RASSEGNA STAMPA DELL'8 DICEMBRE 2019

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06-DIC-2019 Estratto da pag. 56 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


06-DIC-2019 Estratto da pag. 56 6566

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08-DIC-2019

da pag. 13 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


08-DIC-2019

da pag. 13 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 19 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 19 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 18 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 18 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 15 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 9 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 9 3043

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08-DIC-2019

da pag. 9 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 09/2019: 134.771 63


08-DIC-2019

da pag. 9 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 09/2019: 134.771 63


08-DIC-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 09/2019: 134.771 63


08-DIC-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 09/2019: 134.771 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 14 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 14 3043

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08-DIC-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


08-DIC-2019

da pag. 1 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


04-DIC-2019 Estratto da pag. 52 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


04-DIC-2019 Estratto da pag. 52 3043

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04-DIC-2019 Estratto da pag. 52 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 19 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 17 3043

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08-DIC-2019

da pag. 9 Quotidiano Napoli

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 12/2017:

6.218 63


08-DIC-2019

da pag. 3 Quotidiano nazionale

Direttore: Norma Rangeri

Lettori Audipress 09/2019:

11.327 63


08-DIC-2019

da pag. 15 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 17 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 17 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 12 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 09/2019: 134.771 63


08-DIC-2019

da pag. 12 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 09/2019: 134.771 63


08-DIC-2019

da pag. 12 Quotidiano nazionale

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 09/2019: 134.771 63


08-DIC-2019

da pag. 8 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 7 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 7 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 8 3043

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08-DIC-2019

da pag. 19 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


04-DIC-2019 Estratto da pag. 3 3043

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08-DIC-2019

da pag. 10 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

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08-DIC-2019

da pag. 41 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019

da pag. 41 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 3 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 8 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 8 3043

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08-DIC-2019

da pag. 8 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 8 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 8 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 43 Settimanale Torino

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 12/2015:

68.092 63


08-DIC-2019

da pag. 43 Settimanale Torino

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 12/2015:

68.092 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano Roma

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 12/2018:

17.463 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano Roma

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 12/2018:

17.463 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano Roma

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 12/2018:

17.463 63


08-DIC-2019

da pag. 7 Quotidiano Milano

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 12/2018:

56.160 63


08-DIC-2019

da pag. 7 Quotidiano Milano

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 12/2018:

56.160 63


08-DIC-2019

da pag. 5 Quotidiano nazionale

Direttore: Norma Rangeri

Lettori Audipress 09/2019:

11.327 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 18 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 18 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 9 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 5 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 5 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 10 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 13 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 13 3043

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08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 09/2019:

46.029 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 09/2019:

46.029 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 6 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 26 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 26 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 26 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 26 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 26 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 26 3043

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08-DIC-2019

da pag. 5 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


08-DIC-2019

da pag. 5 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


08-DIC-2019

da pag. 5 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 19 3043

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08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 40 Settimanale Torino

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 12/2015:

68.092 63


08-DIC-2019

da pag. 40 Settimanale Torino

Direttore: Maurizio Molinari

Lettori Audipress 12/2015:

68.092 63


08-DIC-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 11 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 6 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


08-DIC-2019

da pag. 25 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 5546


04-DIC-2019 Estratto da pag. 28 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


04-DIC-2019 Estratto da pag. 28 6566

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 23 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 23 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

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08-DIC-2019

da pag. 14 Quotidiano nazionale

Direttore: Alessandro Sallusti

Lettori Audipress 09/2019:

46.344 63


04-DIC-2019 Estratto da pag. 50 6566

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


04-DIC-2019 Estratto da pag. 50 6566

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

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08-DIC-2019

da pag. 38 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019

da pag. 38 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 09/2019:

46.029 63


08-DIC-2019

da pag. 4 Quotidiano nazionale

Direttore: Marco Travaglio

Lettori Audipress 09/2019:

46.029 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019

da pag. 6 Quotidiano nazionale

Direttore: Alessandro Sallusti

Lettori Audipress 09/2019:

46.344 63


08-DIC-2019

da pag. 6 Quotidiano nazionale

Direttore: Alessandro Sallusti

Lettori Audipress 09/2019:

46.344 63


08-DIC-2019

da pag. 10 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


08-DIC-2019

da pag. 10 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 21 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 21 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 21 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 41 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 41 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 1 3043

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08-DIC-2019

da pag. 21 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 45 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019

da pag. 45 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019

da pag. 39 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019

da pag. 39 Quotidiano Roma

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 12/2015:

62.175 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 29 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 29 3043

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08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

Lettori Audipress 09/2019: 268.950 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Luciano Fontana

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08-DIC-2019

da pag. 7 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019

da pag. 7 Quotidiano nazionale

Direttore: Carlo Verdelli

Lettori Audipress 09/2019: 203.515 63


08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

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08-DIC-2019 Estratto da pag. 12 3043

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08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


08-DIC-2019

da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


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da pag. 2 Quotidiano nazionale

Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 09/2019:

89.490 63


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89.490 63


Cronaca 27

L'ARENA Domenica 8 Dicembre 2019

VERONARACCONTA ¬ FrancescoCobello

«VengonoafarsicurarequidagliUsa» Afinemeseildirettoregeneraledell’Aziendaospedalierauniversitariaintegratafinisceilsuomandato.«I105milionidieurodideficit chetrovaisisonotrasformatiin42,5milionidiutile.SiamoterziinItaliapericasiadaltacomplessità,dopoHumanitaseSanRaffaele» ne per i casi ad alta complessità. E al quinto posto, dopo Torino, Padova, Pisa e Bologna, per i trapianti d’organo.

di STEFANO LORENZETTO

(segue dalla prima pagina) (...) di Pietro Rotari – accanto ai volti di gentiluomini e nobildonne immortalati per questi munifici lasciti che fanno dell’ospedale un museo. «Prima di arrivare a Verona, sono rimasto rinchiuso per cinque anni nel nosocomio di Cattinara, un bunker senza finestre, avevo diritto a un risarcimento», ride. Dal 2010 al 2014 è stato infatti direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Trieste. In precedenza aveva ricoperto incarichi presso la Provincia e il Comune di Treviso, il Comune di Venezia e la Regione Veneto, dove, come dirigente della direzione risorse socio-sanitarie gestiva il Fondo sanitario regionale, poco meno di 8 miliardi di euro l’anno, quanto il fatturato dell’Esselunga. Cobello, sposato con Stefania, assistente sanitaria all’Usl di Venezia, due figli (Elisa, costumista al Teatro dell’Opera di Roma, e Giovanni, addetto al controllo qualità in una multinazionale), sta per mangiare l’ultimo panettone – pardon, pandoro – a Verona. Dopo cinque anni, il 31 dicembre scadrà il suo contratto. Però gira voce che il governatore Luca Zaia intenda mantenerlo alla guida dell’Aoui per un altro anno, in veste di commissario. Così, dopo il 31 dicembre 2020, teoricamente potrebbe ancora concorrere al rinnovo di tutti i direttori generali delle aziende ospedaliere venete e magari restare in città per un altro quinquennio, alla guida della più grande realtà produttiva veronese: 5.000 dipendenti e oltre 1.700 collaboratori (medici in formazione specialistica, borsisti per studio e ricerca, contrattisti libero-professionali). A parte le due lauree, in Economia e commercio a Ca’ Foscari e in Scienze politiche a Padova, e l’abilitazione a revisore dei conti ottenuta dal ministero della Giustizia, i titoli per ambire a un secondo mandato non gli mancano: fin dall’inizio di quello che sta per concludersi si è classificato al primo posto fra tutti i dirigenti della sanità in base al punteggio della Giunta regionale del Veneto, al quale concorrono vari parametri: tempi standard, esiti delle cure, liste d’attesa, tempi traccianti (li chiamano così, manco fossero proiettili) di prestazioni che vanno dalle cure oncologiche alla riduzione entro 48 ore di femori fratturati in pazienti di oltre 75 anni. E i dati di bilancio, ovviamente. Che nel suo caso sono sorprendenti. «Ma non per merito mio», si schermisce. Edichi, allora?

Del direttore generale che mi ha preceduto, Sandro Caffi. Mi ha lasciato in eredità investimenti colossali come il Polo chirurgico Confortini e l’Ospedale della donna e del bambino. Io ho solo raccolto i frutti. Ma non ci sarei riuscito senza i miei due principali collaboratori, il direttore sanitario Chiara Bovo e quello amministrativo Igino Eleopra, e so-

EnzoBiagimidicevasempre:«La parola d’ordine, quando entri in un ospedale e vuoi uscirne vivo, è:chiconosci?».

Devo dissentire da un giornalista che stimavo. Qui la parola d’ordine è: trattiamo tutti nello stesso modo, il migliore possibile. Le lagnanze arrivano su questa scrivania. Ebbene, la stupirò: il 60 per cento delle segnalazioni è fatto da ringraziamenti e complimenti per l’assistenza ricevuta. È vero che sulle liste di attesa perricoverieinterventichirurgici in certi reparti vigilano le forzedell’ordine?

No. Vigilano i medici, a cominciareda quelli di base, che decidono l’accettazione in base a quattro priorità: urgente, breve, differita, programmabile. Mancanoimedici. FrancescoCobello,63anni,direttoresanitariodell’Aoui,nelcorridoiodegliufficiall’ospedalediBorgoTrento,cheospitanounariccacollezioned’artefattadilascitideibenefattori

Gliospedali offronolavoro a6.700persone Ognigiornodiamo assistenza a5.580pazienti prattutto senza l’impegno di tutti i lavoratori dell’azienda. Maalsuoarrivonel2015ilbilanciocom’era?

Giocoforza in rosso. Diquanto?

Considerando l’intero quinquennio precedente, 105 milioni di euro. Da quando sono qui, è sempre in attivo, per un totale, fino al 2018, di 42,5 milioni di euro. L’anno scorso l’utile è stato da record, 16,1 milioni, 15 dei quali accantonati per investimenti prima della chiusura del bilancio. Dadovearriva questo avanzo?

Dai finanziamenti a tariffa pagati dalle Usl di provenienza dei pazienti, pari a 60 milioni di euro, nonostante la degenza media sia diminuita dagli 8,7 giorni del 2014 ai 7,8 del 2018. Verona esporta salute,per questo siamo in attivo. Per i malati di molte regioni, in primis Lombardia ed Emilia Romagna, risultiamo assai attrattivi. Credevoquelledel Sud.

Anche, ma in misura minore. La Sicilia figura al terzo posto. Seguono Trentino, Puglia, Campania e Alto Adige. Bilancio dei cinque anni trascorsia Verona?

Ci sono stato da papa, pur mantenendo la famiglia a Mestre. Molti ricordi affettivi mi legano a questa città. Sono originario del Lido di Venezia, però mio padre Eliseo, morto dieci anni fa, era nato nel 1929 in Valpantena, dove i suoi facevano i contadini. La mamma, Caterina Castagnaro, era nativa di Monteforte. Durante la Seconda guerra mondiale, papà guidava i camion militari sul fronte jugoslavo. Tornato a ca-

sa, fu assunto come autista di bus dall’Acnil, l’azienda di trasporto terrestre del Lido. Lì conobbe mia madre Elsa, veneziana doc, che ha 93 anni. Quindipermetàc’èsanguescaligeronelle suevene.

Eh,ciò, varda ti! Passavo l’estate dai parenti nella campagna veronese. Una volta cresciuto, le mie gite erano in città dalle due zie, sorelle di mio padre, che allora abitavano in via Sirtori e poi traslocarono in via Locchi. Il massimo del divertimento era stare nel negozio di frutta e verdura che Attilio Zangrandi, marito di una delle due, aveva vicino all’Arena. Mi par di capire che resterebbe volentieria Verona.

Questo non dipende da me.

Esele darannoil benservito,che cosa farà?

