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Strategie - Stiefel Digitalprint

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Editoriale

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Da editore di mappe a big del grande formato, con tre generazioni di swissQprint

Introducendo Karibu, nel 2019, la tedesca Stiefel Digitalprint ha ribadito il sodalizio tecnico con il costruttore svizzero e ridefinito la sua offerta di materiali flessibili

di Lorenzo Villa

La relazione tra la famiglia Stiefel e la stampa nasce quasi quarant’anni fa e ha poco a che fare con la tipografia. Supportato da un team di cartografi, nel 1982 Heinrich Stiefel inizia la sua attività di editore di mappe, che fornisce a scuole, istituzioni e librerie. All’inizio degli anni Novanta, con la riunificazione della Germania, la dissoluzione della Jugoslavia e la caduta dell’Unione Sovietica, l’azienda affronta la sfida di produrre e pubblicare mappe capaci di raffigurare tempestivamente i repentini mutamenti geopolitici europei. A tal fine, nel 1996, Stiefel e il figlio Bernhard costituiscono Stiefel Digitalprint e la trasformano nel braccio produttivo digitale del gruppo.

La sede di Stiefel Digitalprint a Lenting, in Baviera.

La produzione inizia con una stampante elettrostatica Xerox, usata per pre-tirature e lavorazioni urgenti. Nel 2001, con il progressivo abbassamento delle tirature, l’azienda decide di gestire internamente la produzione, avvalendosi di sola tecnologia digitale. Stiefel Digitalprint acquista una stampante a solvente da 3,2 metri, un plotter da taglio Zünd e una saldatrice ad alta frequenza. Solo due anni dopo, installa una NUR Tempo e una Scitex Grandjet 5 metri. Nel 2006, l’azienda introduce la stampa sublimatica su tessuto, prima con una d.gen Teleios, poi (dal 2010) con una ATPColor DFP 1320. Nel 2011 Stiefel acquista la prima swissQprint Impala, avviando un legame speciale col costruttore svizzero, ribadito con l’installazione di Karibu nel 2019. Per questo motivo abbiamo chiesto a Carmen Eicher, Chief Sales and Marketing Officer di swissQprint di accompagnarci in una visita all’azienda tedesca.

Un parco macchine eclettico, per mille lavorazioni e materiali

Negli ultimi vent’anni Stiefel Digitalprint – 65 persone e un fatturato di 7 milioni di euro (2019) – ha ampliato la sua base di clienti e il suo giro d’affari nei settori pubblicitario, espositivo e decorativo, tanto che le carte geografiche hanno ormai un peso marginale sul fatturato. Per soddisfare le molteplici esigenze della clientela, l’azienda ha ampliato e verticalizzato il suo parco di stampanti e sistemi di finitura.

Alcune mappe prodotte e pubblicate da Stiefel Digitalprint.

Nel reparto dedicato alla stampa roll-to-roll sono installate una Durst Rho 500r, impiegata principalmente per la stampa di rete mesh, e una Teckwin Shark 5000 LED da 5 metri, utilizzata per la stampa di banner e tessuti in poliestere. Per la carta, precedentemente stampata sulla 5 metri Durst in modalità multi-roll, nel 2018 l’azienda ha acquistato due Canon Océ Colorado 1640.

Complice l’alta qualità percepita, e la crescente domanda di ecosostenibilità e riciclabilità, quello del tessuto in poliestere stampato a base acqua è uno dei segmenti a più elevata crescita. Per supportare la domanda, nel 2019 lo stampatore tedesco ha affiancato alla stampante sublimatica ATPColor una EFI FabriVU 340i da 3,4 m, anch’essa impiegata per la stampa diretta su tessuto, e dotata di unità di termofissaggio in linea.

«Sebbene possiamo stampare il tessuto in UV con ottimi risultati, specie utilizzando swissQprint Karibu, la sublimazione offre un prodotto peculiare», spiega Stiefel. «Stampando direttamente su tessuto, senza l’impiego di una calandra separata, otteniamo la migliore combinazione di qualità e prevedibilità del risultato».

