30,9 -20,5 -14,2 -66,9 -50,2 -39,3 -5,66 -24,9 -24,9 15,74 -25,1 25,40 3,13

0.001 33.540 1.689 1.673 0.279 0.112 0.142 5.819 10.550 2.082 4.336 17.065 11.248 4.854 1.126 1.546 3.916 0.800 49.467 0.811 0.227 0.242 0.170 10.098 0.056 1.040 0.452 2.945 8.202 0.054 26.875 9.288 14.895

0.009 86.500 2.200 2.157 0.359 0.338 0.207 9.918 13.086 2.753 5.653 27.013 23.759 6.751 2.115 2.343 5.743 1.135 64.907 1.121 0.336 0.439 0.325 32.449 0.157 1.850 0.650 4.379 11.979 0.083 39.850 13.775 19.985

CairoCommunicat ..................

2,180

-2,46

-32,1

2.192

4.020

Azioni

prezzo variaz. variaz. chius. chius. anno

Caleffi ......................................... Caleffi20warr ........................ Caltagirone ............................... CaltagironeEd. ........................ Campari .................................... CarelIndustries ....................... Carraro ....................................... CattolicaAs .............................. Cellularline ................................ Cellularlinewarr ...................... Cembre ..................................... CementirHold ......................... CentraledelLatted'Ital ......... CervedGroup ........................... CHL ............................................ CIA ............................................... Cir ............................................... ClassEditori ............................ CNHIndustrial ......................... Cofide ......................................... CoimaRes ................................ Conafi ........................................ CoseBelled'Italia ................... Covivio ...................................... CrValtellinese ......................... Credem ..................................... CSP ............................................. D

1,325 0,2597 2,810 1,0000 8,165 10,560 1,906 7,280 7,000 0,3254 20,000 5,880 2,540 7,430 0,0049 0,1320 0,9430 0,1830 8,326 0,4615 8,140 0,3000 0,4330 94,35 0,0561 4,630 0,6200

D'Amico .................................... D'Amico22 warr ..................... Danieli ....................................... Danielirnc ................................. Datalogic .................................. De'Longhi ................................. DeaCapital .............................. Delclima ..................................... Diasorin ...................................... DigitalBros ............................... Dovalue ...................................... DUESERI18/19 warr ............ E

0,0926 N.R. 15,080 9,700 12,780 17,700 1,270 N.R. 105,80 7,150 9,910 0,0400

-1,28 — -1,82 — -2,52 — -0,78 — -2,94 -1,24 -3,03 —

-42,4 — -26,8 -34,5 -58,4 -36,1 10,04 — 18,12 -28,5 2,69 -85,7

Edisonr ..................................... EEMS .......................................... El.En. .......................................... Elica ............................................ Emak ........................................... Enav ........................................... Enel ............................................ Enervit ........................................ Eni ................................................ ePRICE ...................................... EquitaGroup ........................... Erg .............................................. Esprinet .................................... Eukedos ..................................... Eurotech .................................... Exor ............................................. Exprivia ...................................... F

1,005 0,0618 17,660 1,960 0,8300 5,155 6,223 3,000 13,142 0,4820 2,640 17,190 2,845 1,040 5,130 58,88 0,8740

0,70 -0,96 -2,97 -1,21 0,24 -1,15 -0,97 — -1,28 -2,03 0,76 -1,55 -1,90 1,96 -5,52 -2,00 -1,02

4,25 -16,7 -40,1 -12,5 -34,1 21,01 41,85 -0,33 -19,1 -68,0 — -3,86 -27,1 14,04 109,8 6,47 -28,0

FalckRenewables .................. 3,902 FCA-FiatChryslerAut. ........... 11,292

-3,28 — 0,36 -1,48 -1,63 -4,00 -1,85 -1,56 — — -0,50 -2,16 -1,17 -0,87 — — 0,96 0,27 -3,37 1,99 — 0,67 -0,46 0,80 -2,43 -0,43 0,65

-1,96 -2,17

CHIHADIRITTO. IlFondo IndennizzoRisparmiatori, èrivolto a risparmiatori chehanno subìtoun pregiudizioingiustoda partedibanche consede legaleinItalia,in liquidazionecoatta amministrativadopo il 16 novembre2015e prima del1° gennaio2018. Sono azioniedobbligazioni subordinateemessein quelledateda: Etruria, delleMarche, Cassadi risparmiodella Provincia diChieti, CariFe, BpVie VenetoBancae leloro controllate.L’indennizzoè determinatonellamisura del30% del costodi acquistodelle azioni, inclusionerifiscali,entro illimitemassimo di 100.000euro perciascun aventediritto (persone fisiche,organizzazioni, associazionieimprese finoa 10 addetti.Per le obbligazionil'indennizzo è del95% del costodi acquisto.Pagamenti automaticiperchi haun redditosotto i35 mila euroe unpatrimonio mobiliare sottoi100 mila. Domandada inviaresolo a: https://fondoindennizzorisparmiatori.consap.it. C.G.

Unaprotesta di risparmiatoridelleexPopolariilfebbraio scorso

gistrazione, inserendo username, password e indirizzo mail. Fatto questo, si può iniziare il percorso di rimborso cliccando su «Nuova domanda». La prima schermata riguarda i «dati del richiedente», persona fisica o giuridica che sia. Nel primo caso, il nostro, viene richiesta anche copia del codice fiscale e di un documento d’identità. Più articolata la sezione che riguarda «l’identificazione degli strumenti finanziari dei quali si chiede l’indennizzo», per i quali è necessario essersi precedentemente documentati o avere il supporto degli addetti ai lavori, come i gruppi «Noi che credevamo» e «Ezzelino III da Onara». Gli stessi a cui la Regione Veneto ha erogato altri 300 mi-

Ilpuntovendita Despar alcentro commercialeAdigeoa VeronaSud

Despar,altropunto vendita nel Veronese Sicercano50addetti Contrattia tempoindeterminato e parziale. Il 27 agosto le selezioni Si terrà martedì 27 agosto il nuovo job day in vista della nuova apertura di un punto vendita della catena Despar a Verona. Nel nuovo supermercato verranno impegnate cinquanta persone e per questo, dopo quello delle settimane scorse, è stato organizzato una nuova giornata per chi è in cerca di occupazione. Il job day, allestito dall’agenzia per il lavoro Adhr Group, si svolgerà nella filiale veronese del gruppo in via Carmelitani Scalzi 12/b dalle 10 alle 12,30 e poi, nel pomeriggio, dalle 14,30 alle 16. I profili ricercati, per i quali fa sapere Despar sono previsti contratti a tempo sia indeterminato che determinato, sono, anche per questo nuovo appuntamento, di diverse tipologie. Si cercano infatti figu-

FONDI COMUNI: I fondi comuni di investimento sono on line all’indirizzo www.larena.it valoria52sett. min max

-8,93 1.325 1.515 -33,2 0. 0. -0,71 2.073 2.844 -18,0 0.990 1.285 7,36 6.365 9.238 16,87 8.324 11.633 -25,3 1.686 2.711 2,32 6.806 8.891 — 6.699 7.245 — 0. 0. -22,6 19.405 25.754 -8,98 4.646 6.639 -13,0 2.520 3.103 -19,1 6.415 9.584 -56,6 0.003 0.019 -23,9 0.103 0.179 -8,45 0.890 1.101 -31,2 0.167 0.281 -16,8 7.741 10.716 -0,11 0.432 0.531 4,90 6.827 8.306 1,35 0.235 0.397 -21,3 0.378 0.587 — 81.411 97.118 -43,1 0.054 0.114 -16,9 4.160 6.015 -32,9 0.583 0.937 0.081

0.162

14.452 9.738 12.490 16.557 1.109

23.266 15.842 32.988 28.348 1.429

69.022 109.454 4.020 10.171 8.771 13.223 0. 0. 0.883 0.046 12.261 1.238 0.820 3.923 4.245 2.909 13.054 0.478 2.546 15.738 2.693 0.860 2.390 46.312 0.819

1.062 0.090 29.625 2.405 1.427 5.223 6.564 3.550 16.583 1.851 3.551 19.059 4.151 1.110 5.465 64.472 1.316

prezzo variaz. variaz. chius. chius. anno

Azioni

valoria52sett. min max

Ferragamo ................................ Ferrari ....................................... Fidia ........................................... FieraMilano ............................. Fila ............................................... Fincantieri ................................. FinecoBank .............................. FNM ............................................ Fullsix ......................................... G

17,545 137,95 3,975 4,155 12,940 0,8890 8,976 0,4960 0,7200

-1,49 -1,32 0,51 0,48 -0,46 -2,20 -2,98 -1,00 —

-14,3 17.209 21.527 28,09 85.297 151.319 -40,9 3.401 6.901 -28,1 3.104 5.841 -27,0 12.388 18.064 -29,7 0.841 1.490 -11,8 8.578 12.426 -12,2 0.447 0.612 -30,8 0.686 1.056

Gabetti ....................................... Gamenet ................................... GarofaloHealthCare ............. GasPlus ..................................... GediGruppoEditoriale .......... Gefran ........................................ Generali .................................... Geox .......................................... Gequity ..................................... GiglioGroup ............................. GimaTT ..................................... Gpi .............................................. Gpiwarr .................................... GrandiViaggi ........................... GualaClosures ........................ GualaClosureswarr .............. H

0,2950 10,160 4,320 2,170 0,2590 5,930 16,165 1,234 0,0322 2,810 7,195 8,320 0,6000 1,430 5,980 N.R.

0,34 -0,39 1,29 — -1,52 0,34 -0,95 -1,28 — 5,24 -0,62 0,24 — -0,69 1,01 —

-1,34 0.204 0.362 18,14 6.700 10.143 — 3.534 4.442 -6,47 1.910 2.400 -21,3 0.256 0.410 -12,8 5.582 8.393 9,67 13.813 17.293 -44,7 1.073 2.273 -12,3 0.029 0.048 -23,6 2.011 3.891 -43,0 5.732 12.801 — 7.985 9.377 — 0. 0. -15,4 1.394 2.067 -38,2 5.468 9.682 —

Hera ........................................... I

3,498

-0,29

25,56

IGD ............................................. illimityBank .............................. Ima ............................................. Immsi .......................................... IndelB ........................................ IntekGroup .............................. IntekGrouprnc ....................... Interpump ................................. IntesaSPaolo .......................... IntesaSPaolo r ......................... Inwit ............................................ Irce ............................................. Iren ............................................. Isagro ......................................... IsagroAzioniSviluppo .......... ITWAY ....................................... Italgas ........................................ ItalianExhibitionGroup ........ Italiaonline ................................ Italiaonlinernc .......................... Italmobil .................................... IVSGroup .................................