Anestesisti, pediatri,radiologi nonbastanopiù Itempidiattesa? Siamoneilimiti fissatiinRegione nelle 24 ore fra Borgo Trento e il Policlinico di Borgo Roma: 1.050. Anche qui con numeri inaumento: dai 44.830 ricoveri del 2014 ai 49.265 del 2018. Aggiunga 170 accessiquotidiani ai day hospital, 360 ai pronto soccorso e 4.000 prestazioni ambulatoriali. È come se ogni giorno gli abitanti di un paesedelle dimensioni di Casaleone si trasferissero tutti nelle nostre strutture. Nelle 24 ore facciamo anche nascere mediamente 9 bambini.

Non certo il pensionato. Un posto da revisore di conti o da sindaco di qualche società lo trovo. Lavorare è sempre stato il mio hobby. Sono perito elettronico industriale, uscito dalla maturità con 60, e da ragazzo tiravo cavi elettrici a Marghera. Da 40 e passa anni sto nel settore pubblico, mi piacerebbe rimanerci. Lo amo.

Quantocostaungiornodiricoveroinospedale?

Checompetenzedeveavereildirettore generale di un’azienda ospedaliera?

Sì. La mobilità sanitaria è libera per legge. Il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Non è un bene di mercato.

Tanto buonsenso e capacità di ascolto. Nel mio ufficio arrivano soprattutto le grane. Il sistema delle relazioni sindacali è complesso. Mi faccia l’esempio di una grana cheleè toccata.

Avviare le 30 nuove sale operatorie del Polo Confortini non è stata una passeggiata. Lo abbiamo fatto in corsa, ma con risultati più che soddisfacenti, passando dai 36.944 interventi chirurgici del 2015 ai 37.911 del 2018, una media di 150 al giorno, se si escludono i fine settimana. Ne restano da attivare ancora due. Quanti pazienti ricoverate in un anno?

Le dico quanti ne accettiamo

Questapoi!

Ha idea di quanto costi negli Stati Uniti o in Germania una cura disintossicante dalle più comuni dipendenze, tipo droga, fumo o ludopatia? Conviene di più da noi. Dopodiché assistiamo anche gli stranieri che si ammalano o hanno un infortunio a Verona. Ricordo il caso di un’americana coinvolta in un incidente con la bici. Credo che dall’ospedale abbia telefonato al presidente Barack Obama, suo amico. Ma non ce n’era bisogno: i nostri l’avevano già operata talmente bene che venne in visita l’ambasciatore degli Usa per ringraziarci. Da allora, ogni anno ci arriva l’invito per i festeggiamenti del 4 luglio in occasione dell’Independence day. Assistetesolostraniericonregolarepermessodi soggiorno?

IlVeronese èlaterrad’origine deimiei.Stavo inunbunkerprivo difinestre:quiho unapinacoteca euro,sempre Iva esclusa. Ignoro quali siano le uscite al Sud, ma la dice lunga un fatto: il nostro direttore sanitario, la dottoressa Bovo, è stata inserita dal governo nell’unità di crisi prevista dal decreto Calabria, che ha commissariato in toto la sanità di quella regione. Comesiottengonoirisparmisullasalute?

Con l’appropriatezza delle cure. Va dato ai pazienti ciò di cui hanno bisogno, non di più. La lamentela più diffusa è sui tempi di attesa per un esame o peruna visitaspecialistica.

Però questo è meglio di un albergo.

Assistiamo tutti. Una nazione civile non lascia a terra nessuno. Il recupero delle somme per le degenze avviene nei Paesi d’origine attraverso il ministero degli Esteri. Siamo un’azienda a carattere sociale, non bisogna mai dimenticarlo.

Chiunque può farsi curare dove piùgliaggrada,andandolontano dalluogo diresidenza?

Se un’islamica pretende d’essere visitata da un medico donna, chefate?

Non si è mai posto il caso, neppure quando dirigevo l’ospedale di Trieste. La mia opinione è che la visita il medico di turno, uomo o donna che sia.

Vanno considerati posti di frontiera. Al personale che vi lavora va la mia solidarietà. I tempi non sono eccezionali, però migliori che altrove. Non conosco un solo pronto soccorso in Italia che non calamiti le proteste degli utenti.

Ipazientidialtreregioninon tolgonoqualcosa aiveronesi?

A quanto ammonta il bilancio dell’Aoui?

Altra lamentela: non si spende perrinnovare leattrezzature.

Fra i 700 e gli 800 euro.

Piùdiunasuiteall’hotelDueTorri.

Al contrario, sono una grande risorsa. Questa è un’azienda nazionale. (Indica il presidente Sergio Mattarella nel ritrattoufficiale appeso alle sue spalle, ndr). Anzi, internazionale. Nientemeno.

Ci sono americani e tedeschi che vengono a farsi curare nei nostri ospedali, ovviamente con tariffe private, perché spendono meno che nei loro Paesi. Nel 2018 i degenti stranieri sono stati 828, quarto posto nella classifica dei non residenti in regione, per un incasso di 4,3 milioni di euro.

A poco più di 593 milioni. Icosti più rilevanti?

Quelli per il personale, pari a quasi 224 milioni di euro, che incidono per il 38 per cento, seguiti da quelli per i farmaci, pari a oltre 111 milioni, che assorbono poco meno di un quinto dell’intero bilancio. Maqui unpasto ouna siringacostano come in Calabria, per fare unesempio?

Fra colazione, pranzo e cena, in un giorno spendiamo 11,013 euro a paziente, Iva esclusa. Per una siringa 0,063

I dati attestano che siamo entro i margini definiti dalla Regione.

Poi ci sono le proteste per i tempidi attesaneipronto soccorso.

In linea generale, è la più giustificata. Ma a Verona disponiamo di 7 risonanze magnetiche, 7 Tac fra cui una tomografia a emissione di positroni, 3 acceleratorilineari, 7 angiografi e poi la Iort che associa la radioterapia all’intervento chirurgico, il Da Vinci per la chirurgia robotica, Spect Tac, Tomotherapy, Gamma Knife, Mrg Fus per la chirurgia con ultrasuoni focalizzati guidati dalla risonanza magnetica. Non per nulla siamo terzi in Italia, dopo la clinica Humanitas e l’ospedale San Raffaele di Milano, come polo d’attrazio-

Vero. È un problema storico ed endemico, perché riguarda tutta l’Italia. Questo Paese ha sbagliato nel pianificare le specializzazioni per il futuro e così oggi abbiamo carenza di anestesisti, pediatri e radiologi. Nei limiti del possibile, ci capita persino di andare in aiuto di altre Usl, con qualche prestito temporaneo di personale per tamponare le criticità più forti. Verona è stata la prima ad assumere anestesisti specializzandi che frequentano il quinto o il quarto anno di Medicina. Mancanoanche gliinfermieri.

Da tre anni il loro numero è pressoché stabile: 2.033. Abbiamo appena bandito un concorso che ha raccolto ben 8.124 domande da tutta Italia. In 4.726 si sono presentati alla preselezione e in 2.802 alla prova scritta e pratica. Gli ammessi all’orale sono stati 1.978. Adesso abbiamo 1.552 infermieri in graduatoria, dei quali circa 150 già assunti. Altri seguiranno a breve, a mano a mano che maturano i pensionamenti. Ma lei è mai stato ricoverato in ospedale?

Sì, a 5 anni, all’Ospedale al Mare del Lido, oggi chiuso, per la frattura di una tibia. E poi a 11, per un’appendicite, al Policlinico San Marco di Mestre. Nel 1994 a San Donà di Piave per un’artroscopia al menisco. Fine delle disgrazie. Mi reputo fortunato. Non ha l’impressione che lo Stato sprechi soldi per tante cose inutili e stringa i cordoni della borsaperla sanitàpubblica?

Ne ho un’altra: che si faccia poco per favorire il lavoro, per esempio riducendo le tasse sulle imprese e sui dipendenti. Tutto il resto viene di conseguenza. Il miglior ministro della Salute cheabbiamo avuto?

Parlando per esperienza personale? Mi sono trovato molto bene con Girolamo Sirchia e Ferruccio Fazio. Due medici. Certamente sapevano di che cosa parlavano. www.stefanolorenzetto.it


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DOMENICA 8 DICEMBRE 2019 LA TRIBUNA

TREVISO

Treviso Corso del Popolo, 42 Centralino0422/417.611 Fax 0422/579.212 Abbonamenti 800.420.330 Pubblicità 0422/75.611

Il caso aeroporto

Canova, Girotto congela l’ampliamento «Con i 5 Stelle al governo stop a Save» Il senatore pentastellato ieri in città con il Comitato: «Anche a Treviso deve essere rispettata la legge in materia»

Alessandro Bozzi Valenti «Finché ci siamo noi il master plan dell’aeroporto Canova, così com’è, non verrà mai fatto: prima Save si mette in regola, poi può pensare allo sviluppo dello scalo». Suona così, per voce del senatore pentastellato Gianni Girotto, il messaggio del governo Conte bis lanciato ieri mattina a Treviso in una conferenza stampa congiunta (Comitato dei residenti più Movimento 5 Stelle) al Comune di Treviso e, di pari passo, a Save, la società che gestisce il Marco Polo di Venezia oggi di fatto proprietaria anche di Aertre, la società che gestisce l’aeroporto di Treviso. La società che ha in gestione lo scalo di San Giuseppe, nelle ultime settimane, ha visto infatti rimessi in discussione tutti i propri piani di sviluppo del Canova, contenuti nel master plan, bloccati dal ministro dell’Ambiente grillino Sergio Costa, e proprio quando il via libera da Roma sembrava invece cosa fatta. Ma lunedì scorso Costa ha bloccato l’intera pratica, che dovrà ora tornare all’esame della commissione di valutazione di impatto ambientale (Via)del ministero. LO STOP IMPROVVISO

Uno stop che ha fatto scattare le ire del centrodestra, Lega in primis, contro «quelli del no a tutto e antagonisti dello sviluppo», ma allo stesso tempo ha rinforzato l’asse tra i grillini e parte della sinistra ambientalista trevigiana. Entrambi a sostegno del “Comitato stop aeroporto”, ad ora il vero vincitore della partita sul Canova. Probabilmente, e paradossalmente, vincitore assieme a Save, che con la fine del 2019 si avvicinerà a quota 25 mila voli annuali, ben sopra anche l’ultimo paletto (22.500) posto dal ministero dell’Ambiente. Save che, di fronte allo stop di Costa, può ora continuare a gestire un Canova a pieno regime senza più mettere sul piatto i 4 milioni di euro previsti in opere di compensazione e alleggerimento del traffico anche su quattro ruote diretto al Canova. «Non c’è nessun complotto: il ministero, semplicemente, ha ritenuto che i rilievi trasmessi dal Comitato fossero meritevoli di ulteriori approfondimenti, nonché fondati ed oggettivi», ha sottolineato a riguardo ieri proprio il senatore Girotto, intervenendo

alla conferenza stampa voluta dai cittadini del Comitato, a palazzo Bomben, a cui hanno partecipato anche i consiglieri regionali Simone Scarabel (M5s) e Andrea Zanoni (Pd). «PROVE CONCRETE»

«Non si è trattato di vaneggiamenti pretestuosi o infondati di cittadini claustrofobici, come vorrebbe far passare qualcuno, ma di questioni pertinenti. Siamo in regime di perfetta normalità: Save, come qualsiasi altra azienda italiana, deve rispettare la legge. Null’altro» ha incalzato Girotto, «il ministero e il governo non hanno sospeso nulla, sia chiaro: mi rendo conto che la normalità, in Italia, sia eccezionale, ma è quella che stiamo perseguendo. Questo governo tramite i propri ministeri, e io personalmente, verificherà come per qualsiasi progetto che anche la situazione dell’aeroporto di Treviso sia legittima e regolare». LE VERIFICHE