Le stampanti da 5 metri Durst Rho 500r e Teckwin Shark 5000 LED.

Da oltre un decennio, il reparto di stampa UV su materiali rigidi è basato su tecnologia swissQprint. Nel 2011 Stiefel Digitalprint acquista la sua prima Impala e nel 2012, in occasione del lancio di Nyala a drupa, lo stampatore bavarese sigla uno dei primi ordini al mondo. Nel 2019, infine, Impala è rimpiazzata dalla nuova ammiraglia Nyala LED 3S da 370 m?. Il taglio di tutti i materiali rigidi è eseguito con un plotter da taglio Zünd G3 XL-3200.

Un intero edificio, suddiviso in reparti, ospita la finitura dei materiali flessibili. Per confezionare i teli in PVC per la copertura di edifici, l’azienda dispone di una linea di saldatura da 32 metri, mentre la bordatura sui quattro lati dei formati più piccoli è eseguita con una saldatrice a impulsi automatica. Il taglio dei supporti flessibili e dei tessuti è effettuato con un plotter Zünd G3 3XL-3200, che consente di alimentare bobine fino a 3,2 metri di larghezza.

Un’area specifica, tuttora in fase di ampliamento, è dedicata alla cucitura del tessuto in poliestere, alla sua accoppiatura con bordino in silicone, e alla costruzione dei lightbox. Durante la pandemia del 2020, l’azienda ha convertito parte della capacità di taglio e cucitura per produrre mascherine.

La stampante swissQprint Karibu.

Stiefel e la stampa flatbed, un sodalizio inscindibile

Per Stiefel Digitalprint, la stampa a piano fisso è una scelta di campo sin dal 2003, quando l’azienda acquista una NUR Tempo, considerata l’apripista della stampa flatbed industriale. Alla prima unità ne affianca una seconda, con l’idea di ampliare ulteriormente la base installata; finché nel 2007 swissQprint non debutta tra i fornitori del comparto.

«Le stampanti ibride non ci hanno mai del tutto convinti, abbiamo sempre avuto dubbi riguardo la loro precisione e affidabilità», spiega Stiefel. «Quando swissQprint ha presentato Oryx, nel 2008, siamo rimasti colpiti per la sua solidità costruttiva e la qualità di stampa fuori dal comune. Ecco perché, quando è nata Impala, l’abbiamo acquistata senza esitazioni».

Sin dalla prima generazione di stampanti Oryx, swissQprint ha impiegato teste inkjet da 14 pl (scesi a 9 pl nel 2013), offrendo una qualità molto alta di testi e immagini. Questa caratteristica, abbinata alla precisione costruttiva, solidità e scalabilità delle sue stampanti, ha contribuito a definirne un posizionamento unico.

Le stampanti piane swissQprint Nyala e Nyala 3S.

«La maggior parte dei costruttori persegue l’obiettivo di vendere consumabili e parti di ricambio, e crea stampanti pensate per essere rimpiazzate dopo 5-6 anni», afferma Stiefel. «Altri, come swissQprint, costruiscono macchine fatte per durare a lungo, crescere con te, magari avere una seconda o una terza vita».

Grazie alle opportunità di upgrade sul campo – tra tutte la possibilità di aggiungere teste di stampa e canali colore – i sistemi swissQprint hanno fama di essere beni costosi, ma accessibili, scalabili e durevoli, che salvaguardano l’investimento del cliente e riducono gli oneri di gestione.

«Pressoché tutte le macchine che abbiamo costruito in 13 anni sono ancora in attività», racconta Carmen Eicher. «Molte di esse, rimpiazzate con modelli più performanti dopo 6, 8, 10 anni di vita, trovano una seconda, terza o quarta casa presso altri clienti».

Il taglio dei materiali flessibili, eseguito su Zünd G3 3XL.