5,290 8,240 63,55 0,5900 22,40 0,2965 0,3610 25,08 1,903 N.R. 9,070 1,805 2,408 1,215 1,025 0,7060 5,716 4,120 2,820 900,00 20,10 9,600

-1,31 -1,20 -1,63 -1,50 0,45 -1,66 -1,63 -2,34 -1,99 — -0,49 -0,28 -1,23 -1,62 -1,44 — -0,10 -0,24 — — -1,47 -1,64

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5.269 6.902 7.427 9.188 51.407 76.082 0.386 0.661 20.058 34.347 0.283 0.364 0.328 0.438 24.413 33.355 1.819 2.449 5.918 9.283 1.719 2.485 1.871 2.454 1.188 1.773 0.997 1.357 0.337 0.900 4.453 6.234 3.560 4.364 1.919 2.823 362.000 910.000 17.337 21.338 9.626 12.239

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-19,1 -24,5 -14,9 2,25 4,00 —

7.408 12.202 0.939 1.429 1.145 1.731 7.567 11.706 9.297 12.043 0.548 0.669

M&C .......................................... M.ZanettiBeverage .............. MaireTecnimont ..................... MARR ........................................ Mediaset .................................. Mediobanca .............................. Mittel ......................................... MolMed ..................................... Moncler ..................................... Mondadori ................................. MondoTv .................................. Monrif ........................................ MontePaschi ........................... Moviemax ................................ Mutuionline ............................... N

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— -0,99 -1,26 -0,97

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8.128 10.738 0.174 0.332 8.007 10.005 3.828 5.266

Olidata ........................................ 0,1540 Openjobmetis ......................... 7,040 OVS ............................................ 1,664 P

— 1,29 -2,06

— -15,5 -36,0

0.155 6.830 0.745

Panariagroup ............................ Piaggio ....................................... Pierrel ........................................ Pininfarina ................................. Piovan ......................................... Piquadro ................................... Pirelli&C .................................. Piteco ......................................... PLC ............................................. PoligrafSF ................................ PoligraficiEditoriale ............... PopSondrio ............................. PosteItaliane .......................... PrimaIndustrie ....................... Prysmian .................................... R

1,336 2,816 0,1730 1,220 5,900 2,260 4,673 5,200 1,585 5,550 0,1878 1,691 9,400 11,640 18,755

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RDeMedici ................................ RaiWay ..................................... Ratti ........................................... RCSMediaGr ........................... Recordati ................................... Reply .......................................... Restart ...................................... Restart20warr ...................... Retelit ........................................

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28,63 -32,7

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UBIBanca .................................. 2,240 UniCredit ................................... 9,453 Unieuro ..................................... 11,300 Unipol ........................................ 4,528 UnipolSai ................................... 2,277 UNOSERI 17-22warr ........... 0,0059 V

-2,06 -3,10 -2,42 -0,98 -0,83 15,69

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Valsoia ...................................... 10,100 Vianini ......................................... 1,120 W

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XIII

Cadore

PROTESTA A FAVORE Molti gli striscioni comparsi nella vallata negli ultimi mesi per sottolineare la necessità di proseguire con il progetto

Cortina

Sabato 24 Agosto 2019 www.gazzettino.it

belluno@gazzettino.it

Governo in crisi, il carosello forse no Dopo le dimissioni di Conte, in Comelico ci si interroga `I parlamentari sono ottimisti: «La strada è stata tracciata» sul futuro del collegamento sciistico con la Pusteria Prudenza in Regione: «La Sovrintendenza può sempre dire no» `

La Regola di Chiave in assemblea per i giovani

COMELICO SUPERIORE Una valle tappezzata di striscioni e un governo in bilico. La comunità del Comelico, che in questi mesi ha dimostrato in ogni modo quanto tenga al collegamento sciistico con la Pusteria, si interroga sul futuro dell’opera. Ora che il governo è in carica solo per il disbrigo degli affari correnti cosa ne sarà del progetto che promette di collegare le due valli e restituire il sorriso non solo agli operatori turistici ma anche ai molti privati che chiedono a gran voce l’avvio dei lavori?

CORTINA

LA POLITICA La politica Bellunese sul punto ha sempre dimostrato grande compattezza tanto che anche in queste ore di estrema incertezza per il futuro politico del Paese, deputati e senatori bellunesi, evitano scontri e punzecchiature sottolineando, piuttosto l’impegno che tutti hanno messo sulla partita. Pur con qualche distinguo i timori sul futuro dell’opera però ci sono. Luca De Carlo, deputato di Fratelli D’Italia: «Anche se in questo momento la questione è più tecnico amministrativa che politica - spiega - è evidente che la mancanza di un governo potrebbe creare problemi. Spero si torni a votare a novembre e si prenda in mano questa questione come le tante che sono arenate nei vari ministeri e si possa risolvere definitivamente questa querelle che va avanti da anni». Stessa linea d’onda anche in casa Lega: Paolo Saviane, senatore, è anche presidente del Fondo comuni di Confine, il forziere che deve finanziare l’opera. «Mi auguro le basi per il futuro del collegamento sciistico siano state gettate per arrivare a tutti i permessi. Con un po’ più di coraggio da parte del ministro avremmo sicuramente chiuso prima. Ma sul tema non ci vedo una rivalità partitica. I fondi a disposizione non hanno una scadenza: è già emersa una disponibilità a rinnovarli perché il progetto è ancora attuale». Insom-

LA MANIFESTAZIONE Il 1. giugno a Comelico Superiore la manifestazione per sottolineare che c’è bisogno del collegamento

ma, i soldi non sono un problema, l’unità di intenti - almeno al momento - neppure. Federico D’Incà, questore della Camera, del Movimento 5 Stelle è la persona che in parlamento ha seguito più assiduamente la questione e parla di un quadro che si sta evolvendo in modo positivo: «L’attuale crisi di governo non mette in discussione la volontà di terminare il lavoro. Ho avuto

segnali positivi anche ad inizio Agosto. Gli incontri con il sindaco di Comelico Superiore e il dirigente del ministero sono andati bene». Dal Pd il deputato Roger De Menech spiega: «Si tratta di una questione tecnica indipendente dal colore politico e dalla durata del prossimo governo. C’è condivisione, bisogna andare avanti. Su quel tema siamo tutti d’accordo, dobbiamo essere determinati».

di parere ambientale. Le perplessità riguardavano il tratto di Collesei, che però era già stato approvato. Speriamo nell’avvio del cantiere entro l’autunno 2020».

I PRIVATI: «LA PARTITA È QUASI CHIUSA SPERIAMO CHE IL CANTIERE POSSA COMINCIARE ENTRO L’AUTUNNO 2020»

I PRIVATI

BOTTACIN: «ABBIAMO MANDATO AVANTI I DOCUMENTI, MA VEDREMO CHI ARRIVERÀ AL MINISTERO»

«Sostanzialmente a livello ministeriale la partita è chiusa spiega Rinaldo Tonon della 3 Zinnen, la società che gestisce gli impianti di risalita del versante dell’Alto Adige - il verbale dell’ultima seduta dava sostanzialmente il via libera alla parte oggetto

LA REGIONE A invitare alla cautela ci pensa la Regione. L’assessore, con delega alla specificità della provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, analizza la situazione sottoli-

neando che la Sovrintendenza ha sempre il potere di veto, facendo parte della conferenza dei servizi. «La Regione ha dato tutti i pareri per la prima parte del collegamento. Il verbale dell’ultima seduta al ministero è uno snodo cruciale ed è su carta intestata del ministero ma è comunque un documento firmato da un dirigente ora è in pensione. A Venezia c’è stata una riunione tecnica anche la scorsa settimana. Una parte del tracciato ha già valutazione positiva e sull’altra andiamo avanti senza attendere il parere della Sovrintendenza sulla prima. Noi intanto portiamo avanti i documenti dei due tronconi, poi vediamo chi arriverà al Ministero. Molto potrebbe dipendere proprio da questo». Andrea Zambenedetti

Benetton, lo sci e Cortina: «Qui mi sento a casa» `Così l’imprenditore

si è rivolto ai giovani in chiusura di “TedX” CORTINA Conosci te stesso: la sfida più antica di sempre. Ha attinto alla filosofia l’intervento di Alessandro Benetton, a conclusione del TedX Cortina di ieri pomeriggio. L’imprenditore veneto, presidente di Fondazione Cortina 2021, ha offerto alla sala gremita dell’Alexander Girardi Hall alcuni insegnamenti chiave, tratti dalla sua esperienza personale. Al pubblico, composto soprattutto di giovani, ha elencato:

perseguite le vostre passioni; ricercate chi siete, tramite il fare; pensate in grande, agite in grande. Numerosi i riferimenti autobiografici e calati nel territorio: «Sono cresciuto a Cortina e qui mi sento davvero a casa. Ritengo che sia un posto meraviglioso ed ho solo bei ricordi legati a questi luoghi. In particolare, ricordo le lunghe giornate trascorse sulle piste. Lo sci alpino è una passione che porto con me da sempre; lo sci è una cosa più forte di me ed il motivo per cui ho scelto di essere anche allenatore federale. A 5 anni mettevo gli sci sorridendo e lo faccio ancora oggi, perché per me è lo sci è passione, come quella per le montagne, e questo è indubbiamente un piccolo tassello che ha contribuito a portarmi alla

IN PRIMO PIANO Alessandro Benetton in occasione del decennale della proclamazione delle Dolomiti a patrimonio dell’Unesco

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guida della Fondazione che organizzerà i Mondiali nel 2021». Ha ripercorso le tappe della sua formazione e della carriera professionale, nell’imprenditoria e nello sport. Su questa sua nuova esperienza dei Mondiali ha concluso: «Con Fondazione Cortina 2021 stiamo lavorando per creare non solo un bellissimo Mondiale, ma un approccio nuovo nella gestione del grande evento, che possa essere un’opportunità per riqualificare, ristrutturare, rinnovare un territorio, nel rispetto delle tradizioni e dell’ambiente. Lasciando un’eredità alla città di Cortina e allo sci alpino. Il miglior contributo che posso dare al mio Paese è fare quello che so fare e con la qualità a cui sono abituato». Marco Dibona

Riprenderanno con il mese di settembre le consultazioni dei regolieri d’Ampezzo, per le modifiche al laudo, lo statuto di ogni singola Regola, negli articoli che riguardano i “fioi de sotefamea”, con l’intento di aprire le porte e consentire l’ingresso ai figli, al compimento di 25 anni di età. Sino ad ora hanno votato le modifiche, con larga maggioranza, le sei Regole di Chiave, Campo, Mandres, Rumerlo, Fraina e Pocol. A settembre sono attese le riunioni di Zuel e di Lareto Bassa. La Regola di Chiave ha fatto un passo in più: il marigo Giorgio Degasper Meneguto ha già convocato l’assemblea dei regolieri, con la presenza del notaio, e sono già state formalmente adottate le modifiche al laudo, con 65 favorevoli, 7 contrari e un voto nullo. L’apertura ai giovani dovrebbe avere un risultato immediato nel consistente incremento del numero di regolieri, con una stima di 200 aventi diritto in più per Chiave, la più numerosa. Le riunioni hanno consentito di recepire anche altre indicazioni, espresse dai capifamiglia, relative alla gestione di queste antiche istituzioni e del territorio d’Ampezzo. Si è detto della difficoltà crescente nel trovare le persone disposte ad assumere le cariche all’interno delle singole Regole, a cominciare dal ruolo di marigo, il legale rappresentante annuale. In tal senso è stata fatta la proposta di inserire forme di sanzione per gli inadempienti senza giustificazione. Si è proposto anche di modificare la norma che limita l’accesso al pascolo solamente al bestiame che sverna in Ampezzo. Sono sempre meno gli allevatori e di conseguenza i capi bovini in vallata, tanto che ormai da anni la gestione del pascolo è possibile soltanto grazie alle bestie che arrivano dalle valli vicine dell’Alto Adige. M. Dib.