Rivedere l’incidenza sulla salute pubblica, gli impatti acustici, la ripartizione dei decolli tra Quinto e Treviso, la presenza di scuole: questi, tra gli altri, i punti del documento inviato nelle scorse settimane dal Comitato che hanno indotto il ministero dell’Ambiente a rinviare firma e timbro finali al progetto di Save per lo scalo di San Giuseppe. E di fronte a ciò, il Comitato, in replica al dito puntato del sindaco Mario Conte e del governatore Luca Zaia, non vuole venir accusato di disfattismo: «Perché stanno aspettando l’ok del ministero per mettere in pratica le opere di mitigazione ma non hanno atteso il parere ministeriale prima di aumentare i voli? Qui c’è qualcosa che non va» sottolinea Giulio Corradetti, presidente del Comitato, a cui fa eco il portavoce Dante Faraoni: «Siamo di fronte a una barzelletta e Conte e Zaia stanno facendo le parti dei “trota”» dice Faraoni, «È stato merito loro se il piano dell’aeroporto è stato bloccato: a marzo 2019 la commissione Via nazionale aveva dato il proprio benestare al progetto di ampliamento, prevedendo il 39% dei decolli su Treviso. Se loro non si fossero opposti, la pratica sarebbe stata chiusa». Invece sia Ca’ Sugana che la commissione Via regionale dissero «no», facendo ripartire l’iter ed ottenendo, nell’ultimo parere, la discesa a quota

Un momento della conferenza stampa di ieri con al centro il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto

21% dei decolli su Treviso. Ora, però, torna tutto in discussione. E i tempi non si conoscono: «A giudicare il piano sarà la nuova commissione Via: non dobbiamo far sì che l’urgenza faccia scavalcare le regole», conferma Girotto, «Gli attacchi di Conte e Zaia? Me li aspettavo, d’altronde la Lega è all’opposizione. L’iter del Canova va però avanti da 17 anni: se doveva essere velo-

cizzato, perché non l’ha fatto Zaia quando era ministro? Evidentemente la sua tranquillità e quella di Conte è stata disturbata solo dalla richiesta di far passare un certo numero di voli sopra Treviso. Capiscano, però, che lo sviluppo non può essere barattato con la salute delle persone». ANCHE I VERDI IN CAMPO

Anche i Verdi di Treviso in una

nota auspicano «la ridiscussione della questione dell’aeroporto all’interno di un ragionamento di razionalizzazione del sistema aeroportuale del Nordest: ampliare la capacità operativa del Canova, degli arrivi che hanno per meta il centro storico di Venezia, risulta in netta contrapposizione alle politiche del Comune di Venezia sta mettendo in campo di riduzione dell’insostenibile af-

flusso di persone nella città lagunare. Il direttivo dei Verdi di Treviso sostiene quindi le istanze del Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Treviso». E l’affondo: «Zaia e Conte, invece di perseguire politiche rivolte alla salute ed al benessere della popolazione di Quinto e Treviso, si sono allineati unicamente agli interessi economici di Save». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

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San Donà

IL SINDACO Andrea Cereser: «Da gennaio cominceremo ad accantonare le risorse necessarie». Ricadute importanti sul piano turistico

di Piave

Domenica 8 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

mestrecronaca@gazzettino.it

Ciclabili, piano da 60 milioni `L’obiettivo è connettere centri storici e frazioni, I Comuni di tutto il Veneto orientale lavorano a un “masterplan” per completare la rete esistente collegandosi anche alle reti nazionali ed europee `

SAN DONÀ Un masterplan del Veneto orientale per collegare tra loro le piste ciclabili e realizzarne di nuove. Il progetto che vede San Donà come capofila è stato presentato ieri in sala Ronchi al palazzo del Consorzio di bonifica. La visione d’insieme della mobilità sostenibile è promossa da Conferenza dei sindaci e Vegal, che ha istituito un comitato scientifico e supportato i progettisti. Il piano aggiorna tutti i tracciati esistenti, ne studia la percorribilità e i punti neri, prevede interventi per completare o mettere in sicurezza gli itinerari e i servizi da erogare. Un piano che raccorda il territorio alle ciclovie europee, nazionali e regionali, mettendo in connessione centri storici e frazioni, località della costa e dell’entroterra. «È un progetto strategico voluto dalla Conferenza – ha spiegato la presidente Silvia Susanna – servizi e infrastrutture che consentono di pensare ad interventi e forme condivise di gestione del territorio. Il masterplan serve a migliorare la rete delle ciclovie, creare i presupposti per connetterle e poter accedere a bandi che riguardano temi ambientali e mobilità sostenibile, collegare le risorse già esistenti e le eccellenze di un territorio da 230mila abitanti».

I PROGETTI Il sindaco di San Donà Andrea Cereser ha spiegato che lo studio proietta il territorio nel futuro con ricadute importanti per l’occupazione. «Da gennaio si parte per mettere insieme le risorse necessarie a realizzare il piano – ha spiegato Cereser - comprende un potenziamento e nuove linee di mobilità, un programma di interventi coordinati per intercettare i finanziamenti e un ufficio per la mobilità ciclistica, una struttura operativa di supporto ai Comuni». Il costo complessivo per realizzare il piano è di 60 milioni. «La Regione è pronta a fare la sua parte – ha confermato il vicepresidente Gianluca Forcolin – c’è già qualcosa per partire in

IL TURISMO DELLE DUE RUOTE Cicloturisti nel Sandonatese in una foto d’archivio. Nel tondo in alto, il sindaco di San Donà Andrea Cereser

relazione al piano regionale della Mobilità. Soprattutto servono progetti efficaci come questo per accedere a fondi nazionali ed europei. Finalmente nel Veneto orientale si lavora in squadra, coinvolgendo la Regione». La rete, infatti, comprende San Donà, Musile, Noventa, Fossalta di Piave, Meolo, Ceggia, Jesolo, Eraclea, Caorle, Portogruaro, Pramaggiore, Annone Veneto, Gruaro, Cinto, Concordia, Fossalta di Portogruaro, San Michele al Tagliamento, San Stino, Teglio Veneto, Torre di Mosto, Portogruaro ma al progetto hanno aderito anche Quarto d’Altino e Cavallino. Molti i sindaci presenti, come i referenti di altri enti tra cui il Consorzio di Bonifica, Città metropolitana, Atvo, Fiab, Legambiente, consorzio Bim, l’azienda Livenza Tagliamento acque. Davide De Bortoli

Il progettista

«Bisogna realizzare 25 chilometri in ambito urbano» Un piano unico della mobilità sostenibile del Veneto orientale, che comprende anche bus e ferrovia. «Si tratta di un sistema urbano e di uno extraurbano, per cui servirà attrezzare le città, compresi i collegamenti tra centri e frazioni, e le grandi ciclovie europee». È quanto spiegato da Marco Passigato dello studio Net-mobility di Verona che ha curato la progettazione coordinata con l’assessora alla Mobilità di San Donà Lorena Marin e il dirigente Baldovino Montebovi.

«C’è bisogno di realizzare circa 25 chilometri in ambito urbano da San Donà a San Michele al Tagliamento – spiega Passigato riqualificare circa 100 chilometri del sistema già esistente, che in totale comprende 250 chilometri, lungo i fiumi e la costa. Altri 40 chilometri sono previsti per nuove piste nell’entroterra». Gli itinerari già esistenti in funzione del cicloturismo sono quello dei Salsi ed altri interventi mirati come il ponte a San Stino; con il contributo della Città

metropolitana sono stati realizzati il collegamento Portegrandi-Caposile e lungo via Fausta a Cavallino-Treporti. Anche i Comuni hanno realizzato alcuni itinerari, lungo la costa c’è il gira-laguna da Punta Sabbioni a Bibione e lungo i fiumi il gira-Sile, gira-Livenza, gira-Piave e gira-Tagliamento. Una ciclovia turistica importante da realizzare sarà la Trieste-Venezia, che passerà anche vicino al Piave. D.Deb. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lavori per la rotatoria, cambia la viabilità MUSILE Viabilità modificata sulla statale 14 Triestina per l’esecuzione dei lavori della rotatoria Esso. Da venerdì i veicoli in transito vengono deviati sull’allargamento del tratto stradale già realizzato a ridosso dell’argine del fiume Piave. Impossibile l’accesso a Musile da quel lato della strada. Sono state infatti chiuse via Marconi e via Verdi in corrispondenza dell’incrocio con la statale 14. Soltanto per gli autobus di linea dell’Atvo, per gli scuolabus, i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine è stato creato un percorso asfaltato temporaneo, davanti all’hotel Calaluna, che consentirà l’ingresso e l’uscita da Musile verso

la Triestina. Sono stati inoltre istituiti i limiti di velocità a 30 km l’ora, il divieto di sorpasso e di sosta nell’area del cantiere della nuova rotatoria. Le modifiche alla viabilità dureranno due mesi, fino al 6 febbraio prossimo. «Il traffico lungo la statale 14 non viene rallentato da questo intervento - rileva l’assessore alla viabilità Vittorino Maschietto - Anzi, non essendoci più le immissioni dei veicoli provenienti da Musile, scorre più tranquillamente. Qualche disagio c’è solo per i musilensi, che devono fare delle deviazioni». Con le modifiche adottate, le vetture provenienti dalla Triestina potranno entrare in città dalla parte del monumento al Bersagliere, mentre più disagevole sarà l’immissio-

ne sulla statale delle auto in uscita da Musile, che potranno soltanto attraversare il ponte della Vittoria e subito ripercorrerlo in senso contrario, oppure, dal lato opposto della città, imboccare l’argine San Marco e superare il sovrappasso Salmasi. «I disagi sono inevitabili, ma in questo caso sono minimi, considerata la portata dei lavori che si stanno svolgendo su una

STATALE TRIESTINA, DA VENERDÌ I VEICOLI VENGONO DEVIATI SU UNA PARTE DEL TRATTO STRADALE GIA’ REALIZZATO

STATALE TRIESTINA Deviazioni sulla statale

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strada statale molto trafficata commenta la sindaca Silvia Susanna - L’impresa sta proseguendo bene l’intervento. Non ci sono ritardi, neanche causati dal recente maltempo. Adesso inizia la parte più complessa, perché la società Veritas dovrà intervenire nella zona centrale della rotatoria per installare dei giunti di rafforzo sulla condotta idrica che serve tutta Musile e San Donà. Auspico che Veritas svolga i lavori con la stessa celerità dell’impresa stradale e che, nei due mesi previsti, gli impegnativi lavori sulla condotta vengano conclusi». Se non ci saranno ritardi, la nuova rotatoria sulla statale Triestina sarà inaugurata all’inizio della prossima primavera. Emanuela Furlan

NOVENTA GLI ABUSI NELLO SPORT È dedicato al delicato tema delle molestie e abusi nello sport il convegno che si terrà venerdì 13 dicembre alle 20.30 nella sala della loggia a Noventa. L’appuntamento pubblico è promosso dall’associazione calcio Noventa, sostenuto da Coni, Figc, e Lega nazionale dilettanti. Relatore sarà l’avvocato Alessio Rui di San Donà. Si discuterà, infatti, di prevenzione, mezzi di tutela e rimedi di carattere processuale. Si tratta del secondo appuntamento dedicato allo sport a Noventa, con relatore lo stesso legale, grande appassionato di sport. Nei giorni scorsi l’ex difensore del Milan Filippo Galli aveva incontrato gli studenti delle scuole elementari e medie

della zona assieme al giornalista Alberto Cerruti della Gazzetta dello Sport. Nel pomeriggio entrambi hanno trattato il tema dell’evoluzione nello sport dagli anni 80 nella sala-convegni dell’hotel Base che si presentava gremita, con tanti sportivi tra cui giocatori neroverdi, presidenti di società sportive, avvocati e giornalisti, poiché l’evento era sostenuto dalla Camera Avvocati di San Donà e dal Sindacato giornalisti veneto. A portare il loro saluto il sindaco Claudio Marian, il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin e Giuseppe Ruzza presidente della Lega nazionale dilettanti. (d.deb)