Stiefel Digitalprint oggi impiega Nyala e Nyala 3S per stampare su Forex, Dibond, PVC cannettato per cartelli segnaletici, e mille altri materiali rigidi. Ma anche per decorare supporti flessibili, come il film magnetico per le mappe. Grazie alle unità opzionali di svolgitore e riavvolgitore, l’architettura flatbed di swissQprint consente infatti di svolgere il materiale sul piano aspirante, stampare la prima parte della bobina e collegarla al riavvolgitore. Seguendo lo stesso principio, anche il residuo di materiale in coda alla bobina viene sganciato e stampato fino all’ultimo centimetro, azzerando gli scarti e consentendo importanti risparmi sui materiali più costosi.

Karibu: la roll-to-roll che cambia le regole del gioco

Pur possedendo due stampanti UV da 5 metri, veloci e qualitative, Stiefel Digitalprint ha spostato su swissQprint Karibu la quasi totalità del PVC e dei supporti in larghezza 3 metri.

«Solo il 4-5% dei nostri lavori è in larghezza 5 metri, così abbiamo pensato fosse più semplice ed economico stampare su una macchina da 3,4 metri», spiega Stiefel. «Inoltre, la qualità e le configurazioni cromatiche di Karibu ci consentono di impreziosire e rendere unico il prodotto».

Tra le caratteristiche che hanno convinto Stiefel Digitalprint c’è il Light Box integrato nel piano di stampa, impiegato per la verifica delle stampe destinate ad applicazioni retroilluminate. L’esclusivo Mesh Kit, poi, consente di stampare tessuti e materiali porosi in modo pulito, e di gestire con facilità la stampa al vivo su più bobine affiancate.

La stampante roll-to-roll Karibu è impiegata da Stiefel Digitalprint per la stampa su PVC, backlit e wallpaper.

«Volevamo una macchina universale, affidabile, facile da usare ed economica da gestire», spiega Stiefel. «Karibu incarna questa filosofia, e ci consente di essere competitivi in un mercato che si fa sempre più duro e selettivo».

Automazione e diversificazione per sopravvivere e crescere in un mercato competitivo

Stiefel Digitalprint riceve in media tra 500 e 600 ordini al giorno da clienti diretti e rivenditori. Tra questi ci sono librerie online e siti e-commerce generici, tra cui Amazon.

A fronte di volumi stabili, l’apparato produttivo aziendale deve fronteggiare la crescente frammentazione degli ordini. Nonostante operi nel ricco mercato tedesco, l’azienda subisce la pressione dei numerosi competitor nazionali che spostano i loro siti produttivi nell’Est Europa, anzitutto in Polonia, beneficiando di costi di manodopera più bassi.

Per fronteggiare il calo dei prezzi e l’emorragia dei volumi, Stiefel Digitalprint si è specializzata in prodotti di nicchia e progetti complessi, a partire dall’interior decoration. L’azienda ha inoltre inserito l’automazione dei processi tra le sue priorità, riducendo al minimo le operazioni manuali a basso valore aggiunto, ed efficientando i flussi di lavoro. Nell’ambito del software, Stiefel ha centralizzato su Caldera la gestione dell’output per tutte le sue stampanti e costruito un flusso di lavoro automatico basato sulla piattaforma Enfocus Switch.

Bernhard Stiefel con Carmen Eicher di swissQprint.

«La stampa è parte di un processo che include dati, finitura e logistica», spiega Stiefel. «Usare sistemi intelligenti, come Karibu, ci consente di ridurre gli spazi, tenere sotto controllo tempi e costi».

Con l’avvio di nuove piattaforme e-commerce B2B e B2C, Stiefel Digitalprint è impegnata nell’ampliamento del proprio portafoglio prodotti. Così, l’azienda ha introdotto una Kornit Avalanche Hexa HD6 per la produzione di t-shirt, e non smette di investire in ricerca e testing di materiali e applicazioni industriali realizzabili con le stampanti swissQprint.

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