IL MARIGO Giorgio Degasper Meneguto (Regola di Chiave»


II

Primo Piano

Sabato 24 Agosto 2019 www.gazzettino.it

Caso Ater, assemblea a Mestre

Inquilini mobilitati ma con le proteste arrivano le proposte Folla all’incontro del Quartiere Pertini Rocelli: «Fondamentale che sia alzato sui nuovi canoni per le case pubbliche il tetto di Isee al limite di 30 mila euro» CASE POPOLARI MESTRE «È una lotta ai furbetti,

ma rischia di diventare altro: sono colpiti sempre quelli che non ce la fanno». Parole forti quelle di Giorgio Rocelli, portavoce del Quartiere Pertini, che ieri ha organizzato insieme all’Auser un’affollata assemblea sull’aumento dei nuovi canoni di affitto e degli sfratti. All’incontro anche persone da Marghera, Favaro e dal Miranese. Presente l’assessore Renato Boraso, il deputato (e consigliere comunale) Nicola Pellicani e i consiglieri di Ca’ Farsetti Monica Sambo, Emanuele Rosteghin, Silvana Tosi. Oltre ai segretari Caterina Gaggio di Cisl e Daniele Giordano della Cgil.

IL TETTO DEI 20 MILA EURO «Ci ritroviamo con un problema enorme che ha coinvolto la totalità quartiere per i contenuti e i drammi» ha esordito Rocelli, snocciolando dati. A livello regionale sono stati interessati 7.565 alloggi, di questi 6170 hanno avuto degli aumenti, quindi circa l’81%, e 1.395 una diminuzione del canone (19%). Questi sono quelli che non hanno superato i 20.000 euro di Isee. Mentre 1.400 sono le abitazioni che secondo la Regione non hanno completato la modulistica o han-

L’ASSESSORE BORASO «I FURBI CI SONO QUESTE PERSONE DEVONO TROVARE IL CORAGGIO DI LASCIARE LA CASA» L’OPERAZIONE

TANTA GENTE Sala piena per la riunione del Quartiere Pertini

no commesso degli errori. E naturalmente ci sono quelli che non pagano. Il comitato del rione si era attivato già a luglio, scrivendo al governatore Luca Zaia, che ha poi delegato l’assessore Manuela Lanzarin. «Abbiamo raccolto un migliaio di firme - ha spiegato Rocelli - Grazie all’Ater sono stati attivati dei tavoli tecnici con Ca’ Foscari per cercare di modificare il parametro dei 20.000 euro di Isee. Nel nostro quartiere ci sono 630 appartamenti Erp, di cui 80 vuoti. La Regione si deve dare da fare per metterci una pezza».

I CASI LIMITE Rocelli ha poi parlato di esempi «che chiedono vendetta. Gente che pagava 100 euro se ne trova 250 di affitto - ha detto - Gente che non riusciva prima a pagare 40/50 euro, se ne trova 180». Le

proposte emerse dal comitato di quartiere sono di aumentare la percentuale, portando l’Isee a 27 - 30 mila euro. «Abbiamo anche consigliato ai nostri cittadini di pagare l’aumento - ha proseguito Rocelli - per non metterci dalla parte del torto». Un atteggiamento prudente (a differenza di quanto emerso nella protesta sotto la sede Ater, mercoledì), e in linea con quanto consigliato dal presidente dell’Ente Speranzon.

di restituire le chiavi all’Ater. Deve essere introdotto il parametro di 30.000 euro di Isee in linea con le altre regioni. Ma si deve anche consentire ai comuni di introdurre una percentuale sull’affitto». Nicola Pellicani come parlamentare aveva già interpellato il premier Giuseppe Conte sulla situazione veneziana. «Le mobilitazioni devono continuare - ha affermato Pellicani - Chiederò un incontro a Zaia per trovare un criterio che difenda la gente povera e colpisca i furbetti». E tra il pubblico c’è chi ha parlato di «terrorismo psicologico», come una signora residente nel quartiere Pertini dall’86 con figli, colpita dall’aumento dell’affitto e dallo sfratto. Un signore di Dese, invece, residente in un alloggio popolare dal 1988, con la moglie ammalata, ha raccontato di avere subito un aumento dell’affitto da 204 a 391 euro. Riccardo abita dall’84 nel Rione Pertini, ha subito lo sfratto e deve trovare un nuovo alloggio entro due anni. Paola Cazzin è un’ altra anziana che ha ricevuto lo sfatto, «da 33 anni nel quartiere Pertini con la parete della camera rotta, e ha sempre pagato l’affitto». «Il sindacato metterà a disposizione tutti gli strumenti», il commento di Daniele Giordano della Cgil. Filomena Spolaor © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COMUNE È intervenuto poi l’assessore Renato Boraso. «I furbi ci sono, ma non sono quelli che non hanno protestato - ha dichiarato Boraso - Nel quartiere Pertini c’è una signora che ha quasi 980 mila euro in conto corrente. Un centinaio di famiglie tra Venezia e Mestre superano un Isee di 300 mila. Devono trovare la dignità

PREVALE LA LINEA DEL BUON SENSO CONSIGLIATA ANCHE DALL’ENTE: «PAGHIAMO PER NON PASSARE DALLA PARTE DEL TORTO»

SGUARDI PREOCCUPATI Due donne in prima fila all’assemblea di ieri

Il grido di un anziano

Momenti di tensione ed esasperazione «Sono disperato, mi butto dal balcone» VENEZIA Momento di tensione ieri durante l’assemblea. Un signore che non è tra i residenti nel quartiere Pertini, ma è lo stesso un assegnatario di un appartamento Erp - e che come tutti ieri alla riunione ha ricevuto un aumento sproporzionato del canone di affitto e lo sfratto visibilmente alterato per le conseguenze imposte dalla legge regionale, si è alzato improvvisamente dalla sedia. Si è avvicinato a Giorgio Rocelli, presidente del Comitato del Quartiere Pertini, e ha pronunciato parole di grave sofferenza. «Sono depresso - ha urlato l’uomo in pubblico - Voglio uccidermi, buttarmi giù dal balcone, perché non ce la faccio più a sopportare questa

Tra Favaro e Carpenedo Per investire altrove

© RIPRODUZIONE RISERVATA

spera invece possano diventare tutti di proprietà.

MEGLIO IL MUTUO

MESTRE Case Ater in vicolo della

Pineta a Mestre, l’Ater ha deciso di far cassa e di mettere all’asta tutti gli appartamenti al momento sfitti, ce ne sono una decina, ma anche di dare la possibilità agli attuali inquilini di comprare l’alloggio nel quale già vivono, si tratta di altre 26 abitazioni. In prospettiva infatti diventare proprietari costerà meno che continuare a pagare il nuovo canone. «In autunno ripartiremo con il piano quinquennale di vendita. – spiega Raffaele Speranzon, presidente dell’Ater – In vicolo della Pineta non ci saranno nuove assegnazioni, anche se tra pochi mesi, al massimo all’inizio del 2020, sarà pronta la graduatoria definitiva dell’ultimo bando comunale. Il nostro obiettivo è infatti di dismettere completamente, o il più possibile, la nostra proprietà. In questo modo contiamo di recuperare risorse da destinare alla manutenzione di altri immobili». Si tratta di due edifici alti 4 piani, tra Favaro e Carpenedo, vicino alla

ansia. Sono stato costretto a pagare 427 euro di affitto, dai 280 euro che versavo in precedenza». L’uomo si è fatto prendere così tanto dalla foga, da arrivare a sentirsi male dopo aver pronunciato il suo discorso. Soccorso, dopo alcuni sintomi di difficoltà respiratoria, ha ripreso a parlare. «Non è giusto. Mia moglie è ammalata grave, ha un tumore - ha raccontato in pubblico - Mi vogliono buttare fuori di casa. Leggerete sui giornali che sono morto». L’uomo è stato poi calmato con un bicchiere d’acqua, accompagnato fuori all’aria aperta dall’assessore Renato Boraso, e infine è stato convinto a tornare sui suoi passi. F. Spo.

Piano dell’ente per fare cassa a Mestre All’asta gli alloggi sfitti in vicolo Pineta chiesa di San Maria Goretti, costruiti almeno una quarantina di anni fa, per un totale di 46 alloggi. L’annuncio dell’Ater non potrà che far piacere agli inquilini preoccupati ormai da tempo per il crescente degrado delle strutture e il rischio, sempre dietro l’angolo, di possibili nuovi

E AGLI INQUILINI SARA’ DATA LA POSSIBILITA’ DI COMPRARE GLI APPARTAMENTI NEI QUALI VIVONO

tentativi d’occupazione. Ci sono anche una decina di proprietari che avrebbero manifestato spesso il desiderio di intervenire con ristrutturazioni, ma sono sempre stati frenati nel loro intento proprio per via degli appartamenti abbandonati. «Le case avrebbero bisogno di manutenzione, ma l’Ater continua a ripetere che i soldi non ci sono. Vengono fatti solo i lavori strettamente necessari. Ci chiediamo perché gli alloggi vuoti non vengano messi in vendita», si chiedeva infatti Lorena Palesi, un’inquilina. La risposta è arrivata quasi in tempo reale: gli appartamenti sfitti sono destinati ad andare all’asta, quelli in affitto si

ALLOGGI SFITTI L’esterno delle case di vicolo Pineta tra Favaro e Carpenedo

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Va da sé che comprare non sarà un obbligo, ma Speranzon già anticipa: «Dalle simulazioni che stiamo facendo con i nostri tecnici, agli inquilini costerà molto meno sostenere un mutuo, magari anche ventennale, piuttosto che pagare il nuovo canone. Chi è già inquilino potrà comprare più o meno con 35-40mila euro». L’operazione consentirebbe inoltre di dare soluzione definitiva, oltre che alla difficoltà di fare la manutenzione necessaria, anche al problema delle occupazioni. ««Al civico 6 c’è un appartamento occupato dai parenti di una famiglia rom a cui il Comune ha regolarmente assegnato un altro alloggio, – ha raccontato ancora Lorena Palesi – sulla scala c’è il degrado, fanno quello che vogliono, e non pagano niente». Su questo fronte Speranzon è ben consapevole della situazione: «Il nostro ufficio legale è sempre in piena attività». Elena Callegaro © RIPRODUZIONE RISERVATA


II

Primo Piano

Sabato 24 Agosto 2019 www.gazzettino.it

I nodi della pesca IL BRACCIO DI FERRO ROVIGO I pescatori affondano la Provincia. Nella seduta consiliare di ieri pomeriggio l’Amministrazione di Ivan Dall’Ara ha subìto una brutta batosta a causa dei diritti esclusivi di pesca, andando sotto al primo punto all’ordine del giorno: il diniego alla concessione quindicennale dell’utilizzo esclusivo delle aree deltizie di pesca per la Cooperativa dei Pescatori di Scardovari. I cinque voti contro il diniego, quindi a favore dei pescatori e della loro “battaglia” per l’ottenimento a lunga scadenza dell’utilizzo delle acque di Porto Tolle, sono quelli del sindaco del comune deltizio Roberto Pizzoli, del collega di Taglio di Po Francesco Siviero, della consigliere adriese Sara Mazzucato, del consigliere di Canaro Alberto Martello e della rappresentante dell’opposizione Valeria Mantovan (Porto Viro). Oltre agli astenuti Antonio Laruccia (sindaco di Trecenta) e Ilaria Paparella (vicesindaco di Villadose), gli unici due voti a favore sono quelli di Dall’Ara e di Valeria Toso, all’opposizione. La consigliere leghista di Adria Emanuela Beltrame, una volta arrivata a Palazzo Celio, se n’è andata disertando la seduta senza dare spiegazioni.