SAN DONÀ ENERGIA SOSTENIBILE Lo sviluppo urbanistico di San Donà e il Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima. Si tratta dei temi connessi tra loro che saranno trattati dal sindaco Andrea Cereser nell’incontro pubblico fissato per domani, lunedì 9, alle 20.30 nella sala conferenze del centro culturale. «Sono due percorsi che continuano il cammino avviato negli anni scorsi e rientrano nel programma di mandato – spiega il sindaco – : da un lato la città mostra il suo impegno per raggiungere i 17 obiettivi fissati dall’Onu nell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dall’altro si impegna con l’adesione al Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima, ossia le azioni concrete destinate a migliorare l’ambiente e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici». Per questi la cartina-tornasole è data dalla riduzione delle emissioni di Co2 nel territorio comunale, obiettivo già raggiunto nel 2017 con 21,46% in meno rispetto al 2005, grazie ad un attento lavoro di pianificazione. Il nuovo obiettivo è arrivare a meno 40% di gas-serra nel 2030. (d.deb)


VII

Treviso

Domenica 8 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Comitato-Ca’ Sugana, nuovi veleni sul Canova Faraoni: «L’esame del masterplan è ripartito per colpa ` Manera: «Falso, abbiamo rispettato tutti i tempi tecnici altri invece hanno contattato il ministro per via privata» del Comune che ha voluto riaprire l’intera procedura» `

LA POLEMICA TREVISO Scontro totale sullo stop al piano di sviluppo dell’aeroporto da 22.500 voli all’anno. Il comitato punge il Comune dicendo che è stato lui stesso a darsi la zappa sui piedi quando ha cercato di azzerare i voli su Treviso. Da Ca’ Sugana, però, contrattaccano spiegando che le osservazioni del gruppo sono arrivate fuori tempo massimo e sono state prese in considerazione solo grazie all’aiuto del Movimento 5 Stelle. «Il Comune si è comportato da tonno, anzi, da trota – dice Dante Faraoni, portavoce del comitato – ha fatto tutto da solo riaprendo lo scorso aprile la procedura in commissione Via regionale per cancellare i voli su Treviso». Lì, rivelano, il gruppo si è inserito con nuove osservazioni, culminate nella lettera alla segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente che con il sostegno dei grillini, a partire dal senatore trevigiano Gianni Girotto, ha portato al rinvio del master plan alla nuova commissione nazionale valutazione impatto ambientale, che si sta per insediare, nonostante i pareri tecnici favorevoli già messi.

LA REAZIONE La replica di Alessandro Manera, assessore comunale all’Ambiente, è durissima: «È molto strano che il progetto sia tornato al comitato tecnico appena nominato dallo stesso ministro Sergio Costa, che era anche ministro del governo prece-

dente, e casualmente su indicazione di un suo collega di partito. In Regione Veneto non avvengono mai cose del genere – scandisce – un senatore propone i propri dubbi nel Senato della Repubblica. Non può per via privata contattare il ministro perché è del suo partito e dire di far variare l’assetto tecnico di una commissione terza». «Il municipio ha sempre presentato le osservazioni nei tempi tecnici previsti – aggiunge – noi non abbiamo riaperto proprio nulla. Nessuno dovrebbe intervenire al di fuori dei tempi tecnici. Come Comune non abbiamo inviato alcuna documentazione dopo che la Via nazionale ha deciso penalizzandoci un po’ rispetto alla Via regionale (cioè confermando il 21% dei decolli verso Treviso, ndr). Abbiamo accettato il parere di un organo tecnico precostituito. Altrimenti non si potrebbe più costruire un’opera pubblica».

mitato fondati e meritevoli di approfondimento – spiega il senatore – siamo in un regime di perfetta normalità. Save è un’azienda che come le altre deve rispettare le regole. Era stato chiesto che un certo numero di voli passasse su Treviso e forse questo ha disturbato la tranquillità del sindaco della città, che forse pensa che i cittadini di Quinto siano di serie B. Mi rendo conto che la normalità in Italia sia eccezionale». Girotto non giudica l’operato della precedente Via che aveva messo il timbro sul master plan, ma osserva: «È recente il fatto che l’Arpav abbia certificato lo sfo-

L’appuntamento

Italia Viva sbarca anche a Treviso

TEMPI LUNGHI Adesso si attendono le mosse della nuova commissione Via nazionale. Non sarà cosa breve: prima ci deve essere l’insediamento e poi si dovranno risolvere le incompatibilità dei componenti. Per Girotto, però, da una parte il ritorno in commissione Via è assolutamente legittimo e dall’altro nel frattempo il Canova dovrebbe rispettare il limite di 16.300 voli all’anno. Aspetto ribadito anche dal comitato che in merito attende il pronunciamento del Tar a febbraio. «Il ministero dell’Ambiente ha semplicemente giudicato i rilievi che sono stati trasmessi dal co-

ramento del rumore. E questo è sostanziale». Anche per avviare una valutazione dell’impatto sulla salute dei cittadini. Il riferimento è al rilevamento alla base dei 2mila euro di multa che il Comune di Quinto ha elevato a Save/AerTre. Un rilevamento simile è stato eseguito anche a Treviso. Per ora, però, da qui non sono arrivate sanzioni: «Ma siamo stati noi a chiedere il monitoraggio costante dell’inquinamento acustico – tira le fila il sindaco Mario Conte – ricordo che nessuno di quelli che fino a ieri amministravano la città l’aveva mai chiesto». Mauro Favaro

CONTESTATO L’aeroporto Canova resta al centro della polemica scoppiata tra il Comitato e l’amministrazione comunale

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Italia Viva prende forma anche a Treviso. Il partito di Matteo Renzi si presenterà ufficialmente domani sera alle 21 nel centro congressi dell’hotel Maggior Consiglio. All’incontro, organizzato dai comitati locali, saranno presenti anche i parlamentari Sara Moretto ed Ettore Rosato. «L’evento prosegue il percorso politico iniziato sul territorio dai comitati locali di azione civile, ora comitati di Italia Viva – spiegano gli organizzatori – e darà l’occasione di presentare anche il contenuto della proposta politica di Italia Viva, denominata shock, per far ripartire l’economia italiana: un piano da 120 mi-

liardi di investimenti nei prossimi tre anni in grandi opere e infrastrutture. I settori interessati sono: strade e ferrovie; porti e aeroporti; periferie e piani città; dissesto idrogeologico; scuole e ospedali; cultura e turismo; energia e green act». «Solo una parte di queste opere sono bloccate per mancanza di fondi, mentre gli ostacoli maggiori vengono dalla burocrazia – concludono – serve una legislazione apposita: per questo il contenuto del piano diventerà una proposta di legge che verrà depositata da Italia Viva nel gennaio del prossimo anno». M. F.


Provincia 35

L'ARENA Domenica 8 Dicembre 2019

PESCANTINA. Dopoladecisione dichiudere inviapreventiva un pozzodell’acquedotto comunalesi diffondel’apprensionefra gli abitanti

Discarica, i Pfas in acqua fanno paura I cittadini: «Da qualche giorno quella che esce dal rubinetto è diversa» Etuttichiedonochiarimenti eprovvedimentiilprima possibile Emanuele Zanini

Sale la preoccupazione a Pescantina all’indomani della decisione da parte di Acque Veronesi di chiudere uno dei quattro pozzi comunali, perché contaminato da Pfas. La chiusura del pozzo che si trova vicino alla discarica di Ca’ Filissine - la cui contamninazione pur lieve è con ogni probabilità è la causa della contaminazione attraverso il percolato già infiltratosi nelle acque sotterranee superficiali - è «a scopo precauzionale», dicono dalla società che gestisce anche il sistema idrico integrato pescantinese. I limiti delle sostanze rilevate rientrano in quelli dettati dalla Regione per le aree che si trovano all’esterno del territorio a cavallo fra le province di Verona, Vicenza e Padova, anche se non sono tendenti a zero. La presenza delle sostanze perfluoro-alchiliche, composti di natura chimica dannosi per l’uomo, è inoltre inferiore rispetto ai valori riscontrati nella Bassa ed Est veronese. Ma ciò non basta per rassicurare la cittadinanza. La notizia infatti non lascia per nulla tranquilla la popolazione: ieri in paese era rimbalzata tra la gente, già molto preoccupata per l’allarmante situazione della discarica, con più di qualcuno che, forse condizionato da quanto appena appreso, ha notato un cambiamento del gusto e del

Ilcomitato: «Eraanniche lodicevamo.C’è rabbiapercome èstatagestita lasituazione»

colore dell’acqua del rubinetto proprio negli ultimi tempi. Teresa Boscolo, 46 anni, e Zeruia Montalbano, 31, mentre prendono un aperitivo al Cafè Ai Mulini, non nascondono la loro apprensione, a cui si associa lo stesso barista del locale, Nicola Ridente. «La chiusura di un pozzo non ci fa certo piacere. Significa che qualcosa non va. Già di solito non ci fidiamo a bere l’acqua di casa. Preferiamo quella in bottiglia. Figuriamoci adesso», ammettono le due amiche. E mentre commentano la notizia a Teresa, che lavora al museo di Storia naturale a Verona, viene in mente un dettaglio. «Fatalità stamattina (ieri per chi legge), senza ancora sapere della chiusura del pozzo, ho notato una consistenza strana dell’acqua,

quasi fosse più pesante. Resta il fatto che non mi fido per niente». Una sensazione provata anche da Jessica Caccia, titolare del negozio di acconciatura Platinum, che, senza sapere di quanto accaduto, a sua volta da alcuni giorni ha notato qualcosa di strano nell’acqua. «Lavoro a Pescantina ma abito a Ospedaletto. A casa da alcuni giorni l’acqua ha odori e sapori particolari, come se ci fosse cloro in eccesso. Ricorda quella della piscina». Sulla presenza di Pfas in quantità tali da decidere di abbandonare un pozzo, Caccia ribadisce a sua volta la propria preoccupazione, che accomuna un po’ tutti. Salvatore Defino, 52 anni, residente a Bussolengo, mentre sorseggiava ieri mattina

un caffè a Pescantina, non è rimasto troppo sorpreso da quanto accaduto. «Da anni il territorio qui è in allarme per la questione legata a Ca’ Filissine. Era facile prevedere un inquinamento in falda di questa portata». E tra un commento e l’altro, confessa che anche a Bussolengo da alcuni giorni «l’acqua ha un sapore particolare, di cloro, quasi di candeggina. È chiaro quindi che continuo a non fidarmi a bere l’acqua del rubinetto». Gianpiero Mucchetti, titolare del bar Times, che si trova a Balconi, proprio nella zona dove verrà chiuso il pozzo da Acque Veronesi, si unisce alla preoccupazione degli altri intervistati. «Il problema è grave. Serve intervenire. E sulla discarica la questione è ancora irrisol-

JessicaCaccia

SANFLORIANO CANTARAMARIA NELLAPIEVE CONCORO EBANDA Oggi, alle 17.30, nella pieve di San Floriano, appuntamento corale e musicale «Cantar a Maria» con il coro parrocchiale, la banda comunale di San Pietro in Cariano e il coro «El Vesoto». L’ingresso in pieve alla serata per l’Immacolata è libero. C.M.

NicolaRidente

GianpieroMucchetti

SalvatoreDefino

ta, con il rischio che il percolato aumenti». Mentre tutti chiedono a gran voce chiarimenti sulla vicenda, Franco Benedetti e Gianluca Godi del Movimento Ambiente & Vita, non sono per nulla sorpresi della notizia. Anzi. «È anni che diciamo che gli Pfas sono entrati

in falda. Abbiamo chiesto interventi concreti, ma finora nulla si è mosso. Nessuno si è attivato concretamente, nonostante le segnalazioni». «C’è una gran rabbia per come si è gestita finora la situazione», concludono gli attivisti. • © RIPRODUZIONERISERVATA

SOAVE. Oggil’inaugurazionedelle esposizioniprincipali inconcomitanza con l’accensionedell’albero in piazza

Ilpercorsodei presepi trasforma ilborgoin unagalleriaacielo aperto Saràripropostaanchelanatività con gli animali attesissimasoprattutto daipiù piccoli Torna a illuminare il Natale dei soavesi e dei visitatori della cittadina murata «Soave, il paese dei presepi», la tradizionale rassegna che, durante il periodo delle festività, trasforma il borgo medioevale di Soave in una galleria a cielo aperto, accogliendo tanti presepi artistici che abbelliranno il borgo storico e le frazioni. La Pro loco di Soave, in collaborazione con altre associazioni del paese e con l’aiuto dei tanti volontari che si sono messi a disposizione per allestire le natività, ha cercato anche quest’anno di dare vita ad un programma quanto più completo possibile, con molti eventi. Le esposizioni principali verranno inaugurate oggi, in concomitanza con l’accensione del grande albero in piazza Mercato dei Grani alle

16,30. Novità di quest’anno è la collaborazione con «Presepi dal mondo a Verona», la prestigiosa rassegna internazionale che da 36 anni si svolge in città (quest’anno si tiene alla Gran Guardia). Due presepi della rassegna veronese verranno ospitati dalle mostre soavesi, mentre i migliori presepi presenti quest’anno a Soave potranno, il prossimo Natale, essere esposti a Verona alla rassegna cittadina. Uno scambio tra esposizioni natalizie che arricchirà entrambe. Altra iniziativa di quest'anno è che saranno turisti e visitatori a decidere quali sono i migliori presepi esposti a Soave, indicando le loro preferenze su appositi registri presenti nelle chiese di San Rocco, in via Bassano, e dei Padri Domenicani, in via Castello Sca-

ligero. La maggior parte delle esposizioni e dei presepi verranno inaugurati oggi, come si diceva, data in cui verranno aperte al pubblico anche le mostre «Il presepio nella cultura e nell’arte», che si tiene all'interno della chiesa dei Padri Domenicani e dei «Presepi Diorami», esposti nell'ex chiesa di San Rocco. C'è pure la raccolta di Sacre Famiglie curate da Giovanni Castagna e che si potranno visitare in piazza Antenna. Si potrà percorrere pure il percorso «Il presepe nella via»: si tratta dei presepi esposti nelle vetrine dei negozi e delle botteghe del centro, aderenti all'iniziativa. Sempre oggi, nel pomeriggio, in piazza mercato dei Grani, ci sarà l’accensione dell’albero a cura della Pro loco, con i bimbi del paese che

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potranno incontrare Babbo Natale alle 16,30, per consegnargli le letterine distribuite nei giorni scorsi nei negozi del centro storico. La manifestazione «Soave, il paese dei presepi» proseguirà fino al 19 gennaio. Tante le

occasioni di festa e gli appuntamenti in programma fino a quella data: i concerti in attesa del Natale e di Santo Stefano del corpo bandistico «Monsignor Lodovico Aldrighetti» a Rocca Sveva, le numerose visite guidate di Vero-

MONTECCHIA CONCERTO DELL’IMMACOLATA CONI CORI Il coro Tre Monti, diretto da Silvano Dal Cero, e l’Academia musica nova di Edoardo Gioachin, accompagnati all’organo da Thomas Gelain, animano la messa di oggi, alle 19, in Duomo. Dalle 20.15, inoltre, Concerto dell’Immacolata. P.D.C. SANBONIFACIO POESIE EPACE ALL’ABBAZIA Si conclude oggi, alle 16, in sala Pedrollo di Villanova, «Autunno in Abbazia», organizzato dall’associazione L’Abbazia di Villanova per il territorio, con patrocinio del Comune. Il noto poeta, filosofo e scrittore Marco Guzzi condurrà alla ricerca della pace. G.B.

TeresaBoscolo e Zervia Montalbanocon L’Arena

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Brevi

nAutoctona, i presepi allestiti all’interno delle torri medioevali dagli Amici delle antiche torri, la mostra sulla religiosità popolare curata dallo storico e scrittore Ernesto Santi, che si potrà vedere nella Sala delle feste di Palazzo del Capitano e la riproposizione del presepio con gli animali, attesissima soprattutto dai più piccoli, al santuario della Madonna della Bassanella. «Natale è sempre un periodo speciale per Soave», afferma il presidente della Pro loco Giorgio Lecca. «Abbiamo cercato di dar vita a un programma di eventi che possa coinvolgere cittadini e visitatori di ogni età, durante tutte le festività. Siamo molto felici poi, della partnership con la rassegna “Presepi nel mondo di Verona”», evidenzia Lecca, «che siamo convinti ci aiuterà a dare sempre più visibilità a Soave. Un enorme ringraziamento va ai volontari, alle associazioni e agli artisti che in queste settimane si sono dati davvero da fare per realizzare i presepi e gli eventi in calendario e che da qui a gennaio si metteranno a disposizione per garantire l’apertura delle varie esposizioni e allestimenti». • Z.M.

ZEVIO MUSICHECLASSICHE NATALIZIEED’OPERA ALCENTROCIVICO Oggi, alle 16, spettacolo musicale a cura dell’Università del tempo libero al centro civico in piazza Santa Toscana. L’iniziativa, il Gran cafè concert, proporrà canzoni classiche, brani natalizi e operistici accompagnati da violino, piano e contrabbasso. P.T BOLCA CONCERTOCORALE INCHIESA ASPETTANDOIL NATALE Aspettando il Natale la Pro Loco di Bolca e L’Unità Pastorale della Lessinia orientale offrono un concerto corale, oggi, alle 16, in chiesa. Si esibiranno la Corale di Vestenanova diretta da Rinaldo Lovatin e l’Ensemble Harmonia di Verona. M.G. COLOGNOLA SANTALUCIA ARRIVA ALPALASPORT Comune, Talent Eventi, Polisportiva e Als Soccorso organizzano per oggi, alle 15, al palasport, un pomeriggio di intrattenimento per le famiglie con l’arrivo di Santa Lucia a cui i bimbi potranno consegnare la loro letterina. Ingresso libero. M.R. ZEVIO ALCENTROCIVICO FORESTAAMAZZONICA INUN DOCUMENTARIO Nell’ambito degli incontri promossi dall’Università del tempo libero, domani alle 15, al centro civico, Giorgio Fedrigoli presenterà un documentario sulla foresta amazzonica, polmone verde per tutta l’umanità. P.T.


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DOMENICA 8 DICEMBRE 2019 LA NUOVA

VENEZIA

E mail cronaca.ve@nuovavenezia.it Venezia Castello, 5653 Centralino 041/24.03.111 Fax 041/52.11.07 Abbonamenti 800.420.330 Pubblicità 041/396.981

le indicazioni inserite nel documento unico di programmazione

Il Comune promuove le navi in Marittima e vuole lo scavo del Vittorio Emanuele L’ampliamento della discarica dei fanghi delle Tresse, sui cui il 19 voterà la Salvaguardia, funzionale anche allo scopo Mantenere l’arrivo delle navi da crociera alla Stazione Marittima. E promuovere la variante del Canale Vittorio Emanuele. Sono due dei “titoli” dell’aggiornamento del Dup, il Documento unico di programmazione del Comune, che sarà approvato tera pochi giorni in Consiglio comunale insieme al bilancio di previsione 2020-22, e che confermano che sulla questione Grandi Navi la linea della Giunta Brugnaro resta sempre la stessa. Con lo scavo del canale Vittorio Emanuele per deviare le navi crociera dal canale della Giudecca per farle arrivare comunque in Marittima. Per quanto riguarda la Marittima, il Dup ricorda che è in fase di avvio un accordo di Programma con il Porto che dovrebbe consentire di realizzare gli interventi di infrastrutturazione dell’area portuale previsti dal piano particolareggiato. Per quanto si riferisce invece allo scavo del Canale Vittorio Emanuele il Dup ricorda ce la competenza sull’intervento è appunto dell’autorità Portuale e che il Comune potrebbe essere coinvolto nell’attuazione dei provvedimenti conseguenti sotto il profilo urbanistico. Intanto il 19 dicembre la Commissione di Salvaguardia voterà su un provvedimento che potrebbe essere funzionale anche allo scavo del canale Vittorio Emanuele auspicato dal sindaco Luigi Brugnaro e dallo stesso presidente della Regione Luca Zaia: l’ampliamento della discarica fanghi dell’isola delle Tresse. Un provvedimento solleci-

tato con urgenza da Provveditorato alle Opere Pubbliche e Autorità Portuale che non sanno più dove mettere i fanghi scavati, mentre il Porto è alle prese con il problema dei dragaggi per garantire l’entrata delle navi. L’ampliamento dovrebbe servire solo per scavo di tipo manutentivo, ma per far passare le grandi navi portacontainer e le navi da crociera con il bacino di evoluzione occorrerà però scavare più in profondità e con maggiore quantitativi.

Si aspetta ora il Comitatone pre natalizio per sentire il Governo Così per rendere navigabile il Vittorio Emanuele. Sempre fermo invece il protocollo fanghi per modificare la loro caratterizzazione, che l’allora ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, poco prima della caduta del Governo gialloverde, aveva dato già quasi per acquisito. Sul problema delle Grandi Navi è prevista prima di Natale un’altra riunione del Comitatone per definire finalmente la posizione del nuovo Governo Pd-Cinque Stelle sul possibile tracciato alternativo al passaggio da San Marco. Il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha già annunciato che entro aprile una parte delle navi da crociera saranno allontanate da San Marco, per essere dirottate nelle banchine dei traghetti a Fusina e alla banchina Tiv a Marghera. Una soluzione transitoria ,in linea con quella già annuncia-

ta da Toninelli, in accordo con l’Autorità Portuale e con le stesse compagnie di crociera. Per quanto riguarda invece la soluzione definitiva, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella, partecipando pochi giorni fa all’Assemblea di Confindustria Venezia ha annunciato che sarà dato il via a una struttura di missione per trovare una soluzione definitiva che compari, da un punto di vista scientifico, tutti i progetti alternativi ancora sul tappeto. — Enrico Tantucci

le soluzioni

Entro fine dicembre attesa la decisione Nessuno ancora si sbilancia, tuttavia, molti sperano che il Comitatone prima id Natale decida in merito alle grandi navi, battaglia storica per allontanarle dal canale della Giudecca e la laguna.

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i campioni della regata storica

Festa della Voga 2019 al Teatro Goldoni Gran finale prenatalizio per la stagione delle regate . Oggi alle 17 al Teatro Goldoni, si svolgerà infatti l’annuale Festa della Voga in occasione della chiusura della stagione remiera. Verranno premiati i partecipanti alla Regata Storica 2019, a cominciare dai vincitori nei gondolini Andrea Bertoldini e Mattia Colombi per la prima volta in coppia insieme da Elisa ed Elena Costantini che si sono imposte tra le donne nella

competizione su mascarete, e un momento particolare sarà riservato all’equipaggio del galeone veneziano che si è aggiudicato la vittoria nel 64. Palio delle Repubbliche marinare. All’appuntamento parteciperanno Giovanni Giusto, consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Piero Rosa Salva e Fabrizio D’Oria, rispettivamente amministratore unico e direttore alla Comunicazione di Vela. —

Elena ed Elisa Costantini trionfatrici alla Storica 2019


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Treviso

Domenica 8 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Innovazione e famiglia: i primi 50 anni di 3B ` Il governatore Zaia: «I Bergamo, dalla prima alla terza Da piccolo laboratorio di falegnameria nato nel 1969 ad azienda con 900 dipendenti: grande festa a Salgareda generazione hanno garantito il benessere della comunità» `

L’ANNIVERSARIO SALGAREDA È nata nel 1969 e oggi

compie i suoi primi 50 anni. Grande festa ieri alla 3B di Salgareda, azienda specializzata in componentistica per mobili. Alla giornata di festa non è mancato il governatore regionale Luca Zaia. La 3B è un colosso con circa 900 dipendenti di 22 nazionalità diverse, una produzione totale di 36 milioni di pezzi e un fatturato di circa 220 milioni con una quota di export del 98% in tutto il mondo. Il sito produttivo di Salgareda, sommato ai centri logistici ubicati nelle zone limitrofe, occupa una superficie totale di circa 300mila metri quadri, di cui 200mila coperti.