REGIONE IN EXTREMIS A inizio seduta, Laruccia ha dato lettura di un documento arrivato a Palazzo Celio dalla Regione poche ore prima, a mezzogiorno, nel quale l’assessore regionale Giuseppe Pan ha annunciato alla Provincia che dal 2021 entrerà definitivamente in funzione la Carta Ittica Regionale. Con l’assorbimento da parte di Venezia, il prossimo ottobre, degli uffici provinciali di Caccia e Pesca, la Regione, quindi, gestirà l’intero comparto, compreso quello dei diritti esclusivi di pesca, istituiti nel 1881 durante il Regno d’Italia, liberando Palazzo Celio di questo onere. A fronte di ciò Laruccia ha chiesto che il punto riguardante il diniego fosse eliminato dalla seduta, discutendo direttamente del secondo, che prevedeva la conces-

La Provincia boccia lo stop ai vongolari Tensione in Consiglio a Palazzo Celio: in minoranza il presidente Dall’Ara, che vuole limitare a fine 2020 la concessione dei diritti esclusivi nel Delta `

sione dei diritti ai pescatori di Porto Tolle fino all’inizio della gestione da parte della Regione nel 2021. Una richiesta, però, cassata dall’aula e che ha già fatto percepire l’aria molto tesa all’interno del consiglio, figlia anche della pressione procurata dalla presenza tra il pubblico di circa un centinaio di agguerriti pescatori. Il diniego, sin dalle dichiarazioni di voto, è stato aspramente criticato. Emblematiche le parole di Mantovan: «Penso sia irresponsabile che organi politici e istituzionali abbiano deciso di affossare una delle principali attività economiche polesane. È una bomba di ordine sociale dire che la richiesta di 15 anni è illegale, perché significa che quello che hanno detto il prefetto, il sottosegretario all’Agricoltura Franco Manzato e l’Avvocatura di Stato incentiva e incoraggia l’illegalità. Una cosa inammissibile». Meno arrembanti le paro-

le di Pizzoli, che però non nasconde la pressione dei suoi concittadini sulle proprie spalle: «Nonostante fosse un regio decreto, già all’epoca si capì che sfruttare le acque per dare lavoro avrebbe permesso di creare una realtà di questo tipo nel Delta. Spesso ci si riempie la bocca parlando dell’eccellenza del Delta, ma quando è ora di prendersi delle responsabilità in più tutto diventa difficile». Il sindaco Siviero ha persino minacciato le dimissioni dal consiglio se fosse passato il diniego. Alla fine il Consiglio ha bocciato il provvedimento voluto da Dall’Ara, che ha preso atto di quanto scelto dall’aula e spiegato che ora bisognerà trovare una soluzione entro dicembre, quando finirà la proroga di concessione dei diritti di pesca. Ma i pescatori, oltre che i consiglieri, sono stati chiari: basta rinvii biennali, l’obiettivo del comparto è quello di ottenere il possesso dell’area per i prossimi quindici anni. Alberto Lucchin

CINQUE I VOTI FAVOREVOLI ALLE POSIZIONI DEL CONSORZIO DI COOPERATIVE DI PORTO TOLLE

IN TRINCEA I SINDACI SIVIERO E PIZZOLI: UN CENTINAIO I PESCATORI PRESENTI IN AULA

PRESE DI POSIZIONE

IN MINORANZA Il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara e la segretaria Cristina Votta Garavina

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ATTUALITÀ

SABATO 24 AGOSTO 2019 MESSAGGERO VENETO

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La riforma dei musei

Miramare guida Aquileia e Cividale ma sulla gestione si abbatte il caos A Trieste la regia del Polo unico: direttori in attesa di istruzioni. Gibelli: al ministero non risponde nessuno Benedetta Moro TRIESTE. La crisi di governo non arresta l’avanzamento della riforma ministeriale targata Bonisoli per la riorganizzazione interna dei Beni e le Attività culturali, provocando non poco scombussolamento negli uffici periferici, a partire dal Museo autonomo di Miramare. La struttura triestina, proprio per effetto della legge, entrata in vigore il 22 agosto, ha sostituito la struttura del Polo museale del Friuli Venezia Giulia, diventando così il nuovo punto di riferimento delle strutture più piccole del territorio, quelle di Aquileia, Cividale e (non attivo) Grado. Uno dei pochi musei che si può dire “promossi”, visto che altrove i poli sono stati sostituiti dalle direzioni territoriali delle reti museali, dove sono previsti diversi accorpamenti, e i direttori, in alcuni

casi, sono stati licenziati da un giorno all’altro, come Cecilie Hollberg dell’Accademia di Firenze. Non è questo il caso della direttrice di Miramare, Andreina Contessa, a cui vengono affidati invece compiti di maggiore responsabilità. Tuttavia, al momento, sul da farsi e sul futuro, Contessa resta in attesa di una risposta da Roma. La direttrice ha contattato il ministero per ottenere un vademecum preciso su come agire, ma senza ricevere, per ora, un feedback. Di fatto, sulla carta, dovrebbe essere lei a prendere in mano le redini dell’ex Polo museale Fvg. Al contrario, Luca Caburlotto, il direttore del Polo, sostiene che finché il ministero non pubblica gli interpelli per trovargli una nuova direzione, lui dovrebbe rimane al suo posto e il polo rimanere ancora in piedi. Lo stesso Caburlotto, comunque, non ha ricevuto alcu-

Da giovedì è in vigore la legge che affida a Trieste i musei friulani

na direttiva: «Siamo in attesa – afferma –, anche perché devono entrare in vigore ancora tutti i decreti attuativi». A corto di informazioni anche l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli. «Ho contattato il ministero – dice –, ma non ho trovato nessuno». Oltre a esserci molta confusione, c’è ancora poca conoscenza degli altri punti della legge perché, come spiegano dagli uffici del Mibac, fino a quando i decreti attuativi non saranno giudicati dalla Corte dei conti, non si possono divulgare i contenuti. A scanso di equivoci, lo stesso ministero ha diffuso tuttavia una nota con alcuni approfondimenti, dedicati al tema dell’autonomia: sul tema, in particolare il Pd, ma anche il centrodestra, con la stessa Gibelli, a livello locale, hanno sostenuto che la riforma va a colpire proprio l’autonomia dei musei. «Resta l’autonomia speciale dei più importanti

istituti statali – afferma il Mibac nella nota –. Il vertice della struttura rimane il Direttore del Museo, di norma scelto tramite procedura internazionale, che, nel caso delle grandi strutture, sarà affiancato da un dirigente amministrativo, individuato tramite interpello interno». Per quanto riguarda la parte economica, «il museo manterrà inalterata la capacità gestionale e finanziaria – si legge ancora nella nota –. I limiti di spesa non mutano. I musei autonomi possono continuare a indire gare d’appalto e stipulare contratti e portare a termine i contratti in essere. I direttori hanno il compito di predisporre il bilancio di previsione, dell’eventuale variazione e del conto consuntivo, previa acquisizione della relazione del Collegio dei revisori dei conti. L’approvazione dei documenti contabili continua ad avvenire a cura della Direzione Generale Musei, su parere conforme della Direzione generale Bilancio». E sul fatto che da ottobre dovrebbero essere aboliti i consigli di amministrazione, si specifica che «i Cda che non hanno mai avuto funzioni e responsabilità tipiche di tali organi decadranno dal 1º ottobre. « I Consigli scientifici saranno invece potenziati e integrati. Alla loro composizione concorreranno gli enti locali». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


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Noventa Jesolo

Sabato 24 Agosto 2019 www.gazzettino.it

Malati di gioco il Comune apre uno “sportello” `Nuova iniziativa

pensata anche per le famiglie delle “vittime” JESOLO

2 AGOSTO Un albero caduto nella giornata del nubifragio

Nubifragio, danni per 1 milione Il Comune ha completato l’elenco delle segnalazioni per il maltempo `

NOVENTA DI PIAVE Oltre un milione di euro di danni. A tanto ammontano i disastri causati dal violento nubifragio che il 2 agosto scorso si è abbattuto sul territorio di Noventa, in particolare nella località di Romanziol e nella zona industriale.

IL CONTO DEI DANNI Il rilevante costo dei danni provocati quel giorno dal maltempo, sia a beni e strutture pubbliche che a edifici e proprietà private, è emerso dalle segnalazioni arrivate all’ufficio tecnico comunale, che già all’indomani del nubifragio aveva diffuso le prime indicazioni operative per una iniziale denuncia dei guasti causati dalla bufera di vento e pioggia. «Quella prima iniziativa è stata necessaria per suffragare lo stato di calamità naturale alla Regione - spiega il sindaco Claudio Marian - Ci siamo mossi subito quando si è scatenato il nubifragio. Abbiamo chiesto immediatamente alla Regione lo stato di calamità naturale perché ci eravamo già accorti che i danni erano ingenti».

LA REGIONE IN CAMPO Dal canto suo la Regione si era subito attivata. Già il giorno successivo all’eccezionale evento atmosferico il presidente Luca Zaia aveva informato che sarebbe rimasto aperto il decreto sullo stato di crisi e la richiesta dello stato di emergenza per episodi precedenti in altre zone del Veneto, permettendo così a tutti i Comuni interessati dal maltempo del 2 agosto, compreso Noventa, di avviare le procedure di richiesta dei danni.

La Regione ha inviato i moduli in municipio Ecco come sarà possibile ottenere i rimborsi `

INVIATI I MODULI Adesso la Regione ha inviato al Comune di Noventa i moduli che dovranno essere compilati per il riconoscimento delle spese di prima emergenza sostenute e l’entità dei danni subiti dagli enti pubblici e dai privati. L’ufficio tecnico comunale ha quindi pubblicato sul sito del Comune l’avviso delle modalità di presentazione delle domande, differenti per i privati e per le attività produttive, che devono essere conse-

gnate all’ufficio protocollo del Comune, possibilmente in file, entro martedì 10 settembre. Una volta raccolte ed elaborate tutte le richieste pervenute, l’amministrazione comunale provvederà ad inviare i dati alla Regione entro giovedì 19 settembre. «Riteniamo sottolinea il sindaco Marian di fare tutto il possibile per andare incontro ai cittadini e al nostro territorio». Emanuela Furlan © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ludopatia e contrasto al gioco d’azzardo, il Comune avvia lo sportello di ascolto Gap, acronimo di gioco d’azzardo patologico. Si tratta di un servizio di accoglienza, informazione, consulenza, orientamento e supporto a persone che hanno problemi con il gioco d’azzardo, a familiari di giocatori e a chiunque necessiti di informazioni riguardanti il fenomeno. Dopo il nuovo regolamento sulle sale da gioco e i controlli a tappeto avviati lo scorso anno, con una serie di sanzioni da 500 euro a locali che non si erano messi a norma, il Comune ha deciso di avviare un’ulteriore attività per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e per prevenire i problemi legati alla ludopatia. L’iniziativa, che scatterà ufficialmente dal prossimo lunedì 26 agosto, è frutto di un protocollo d’intesa con l’Ulss4 e si aggiungerà a tutte le attività già avviate dal Comune. «La nostra amministrazione – commenta il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali, Roberto Rugolotto - ha intrapreso da tempo un’azione di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo, nella consapevolezza che la ludopatia è un problema serissimo, che distrugge la vita delle persone, colpendo soprattutto quelle più deboli. Con l’approvazione del “Regolamento comunale in materi di giochi”, adottato dal Consiglio comunale all’inizio del 2018, ci siamo dotati di uno strumento norma-

tivo che introduce una serie di adempimenti per tutte le attività che prevedono la presenza di apparecchi elettronici con vincite in denaro. Sapevamo allora che quello poteva essere solo un punto di partenza di un percorso più lungo, con l’obiettivo di educare e sensibilizzare le persone alla responsabilità, cosicché più i cittadini comprendono la pericolosità di questi fenomeni e maggiore diventa la possibilità di realizzare una sorta di immunizzazione collettiva. L’attivazione dello sportello Gap va in questa direzione». Lo sportello, gestito da una psicologa dell’Ulss4, sarà attivo il lunedì dalle 12 alle 13, ogni 15 giorni, in collaborazione con gli uffici dei Servizi sociali del Comune. Il regolamento imposto dal Comune prevede che le sale slot siano visibili dall’esterno. Ad essere regolamentati sono anche gli orari. In particolare, per le sale da gioco nelle quali sono installati dispositivi che prevedono vincite in denaro e le sale VLT, le aperture sono previste tutti i giorni, festivi compresi, dalle 12 alle 24. Gli apparecchi automatici di intrattenimento, invece, come quelli presenti in ristoranti e bar, ricevitorie, tabaccherie, edicole e altri locali, possono essere tenuti in funzione tra le 10.30 e le 22.30, festività incluse, e devono essere spenti e disattivati al di fuori di questi periodi. Giuseppe Babbo