GLI INTERVENTI Zaia ha ricordato il fondatore: «Giovanni Bergamo nel 1947, quando c’erano ancora le macerie fumanti della seconda guerra mondiale, ha iniziato la sua attività. È la dimostrazione che solo i pessimisti non fanno fortuna». Poi si è rivolto ai figli di Bergamo, Luciano e Guglielmo: «Grazie a Luciano e Guglielmo, con il loro lavoro hanno creato occupazione e hanno pagato una montagna di tasse per fare le strade, per mantenere gli ospedali, le scuole e molto altro. Il benessere della nostra comunità è stato garantito dalle imprese e dai lavoratori che

ci hanno creduto». Schierata anche la terza generazione: Fabrizio, Silvia, Alessandro e Marco Bergamo. «Sono la dimostrazione che il ricambio generazionale, per qualcuno un problema, qui è stata una risorsa». Maria Cristina Piovesana, presidente Assindustria Venetocentro: «Questa grande festa celebra il lavoro fatto e 50 anni di passione. Ma il cuore pulsante di questa fabbrica è la famiglia e il family day lo testimonia, insieme ai valori veri della nostra comunità». Andrea Favaretto, sindaco di Salgareda, intervenuto anche con i sindaci Paola Roma di Ponte di Piave e Maria Scardellato di Oderzo, dichiara: «La storia di Salgareda va di pari passo con la storia della 3B, un’azienda che ho imparato a conoscere fin da quando ero bambino. Tanta gente di Salgareda ha lavorato qui. C’è dell’attaccamento vero nei dipendenti verso questa realtà, come d’altra parte c’è grande affetto della proprietà verso il patrimonio che rappresentate tutti voi.

HA SVILUPPATO NUOVE TECNOLOGIE COME LA PRESSA A MEMBRANA PER RIPRODURRE IL PRODOTTO LACCATO IN GRANDI VOLUMI

I sindaci del nostro Comune hanno sempre collaborato con 3B. Un’azienda che ha dimostrato con la sua tenacia, anche in anni molto duri, il proprio valore».

LA STORIA

IL FAMILY DAY I fratelli Bergamo con Luca Zaia (in alto) e il pubblico

È il 1947 quando Giovanni Bergamo crea un piccolo laboratorio di falegnameria nel Comune di San Biagio di Callalta. Nel 1954 crea la prima azienda di famiglia nominata “BG” coinvolgendo i figli Luciano e Guglielmo in una sede creata all’interno dalla propria casa. Nel 1968 Giovanni, con Guglielmo e Luciano, sposta la sede della società a Salgareda. Nel 1969 prende vita quindi 3B spa che trasforma quella prima esperienza artigianale in una fabbrica industriale. In 50 anni la 3B diventa un punto di riferimento mondiale nel settore delle ante da cucina e più in generale nella produzione di semilavorati e accessori in grandi volumi per l’arredamento. E ha sviluppato negli anni nuove tecnologie produttive che hanno determinato cambiamenti importanti nei trend di mercato, fra i quali spicca l’invenzione della pressa a membrana per riprodurre il prodotto laccato in grandi volumi e a costi industriali più competitivi. Esportando in tutto il mondo. È questo il traguardo che è stato festeggiato ieri in una festa che ha coinvolto l’intero paese. Gianandrea Rorato

Alimenti e agromafie: a lezione di legalità aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus». E aggiunge: «Il Made in Italy deve fare i conti con trattati mondiali spregiudicati, accordi commerciali penalizzanti che alimentano la fabbrica del tarocco. È qui che si infiltrano le agro mafie con l’obiettivo di imbrogliare consumatori su origine e qualità provocando un danno alle aziende immane. La Regione del Veneto ha cercato di difendere i marchi veneti grazie alla collaborazione

LA LEZIONE TREVISO La contraffazione è un malaffare che fattura cento miliardi di euro. Il valore è destinato ad aumentare se si considerano le recenti manovre della politica americana perseguita da Trump che, applicando super dazi ai prodotti ambasciatori dell’agroalimentare nazionale, favoriranno il fenomeno dell’imitazione. Sull’argomento Alberto Bertin, dell’area legale di Coldiretti, domani terrà una lezione agli studenti del corso di giurisprudenza di Treviso. «Nella rete della vertenza internazionale – spiega Bertin - sono finiti dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, il Gorgonzola, i salumi, agrumi, succhi e liquori specialità innocenti se si pensa che a provocare tutto è stata una disputa interna al settore

IL PROBLEMA La contraffazione agroalimentare fattura cento miliardi: la lezione della Coldiretti agli studenti di giurisprudenza

IL LEGALE DELLA COLDIRETTI SPIEGHERA’ AGLI STUDENTI DI GIURISPRUDENZA COME NASCONO I PRODOTTI TAROCCATI

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con l’Osservatorio nazionale sulla criminalità agroalimentare promuovendo nuove forme legislative per la tutela del patrimonio enogastronomico locale aggiungendo alle misure anche la prevenzione degli episodi malavitosi come i casi di caporalato». l’ex Procuratore GianCarlo Caselli, presidente della Fondazione di Coldiretti per una riforma del codice dei reati che preveda forme non solo sanzionatorie ma pene per chi attenta alla salute pubblica e all’ambiente. Prevista anche la testimonianza diretta di Katy Mastorci, presidente provinciale di Donne Impresa di Coldiretti Treviso, laureata in Biotecnologie mediche, che dopo aver lavorato per anni nella ricerca oncologica, ha deciso di allevare pecore e a Fregona, con il marito Manuel, ha specilizzato l’azienda in viticoltura e allevamento biologico.

Produzione, Rotas inventa l’etichetta “parlante” ` Rotas Italia inventa

l’etichetta parlante. L’azienda trevigiana, una delle più conosciute produttrici di etichette adesive, con tre siti produttivi a Treviso, in Toscana e a Barcellona, porta sul mercato un nuovo sistema grazie al quale è possibile conoscere, in un attimo, ogni particolare di un’azienda. «Una etichetta dice Francesco Celante, ceo di Rotas - alla quale viene aggiunta un’applicazione che permette, inquadrandola con il cellulare, di visualizzare in una frazione di secondo tutto ciò che è stato scaricato. Sono filmati che raccontano la filiera produttiva». Rotas ha anche fornito il suo appoggio al progetto “Sport for Nature” nato da un’idea di porre lo sport al servizio del pianeta, sensibilizzando le nuove generazioni al rispetto per l’ambiente e alla scoperta di come la preparazione mentale svolga un ruolo fondamentale ora e in futuro per affrontare i cambiamenti climatici. «Noi - dice ancora Celante - siamo sensibili al degrado ambientale e al cambiamento climatico. Siamo la prima azienda in cui il 90% degli scarti prodotti sono innocui per l’ambiente».

LA SODDISFAZIONE Francesco Celante ceo di Rotas


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Primo Piano

Domenica 8 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Vincoli tra Comelico e Auronzo

L’Unione montana convoca i sindaci Dopo il decreto della Sovrintendenza sulla tutela paesaggio `A Santo Stefano non si levano voci adirate contro la norma: i primi cittadini valutano se schierarsi al fianco della Regione «Dobbiamo valutare, ci muoveremo in modo compatto»

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LA CONTROFFENSIVA BELLUNO Il giorno dopo la delusione per la conferma dei vincoli, dopo i proclami, gli inviti alle manifestazioni di piazza, in Comelico ci si interroga su cosa fare per affrontare la nuova situazione in riferimento alla normativa firmata dalla direttrice generale Federica Galloni. «In settimana riunirò la conferenza dei sindaci - dice il presidente dell’Unione montana del Comelico, Giancarlo Ianese - valuteremo a mente più fredda la situazione e decideremo se appoggiare il ricorso al Tar della Regione Veneto contro il decreto. Ci saranno costi per i Comuni, ma sicuramente dovremo spiegare ai cittadini, che a loro volta potrebbero chiederci perché non l’abbiamo fatto, come questo passaggio giuridico sia importante da percorrere». Non è molto fiducioso sull’esito dell’eventuale

«SPIACE CHE GLI ESTENSORI DEI VINCOLI NON CI ABBIANO CONSULTATI SERVIVA IL DIALOGO»

ricorso, il sindaco di San Nicolò, che le procedure burocratiche ed i rapporti con gli enti superiori li conosce da decenni, poiché nelle stanze del Comune ci vive da quasi sessant’anni.

Soprintendenza e passeranno mesi, con carichi di spese maggiori per il cittadino. E in una valle, come il Comelico, dove c’è poca attività edilizia, questi vincoli saranno un disincentivo a costruire”.

SENSO DI ABBANDONO

INVITO A RIFLETTERE

«Spiace che gli estensori dei vincoli - afferma - non abbiano consultato i sindaci del territorio che verrà sottoposto alla nuova normativa. Molti degli interventi sui quali il Ministero pone attenzione potevano essere recepiti nei regolamenti comunali, che siamo obbligati ad adottare entro il prossimo 31 dicembre. Se ci fosse stato un dialogo ed un confronto tra i dirigenti romani e noi amministratori dei Comuni che sono inseriti nel territorio vincolato si poteva arrivare a intese che avrebbero mitigato e reso meno odiosa la normativa calata dall’alto». Ianese è preoccupato per i maggiori costi che la procedura burocratica per i progetti di edilizia e di interventi sull’ambiente comporterà per chi dovrà fare nuove costruzioni o ristrutturazioni. «Se prima bastava una Dia - osserva Ianese - e dopo pochi giorni si poteva iniziare i lavori, ora tutta la pratica edilizia dovrà attendere il parere della

Dal Comune di Santo Stefano non si levano voci adirate contro la nuova normativa. «Abbiamo bisogno di valutare con calma - dice l’assessora Elisa Bergagnin - leggendo quella che viene definita “dichiarazione di notevole interesse pubblico comprensiva della disciplina d’uso intesa ad assicurare la conservazione dei valori espressi dagli aspetti e dai caratteri peculiari del territorio”. Ci consulteremo con le altre amministrazioni e seguiremo la linea comune. Ma voglio sottolineare che i problemi di questa vallata sono molto più complessi e longevi di questa normativa di vincolo. Vorrei che ci fosse la reazione che si avverte in questa vicenda anche per la richiesta di ottenere il riconoscimento di area montana defiscalizzata per il Comelico. Per uscire dalla condizione di minorità rispetto alla vicina Pusteria dovremmo poter contare su agevolazioni fiscali». Lucio Eicher Clere

LA MANIFESTAZIONE Secondo alcuni sindaci la decisione presa dalla sovrintendenza è una conseguenza delle mobilitazioni per il carosello

«Atto irricevibile, dobbiamo reagire noi industriali non ci arrendiamo» ARRABBIATA BELLUNO «Aberrante», «Incapacità di ascolto», «Atto grave», «Irricevibile», e ancora, «Miopia» «Il governo si assume la responsabilità della morte di un intero comprensorio». La leader degli industriali bellunesi, Lorraine Berton, è tra quelli che non hanno apprezzato i vincoli imposti dalla sovrintendenza. Invita gli uffici ad ingranare la retromarcia e chiede l’intercessione del ministro bellunese Federico D’Incà.

IL GIUDIZIO «La firma dei vincoli su Auronzo e Comelico - spiega Berton - è un atto aberrante, che denota una totale incapacità di ascolto dei territori e delle loro esigenze. Così facendo, il Governo si assume la responsabilità della morte di un intero comprensorio. Ci ripensi. Non si può lasciare il Comelico il balìa dei burocrati, condizionati dai soliti stereotipi sulla montagna, quelli di chi la vorrebbe trasformare in una riserva indiana. Solo che gli indiani siamo noi che in montagna vogliamo vivere e lavorare». Nel frattempo mentre la Provincia studia le carte, e dalle fila della maggioranza di governo attendono che passi la buriana, è la leader degli industriali a guidare la rivolta scatenata dalla Regione che si è detta pronta ad intraprendere la via del ricorso. «A volte basta un gesto per spezzare quel legame di fiducia che c’è – o ci dovrebbe essere – tra Istituzioni e cittadini. Il Comelico, attraverso i suoi cittadini, tutti gli enti e le categorie, ha detto chiaramente da

che parte sta. Lo ha fatto in più occasioni e dando sempre prova di responsabilità e senso del futuro, di ricerca di una prospettiva di crescita sostenibile». Ora però la misura è colma è gli industriali sono pronti a scendere in campo al fianco della Regione. Un annuncio chiaro, senza possibilità di in-

LORRAINE BERTON PARLA DI DECISIONE ABERRANTE, DI ATTO GRAVE E IRRICEVIBILE: «CHE UCCIDE QUESTO TERRITORIO»

terpretazione. Non solo per i toni forti utilizzati dalla presidente ma anche per la precisione con cui ha ritagliato le parole del suo messaggio.

L’INVITO A REAGIRE «Questa firma è un atto grave, irricevibile. Inutile parlare di futuro per le terre alte se questa è la miopia di chi ci governa. Sono arrabbiata, anzi tutti dobbiamo arrabbiarci e indignarci». Insomma, nelle parole di Berton c’è di più di una presa di posizione, c’è un invito esplicito a reagire. A non subire una decisione calata dall’alto che rischia di creare difficoltà a chi quassù continua a vivere e lavorare. «Il Comelico di chi resta, di chi lavora, di chi ha difeso l’Italia, il Comelico di Cima Vallona, il Comelico che produce, non starà a guardare». Questa terra ha già dato dimostrazione in passato di essere capace di rialzarsi.

LAVORO DI SQUADRA

LEADER Lorraine Berton, guida gli industriali della provincia di Belluno dal primo febbraio

IL RICHIAMO AL MINISTRO FEDERICO D’INCÀ: «ALLE RAGIONI DELL’ESECUTIVO ANTEPONGA IL TERRITORIO ATTENDIAMO I FATTI»

Berton non si scoraggia: «Per noi non è finita qui, continueremo a lavorare sui tavoli istituzionali. Se utile e necessario, sosterremo le azioni e gli eventuali ricorsi degli enti locali con cui – su questo tema – siamo assolutamente allineati».

SEMPRE CON VOI.

L’APPELLO «So che il ministro Federico D’Incà si è sempre speso per il Comelico - glielo riconosco - e spero non resti a guardare. Alle ragioni dell’Esecutivo e della maggioranza, deve anteporre quelle del territorio. Attendiamo ancora i fatti». Insomma un richiamo esplicito, vincolato ai risultati ottenuti. a.zam.

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TESSERAMENTO ANNUALE 2020


II

Primo Piano

Domenica 8 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

I nodi dell’economia RETE NAVIGABILE ROVIGO Lo sviluppo della linea di navigazione interna tra Mantova e Porto Levante, e quindi a Chioggia verso la Laguna Veneta e la linea costiera, potrà contare su investimenti di 30 milioni di euro, già previsti per interventi di adeguamento strutturali. L’ha annunciato ieri l’assessore regionale Cristiano Corazzari intervenendo all’evento “Sviluppo della navigazione in acque interne”, che nella sede dell’interporto di Rovigo ha invitato gli rappresentanti istituzionali e imprenditoriali locali a riflettere sui vantaggi ambientali ed economici che possono portare le vie d’acqua e la piena operatività dell’interporto di Rovigo. Il convegno, organizzato dalle Assonautica Acque interne Veneto ed Emilia, Ferrara delegazione Lidi, Unioncamere, Assonautica italiana e dall’Interporto rodigino, è stato un’occasione per analizzare la situazione che nel 2017 ha visto completata con i lavori di potenziamento delle conche di Cavanella e Brondolo, per il collegamento diretto con Chioggia, l’idrovia che dal porto di Mantova attraversa le province di Verona e Rovigo. Dal 2008 però, fino a un catalogo 2020 per le crociere fluviali, e mentre i Comuni devono fare i conti con le poche risorse per la manutenzione degli attracchi, «nulla è cambiato per l’inclusione del Canalbianco tra le tratte turistiche di navigazione», ha evidenziato Alba Rosito, ex consigliera comunale a Rovigo e presidente di Assonautica Acque interne Veneto ed Emilia. «Non si può parlare di vie d’acqua senza parlare di turismo», infatti, aveva affermato poco prima l’assessore Corazzari, ricordando alcuni degli assi viari a cui il territorio è chiamato ad agganciarsi per trovare nuove linee di sviluppo: come la prospettiva dell’asse Brennero-Verona verso il mare, con investimenti che arriveranno anche in Polesine e il progetto di variante al Piano d’area Valli veronesi, del quale fanno parte anche i Comuni polesani con Bergantino capofila. È una variante, ha ricordato in una delle due tavole rotonde del convegno l’architetto Silvia Lizziero per il Comune di Bergantino, che permette all’Alto Polesine di essere soggetto nella programmazione e di portare al tavolo di lavoro regionale temi come la navigabilità del Po e l’intermodalità con i percorsi interni.

ITINERARI TURISTICI Con Lizziero sono intervenuti, dopo i saluti del sindaco Edoardo Gaffeo e del presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, i direttori dei Gal locali Stefano Fracasso e Claudia Rizzi, il presidente del

Navigazione interna, in arrivo 30 milioni L’assessore regionale Corazzari assicura il sostegno al rilancio del sistema di valorizzazione dei corsi d’acqua del Polesine a fini commerciali e turistici

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Cpssae Raffaele Peretto. Come l’idrovia da Mantova a Porto Levante corre sostanzialmente parallela al Po, sono paralleli alla logistica i progetti di turismo lento come “Polesine Blu and Green Tour”, che valorizzano il sistema di itinerari ciclabili, fluviali e lagunari del Polesine, dove entro il 2020 partiranno interventi per il cicloturismo per oltre 9 milioni di euro. Intanto da gennaio avrà effetto la scelta di governance regionale che porterà anche le competenze sulla navigazione interna alla società “in house” Infra-

strutture Venete srl, ottenuta da una scissione interna a Sistemi Territoriali spa, che invece continuerà a occuparsi del servizio ferroviario. Era stata invitata a partecipare al convegno anche la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, che ha delegato l’ex parlamentare Diego Crivellari, componente della Commissione Trasporti della Camera nella scorsa legislatura. «La governance della navigazione interna fa i conti - ha detto Crivellari - con una frammentazione di enti che impedisce di affrontare in modo unitario le questioni: per questo gli assessori regionali delegati possono fungere da cabina di regia». L’interporto di Rovigo, invece, «ha bisogno di alleanze forti, come con la Capitaneria di porto di Venezia. L’idea forse è utopica, ma si può ragionare sul creare un’area portuale tra Venezia, il Delta e Mantova». Nicola Astolfi

ASSONAUTICA LAMENTA LA MANCATA NAVIGABILITÀ DEL CANALBIANCO PER IL DIPORTO

Buoni fruttiferi e libretti postali al top per il risparmio RISPARMIO ROVIGO I polesani vanno matti per i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio di Poste Italiane sono tra i più scelti. I Libretti Postali, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato, si attestano oggi in provincia di Rovigo ad oltre 102.000, richiestissimi perché offrono un rendimento certo e la comodità di poter essere sottoscritti e incassati senza alcuna spesa in qualunque ufficio postale d’Italia. Aumentano anche i buoni fruttiferi, che raggiungono quota 218.000. Emessi per la prima volta nel marzo del 1925 nei tagli da 100, 500, 1.000 e 5.000 lire, anche questi strumenti sono diventati subito la migliore soluzione

di risparmio in sicurezza. Poste Italiane si conferma quindi come il porto sicuro del risparmio degli italiani, grazie alla possibilità di investire piccole e grandi somme con la garanzia di una buona redditività.

REFERENZE INTERNAZIONALI L’azienda guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante ha di recente raggiunto il significativo traguardo, secondo la classifica internazionale “The Most Influential Brands 2019”, di essere la società quotata italiana più influente in positivo nelle scelte quotidiane dei cittadini, e quest’anno ha anche conquistato il 23° posto assoluto nella Global Top 100, migliorando di dieci posizioni rispetto al 2018. I risultati di bilancio del terzo

trimestre 2019 presentati lo scorso 6 novembre, confermano il ruolo di Poste Italiane nella gestione del risparmio, con i ricavi in crescita dell’1,7% rispetto allo scorso anno. «Stiamo diventando un’azienda dinamica con una forte componente nativa digitale, che supporta attivamente la vita dei nostri 35 milioni di clienti – ha dichiarato Del Fante – La chiave del successo del Gruppo è la

OLTRE 300MILA QUELLI SOTTOSCRITTI IN POLESINE GRAZIE ALLA GARANZIA DEL RENDIMENTO CERTO

RETE CAPILLARE Gli uffici di Poste Italiane sono tra i più diffusi: ora si stanno trasformando in veri e propri sportelli finanziari

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nostra presenza capillare sul territorio nazionale, attraverso la nostra rete: nessun’altra azienda ha un forte legame con le comunità locali come Poste». I libretti di risparmio postale sono disponibili in diverse versioni, comprese quelle dedicate ai minori e quella denominata “Smart”, che consente di accantonare in tutto o in parte le somme depositate beneficiando di una remunerazione maggiore rispetto al tasso base. I buoni fruttiferi postali, invece, consentono di investire anche piccole somme, non hanno spese di emissione, gestione o incasso, sono esenti da imposta di successione e sono soggetti ad una tassazione del 12,5%. A.Luc.


SELVAZZANO - ALBIGNASEGO

DOMENICA 8 DICEMBRE 2019 IL MATTINO

consorzio bonifica brenta

veggiano

Oltre 2 milioni di euro dai fondi tempesta Vaia per risanare i fiumi

Blitz degli animalisti sui manifesti del circo

Dalla Regione per opere riguardanti Padova e i comuni Mestrino, Rubano, Saccolongo, Selvazzano e Veggiano

VEGGIANO. Il circo con anima-

li Busnelli Niuman è attendato fino al 15 dicembre nello spazio del centro commerciale Conforama a Veggiano: due notti fa l’associazione Centopercentoanimalisti ha organizzato un blitz, “oscurando” i manifesti affissi lungo le strade incollandoci sopra un manifesto con scritto «Una gabbia d’oro è sempre una gabbia. Fino alla fine animali liberi».