IL NUOVO STRUMENTO SARA’ GESTITO DA UNA PSICOLOGA DELL’ULSS 4 E SARA’ APERTO A LUNEDÌ ALTERNATI

La Giornata dei balneari

«Al settore spiagge serve una riforma organica» Giornata nazionale dei Balneari italiani, anche la costa jesolana aderisce all’iniziativa di domani, che si svolge in contemporanea in tutti gli stabilimenti, in collaborazione con Confcommercio e Fipe. «A un anno di distanza dalla prima giornata dei balneari italiani – dice Leonardo Ranieri, vicepresidente nazionale del sindacato italiano balneari - con l’incessante lavoro svolto,

siamo riusciti ad ottenere un differimento di ulteriori 15 anni sulla durata delle concessioni, grazie alla quale possiamo sperare in un futuro positivo. È chiaro che l’ambizione degli operatori del comparto è quella di riuscire a dare al settore una riforma organica». Tra le criticità sottolineata anche l’erosione della costa e la pressione fiscale per le imprese. «Il Veneto continua a fare la

sua parte – ribadisce Alessandro Berton, presidente di Unionmare Veneto –. Ricordiamo che la nostra regione ha il primato delle presenze turistiche a livello nazionale e di questo il comparto balneare ha una quota importante. Per questo motivo noi continuiamo ininterrottamente a portare avanti le nostre istanze». G.Bab. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LUDOPATIA Slot-machines in una foto d’archivio

Grazie al fiuto dei cani la Polizia scopre la droga nascosta dagli spacciatori JESOLO Una decina di nascondigli per la droga scoperti grazie ai cani specializzati nella ricerca degli stupefacenti. Un’operazione di ampio respiro, quella condotta dal locale commissariato di Polizia, in collaborazione con il reparto prevenzione crimine di Padova, tesa a contrastare lo spaccio di stupefacenti. Operazione che teneva dovutamente in considerazione i nuovi modus operandi degli spacciatori che, consapevoli del fatto che non può scattare la detenzione o l’arresto nel caso vengano “pizzicati” con modiche quantità, occultano la droga, che poi vanno a recuperare nel momento in cui viene conclusa la trattativa con l’ac-

quirente. Solo che non avevano fatto i conti con l’olfatto particolarmente sviluppato, oltre che addestrato, dei cani-poliziotto. Nella serata di giovedì, dunque, il personale si è mosso per perlustrare la zona di piazza Mazzini, e il relativo arenile, con l’ausilio dei cani. Grazie a loro, quattro persone, tre italiani e uno straniero, sono stati bloccati perché, secondo i segnali inequivocabili dei cani, avevano addosso odore di stupefacente. E infatti, sottoposti a perquisizione, sono risultati avere delle dosi di marijuana, anche se in piccole quantità, al punto che hanno potuto dichiararne la detenzione per uso personale. Nei loro confronti sono scattate le contestazioni amministrative previste con

contestuale sequestro dello stupefacente. Solo che gli amici a quattro zampe hanno fatto molto altro: hanno, infatti, individuato una decina di nascondigli utilizzati dagli spacciatori per nascondere la droga. Tra anfratti delle recinzioni, fioriere del percorso pedonale e lungo l’arenile, avvolti in involucri trasparenti o in piccoli contenitori, sono stati rinvenuti, e sequestrati,

BLITZ DEGLI AGENTI NELLA ZONA DI PIAZZA MAZZINI SEQUESTRATI MARIJUANA, HASHISH E COCAINA

STUPEFACENTE SEQUESTRATO La droga trovata nei nascondigli

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una sessantina di grammi di marijuana e venti grammi di hashish. Stupefacente che va ad aggiungersi ad una piccola quantità di cocaina che nella mattinata la polizia aveva trovato in cinque involucri nascosti in una scatoletta nascosta nei pressi della recinzione di uno stabile. Su quest’ultima quantità di droga sono in corso le indagini. Per quanto riguarda l’operazione di piazza Mazzini, eseguita nel pieno dello struscio serale, numerose sono state le attestazioni di stima e soddisfazione da parte dei cittadini, che hanno visto di buon grado questo intervento della polizia, teso a garantire la loro sicurezza e quella dei figli. Fabrizio Cibin © RIPRODUZIONE RISERVATA


III

Primo Piano

Sabato 24 Agosto 2019 www.gazzettino.it

La ricostruzione

Rimodulazione interventi richieste dai Comuni Comune

Opere post Vaia: nuovi cantieri per 12 milioni frutto di risparmi La somma avanzata dalla prima tranche di 440 milioni consentirà di avviare altre 63 opere: appalti entro settembre `

DIFESA DEL SUOLO BELLUNO Arrivano nuovi cantieri per altri 12 milioni di euro. Un gradito fuoriprogramma frutto del risparmio su appalti e opere legati alla prima tranche di finanziamenti, da 440 milioni, stanziata dal Governo nell’ambito di un piano triennale da qui al 2021, per far fronte ai danni del post tempesta 2018, nota come Vaia. Lo rende il noto il Commissario delegato per i primi interventi urgenti di Protezione Civile, ovvero Luca Zaia. Si tratta quindi di una rimodulazione del piano degli interventi commissariali da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale che consentirà di avviare 63 nuovi interventi per sistemare i territori colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo di fine ottobre 2018. «Una risposta rapida e concreta alle nuove, numerose richieste dei territori devastati da Vaia che conferma la capacità di rimetterci in piedi con le nostre forze – commenta il presidente Zaia – oggi, grazie al lavoro di migliaia di persone, professionisti e volontari che ringrazio di cuore, le nostre montagne stanno rinascendo. Sono centinaia i cantieri aperti e molti altri continueranno ad esserlo – sottolinea il commissario – perché abbiamo messo in moto una macchina imponente, con uno sforzo enorme, dimostrando che sappiamo usare bene le risorse che ci vengono assegnate, anche quando le scadenze sono strette e le condizioni non semplici. Questo è per noi veneti un orgoglio e un vanto».

Il risparmio, in teoria, come spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo e alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, avrebbe dovuto essere restituito. Da qui l’idea di chiedere di poterli investire in altre opere, a scalare su quelle che resteranno da fare. «A fine luglio è stata inoltrata la richiesta di rimodulare il Piano degli interventi del Commissario - spiega una nota della Commissario Zaia - per avviare ulteriori cantieri con le economie di gara. Nel piano era previsto l’accantonamento per la

«ANZICHÈ RESTITUIRLI ABBIAMO CHIESTO DI POTERLI IMPIEGARE SU ALTRI FRONTI L’ELENCO CONCORDATO ASSIEME AI SINDACI»

creazione di una Struttura di Missione, pari a 3,5 milioni di euro. Non essendo stato ancora autorizzato dal Governo, tramite la Protezione Civile Nazionale, l’impiego di tali risorse e alla luce delle ulteriori necessità emerse dopo le numerose ricognizioni nei territori colpiti dalla tempesta Vaia, il Commissario ha proposto di rimodulare il piano degli interventi per impiegare tali risorse. Saranno, quindi, avviati ulteriori cantieri per la messa in sicurezza dei territori devastati dall’evento meteorologico di fine autunno 2018». L’elenco dei nuovi cantieri, spiega Bottacin, nasce da un confronto con i sindaci del territorio al fine di mirare l’azione laddove c’è maggiore urgenza e necessità. «L’elenco - spiega l’assessore - è stato quindi inviato al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile che successivamente ha dato il proprio benestare». Nelle due tabelle è possibile visionare dove e con quanti fondi saranno aperti i nuovi cantieri. In alcuni casi si troverà un segno meno davanti alla nuova cifra da stanziare: «Non si tratta di una diminuzione dei fondi spiega Bottacin -, ma semplicemente di lavori spostati o di opere che sono costate meno di quanto previsto». I nuovi progetti dovranno andare in appalto entro il 30 settembre. Insomma, una moltitudine di cantieri che aprono spazi di lavoro molto importanti, specie in un settore da anni in crisi. Finora, le ditte che si sono fatte avanti sono quasi tutte da fuori provincia, ma poi ci sarà la partita dei subappalti. Lauredana Marsiglia

Rimodulazione interventi difesa idrogeologica - forestale Descrizione / Titolo Intervento S.U. n. 14/2018: Lavori di somma urgenza per ripristino della funzionalità idraulica del torrente Pettorina e suoi affluenti in comune di Rocca Pietore (BL). S.U. n. 19/2018: Lavori di somma urgenza perrealizzazione difese spondali lungo il torrente Liera in loc. Gares-Palafachina comune di Canale D’Agordo (BL). S.U. n. 22/2018: Lavori di somma urgenza per ripristino sezione di deflusso dei collettori sull'abitato e realizzazione canali di protezione in comune di Vallada Agordina (BL) S.U. n. 26/2018: Lavori di somma urgenza per lo sghiaiamento in alveo Roa Bianca in loc. Col del Bos in comune di Taibon Agordino (BL). Messa in sicurezza Frana Borsoi S.U. 6/2019 Interventi ripristino della sezione idraulica e la realizzazione di opere per la regolazione trasporto sul torrente Giralba e sul rio Muri, in Comune di Auronzo di Cadore (BL) Stabilizzazione alveo del Rif. Gares Sistemazione idraulica Rio Ombretta Manutenzione ed adeguamento opere idrauliche a Cordelle-Dont, Comune di Val di Zoldo (BL) Somma Urgenza sul torrente Ansiei erosione del ponte Malon e ricalibratura confluenza del Rio Muri fino all'incile del lago di Santa Caterina in Comune di Auronzo di Cadore

Risorse Assegn.

Nuova Assegn

Importo Totale

Svuotamento tombini comunali

30.000

30.000

Alleghe

Asportazione del fango circostante la Palestra Comunale

15.000

15.000

Alleghe

Ripristino pavimentazione interna danneggiata dal fango Palestra Comunale

15.000

15.000

Alleghe

Svuotamento tombini e delle caditoie comunali

10.000

10.000

Alleghe

Sistemazione silvo-pastorale danneggiata ed al momento non transitabile, con ripristino del ponte cre attraversa il Ru de Col Aut. Rimozione di schianti in tutto il tracciato

130.000

130.000

Alleghe

Ru Dall'Aiva Sistemazione strada silvo-pastorale

50.000

-50.000

0

Alleghe

Sistemazione strada silvo-pastorale danneggiata e sistemazione del ponte che attraversa il torrente Zunaia

150.000

-150.000 0

Cencenighe

Regimazione idraulica e messa in sicurezza abitazioni completamento intervento BL-2

150.000

150.000

Chies d'Alpago

Strada Staol da Montanes Venal da Curago, messa in sicurezza scarpata

60.000

60.000

Chies d'Alpago

Cedimento tombotto in loc. "Canele" con interessamento stradale, cedimento scarpate da loc. Lavina Valars a Val da Curago

50.000

50.000

Chies d'Alpago

Strada Staol da Montanes per Degnona i tratto a partire dal bivio, ripristino sistema smaltimento acqua e rifacimento pavimentazione.