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«Già due anni fa abbiamo contestato sia il circo sia Conforama» spiegano gli animalisti «e adesso i nostri militanti metteranno in atto azioni di boicottaggio nei confronti del negozio, che concede lo spazio ai circhi, invitando Comune, polizia locale e Ulss a verificare il rispetto delle normative in materia di benessere animale, igiene, e sicurezza da parte dei circensi. Anche se l’invito più importante è rivolto alla popolazione: non andate al circo, non portate i bambini a vedere questo spettacolo violento e diseducativo, non sostenete coi vostri soldi gli aguzzini di animali». –– CRI.S.

venerdì a saonara

Raid di ladri Quattro colpi andati a segno Due sventati SAONARA. Quattro colpi por-

Il Ceresone: per questo fiume sarà realizzata una cassa di espansione CITTADELLA. Il Consorzio di bonifica Brenta ha ottenuto dalla Protezione Civile Nazionale, tramite la Regione Veneto (commissario delegato è il presidente Luca Zaia), il finanziamento di alcuni interventi nell’ambito dei primi Interventi urgenti di Protezione Civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato la Regione del Veneto tra ottobre e novembre del 2018 (tempesta Vaia). In Veneto i 984 interventi di mitigazione del danno e aumento della resilienza si stanno realizzando (importo totale di 468 milioni di euro) grazie al lavoro dei 160 enti coinvolti (25 società e strutture regionali, 10 Consorzi di bonifica, 115 Comuni e 5 Province) che, in quattro mesi, da giugno a settembre, hanno stipulato circa mille contratti. In tale ambito, il Consorzio Brenta (per il quale è stato nominato “soggetto attuatore” il direttore Umberto Niceforo) ha ottenuto sei finanziamenti, per cinque interventi ed un progetto esecutivo, per un importo totale di 2. 160. 000 euro. Di questi, tre riguardano la periferia di Padova, a beneficio del territorio che comprende Mestrino, Rubano, Saccolon-

go, Selvazzano e Veggiano: la progettazione esecutiva della cassa di espansione tra Mestrino e Veggiano sui fiumi Ceresone e Tesinella (importo 184mila euro progettazione, per un’opera di importo 12. 500. 000 euro); il canale Brentella a Padova, dove è previsto il miglioramento del funzionamento degli organi di regolazione della chiavica emissaria dello scolo Storta e la messa in sicurezza dell’ex chiavica Sanità non più funzionante, con diaframmatura e tombatura lato canale Brentella e restauro delle murature storiche lato campagna (importo 350mila euro); il canale di arrivo all’idrovora di Brentelle a Padova, dove è previsto un espurgo del bacino immissario dell’importante impianto di pompaggio (importo 616 mila euro). «È un’ottima occasione per realizzare opere indispensabili per la sicurezza idraulica del territorio, in un’area particolarmente fragile da questo punto di vista, e che ha visto negli ultimi decenni una crescita esponenziale dell’urbanizzazione» questo il commento del presidente del Consorzio di bonifica Brenta, Enzo Sonza. –– Silvia Bergamin

tati a termine, due sventati: malviventi che forzano porte e finestre, entrano nelle case senza curarsi della presenza dei proprietari, arraffano ciò che possono, fuggono attraverso i campi. Venerdì Saonara ha vissuto una serata di paura e di rabbia, tenuta sotto scacco da una o più bande che hanno imperversato da poco dopo il tramonto sino in piena notte. Verso le 4, in un appartamento al piano terra di un condominio in vicolo Palladio, l’episodio più inquietante: una residente nel dormiveglia ha sentito dei rumori in camera da letto e poco dopo ha scorto un’ombra. La donna ha gridato con tutte le sue forze, e il ladro ha allora afferrato una borsa con denaro contante per un valore di circa 1800 euro, prima di dileguarsi. In via Venezia un altro furto è stato messo a segno, e da una casa sono scomparsi gioielli d’oro, mentre nella stessa strada i ladri hanno dovuto desistere dal penetrare in un’altra abitazione, messi in fuga dall’arrivo di persone. Stesso copione in via Udine e in via Barbarigo, con i malviventi che entrano, frugano ovunque, scappano con monili e contanti. Un ultimo furto è stato tentato in via Bolzano, senza esito. –– Patrizia Rossetti

vigodarzere

L’ex circolo aeronautico diventerà l’auditorium VIGODARZERE. L’anno prossimo Vigodarzere avrà un auditorium: partiranno in primavera, salvo imprevisti, i lavori per realizzarlo all’interno dell’ex deposito dell’aeronautica, lungo via Roma. «Dedicheremo il pianterreno della palazzina dei sottoufficiali ad auditorium e sala civica» annuncia il vicesindaco Roberto Zanovello. «A novembre abbiamo avviato la procedura per affidare la progettazione e arrivare in capo ad un paio di mesi a partire con i lavori

prima dell’estate. Abbiamo messo a bilancio 600 mila euro».L’ex deposito appartiene ormai al Comune e tra le varie costruzioni ospita un edificio a tre piani, già mensa e circolo al piano terra e alloggi sottufficiali ai piani superiori. «A Vigodarzere mancano un centro civico e una sala spettacoli» prosegue Zanovello, «pertanto abbiamo stabilito di trasformare il pianterreno a quest’uso. Gli altri piani che si pensavano come sede degli uffici dell’unione Medio Bren-

albignasego

Piazza del Donatore sarà pronta il 17 aprile ALBIGNASEGO. I lavori procedono secondo la tabella di marcia e la nuova piazza centrale di Albignasego sarà pronta per la metà di aprile. La data di consegna delle opere di riqualificazione di piazza del Donatore di Sangue è il 17 aprile, in anticipo a quanto pianificato. Gli eventi che in primavera si sono sempre svolte nell’ex area asfaltata davanti villa Obizzi ritroveranno il loro spazio, ma in una cornice rinnovata. E tornerà il mercato settimanale del venerdì, ora dislocato tra via XVI Marzo e piazza Mat-

teotti che più di una polemica ha sollevato per la divisione in due aree. Ad aggiudicarsi l’appalto (152 giorni) è la ditta Tessaro Remo di Rubano che, dal 18 novembre, è all’opera per la demolizione dei manufatti in cemento. «Le operazioni procedono rispettando il cronoprogramma» dice il sindaco Filippo Giacinti «si va verso la forma definitiva anche per il progetto esecutivo del padiglione in legno che ospiterà il bar». A giorni saranno completate la chiusura con i teli antipolvere e le basi per la vasca di raccolta

ta, iccome questa dal primo gennaio cesserà di esistere, saranno riutilizzati o affittati a privati: vedremo. Con l’apertura dell’auditorium comincerà a rivivere l’ex deposito, che ospita ora l’attrezzatura del Genio civile ed è sede alla Protezione civile. L’idea sarebbe di dedicare la palazzina ufficiali a sede della Croce rossa: abbiamo chiesto alla Cri se è disposta ad investire nell’adattamento dell’edificio e attendiamo la decisione. Vogliamo rendere viva l’intera struttura, per evitare che, se abbandonata, l’ex base diventi un luogo malfrequentato. Bandiremo un concorso di idee per trasformare l’area in una agorà, un luogo di incontro della collettività». –– Cristina Salvato

dell’acqua piovana e per la nuova sede del monumento al donatore a centro piazza. Novità per gli alberi, che in parte resteranno al loro posto e in parte saranno ricollocati, pure in altre zone del comune. Il leitmotv è puntare sul verde, che occuperà un terzo della piazza grazie ai 50mila euro messi a disposizione dalla Regione e connetterà il parco di villa Obizzi con l’omonimo largo creando un percorso pedonale di 400 metri. I restanti 2. 850 metri quadrati saranno pavimentati e saranno migliorati gli impianti, con torrette interrate per gli allacci elettrici di eventi e del mercato. Il tutto restando nel budget di 1. 078. 823 euro. Infine la giunta lavorerà pure per implementare i parcheggi e realizzare un tratto di ciclabile.–– Serena De Salvador


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Nordest

IL BILANCIO VENEZIA «Un macello, abbiamo dovuto sospendere la seduta del consiglio regionale, l’acqua alta è entrata fino in sala consiliare, mai vista una cosa del genere». Era la sera del 12 novembre e da Palazzo Ferro fini, dov’era in corso il consiglio regionale del Veneto per la sessione di bilancio, il leghista Gianluca Forcolin, vicepresidente della Regione e assessore, informava dello stop della seduta. I video girati dagli stessi consiglieri regionali mostravano l’ascensore di cristallo invaso dall’acqua, i divani di pelle nera che galleggiavano assieme alla preziosa statua di Murer. E il giorno dopo da più parti sono arrivate critiche e accuse nei confronti del presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti e della maggioranza di centrodestra. Ossia: le previsioni erano note, le sirene continuavano a suonare aggiornando il peggioramento della situazione, che bisogno c’era di voler “far notte”, salvo poi essere bloccati dalla marea? Un mese dopo quell’Aqua Granda, il consiglio regionale del Veneto tornerà a riunirsi a Palazzo Ferro Fini martedì prossimo. Con la conta dei danni già predisposta: 50mila euro, comunque coperti da assicurazione. E una risposta dei vertici dirigenziali: essere stati presenti quella notte a palazzo ha consentito di staccare gli impianti elettrici e di evitare danni peggiori. L’obiezione è che, già che c’erano, potevano mettere in salvo anche sedie e divani.

LA RELAZIONE «Nell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza abbiamo fatto il punto dei danni e dei lavori eseguiti - dice Ciambetti - Di fat-

Domenica 8 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Regione, conti e polemiche dopo la seduta sott’acqua A distanza di un mese dall’eccezionale marea `Danni per 50mila euro. Ciambetti: «Forse il consiglio veneto torna a palazzo Ferro Fini salviamo i due divani, ma siamo assicurati»

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Olimpiadi 2026

riunisce il consiglio regionale, anche il personale tecnico, si è potuto staccare selettivamente gli impianti elettrici». Una verifica del funzionamento degli impianti audio e di voto è stata eseguita nei giorni successivi: «L’esito è stato positivo». Ed è che così che, dopo la trasferta a Treviso, l’assemblea legislativa veneta può tornare a riunirsi a Palazzo Ferro Fini. Anche le seggiole della sala Leone e dell’aula consiliare sono state asciugate e deumidificate. Va detto, però, che per quasi tre settimane la sede ha funzionato a regime ridotto: la sala mensa, ad esempio, ha riaperto solo l’ultimo venerdì di novembre, dopo che erano stati affittati vari elettrodomestici.

LA CONTA

Milano-Cortina, due giorni di dibattiti

IN AMMOLLO Palazzo Ferro Fini invaso dall’acqua la sera de 12 novembre mentre era in corso il consiglio regionale

BUTTATI FRIGORIFERI, FORNO, SEGGIOLE. LA SALA MENSA PER I DIPENDENTI RIAPERTA APPENA POCHI GIORNI FA

to è stato tutto lavato, sanificato, deumidificato. Sono ancora bagnati, ma li stiamo asciugando, i due divani di pelle nera: forse riusciamo a salvarli». Alcuni elettrodomestici e oggetti di arredo sono però finiti in discarica. Buttati il frigorifero, il forno e la lavastoviglie del bar inter-

no. Irrecuperabili abbattitore e frigoriferi della cucina. Da buttare le sedie della sala mensa per i dipendenti. «Tutto il resto assicura il presidente del consiglio regionale - è a posto. E proprio perché quella sera eravamo presenti a Palazzo Ferro Fini e c’era, come ogni volta che si

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VENEZIA Si svolgerà martedì 10 e mercoledì 11 a Milano il primo seminario internazionale su Milano Cortina 2026. L’evento è organizzato dal Comitato Olimpico Internazionale in collaborazione con Coni, Comitato Paralimpico e Enti territoriali. Sarà una due giorni di incontri, dibattiti e presentazioni che vedrà coinvolti tutti i principali protagonisti del progetto. A rappresentare il Cio ci sarà la presidentessa della Commissione di Coordinamento, la finlandese Sari Essayah, al suo esordio in Italia nel nuovo ruolo. E farà il suo esordio il nuovo Ceo di Milano Cortina, Vincenzo Novari (foto). © RIPRODUZIONE RISERVATA

I danni causati dall’eccezionale marea del 12 novembre a Palazzo Ferro Fini ammontano, da un primo calcolo, a 50mila euro. «Somma - dice Ciambetti comprensiva delle operazioni di sanificazione e che comunque è coperta dall’assicurazione». Gli uffici stanno tra l’altro valutando se giustificare - e quindi non procedere con le trattenute - l’assenza dei dipendenti residenti al Lido e a Murano, impossibilitati dopo l’Aqua Granda a raggiungere la sede di lavoro. La trasferta del consiglio regionale a Treviso, invece sarebbe stata - dice Ciambetti - a costo zero. Da parte delle opposizioni, in primis Piero Ruzzante, è stata però contestata la decisione di proseguire i lavori la sera del 12 novembre. A Palazzo Balbi, intanto, si sta provvedendo a sistemare il pavimento del marmo intaccato dalla salsedine. Alda Vanzan © RIPRODUZIONE RISERVATA


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