60.000

60.000

Chies d'Alpago

Strada vicinale Stalle Moda Bassa Roncadin, disgaggio e soluzione alternativa per assicurare il passaggio sopra la frana del Tessina

90.000

90.000

Chies d'Alpago

Strada Staol in località Pomera cedimento stradale sotto tubo acquedotto San Martino

40.000

40.000

C. S. Lucia

Ripristino strada silvo pastorale Canazei de Sora - I Coi

195.000

195.000

Comelico S.

Ripristino strada comunale Dosoledo-Casamazzagno

67.500

67.500

Comelico S.

Ripristino Strade Comunali Mortise, Pian Gallina e LaZa

216.000

216.000

Comelico S.

Frazione Dosoledo - strade comunali Celeste De Martin e Leri

94.500

94.500

Domegge

S.U Strada Doana

200.000

200.000

Feltre

Sede Parco Dolomiti Bellunesi

30.000

-30.000

0

Feltre

Pubblica illuminazione

106.840

-30.000

76.840

Livinallongo del C. di Lana

Messa in sicurezza della strada per Contrin interessata da una frana della scarpata

132.000

132.000

Livinallongo del C.di Lana

Messa in sicurezza vari tratti di strade comunali di accesso alle frazioni e ripristino barriere stradali

131.700

131.700

Recoaro Terme

Ripristino strade comunali Frizzi-Luna-Parlati; Pellichero-Busati; C.da Benetti, varie

300.000

300.000

Riv. Agordino

SISTEMAZIONE IDRAULICA DELLA "Valle della Furlana"

60.000

60.000

San Nicolò di Comelico

Ripristino della percorribilità della Strada Comunale di Aiaredo fino alla località Saletta e alle prese dell’acquedotto comunale

420.000

420.000

San Nicolò di Comelico

Consolidamento urgente del muro di sostegno della strada comunale a monte della chiesa di San Daniele nella frazione di Costa, e raccolta ed allontanamento delle acque piovane di infiltrazione

320.000

320.000

San Pietro di Cadore

PRIMISSIMA MESSA IN SICUREZZA E PULIZIA DELL'IMPIANTO IDROELETTRICO-Centralina comunale in località Cordevole di Visdende. 10.736 Interventi di pulizia dell'opera di presa, ripristino tubazione sfilata e messa in sicurezza di un tratto di tubazione danneggiata lungo il percorso

24.300

35.036

S. P. Feletto

Ripristino ponte torrente Crevada

150.000

150.000

800.000

800.000

60.000

60.000

S. Zeno di Montagna

Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del versante Cima Scoter Ripristino struttura sportiva comunale in loc. Lumini

Santo Stefano

Consolidamento e ripristino del versante e della sponda destra del Torrente Padola, con contestuale ripristino della viabilità di servizio

800.000

800.000

Santo Stefano

Consolidamento dei movimenti franosi e della rete idrografica minore in sponda sinistra del Fiume Piave, tra le località di Santo Stefano e Campolongo, con ripristino della viabilità di servizio

800.000

800.000

Santo Stefano

Rinforzo, consolidamento strutturale e manutenzione straordinaria del ponte sul torrente Padola, opere fondazionali comprese.

650.000

650.000

Santo Stefano

Consolidamento strutturale del muro di sostegno del versante di monte della strada denominata Ante”, in corrispondenza della Caserma dei Vigili del Fuoco

350.000

350.000

Santo Stefano

Lavori di difesa spondale, consolidamento briglie esistenti e protezione condotte di alimentazione impianti idrico ed idroelettrico presenti nel tratto terminale del rio Grande

410.000

410.000

140.000

490.000

170.000

420.000

177.973

177.973

San Vito

Taibon

Taibon

Messa in sicurezza versante a monte della viabilità con asporto legname, operazioni di disgaggio messa in sicurezza, installazione di reti elastiche paramassi -Intervento concluso per la messa sicurezza versante a monte della viabilità con asporto legname e di disgaggio. 350.000 Resta da eseguire l'installazione di reti elastiche paramassi SI RICHIEDE CHE L'INTERVENTO VENGA COMPLETATO DA SOGGETTO TERZO ENTRO l'ANNO IN CORSO PER GARANTIRE LA SICUREZZA ADEGUATA Messa in sicurezza versante a monte della viabilità con asporto legname, operazioni di disgaggio messa in sicurezza, installazione di reti elastiche paramassi -Intervento concluso per la messa sicurezza versante a monte della viabilità con asporto legname e di disgaggio. 250.000 Resta da eseguire l'installazione di reti elastiche paramassi SI RICHIEDE CHE L'INTERVENTO VENGA COMPLETATO DA SOGGETTO TERZO ENTRO l'ANNO IN CORSO PER GARANTIRE LA SICUREZZA ADEGUATA

Taibon

Intervento urgente di ripristino versanti Valle di San Lucano ( asporto legname con elicottero messa in sicurezza)

Importo Totale

Taibon

Intervento di messa in sicurezza Val del Nare a ridosso delle abitazioni - arginature a protezione - importo complessivo

170.800

78.140

248.940

Val di Zoldo

FUSINE - s.c. Via Col de La Menestra - consolidamento muro ripristino piano viabile

30.000

15.000

45.000

Val di Zoldo

Interventi di messa in sicurezza sulla viabilità pubblica comunale e/o interventi di regimazione acque a salvaguardia degli abitati-STRADA COMUNALE BRUSADAZ - regimazione acque a monte abitato Sistemazione del canale con tombotto e rifacimento totale del tubo di drenaggio - ripristino piano viabile

100.000

20.000

120.000

Val di Zoldo

Ripristino sistema di monitoraggio e by-pass della frana del Ru de le Roe-Ripristino sistema di monitoraggio e by-pass della frana del Ru de le Roe

60.000

10.000

70.000

SOTTOROGNO - RONCH - CASELE - scarifica, pareggiamento sede stradale, sbancamento e riprofilatura delle scarpate. Ricarica dove necessario e sostituzione o aggiunta di alcune canalette. Realizzazione di guadi

30.500

49.500

80.000

250.000

250.000

100.000

100.000

248.000

100.000

348.000

372.000

550.000

922.000

372.000

65.000

437.000

248.000

20.000

268.000

380.000

380.000

150.000

350.000

500.000 200.000 250.000 200.000

Val di Zoldo

500.000

200.000 250.000 200.000

600.000

500.000

1.000.000

Valle Cadore

Messa in sicurezza pista ciclopedonale

Valle Cadore

Ripristino viabilità di collegamento con la Diga del bacino idroelettrico di Valle di Cadore interrotta per il franamento della sede stradale

500.000

-250.00

250.00

Valle Cadore

Ripristino viabilità silvo pastorale mediante sistemazione del fondo stradale, rifacimento sede stradale e realizzazione canalette acque meteoriche e ripristino opere di sostegno Piani di Dubiea

300.000

250.000

550.000

Voltago

Rifacimento porzione di via Paolo Simonetti per cedimento condutture fognarie/di acquedotto- INTERVENTO PRIORITARIO. Trattasi di strada pubblica con dissesti vari cedimenti delle condotte relative ai sottoservizi

50.000

7.000

57.000

“Lavori di somma urgenza sul torrente Padola a seguito dell’erosione della sponda 450.000 destra e sinistra in Località Liquarin – Ronco in Comune di Santo Stefano di Cadore ((BL) Lavori di somma urgenza sul fiume Piave a seguito dell'erosione di un tratto di sponda in sinistra e destra orografica in località Cunettone in comune di Santo Stefano di Cadore Somma Urgenza - Allontanamento filone attivo del Piave e messa in sicurezza frana in sinistra idrografica localittà Levego vecchia in comune di Belluno Intervento di somma urgenza di messa in sicurezza torrente Cismon a Moline, Sovramonte (BL) S.U. Lavori di messa in sicurezza frana di Schiucaz, comune di Alpago (BL) al km 0+240 S.P. 5

TOTALE

Descrizione / Titolo Intervento

Alleghe

Valori in euro

Risorse Nuova Assegn. Assegn

Valori in euro

790.000

1.390.000

65.000

515.000

200.000

200.000

400.000 420.000

400.000 420.000

2.940.000 4.490.000 7.430.000

Valdobbiadene Messa sicurezzza Strada S. Floriano compreso patrimonio arboreo

TOTALE

e2a47c24-1a04-4ae0-abfe-3591dfec0599

2.188.876 7.588.613 9.777.489


PRIMO PIANO

SABATO 24 AGOSTO 2019 CORRIERE DELLE ALPI

5

La crisi vista dal Nord dal Papeete, è stato dimenticato dalla Lega. Credo infine sia giusta una rappresentanza di donne o uomini espressione diretta del Veneto». Tra un comizio alle feste dell’Unità in Emilia e un po’ di riposo in montagna, Alessandra Moretti va all’attacco: «Il governo Salvini–Di Maio è fallito miseramente dopo appena 14 mesi e ha gettato il Paese nel caos. La nostra è una democrazia parlamentare e alla Camera e al Senato vanno cercati i numeri per rimettere l’Italia sui binari della crescita. Sì a un governo leale con l’Europa, sì alla corresponsabilità di tutti gli Stati Ue ad accogliere i migranti. Sì a un governo se saprà sostenere le imprese, tagliare il cuneo fiscale e risolvere le crisi che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro: penso alla Magneti Marelli di Arzignano, alla Wirlpool, all’Alitalia e all’ex Ilva. E poi bisogna rilanciare gli investimenti su scuola e università», conclude l’eurodeputata che nel 2014 ha partecipato al faccia a faccia Grillo-Renzi in diretta web. Convinta sostenitrice della

svolta stile Verdi in Germania è Laura Puppato, ex senatrice di Treviso: «Ho sempre visto come cemento di una possibile nuova coalizione rosso-gialla il tema ambiente-cambiamenti climatici-economia Green: questi sono i pilastri della transizione ecologica che per l’Italia è ossigeno puro e vale da sola oltre 600.000 posti di lavoro in più, alimentando ricerca, imprese avanzate, edilizia ecologica, mobilità e investimenti per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Dopo 14 mesi di governo giallo-verde devo dire che fu un errore non tentare già nel 2018 la condivisione di un programma sul modello tedesco, steso per punti e obiettivi con i grillini. Restando fuori abbiamo involontariamente dato ossigeno ad una forza di estrema destra guidata in modo spudorato da un Salvini privo di ogni serietà politica e internazionale. Un ministro ben dipinto da Conte in Senato come nullafacente, sleale, ossessionato da immagine e sondaggi». — Albino Salmaso

La presidente di Confindustria Veneto Centro parla di una «brutta pagina per il Paese» e confida nel capo dello Stato

talia ma anche per il complicatissimo e teso panorama internazionale». Non la spaventa quindi l’ipotesi di tornare alle urne? «Il presidente deciderà per la stabilità del paese, non ho delle opzioni. Avere dei desiderata non avendo in mano tutti gli elementi è come sparare nel mucchio, dipenderà credo da che garanzie daranno al presidente. Noi ci adegueremo». Il Nord produttivo, almeno guardando al voto espresso alle Europee, non sarà felice di una maggioranza Pd Cinquestelle. «Io non sono spaventata da un governo o dall’altro, da una maggioranza o dall’altra, dal voto o dal continuare la legislatura. Qui il punto, l’importante è che ci sia garanzia che le cose si possono fare. Il capo dello stato, se non sarà tranquillo, non credo darà il suo nulla osta ad andare avanti». Come giudica l’apertura di questa crisi. E chi salva da questa pagina italiana? «Nessuno salvo. È una pagina molto brutta, non si molla un paese in questo modo. Bisogna restituire dignità alla politica, alle istituzioni, restituire dignità al voto. Un brutto spettacolo, mi è dispiaciuto perché amo questo paese». Quindi per lei sono tutti ugualmente responsabili? Perché questa crisi è stata innescata da un parte politica ben definita. «Non si può governare con un contratto. Era evidente che non poteva che finire così. Non esiste il libro dei sogni, guardiamo il tema delle infrastrutture, l’autonomia. Temi portati avanti in maniera scorretta e poi disattesi». Se ci sarà una coalizione Pd Cinquestelle sarà una formazione molto progressista, sociale e ambientalista al governo. Sarà contro il Nord, come dice qualcuno? «Non esiste a priori una forza di governo contro il nord o contro il sud. Abbiamo già avuto governi di sinistra e non sono stati contro le imprese». — Roberta Paolini

Pd, Bisato avverte Zingaretti «Il Veneto pesi nel governo» Il segretario chiede una giusta rappresentanza locale nel patto Dem-5 Stelle Moretti: «Priorità alle crisi aziendali». Puppato: «La green economy è il futuro» PADOVA. Condannato all’eter-

na opposizione in Veneto dallo strapotere di Zaia, il Pd sogna il riscatto a Roma e a Zingaretti manda un messaggio chiaro: se mai nascerà un governo con i 5 Stelle, l’autonomia dovrà essere uno dei pilastri, alla pari del sostegno alle imprese e al taglio del cuneo fiscale per dare respiro alla classe media. «Zaia ha trasformato il referendum sull’autonomia in una pagliacciata e ha fatto arenare la trattativa con richieste impossibili. Ora va ripreso il filo di una riforma complessiva del regionalismo, senza preclusioni ideologiche o richieste im-

possibili», dice il segretario Alessandro Bisato. Finita la direzione a Roma, la delegazione veneta guidata da Bisato, Bettin, Baretta, Dal Moro, Martella, Romeo, Rotta ha chiesto a Zingaretti e a Gentiloni che nella (eventuale) futura squadra di governo il Veneto sia rappresentato con almeno un ministro (ora sono due quelli della Lega: Erika Stefani e Lorenzo Fontana). Ma cosa bolle in pentola dopo l’incontro con i 5 Stelle? Massimo Bettin, che guida l’area di Martina, non ha dubbi: «Siamo di fronte a un bivio drammatico: l’intesa con il

M5S o le elezioni anticipate. Io invito a riflettere sulle parole del premier Conte, che si è detto preoccupato da possibili tentazioni autoritarie e dalla richiesta di “pieni poteri” giunta da parte del ministro degli Interni: Salvini va fermato». Un altro giovane “leone” del team Gentiloni-Zingaretti è il trevigiano Matteo Favero: «D’accordo con Zingaretti, se ci sarà un governo con i 5 Stelle dovrà essere di legislatura e con una forte discontinuità col passato. Serve una svolta per rispondere alle istanze legittime del Nord che, nonostante i proclami e i tweet di Salvini

Ferrazzi, Bisato e Puppato

Piovesana: «Più dignità, non temiamo né il voto né un governo giallo-rosso» L’INTERVISTA

on mi pare che decreto dignità, reddito di cittadinanza, quota 100, Ilva, gestione delle crisi siano stati fatti da un Governo amico delle imprese». Maria Cristina Piovesana, presidente degli industriali di Treviso e Padova aggregati nella territoriale Confindustria Veneto Centro, taglia subito la polemica su di un ipotetico governo giallo-rosso. Luca Zaia qualche giorno fa, aveva paventato il Nord “all’opposizione”. Per lei, invece, non è questione di pregiudiziali, di colori o di appartenenza politica. Presidente Piovesana nel fare una valutazione su questa crisi di Governo cosa si auspica ora, ritorno alle urne o governo di larghe intese Pd Cinquestelle? «Su tutti i temi circolati, credo che ci sia la consapevolezza da parte di tutti i parlamentari di quali siano le priorità, mi sembra anche inutile elencarle in continuazione. Ma al di là delle urgenze per il Paese io credo che sia, da parte della politica, che dei colleghi, quello di cui abbiamo tutti bisogno è di restituire dignità alla politica. Noi in aula al Senato abbiamo assistito, martedì, ad uno spettacolo brutto e triste. Prima di tutto dobbiamo riacquistare sia in parlamento che al di fuori comportamenti corretti. Qualità umane. Il presidente Mattarella poi deciderà su cosa è giusto per il nostro paese». Ma lei cosa pensa sarebbe

«N

meglio? «Lo deciderà il Presidente Mattarella, sono sue valutazioni. Io non so che governo possa uscire, se mai dovesse esserci questa nuova coalizione; se ci sono delle persone in grado di gestire e come il paese, magari ci sono dei requisiti professionali che non abbiamo visto. Serve un ritorno al rispetto reciproco. Serve un rispetto anche delle opposizioni. È imbarazzante quello a cui abbiamo assistito, i partiti, gli uni contro gli altri, si sono detti di tutto. Anche chi è all’opposizione rappresenta una parte dei cittadini che non la pensa come la maggioranza, se si rispettano i cittadini vanno rispettati tutti in egual modo. Primi di tutti i consessi in corso, qualsiasi cosa nasca, da martedì in poi, la cosa più importante è che la politica riacquisti il ruolo istituzionale. Ritorni ad essere ciò che deve essere, che non è quello cui abbiamo assistito negli ultimi tempi». Per il mondo dell’impresa ritiene sia un buon momento per tornare a chiedere il giudizio degli elettori. Anche con la scadenza della Legge di Stabilità così vicina, che i tempi tecnicamente non consentirebbero di portare a compimento? «Auspico che il presidente Mattarella faccia le scelte più giuste. Ma è difficile dire cosa effettivamente sia meglio. Oggi noi abbiamo bisogno di un governo in grado di rappresentarci in maniera adeguata, di rappresentare questo paese e in grado di prendere decisioni in una congiuntura economica così difficile, non solo per l’I-

Maria Cristina Piovesana, presidente di Confindustria Veneto Centro

paga la lega

Luca Zaia lancia la sfida 2020 Veneto coperto dai maxiposter Luca Zaia apre la sfida 2020 delle regionali con maxiposter in tutto il Veneto. Al centro la sua foto e le due vittorie: la olimpiadi a Cortina e le colline del prosecco patrimonio dell’umanità. Manca ogni riferimento all’autonomia, vero flop della legislatura. Chi paga? La Lega, che non ha un euro in cassa e deve restituire 49 milioni allo Stato.

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SABATO 24 AGOSTO 2019 CORRIERE DELLE ALPI

BELLUNO

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il mondo dell’istruzione

amministrativi

Presidi, Cisl critica «Quattordici scuole senza dirigente È una vergogna»

Personale Ata e tecnici: la situazione è pesante BELLUNO. Ma se ci sono pro-

La sindacalista Lorella Benvegnù arrabbiata: «Il Bellunese è l’unico in Veneto ad avere tutti questi posti vacanti» Paola Dall’Anese BELLUNO. Solo nove scuole di

ogni ordine e grado hanno un dirigente scolastico di ruolo sulle 18 rimaste senza questa figura. «Ancora una volta per la nostra provincia c’è stata poca attenzione e ora ci ritroviamo nelle stesse condizioni dello scorso anno: pochi presidi con tante scuole da gestire. Non è possibile», sbotta tra l’arrabbiato e il rammaricato, la segretaria della Cisl Scuola, Lorella Benvegnù.

I POSTI ASSEGNATI

Ad oggi, in provincia di Belluno, su 18 posti da dirigente rimasti liberi tra pensionamenti e defezioni, ne sono state assegnate in ruolo nove. Agli istituti comprensivi di Mel c’è Umberto De Col, a quello di Auronzo Erika Lombardi, a Pedavena Matteo Aurelio Giuseppe Carrera, a Trichiana c’è Maria Pia D’Ambrosio, a Feltre entrerà Lorella Lazzaretti. Per quanto riguarda, invece, gli istituti superiori, dal primo settembre ci sarà Andrea Pozzobon a guidare i licei Galilei-Tiziano, Ilaria Chiarusi all’Iti Segato, Mauro De Lazzer al Catullo, mentre Violetta Anesin è stata assegnata all’istituto Renier. LE PRESIDENZE VACANTI

Restano vacanti e quindi dovranno essere assegnate in reggenza, cioè a presidi che hanno già la titolarità di un’altra scuola, le dirigenze dei comprensivi di Cesiomaggiore, di Quero Vas, di Santa Giustina, di Fonzaso e Lamon, di Longarone, di Puos d’Alpago, l’istituto omnicomprensivo Val Boite di Cortina e il centro per l’istruzione degli adulti di Belluno (Cpia) e il Follador di Agordo. IL CASO FOLLADOR

L’istituto Follador di Agordo verrà assegnato d’ufficio in reggenza. Problemi potrebbero esserci anche per il comprensivo di Trichiana, anche questo assegnato, giovedì, d’ufficio, dal Provveditorato veneto. La neo titolare potrebbe, infatti, anche decidere di rinunciare. Rinuncia che comporterebbe, però, il suo depennamento dalla graduatoria di merito, vanificando di fatto il risultato del concorso. LE REGGENZE

Intanto ci sarà tempo fino alla mezzanotte di lunedì per presentare a Venezia le domande di reggenza dei presidi attualmente di ruolo, rendendosi così disponibili a guidare oltre alla loro scuola, anche un’altra che non ha avuto l’assegnazione in ruolo. Quattordici gli istituti bellunesi che dovranno

trovare qualche dirigente scolastico disposto a guidarli. Oltre ai nove rimasti senza un posto di ruolo vanno aggiunti i cinque istituti sottodimensionati perché con un numero di iscritti inferiori a quelli stabiliti per legge che non hanno, quindi, diritto ad un preside. Si tratta dei comprensivi di Alleghe, di Pieve di Cadore, di Val di Zoldo e di Domegge e l’istituto alberghiero di Longarone “Dolomieu”. La provincia di Belluno è quella che ha il maggior numero di scuole che andranno in reggenza: 14 appunto contro le 8 di Padova e Vicenza, le 6 di Rovigo, le 5 di Verona, le 4 di Treviso e le 2 di Venezia. IL SINDACATO INSORGE

E sono proprio questi numeri a provocare l’indignazione della segretaria della Cisl scuola, Lorella Benvegnù, solitamente tipo tranquillo e pacato. «È ora di smetterla: ancora una volta la provincia di Belluno si è dimostrata la cenerentola delle scuole venete, con il maggior numero di istituti rimasti senza un dirigente scolastico. Quattordici scuole su 37 totali mi pare un numero molto elevato, meno di un terzo del totale. Siamo all’esagerazione. Ci avevano assicurato», prosegue l’esponente della Cisl, «che sarebbe stata data copertura, grazie al concorso, al

Una lezione in una scuola

i docenti

Elementari, in dieci rinunciano al ruolo perché è a Cortina Se tra i 47 posti di sostegno tra infanzia ed elementari ne sono stati assegnati soltanto 8 per mancanza di docenti specializzati, problemi ci sono anche per i posti comuni. Mercoledì all’ufficio scolastico di Belluno, alle elementari ci sono state una decina di rinunce tra il personale presente nelle graduatorie ad esaurimento perché si trattava di cattedre a Cortina o in altri comuni di alta montagna. «Serve un piano di miglioramento vero per la scuola, e non di peggioramento come quello attuale», dice Benvegnù.

70% dei posti vacanti, invece per noi, unici in Veneto, questo non è avvenuto». Per la sindacalista, la provincia di Belluno, quindi, ancora una volta non si dimostrata così appetibile per i neo presidi. «E il conto non è finito perché forse un altro paio di presidenze assegnate potrebbero saltare. Quindi la situazione è uguale a quella dell’anno scorso. I presidi, quelli con esperienza, dovranno dividersi i posti vacanti, aiutati da quelli provenienti da fuori provincia». Infatti, i nove neo assunti non possono, nel primo anno in cui sono affiancati da un tutor, guidare in reggenza anche altre scuole. E così ci troveremo che un preside, come sempre, dovrà dirigere 2-3 scuole». Per Benvegnù «ci troviamo in una situazione vergognosa a dir poco». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

blemi per le nomine dei dirigenti scolastici, il bello deve ancora venire per le assegnazioni del personale amministrativo, tecnico e dei collaboratori scolastici. Ancora una volta è la segretaria della Cisl Scuola, Lorella Benvegnù che come un fiume in piena non intende fermare le sue critiche a un sistema che non risponde alle esigenze dei territori. «Se per i presidi dal Ministero dell’Economia e finanze era arrivata la copertura per il 100% dei posti, per il personale Ata (tecnico-amministrativo) la copertura è solo del 50%. A questo punto in questo settore cosa succederà?», si chiede la sindacalista che tenta di dare una risposta. «I dirigenti amministrativi sono pochissimi e il concorso che era stato annunciato è ancora fermo al palo e questo creerà non pochi problemi alle scuole», commenta. «Gli amministrativi che saranno immessi in ruolo saranno una decina ma ne servirebbe almeno il doppio, e lo stesso dicasi anche per gli assistenti tecnici per i quali i posti coperti economicamente saranno soltanto 8 su 16. Ma in graduatorie ne abbiamo soltanto due. Gli altri non so dove saranno presi». Un altro problema sono i collaboratori scolastici. «I posti autorizzati sono una trentina, ma invece ne servirebbero di più. L’unica nota positiva, è che qui, di persone in graduatoria ce ne sono tante, ma anche quest’anno le stabilizzazioni si faranno desiderare. Insomma siamo alla follia». — P.D.A.


BELLUNO

SABATO 24 AGOSTO 2019 CORRIERE DELLE ALPI

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Il recupero dopo l’uragano di fine ottobre

assegnate, anche quando le scadenze sono strette e le condizioni non semplici. Questo – conclude Zaia – è per noi veneti un orgoglio e un vanto». A fine luglio è stata inoltrata la richiesta di rimodulare il Piano per avviare ulteriori cantieri con le economie di gara. Nel piano era previsto l’accantonamento per la creazione di una struttura di missione, pari a 3 milioni e 548 mila euro. Nelle fasi avanzate di progettazione è stata riscontrata la necessità di rimodulare le risorse assegnate, sia per il peggioramento delle condizioni generali dei manufatti, stante l’impossibilità di intervenire durante il periodo invernale, sia per difficoltà ambientali, operando in ambiente montano. Le economie sugli interventi valanghivi e viabilità permettono, dunque, di assegnare ulteriori 7 milioni e 588 mila euro per opere di compe-

tenza dei Comuni, avviando o incrementando l’importo relativo a 48 interventi; e 4 milioni e 490 mila euro per altri 15 interventi di difesa idrogeologica e forestale. Proseguono, intanto, i cantieri già in essere, sia per quanto riguarda la bonifica dei boschi dagli schianti, sia per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e dei laghi. Il lago di Alleghe, in particolare, è stato ripulito degli alberi trasportati a valle dal Cordevole ma attende lo “sghiaiamento”; un’opera complessa da 8 milioni di euro. Attende una definitiva sistemazione anche il parcheggio di servizio del Palaghiaccio, sempre ad Alleghe, ed è in cantiere la rigenerazione del parco di Sottoguda, in Comune di Rocca Pietore. Avanti i lavori di “disboscamento” nei Comuni di Livinallongo e di Rocca Pietore. Tra i cantieri per la difesa idrogeologica, si segnalano i lavori sul torrente Pettorina e i suoi affluenti, con altri 100mila euro. Per lo sghiaiamento del torrente Liera a Canale d’Agordo, arrivano 550 mila euro. Nuova assegnazione per la frana di Borsoi: 380 mila euro. Ad Auronzo, si passa da 150 mila a 500 mila euro per le opere di regolazione del trasporto solido sul torrente Giralba e sul Rio Muri. Altri 500mila per il torrente Ansiei. —

in dotazione 200 mila euro per la strada Doana. Feltre potrà contare su altri 60 mila euro per la pubblica illuminazione e la sede del Parco Dolomiti. E ancora, Livinallongo potrà rimettere in sicurezza la strada per Contrin con un nuovo fondo di 132 mila euro; analoga la cifra per vari tratti di strade comunali di accesso alle frazioni. 60 mila euro sono destinati al Comune di Rivamonte per la sistemazione idraulica della “Valle della Furlana”. Consistente il contributo – di ben 740 mila euro – a San Nicolò Comelico per la strada verso Aiaredo, il ripristino dell’acquedotto, il consolidamento del muro di sostegno della strada comunale a monte della Chiesa di San Daniele, nella frazione di Costa, e la raccolta delle acque piovane. Altri 24 mila e 300 euro a San Pietro di Cadore, per la pulizia dell’impianto idroelettrico in località Cordevole di Visdende. San Vito di Cadore potrà contare su una nuova assegnazione di 800 mila euro per la messa in sicurezza del versante Cima Scoter. Consistenti gli stanziamenti anche per i cinque nuovi cantieri a Santo Stefano di Cadore: 800 mila euro per la sponda destra del torrente Padola, altri 800 mila per la sponda sinistra del fiume Piave. E ancora, 650 mila euro per il consolidamento del ponte sul torrente Padola e 350 mila per il muro di sostegno del versante a monte di Via Ante, in corrispondenza della caserma dei Vigili del Fuoco. Infine, 410 mila euro per il tratto terminale di Rio Grande.

Taibon aveva ricevuto 350 mila euro per la messa in sicurezza del versante a monte della viabilità. Ne riceverà altri 140 mila per l’installazione di reti elastiche paramassi. Il cantiere, afferma il Commissariato per la ricostruzione, dovrà essere completato entro l’anno. Così pure quello – sempre a Taibon -, per l’asporto del legname e le operazioni di disgaggio: ai 250 mila euro di prima assegnazione ne sono stati aggiunti altri 170 mila. Nella Valle di San Lucano (Taibon) il legname schiantato va portato via con l’elicottero ed ecco che il Commissariato ha stanziato 178 mila euro per quest’opera e la messa in sicurezza dell’area. Una nuova assegnazione di 78 mila euro, invece, per la Val De Nare, a ridosso delle abitazioni, sempre a Taibon. Quattro i cantieri in Val Di Zoldo, con l’aggiunta di nuove assegnazioni: 15 mila euro di supplemento per il Piano viabili di Fusine, altri 20 mila per la strada comunale Brusadaz, 10 mila in più per la frana del Ru de le Roe. E infine 89 mila e 500 euro, in aggiunta a quelli già stanziati, per lavori a Sottorogno, Ronch e Casele. A Valle di Cadore arriveranno 100 mila euro per la messa in sicurezza della pista ciclopedonale e altri 250 mila euro per il ripristino del collegamento con la diga. 250 mila in più dello stanziamento precedente per la viabilità silvo-pastorale verso Piani di Dubiea. In Comune di Voltago Agordino arriveranno altri 7 mila euro per la strada Paolo Simonetti. — F.D.M.

Vaia, altri dodici milioni di euro per attivare 63 nuovi cantieri Approvato un piano di interventi che modifica o aggiunge degli stanziamenti a quelli già decisi Francesco Dal Mas BELLUNO. A dieci mesi dalla tempesta Vaia e dai danni per 1 miliardo in tutto il Veneto, il Commissariato per la ricostruzione – il presidente Luca Zaia – ha messo in cantiere 121 interventi di riassetto idrogeologico e forestale, per un importo complessivo di 95 milioni e 363 mila euro. Si tratta di opere rimodulate nel progetto, e quindi nei costi, su richiesta dei Comuni. Oltre alle risorse stanziate a livello governativo – 377 milioni per l’anno in corso -, il commissario Zaia fa sapere che la Regione avrebbe necessità, per il 2019, di ulteriori 115 milioni di euro. La somma è stata chiesta al Governo per concludere gli interventi post-Vaia – precisa Zaia – , relativamente al risarcimento dei danni ai privati e alle imprese (65 milioni di euro in aggiunta ai 25 già stan-

ziati per l’anno in corso) e per opere paravalanghive, definite “urgentissime”, per 50 milioni di euro. Ieri, il Commissariato ha annunciato 63 nuovi interventi, per un totale di 12 milioni di euro, a seguito, appunto, dell’approvazione della rimodulazione del piano delle opere. Per Zaia si tratta di «una risposta rapida e concreta alle nuove, numerose richieste dei territori devastati da Vaia che conferma la capacità di rimetterci in piedi con le nostre forze. Oggi, grazie al lavoro di migliaia di persone, professionisti e volontari che ringrazio di cuore, le nostre montagne stanno rinascendo – sottolinea -. Sono centinaia i cantieri aperti e molti altri continueranno ad esserlo perché abbiamo messo in moto una macchina imponente, con uno sforzo enorme, dimostrando che sappiamo usare bene le risorse che ci vengono

Sghiaiamenti nel comune di Auronzo

i coMuni interessati

Paramassi realizzato dopo Vaia

Strade, acquedotti, piste ecco i progetti interessati e i relativi finanziamenti Molte opere sono previste in Agordino dopo le richieste avanzate dagli enti locali per sistemare anche percorsi ciclopedonali e silvopastorali BELLUNO. Ammonta a 7 milioni e 588 mila euro la rimodulazione degli interventi per la ricostruzione dopo la tempesta Vaia, dopo le richieste dei Comuni colpiti. Ben 7 le opere sottoposte a revisione

ad Alleghe. Per la sistemazione della strada silvo-pastorale e del ponte che attraversa il torrente Zunaia, saranno aggiunti altri 150 mila euro alla cifra esistente, mentre altri 50 mila euro sono assegnati per la pista silvo-pastorale del Ru Dall’Aiva. 130 mila euro di nuova assegnazione, invece, per il ripristino del ponte che attraversa il Ru De Col Aut, con rimozione degli schianti. Altri 70 mi-

la euro per lo svuotamento dei tombini comunali, l’asportazione del fango vicino alla palestra e il ripristino della pavimentazione interna. A Cencenighe arriveranno 150 mila euro per completare la regimazione idraulica e la messa in sicurezza delle abitazioni. E ancora, sono cinque i nuovi cantieri a Chies d’Alpago: 60 mila euro per la strada Staol ta Montanes Venal ta Curago, 50 mi-

la per il ripristino del tombotto ceduto a Canele e per le scarpate da Lavina Balars a Val Da Curago; 60 mila per sistemare la strada per Degnona. 90 mila sono assegnati, inoltre, per assicurare il passaggio sopra la frana del Tessina, mentre 40 mila euro sono destinati per la strada in località Pomera. Colle Santa Lucia riceve circa 200 mila euro per il ripristino della pista pastorale verso i Coi. Tre nuove assegnazioni per Comelico Superiore: 67 mila e 500 euro per il ripristino della strada comunale tra Dosoledo e Casamazzagno, 216 mila per il recupero delle strade Mortise, Pian Gallina e LaZa e 94 mila e 500 euro per la frazione di Dosoledo che ha alcune strade gravemente danneggiate. Domegge avrà invece


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